Media utenti
Durata: 4 episodi
Anno: 1998
Genere: fiction (colore)
Regia: Carlo Vanzina
Note: Seguito dallo spin-off "Un maresciallo in gondola" (2002).
APPROFONDIMENTI: Intervista a Lucia Stara
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/10/08 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
- Davvero notevole!:
Mco, Wangyu - Quello che si dice un buon film:
Ciavazzaro, Lovejoy - Non male, dopotutto:
Galbo, R.f.e., Disorder, Dengus, Rambo90 - Mediocre, ma con un suo perché:
Ultimo
Serie "gemella" (con cast parzialmente simile) di Anni 60. In questo caso c'è Fassari in più, discreto ma non troppo, ci sono Serena Grandi e adorati caratteristi come Cannavale, la Longhi e Ric. Divertente, ambientato su un'isola con Greggio poliziotto trasferito lì, Fassari che si finge ricco con la zia (la Longhi) e la figlia (Capotondi), insopportabile come al solito. Ben realizzato, in definitiva.
MEMORABILE: La scena in barca, la Longhi prima di salire.
Serie televisiva di discreta ma non eccelsa fattura, con un target evidentemente rivolto ad un pubblico familiare in cerca del prodotto medio da guardare senza troppo spazio per la riflessione ma con un occhio al sentimento nostalgico per un'età (presunta) aurea ormai irrimediabilmente trascorsa. Una sceneggiatura attenta alla confezione che alterna parti comico-brillanti ad altre sentimentali ed un cast in cui spiccano più i caratteristi (in particolare Enzo Cannavale) dei protagonisti.
Insieme al successivo Ciclone in famiglia, la miglior serie televisiva realizzata a tutt'oggi dalla premiata ditta Vanzina. Molti gli episodi esilaranti (tipo quello di Greggio alle prese con lo iettatore), stucchevoli quelli romantici. Ma il ritmo è quello giusto e Greggio, Fassari, Cannavale e Ghiani sono in palla. Insomma, godibile.
Riproposto qualche tempo fa sui canali digitali, mi ha fatto tutta un'altra impressione, fors'anche beneficiando dell'assenza di spot interruttivi: deliziosa la Capotondi, Greggio macchietta divertente come non mai e storielle esili quanto garbate ed affascinanti, per merito-va detto-della bellezza dei paesaggi della nostra bella Italia. C'è anche il grande Cannavale!
Prodotto che copia a man bassa da tutta la commedia italiana anni '50, saccheggiando idee e ideuzze dai vari Pane, amore e fantasia, "Pane, amore e gelosia", La nonna Sabella e altri. Il personaggio di Greggio non si rifà ai coevi marescialli televisivi, ma piuttosto al Carotenuto di De Sica. Abbastanza divertente, con personaggi quasi sempre azzeccati. Che la Capotondi fosse davvero caruccia io l'avevo capito anche da prima di questa serie: ora sembrano accorgersene improvvisamente tutti!
Fiction retrò abbastanza gradevole, a mio parere una delle cose migliori prodotte da Vanzina negli anni 90. La sceneggiatura ultra-leggera funziona, la regia è solida e sfrutta bene la location Caprese. Ma la maggior parte del merito va ad un Ezio Greggio davvero in grande spolvero, che ripropone il suo solito personaggio questa volta nei panni di un carabiniere. L'accoppiata Vanzina-Greggio ci riproverà in tv qualche anno dopo con Anni 60, meno riuscito. Comunque, un bel prodotto per la tv.
MEMORABILE: Greggio: "Garibaldi cos'hai fatto!"
L'Italia dell'immediato Dopoguerra; un grande Greggio, mattatore in grandissimo spolvero. Fassari invece, burino finto ricco, assieme ad una giovanissima Capotondi è l'anello debole: non fa ridere e spesso rende antipatica la figura del romano. Per il resto, azzeccata la storia d'amore tra i due giovani napoletani (tra cui la stupenda Giovanna Rei) ostacolata dalle rispettive famiglie per motivi assai antichi ma resa possibile da un parroco, ben interpretato da Cannavale. Bravissimo anche Solli, elemento spesso sottovalutato.
