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Durata: 2 stagioni
Anno: 1991
Genere: fiction (colore)
Regia: Enzo G. Castellari, Alessandro Capone
Note: Due stagioni da 6 episodi ciascuna.
APPROFONDIMENTI: "Detective Extralarge" episodio per episodio
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/02/10 DAL BENEMERITO 124C
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- Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
Darkknight - Davvero notevole!:
Brik94 - Quello che si dice un buon film:
Ale nkf, Rambo90, Domila1 - Non male, dopotutto:
Nicola81 - Mediocre, ma con un suo perché:
Galbo, Cangaceiro, Ultimo - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Ciavazzaro, Franz - Gravemente insufficiente!:
124c
Gli anni '80 e '90 segnano il passaggio di Bud Spencer al piccolo schermo con alcune serie gratificate da un buon successo di pubblico. Questa vede il nostro eroe nei panni di un detective di Miami. Alcuni episodi sono discreti ma nel complesso la serie non funziona molto a causa della scarsa credibilità delle storie, nonostante l'indubbia simpatia del protagonista.
Spencer è bravissimo come al solito, ma io preferisco la serie precedente (Big Man). Non tutto funziona qui, nonostante vi siano ottime guest-star ed una buona cura tecnica. Peccato perché il prodotto meritava molto di più. Pazienza.
Terminate le rispettive stagioni dorate al cinema, Spencer e Castellari trovano il loro refugium peccatorum sul piccolo schermo ottenendo un buon successo di pubblico. Il prodotto è molto americanizzato: le situazioni da commedia oltre ad esser fiacche sono relegate in secondo piano per lasciar spazio alle investigazioni di Costello. La singola puntata può risultare intrigante e ben congegnata; la serie presa per intero è stanca e stantìa. Bud, al massimo della sua mole, è professionale ma pachidermico e Fiorentini lo doppia con una voce da gallinaccio.
Dopo Big man di Steno, Bud Spencer ci riprova nel 1991 con "Detective Extralarge". 14 film per la tv, sei prodotti dalla Rai (quelli con Philip Micheal Thomas, diretti da Enzo Castellari) e sei prodotti da Mediaset (con Micheal Winslow, diretti da Alessandro Capone), dove il nostro è un ex-poliziotto che, nella Miami degli anni 90 va a caccia di criminali. Nonostante molte guest-stars (Erik Estrada, Chrisopher Atkins, Lou Ferrigno e Giannina Facio) i criminali di Bud sono troppo tetri per i miei gusti, meglio l'ueropeo Big man.
Sottovalutato perché troppo adulto rispetto alla media di Bud (più pallottole che cazzotti), è invece il miglior serial poliziesco prodotto dall'Italia; la forma è quella delle fiction (pochi episodi ma da 90 min. l'uno), ma la confezione ha un grandeur da esportazione: le location di Miami sono sfruttate al meglio, le trame gialle ben congegnate, il mix di action e comicità perfetto e sparatorie ed inseguimenti non hanno nulla da invidiare ai prodotti Usa. Altro che le fiction provincialotte di oggi...
MEMORABILE: Le numerose guest stars: Michael Atkins, Pat Morita, Erik Estrada, Suzee Pai, Dionne Warwick...
Due serie realizzate nei primi anni 90: questo "Detective extralarge" è un prodotto italiano, girato a Miami e di respiro internazionale, vuoi per il cast vuoi per la costruzione delle diverse storie. Bud Spencer non viene adoperato correttamente, perché il carisma del suo personaggio si disperde tra scenette comiche mediocri e un miscuglio di action, 'horror', poliziesco. Tuttavia la presenza del buon Bud (peraltro ampiamente sostituito da controfigura quando serve) rende a tratti accattivanti questi tv-movies. Non troppo scontate le location.
MEMORABILE: La mole titanica di Bud, elegante nei suoi vestiti chiari, "sbarazzino" nelle sue serate da sassofonista!
Bud Spencer è un po' invecchiato e anche le scazzottate sono diminuite, ma le trame degli episodi sono ancora molto buone e le guest-star non mancano. Ottime le ambientazioni a Miami e anche se si sente un po' la mancanza di Terence Hill è un buonissimo prodotto.
Un buon serial italiano che però scimmiotta (e bene) le serie poliziesche americane, Miami Vice in testa. Bud è ancora in gran forma e regala una bella performance nei panni di Costello, affiancato benissimo da Thomas nella prima stagione, un po' meno bene da Winslow nella seconda. Alcuni episodi, soprattutto della prima stagione, sono ottimi e con argomenti particolarmente adulti ("Magia nera" è molto interessante). La regia di Castellari è sempre esperta, quella di Capone un po' scialba. Nel complesso buono.
Grandissima serie tv con l'extralarge Bud Spencer. Trame avvincenti, belle scene action che mischiano coreografie di arti marziali a i soliti sganassoni di Bud, che viene però viene spesso controfigurato a volte in maniera molto evidente. Grandissima la presenza di Philip Michael Thomas nella prima stagione. La seconda con Michael Winslow perderà molto.
Questa serie Anni 90 con protagonista Bud Spender nei panni di un detective nel complesso funziona, nonostante le vicende non siano chissà che. Si può dire che risulti guardabile anche a più riprese. Alcuni episodi tuttavia sono purtroppo di livello basso. Consigliata per chi voglia rilassarsi davanti alla tv senza aspettarsi nulla di eccelso. Mediocre, ma con un suo perché...
Enzo G. Castellari HA DIRETTO ANCHE...
