47 metri - Film (2016)

47 metri
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: 47 Meters Down
Anno: 2016
Genere: animali assassini (colore)
Note: Aka "In the deep". Prodotto da Alexandre Aja. Seguito da "47 Meters Down: Uncaged" (2019).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ennesima variante survivor in tema squali, IN THE DEEP ha tuttavia le spalle coperte: con Aja in produzione c'è la garanzia di non incorrere in film tirati via o eccessivamente ridicoli come spesso capita quando si parla di pescecani. Siamo in Messico, dove un Matthew Modine con bandana e barba non fatta porta i turisti al largo per immergerli in una gabbia a osservare gli squali. Ora è il turno di due sorelle, la maggiore delle quali (Moore) è stata appena mollata dal ragazzo perché noiosa e si è lasciata convincere dalla minore (Holt) a fare qualcosa di quanto più distante possibile dalla noia. Non ha scelto la cosa migliore, lo sappiamo tutti... E infatti, una volta calate nella gabbia, non...Leggi tutto ci vuol molto prima che il solito inconveniente faccia crollare le due sul fondo del mare tra le grida. 47 metri giù, come dice il titolo. Prevedibilmente nessuno si adopera troppo per salvarle (in tempi brevi, perlomeno) e per un po' dovranno arrangiarsi, dosando l'ossigeno delle bombole e di tanto in tanto uscendo per salire di qualche metro e riattivare il contatto radio con la superficie. Purtroppo per loro gli squali attirati con le esche poco prima non se ne sono andati e circolano nella zona, a rendere la sopravvivenza delle due poverette ancor più difficoltosa. Il regista, Johannes Roberts, ha un compito ben preciso: deve generare quanta più tensione possibile studiando le inquadrature subacquee, mantenere alti i ritmi senza esagerare nel far spuntare pescecani dappertutto. Una mission non troppo semplice, vista la staticità in cui versano le protagoniste, bloccate per forza di cose all'interno della loro "cellula di sopravvivenza" (che ovviamente è messa a dura prova dalle prime "nasate" dello squalo, già sul punto di sfasciare tutto). Il dramma è comunque ben gestito, le due sorelle non eccedono con le lagne e gli squali non sembrano affatto i soliti aborti digitali che infestano gli oceani virtuali degli ultimi anni. Certo, il doversi muovere in spazi limitati non aiuta la varietà e gli squali sono meno presenti di quanto si possa pensare, ma qualche trovata discreta (le torce, il contatto radio a distanza) permette di mantenere il tutto su livelli accettabili. Il resto lo fa il mestiere del regista, con un colpo di scena finale inatteso che sa tanto di Aja (non a caso qui produttore) e una fotografia che ben gestisce il buio delle profondità marine. Meno sanguinario del consueto, più vicino per molti versi a un'ipotetica situazione reale. Modine si vede poco: è evidente che il film lo fanno le due sorelle. Meno vivace e interessante del quasi contemporaneo PARADISE BEACH ma in fondo godibile.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/09/16 DAL DAVINOTTI
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Herrkinski 22/09/16 00:02 - 8052 commenti

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Dopo un inizio da teen-movie - che ricorda pericolosamente il coetaneo squalesco Paradise Beach - temevo il peggio; dall'immersione in poi però il film si fa serio e anche le due protagoniste, inizialmente un po' irritanti, dimostrano un buon affiatamento e una certa lucidità nelle azioni, anche grazie a uno script che per una volta evita troppe stupidaggini e mette in bocca agli attori dialoghi sensati. Molto efficaci le riprese subacquee, così come gli attacchi degli squali; la tensione è costante e la mezz'ora finale avvince non poco. Buono.

Daniela 26/09/16 01:00 - 12606 commenti

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Se dovessi consolarmi di una delusione amorosa, penso che non prenderei in considerazione l'idea di andare sott'acqua con mia sorella in una gabbia circondata da squali. Accantonata la fragilità dello spunto di partenza, quando le cose si mettono male il film comincia a funzionare, riuscendo a combinare varie paure assortite, in una saga della sfiga che risulta meno spettacolare ma più realistica rispetto alle disavventure di Lively. Anche il colpo di scena finale, pur non del tutto inaspettato, fa il suo dovere, come pure gli squali, le cui apparizioni risultano ben dosate. Angiogeno.

