50 primavere

Arrivata a 50 anni, Aurore, divorziata con due figlie, tenta di reinventare la propria esistenza. Commedia francese dedicata alle seconde opportunità, offre un bel ritratto di una donna che tenta di non pensare a sé stessa solo al passato ma cerca ardentemente una vita attiva. Momenti teneri, sentimentali e più drammatici sono ben combinati da una buona sceneggiatura e valorizzati dall’incisiva interpretazione della protagonista, la brava attrice francese Agnes Jauoi. Buono il doppiaggio italiano. Un buon film.

Divorziata da tempo, con due figlie ormai grandi una delle quali incinta, la cinquantenne Aurore si ritrova alle prese con i bollori e gli sbalzi d'umore della menopausa, perde il lavoro, ritrova casualmente il suo primo amore... Deliziosa commedia al femminile, dai toni leggeri ma non superficiali, pervasa da un'ironia benevola che, suscitando un sorriso partecipe, fa empatizzare con i personaggi anche minori. Donna di cinema a tutto campo, conosciutissima in patria, Jaoui veste i panni della protagonista con grande naturalezza fino ad un epilogo che intenerisce e consola.

Arrivati a un certo punto della vita è più semplice tirare le somme e se queste non tornano allora pensarci troppo può far dimenticare il presente e di conseguenza perdersi un futuro che può essere migliore del passato. La commedia non riesce a liberarsi da alcuni classici cliché, cosa che impedisce alla narrazione uno svolgimento più sincero. Questo forse non avrebbe accattivato il pubblico, ma sarebbe stato il segnale di uno sforzo votato alla ricerca dell'originalità.

Garbata commedia sentimentale francese che analizza le vicende di una donna separata, madre di due figlie oramai adulte, alla ricerca di un desiderio di amore nonostante l'incombente menopausa. Narrazione incentrata sulla vita di tutti i giorni in cui la Jaoui mostra grazia e valida capacità attoriale, ben coadiuvata dal resto del cast. Finale probabilmente scontato ma va bene così.