Nuova serie poliziesca di Bud Spencer, sempre nei panni di un investigatore tutto muscoli. Anche qui resta il peccato di avere poche stagioni, perché pure questa serie poteva andare molto avanti. Bud Spencer è sempre molto bravo, Philip Michael Thomas una validissima spalla e contribuisce molto negli episodi della prima stagione (molto ben fatti). Nella seconda serie invece si perde un po’ di originalità e Micheal Wislow come spalla non funziona. In generale meglio (di poco) l’europea Big man.
MEMORABILE: Nella prima stagione spicca in particolare “Miami Killer”, nella seconda “Operazione Condor”.
Dopo Big man, un'altra serie televisiva con Bud Spencer, ormai al massimo della mole, nei panni di un investigatore privato. Nonostante una produzione più ricca e una location di sicuro fascino, il risultato è meno convincente. Ci sono due episodi ("Magia nera" e "Miami killer") di un livello tale da giustificare quasi da soli la visione, ma il resto è nella media e nella seconda stagione, con Capone che subentra a Castellari in cabina di regia e Winslow a sostituire Thomas come spalla del protagonista, l'asticella si abbassa ulteriormente.
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- Grazie rambo, aggiunto.
- 10. Pioggia di diamanti
*** Tre ladruncoli rubano per caso una valigetta pieni di diamanti che scottano. La situazione precipita ed Extralarge dovrà risolvere tutto. Un episodio molto comico, con pochissima azione, ma ugualmente divertente grazie all'indovinato terzetto di rapinatori che regala più di una gag simpatica. Bud Spencer è abbastanza defilato ma nel finale sarà ovviamente lui a dipanare la vicenda. Winslow più sopportabile e funzionale del solito. (Rambo90) - Grazie Rambo, aggiunta.
- 11. Operazione Condor
*** Extralarge guida un manipolo di uomini in Colombia, per distruggere un cartello della droga. Un episodio dal sapore Oca Selvaggia, che richiama alla mente i film d'avventura e di guerra italiani degli anni ottanta. Se non ci fossero i lazzi di Winslow qua e là il tono sarebbe più crudo che nella media dei classici interpretati da Spencer, e la regia non demerita affatto nella lunga battaglia finale. Belle le facce dei compagni d'armi di Extralarge, in cui spicca Sonny Landham. Finale un po' in sordina. (Rambo90) - Grazie Rambo, aggiunta.
- 12. Indians
** Alla sua ultima indagine, Extralarge cerca di capire chi ha ucciso un suo amico indiano. Episodio molto lento, con pochissima azione e uno spunto prevedibile, in cui tra l'altro si sa già tutto dall'inizio, bisogna solo stare a vedere come ci arriverà anche il protagonista. Bud regala un paio di scazzottate, di cui la prima piuttosto riuscita con stecche da biliardo. Questa volta ironia quasi zero, per una chiusura piuttosto in sordina. Manca anche una guest star di peso come in altri episodi della serie. (Rambo90) - Ottimo Rambo, questa era l'unica che mancava. Chiusa la pratica :)
- Rambo90 ebbe a dire:
07. Il signore del sole
**! La seconda stagione di Extralarge presenta alcune differenze: prima di tutto Philip Michael Thomas è rimpiazzato da Michael Winslow che, pur essendo simpatico, non si amalgama tanto bene con Spencer, sia per una differenza di età troppo grossa e sia per la sua comicità infantile. La nuova regia di Capone è più ritmata nelle scene action (infatti in quest'episodio ci sono un paio di buoni inseguimenti) ma un po' lenta quando si tratta di gag o di dialoghi inerenti alle indagini. Questo episodio non è male, anche se qua e là si intoppa in parentesi inutili e l'intreccio giallo non è dei più entusiasmanti. (Rambo90)
Ciao Rambo, ho riscoperto Extralarge anche leggendo le tue ficcanti recensioni degli episodi, dopo aver ripreso la serie Big Man durante un pomeriggio estivo in cui veniva ritrasmesso a distanza di 30 anni. Ho trovato la locazione della prima scena del primo episodio della seconda stagione, se ti può interessare, dove c'è la bella ragazza che pattina (chissà come si chiama e come sarà ora). Ciao - Rambo90 ebbe a dire:
12. Indians
** Alla sua ultima indagine, Extralarge cerca di capire chi ha ucciso un suo amico indiano. Episodio molto lento, con pochissima azione e uno spunto prevedibile, in cui tra l'altro si sa già tutto dall'inizio, bisogna solo stare a vedere come ci arriverà anche il protagonista. Bud regala un paio di scazzottate, di cui la prima piuttosto riuscita con stecche da biliardo. Questa volta ironia quasi zero, per una chiusura piuttosto in sordina. Manca anche una guest star di peso come in altri episodi della serie. (Rambo90)
Ciao Rambo, ho letto altre tue recensioni, sempre immancabile, complimenti, una parte considerevole del Davinotti è opera tua, spero di leggerti ancora - Gabriele79 ebbe a dire:
Rambo90 ebbe a dire:
Grazie mille Gabriele, vedo meno film di un tempo ma ogni volta che vedo qualcosa corro subito a scriverne qui, è una bella abitudine.12. Indians
** Alla sua ultima indagine, Extralarge cerca di capire chi ha ucciso un suo amico indiano. Episodio molto lento, con pochissima azione e uno spunto prevedibile, in cui tra l'altro si sa già tutto dall'inizio, bisogna solo stare a vedere come ci arriverà anche il protagonista. Bud regala un paio di scazzottate, di cui la prima piuttosto riuscita con stecche da biliardo. Questa volta ironia quasi zero, per una chiusura piuttosto in sordina. Manca anche una guest star di peso come in altri episodi della serie. (Rambo90)
Ciao Rambo, ho letto altre tue recensioni, sempre immancabile, complimenti, una parte considerevole del Davinotti è opera tua, spero di leggerti ancora
