I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 5/12/22 A Domenica, 11/12/22
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
cliccando qui.
Saintgifts: Presenti quasi tutti i protagonisti dell'epopea del West, mancano solo le istituzioni (ma esistono nei discorsi), cosa abbastanza normale in un territorio dove la legge fatica ad arrivare. Non ci sono nemici da combattere, se non per una mera questione di denaro, anche sotto forma di pelli, scalpi, whisky. Ci sono particolari, come il carrozzone con il letto in ottone e l'elegante lampada appesa, che fanno subito capire il tono della vicenda e, se non bastasse, la coppia Winters, Savalas, con i loro battibecchi. Messico visto come terra di libertà.
MEMORABILE: Burt Lancaster cita la Bibbia a Ossie Davis ma casca male...
Ciavazzaro: Diretta dal buon Nichetti, una fiction davvero brutta. Massimo Ghini in queata occasione fatica davvero nel dare una buona prova recitativa, la storia è pessima, approssimativa (con gran finale, magari...). Il cast secondario non aiuta (forse la Autieri soprattutto come presenza, ma non basta). Bocciato senza speranza.
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 08:30 08:30 su Rai Movie
Silvia75: Roma 1954: quattro giovanotti del rione Ponte e Parione, capitanati da Alvaro (Franco Fabrizi in gran forma) cercano di organizzare alcune truffe con esiti disastrosi. Il film non si distingue per la regia ma per l'ambientazione: trattorie, barbieri, vicoli, il mercato, lo stadio, le corse dei cavalli, le montagne russe, il lungotevere, Ostia la domenica: un microcosmo ormai svanito. Brava Giovanna Ralli nel ruolo della irascibile pescivendola fidanzata con il bel Antonio Cifariello. Ci sono anche Maurizio Arena, Vittorio De Sica e Totò.
Renato: Molto divertente, uno dei film della coppia che preferisco in assoluto. La storia è semplice (i due preti di un paesino che si fronteggiano in quanto uno conservatore e l'altro progressista) e c'è solo una lunga divagazione su alcuni hippy da barzelletta a spezzare un po' il ritmo, per il resto tutto funziona egregiamente, compreso Lino Banfi in un ruolo di supporto. E poi c'è una giovane e bellissima Fenech a fare da tappezzeria (e che tappezzeria!); per gli appassionati di Franco e Ciccio rimane un film importante.
MEMORABILE: La rivalità tra la parrocchia di S.Antonio contro quella del Sacro Cuore di Gesù tramutata in sfida calcistica.
Bruce: Con maestosi paesaggi marini che sembrano dipinti di William Turner in movimento, Ron Howard narra l'epica avventura che sta alla base del romanzo di Moby Dick. Tra tempeste e incredibili scene di caccia alle balene, naufragi drammatici e prove disperate di sopravvivenza, si comprende che l'uomo non è affatto omnipotente ma deve rispettare la Natura e comprendere i propri limiti. Da vedere sul grande schermo per essere apprezzato appieno.
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 09:30 09:30 su Rai Storia
Tarabas: Sarà anche il sequel di un capolavoro, sarà anche poco originale... Sarà soprattutto che sembra impossibile fare film così nell'odierna italietta cinematografica, ma il ritorno dei Soliti Ignoti è sempre gradito, nei palinsesti tv. Gli innocui ladri imbranati in trasferta a Milano non sono migliorati dai tempi del primo colpo, ma funzionano benissimo e anche il cambio Mastroianni-Manfredi non dà problemi. Per certi versi, meglio l'autista morto di sonno del grande Nino. Mastroianni era troppo elegante per fare il ladro spiantato. Grande intrattenimento.
Galbo: Banalissima commedia diretta dal duo Castellano e Pipolo nella fase calante della loro carriera. Se l'idea di "affacciarsi" nei paesi dell'est (nei primi anni '90) poteva avere la sua originalità, il tutto viene rovinata dalla solita sequela di gag quasi sempre scontate e di stampo tipicamente televisivo ed interpretate da un cast con il fiato corto, con Greggio che conferma la sua scarsa propensione per il cinema e il solito poco sopportabile Calà.
Cotola: Inizia come un avventuroso-marinaresco con tanto di ossessione per un pesce. Si inoltra poi nei territori del thriller con tanto di moglie infelice che cerca un gonzo per ammazzare il marito. E poi? Arriva la svolta imprevista che lo spinge nella fantascienza. Assurdo? Forse. Eppure è ciò che lo salva parzialmente dal tracollo, sebbene anche sotto questo punto di vista la derivatività c'è. E questo pout pouri riesce anche ad interessare fino alla fine. L'epilogo può sconcertare, ma se si accettano le regole del "gioco", alla fine i conti tornano.
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 12:15 12:15 su Rai Movie
Saintgifts: Intanto siamo distanti dai "cappelloni" dei western più convenzionali (qui si prediligono i copricapo di castoro). Sono le pellicce l'oro da trovare con grandi fatiche e sacrifici, per poi essere presi per il collo dai soliti commercianti. C'è molta aria di commedia all'inizio che ben si addice a uno stile di vita da uomini duri, che prendono tutto con filosofia e che hanno trasformato le paure in esperienze e in atteggiamenti che salvano la vita. Scenari fantastici con sullo sfondo le innevate Rocky Mountains e attori professionisti.
Herrkinski: Due "sans souci" vedono la loro amicizia fraterna messa a rischio quando uno dei due s'innamora di una ragazza, trascurando di conseguenza l'amico. Una bella storia, neanche tanto distante dalla realtà, se non fosse per le classiche gag surreali di cui la buona coppia Pozzetto-Celentano si rende capace; Oldoini però mantiene il clima generale sull'agrodolce (c'è qualche momento quasi commovente, specialmente nel finale) e a conti fatti si ride a denti stretti per buona parte del film. Rimane un lavoro gradevole, ma poteva essere più spassoso.
Enzus79: Kolossal storico parzialmente riuscito. Più che prolisso risulta "freddo": sono pochi i momenti coinvolgenti o che rigerinino l'interesse. Comunque ben diretto da Ridley Scott, con un'ottima fotografia e una discreta colonna sonora. Il cast, composto da grandi nomi, non convince appieno. Titolo italiano furbo e fuorviante: molto meglio quello originale, che ha un duplice significato.
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 14:00 14:00 su Rai Movie
Gottardi: Donna giovane e ricca viene brutalmente assassinata in casa e il marito subito arrestato. Avvocatessa in disuso torna in pista per difenderlo, e l’attrazione è dietro l’angolo. Scialbo giallo prevedibile in tutti i suoi sviluppi, sceneggiatura lacunosa e inverosimile fin dal suo incipit, in cui il marito viene arrestato in base a un indizio ridicolo. La parte processuale è l’unica ben sviluppata, nel solco della miglior tradizione hollywoodiana per i confronti incalzanti in aula e le deposizioni a sorpresa. La Close è brava ma non basta, Bridges qui belloccio ma ancora acerbo.
Daniela: Coppia felice si sfascia dopo la morte del figlioletto a causa di un incidente stradale. Anni dopo il bambino riappare all'interno della casa in cui ha vissuto la sua breve vita... Durante la visione del film si ha come l'impressione di avere una pistola puntata alla testa che intima: "Forza, commuoviti!" ma, se poche cose riescono a coinvolgere quanto il dolore per la morte di un figlio, alcuni passaggi risultano banalmente ricattatori e nel complesso la perplessità per l'approccio troppo superficiale in chiave new-age prevale rispetto all'autentica commozione.
Hearty76: Simpatica e scorrevole commedia all'italiana dei tempi andati, con l'accoppiata Pozzetto-Verdone ben preposta che tuttavia non riesce ad arrivare in fondo con sufficiente credibilità. Disseminata di rimarchevoli improbabilità, la storia si svolge comunque con ritmo abbastanza coinvolgente tra gag di genere (pure un tantino grottesche) e un intrigante risvolto giallo. Il fulcro è la presa in giro delle mode salutiste e vanesie che in quell'epoca prendevano sempre più piede. Una parte della sceneggiatura sembra persino un'involontaria parodia dei reality show a venire. Ma sì, passabile.