MEMORABILE: I dialoghi tra Greggio e Ghiani.
La prima parte è veramente deliziosa, recitata in maniera impeccabile da tutti, specialmente da Giovanna Rei e Gea Martire (che scimmiotta la Tina Pica dell'epoca). I personaggi e gli attori scelti sono azzecatissimi. Purtroppa dopo la prima parte, un po' alla volta la miniserie perde colpi, si dedica troppo a situazioni immorali, discutibili per essere gli anni 50.
Gradevole miniserie che pesca a piene mani dalla commedia italiana anni 50 per confezioanre un prodotto per famiglie, non eccelso ma simpatico e veloce. Greggio è in uno dei suoi ruoli migliori e lo calza con naturalezza, coadiuvato da un bel gruppo di caratteristi in cui spiccano Solli, Cannavale e Esposito. Più risaputa la parte di Fassari che comunque strappa qualche risata, con la sua verve. Bella l'ambientazione, aiutata anche da una colonna sonora precisa come sempre accade nei prodotti dei Vanzina. Non male.
Una serie tv senza infamia e senza lode, costruita senza troppe pretese e adatta a un pubblico eterogeneo. Le vicende sono semplici e scontate, ma nel complesso gli episodi scorrono e perciò si arriva alla sufficienza. Greggio se la cava nelle vesti del maresciallo; simpatico Cannavale e divertente la prova di Fassari, anche se troppo forzata. Si segnala anche una giovane Capotondi. Per serate tranquille.
Carlo Vanzina HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
- Numerosissime le citazioni e le parodie di vari film italiani anni '50 e '60: Greggio imita parzialmente il De Sica di Pane, amore e... di Dino Risi; Mario Proietti e la figlia Marisa (Antonello Fassari e Cristiana Capotondi) si comportano un po' come il rag. Alberto Moretti (Alberto Sordi) e la figlia Titti (Christine Kaufmann) in Vacanze d'inverno, con spunti provenienti anche da Il conte Max; c'è persino una Carmela (Giovanna Rei) che ricalca talune scene di Carmela è una bambola; e uno iettatore di nome Appetito che è molto simile al Rosario Chiarchiaro (Totò) dell'episodio La patente (ep. di Questa è la vita); c'è poi un passo dove vengono mixate la sequenza del processo per oltraggio al pudore del film Vacanze a Ischia e quella del processo a Frine (originalmente con De Sica e la Lollobrigida) dalla pellicola a episodi Altri tempi; il brano di Costa azzurra quando Alberto Sordi viene assunto come attore dal regista gay al posto della moglie Giovanna Ralli (qui Fassari al posto della figlia Capotondi); L'imperatore di Capri, ecc, ecc. Per non parlare del personaggio di Addolorata (Gea Martire), che s'ispira molto chiaramente a Tina Pica.
- Oltre alle solite canzoni statunitensi anni '50 - come il celebre That's Amore (1953) cantato da Dean Martin e altri famosi brani - nella colonna sonora abbondano motivetti che un tempo caratterizzavano le sound-track di vecchi film italiani di quel decennio, quali Tuppe, tuppe marescià, Maruzzella, Lazzarella, Carmela è una bambola, Cerasella, ecc.Ultima modifica: 8/07/10 10:59 da R.f.e.
- Da notare, nell'ultima puntata, un'estemporanea comparsata per Biagio Izzo, oggi molto popolare, nel breve ruolo di un cameriere...
Non mi pare che questa comparsata sia citata in nessuna delle sue filmografie on-line, perlomeno finora (7 luglio 2010). - R.f.e. ebbe a dire:
Serena Grandi è evidentemente doppiata, con cadenza partenopea, ma non ho capito da chi...
Potrebbe trattarsi di Tosca D'Aquino che già presto la sua voce ai Vanzina doppiando la Arcuri in A spasso nel tempo.
