[1.11] Masters of Horror: Strada per la morte - Corto (2006)

[1.11] Masters of Horror: Strada per la morte
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Pick me up
Anno: 2006
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Note: Fa parte della serie ideata da Mick Garris "Masters of Horror"

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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PAPIRO DAVINOTTICO INSERITO IL GIORNO 23/11/06
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G.Godardi 7/05/07 03:08 - 950 commenti

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Più thriller che horror questo episodio diretto dal veterano dei b-movies e horror Larry Cohen. Due serial killer, due generazioni diverse a confronto, si litigano la preda. Lo spunto richiama The hitcher ma il vero modello usato è Il mio nome è nessuno, tesi confermata dall'icona da cowboy del killer più giovane e dalla storiellina morale (lo scorpione e la rana) raccontata dal killer più anziano che rimanda direttamente al film di Valerii. Vi sono anche un paio di autocitazioni: un accenno a Baby Killer e a L'Ambulanza nel gustoso finale. Godibile.
MEMORABILE: I due serial killer feriti in ambulanza che continuano a litigare come dei bambini.

Puppigallo 23/09/07 22:34 - 5258 commenti

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La contea dei fuori di testa (un camionista sciroccato, un autostoppista psicopatico, amico dei serpenti; e i matti non finiscono qui). Devo dire che le vittime, probabilmente, le avrei eliminate anch’io, senza essere particolarmente disturbato, vista la loro “simpatia”. E’ tutto troppo enfatizzato e soprattutto, proprio non c’è tensione (molto grave). Il camionista è più che passabile ma, tirando le somme, questo mediometraggio lascia con un bel mucchio di niente e con un finale ai limiti del ridicolo. Sadico sì, ma ci vuol altro. Evitabile.
MEMORABILE: L'autostoppista, dopo aver mezzo scuoiato una ragazza, le dice: "Ma fai proprio schifo".

Undying 22/06/08 01:01 - 3807 commenti

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L'equipaggio di un pullmann rimane a piedi, a metà strada tra un emporio ed una stazione di servizio. La lontananza di centri abitati coincide, però, con l'assenza di civiltà: giacché in soccorso dei nostri arriverà prima un camionista folle, quindi un autostoppista sadico e maniaco. Inizia una feroce "battuta di caccia", sino all'inatteso finale, che riserva ai due predatori un inatteso colpo di scena. Discreto thriller on the road, girato con professionalità da Cohen e piuttosto cinico e feroce. Autocitazione (L'Ambulanza) nel finale.

Cotola 25/07/08 03:15 - 9009 commenti

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Da un regista come Cohen, che in passato ha deliziato e divertito non poco gli amanti del genere, era lecito attendersi molto di più che questo scialbo episodio che pur denotando una certa professionalità, manca però di nerbo a causa di una scarsa originalità. Originalità che invece non era mai mancata, in passato, al regista che spesso ci aveva regalato dei film strampalati e deliranti (su tutti Stuff il gelato che uccide) ma spesso molto divertenti proprio per la loro assurdità. In questo caso invece, di divertimento, purtroppo, ce n'è poco.

Rebis 28/08/08 15:55 - 2332 commenti

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In America l'aumento esponenziale annuo di serial killer e la paranoia indotta dai media sul fenomeno legittimano l'assunto del film: le future vittime degli omicidi seriali saranno gli stessi omicidi seriali! A dire: homo homini lupus. Come spesso avviene però nel cinema di Cohen la curiosità per il paradossale soggetto è sbranata a morsi da una messa in scena sostanzialmente dozzinale, sempre incosciente che il vettore della critica sociale è insufficiente a sostenere un film intero. Spreco di occasioni e meno spasso di quanto si pretenda. Bravo Michael Moriarty; finale prevedibile.
MEMORABILE: Il carrello dall'alto sulle tre camere del motel.

Caesars 16/01/09 09:13 - 3778 commenti

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Altro episodio dei Master of horror e altra conferma che questa serie non regala proprio niente di memorabile (neppure il tanto blasonato Cigarette burns di Carpenter) a parere dello scrivente. Qui comunque siamo almeno a livelli quasi sufficenti, grazie alla dose di autoironia che percorre tutta la storia senza peraltro farla scadere totalmente nel ridicolo. Il finale, a sorpresa, direi che è tutto meno che sorprendente.