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 15:50 15:50 su Rai Movie
124c: Vecchio film sui pirati nostrano che oggi fa tenerezza per quant'è povero di trovate. Si continua la tradizione di belle piratesse vendicatrici in stile Jolanda, la figlia del corsaro nero, ma a colori e con la brava spadaccina Gianna Maria Canale al posto di May Britt. In un ruolo marginale, ma non troppo, Moira Orfei e in quello di antagonista, che contende alla Canale il cuore del bel conte Massimo Serato, Scilla Gabel. Giustino Durano diverte col suo servitore pauroso, mentre Franco Fantasia fa le prove per il Corsaro Nero di Sollima.
MEMORABILE: Il caratterista Paul Muller nell'ennesimo ruolo da cattivo ma ben doppiato in italiano e, quindi, senza le sue consuete inflessioni tedesche.
Giacomovie: Una tensione efficace rende questo quinto e conclusivo capitolo migliore dei due precedenti, nei quali si notava una certa diluizione del sugo della storia; qui invece la vicenda regge. Inoltre c’è una buona struttura avventurosa, con belle scene sia in mare che in spazi desertici. A sembrare un po' più stanca del solito è proprio Michèle Mercier, che comunque porta adeguatamente a compimento una saga che le è valsa la fama a livello mondiale. Bei costumi. ***
Thedude94: Buon remake ben diretto dal bravo Mangold, che fa dell'ottima interpretazione di Bale il cavallo di battaglia di una storia non troppo complessa, ricca dei soliti topoi da film western e di pistolettate tipiche del genere. Buono anche il resto del cast, così come la fotografia e le scenografie. Ben montate e girate le scene delle sparatorie e degli inseguimenti. Insomma, un classico modernizzato principalmente per quanto riguarda gli attori, ma che vive dello stile americano frequente negli anni di massima espansione del genere. Da vedere.
Panza: Avventure liguri per Greggio e Pozzetto impegnati nel solito incontro tra contrari. Parenti vorrebbe addirittura fare critica sociale sulla disabilità ma fa invece impantanare notevolmente la pellicola che non sempre ha i giusti tempi a causa della regia morta. Esilarante la parte all'albergo con twist assurdo, peggio la trama di contorno. Così così, ma la coppia aveva i numeri e se fosse stato vent'anni fa, magari...
Mco: Fuggendo dal solito e metodico tran-tran familiare, Brignano vola nei Caraibi alla ricerca del fratello, il quale pare a suo agio tra i ritmi dell'Avana. Una commedia vecchio stile, apprezzabile per l'assenza di volgarità (punto decisamente a favore) ma meno valida sotto il profilo del divertimento (punto decisamente a sfavore). Il Brignano, re di monologhi teatrali davvero spassosi, dà il meglio di sè quando riesce a riprodurne i contorni (ad esempio nelle scene a tavola), ma nel complesso, al cinema, la sua ars non funziona come vorrebbe.
Saintgifts: A differenza di altre produzioni americane tratte dalla Bibbia, trasformate in kolossal oppure romanzate oltremisura e curate molto più sotto l'aspetto spettacolare che non quello "storico", questo King David, diretto bene dall'australiano Beresford, con belle location in Abruzzo, si distingue per aver saputo separare l'aspetto religioso da quello politico, dando il giusto peso a entrambi, evidenziando maggiormente quello umano-politico; una lettura che spoglia la vicenda da ogni aura soprannaturale. Bene il cast, Gere compreso.
MEMORABILE: Il giovane David che uccide Golia (non proprio come descritto nella Bibbia).
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Warner Tv
Homesick: Tipico cinema d’intrattenimento americano degli anni Ottanta, tutto azione, battute e autoironia, con sostanzioso contorno delle bellezze della cantante Vanity e di una Sharon Stone pre Basic instinct. Ovvio che i numi tutelari sono Schwarzenegger e Stallone e non è un caso che alcuni caratteristi - Weathers, Duke e Davi – provengano dalle fila delle loro pellicole, sebbene Nelson, in italiano doppiato dall’autoritaria voce di Nando Gazzolo primeggi su tutti per professionalità attoriale. Uno dei “castratori” nella sala da biliardo è Branscombe Richmond, futuro Bobby Sixkiller in Renegade.
MEMORABILE: I resti di “Papadoc” dentro l’armadio; il provvidenziale intervento di Ed (Prince Hughes).
Nando: Schwarzenegger diventa russo in questa spy-story in cui lo stesso coopera con colleghi americani. Discreta trama e buone scene d'azione, certo vedere Arnold col colbacco fa sempre un certo effetto. Interessante vederlo in compagnia di Belushi, due attori poco coesi ma uniti nella narrazione.
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Piero68: Noiosissimo e praticamente senza storia questo survivor movie ispirato alle vicende accadute a Eric LeMarque (promessa dell'hockey su ghiaccio mai veramente esplosa) durante un fuori pista su snowboard sui monti della Sierra Nevada. Hartnett è anche bravino a sostenere questa sorta di One man show, ma sia la regia che la sceneggiatura latitano spaventosamente. Rispetto a film come Alive o 127 ore, questo "6 below" letteralmente sparisce, al confronto. Finale poi troppo ruffiano per essere credibile. Nemmeno la fotografia riesce a elevare la qualità complessiva.
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Twenty Seven
Lovejoy: Versione cinematografica di un personaggio di successo dei fumetti e della tv made in Usa. Discreta, sorretta da un buon ritmo e da alcune gag molto divertenti. Ma la trovata geniale è stata affidare la parte del burbero vicino Mr. Wilson al carismatico Walter Matthau, qui davvero esilarante. Ottimo come sempre anche Lloyd. Così così il giovane Gamble.
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Josephtura: Dopo una incredibile e in realtà inverosimile scazzottata Peck guarda Heston e gli dice: "E adesso cosa abbiamo dimostrato?". Grande film in presa panoramica, girato il più possibile in esterni con riprese "americane" tipiche del western. Un riuscitissimo mix di melò, dramma e coraggio virile, il tutto intriso in un fortissimo inno non al pacifismo ma alla stupidità della violenza e della "vittoria" in una cultura/ambiente che fa del "potere" la ragione di vita.
MEMORABILE: Quante volte un uomo ti deve conquistare? (in originale "How many times does a man have to win you?")
Beffardo57: Un giovane perito, al suo primo impiego, trova lavoro al banco dei pegni di Torino ed entra così in contatto con un sottomondo, ignorato dai più, dove si incrociano personaggi ora disperati, ora sordidi, talvolta cinici e profittatori. La crisi di coscienza del ragazzo sarà di breve durata. Il racconto è sobrio e asciutto, senza sbavature e concessione al sentimentalismo; l'ambientazione torinese evita la tentazione della banalità. Interessante.
Saintgifts: Tutte le immagini del film sono chiaramente un omaggio alla pittura fiamminga del '600 e la ricostruzione dei luoghi e degli stili di vita di quell'epoca sono particolarmente curati fino a far percepire gli odori, le temperature e le sofferenze delle mani screpolate delle domestiche. La trama è semplice e la regia lenta per rafforzare ogni particolare. Ben descritto il pittore (un monocorde Firth) e le sue presunte tecniche (camera obscura), brava la suocera (Judy Parfitt) e la moglie (Essie Davis). Adeguata la Johansson. Buona colonna sonora.
Deepred89: La tematica del coming out affrontata coi toni ariosi e romantici di un teen-movie anni Ottanta, tra college, una "perfetta famiglia americana", poco temibili bulli un po' alla Corey Feldman e una vena di ottimismo che dà nuova linfa a una tematica troppo spesso ancorata al cliché sesso+maledettismo. Soggetto interessante, ma la sceneggiatura non riesce ad andare molto oltre, pur dipanandosi con indubbia piacevolezza e mostrando un apprezzabile coraggio nel non arretrare di fronte al profluvio di cosiddetti "buoni sentimenti".
