2. Per sempre - Film (1989)

2. Per sempre
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1989
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "Fino alla morte". Fa parte della serie di film TV "Brivido giallo". Trasmesso la prima volta il 15 agosto 1989.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Insieme a UNA NOTTE AL CIMITERO, superiore da un punto di vista visivo, PER SEMPRE è l'unico dei quattro film-tv film girati da Bava per ReteItalia per la serie “Brivido giallo” a meritare di essere ricordato. Si tratta di una versione horror del romanzo di James Cain “Il postino suona sempre due volte”, anche se della fonte originale rimane ben poco (giusto qualcosa nella prima parte). Lucio Fulci disse all'epoca che l'idea di un adattamento horror del “postino” era sua e che Dardano Sacchetti (suo abituale sceneggiatore) gliel'aveva rubata per venderla a Bava. Quanto questo...Leggi tutto sia vero non è dato sapere, di certo la storia gode di uno spessore e di un'intensità che gli altri tre film-tv del ciclo non hanno assolutamente. Resta ancora la sensazione che la durata sia eccessiva e che la sceneggiatura (di Bava e Sacchetti) sia un po' stiracchiata, ma le atmosfere lugubri create sapientemente dal regista, la cura per il finale, il giusto dosaggio di thriller e horror fanno pensare a un film-tv studiato meglio della media. Purtroppo la direzione del cast è ancora una volta deficitaria e se non fosse per l'innata bravura dell'inglese David Brandon ci ritroveremmo solo con una Gioia Maria Scola non certo al meglio delle sue possibilità e un Urbano Barberini (Marco) maldestramente ambiguo. Le musiche del solitamente bravo Simon Boswell non convincono e ritmo e montaggio non sono dei migliori. Fortunatamente Bava riprende molto bene, alterna incubi di grande suggestione (di derivazione zombistica) a colori naturali e paesaggi di un certo fascino (siamo in un ristorantino in riva al mare). Non ci sono scadimenti nella commedia (come in A CENA COL VAMPIRO) e tutto è tremendamente cupo, opprimente.

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Undying 28/03/07 01:31 - 3807 commenti

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Soggetto molto sofferto, che è costato la rottura (purtroppo) del solidale accordo cinematografico tra Sacchetti e Fulci. Ricorda lo sceneggiatore: "Fulci, a mia insaputa, fece fare una traduzione in inglese (della sceneggiatura, n.d.a.) ad un attore, Brett Hasley (interprete di Le Porte del Silenzio, ’91), promettendogli la parte da protagonista se fosse riuscito a montargli il film. Hasley addirittura mise il suo nome come autore della sceneggiatura. A quel punto la rottura divenne totale...". Due anni dopo (1988) passa in TV Per Sempre.

Cotola 1/02/08 00:49 - 9009 commenti

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Chi sarà mai l’uomo che si presenta nella pensione di una moglie fedifraga e del suo amante assassino? Un poliziotto in incognito? O forse il marito tornato dalla tomba? Chissà... Nonostante una trama non originalissima, si tratta del miglior film del Bava televisivo, che può contare su un intreccio più sobrio delle altre pellicole e su una sceneggiatura meno ridicola. Gli attori ovviamente sono penosi. Naturalmente non è il caso di avere aspettative troppo alte.

Herrkinski 14/05/08 19:26 - 8072 commenti

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Rilettura alla lontana del "Postino suona sempre 2 volte" in chiave horror, il film è il più serioso dei 4 di "Brivido Giallo". Protagonista il bravo David Brandon, volto noto della nostra cinematografia Horror. Il film presenta buoni momenti, anche se è solo marginalmente legato all'horror puro. Buona interazione tra gli interpreti, anche se Urbano Barberini sembra a volte un po' spaesato. Per molti il migliore dei 4, secondo me il più professionale ma anche il meno brioso.

Ghostship 2/07/08 15:07 - 394 commenti

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Se gli interpreti fossero stati altri e se alcune cadute di tono fossero state evitate probabilmente sarebbe il lavoro migliore di Bava jr. La sceneggiatura di Sacchetti poteva essere sfruttata meglio ma ciò non avviene. Rimane comunque il prodotto televisivo più godibile della serie.

Tomastich 13/10/08 11:48 - 1255 commenti

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Luchino Visconti con Cain ci fece Ossessione, Lamberto Bava ci tira fuori "Per sempre". Se il film gioca molto bene tra gli sguardi della bellissima Scola e i bravi Barberini e Brandon, non riesce ad evitare la grandissima caduta di tono finale con "spiritelli vaganti" e effetti visivi poco professionali. Comunque azzeccata l'ambientazione lacustre e le sequenze stile-zombi del marito.

