Passioni pericolose - Film (2006)

Giallo thriller in ambiente giovani & belli, con la prima vittima - uno sportivo dal fisico scolpito - che muore spalmato d'olio nella vasca d'un lussoso appartamento. Infarto, a prima vista, ma il suo grande amico Rafe (Thomas), nominato esecutore testamentario, non se ne fa una ragione e vuol vederci chiaro. Dapprima cerca di capire se qualcuno sa qualcosa di più al circolo del tennis, quindi grazie a una ex (Sanchez) che ha fatto carriera in polizia scopre che un misterioso fax dalle frasi enigmatiche e provocanti trovato nella casa della vittima proviene da un negozio di interior design frequentato pure da un medico recentemente deceduto anch'egli in vasca. Sembrerebbe difficile...Leggi tutto pensare a una coincidenza ma la polizia, informata del fatto, dà invece subito del complottista a Rafe e pure alla collega che lo sta aiutando nelle indagini. Tra lui e lei potrebbe forse riaccendersi così una scintilla, ma entra in scena una splendida donna (Carpenter) presente a entrambi i funerali, al circolo e al negozio che in un attimo conquista il cuore dell'aitante Rafe dando il via a ripetuti amplessi a luce soffusa che verranno usati a mo' di stacco tra una scena e l'altra confermando la patinatura da filmtv a blando sfondo erotico. A dire il vero qualche dialogo più spigliato della media c'è (soprattutto nel rapporto tra Thomas e la Sanchez, con quest'ultima nel ruolo della donna d'azione dalla risposta pronta e sarcastica), ma gli sviluppi del caso - pur sulla carta costruiti con una certa logica - vengono annacquati da una regia che sembra volersi occupare piuttosto dei congressi carnali della coppia di belli, infilandoci dentro appena possibile una seconda conturbante impiegata del negozio di design (Cliche) che non si capisce bene se possa essere invischiata negli omicidi ma che intanto prova a sedurre il protagonista (il quale però è un bravo ragazzo, non ama i "doppi giochi"...). Si procede senza che a dire il vero il campo dei sospetti si allarghi di molto e la sensazione netta è che sarà necessario cercare meno del previsto per arrivare alla soluzione. Il giallo insomma gira con una certa fatica, benché una sua dignità ce l'abbia, ma quando si arriva (prima del previsto) a capire il tutto resta l'amaro in bocca, a conferma di quanto il regista punti a coinvolgere con altri mezzi, a cominciare dalle ambientazioni nei quartieri alti (si passa dai ricevimenti alle case riccamente arredate fino al circolo sportivo) che però contrastano non poco con l'usuale piattezza fotografica cui difficilmente i thriller televisivi riescono a sottrarsi. Recitato con una certa convinzione da parte dell'intero cast, FLIRTING WITH DANGER si lascia vedere senza entusiasmare ma senza eccellere in nulla: suspense assente, sguardi spesso vacui del protagonista (il cast femminile è invece più intrigante...). Purtroppo la trama, che cerca di far levitare il clima di mistero attraverso i messaggi via fax e l'ambiguità della bella Charisma Carpenter, è un filo sottile che funge da fragile asse portante per inocularvi poi a forza personaggi dalla simpatia artificiale e una complicità tra gli stessi che mal si amalgama alla vicenda. Si comincia bene, si perde progressivamente incisività e infine si incappa in un finale reaffazzonato ben poco originale.

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