Anthonyvm: Americanata sin dal titolo, ma se presa per lo spettacolone blockbuster che ovviamente è, può intrattenere. Inutile precisare che la caratterizzazione dei personaggi, coi loro archi narrativi risaputi e un po' patetici (c'è chi ha perso la fede, chi desidera una famiglia, chi è in cerca di rivalsa...), è a dir poco basica e che la correttezza politica esonda (il cane che si salva per miracolo). Il valore totale del film risiede negli effetti speciali (quelli sì, molto buoni) e nella prova di Will Smith, che è un eroe scafato e simpatico come al solito. Troppo lungo, ma accettabile.
MEMORABILE: Il mega-UFO sovrasta Washington; Il raggio distruttore in azione; Smith prende a pugni l'alieno; L'Area 51; Il viaggio spaziale di Smith e Goldblum.
Taxius: Film mediocre con una storia mediocre, zeppo di inesattezze con gente che riesce a respirare sott'acqua per mezz'ora senza bombole e una recitazione sempliciotta nonostante il buon livello del cast. Non tutto è da buttare, comunque: i fondali marini sono molto belli così come il sedere di Jessica Alba, assoluto protagonista del film.
Parsifal68: Mediocre commedia che sa di già visto e di poco credibile. Gli attori sono anche simpatici e bellissima la Felberbaum, però la sceneggiatura è molto poco incisiva e zeppa di luoghi comuni. Colpa di un regista inesperto che non riesce a dare al film i guizzi giusti che lo elevino dalla media, purtroppo bassa, dell'attuale filmografia italiana. Mezzo pallino in più per la Sarah.
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Warner Tv
Deepred89: Realizzato da un nome noto ai fan degli horror-action novantiani made in Usa, un film d'azione convenzionale ma indubbiamente spassoso, ben ritmato, confezionato senza troppa personalità ma pure senza alcuna sbavatura, interpretato da un discreto Brosnan e da un Ben Cross che più bastardo non si potrebbe. Scene familiari (col povero Brosnan che ha appena perso la figlioletta, rischia la separazione e viene pure cornificato) inutili ma non troppo fastidiose, OST con assolo chitarristico sputato dirattamente dalle viscere dei '90. Godibilissimo.
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 23:10 23:10 su Twenty Seven
Taxius: Divertente commedia d'azione in cui un gruppo di disperati tenta di fare un colpo in un attico in cima a un grattacielo. In molte scene il film ricorda I soliti ignoti e non mi stupirei se Ratner si fosse ispirato proprio al capolavoro di Monicelli. Un film leggero, veramente divertente che non annoia nemmeno per un secondo grazie anche all'ottimo cast e a un Eddie Murphy per la prima volta senza lo storico doppiatore Tonino Acolla. Ideale per passare una serata in compagnia.
Lunedì, 5/12/22 ALLE ORE 23:15 23:15 su 20 Mediaset
Teopanda: Come il primo capitolo, il sequel è caratterizzato da una trama piuttosto scarna e non approfondita, ma anche da scene di azione ben dirette dal ritmo altissimo (forse anche troppo, vista la quasi totale assenza di dialoghi). L’espediente dell’infiltrato ha fatto però il suo tempo, inoltre si sente l’assenza di Diesel, con un Gibson che non riesce bene a rimpiazzarlo edun Walker che fatica a prendersi il film tutto sulle sue spalle. Nonostante questi difettucci si rivela comunque un sequel divertente e abbastanza godibile, quindi non può essere giudicato troppo male.
Aco: Con Nikita Luc Besson dimostra che è possibile coniugare l’introspezione con l’azione, creando una spy story francese dai ritmi americani. Il risultato è un film che mostra sia gli aspetti psicologici e addestrativi dello spionaggio, allora (1990) poco conosciuti dal grande pubblico, sia l’organizzazione e l’attuazione delle azioni vere e proprie. E al tempo stesso i problemi pratici della vita quotidiana di un agente segreto.
MEMORABILE: “Due cose non conoscono limiti: la femminilità e il modo di abusarne” (la maitresse a Nikita).
Rambo90: Commedia sentimentale garbata e simpatica, per quanto affatto originale, che ha dalla sua un buon ritmo e qualche divertente trovata di sceneggiatura. La coppia Argentero/Felberbaum funziona soprattutto quando c'è da litigare, con la seconda davvero notevole nei panni di avvocatessa invimperita con il genere maschile. Un po' arronzate le figure di contorno, con Morelli simpatico ma ininfluente e le altre figure femminili appena abbozzate. Non male, nel complesso.
Paulaster: Un anno di vita studentesca durante le lezioni in una scuola media francese. L'ambiente descritto è multietnico e il livello è in equilibrio tra la periferia accesa delle banlieu e chi è più tranquillo. Numerose le sfumature di approccio all'insegnamento dei professori che devono inculcare nozioni a insolenti e scurrili ragazzi. A volte i toni vanno oltre il ragionevole manco fossimo nell'arena dei leoni. Anche le inquadrature mosse seguono il livello di tensione e nella prima parte son troppo accentuate. Comunque resta uno spaccato valido delle scuole francesi.
MEMORABILE: Gli autoritratti; Il ragazzo dark che pensa di essere diverso; Il tu al professore; La madre africana.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 00:10 00:10 su Italia 1
Daniela: Un padre in fuga con il figlioletto eliofobico, braccato dagli fanatici di una setta che lo ritengono un profeta e da agenti governativi interessati ai suoi straordinari poteri... Espressamente ispirato al carpenteriano Starman e agli incontri spieberghiani, un film di discreta fattura e con un cast di pregio che, se inizialmente intriga, nello svolgersi della trama non appaga e talvolta irrita: troppi gli snodi irrisolti ed i passaggi frettolosi nonostante la non breve durata, mentre l'epilogo fanta/fantasy lascia piuttosto perplessi.
MEMORABILE: L'incrocio fra Gardaland ed il sogno di un archistar ubriaco
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 00:10 00:10 su Rai Movie
Jdelarge: Maestro del genere, dopo il successo dei precedenti titoli, Leone ha la possibilità di sbizzarrirsi in questo film grazie all'aiuto di tre attori incredibilmente adatti: Eastwood, Van Cleef e Wallach. La fotografia è un capolavoro, come del resto la colonna sonora di Morricone. La trama è decisamente classica e forse la durata del film è eccessiva, ma Leone riesce a conferire al prodotto una potenza visiva e dialogica maggiore rispetto ai classici spaghetti, tant'è che diviene riduttivo catalogare il film nel genere western all'italiana.
MEMORABILE: Il buono rivolto al brutto: "Io dormirò tranquillo, perché so che il mio peggior nemico veglia su di me".
Puppigallo: La buona notizia è che le sceneggiature ormai le possono scrivere tutti, anche durante il sonno (persino nella fase REM, dove già si sogna). La cattiva è che il risultato non può che essere piuttosto deprimente. Se questo è il futuro della commedia, rivoglio il passato. Nulla da dire sugli attori, che fanno quello che il copione gli offre; e qua e là, grazie soprattutto a Papaleo, si sorride (il suo disagio per la situazione è ben reso dalle espressioni). Ma con così poca benzina, a rigor di logica la pellicola sarebbe dovuta durare il tempo di un cartone dei Simpson...e non un'ora e trenta.
MEMORABILE: Il dottor Trombhouse; Nella recita dei bambini Lucignolo lo fa il cinese Zang; e il padre dell'escluso: "Sì adesso Pinocchio aveva un amico cinese..."
Digital: Particolare film che inizia come un noir dalle dinamiche apparentemente risapute (donna che chiede all’ex marito di uccidere il suo attuale, prepotente partner), salvo poi sconfinare nel fantastico, con puntante nel grottesco. La sensazione è quella di un patchwork mal assemblato che cerca in ogni modo di stupire ma che sprofonda, man mano che i minuti passano, nel ridicolo. Tra l’altro i più attenti non faticheranno a disinnescare il presunto colpo di scena. Spiace perché il cast è ottimo e l'ambientazione esotica è alquanto affascinante.
