The falcon and the winter soldier - Miniserie TV (2021)

Dopo gli avvenimenti di Avengers Endgame, Sam Wilson e Bucky Barnes diventano partner in una nuova avventura. Prosegue il corso del Marvel Cinematic Universe con una serie che omaggia (senza mostrarla nella sua forma "storica") una delle sue figure più iconiche, Captain America, la cui difficile eredità è raccolta in modo diverso dai due protagonisti. Azione e spionaggio in sei puntate ricche di ritmo e dalle variegate ambientazioni, che non trascura di dare un certo “spessore” psicologico ai suoi personaggi. Buoni prestazioni del cast e gli effetti speciali.

Rispetto a Wandavision, questa serie presenta un format più tradizionale che prosegue la narrazione del MCU focalizzandosi soprattutto sulla questione: chi raccoglierà l'eredità di Capitan America? Proprio la risposta a questa domanda, che giunge dopo un percorso tortuoso, fa emergere un aspetto strettamente legato all'attualità ed importante per i suoi riflessi socio/culturali, mentre per il resto si tratta di uno spettacolo diretto con competenza ed interpretato con professionalità ma troppo fitto colpi di scena e combattimenti che rischiano di provocare un effetto saturazione.

I due protagonisti, che diventeranno tre (il "collaboratore") e quasi quattro (il nuovo Captain America) non bastano a dare la giusta spinta a una serie dove il vero cattivo è impersonato più dalle disuguaglianze, dal pregiudizio e dalla prevaricazione, che dal gruppo di potenziati che crea scompiglio. Un nobile intento, che però non tiene conto di un fattore fondamentale: l'imprescindibile presenza di un super cattivo, possibilmente carismatico e carogna (qui al massimo ci sono doppiogiochisti e lupe travestite da agnelli). Comunque l'azione non manca, come le schermaglie verbali.

Meno fantasioso di WandaVision e più sulla scia dei vari film Marvel, comunque godibile anche perché riesce a strutturare bene i rapporti sui personaggi e a porsi come giusto ponte di passaggio tra le fasi del Marvel Cinematic Universe. L'azione è tanta, ben girata, ma forse sarebbe servito un villain più interessante per renderla emotivamente coinvolgente. Buona la prova del cast, ben servito anche da alcuni passaggi ironici della sceneggiatura. Buono.

Fra antieroi che si trasformano in supereroi, buoni che diventano cattivi, nuovi Capitan America che spuntano come funghi, militari psicotici complessati, terroriste minorenni che sembrano Pippi Calzelunghe arrabbiate e cattivi che collaborano con i buoni per il proprio tornaconto, i Marvel Studios creano una serie che serve più a introdurre eventi futuri che nuovi personaggi, anche se questi ci sono. Vero protagonista della serie è lo scudo di Capitan America, che passa di mano in mano fino a giungere allo scontato erede. Passabile, ma si sente troppo la mancanza di Evans.