Falco il superbolide - Serie animata (1976)

Ken Hayabusa è un corridore spericolato che affronta, assieme ai suoi compagni di squadra dell'ingegner Sayongi, i cattivi della Black Shadow, agli ordini del misterioso pilota mascherato Ayab Mobil Dick. Benché i finali degli episodi vedano Ken quasi sempre trionfare, l'anime si gusta perché le gare sono senza limiti e perché avvengono spettacolari incidenti stradali. Notevoli i design futuristici delle auto, bellissima la canzone dei Superobots, azzeccati i rivali, specie Ryu e Romy, due giovani corridori buoni al servizio dei cattivi.

"Il suo nome è Ken, Ken Falco, non lo batteranno mai..." recitava il motivetto di questa spettacolare serie su strada che ancora oggi, assieme a Gran Prix e Supercar Gattiger, rappresenta il non plus ultra delle generazioni degli anni Ottanta. Le sfide erano all'ultimo sangue, le macchine si deterioravano e gli incidenti proditori erano all'ordine del giorno. Spettacolo puro, altro che Pokemon...

Una serie meravigliosa che vedeva una scuderia battersi contro, verosimilmente, il male, impersonificato nei rivali delle gare (talune poste in luoghi impervi ed inverosimili e praticabili solo su due ruote e rimbalzi vari). L'epopea di Ken Falco ha travalicato il cartone animato con le automobili. Certo, visto ora sembra carente, ma quel fascino mi accarezza ancora.

La formula delle puntate è più o meno sempre la stessa: avvincenti gare automobilistiche con rivali disonesti che dispngono di auto attrezzate meglio della Porsche di Diabolik e della batmobile messe assieme, contro le quali il nostro eroe avrà sempre la meglio. Il cartone quindi soffre un po' di ripetitività, ma gli appassionati di corse automobilistiche lo apprezzeranno ugualmente, grazie anche alle iniezioni di avventura e azione di cui è infarcito. Lo stile del disegno è di qualità e la sigla è a dir poco indimenticabile.

Non male questa serie animata col super bolide guidato dall'ultrabuono, che spalleggiato da compagni altruisti e non certo votati alla vittoria, riesce a contrastare l'oscuro, spietato padrone della Black Shadow, che tramite sgherri senza scrupoli tenta regolarmente di fargli la pelle. Spesso, il pre gara è molto più lungo della competizione, che non poche volte si risolve in pochi minuti (di solito è una strage di auto e piloti, con buoni e cattivi che si contendono la vittoria). Ma nostante questo un'occhiata la merita, anche perchè qui ci lasciano ancora allegramente le penne.

Le corse automobilistiche divengono "iperviolente", al di fuori dello sport e del raziocinio. Va vista così questa serie che è esattamente come la ricordavo: potente e iperbolica. Difficile spiegare il tema ai giovanissimi d'oggi; anzi, forse è meglio evitar loro la visione. Forse non si divertirebbero nemmeno, a vedere questo campo di battaglia composto da "quattroruote" oscure che tritano loro simili per vincere la gara quasi in chiave Rollerball. Meno male che il "Falco" darà loro la necessaria "educazione".