Il Gobbo: Teatro si appresta a mettere in scena uno spettacolo su Belfagor, ma di colpo l'eponimo si manifesta per davvero minacciando (e attuando) delitti... Spunto promettente ma svolgimento abbastanza terribile e ben lontano dalle atmosfere del serial televisivo, girato malino e recitato peggio (sarà anche il doppiaggio): insomma niente di memorabile. La Boschero fa la prima ballerina (... ) Non andava già bene il titolo francese?
Geppo: Più che una commedia è un film sentimentale leggermente sexy. È la semplice storia della tipica ragazzina (Leonora Fani) che gioca attorno all'uomo maturo (Philippe Leroy). La Bouchet arriva soltanto nella seconda parte del film. La trama l'ho trovata poco interessante, c'è qualche bella location, ma tutto il resto è appena sulla sufficienza. Philippe Leroy fa quel che può, Barbara Bouchet recita con tutta la sua unica eleganza ma purtroppo sottoutilizzata. Leonora Fani giovanissima che non esita a mostrarsi in tutto il suo splendore. Mediocre.
MEMORABILE: Le battute di Pupo De Luca.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 03:20 03:20 su Rai Movie
Homesick: Western controcorrente, che invece di seguire il trend leoniano si volge ai modelli classici statunitensi sulla guerra di secessione e gli scontri con i pellerossa, effettuando l'idonea scelta di ambientare la storia all'interno di un forte e di affidare il ruolo dell'ottuso colonnello sudista alla vecchia gloria Broderick Crawford, doppiato come si conviene da Emilio Cigoli. Qualche uccisione a sangue freddo e una lunga scazzottata semicomica per la contesa di un sigaro tradiscono l'anima italiana del film, diretto da Cerchio con essenzialità e scioltezza.
MEMORABILE: La strage compiuta dagli indiani; le uccisioni del sergente e della ragazza apache.
Hackett: Solido film diretto con mano felice da un regista che già in passato (Copland) aveva dato segni di avere una certa propensione per le atmosfere epiche di sapore western. L'ottimo cast lo aiuta in tutto e per tutto e alla fine il risultano non é niente male.
Tomastich: Dopo le peripezie californiane del primo capitolo, Eric Roberts sempre più folle cambia nome e nazione (Messico) per tentare di continuare a innamorarsi delle proprie pazienti e poi ucciderle (o uccidere qualche familiare). Il copione di questo secondo atto è al limite del ridicolo e proponibile solo nella categoria "so good, so bad". Finale con strizzatina d'occhio che neanche... Don Matteo. E non è nemmeno l'ultimo capitolo della saga...
Mco: Banfi e Vitali in un tipico prodotto della commedia fracassona e "sporcacciona" italiana. Ma di così osè c'è poco o nulla, se si eccettua qualche sparuta epifania pettorale rizzoliana o qualche atteggiamento della divertente (e provocante) Ria De Simone. Si ride, quello sì, secondo i canoni del genere, con fraintendimenti, tradimenti, nascondigli e doppi sensi ("mi fa male il sesso" dice Lino a una Rizzoli stupita, togliendo successivamente una pietra da sotto il sedere). Per inguaribili amanti della serie c nostrana.
Ramino: Nonostante i risibili rimandi alla serie di Don Camillo, i due protagonisti Franco e Ciccio sembrano in grande forma, come Banfi e co., in questa piccola commedia sessantottina. In maniera ironica si vogliono mettere alla berlina le idee rivoluzionarie e la contrapposizione conservatrice/progressista rappresentata dai due protagonisti. I buoni sentimenti vincono su tutto.
MEMORABILE: La partita di pallone tra le due parrocchie e la rivincita a calcio balilla.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 06:45 06:45 su Rai Movie
Nicola81: A dispetto del fuorviante titolo italiano, non si tratta di un western ma di un film d'avventura che racconta le vicissitudini di due trappers alle prese con una natura selvaggia e con lo scontro tra due tribù di pellerossa. La storia (che vira verso il drammatico dopo una parte iniziale dai toni piuttosto scanzonati) non presenta particolari sorprese, ma sono apprezzabili il ritmo narrativo, gli splendidi paesaggi e la spettacolarità delle sequenze d'azione. Heston e Keith fanno il loro onesto dovere attoriale.
Cotola: Film diviso in tre episodi e dal sapore d'altri tempi che paga una sceneggiatura non molto ispirata ed uno stile registico decisamente troppo televisivo. Il risultato finale è scarsino nonostante qualche sorriso lo riesca a strappare e se non altro cerchi di evitare inutili volgarità.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 08:30 08:30 su Rai Movie
Markus: Divisa tra film musicale e dramma, l'opera di Piero Tellini sfrutta il successo dell'omonimo brano sanremese del 1958. Ovviamente il perno è Domenico Modugno: in lui c'è il peso del personaggio, che un po' come nella sua vita artistica si divide tra istrionismo e malinconia. La bellezza di Roma in bianco e nero e gli altisonanti nomi del cinema di allora concorrono certamente a rendere la pellicola quantomeno accettabile sotto il profilo della messa in scena, mentre la vicenda in sé, usufruendo di collaudati espedienti, è ben poca cosa.
Markus: La compagnia del Bagaglino nuovamente radunata per un film televisivo che segue (ma solo nel gioco di parole) il "successo" dell'anno prima di Ladri si nasce. Il cliché dei Soliti ignoti si replica in funzione di una vicenda che per l'ennesima volta vede un gruppo di poveri ma simpatici con un "colpo" per le mani che potrebbe cambiare il destino della propria misera vita. La formula così ampiamente utilizzata nel cinema non risente degli anni, soprattutto grazie alla brillantezza degli attori al ritmo della pellicola.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 10:20 10:20 su Rai Movie
Daniela: Nella metà del 1700, la duchezza del Devonshire è la donna più influente di Londra: detta i canoni della moda, protegge i letterati e si interessa attivamente di politica appoggiando i Whig. Questa immagine pubblica brillante cela però una donna infelice ed umiliata da un marito inaffettivo... Biografia storica con qualche infedeltà, del resto scontata, visivamente impeccabile e ben recitata, in particolare da Fiennes in un ruolo non facile, ma anche un poco accademica, con la maniera che prevale sull'ispirazione, per cui le uniche cose memorabili risultano i costumi e arredi sfarzosi.
Lupus73: Poliziesco-action con canovaccio tipicamente anni '80 non troppo elaborato ma con buona regia, col criminale (in questo caso della Georgia ex sovietica) a cui la coppia di poliziotti dà la caccia per l'intera durata. Tuttavia la particolarità sta nel fatto che Schwarzy interpreta un poliziotto sovietico monolitico in missione negli USA (quindi la situazione mette in evidenza il divario culturale ai tempi della cortina di ferro) e un Jim Belushi particolarmente brillante (un taglia e cuci per tutta la durata) come elemento che dà quel tocco di humor contrapponendosi al buon Arnold.
Simdek: Commedia incentrata sull'argomento preferito dalla Littizzetto, il membro maschile (origine e dimensioni), con la "colpevole" collaborazione di un Papaleo, che fa la sua onesta parte ma che resta immischiato e triturato in questa "inaccettabile vaccata". Ritmo blando e solo un paio di spunti comici (come si poteva fare di più con queste basi?), degno del peggior Vitali... almeno con lui, però, avrei riso di più. Se l'avessi visto al cinema avrei chiesto il rimborso del biglietto. Peggiore sceneggiatura della storia del cinema.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 12:15 12:15 su Rai Movie
Il Gobbo: Una banda di Kiowa costringe il trapper Joe Bass a scambiare delle pellicce con uno schiavo nero. Poco dopo però gli indiani sono massacrati da dei cacciatori di scalpi, e per Bass e il suo "compagno" inizia la caccia al maltolto. Western picaresco e comico di Pollack, un po' didascalico sul piano della scontata moralina, ma notevole su quello dei paesaggi e dello spettacolo, con grandi scene d'azione e interpreti tutti in parte (ovviamente la Winters e Kojak gigioneggiano). Fra gli scagnozzi un habituè dei set nostrani, il muscolone Dan Vadis.