Maxx g 28/05/17 11:14 - 631 commenti

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Discreto thriller sottomarino che ha il pregio (in realtà requisito minimo per questo genere di film) di tenere alta la tensione dello spettatore. Il buio cosmico dei fondali del mare e l'ignoto fanno da padroni nel film, anche se la recitazione (eufemismo) delle due protagoniste lascia alquanto a desiderare. Prima di entrare nel vivo c'è una premessa che avrebbe potuto essere gestita leggermente meglio. Merita sicuramente una visione. Valido.
MEMORABILE: Il finale.

Puppigallo 31/05/17 17:39 - 5250 commenti

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Dignitoso squalo movie, dove i temibili predatori non ringhiano, non fanno altre cose assurde e, soprattutto, non monopolizzano la scena fino alla nausea (non da rollio). Il livello è superiore; e nonostante si avverta, comunque, una certa stiracchiatura di un'idea più da telefilm, la situazione in cui si trovano le due protagoniste è così complicata da far mantenere alto il livello di attenzione dello spettatore. P.S. Da alcune informazioni date precedentemente, non è impossibile subodorare quale potrebbe essere il colpetto di scena. Comunque, non male.
MEMORABILE: La fine della macchina fotografica; L'inquietante fossa oceanica "Non riesco a vedere cosa c'è sotto"; Il grave handicap della decompressione.

Lucius 1/06/17 00:32 - 3015 commenti

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Se in Saw si sdoganava l'atrocità, qui si sperimenta la tensione senza dosaggi; infatti, dopo i primi dieci minuti, dal momento dell'immersione della gabbia, questa la fa da padrona per l'intera durata del film, non dando tregua allo spettatore. Girato molto bene, specie nelle riprese subacquee, con degli squaloni non sempre credibili, questo shark-movie sa il fatto suo: l'angoscia crescente è instillata sapientemente dal regista. Matthew Modine sottotono, inaspettatamente convincenti le due protagoniste.

Markus 5/06/17 12:33 - 3680 commenti

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Film catastrofico con squali dal morso facile. La pellicola parte con una situazione da vacanza giovanilistica di bellocci un po' antipatici, ma vira ben presto in un dramma da affrontare tutto sommato ben realizzato. Accettata l'improbabilità della vicenda e soprattutto come viene sbrogliata, l'opera di Johannes Roberts è un attanagliante B-movie che mantiene ciò che promette, con una viva tensione protratta per tutta la durata e un finale inaspettato. La buona realizzazione dell'ambiente marino e certe accortezze tecniche riescono e fornire l'empatia necessaria.

Jdelarge 6/06/17 13:40 - 1000 commenti

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Dopo un incipit che avrebbe potuto essere sviluppato decisamente meglio, il film vero e proprio incomincia quando si è sott'acqua. Qui, registicamente parlando, le cose funzionano bene grazie a una fotografia di buon livello e a un sapiente utilizzo di luci e colori. Interessante, inoltre, il fare enigmatico delle persone che dovrebbero soccorrere le malcapitate. Abbastanza inutile, invece, l'abbozzo psicologico dei personaggi, il quale, se fosse stato sviluppato meglio, avrebbe potuto dare al film una marcia in più.

Galbo 8/10/17 07:40 - 12372 commenti

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Piccola ventata di novità tra gli “shark movies”. 47 metri è un film che sfugge le eclatanti esagerazioni legati al genere e abbraccia un approccio abbastanza realistico. Il regista governa abilmente la tensione dosando attentamente le apparizioni dei veri protagonisti e sfruttando al meglio, con riprese ben fatte ed evocative, l’ambientazione (sotto)marina. Brave le protagoniste “umane” e un finale che lascia il segno.

Il ferrini 25/01/18 23:47 - 2337 commenti

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Per divertirvi non fatevi mancare una dose massiccia di sospensione dell'incredulità, come si conviene per qualsiasi titolo di questo genere. Evitando di farvi troppe domande tecniche su pressione o temperature e concentrandovi invece sulla tensione ansiogena che Roberts riesce a imprimere vi godrete un buon film, con più mezzi di Open water, più dignità di Sharknado e in cui non sono gli squali la minaccia principale, ma l'arroganza e la stupidità dell'Uomo. Deliziosamente claustrofobico.