Daniela 30/06/09 00:16 - 12622 commenti

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Pur essendo di poche pretese, l'episodio diretto dell'artigiano Cohen risulta molto più godibile di altri della stessa serie, grazie alla robusta dose di ironia con cui viene descritto lo scontro fra i due serial killer - il cowboy autostoppista e l'anziano camionista (gustoso Moriarty) - polli che si spennano per la gallinella Balk, vittima predestinata di rara antipatia, anche se la sua diffidenza verso il prossimo appare giustificata, dato che, almeno in quella zona, gli psicopatici sono più fitti dei passeggeri sul 14 all'ora di punta...
MEMORABILE: I battibecchi dei due feriti sull'ambulanza

Manowar79 24/06/09 16:30 - 309 commenti

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Larry Cohen rispolvera il vecchio standard del road movie alla Autostop Rosso Sangue, con tanto di doppio hitcher in agguato. Non propriamente horror, questo mediometraggio si dimostra comunque godibile e di sicuro interesse per chi apprezza la formula di cui sopra, pur con variazione. Paesaggi congeniali al contesto, attori un po' meno (se escludiamo l'ottimo Moriarty).

Greymouser 16/06/10 15:12 - 1458 commenti

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Efferato e brutale nei contenuti (trattandosi di psicopatici poco inclini all'indulgenza), ma ironico e grottesco nella messa in scena, il mediometraggio di Cohen si lascia seguire con una certa simpatia, pur non riservando alla fine nessun bilancio memorabile o imprevedibile. Si tratta comunque pur sempre di televisione, e questo dato, secondo me, dovrebbe rendere il giudizio meno severo su questa serie.

Nando 12/08/10 00:32 - 3810 commenti

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Mediometraggio popolato da psicopatici sanguinari che imperversano nelle lande boscose statunitensi. Dopo un discreto inizio il film scade in momenti splatter ed altri tendenti a gratuito sadismo. I poveri viaggiatori di un bus in panne subiranno atroci morti davanti alla presenza dei suindicati assassini. Finale imprevisto ma razionalmente scontato.

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Buiomega71 14/12/10 22:38 - 2901 commenti

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Uno dei più geniali e divertenti episodi dell'intera serie. Solo a un talentaccio come lo zio Larry poteva uscire un mediometraggio così folle e intriso di humor macabro. Due serial killer (un camionista, interpretato dal Coheniano Michael Moriarty e un cow boy bel tenebroso) si contendono le "prede", tra motel e strade di montagna. Finale beffardo che cita un altro Cohen cult, L'ambulanza. E' propio vero... a sto mondo non puoi propio fidarti di nessuno. Per me, un piccolo gioiellino.
MEMORABILE: La panoramica dall'alto nelle stanze del sordido motel, con il "cow boy" che sevizia una delle sue vittime.

Mdmaster 17/12/10 12:52 - 802 commenti

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Discreto episodio firmato da Cohen che mette in competizione due serial killer e in mezzo la Balk a fare da classica vittima combattiva. L'idea era buona e il regista se la gioca in maniera intelligente, ma alla lunga la mancanza di tensione e un ripetersi delle situazioni giocano a sfavore dell'episodio, rendendolo sicuramente piacevole ma non davvero memorabile. Ottima interpretazione di Moriarty.

Fabbiu 2/03/11 13:18 - 2136 commenti

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Ad ora uno dei piu brutti e inutili episodi dei Moh che abbia visto. Al di là di un inizio interessante (lo psicopatico che strangola con un serpente l'autista), tutto il resto viaggia su binari incomprensibili: l'idea del cacciatore e della preda è messa in scena davvero male, con un manipolo di personaggi tutti troppo "duri" per i miei gusti, con interpretazioni troppo americane (psicopatici troppo poco delineati, il camionista con il suo modo di parlare, il viaggiatore on the road misterioso ma che in realtà non lo è affatto...). Molto deludente.

Pinhead80 18/03/11 16:16 - 4719 commenti

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Cohen fa tutto sommato un buon lavoro, inserendo nel suo episodio due psicopatici al prezzo di uno. Le scene d'azione sono ben girate e abbastanza crude e il finale, se pur un po' telefonato, non delude più di tanto. L'idea era buona, ma la brevità dell'operazione non ne ha aiutato lo sviluppo. Godibile.

Tyus23 22/03/11 11:00 - 220 commenti

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Questo Pick Me Up parte piuttosto bene, con un'atmosfera degna di un film per il cinema, sebbene presenti in verità una vicenda di certo non nuovissima. Quello che non convince è lo svilupparsi della stessa, con passaggi piuttosto forzati, psicologie dei personaggi un po' buttate là ed un generale senso di noia non mitigato dalla frequente ironia. Peccato perché la sensazione è che sarebbe potuto essere un episodio notevole. Si fanno apprezzare, perlomeno, le varie citazioni disseminate per tutto l'arco della pellicola.
MEMORABILE: La protagonista canticchia, parodiandola, la colonna sonora di Psycho.