Samdalmas: Cimino è stato un cineasta anarchico e ribelle che ha lasciato pochi film. In ognuno c'è qualcosa di personale e anche la figura del tenente Stanley White, reduce del Vietnam, che scatena una guerra a Chinatown, sembra una metafora della sua carriera. Scritto con Oliver Stone, è un buon compromesso tra un film di genere e uno d'autore, con un convincente Mickey Rourke. Alcuni momenti sono notevoli, anche se non siamo ai livelli de Il cacciatore.
MEMORABILE: La sparatoria nel ristorante; Il viaggio a Bangkok.
Siska80: Cambiano le facce, ma le storie sono create in blocco: anche qui, come in decine di altri film simili, due colleghi che si detestano finiscono per innamorarsi l'uno dell'altra, complice l'avvolgente atmosfera natalizia. Sufficiente il cast, ma nonostante la breve durata ci si annoia a più riprese anche perché i dialoghi banali vengono per giunta sottolineati da una recitazione enfatica. Perderlo non è un reato.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 14:10 14:10 su Rai Movie
Saintgifts: Bisogna subito dire che il film, classico prodotto hoolywoodiano da supermarket piuttosto che da boutique, non offre niente che non si sia già visto nel filone thriller. Ci sono tutti gli ingredienti classici del caso e si sa già come andrà a finire, anche se gli sceneggiatori ce l'hanno messa tutta per tentare di inventare varianti che potessero aumentare la tensione e sorprendere lo spettatore. Si guarda comunque con interesse e Freeman con l'orecchino e l'Harley a me sta particolarmente simpatico. Interpreti professionali e regia nella norma.
Gottardi: Uomo dopo un incidente stradale perde la memoria: accusato di essere un serial killer di donne fugge dall’ospedale con infermiera come ostaggio e cerca di ricostruire il proprio passato. Pessimo sotto tutti i profili: tecnicamente, recitativamente (soprattutto la Eastwood) e con presupposti fasulli: l’infermiera aiuta il serial killer efferato di cui non sa nulla e ne diviene complice sulla base di un trauma giovanile per cui il padre si suicidò ingiustamente accusato. Colpi di scena telefonatissimi, tutto il resto è noia.
Cloack 77: Ma perché uno deve sentirsi in dovere, deve prendersi la briga di modificare l'Iliade? Questo è un dubbio al quale non riuscirò mai a dare una risposta. Non era un dovere riportare l'Iliade passo per passo, ma cancellare le fondamenta del testo significa poi raccontare semplicemente un romanzo di figurine senza sostanza. Un disastro su tutti i fronti, resta godibile solo lo spettacolone hollywoodiano, dell'assedio e l'ingresso del cavallo a Troia, ma sembra di vedere un'altra storia.
Cloack 77: L'incredulità è il sentimento più concreto che progressivamente si impadronisce della cognizione; non è possibile che ci vogliano prendere in giro (regista, attori e autori) ancora una volta. Invece siamo alle solite: Brignano a Cuba potrebbe anche far ridere, ma è invischiato in una barzelletta amorosa senza né capo né coda; Pannofino nelle vesti di un Ferretti sporco e cattivo sarebbe da vedere, ma è quasi una comparsa; il contorno non esiste, la famiglia oppressiva, Cuba, la fuga.... Puerto Escondido sembra un capolavoro assoluto.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 16:10 16:10 su Rai Movie
Rambo90: Bellissimo western di Mann, con toni da dramma greco, ben evidenti nei difficili legami della famiglia Waggoman e con una maestosa fotografia in Technicolor che rende giustizia ai paesaggi sconfinati. Eccezionale James Stewart nel classico ruolo di uomo in cerca di vendetta (ma profondamente giusto), ma bravi anche Kennedy, Crisp e il sempre presente Elam. Ottimo.
Belfagor: Per pagarsi gli studi Hamina diventa la dama di compagnia di una scontrosa vecchietta. Commedia graziosa e ingenua come la protagonista, ben interpretata da Sandra Dee, che riesce ad unire sentimenti zuccherosi e umorismo, seppur in modo leggero e non molto originale. La descrizione del rapporto tra le classi nella società americana è all'acqua di rose. Buona la fotografia.
Digital: Un bandito, dopo aver rapinato una banca si dà alla fuga. A inseguirlo ci si mettono il compagno della ex moglie e alcuni uomini senza scrupoli decisi a intascarsi la refurtiva. Western che si guarda con estremo piacere grazie alla regia vivace capace di rendere interessante una storia che pur essendo risaputa, non manca di elargire tensione, tra furibondi corpi a corpi e spettacolari scontri a fuoco. Murphy è una garanzia nel ruolo dell'eroe senza macchia, mentre McGavin gigioneggia come villain. Veloce, mordace b-movie d'antan da riscoprire.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 18:00 18:00 su Rai Movie
Xabaras: Sarebbe fin troppo facile criticare l'improbabilità della location campagnola, sorridere alla vista degli improponibili cactus di cartone o rimanere interdetti di fronte al sostanziale scopiazzamento degli ormai stra-abusati stilemi del western classico americano; molto meglio lasciarsi ammaliare dallo sfolgorante rigoglio visivo tipico di ogni grande opera baviana, invece. Alcuni hanno anche notato piccole somiglianze con Il mucchio selvaggio, e in effetti la fallimentare rapina con i banditi travestiti da innocue giubbe blu qualche dubbio lo lascia.
Vitgar: Commediola che non riesce a scrollarsi di dosso quel marchio "made in Italy" inteso nel suo senso negativo. Genovesi prova a percorrere situazioni paradossali alla Wes Anderson senza però averne la capacità immaginifica, restando così con una sceneggiature impacciata e scollegata. Il cast è di buon livello, anche se alcuni attori non sono al loro top. Buona la colonna sonora di Farri.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 19:30 19:30 su Rai Movie
Cristian: Mi è piaciuto solo in parte: c'è un Villaggio che sembra stanco (eppure siamo al quarto capitolo della saga), le gag sono le solite ma comunque si riesce a ridere. La cosa che non mi è piaciuta per niente è la fine del film, che si conclude come se fosse stata tagliata a metà...
