A murder at the end of the world - Serie TV (2023)

Darby, abile hacker e detective per hobby, è invitata da un eccentrico miliardario a partecipare a un ritiro tra i ghiacci islandesi con altre personalità di spicco. Quando Billy, ex di Darby e anch'egli ospite al ritiro, viene trovato morto, Darby inizia a indagare. Notevole thriller psicologico che strizza l'occhio ad Agatha Christie sfruttando un cast stellare decisamente in parte e un'ottima fotografia. La trama avvince anche per le implicazioni sul doppio ruolo della tecnologia, sebbene nei primi episodi i troppi flashback rallentino il ritmo. Ottimi Owen, Corrin e Marling.

Giovane hacker è invitata insieme ad altre persone esperte nei rispettivi campi a trascorrere una settimana presso un esclusivo hotel in Islanda di proprietà di un magnate dell'informatica. Lo scopo sarebbe quello di un brainstorm... Giallo d'impostazione alla Christie aggiornato ai miracoli dell'Intelligenza Artificiale intrigante e scorrevole, anche se la narrazione è continuamente interrotta dai flashback sul passato della protagonista. L'epilogo però risulta affrettato e la scoperta del colpevole non sorprende come avrebbe voluto, per il cui il risultato è buono ma non ottimo.

Un gruppo di persone influenti, ciascuna nel suo campo, si riunisce in un bizzarro albergo islandese altamente tecnologico. La morte di uno di loro, apparentemente accidentale, inizia a portare alla luce una serie di segreti. Serie tv gialla di matrice christiana in cui però ai soliti elementi si aggiunge quello dell'iper tecnologia su cui si imbastisce anche un certo discorso. Peccato che la tensione si diluisca a causa dei troppi flashback che riguardano la protagonista di cui si racconta anche la storia passata. Finale, che un po' può sconcertare e deludere, dal sapore kubrickiano.