Tarzan a Manhattan - Film (1989)

Ahimè, se una cartuccia aveva da sparare questo film era l'ironia. Invece si limita a buttare Tarzan a New York per vendicare la morte di una scimmia (!) e sabotare i piani di un'industria para-filantropica, il tutto prendendosi (nei limiti del possibile di una simile operazione) sul serio e realizzando il tipico film d'azione straight-to-video (o to-TV) da prima serata di Italia 1 fine anni '80/primi anni '90, anche se la cosa sembra più un telefilm allungato. Inespressivo e pessimo Lara, simpatico ma vistosamente svagato Curtis.

C'è tempo e tempo per i Tarzan cinematografici e televisivi e quello che va dagli anni '80 ad oggi è pessimo, perché, come in questo film tv, si punta troppo su dei modelli che risultano essere inespressivi e poco adatti. In passato, si sceglievano campioni di nuoto e culturisti, ma oggi, ahimè, sembra che non ci sia spazio per Tarzan, poiché non si sa come presentarlo. Sprecati sia Tony Curtis che Jan-Micheal Vincent, non per colpa loro, ma della regia e della sceneggiatura. Uno e sono buono.

Sono finiti i tempi in cui il buon vecchio Tarzan se ne andava a spasso per la foresta a lottare contro i cattivi, a urlare appeso ad una liana e a divertirsi con la sua inseparabile amica Cita e all'amata Jane. Ora si è trasferito in città e gli esiti sono a dir poco disastrosi. Regia inesistente; ritmo blandissimo; colpi di scena telefonati e attori, fatta eccezione per un redivivo (ma poi tornato nell'oblio) Vincent e il buon vecchio Tony Curtis, improponibili. In una parola: Evitare.