Statute of limitations - Film (2016)

Thriller tv classico: nel prologo antecedente di molti anni ai fatti raccontati si consuma il delitto che condizionerà le vite dei protagonisti. Mina e Reese sono due adolescenti, entrano nottetempo in una grande villa che credono in quel momento disabitata; salta invece fuori il proprietario, un vecchietto dal grilletto facile che centra subito Reese alla gamba con una fucilata. Lei sguscia alle spalle dell'anziano e gli tira una randellata in testa, accoppandolo. Che fare? Ci pensa Reese, che si autodenuncia per il delitto e si fa ventidue anni di carcere, al termine dei quali il film "vero" può finalmente cominciare. Mina (Scott) si è sposata con lo sceriffo Ben...Leggi tutto Gardner (Ballie) e ha avuto una figlia, Hali (Swickard), Reese (Mandylor) deve ricostruirsi una vita dopo la prigione. Ma le sue idee sono ben altre, perché punta subito Mina e si mette in testa un'idea balzana: l'amore supera ogni confine e il loro era travolgente, perché lei non dovrebbe mollare seduta stante il marito e tornarsene con lui, già pronto ad adottare felicemente Hali? Naturalmente le cose non sono così semplici: Mina prova ancora qualcosa per lui (oltre ad essergli riconoscente, visto che la reale assassina era lei), ma da qui a piantare baracca e burattini per seguire uno che l'aria tanto sana proprio non ce l'ha ce ne passa... Così Reese comincia la sua bella attività di stalker, che nei tv movie a base thriller è un autentico classico: spia Mina, suo marito, la figlia e volge con una certa scaltrezza molte cose a proprio vantaggio. Finisce infine col far saltare i nervi allo sceriffo il quale gli tira un pugno, disgraziatamente in presenza di due ragazzetti pronti a testimoniare il gesto violento. Nulla di nuovo sotto il sole, insomma, se non il sole vero e proprio, filtrato da una fotografia terrificante che di giorno produce contrasti e luci talvolta incredibilmente sgradevoli. Un alone di finzione che sembra coinvolgere anche la protagonista e la sua amica (Phillips), truccate e tirate a lucido in un modo che pare innaturale. Quel che però proprio funziona male è la sceneggiatura, che segue i bassi standard dei prodotti analoghi senza mai offrire un dialogo interessante e scadendo infinite volte nell'immancabile "ti amo tanto anch'io tesoro" ripetuto in ristretto circolo vizioso tra madre, padre e figlia. Cast decisamente poco incisivo (e tralasciamo il fatto che i giovani Reese e Mina non somiglino proprio ai loro omologhi adulti), una tensione blanda che si fa sentire appena di più nel finale, qualche momento simpatico che pur mostrando situazioni già straviste se non altro fa sorridere (Reese che irrompe in scena quando la figlia viene palpeggiata a tradimento in auto dal classico fidanzato che non accetta rifiuti), un epilogo (due anni dopo) che ha del ridicolo, così come più di una risata scappa nel vedere Ashley Scott presentarsi a sorpresa in abito da sposa in un frangente inaspettato. C'è anche di peggio nel genere, ma non si può certo dire che il film brilli per qualche aspetto in particolare...

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