Planet of the sharks - Film (2016)

Planet of the sharks
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Planet of the Sharks
Anno: 2016
Genere: animali assassini (colore)
Note: Seguito da "Empire of the Sharks" (2017).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Lasciamo pur perdere IL PIANETA DELLE SCIMMIE, classico che al di là di un'immagine della Statua della Libertà sommersa sui titoli di testa ed emersa prima dei titoli di coda viene sfruttato giusto per trovare un titolo accattivante con cui promuovere l'ennesimo shark movie; la vera fonte primaria - almeno a livello scenografico - è WATERWORLD, e lo si capisce fin dalle prime immagini: in un mondo scomparso sotto l'oceano i sopravvissuti abitano capanne collegate da passerelle costruite su piattaforme in legno che fluttuano sul mare. Junk city è una di queste e nelle prime scene...Leggi tutto viene attaccata da squali che saltano come cavallette tra le assi e si divorano quasi tutti i 40 poveretti che lì vivevano; si salva solo una bellissima ragazzina, che una specie di Jan Solo di passaggio col suo yacht (chi lo rifornirà mai di benzina? Mah) fa salire a bordo per dirigersi verso un'altra "cittadina", Vestron, dove qualche ardito scienziato sta costruendo un razzo da far partire nell'atmosfera per riportare il clima alla normalità. Qui conosciamo la leader del gruppo (Sullivan), che assieme a un'altra giovane dal generoso petto sovente inquadrato (Visser, nel film si chiama Caroline Munro!) deve pensare pure a come annientare il pericolo squali. Questi ultimi, nel frattempo, stanno dirigendosi a massacrare pure gli abitanti della ben più popolosa Salvation, i quali pensavano bastassero quattro danze tribali e una buona abilità cogli arpioni per risolvere tutto. E' qui che si nota una certa vicinanza con la saga di Mad Max (già richiamata dalla presenza della ragazzina), da sempre riferimento per gran parte dei post-atomici. La trama riserverà ulteriori sorprese, comunque, perché l'idea per distruggere l'orda di squali assassini, guidati da una femmina alpha riconoscibile da simpatiche paillettes azzurre spalmate sul muso, ha dell'incredibile: attirarli con un dispositivo sonoro-esca sopra un vulcano sommerso, da far poi eruttare a comando con un altro arnese progettato (come il razzo spaziale) in un laboratorio di 50 metri quadri costruito sulle passerelle di Vestron... Quel che stupisce è che gli attori sembrano crederci! La recitazione è sommariamente accettabile, per il genere (consideriamo che è un tv-movie) e la donna-boss saetta i suoi bellissimi occhi azzurri con decisionismo che affascina, spalleggiata dal suo Jan Solo (Auret) prototipo dell'eroe disilluso e risoluto. Gli effetti speciali alternano qualche attacco discreto ad altri terribilmente mal realizzati (c'è pure l'ennesimo squalo che azzanna l'elicottero, pure se il velivolo sta a tipo cento metri d'altezza). A volte comunque ci si diverte ed è un peccato che la storia - zeppa di risibili quanto inutili tecnicismi, complessità ampiamente evitabili e troppi dialoghi - sottragga spazio all'azione. Nell'ultima parte c'è pure una lunga scena di kitesurfing con lo squalo che attacca la sventurata costretta a clamorose acrobazie sulla tavola in volo per evitare di finire tra le fauci del predatore salterino! Le idee insomma non mancavano, ma una maggiore semplicità espositiva e una miglior cura in alcuni effetti era necessaria (l'eruzione è veramente improponibile).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/12/16 DAL DAVINOTTI
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Siska80 31/08/21 16:58 - 3737 commenti

I gusti di Siska80

Riusciranno i nostri eroi a sgominare una banda di squali capitanati da un mutante aggressivo? La risposta è scontata: meno ovvio è sentire ruggire i bestioni e seguire attori mediocri che recitano in location fintissime (come trucco e costumi, del resto): tutto è talmente all'insegna della povertà che vedere gente su zattere ricreate con materiale di scarto fa venire in mente certi video musicali semi amatoriali girati in zone di mare con protagonisti dei cantanti che non sfonderanno mai. Peccato, l'idea (riciclata) di un futuro apocalittico con pochi sopravvissuti intrigava!

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