Hackett 14/10/08 16:09 - 1865 commenti

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Uno dei molti film patacca di Lamberto Bava. L'esanime sceneggiatura, povera di idee e spunti particolari, lascia spazio ad un intreccio banale e recitato, come spesso accadeva, in maniera dilettantesca. La regia piatta e televisiva, coronata da musiche assolutamente posticce, comleta il quadretto di questo prodotto grossolano.

Ciavazzaro 4/07/10 20:46 - 4768 commenti

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Non male; altro lavoro di Bava, jr. che gradisco, tutto giocato sul filo del rimorso. Il cast recita in modo quasi convincente (anche se la Scola non si può proprio sentire). C'è la giusta atmosfera e gli effetti di trucco sono realizzati in modo degno. Da citare la Scola che mette il corpo del nuovo marito nella stanza, la mano dalla fossa e lo scavo di quest'ultima.

Pinhead80 24/04/11 19:42 - 4719 commenti

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Anche questo film della serie "Brivido giallo" mi è piaciuto ben poco. La sceneggiatura non è del tutto malvagia, ma la pessima recitazione di un cast che definire sottotono è semplicemente eufemistico definisce l'opera come filmetto televisivo di scarso fascino, senza contare che alcune scene sono veramente telefonate. Leggermente meglio degli altri film che compongono la serie (ma proprio leggermente....).

Kazanian 2/10/12 14:19 - 48 commenti

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Thrillerone del buon Lamberto Bava con una Gioia Scola qui più espressiva di un palo (diversamente dal solito), il grande David Brandon e l'altrettanto bravo Urbano Barberini. Forse un po' troppo scuro, ma la storia c'è e coinvolge pure. Tensione non molto alta, ma il film riesce a sedurre e farsi guardare con attenzione.

Lucius 17/01/14 22:30 - 3015 commenti

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Buon film di genere a basso budget e con una storia che sembra quasi una leggenda d'altri tempi. La sceneggiatura porta la firma anche di Dardano Sacchetti e questo è uno dei punti a favore della pellicola. Gioia Scola e Barberini al top della forma fisica al centro di una storia dannata. La recitazione è passabile, l'atmosfera buona anche grazie all'ambientazione lacustre. La nebbia nasconde un segreto delittuoso, mentre un vecchio giuramento chiede di essere onorato. Degno di nota il reparto make-up.

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Maik271 28/07/14 11:20 - 436 commenti

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Bava figlio realizza un mediocre horror italiano basato su un soggetto di Dardano Sacchetti. La bella Gioia Scola è purtroppo solo bella ma non brava e il resto del cast è allo stesso livello (piuttosto basso). Il bambino preda di incubi è forse l'unico che si salva come interpretazione e questo dà un'idea del livello. Il finale ben realizzato e con buone luci insieme agli effetti speciali di buona fattura rialza un po' il voto di una pellicola comunque scadente.

Minitina80 25/10/15 16:41 - 2980 commenti

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Interessante il copione di Sacchetti a cui Bava dà un tocco personale che tocca iraggiunge il suo apice nel delirante ma comunque efficace finale. Il punto di forza è l’atmosfera di inquietudine che si viene lentamente a creare attorno alla coppia fedifraga e inquieta per l’orribile segreto che li tormenta. Nel complesso un buon giallo, che risente di una produzione non sfavillante e di qualche piccolo dettaglio tecnico trascurato nella sceneggiatura.

Deepred89 6/11/15 20:46 - 3704 commenti

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Curioso ma fallimentare crossover tra il dramma provinciale alla Ossessione (o il suo ispiratore che suona due volte) e l'horror, in cui l'incapacità media dei protagonisti (Brandon completamente sopra le righe, lei tanto avvenente quanto impacciata) fa sembrare il quasi accettabile Barberini un signor attore. L'andamento soporifero del soggetto non è riscattato da quel paio di risvolti interessanti verso la parte finale né dalla stuzzicante ambientazione lacustre. Estetica da puro cine-tv tardo ottantiano che farà la gioia dei fan.

Ira72 11/09/17 21:40 - 1309 commenti

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Tanto per cominciare c'è una sceneggiatura discreta (cosa non poi così scontata nei thriller di quel periodo) che sa tenere abbastanza alta l'attenzione, non risultando soporifero. Ma. È tutto qui, perché il resto è talmente brutto da diventare un genere. E si chiama trash. Partirei dal bacio iniziale degli amanti talmente credibile (come no!?) e pieno di trasporto da essere in perfetta linea con il livello interpretativo che ne segue (della Scola soprattutto). Scene inverosimili che alla fine divertono.

