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MMJ Davinotti jr
Anno: 2012
Genere: commedia (colore)
Regia: Paolo Costella
Note: Aka "Natale a 4 zampe". Trasmesso la prima volta il 21/12/2012 su Canale 5.
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Visto il modesto successo del capitolo precedente nelle sale, il cinepanettone2 (quello di Boldi) trasloca in televisione (Canale 5, prima serata). Nessun matrimonio in giro per il mondo, questa volta, ma una più classica trasferta sulle Alpi, a Sestriere, dove la figlia di Boldi (Lucrezia Piaggio) e il figlio di Mattioli (Andrea Montovoli) hanno deciso di aprire un hotel per chi non ha voglia di separarsi dal proprio animale domestico, un'idea un po' bislacca che dovrebbe far presa sull'eccentricità di chi decisamente non ha problemi di soldi. Certo un albergo così non è a costo zero, e quindi le due coppie di genitori accettano di...Leggi tutto fare da garanzia per un oneroso mutuo in banca convincendo il direttore (Biagio Izzo) a finanziare l'idea. Partenza verso i monti innevati quindi, tra cani e gatti d'ogni specie e i due padri pronti a scontrarsi bonariamente come di consueto riproponendo di fatto il canovaccio di UN CICLONE IN FAMIGLIA. La coppia Boldi/Mattioli è da anni un surrogato di quella che l'ex Max Cipollino faceva con De Sica, e qualche momento discreto (quando Boldi equivoca credendo che i cuccioli del suo cane di cui tutti parlano siano i suoi nipoti, ad esempio) si riesce pure a trovare: la statura comica di Mattioli, spesso al servizio di film in cui a lui spetta di salvare il salvabile, riesce in qualche modo a dare un vago senso all'operazione, mentre Biagio Izzo regala un po' di vivacità partecipando anch'egli alla spedizione. Alla controparte femminile giusto ruoli di contorno, con le due mogli (Cinzia Mascoli e Paola Tiziana Cruciani) deluse dai mariti che sognano l'aitante direttore di banca. Spazio infine alle prevedibili tensioni amorose della giovane coppia, coadiuvata da un terzo incomodo (Andrea De Rosa) che tuttavia avrà una parte importante solo quando si troverà... fuori campo. Nel complesso un'operazione modestissima e del tutto priva di idee, che cerca di andare avanti con la forza d'inerzia grazie a situazioni già sperimentate mille volte, alla carineria di qualche cucciolo e alla simpatia dei due navigati protagonisti, che ancora qualche spunto dal nulla riescono a trovarlo. Seconda parte con ritorno a Torino e maneggi per riappacificare la giovane coppia scoppiata. Qui, mancando pure il suggestivo contorno paesaggistico, la terrificante colata di melassa (inevitabile, visto il target) ricopre lentamente ogni cosa senza che ci sia più niente da seguire.
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ChiudiTITOLO INSERITO IL GIORNO 22/12/12 DAL DAVINOTTI
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- Mediocre, ma con un suo perché:
Rambo90, Siska80 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Marcel MJ Davinotti jr., Piero68, Herrkinski, Gabrius79, Reeves - Gravemente insufficiente!:
Furetto60, Ultimo, Redeyes
Una commediola vedibile ma zeppa di banalità e buchi di sceneggiatura riempiti da gag che hanno a che fare con i cani e gli equivoci, alcune delle quali anche simpatiche, ma che non evitano la noia. Boldi e Mattioli in coppia funzionano da sempre, ma è la sceneggiatura che non li serve bene, così come anche Biagio Izzo appare poco sfruttato, mentre i giovani si dedicano alle solite storie sdolcinate di amori e litigi. Nulla di nuovo.
Dopo la ormai nota scissione della coppia Boldi/De Sica, Costella capitana per qualche anno la squadra dei cinepanettone versione 2. E visto lo scarso successo dei capitoli precedenti, con questo Natale a quattro zampe si trasloca sul piccolo schermo per Canale 5. Ma il risultato non cambia: solita minestrina riscaldata con attori scadenti e vecchie glorie divenute ormai l'ombra di loro stessi. Meno male che questa volta ci risparmiano le volgarità e le trivialità di Salvi. Boldi da pensionare assolutamente.
Cinepattone incentrato sul migliore amico dell’uomo: il cane (dal quale, peraltro, non si hanno commenti al riguardo). In teoria avrebbe dovuto essere tenuto su dal trittico Boldi/Mattioli/Izzo, ma Boldi risulta fiacco, Izzo è troppo avviluppato dal tormentone del cagnolino e poi si scade paurosamente non appena la mdp da presa si sposta sul resto del cast, tra cui i giovani (di una pochezza disarmante). Si ridacchia in 2/3 occasioni, ma la presenza delle idee è inversamente proporzionale a quella degli sbadigli.
L'accoppiata Boldi/Mattioli con figli appresso aveva dato i suoi buoni frutti nel divertente Un ciclone in famiglia, qui invece tocca livelli bassissimi. L'idea dell'albergo per animali era anche buona, ma complice una sceneggiatura inesistente e una piattezza generale porta alla noia. Lontano anni luce dai migliori prodotti del genere natalizio.
Cinepanettone a sfondo animalista costruito per soddisfare platee familiari durante le feste; praticamente assenti infatti volgarità e battute troppo colorite, in una versione edulcorata del classico canovaccio delle vacanze sulla neve e degli equivoci tra coppie sposate, figli delle stesse, direttori di banche e in questo caso eccentrici padroni di cani. Qualche risata nella prima parte esclusivamente grazie a un Boldi sempre più stralunato, poi il film va in calando, diventa ripetitivo e i buoni sentimenti sono un contorno già visto e inutile.
Un cinepanettone televisivo che lasciando da parte gag pecorecce e volgarità cerca di virare sui buoni sentimenti e sulla semplicità. Il problema è che si è di fronte a una sceneggiatura banalotta che non esalta la comicità del duo Boldi-Mattioli (in passato avevano funzionato bene, insieme). A nulla possono neppure Izzo, la Mascoli e la Cruciani. Insomma, un'occasione gettata alle ortiche.
Dopo un inizio promettente, il film diventa un'accozzaglia di banalità sulla scia delle produzioni americane della serie Ti presento i miei con Stiller. Il problema è che il cast non è parimenti brillante, soprattutto quello giovanile. Boldi e Mattioli formano un duo ben assortito (principalmente il secondo, che ruba la scena a tutti con l'innata bravura e simpatia). L'idea dell'hotel per animali è originale, anche se malamente utilizzata (a guastarla ci pensano le pseudo love story dei ragazzi, a cominciare da quella tra i figli dei protagonisti, prevedibile come poche).
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Costella ci riprova in un questo straight to video, ma i risultati sono addirittura peggiori. La sensazione di esser in un ciclone natalizio è fin troppo forte, e se da un lato si apprezza una direzione senza sbracature attoriali dall'altro se ne sente quasi l'assenza. Tutto il comparto fluttua in un buonismo natalizio che non giova al ritmo; lo stesso Boldi, dopo le prime scene illusorie, torna sui livelli delle ultime opere, ahinoi. Stucchevoli i due giovani protagonisti, un po' come tutti i cani della pellicola.
Vista la destinazione televisiva, il film rinuncia completamente a quella componente tradizionale dei cinepanettoni che prevede battute e situazioni volgari e questa amputazione nuoce non poco all'impresa, perché la storia d'amore pulita dei due ragazzi è un po' troppo zuccherosa. Per fortuna ogni tanto Mattioli e Boldi rispolverano la loro bravura e le situazioni che li hanno resi famosi e qualche risata fa capolino.
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