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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/03/12 DAL BENEMERITO SILENZIO
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Silenzio 27/03/12 11:32 - 59 commenti

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La deiezione è uno stato (con la S maiuscola?) di cose; a diciassette anni si può capirlo meglio che a quaranta, ché la rassegnazione ha ancóra da vení. Si prova allora a sostituire la vita guasta, etica da mall a stelle e striscie, con una funzionante: non cambia niente. Luoghi comuni ridotti al minimo, regìa inventiva, splendide interpreti, una visione quasi bernardiana della generazione. Ecco uno dei pochi film autenticamente nichilisti degli ultimi anni. Lascia un senso di vuoto e non è poco.
MEMORABILE: La geniale rappresentazione del feto come essere mostruoso, incombente; Le ragazze sole nelle proprie camere; "una disoccupata o un militare?".

Rebis 16/04/12 17:33 - 2332 commenti

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Libere, diverse, emancipate: incinta? Da un fatto di cronaca accaduto nel Massachusetts un paradosso che demolisce (o sancisce?) gli stereotipi e i pregiudizi sociali che ammantano il ruolo di "ragazza madre": la gravidanza come riappropriazione e affermazione del proprio corpo. Ma oltre le motivazioni personali quello che conta per le sorelle Coulin è l'evento: un'espressione irriducibile della Natura che - come un'invasione di coccinelle - prima ancora dell'urgenza dei corpi, dichiara lo statuto eversivo, indomabile della Natura stessa. Regia misurata, interpreti bravissime. Inquietante.
MEMORABILE: Il preside della scuola, come davanti a un esercito di alieni invasori: "Cosa vogliono da noi?!"

Mickes2 30/04/12 00:41 - 1670 commenti

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L’essere gettati nel mondo, il dover esserci è cosa inevitabile. Esistenza vissuta in uno stato d’animo che non ci appartiene e di cui può essere oscura e indecifrabile l’origine. La vita pietrificata dalla routine, dai rapporti umani ormai logori dominati dall’incomunicabilità, si contrappongono alla libera e sfrenata incoscienza dettata da soffocanti briglie sociali. Non tutte le scelte risultano efficaci, ma le sorelle Coulin raccontano, con quell'intimismo necessario e ponderato, un affresco dolcemente nichilista e soavemente angosciante.

Cotola 4/05/12 20:24 - 9009 commenti

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La storia vera da cui il film è tratto, poteva dare luogo ad inutili sbrodolamenti e menate psicologiche e sociologiche. E invece le registe scelgono meritoriamente la strada della sobrietà e del "silenzio": mostrano senza spiegare, forse anche senza provare a capire, ma sicuramente evitando di imboccare facili strade o patetiche scorciatoie. Così nonostante uno stile neutro, riescono anche a toccare le corde emotive dello spettatore, seminando qua e là piccole angosce ed inquietudini: non poco per un film contemporaneo. Bravissime le protagoniste.

Galbo 19/01/15 05:55 - 12380 commenti

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Liberamente tratto da un reale fatto di cronaca, il film delle sorelle Coulin parla di adolescenti e dell'uso del loro corpo. L'evidente frattura tra il mondo delle protagoniste e quello adulto (scolastico e familiare) emerge nelle diverse reazioni all'evento cardine della storia. Le registe non giudicano ma suggeriscono nel bisogno di una solidarietà di gruppo le motivazioni alle contemporanee gravidanze delle protagoniste. Cast molto ben scelto per un film che evita la facile spettacolarizzazione e sceglie la realizzazione sobria e asciutta.

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