Dal celebre e amabile romanzo di Jane Austen una riuscita trasposizione TV (molto cinematografica in realtà) che mantiene intatto il gusto del racconto e il clima romantico-ironico, tipico della scrittrice. La trama è forse nota: un amore di due giovani, nato puro e sincero, ma socialmente "dislivellato", nonostante i contrasti, riuscirà comunque a svilupparsi. Bravi tutti gli interpreti in un affiatato assetto corale.
Sono i sogni della giovane Catherine, frutto delle letture di romanzi gotici che eccitano la sua fantasia, a introdurre una nota "proibita" in uno stile di vita (quello aristocratico) nell'Inghilterra della fine del diciottesimo secolo. Uno stile di vita pieno di formalità da rispettare, che però non giudica scandaloso progettare matrimoni basati unicamente sull'interesse. Nel film tutto ciò è espresso molto chiaramente, assieme all'ironico giudizio che la Austen stessa da sull'eccessiva lettura di romanzi. Gradevole e finale commovente.
Il romanzo di Austen, pubblicato postumo nel 1818, è una parodia pungente ma anche benevola dei racconti gotici che alimentavano le fantasie delle fanciulle del tempo. Questo film tv ne costituisce una trasposizione piuttosto fedele nella sostanza, al pari amabilmente ironica nello spirito, in questo favorita da una felice scelta degli interpreti: Jones è deliziosa nei panni dell'ingenua protagonista che si immagina nelle vesti di un'eroina romantica, JJ Feild ha il fisico del ruolo per impersonare il più pratico Henry ed anche il resto del cast non sfigura a fronte dei personaggi letterari.
Trasposizione filmata dell'ultimo romanzo di Jane Austen, quello meno conosciuto e rimasto incompiuto alla morte dell'autrice. L'impressione è che si tratti di un'opera minore, benché non siano presenti i temi peculiari della scrittrice. Questa versione è visivamente corretta, caratterizzata da una pregevole ambientazione e interpretato da una deliziosa Felicity Jones. La storia non è tuttavia più di tanto interessante e raramente riesce ad "agganciare" lo spettatore come ci si aspetterebbe.
Correttamente messa in scena e discretamente interpretata, questa trasposizione dell'ultimo romanzo scritto da Jane Austen non riesce a coinvolgere emotivamente. Si rimane sempre distaccati dagli avvenimenti che si svolgono sullo schermo e i numerosi "sogni", di cui è vittima la protagonista (vorace divoratrice di romanzi), stancano presto. Resta la pulizia formale dell'opera che, pur trattandosi di prodotto destinato alla TV, è sicuramente interessante; manca però totalmente "un'anima" che riesca ad interessare davvero lo spettatore.
Niente di che, come del resto il libro di Jane Austen da cui è tratto. La protagonista è una ragazza che sogna di diventare un'eroina, come quelle dei romanzi gotici che furoreggiavano in Inghilterra all'epoca; vengono infatti citati soprattutto “I misteri di Udolpho” di Ann Radcliffe, ma anche “Il monaco” di Matthew Gregory Lewis, che sono le poche cose che fanno piacere in questo film, otre alla splendida location del Castello di Lismore in Irlanda (l'abbazia del titolo). Per il resto molti dialoghi e poca trama.
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CuriositàDaniela • 24/03/19 02:04 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Soggetto dal romanzo della scrittrice inglese Jane Austen, terminato nel 1803 ma pubblicato solo nel 1818, dopo la sua morte.
E' quello di minor successo della sua produzione ed anche quello meno frequentato da cinema e televisione, a differenza delle altre opere che hanno avuto molte trasposizioni, alcune delle quali di grande risonanza e popolarità, come Ragione e sentimento, Emma, Mansfield Park, Persuasione e soprattutto Orgoglio e pregiudizio.