Daidae 8/07/18 03:49 - 3168 commenti

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Valido film che nonostante sia girato per il circuito televisivo è decisamente migliore di diversi altri usciti al cinema in quel periodo. Il genere è il classico thriller all'italiana anni 80-90 con qualche elemento "soprannaturale" che non sfigura affatto. Buono il cast, nessuno degli attori delude, molto valida la fotografia. Non male anche la colonna sonora. Da riscoprire.

Jena 15/12/18 19:09 - 1550 commenti

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Non malaccio questo thriller lacustre, con venature fantastiche, del nostro Lambertone. Funzionano proprio l'ambientazione sul lago piuttosto suggestiva, alcuni scorci visionari notevoli (il lago infiammato di rosso, i sogni macabri del bambino), una sceneggiatura di Sacchetti che fino alla fine non scopre le proprie carte. Bene gli attori: Brandon era una garanzia del nostro cinema, bellissima la Scola, ridicolo il marito invece. Soldi pochissimi e quindi di effetti speciali neanche a parlarne, se non assai artigianali. Si lascia vedere.

Fromell 2/02/19 11:50 - 77 commenti

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Film nato per la tv, commissionato a Bava da Reteitalia, assemblato con pochi mezzi e tenuto in piedi principalmente dalla sceneggiatura di Sacchetti che, con pochi ingredienti, riesce a tessere una trama thriller/sovrannaturale, di sesso e fantasmi, basata su un triangolo di personaggi alla quale si resta invischiati malgrado il doppiaggio di Gioia Scola non faccia faville. Una regia meno televisiva avrebbe giovato al film, in cui non mancano buone scene horror (vedi la trasformazione facciale di Urbano Barberini).

Von Leppe 20/01/20 22:12 - 1258 commenti

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Poco riuscito e abbastanza raffazzonato. Certo, ci sono anche ingredienti piacevoli come l'ambientazione, che comprende una casa con ristorante annesso su un lago. La trama sarebbe interessante, ma i risvolti sono deludenti. Un po' troppo tirate per le lunghe e quasi riempitive le liti tra Gioia Scola e David Brandon, mentre Roberto Pedicini è poco adatto nel suo ruolo da morto che ritorna; risulta soddisfacente, invece, Urbano Barberini.

Il Dandi 29/09/20 01:05 - 1917 commenti

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C'è una buona idea di base (la trasparente rilettura del complotto uxoricida del classico "Il postino suona sempre due volte" in chiave horror) e un'ambientazione poveristica ma particolare (una locanda vicino a un lago), sulle quali però pesano i limiti soliti di tutti i prodotti della stessa serie: un cast inadeguato (il bambino è di gran lunga il più convincente), trucchi zombeschi così così e un ritmo che arranca per arrivare al minutaggio richiesto. Passabile.
MEMORABILE: Brandon con mezza faccia propria e mezza del marito.

Pessoa 17/11/21 15:00 - 2476 commenti

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Thriller a basso costo con notevoli venature horror per lo specialista Bava. Se non c'era da aspettarsi molto da un cast modesto che perlomeno si impegna, ci si poteva attendere di più dalla sceneggiatura che il regista firma con Sacchetti, riciclando classici del genere senza la minima grazia. I dialoghi scontati la fanno da padroni e non c'è nulla che riesca a creare un minimo di tensione, per poi toccare il fondo nell'assurdo finale. Trucchi decenti e confezione televisiva, un prodotto mediocre che potrebbe non avere nulla da dire nemmeno agli appassionati del genere. Evitabile.

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Nick franc 22/11/23 23:36 - 509 commenti

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Una specie di sequel di Ossessione che non va oltre il professionale, ma routinario, prodotto per la tv: Bava jr. non è Rafelson o Visconti e non è ben servito da un cast che ha senza dubbio le facce giuste ma è molto poco ispirato dal punto di vista recitativo (le lotte tra Brandon e la Scola sono abbastanza esilaranti). Comunque non tutto è da buttare: il tono cupo sarebbe impensabile in un prodotto televisivo odierno, gli effetti speciali artigianali sono efficaci e la parte finale riesce a trasmettere bastante inquietudine ed è visionaria al punto giusto. Vedibile ma nulla più.
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