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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Komodo vs. Cobra
Anno: 2005
Genere: animali assassini (colore)
Regia: Jim Wynorski
Note: e non "Komodo vs Cobra" o "Comodo vs Cobra"
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
A quanto pare i varani di Komodo si prestano molto ad essere ingigantiti dalla computer graphic, a giudicare dal numero di film che li vedono in scena. Idem dicasi per i cobra, e quindi il titolo sembra suggerire uno scontro tra due delle creature più in voga attualmente nel particolare filone (in gran parte televisivo) degli animali giganti. In verità lo scontro - che pure c'è - è secondario e piuttosto casuale, dal momento che la storia vede protagonista un'intera isola (nei pressi di Bora Bora) vittima dei soliti esperimenti genetici che ne alterano flora e fauna. Il progetto top secret è gestito dai militari e il gruppetto variegato di ambientalisti e giornalisti...Leggi tutto che decide di visitare Isla Damas - facendosi accompagnare da un Michael Paré versione vecchio lupo di mare (con trascorsi nella Guerra del Golfo) - finirà nel più classico dei mondi perduti sfidando i divieti e ritrovandosi faccia a faccia con megaserpenti e supervarani. Non è certo l'originalità il punto forte di questo ennesimo prodotto girato per il mercato homevideo sul tema, né gli effetti in computer graphic sono esenti da pecche. Pur tuttavia una regia spigliata e una buona gestione delle scene spettacolari lo rende se non altro potabile. I set naturali sono affascinanti (benché la solita fotografia dai colori sparati li pacchianizzi non poco), i personaggi sono quasi accettabili e quanto a uomini divorati ce n'è un bel mucchio (anche se finiscono quasi tutti allo stesso modo). Parè tiene su la baracca come può e il risultato supera - anche se di pochissimo - buona parte dei film gemelli contemporanei sul tema. Passabile.
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Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/06 DAL BENEMERITO FLAZICH
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- Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Anthonyvm - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Ciavazzaro, Puppigallo - Gravemente insufficiente!:
Flazich, Undying, Ryo
Al peggio non c'è mai fine. Veramente originali gli ingredienti di questa ultima fatica: un'isola misteriosa, esperimenti genetici sugli animali, un gruppo di ambientalisti e una giornalista in cerca di successo. Mixate tutti gli ingredienti e avrete: animali giganti e quasi tutti i personaggi morti ammazzati da queste strane creature. Effetti speciali da serie B e colonna sonora da vomito. Se volete buttare via un paio d'ore della vostra vista ora sapete come farlo. Inguardabile.
Per rivitalizzare il genere animali assassini s'è ben pensato di raddoppiare la dose: su in'isola tropicale gli abitanti cadon vittime del varano (qui gigantesco) di Komodo e di un altrettanto gigantesco cobra. L'isola vien dichiarata off limits ed interviene l'esercito, mentre alcuni ambientalisti (sottoforma di vacanzieri) indagano su presunti esperimenti genetici effettuati in loco. Dopo La maledizione di Komodo, Wynorski (il suo miglior film rimane Supermarket horror) torna sul tema e male utilizza effetti digitali (il cobra) miscelati a pessimi trucchi animatronici (il varano). (S)komodo.
Come al solito gli effetti speciali sono fastidiosissimi e rendono il film pessimo. Se poi si cerca di contare sulla penosa interpretazione degli attori si va di male in peggio. Come al solito di questi "film" resta solamente un brutto ricordo.
Che sia un filmaccio è fuori dubbio. Non c’è un minimo di originalità nella sceneggiatura e i due mostri fanno quello che possono (il mega varano sembra più un’iguana con seri problemi alla schiena. Mentre il super cobra tende agguati sott’acqua come un’anaconda). Ma almeno ingoiano parecchie persone, in linea di massima meritevoli di morte (quasi tutte insopportabili). Poi però ci si scontra con dialoghi piuttosto pietosi e frasone e frasi fatte da latte alle ginocchia, rendendo più difficile la visione. Sicuramente evitabile, ma se l’alternativa è una tribuna politica…in quel caso…
MEMORABILE: L'insensata colonna sonora stile primi 007; Il varano che ruggisce; L'ultimo fotogramma, che certifica la boiata.
Tentativo maldestro di proseguire il già fallimentare La maledizione di Komodo riciclando qua e là battute celebri del mondo del cinema e qualche idea da Jurassic Park. Trama ingenua e dalla totale assenza di credibilità. La CGI dei mostri è roba da Playstation One e gli attori non si impegnano nemmeno un po' a recitare le loro parti, trasformando alcune scene in notevoli ridicolaggini.
Wykorski torna all'horror varanico e questa volta butta nel pentolone pure un cobra gigante (King kobra deve essergli piaciuto più di Python). Perché mai scegliere due animali così pericolosi per condurre esperimenti genetici a un passo da Il cibo degli dei? Perché sono bestie resistenti, ci viene detto. Tanto basta per capire su quali standard di logica si erge lo script, sciocca ma forse meno scriteriata rispetto al precedente La maledizione di Komodo. Ne risulta un easy-trash da home video di una bruttezza convenzionale, anche se sopportabile. Sempre amabili le musiche di Cirino.
MEMORABILE: La noncuranza con cui gli attori sparano pallottole infinite senza mai mirare ai mostri in CGI che (non) hanno davanti; L'insensato jumpscare finale.
Jim Wynorski HA DIRETTO ANCHE...
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- Due "momentoni" della pellicola
Il grano gigante
Il gruppetto giunge davanti a una piantagione di granturco alto come una casa. A quel punto, mentre gli altri guardano stupefatti, il protagonista (che li ha portati in barca) ci delizia con: "Ci vuole un trattore gigantesco per mietere quel grano".
Seppellimenti...
I nostri eroi trovano uno degli scienziati sfigurato e rantolante.
Il poveretto muore tra le braccia della figlia del responsabile degli esperimenti e l'ambientalista vuole seppellirlo. Purtroppo, è quasi sera e il pericolo incombe; così, il protagonista entra nuovamente in azione: "Lasciamolo lì". Naturalmente, l'ambientalista insiste: "Ma come, vuoi lasciarlo lì senza seppellirlo?". E lui: "Non preoccuparti, è biodegradabile".
