Ogni serie cult che si rispetti vanta almeno un seguito o remake, nella maggior parte dei casi poco riuscito: non sfugge alla regola questo ritorno del galante avventuriero, stavolta impersonato dallo scialbo Ogilvy, eroe de Il grande inquisitore e oggi attivo come scrittore di libri per ragazzi. Le storie seguono l’impronta di quelle della prima serie, ma sono meno accattivanti ed originali; vale comunque la visione per i numerosi caratteristi e stuntmen italiani che vi hanno preso parte.
Chi l'avrebbe mai detto, un Simon Templar post-Roger Moore che arriva in Italia (alcune puntate sono state girate nel nostro paese). Eppure, come per Sean Connery con 007, per alcuni spettatori è difficile identificare Simon Templar con i tratti somatici di Ian Ogilvy, perché Roger Moore era in tutto e per tutto il Santo, anche se non fu il primo a portarlo al successo. Fra gli episodi da ricordare, quello ambientato a Venezia con una Carole Andrè post-Sandokan. Si lascia vedere.
MEMORABILE: La sigla iniziale.
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Gugly ebbe a dire: Io invece ricordo un'infanzia in cui per me Il Santo era questo, con quel sorriso sbarazzino, di Roger Moore non avevo proprio contezza.
Invece, senza il ricordo di Moore, questo telefilm difficilmente l'avrei visto. Diciamo che se c'è qualcosa che mi piace in questa serie è l'ambientazione italiana di alcuni episodi.
Zender ebbe a dire: S', ma il Santo senza Roger Moore... a chi serviva? Dispiace per Ogilvie ma...
E' quello che dico: i più, quando pensano a 007, pensano a Connery, quando pensano a Simon Templar a Moore...Meno male che l'attore inglese ne aveva tre di personaggi simbolo, anzichè uno solo!
DiscussioneZender • 19/07/09 11:19 Capo scrivano - 47786 interventi
Chissà, secondo me 007 non è oramai più legato a un'unica faccia. Troppe ne son passate, e a pensare a 007 solo come Connery non son rimasti in troppi. Che poi i film migliori vengano da quel periodo è indubbio, però ne han fatti talmente tanti e di successo, dopo...
Zender ebbe a dire: Chissà, secondo me 007 non è oramai più legato a un'unica faccia. Troppe ne son passate, e a pensare a 007 solo come Connery non son rimasti in troppi. Che poi i film migliori vengano da quel periodo è indubbio, però ne han fatti talmente tanti e di successo, dopo...
Beh, anche tu non hai torto. Solo che Connery è sopratutto ricordato per i suoi sette Bond, mentre Roger Moore, non solo per 007, ma anche per i suoi Simon Templar e Brett Sinclair. Quindi, il discorso che si può fare per il Bond di Connery, lo si può fare anche per il Santo di Roger Moore!
La voce italiana di Ian Ogilvy era del compianto attore/doppiatore Claudio Capone.
DiscussioneZender • 20/07/09 16:25 Capo scrivano - 47786 interventi
124c ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Chissà, secondo me 007 non è oramai più legato a un'unica faccia. Troppe ne son passate, e a pensare a 007 solo come Connery non son rimasti in troppi. Che poi i film migliori vengano da quel periodo è indubbio, però ne han fatti talmente tanti e di successo, dopo...
Beh, anche tu non hai torto. Solo che Connery è sopratutto ricordato per i suoi sette Bond, mentre Roger Moore, non solo per 007, ma anche per i suoi Simon Templar e Brett Sinclair. Quindi, il discorso che si può fare per il Bond di Connery, lo si può fare anche per il Santo di Roger Moore! In questo senso sì, d'accordo.