Fantaman - Serie animata (1967)

Davvero poca cosa questo cartone con protagonista un super eroe volante color oro con teschio, bastone appuntito e mantello (in linea di massima, piuttosto ridicolo). Difende i buoni, ma soprattutto una ragazzina, che può sempre contare sul suo aiuto. Anche il cattivo (dottor Zero), con tenaglione (si intravede), che vuole il mondo tutto per sè, è quasi comico involontario. Unica, vera nota positiva, il fatto che il cattivone si avvalga dell’aiuto di robot, di mostri, di streghe, di killer (almeno, è piuttosto vario). Vedibile e nulla più.

Scarno e fantarcheologico, un altro saggio dell'estrosa creatività dei giapponesi. Si inventano un eroe misterioso, enigmatico e invincibile proveniente dalla leggendaria Atlantide, dall'aspetto inquietante (faccia da teschio, mantello da Dracula, bastone magico e simbiotico) e da una risata diabolica ed echeggiante in grado di far tremare qualsiasi cattivo: Fantaman, il guerriero della giustizia! Indimenticabile la sigla dei Superobots di Douglas Meakin.

Deludentissimo cartone animato nipponico che quando ero piccolo mi sembrò un capolavoro (forse per il look macabro del protagonista) e che invece, rivisto qualche tempo fa, ha mostrato tutti i suoi limiti palesi: storie puerili e poco originali nonchè in alcuni casi abbastanza ripetitive (in fondo, cosa non rara nei cartoni dove lo schema di fondo è sempre lo stesso). Anche dal punto di vista dei disegni non è nulla di eccezionale. Il meglio è l'alone misterioso del protagonista.

Guardando questo anime del 1965 (ma arrivato da noi "solo" nel 1981), ti vien voglia di tifare per i cattivi, il dottor Zero innanzitutto. Sì, perché mai dei buoni mi erano stati così antipatici, a cominciare da Maria, la piccola bambina che può invocare Fantaman, sorta di Kriminal nipponico che vola, se la ride e dà bacchettate in testa ai mostri. La canzone dei Superobots è orecchiabile, quel "dr. Zero scaglierà all'attacco i suoi robot" fa pensare che gli automi abbiano molta paura dello scheletro volante.

Una delle sigle più belle per uno dei cartoni animati più contraddistintivi della mia infanzia. Fascino d'antan per storielle alquanto banali ma tutte spinte alla ricerca della giustizia trionfante per mano di questo eroe proveniente dall'antichità, "che sa volare" come la canzoncina ci ricorda. Temi classici del periodo con Bene contro Male in ogni sua forma e Amore e Valori alla fin fine vincenti su tutto. Simpatico, anche se invecchiando ha perso un po' del suo charme funereo.

Uno dei miti degli anni 80, Fantaman: l'uomo tenebroso dall'aspetto macabro che però sta completamente dalla parte dei buoni. Ottima ricetta per il pubblico di giovanissimi ai quali era destinato. Chiaramente con qualche limite ma contando che risale agli anni 60 direi tanto di cappello. Tra i migliori cartoni animati, secondo la mia personale classifica.