Galbo: Ennesimo film sui preparativi per un matrimonio tra le generali incomprensioni delle famiglie dei promessi sposi: un tema stra-abusato al cinema e per il quale questo Matrimonio in famiglia non aggiunge nulla di nuovo, né riesce a valorizzare il potenziale messo a disposizione da un discreto cast, a cominciare da Forest Whitaker, che appare francamente sprecato. Veramente pochi gli spunti divertenti e anche questi non adeguatamente valorizzati.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Warner Tv
Frivolissima commedia tutta al femminile che pare nata per attrarre gli strali della critica (come regolarmente accaduto) ma che gode di un insospettabile brio e di interpretazioni vivaci che la rendono a suo modo originale e divertente, ritmata oltretutto da una colonna sonora supervisionata al meglio, ricca di carica. Prendi sei giovani e belle cheerleader e le fai agire disinvoltamente come ci si aspetta dal ruolo: di certo non si scervellano affrontando gravi questioni filosofiche, in poche parole. Al massimo si dedicano a ipotizzare chi sarà la nuova reginetta del ballo o a sognare il bello...Leggi tutto della scuola (Mardsen); che poi finisce tra le braccia di Diane (Shelton), la biondina leader delle cheer(leader). I due si amano dal primo momento, tanto che – ahi – lei rimane incinta. Problemi? Macché: lo si tiene; anzi, al plurale visto che saran gemelli. Ma i soldi per crescerli dove li trovi? Nessun problema, ci pensa il gruppo. Noleggiando la cassetta di POINT BREAK l'idea sorge spontanea: rapina in banca con maschere (in questo caso da “bambola Betty”) e vestiti ispirati alla bandiera americana. Il film è tutto così: non c'è spazio per ragionare, per farsi domande, per riflettere. Colpevolmente (visto che l'insegnamento non è dei più educativi) le nostre sei ragazze (più una, la figlia dell'armaiolo, il quale per scontare pistole e fucili la pretende futura cheerleader) lo script di Mandy Nelson frulla tutto in un copione che si prende allegramente beffe dei drammi tipici dell'heist-movie e che estremizza l'ironia di Tarantino per ridurre tutto a uno scherzo affrontato con ingenuità quasi favolistica. Perché allora la leader della squadra rivale sta raccontando tutta la loro storia alla polizia facendoci capire che la stiamo rivivendo all'interno di un lungo flashback? Ci sarà la svolta inattesa che in film così comunque prima o poi solitamente arriva? Francine McDougall dirige il suo unico film distribuito in sala con un disimpegno che si sposa benissimo con la semplicità dei processi mentali propri delle protagoniste, le quali dal canto loro recitano con la dovuta brillantezza. Se Marley Shelton col suo pancione è l'indiscussa trascinatrice (alla rapina le altre si fingeranno a loro volta incinte per deviare ogni sospetto) è impossibile non apprezzare la verve di Mena Suvari, inizialmente in ombra poi più centrale (anche perché ha il compito di interrogare per una “consulenza” la madre in carcere). Le altre seguono, fanno da piacevole contorno in una pellicola da seguire a cervello completamente disconnesso lasciandosi accompagnare dalle musiche e ammirando le “american beauties” a casa e sul campo, mentre si esibiscono. Il politically incorrect serpeggia sorprendentemente più qui che laddove è smaccato, le battute non mancano, i dialoghi frizzano e la regia è svelta come deve, con una conclusione saggiamente anticipata ancor prima che scocchi l'ora e venti.Chiudi
Pesten: Film che può sembrare quasi un passaggio di consegne dal vecchio al nuovo western, in cui l'old school Wayne si trova in situazioni per lui quasi inconcepibili (le moto, le macchine, le nuove pistole). La pellicola è abbastanza prevedibile e si barcamena tra situazioni più crude e violente del solito e altre tipicamente ironiche ma leggermente stiracchiate. Le prime, supportate anche da eccellenti riprese in esterno, aiutano a reggere un preludio ampio e dilatato, le seconde reggono solo grazie alla presenza del Duke. Non un capolavoro, ma comunque degno di essere visionato.
Pessoa: Terza fatica cinematografica e seconda consecutiva per la coppia Battista-Salvi che, se possibile, riescono a fare peggio che in precedenza. La colpa è essenzialmente dello script, assolutamente deficitario, che propone battute e situazioni che invece di far ridere lasciano sgomenti per la loro pochezza. I protagonisti dimostrano ancora una volta di non riuscire a reggere un film intero sulle spalle e le seconde linee sono del tutto inadeguate. Si salvano solo un'intrigante Bergamo e il solito Mattioli che però appare troppo poco. Scarsissimo.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Schramm: Besson deve avere un conto aperto con le orfanelle rese tali dal crimine (fuorilegge o parastatale che sia) e che a 6 anni meditano tremenda vendetta, saltano di tetto in tetto che nemmeno l'uomo ragno, e hanno come tutore uno zio hitman che tramanda la tradizione familiare sparando indisturbato a rampazzo fuori da un asilo. Con uno sbalzo temporale di circa 15 anni, la nostra catwoman ne combina peggio di Bertoldo di Francia in un patapim-patapum di improbabilità e "imprevisti" che fan cadere la mascella. Ma più per gli sbadigli che per lo stupore. Robe che nemmeno Hanna & Barbera.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Giacomovie: Durante il secondo dopoguerra la prostituta Filumena Marturano usa la furbizia per farsi sposare dal ricco amante Domenico. De Sica accentua i connotati teatrali che ben si adattano al contesto partenopeo dell’originale commedia di De Filippo, ma riesce a non farlo sembrare un film troppo teatrale. La sceneggiatura è ricca di dialoghi e la storia si mantiene scorrevole. Splendida la prova di Sofia Loren, che le è valsa solo un David ma che avrebbe meritato di più.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Twenty Seven
Pinhead80: Volgarissima commedia che dovrebbe mettere in risalto il lato nascosto delle moderne mamme capaci di lavorare a casa e fuori ma anche di essere trasgressive. In realtà quello che esce fuori è un quadro grottesco, un enorme stereotipo sulla figura genitoriale femminile che sforna sproloqui senza soluzione di continuità e senza senso. Irritante.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 2
Daniela: Ai bambini, per indurli a mangiare anche cibi a loro sgraditi, se ne vantano le tradizionali virtù: il pesce che contiene fosforo e fa bene al cervello, gli spinaci che rendono forti come Braccio di ferro. Così, guardando insieme il sequel di Conan, durante una certa scena al più grandicello venne da osservare rispetto a Schwarzy: "deve aver mangiato tanti spinaci... e poco pesce". Questa scena mi è rimasta cara, il resto del film lo lascio perdere volentieri, anche se presenta alcuni aspetti spettacolari, per la mediocrità della storia.
Hackett: Poco divertente questa commedia francese, che sfruttando il consunto tema dell'importanza di certe piccole scelte (alla Sliding doors) cerca di coinvolgere lo spettatore in una storia di corna o presunte tali che non decolla mai. Personaggi poco divertenti, dialoghi scialbi e un cast che non convince per un film che invece che divertire lascia troppo spesso il posto alla noia.
Galbo: Evitando le possibili trappole del semplice film biografico, il neo regista Di Stefano realizza un buon thriller psicologico sul rapporto tra vittima e carnefice. L'autore lavora sulla psicologia dei personaggi avvolgendoli in un'ombra lugubre. L'atmosfera "inquieta" rappresenta alla lunga il lascito principale della pellicola, che punta a mostrare il fascino sinistro del male. Ottima la ricostruzione ambientale. Diligente Hutcherson, bravo Del Toro che però è perdente nel confronto con il magnifico Escobar di Wagner Moura.
Galbo: In un laboratorio di Chicago viene mnessa a punto un importante scoperta molecolare ma l'attività viene presa di mira da servizi segreti deviati. Action non particolarmente degno di nota se non per la presenza del grande e carismatico attore Morgan Freeman. Per il resto si tratta del solito film segnato da azione adrenalinica, esplosioni ed inseguimenti non particolarmente originali e sempre ad alto tasso di improbabilità sia pure realizzati con discreto senso del ritmo. Parecchie somiglianze con il ben più riuscito Il fuggitivo.
Lupus73: "La montagna tra di noi" è il titolo originale (e migliore). Un survival tra le nevi con una consistente componente romance. Ambientazione e fotografia (genuina e senza fronzoli) sono un continuo spettacolo di vette, dorsali, crepacci, foreste innevate e acque ghiacciate. Il soggetto non è originalissimo e - a parte qualche trovata particolare nella sopravvivenza - ciò che lo distingue è l'ostica love story tra i due protagonisti (con immancabile scena d'amore stile Harmony...) giustificata dal contesto. Buone regia e interpretazioni.
