Sebbene sia fedelmente trasposto dal manga originale la evidente particolarità della seconda versione di Dragonball è il grezzo e improvviso cambiamento di genere: la comicità fantasy di quando Goku era bambino viene completamente sostituita dall'azione fantastica degli scontri tra eroi e nemici. È sempre buono il disegno e superlativo l'intrecciarsi della storia, che però nella versione animata diventa estremamente lunga difettando nel contenere numerosissimi episodi privi di sostanza.
La serie di Dragonball, dopo l'ottimo inizio, va incontro ad un progressivo decadimento. Questa stagione battezzata come "Z" è un degno proseguimento prima del pessimo ed iperbolico Dragonball GT. Qui Goku diventa adulto e genitore, con un figlio, Gohan, che è tutto suo padre. La qualità dell'intreccio generale e dei combattimenti rimane inalterata, così come la galleria dei personaggi, alcuni simpatici, altri poco sopportabili.
Orrido esattamente come le altre due serie. Quale forza arcana mi abbia spinto a vederla due anni fa, ancora me lo chiedo (insistenza d'un amico, probabilemente). La grafica rasenta appena la sufficienza (si farà molto di peggio con la serie successiva), la serie è eccessivamente lunga (le storie molto dilatate e durano un'eternità). Pollice verso. Da parte mia, almeno.
Più maturo e violento rispetto alla prima serie (così come il manga di Akira Toryama), è stata sempre la mia "stagione" preferita, soprattutto per l'innegabile carisma dei cattivi: Freezer, Cell e Majin-Bu, insostituibili nella memoria di ogni ragazzo della mia età. L'epopea di Goku si fa più interessante (è davvero un terrestre?), cresce il numero degli alleati e i nemici si fanno più insidiosi. L'unica pecca risiede nella lungaggine di alcuni episodi (ricordo ancora l'infinita battaglia con Freezer, divenuta quasi una barzelletta). Storico.
Bella serie, ma bisogna fare un distinguo: dall'inizio fino alla sconfitta di Freezer, è da massimo dei voti in quanto a suspence (nonostante qualche lungaggine di troppo); da lì in poi diventa invece semplicemente inguardabile per l'incredibile ripetitività della trama: la scansione degli eventi è sempre quella e tutti i personaggi di contorno diventano semplicemente inutili. Molto avvincente comunque il combattimento con i Sayan e la saga del pianeta Namec, con protagonisti gli amici storici di Goku (col tempo saranno relegati al ruolo di buoni a nulla...)
Seconda serie a cartoni animati dedicata all'universo di Dragon Ball; esistono anche una ventina di episodi direct-to-video comunque. Le animazioni e gli stili dei disegni non brillano, il doppiaggio italiano è fatto molto male (certi personaggi parlano quando invece dovrebbero stare zitti) ma certi episodi, soprattutto quelli che vedono Cell come protaognista, appassionano. Lunga durata della serie, qualità altalenante, ma alla base il genio di Toryiama si sente eccome.
MEMORABILE: L'epopea su Cell, molto interessante, poi almeno lui è ben disegnato; l'autodistruzione sul pianeta Namec.
Sebbene la prima stagione classica sia migliore sia dal punto di vista grafico che a livello di originalità di storie, anche Dragon Ball Z, di cui sono stati girati ben quasi 300 episodi, è da promuovere soprattutto grazie alle trame che rimangono divertenti e piacevoli. Anche alcuni personaggi nemici di Goku sono da ricordare: l'invincibile Freezer e il grassone Majin-bu.
Sembra la risposta di Akira Toriyama al Ken il guerriero di Buron Son, perché in questa serie non si fa altro che combattere minacce aliene, una più forte di un'altra. Il protagonista, Goku, poi, mette su famiglia, muore e risorge in continuazione. Alcuni personaggi della prima serie verranno messi in secondo piano, sostituiti da altri, perlopiù guerrieri. Comprendo gli spettatori affascinati da questi Super-Sayan, ma non apprezzo né il doppiaggio tv, né i tagli, né la banalizzazione della ricerca delle sette sfere del drago! Uno e 1/2.
MEMORABILE: Goku, quando si carica d'energia per sparare l'onda Kamehameha, sembra stia per defecare in terra.
