Barbapapà - Serie animata (1974)

Barbapapà (serie animata)
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Durata: 100 episodi
Titolo originale: Barbapapa
Anno: 1974
Genere: animazione (colore)
Regia: Vari
Cast: (animazione)
Note: Seguito da "Barbapapà in giro per il mondo". Durata fino al 1976. Episodi da 5 minuti l'uno. Claudio Lippi e Orietta Berti sono trai doppiatori dell'edizione italiana.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/12/07 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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Ciavazzaro 25/12/07 11:59 - 4770 commenti

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Prima serie d'animazione totalmente giapponese, molto conosciuta a livello internazionale, con protagonisti curiosi (e numerosi personaggi) con vari nomi che cominciano per barba (c'é ne anche uno chiamato Barbablù!!!). Godibile e con un'animazione più che discreta. Bruttino il seguito.

Il Gobbo 26/12/07 20:11 - 3015 commenti

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"Resta di stucco, è un barbatrucco!" La frase di rito è forse il lascito più duraturo di questa serie a cartoni, stravaganti il giusto, coi suoi buffi personaggi fisicamente apparentabili all'italianissimo Cattivik, ma decisamente più cordiali. Carino. Nei giorni scorsi, intercettandone una rievocazione televisiva, abbiamo appreso ciò che la beata inconsapevolezza infantile ci avava celato all'epoca, e cioè che la sigla la cantava (orrore) Roberto Vecchioni!

B. Legnani 15/04/09 15:11 - 5532 commenti

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Insomma... Non proprio il massimo, specialmente se confrontato alle serie di grande successo e di grande livello. Lo salvava un'aura leggera, la consapevolezza di essere opera che non pretendeva chissà che, se non di dare un veloce intrattenimento, facendo attendere l'inevitabile: "Resta di stucco: è un barbatrucco!" Dio solo sa com'era la frase in lingua originale...

Puppigallo 16/04/09 11:36 - 5273 commenti

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Educativo, dalla parte della natura e con una buona dose di fantasia (le trasformazioni dei gommosi protagonisti). Oggi forse un po' fuori tempo massimo come grafica e dialoghi, ma sempre colorato e quindi piacevole alla vista, grazie anche a un tratto semplice, ma nel suo piccolo, unico. La canzone della sigla, poi, ha decisamente fatto storia e sarà difficile scordarla, soprattutto per chi i Barbapapà li ha visti fin dagli albori, da quella preistorica puntata dove grazie alla loro forma mutevole e adattabile si costruivano la casa (ero piccolo, ma ricordo tutto).
MEMORABILE: "Resta di stucco! E' Un barbatrucco!"; L'avvicinamento delle ruspe, o del pericolo di turno, con musica di avvertimento.

Pigro 16/06/09 09:34 - 9666 commenti

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Le avventure di una strana famiglia di blob capaci di prendere qualsiasi forma, in una serie di cartoni per bambini piccoli. Le storie sono un inno alla fantasia, alla libertà, al rispetto per il mondo e per gli altri, insomma una vera opera di gioiosa creatività che insegna la convivenza e spinge a coltivare la propria indole. Ma l'aspetto più appariscente della famiglia di Barbapapà (in francese significa "zucchero filato") è la trasformazione scandita dalla formula del "barbatrucco". Nella sigla canta Roberto Vecchioni.

Galbo 18/06/09 07:41 - 12392 commenti

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Prodotto destinato al pubblico dei più piccoli (per certi versi gli antesignani "adulti" dei Teletubbies), la serie di Barbapapà si contraddistingue per la sua "freschezza" e il tratto grafico naif e decisamente efficace. Di grande impatto educativo, Barbapapà porta al pubblico il messaggio educativo di grande importanza sulla tolleranza e il rispetto della diversità.

Undying 28/10/09 16:12 - 3807 commenti

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Gommosi cartoni in grado di sbizzarrire la fantasia infantile e che, affiancati ad un buon Tiramolla, fan venire voglia d'ingozzarsi di chewingum! Elementare la concezione alla base dell'animazione, tanto che pure il tratto stilistico e le storie, possono dirsi fruibili da bimbetti dai 3 ai 5 anni. In questo senso, ovvero come perditempo per chi ha pargoli da parcheggiare davanti ad uno schermo che sia sicuro e confortevole, il prodotto eccelle...