Herrkinski 19/08/11 01:27 - 8072 commenti

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Non male dopotutto, questo episodio diretto dal veterano dei B-movies Larry Cohen. Il regista riesce a mantenere i suoi tratti salienti, su tutti quell'ironia neanche tanto velata ma che non sfocia mai nel demenziale; anche tecnicamente si dimostra all'altezza della situazione, con un uso della mdp talvolta sopra la media. Buono il cast, con un Moriarty particolarmente calato nella parte e l'eterna sottovalutata Fairuza Balk. L'idea della sfida tra serial-killer non è malaccio, anche se la conclusione è meno spettacolare del previsto.

Giùan 30/09/11 12:38 - 4539 commenti

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Insieme agli episodi di Carpenter e Argento, il migliore compendio della prima serie di MOH. Il buon vecchio Larry Cohen gira un film scaltro, in cui il suo peculiare gusto parodistico va comunque a braccetto con un ottimo crescendo thriller e una buona dose di splatter. Venato da un profondo e gustoso understatement cinefilo (i rimandi sono evidenti e dichiarati), si avvale anche di un adeguato supporto del cast (ovviamente il più a suo agio, non potrebbe esser altrimenti, è il feticcio Moriarty). Ecco un regista che comprende il senso di tali operazioni.

Minitina80 5/07/15 08:56 - 2980 commenti

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In un’America tante volte contraddittoria con i propri principi morali, una storia come quella che ci viene proposta è più credibile di quello che sembra. Si avvale anche di un pizzico di ironia che ogni tanto fa capolino e che bene si incastra con la follia dei due psicopatici assassini. Le riprese vantano una certa dinamicità e assieme a una buona fotografia gli permettono di raggiungere la sufficienza senza troppa sofferenza.

Redeyes 2/09/15 07:47 - 2443 commenti

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Il bus si ferma e un manipolo di fortunati viaggiatori approda in un tranquillo luogo di caccia per serial killer. C'è il camionista filosofo, il sessualmente represso cowboy a piedi e dulcis in fundo i paramedici lampeggianti. Dopo una prima parte tutto sommato quasi seria si va scivolando pian piano verso il più classico dei B-movie, non senza regalarci qualche sorriso. Il duello fra cattivi ha un suo fascino. Meno peggio di altri della serie.

Myvincent 1/05/16 07:56 - 3726 commenti

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Chi si salverà fra i tanti personaggi che animano le solitarie strade americane, vivacizzate da fitti e rigogliosi boschi? Il regista Cohen racconta della follia pura con una sceneggiatura altrettanto folle, senza logica, come spesso è la furia assassina. Compensano elementi di nero umorismo per rifinire un prodotto televisivo più che fruibile.

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Almanot 22/12/16 14:49 - 39 commenti

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Uno di quegli episodi che si vedono una e una volta soltanto. Se almeno in questo caso Cohen avesse rinunciato a Moriarty, male non avrebbe fatto; questo serial killer improsciuttito e coi calli ai piedi non mi ha convinto; il suo giovane rivale non brilla ma funziona un po' meglio. I due che completano il quadro sono semplici funzioni dell'ironia nella quale il regista si è rifugiato, ammettendo preventivamente la sconfitta per evitare il tracollo. La migliore è la Balk. Ci fosse stata meno lentezza, il risultato sarebbe stato diverso.

Rufus68 24/10/17 22:18 - 3825 commenti

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Apprezzabile variazione sul tema del serial killer (molto più simpatico delle sue insopportabili vittime): non più isolato bensì duplicato e, poi, addirittura quadruplicato. Nulla di particolarmente rilevante dal punto di vista di sceneggiatura e ritmo, ma un'insolita ironia (insolita per un prodotto americano), crudele e divertita, regge l'altrimenti fragile impalcatura. Bravi i due antagonisti, soprattutto Moriarty.

Anthonyvm 1/12/23 23:09 - 5637 commenti

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I thriller autostoppistici si dividono di norma in due categorie: autostoppisti psicopatici da una parte, psicopatici a caccia di autostoppisti dall'altra. Cohen propone un discreto crossover fra le due varianti, quasi un "John Ryder contro Chiodo Arrugginito": soggetto accattivante, esecuzione piuttosto canonica, forse anche per l'inserimento di una final girl che ruba spazio all'estro espressivo dei due maniaci. Il belloccio Kole è un killer sadico piuttosto anonimo, ma il buon vecchio Moriarty nei panni del camionista predatore lo surclassa su ogni fronte. Nel complesso godibile.
MEMORABILE: Lo strangolamento serpentino; I discorsi di Moriarty degni di un Chigurh in salsa Hannibal; La tizia spellata; L'autocitazione coheniana nel finale.
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