MEMORABILE: La scena del puma; La scivolata verso il crepaccio.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Warner Tv
Daniela: Commedia originale, con un novello Candido (Fraser, molto in parte) che scopre il mondo e le sue stranezze moderne con lo sguardo vergine di chi è rimasto segregato per 35 anni in un rifugio antiatomico causa paranoia dei genitori. Costoro sarebbero in effetti da biasimare assai, ma non è possibile farlo, considerata la simpatia della coppia composta da Sissy Spacek e Christopher Walten. Nulla di travolgente, ma si può tranquillamente vedere, anche se la durata forse è eccessiva.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai Movie
Daniela: Coppia spiantata va a vivere in un palazzo in cui nessuno vuole abitare perché si crede sia infestato dal fantasma di un nobile spagnolo... Trasposizione della commedia di Edoardo De Filippo in una chiave di farsa di grana grossa che ne stravolge il significato più ancora della modifica dell'epilogo... Fuori ruolo Gassman marito ingenuo che forse avrebbe meglio figurato al posto di Adorf, appena accettabile Sophia Loren a cui si chiede solo di vestire ancora una volta i panni della popolana procace. Il titolo più mediocre nella filmografia di Castellani.
B. Legnani: Parodia di Zorro, azzeccata nei "tòpoi" dei duelli e nella relativa presa in giro, oltre che nel parlare ricercato dello Zorro infantile, ma un po' meno funzionante come ritmo, con alcune lungaggini prendi-tempo. Gradevoli i big: non solo Chiari, ma anche Gassman (che gigioneggia tanto leggermente quanto adorabilmente) e Luigi Pavese. C'è, non accreditata, la Loren.
MEMORABILE: "Siete arrivato in tempo, proprio come nei film!"
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 23:10 23:10 su Twenty Seven
Lovejoy: Versione cinematografica di un personaggio di successo dei fumetti e della tv made in Usa. Discreta, sorretta da un buon ritmo e da alcune gag molto divertenti. Ma la trovata geniale è stata affidare la parte del burbero vicino Mr. Wilson al carismatico Walter Matthau, qui davvero esilarante. Ottimo come sempre anche Lloyd. Così così il giovane Gamble.
Martedì, 6/12/22 ALLE ORE 23:30 23:30 su 20 Mediaset
Herrkinski: Survival-movie tratto da una storia vera che si dimostra migliore della sua reputazione; certo, è tutto già visto e si seguono abbastanza pedissequamente i canoni del filone, così come il personaggio di Hartnett - comunque bravo - non ispira proprio simpatia e molte delle sue azioni nella prima parte sono estremamente stupide; ma l'atmosfera ghiacciata e desolata è ben resa e l'escalation di difficoltà e sforzi fisici coinvolgente, così come emozionale è l'ultima parte, con un'apparizione del vero LeMarque senza gambe. Una storia di redenzione e speranza che può farsi apprezzare.
Il ferrini: Thriller popolato da personaggi davvero bizzarri, come spesso accade con Rafelson. Samuel L. Jackson, per una volta buono, si ritrova ostaggio di una sconclusionata banda di rapinatori capeggiata dal viscido Skarsgård, ma è soprattutto con la Jovovich che instaurerà un rapporto pericoloso (notevole la scena del violoncello). Nonostante qualche forzatura di troppo la vicenda si lascia seguire con interesse fino all'epilogo. Visti i nomi in ballo era lecito attendersi di più, ma qualche buon momento c'è.
Puppigallo: Più crepuscolare di così...Oltre al vecchio West, qui ormai anacronistico e presente solo grazie a vecchi dinosaurici pistoleri, si è al cospetto di un protagonista (bravo e tristemente convincente), che oltre a far parte di quella stirpe quasi estinta, deve fare i conti con un brutto male che non dà scampo. Il ritmo è quel che è; e non potrebbe essere altrimenti, visto che si tratta di un lento epitaffio. Ma alcuni personaggi contribuiscono a dare ossigeno (il dottore, lo sceriffo idiota, il becchino e il nero; più banale il ragazzo-fan), rendendo piacevole la visione. Riuscito.
MEMORABILE: La locandiera: "Lei è un famigerato individuo avulso da ogni buona regola di decenza, un assassino". E lui: "Solo perchè miravo meglio degli altri?".
Myvincent: Non un film che si ispira alla realtà, bensì un film che la racconta, anche attraverso il confronto fra gli interpreti e i veri protagonisti della vicenda: una bravata fra studenti universitari che voleva far loro toccare il cielo con un dito e guadagnare un sacco di dollari. Il film gode di un cast di attori davvero in gamba che "scivolano" con naturalezza su dialoghi fatti su misura per rappresentare le loro varie tipologie psicologiche. Eccessivamente rigorosa la punizione che gli verrà assegnata. Ma questa è la storia.
Didda23: Tom DeCillo compie un autentico miracolo nel montare e nel dirigere un magnifico documentario nel quale si ripercorre filologicamente la cavalcata imperiosa dei Doors nel mondo meraviglioso del rock made in Usa. Interviste succulente e intensissimi materiali inediti hanno il pregio di innalzare esponenzialmente la qualità del girato. Ottima la scelta di dare ampio spazio alla musica. Scalda il cuore.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 00:00 00:00 su Rete 4
Rambo90: Per niente all'altezza del precedente: un sequel senza idee e senza nerbo, in cui non si riconosce nemmeno la mano dello stesso regista. Patric è troppo insipido per sostituire Reeves, la Bullock troppo sopra le righe, Dafoe è l'unico a salvarsi come villain di tutto rispetto. La prima parte è soporifera, dopo ci si sveglia grazie a buon effetti speciali e a un po' di tensione, ma ormai la frittata è fatta.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 00:50 00:50 su Cine 34
Nando: La commedia pecoreccia a cavallo degli anni '70 annovera anche questa pellicola ambientata a Stresa. La solita scuola scombiccherata con il preside Banfi che regna incontrastato nelle situazioni comiche. Nel complesso abbastanza scadente, con solo due topless della fata Rizzoli e della sorprendente Martinez. Vitali solito zimbello e la De Simone volutamente invecchiata.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 00:55 00:55 su Rai Movie
Silenzio: Sunto e sublimazione della poetica western del regista californiano, a partire dal protagonista, archetipo dell'eroe manniano che «non incarna la legge, la terra, l'immagine paterna, ma viene da altrove e va altrove» (J. Rancière); così come la macchina da presa che lo immortala, Lockhart soffre gli spazî chiusi (civiltà), trovando agio soltanto nella sconfinatezza dell'Esterno (Natura-libertà). Dietro la figura tragica di Alec Waggoman non si fatìca a riconoscere il Lear scespiriano. Cast eccelso.
MEMORABILE: "Eppure hanno tutti un paese al quale sentono di appartenere, no?" - "Non io: a me pare sempre d'essere nato dove sono".
Flazich: Thriller con punte di morbosità. Tutto inizia per caso a una seduta di sesso-dipendenti dove due persone si incontrano; questo genererà una serie di conseguenze. La trama è veramente complessa e non è avara di colpi di scena. La tensione rimane costante per tutto il film fino alla fine dove ogni dubbio verrà svelato. Buona l'interpretazione di Bardem anche se la migliore performance spetta a Victoria Abril. Le musiche ricordano moltissimo i film di Hitchcock e questa assonanza è più forte nel finale.
Digital: Un bandito, dopo aver rapinato una banca si dà alla fuga. A inseguirlo ci si mettono il compagno della ex moglie e alcuni uomini senza scrupoli decisi a intascarsi la refurtiva. Western che si guarda con estremo piacere grazie alla regia vivace capace di rendere interessante una storia che pur essendo risaputa, non manca di elargire tensione, tra furibondi corpi a corpi e spettacolari scontri a fuoco. Murphy è una garanzia nel ruolo dell'eroe senza macchia, mentre McGavin gigioneggia come villain. Veloce, mordace b-movie d'antan da riscoprire.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 02:25 02:25 su Cine 34
Panza: Ripescando un po' da tutti quei miti degli Anni Sessanta, un film a tre episodi con tempo centrale delle ambizioni, l'elevarsi dalla massa identificandosi con qualcuno di superiore. La realizzazione è sciatissima, con una regia incapace di imprimere un ritmo deciso a una pellicola senza linfa, senza idee; da salvare solo per due o tre ideuzze mal gestite. Degno di nota in questo senso l'ultimo episodio con qualche sprecato esterno americano. Azzeccata la locandina. Occasione mancata perché i soggetti erano discreti.
