Cannibal campout - Film (1988)

Girato come se fosse il filmino delle vacanze, CANNIBAL CAMPOUT si distingue immediatamente per l'assenza di un direttore della fotografia di livello: la qualità dell'immagine è tale e quale quella che può ottenere chiunque imbracci una qualsiasi handycam: colori privi di sfumature e un senso di dilettantismo degno dei peggiori amatori. La storia è la stessa di NON APRITE QUELLA PORTA, con il carismatico "chainsaw- man" faccia di cuoio sostituito da un tizio in giubbotto di pelle e casco da aviatore (con tanto di maschera di respirazione e tubo). Due coppie di amici arrivano in una foresta dove erano già state segnalate misteriose...Leggi tutto sparizioni. Qui vi incontrano l'aviatore coi suo idegni compari (anch'essi in tutto e per tutto riconducibili ai loro equivalenti di NON APRITE QUELLA PORTA). Inutile dire che poco dopo comincia il bagno di sangue. Con la differenza, rispetto all'originale, che i tre cannibali amano consumare sul posto: dapprima tirano qualche accettata facendo sprizzare il sangue ovunque; poi, quando arrivano a colpire i quattro protagonisti, cominciano gli osceni banchetti. E bisogna dire che, pur nella rozzezza di una confezione da quattro soldi, gli effetti speciali sono davvero sanguinari e, a volte, persino ben fatti. Tra pance squartate, braccia segate e intestini divorati (ma ai tre pazzoidi mangiare quella trippa deve fare schifo, perché non masticano mai) si consuma un finale veramente sanguinolento, unico punto di forza di un film che fin lì aveva offerto poco o nulla. A dire il vero la recitazione e soprattutto la colonna sonora non sono poi così malvagi (nei limmiti del dilettantesco), ma regia, sceneggiatura e molto altro non esistono proprio.

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