"Medical drama" coinvolgente per le vicende che racconta, ma anche assai istruttivo per conoscere l'evoluzione della medicina moderna.
Eccellente la ricostruzione ambientale, così come la fotografia di cui è autore (sotto pseudonimo) lo stesso Soderbergh, che cura la regia di tutti gli episodi. Ottima la prova di Clive Owen che interpreta il direttore del reparto di chirurgia, grande medico ed uomo problematico, afflitto da dipendenza da cocaina. Particolare e suggestiva la colonna sonora con ritmi e sonorità ultramoderne. Da vedere.
Notevole serie che mostra un periodo oscuro della medicina, quando la sperimentazione era all'ordine del giorno; e pionieri come il protagonista spesso si esercitavano sui pazienti con alterne fortune (alcuni strumenti erano realizzati dai medici stessi, utilizzandoli senza alcun test di sicurezza). Il risultato è un misto di tensione, angoscia e sbalzi umorali del protagonista, che spesso fa uso di stupefacenti. Il tutto condito con sangue, viscere, cavie inconsapevoli e individui assai poco raccomandabili (gente senza scrupoli e braccamalati). Decisamente originale la colonna sonora.
MEMORABILE: I due infermieri vanno a caccia di feriti per l'ospedale, ottenendoli con le buone e le cattive; La scoperta dei gruppi sanguigni; Il cinese killer.
Finalmente un serial degno di True detective, Homeland e altri. Un serial sulla brutalità della vita e sulla meravigliosa capacità dell'uomo, anche di un cocainomane, di dedicare la propria esistenza alla ricerca di nuove tecniche chirurgiche. Sono tempi in cui un cesareo è fantascienza, i bambini devono rispettare i turni lavorativi e i neri non possono fare i dottori. Grande regia e ottima interpretazione di Clive Owen. Consigliato a chi ama i serial che ho citato sopra. Buon divertimento!
MEMORABILE: Un medico dell'équipe dice al dottore nero appena arrivato in clinica: "Benvenuto al circo. Ora mi ritiro anch'io nella mia tenda..."
Finalmente una serie medical diversa dal solito. Qui a colpirmi non sono state tanto le vicende dei personaggi, non prive di interesse ma in fondo non così tanto coinvolgenti, quanto piuttosto la ricostruzione storica che è notevole e
molto precisa. E non parlo solo della forma (il regista firma anche la fotografia) che qui è ragguardevole quando soprattutto per gli aspetti storici, ambientali ma soprattutto medici: è molto interessante vedere come la scienza medica sia progredita nel corso del tempo. Verosimili, e per questo per alcuni difficili da vedere, gli interventi chirurgici.
Il connubio Soderbergh/Owen non poteva che produrre risultati esilaranti. Ottima sceneggiatura, ricca di colpi di scena credibili, metodica la ricostruzione dell'ambiente medico ospedaliero dell'epoca (interessante anche dal punto di vista scientifico), sublime Owen nei panni del dottor "genio e sregolatezza". Di forte impatto visivo, anche per gli interventi chirurgici mostrati senza alcuna censura, la serie sa mantenersi comunque sobria e di buon gusto, concentrandosi sul lato fragile di ciascun personaggio. Atmosfere nebbiose, colonna sonora incalzante.
Il Soderbergh "patinatore" qui si sporca un po’ le mani, tuffandosi nel più innovativo dei medical degli ultimi anni, dirigendo un bel cast eterogeneo capitanato dall’eccellente Owen. Il Knick è la giungla del geniale Thackery, si alternano corruzione, esperimenti scientifici, dipendenze, razzismo e qualche amore. Apprezzabili le ricostruzioni dell’epoca e del dettaglio medico. Il suo limite può forse stare nella sua stessa forza, paradossalmente e cioè un’eccessiva ricercatezza estetica e nelle fotografia e nella recitazione.
Medical drama fuori dagli schemi ambientato in un periodo in cui finalmente la medicina esce da una sorta di forzato Medio Evo e va verso la modernità. Bellissima la ricostruzione del periodo così come gli interventi operatori, al limite dei conati di vomito per il loro realismo. Soderbergh non si risparmia e si vede così come Owen, perfettamente calato nella parte. Interessante anche il contrasto generato dalla colonna sonora, ottenuta con suoni ultra moderni, e il periodo in cui si svolge la storia.
Soderbergh decide che è giunta l'ora di buttarsi nella mischia e, abbandonato il tipico approccio frigido, mette su una notevole ricostruzione dei sommovimenti interni alle viscere di un ospedale newyorkese del primo '900. La cosa migliore è, appunto, la resa di quel tempo in cui tutto appariva possibile, molto sembrava incredibile e il Sapiens era ancora sospeso tra bestialità e razionalità scientifica. Owen in parte nel ruolo del geniale chirurgo, ma in generale è tutto il cast a reggere bene, aiutato da storie ben scritte. Notevoli gli intermezzi musicali viranti all'industrial.
