La verità non può aspettare - Film (2011)

Mediocre thriller per la tv che parte fiacco e finisce ancor peggio. Piu che un thriller assistiamo a una pantomina della solita studentessa studiosa del college americano con nascosti intenti criminali. Storie di studenti con manie omicide ne abbiamo viste tante, ma questa è una delle piu banali mai girate (si veda l'insegnante con il solito vizio del detective)! Cast non pervenuto, solo qualche bellezza californiana qua e là, suspence zero.

Film televisivo dalla tematica interessante (la ricerca della perfezione del sistema giudiziario) che viene tradotta in una trama coerente con l'idea di partenza ma sviluppata in modo superficiale e con poca suspence per un thriller (è più vicino a un legal-movie). L'attenzione si sposta sul poco che rimane: le belle location e le belle donne del cast (tra le quali spicca Natasha Henstridge).

Professoressa di criminologia intende salvare studentessa accusata dell'omicidio della compagna di stanza. Un incipit slasheristico dà il via a un gialletto televisivo congegnato peggio di quanto potesse sembrare in partenza. La gran copia di sospettabili propinata nel corso dell'azione nutre le speranze che la soluzione del mistero offra risvolti impensati: mera illusione. L'identità del colpevole è quella che un po' tutti si aspettano, ergo l'antipatia e l'enigmaticità dei personaggi secondari restano ingiustificate. Cast mediocre, ma la Henstridge ha sempre il suo estetico perché.