Piero68 1/06/18 08:47 - 2955 commenti

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Tra i tanti squalo-movies in circolazione questo ha sicuramente dignità e buona confezione. E se per un attimo ci si scorda di leggi fisiche, sciocchezze e quant'altro il film diventa pienamente godibile, grazie anche agli ultimi 10-15 minuti di sicuro impatto. Senza considerare che è un film da ascrivere più a un horror claustrofobico che ad animali assassini. Buone le riprese dei "mostri" con alcuni effetti veramente di grande fattura. Cast non altisonante, ma è ininfluente visto che le maschere coprono le espressioni.
MEMORABILE: Il cameo di un Modine invecchiato e quasi irriconoscibile.

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Taxius 5/06/18 12:49 - 1656 commenti

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Sorprendente shark movie che porta una ventata d'aria fresca nel genere. Dopo un inizio piuttosto classico e banale, con le solite ragazze in vacanza in cerca di avventure e i giovani del posto in cerca di turiste con probabili conseguenze da pseudo slasher, il film sterza decisamente portandoci nell'incubo delle due protagoniste intrappolate in una gabbia a 47 metri di profondità, braccate dagli squali e in lotta contro il tempo per la mancanza di ossigeno. La trama è avvincente e i diversi colpi di scena non sono banali. Una visione la merita.

Arlec 20/06/18 13:22 - 18 commenti

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Protagoniste che sembrano appena uscite da un’episodio di Baywatch, recitazione e dialoghi finti come il seno di Pamela Anderson, una prima parte che sembra lo spot di un’agenzia di viaggi e una seconda che pare presa da un videogioco (esci dalla gabbia - evita gli attacchi degli squali - raccogli la torcia - prendi il cavo - torna alla gabbia - cerca l’ossigeno - prendi il fucile - ecc. ecc.). Insomma, non c’è una sola cosa che risulti credibile. Siamo lontani anni luce dal tragico realismo e dall’insostenibile angoscia di Open water.

Anthonyvm 6/05/19 23:58 - 5612 commenti

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Un po' meglio rispetto alla media dei thriller claustrofobici a base di squali, genere lanciato dall'ottimo Open water e poi banalizzatosi nel corso degli anni. Questo 47 metri non differisce dalla formula classica (due persone intrappolate in acque infestate da pescecani), ma riesce a mantenersi interessante grazie all'ambientazione sottomarina e al rifiuto di scene esageratamente spettacolari (gli squali non si vedono spesso e di rado si comportano come mostri da B-movie). Film imperfetto, ma teso e inverosimile solo in parte. Buona la fine.
MEMORABILE: La prima improvvisa apparizione dello squalo dopo l'incidente; Jumpscare squalesco nelle acque buie illuminate da una torcia; Il twist ending.

Rambo90 8/07/19 23:11 - 7659 commenti

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Spunto abbastanza nuovo per imbastire un film di squali, dall'ambientazione ansiogena e confezionato discretamente, con le profondità marine che fanno sentire il loro peso angoscioso. Non sempre la tensione si mantiene alta e un paio di sviluppi sono telefonati ma il suo dovere lo fa, con buoni effetti e qualche genuino jumpscare. Non male le due protagoniste, pochissimo lo screen time di Modine.

Gestarsh99 20/08/19 17:11 - 1395 commenti

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Messico e nuvole, le fauci equoree dell'America han voglia di sbranare un po'! A pasturare i banchi di squali provvederanno malvolentieri due inesperte donne-avventura, schiacciate sul fondo oceanico tra l'incudine fisiologica di un'ossigenazione in perenne countdown (e una sindrome da decompressione sempre dietro l'angolo) e il martello biomarino in pugno ai dentutissimi pescecani. Survivalismo subacqueo che, pur nella sua conclamata faciloneria, afferra stretto per la nuca lo spettatore tirandolo giù a piombo in quella scomoda gabbia arrugginita fatta di panico, terrore e desiderio di fuga.
MEMORABILE: La parentesi para-realistica innescata nel finale per effetto della narcosi da azoto.