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Colonna sonora "elettronica" curata da Cliff Martinez, abituale collaboratore di Soderbergh
Qui la tracklist
1. "Son Of Placenta Previa"
2. "I'm In The Pink"
3. "Placental Repair"
4. "Finish Your Breakfast"
5. "Thus Speak Thack The Wise"
6. "Never Read Him"
7. "Aortic Aneurysm Junior"
8. "Goodnight Nurse Elkins"
9. "Drizzled Him Good"
10. "Not Leaving This Circus"
11. "Falling Off A Bicycle Plus"
12. "Call Me Dad"
13. "Fire It Up Again"
14. "Pretty Silver Stitches"
15. "Douse This"
16. "New Standard Hernia Procedure"
17. "Sail To Europe"
18. "Abscess"
19. "My Book"
20. "Will It Hurt"
DiscussioneDaniela • 23/02/15 10:43 Gran Burattinaio - 5926 interventi
Visto la prima puntata... per ora cedo il passo.
Non perché la serie sia di scarso valore, anzi. Si comprende subito l'alta professionalità del prodotto, l'originalità dell'approccio, il pregio dell'interpretazione, intinta nell'humor nero, di Clive Owen.
Cosa c'è che non va? Paradossalmente, quello che può essere considerato uno dei maggiori pregi: il realismo con cui vengono presentate le condizioni igienico/sanitarie negli ospedali del primo Novecento. Proprio questo realismo mi ha fatto sembrare l'episodio più impressionante di Saw o Hostel :o(
Daniela ebbe a dire: Visto la prima puntata... per ora cedo il passo.
Non perché la serie sia di scarso valore, anzi. Si comprende subito l'alta professionalità del prodotto, l'originalità dell'approccio, il pregio dell'interpretazione, intinta nell'humor nero, di Clive Owen.
Cosa c'è che non va? Paradossalmente, quello che può essere considerato uno dei maggiori pregi: il realismo con cui vengono presentate le condizioni igienico/sanitarie negli ospedali del primo Novecento. Proprio questo realismo mi ha fatto sembrare l'episodio più impressionante di Saw o Hostel :o(
Rigettata per eccesso di realismo!
DiscussioneDaniela • 23/02/15 12:45 Gran Burattinaio - 5926 interventi
Dici bene, Galbo, eccesso di realismo.
Il fatto è che credo molto improbabile finire fra le mani di un sadico torturatore, mentre è altamente probabile che capiti prossimamente fra le mani di un chirurgo.
Certo la medicina ha fatto qualche progresso da allora, però...
PS: senza contare che potrei capitare sotto i ferri di un chirurgo sadico, brrrrr....
Daniela ebbe a dire: Dici bene, Galbo, eccesso di realismo.
Il fatto è che credo molto improbabile finire fra le mani di un sadico torturatore, mentre è altamente probabile che capiti prossimamente fra le mani di un chirurgo.
Certo la medicina ha fatto qualche progresso da allora, però...
PS: senza contare che potrei capitare sotto i ferri di un chirurgo sadico, brrrrr....
La chirurgia in un secolo qualche passo in avanti l'ha fatto. Affidati con fiducia ai colleghi e dopo l'intervento guardati The Knick ;)
*** 1/2 Thackery galleggia nell'oblio delle droghe, e così salgono alla ribalta le figure di contorno, dando maggior spessore a personaggi che ne subivano il "blasone". Questa seconda stagione pare dipingere meglio le personalità e con queste affrescare la società di inizio secolo. Stille di eugenetica, corruzione e, prepotente, il Dio denaro che tutto sovrasta. Thack, controverso personaggio, alterna folli trip a meravigliosi moti di umanità, laddove, seppur esploratore della chirurgia mai mette il risultato innanzi al paziente. Finale infuocato e dubbio se Thack finisca come William Stewart Halsted o meno..
(Redeyes)
STAGIONE 1 (2014)
*** Un cocainomane Owen che domina sul Knick e che tutto fa girare. Con la consueta qualità delle immagini di Soderbergh si esplora la curiosità della medicina che nasceva. Il cast funziona molto bene e la storia avvince, premendo quanto serve sul male oscuro del suo protagonista. Emergono, forti, gli interessi che sovrastano il bene, siano essi deliri di gloria, di potere o di denaro. L'uomo è cavia. Nuova linfa per il medical.
(Redeyes)