Magnetti 21/05/10 12:11 - 1103 commenti

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Cartone animato di grande successo ai tempi e continuamente riproposto fino ai giorni d'oggi, soprattutto sui canali tematici di Sky. L'idea molto originale, i disegni rassicuranti e l'aspetto pacioso dei protagonisti lo rendono molto adatto ai bimbi piccoli. Dopo un pò di visioni sono un pò stuccevoli, come a seguito di una abbuffata di marschmellows ma l'inventiva va premiata. Infinite le possibilità narrative prorio come infinite sono le possibilità di trasformazione dei barbapapà.

124c 2/03/11 17:49 - 2918 commenti

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Simpatico cartone animato che appartiene ad un'infanzia lontana, composto da tanti mini-episodi che hanno come protagonista un essere rosa buona come il pane, con la sua famiglia variegata, che si trasforma in qualsiasi cosa. Se il Barbapapà tradizionale, assieme alla sua compagna, fa nella maggior parte dei casi, il genitore sempre col sorriso stampato in volto, sono i suoi figli che, negli episodi che ricordo, hanno quel ruolo importante che a me piaceva (tipo Barbaforte, che faceva il detective, ma sbagliava sempre il colpevole). Amarcord.
MEMORABILE: Barbapapà: "Resta di stucco è un barbatrucco!"

Ale nkf 1/03/11 15:23 - 802 commenti

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Spassosi pupazzetti di ogni colore sono i protagonisti di questa serie animata di gran successo. Anche se la grafica oggi può sembrare pittosto scarsa, i colori rimangono comunque vivaci e le trame degli episodi simpatiche ed educative. Buon prodotto, anche se rivolto ad un pubblico infantile.

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Raremirko 31/07/12 23:42 - 577 commenti

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Interessante e discreto, viene per fortuna riproposto anche oggigiorno sul digitale terrestre. Forse un po' troppo ingenua e infantile, a un passo dal patetico, l'opera si fa comunque ricordare per la sua impronta morale ed educativa e per lo stile dei disegni, approssimativo ma comunque comprensivo di una sua identità. Magari non è adatto a un pubblico moderno, ma ai bambini potrebbe sempre piacere. Non male.

Trivex 10/09/13 14:38 - 1744 commenti

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Notevolissima serie animata, con episodi eroici contro la caccia agli animali liberi e la cementificazione selvaggia dell'ambiente. Non manca qualche ottimo cenno sulla problematica dell'essere diverso (Barbapapà dovrà salvare delle persone da un incendio, per essere accettato dagli uomini, impauriti dalla sua forma). Negli anni 70 tali argomenti erano quasi un tabù o meglio non vi era la sensibilità che ora, almeno in via potenziale, è parte del libero pensiero. Anche nei momenti più disimpegnati la visione è gradevole non solo per i fanciulli.

Mco 30/05/14 18:31 - 2327 commenti

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Le avventure di questi strani esseri hanno accompagnato i pomeriggi dei bambini degli anni Ottanta. E continuano a farlo anche con i pari età dell'era di smartphone e tablet! Il segreto sta nella semplicità educativa di ogni episodio. Esiste sempre qualcosa da imparare, al di là del divertimento e dei colori accesi che tanto attraggono chi guarda. Una bella serie per i più piccoli che non smette di appassionare anche i più grandicelli...

Giùan 7/02/21 14:00 - 4559 commenti

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Barbidu, Barbouille, Barbabella, Barbadura... La dolce eco di un inaspettato prof. Vecchioni nelle orecchie testimonia la iconica longevità di una delle rare serie del tempo che fu in grado di far presa sull'infanzia contemporanea. Merito di una morbidezza che l'animazione giapponese ha perfettamente "desunto" dai personaggi dei coniugi Tison/Taylor, corredandola con una semplicità naif sì ma mai manichea, in grado di fornire insegnamenti (anche su temi diventati "alti" col senno di poi) senza supponenze pedagogiche. Fiaba calata nel reale piena di Grazia e Giustizia: un barbatrucco.
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  • Curiosità Fabbiu • 26/12/07 12:24
    Archivista in seconda - 652 interventi
    Pù precisamente: " Ma chi sono i Barbapapà?" è la sigla di Roberto Vecchioni, cantata dalle Mele Verdi con Claudio Lippi e Orietta Berti.