Serie di cui sono stato fan per anni, ma che alla fine ho preferito dimenticare per dedicarmi ad altri generi. Tolte alcune scene indubbiamente molto belle, la storia resta decisamente superficiale (approfondimento psicologico dei personaggi pari a zero, tranne forse Vegeta e un po' Junior), episodi che con il manga non hanno niente a che vedere (la caduta dal serpentone) ed esagerazioni a non finire (un pianeta polverizzato con un dito? Ma dai!). Solo per nostalgici ed appassionati del genere.
MEMORABILE: Le scene belle a cui avevo accennato: il sacrificio di Junior; la battaglia contro Freezer; la sconfitta di Cell.
Anche peggio della prima serie. Salvo eccezioni (Junior, Vegeta) i personaggi sono piatti (i cattivi sono tanto ottusi nel Male quanto Goku nel Bene), ogni lotta spreca mille episodi solo per creare un’inutile suspense e gli eroi non fanno che combattere contro nemici sempre più forti come in un videogame, tanto che sembrano intenti più ad accumular punti che a riflettere su quel che stanno facendo.
Nella continuazione di Dragon Ball gli autori apportano alcuni cambiamenti: le storie sono dilatate (il numero di episodi raddoppia!), l'elemento umoristico è ridotto e la storia è molto più densa d'azione. Questa è la serie più apprezzabile grazie alla presenza di moltissimi avversari che renderanno la storia (comunque a volte artefatta) molto coinvolgente e intrigante. Ci sono fra una saga e l'altra momenti inutili che rendono la qualità della serie non uniforme. Le esagerazioni non mancano, ma è proprio per questo che la serie è cosi bella.
Con quale serenità, mi chiedo, si può giudicare una serie che ci sorbiamo da quasi 20 anni come fosse un lavaggio del cervello? Sì, perché in Italia è stata un fenomeno da costume mica da ridere, tra ragazzini di 8 anni con la stessa chioma (gellata) del loro eroe Goku e nerd ventenni che la difendono a spada tratta come il non-plus ultra dell'epica fatta anime (lasciando in secondo piano un "certo" Ken Il Guerriero, ma vabbè). Breve sunto: pim-pum-pam-boooom! Guardabile fino al ciclo di Freezer. Poi diventa un ciclo... infinito! Sopravvalutata.
Un tempo molto appassionato di questa serie, l'ho poi riconsiderata e tanto. Il fatto è che in un racconto c'è un limite massimo alle contraddizioni che lo spettatore può accettare e qui ce ne sono una media di tre a puntata; altra grossa pecca sono i filler, davvero troppi e pesanti, senza i quali la serie sarebbe durata un centinaio di puntate in meno; è per questo che per me non riesce ad andare oltre la sufficienza, specialmente se poi offre momenti di altissimo pathos e personaggi molto ben caratterizzati. Un cult, ma riscito a metà.
MEMORABILE: I momenti decisivi nei diversi scontri; La personalità di Goku, impavida ma leale; Il rapporto tra Gohan e Junior; L'orgoglio di Vegeta.
Buchi logici e approssimazione a livello di trama; rapporti di forza quanto mai scombiccherati; personaggi-tappezzeria a go go; ritmi narrativi soporiferi; chiacchiere su chiacchiere... L'anime del manga di Toriyama esonda di difetti, ma tra gli shonen è stato un punto di riferimento, praticamente l'apripista per altre opere di qualità più o meno alta (Naruto, One Piece, Bleach...); inoltre, merito oggettivo, ha segnato indelebilmente l'immaginario collettivo, sia nel bene che nel male.
MEMORABILE: I quattro antagonisti (Vegeta, Frieza, Cell e Majinbuu) valgono da soli la visione; Alcune trasformazioni - vedi Cell perfetto - sono emozionanti.
Zeta cancella completamente il fu Dragon Ball annichilendo i personaggi storici, demolendo ogni elemento ironico e costruendo al suo posto un castello di "violenza" esasperante quanto a dilatazione temporale. I cattivi vengono rimpiazzati senza soluzione di continuità da altri più forti e con meno spessore e lo stesso animo candido di Goku, che ce lo aveva fatto amare, col tempo diventa odioso. Nota di merito per la voce italiana di Majin Bu, che infastidisce al solo sentirla.
Non raggiunge a livello di originalità la prima serie, ma Dragon Ball Z resta un prodotto valido e avvincente. Sicuramente la storia è più intrigante, con trame ben congegnate, ma perde molto del sottile umorismo che caratterizzava i vari personaggi. Le puntate sono un'infinità e come si può immaginare non tutte navigano sullo stesso piano e spesso alcune battaglie appaiono interminabili, quasi tediose.
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