Red riding: 1980 - Film (2009)

Schiude le ali sugli 80's e prende definitivamente il volo la "trilogia scarlatta". L'investigazione sullo Squartatore si converte (maniacalmente) a Fincher, come un blu notte in delirio cospirazionista, una soffiata di Ellroy che dipani più orditure, un romanzo criminale senza coatti. Il punk si stà esaurendo eppure è ancora no-future per l'Inghilterra. Il Detective Hunter è hunt himself. Tutto scorre e scorrendo s'incrocia. I personaggi del primo film raggiungo quelli del secondo e mischiandosi defluiscono come linee di sangue nelle fogne di Leeds.

Una squadra speciale della polizia di Leeds indaga su un omicida seriale. Secondo episodio della trilogia dello Yorkshire, riprende climi ed atmosfere del precedente, benché l'indagine sembri in questo caso più "canonica". Ancora una volta tuttavia nessuno (anche i "buoni") è esente da scheletri nell'armadio. Valide ambientazione e caratterizzazione dei personaggi, così realistici nel loro essere sempre al limite. Buona prova degli attori.

Rispetto al primo capitolo della trilogia, cambiano il regista e l'interprete principale, con il detective Considine più convincente del reporter Garfield, ma non il tono cupo con cui viene descritto l'ambiente, naturale e soprattutto umano, di questa indagine ispirata a quella riguardante i delitti dello "squartatore dello Yorkshire. La polizia locale, marcia a tutti i livelli, lungi dall'essere una barriera contro il dilagare del male se ne fa veicolo di diffusione, come dimostra l'epilogo, secco e durissimo, che si riallaccia a quello sanguinoso a chiusura del primo capitolo.

Chi sperava in una "vendetta" del film precedente resta deluso: il detective (Considine) mandato a far luce sui misteri di questa "Twin Peaks" nord-inglese eguaglia il suo predecessore giornalista (Dunford) in integrità, ma se possibile lo supera in ingenuità. Appena al di sotto dell'episodio capostipite per una maggiore prevedibilità della sceneggiatura, ma girato e fotografato con la stessa classe.

Secondo capitolo di un'ottima trilogia criminale, questa pellicola di mezzo ha un ritmo serrato e coinvolgente e orbita attorno alla caccia di un killer di donne. Il filone centrale della trilogia sembra lasciato leggermente ai margini ma alcuni dettagli su una parte dei personaggi ci aiuteranno ad avere una migliore visione d'insieme. Comparto tecnico al solito di buon livello.

Il migliore dei tre capitoli, si giova di un protagonista molto più "forte", un esperto poliziotto inviato da Manchester a indagare su altri omicidi collegati a quelli del 1974. Anche qui l'espediente è quello dell'uomo solo contro tutti, in un mondo dove non c'è rapporto sociale o conoscenza che non possa essere usato contro chi ne fa parte. Il tono è sempre quello grigio e dimesso del primo film, in linea con il contesto di una provincia piuttosto povera di un paese, all'epoca, in crisi economica. Anche qui alcuni elementi sono eccessivi e poco credibili, soprattutto il finale.