Redeyes 5/12/19 14:50 - 2442 commenti

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Interessante deviazione dal più classico shark movie pur con un buon numero di difetti. Le sorelle protagoniste convincono ben poco, così come la sceneggiatura di tutta la prima parte; si sale di livello scendendo in profondità. Abbastanza plausibile la prigionia in apnea e ben congegnato, seppur non geniale, il finale azotato. Minutaggio corretto.

Pinhead80 5/12/19 21:23 - 4715 commenti

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Due sorelle alquanto sprovvedute decidono di imbarcarsi in un'esperienza naturalistica che si rivelerà un vero e proprio incubo sott'acqua. Il realismo è notevole, tanto che si ha proprio l'impressione di essere sbranati dalle fauci degli squali. Non era nemmeno facile tenere alta la tensione per l'intera ora e mezza, ma la sceneggiatura regge bene fino alla conclusione. Tra i tantissimi film che escono sugli squali assassini questo è quello che coniuga al meglio realtà e finzione.

Rufus68 10/12/19 23:06 - 3818 commenti

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Si può costruire un film (uno shark horror?) su urletti isterici, gridolini di dolore, invocazioni d'aiuto, isterie e sobbollire di mille bolle blu? Evidentemente sì. Eliminare sceneggiatura, dialoghi, interpretazioni e tensione dev'essere, per i produttori, un bel risparmio. Se l'inizio cartolinesco è puro tritume televisivo, il prosieguo fa di peggio consegnandoci a una fruizione cinematografica puramente fàtica e che spaccia la più sciocca frenesia per azione. Da evitare.

Lupus73 7/02/20 14:06 - 1483 commenti

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Due giovani in vacanza decidono di fare un'immersione in gabbia (fissata a un peschereccio) per vedere gli squali, ma qualcosa va storto. Altro shark-movie sui generis come Paradise beach, ma dal soggetto più interessante. La tensione è ben gestita e le trovate della sceneggiatura riescono a tenere alta la suspense. La confezione è ottima e in particolare è ben riuscito il giochetto del finale "a doppia mandata". Uno squalo-thriller da vedere (a maggior ragione per chi ama il sottogenere).
MEMORABILE: Quando la gabbia inizia a staccarsi; Pre-finale e finale.

Kinodrop 7/06/20 19:52 - 2908 commenti

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Due sorelle in vacanza accettano un'avventura sottomarina facendosi calare in una gabbia protettiva, ma non si tratta del solito film sugli squali (anzi, qui sembrano piuttosto mansueti) bensì di sopravvivenza in lotta col tempo, in mancanza d'ossigeno e con la paura incombente. Abbastanza verosimile nel succedersi di accadimenti e imprevisti, compresa l'ambientazione subacquea (anche se per forza di cose idealizzata); meno probabili alcune confidenze tra le due, viste le circostanze. Di certo il senso di apnea si avverte e si propaga in progressione verso un finale possibile.

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  • Discussione Raremirko • 1/06/17 02:13
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Un Open water che va sott'acqua; a me è piaciuto e, al cinema, gli squali che appaiono all'improvviso fan il loro bell'impatto.

    Fa piacere rivedere Modine e la Moore, dopo I passi dell'amore, è finalmente in un ruolo diverso.

    Un horror claustrofobico, secco, verosimile, semplice e riuscito.

    Che dire, Jaws ha creato un bel numero di discreti epigoni...
  • Homevideo Digital • 6/08/17 08:57
    Portaborse - 3973 interventi
    Dvd e Blu-ray Universal disponibile dal 04/10/2017.
  • Discussione Gestarsh99 • 22/08/19 00:10
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    La quota di profondità che dà il titolo al film non è una scelta casuale ma risponde a precise scelte di sceneggiatura: quelle riguardanti la parte sulla narcosi da azoto, uno degli spiacevoli effetti causati dall'inalazione di aria compressa a profondità marine superiori ai 39 metri (e che a seconda delle risposte fisiologiche soggettive implica ebbrezza, stordimento o finanche annebbiamento delle facoltà mentali).