Belfagor: Sarà che con i precedenti tre c'è poco in comune (legami di parentela e Eugene Levy a parte), sarà che sono scomparsi i fastidiosi personaggi originali, ma questo quarto capitolo della saga è una tacca al di sopra dei predecessori. Ciò non toglie che sia un brutto film, poco divertente nella sua giaculatoria di volgarità gratuite. L'unico a lavorare seriamente è Levy, che però è molto defilato. Se ci tenete a completare la saga...
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 02:50 02:50 su Rai Movie
Il Gobbo: Il fanatico maggiore Dundee conduce una sua guerra personale con gli Apaches guidati dal feroce Sierra Charriba, e allo scopo recluta un manipolo di desperados fra i prigionieri sudisti. Inizia la caccia... Epico western di Peckinpah, scempiato dai produttori e restituito a nuova vita dal dvd (sempre sia lodato), che ne ha ripristinato l'integralità. Influentissimo, vibrante, con interpreti superbi (Heston mai così bravo, Richard Harris eccellente). Imperdibile, ora da vedere rigorosamente nel director's cut.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 03:00 03:00 su Rete 4
Saintgifts: Edouard Molinaro precursore dei tempi. Ha anticipato Dolce e Gabbana in due stilisti inglesi, uno comprensivo e "dolce", l'altro più burbero e "sgarbato" e una spia russa con le sembianze di Putin. Il film è simpatico: sono carini la Bardot, falsa oca ma bella per davvero e Perkins più timido che nevrotico. La storia di spionaggio, messa in commedia, poteva essere azzeccata anche lei, se montata tagliando qualcosa e mantenendo un ritmo più serrato. Ho letto da qualche parte che non è piaciuta agli inglesi: strano, forse si sono visti allo specchio.
Daniela: Trasposizione fastosa per quanto riguarda il dispiego di mezzi e l'impiego di comparse, ma resa mediocre da una sceneggiatura da banale fotoromanzo, dialoghi insulsi, personaggi privi di spessore quasi sempre affidati ad attori inadeguati al ruolo. Il risultato è una patacca indegna della regia dell'esperto Wise, indigesta come una peperonata, in cui l'infedeltà al testo omerico è in fondo il male minore, dato che gli unici momenti sopportabili sono quelli in cui i personaggi sono figurine da diorama che battagliano con il sottofondo della colonna sonora di Max Steiner.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 04:20 04:20 su Rete 4
B. Legnani: Frammentario. L’ispirazione della pellicola (Petrolini, ça va sans dire) contiene una promessa che la parte iniziale del film pare mantenere, invece essa si trasforma in una premessa, se non a una mezza delusione, a un’opera che mantiene meno dello sperato. Ci sono caratteristi adorabili (pure Lorenzon e Mino Doro!), ci sono momenti gustosi (la pelliccia), ma manca una vera unità narrativa, il che forse è dovuto ad un brodo un po’ allungato. Si guarda fino in fondo, ma in fondo si ha ancora fame.
MEMORABILE: Il noto tormentone “A me m’ha rovinato la guèra”.
Caesars: Castellari non è un regista da buttare, ma questo film non appartiene certo al suo miglior repertorio. La trama è trascurabile, le scene di lotta con gli squali sono anche ben realizzate ma sono abbastanza ridicole e soprattutto Franco Nero è inguardabile con quel zazzerone biondo posticcio. Certamente la pellicola non si vuol prendere sul serio e si respira una certa aria (auto) ironica, ma il risultato finale è decisamente sconfortante e rasenta l'inguardabilità. Consiglio di spendere 90 minuti in modo più proficuo.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 06:40 06:40 su Rai Movie
Saintgifts: L'impressione è che sia già tutto predisposto e preparato e si confida sulla conoscenza dello spettatore del Far West cinematografico, così che non c'è bisogno di sceneggiare in modo esplicativo e si entra subito nel vivo delle relazioni personali. Detto questo è indubbio che il film gode di un ottimo cast, è diretto con sicurezza e offre scenari naturali molto suggestivi. Dalla metà del film in avanti, la storia entra nel vivo e la prima impressione è dimenticata e allora si segue con interesse lo sviluppo dell'azione di stampo classico.
MEMORABILE: Il finale superclassico, certo che dal New Mexico a New York, passando per Laramie, era un bel viaggio per quei tempi.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 06:50 06:50 su Cine 34
B. Legnani: Parodia di Zorro, azzeccata nei "tòpoi" dei duelli e nella relativa presa in giro, oltre che nel parlare ricercato dello Zorro infantile, ma un po' meno funzionante come ritmo, con alcune lungaggini prendi-tempo. Gradevoli i big: non solo Chiari, ma anche Gassman (che gigioneggia tanto leggermente quanto adorabilmente) e Luigi Pavese. C'è, non accreditata, la Loren.
MEMORABILE: "Siete arrivato in tempo, proprio come nei film!"
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 08:35 08:35 su Rai Movie
Markus: Commedia non memorabile ma dotata di buoni propositi di costume sugli affari di cuore e sul matrimonio in generale. Tre ragazze orfane di madre e una governante in casa che le solletica a cercarsi l’uomo ricco “per sistemarsi”. Scaturiscono situazioni talvolta simpatiche ma con un velo drammatico e moralistico fondamentale. Un cast variegato in una Milano tra l’antico e il moderno (che preme). Singolare il ruolo di “fidanzato modello” di una delle tre ragazze dato a un giovane - ma già celebre - Mike Bongiorno.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 08:35 08:35 su Cine 34
Motorship: L'ultimo film del duo Franchi-Ingrassia è una commedia piuttosto diversa dalle loro solite. Pur mantenendosi su livelli di comicità piuttosto alta, presenta invero anche molte parti malinconiche e amare. Sebbene non esente da qualche incertezza, la pellicola si può dire tutto sommato riuscita e gradevole. Il vero mattatore del film è Franco Franchi (ottimo), mentre Ingrassia gli fa onestamente e con mestiere da spalla. Bravi anche Carotenuto, Fiorentini e Marsiglia. Bello il finale amaro.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 10:20 10:20 su Rai Movie
Ultimo: Un film che ha davvero poco da dire nonostante il tentativo di realizzare un buon prodotto sfruttando una trama vista e rivista (una relazione extraconiugale tra lei, classica quarantenne lavoro e casa e lui, poliziotto dai mille problemi). Bocci si conferma più adatto ai prodotti televisivi, la Gerini ha vissuto tempi migliori. Filmaccio, dove si salvano solo (pochi) momenti di tensione.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 10:35 10:35 su Cine 34
Fabbiu: Quando ero piccolo amavo questo film. A rivederlo oggi penso che Bingo Bongo possa divertire molto più i piccoli che i grandi. Sicuramente aveva un suo perché negli anni 80 e oggi può piacere molto solo per lo stile trash (Celentano si getta da un palazzo con un ombrello, mangia pezzi di televisione, ospita King Kong a casa). Certe cose sono divertentissime (ad esempio la riunione con gli animali al consiglio degli scienziati), altre estremamente banali. Divertente, ma nella sua colossale ingenuità.
Nicola81: L'ultimo film diretto dallo specialista Sherman è probabilmente anche il più violento tra i western interpretati da John Wayne, che naturalmente ripropone con la solita bravura il suo solito personaggio. Qualche elemento di novità è rappresentato dal sequestro a scopo di estorsione del bambino (evento insolito in un film del genere) e dall'ambientazione della vicenda nel 1909, con impiego anche di automobili e motociclette, ma poi lo svolgimento è abbastanza classico, per quanto piacevole, con gli annessi battibecchi padre/figli e il finale che esalta l'importanza della famiglia.
MEMORABILE: I titoli di testa, che mettono a confronto la vita nelle metropoli con quella del West; Il massacro iniziale; La violenta resa dei conti conclusiva.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 12:00 12:00 su Rai Movie
Saintgifts: I graffiti dei titoli di testa partono dagli antichi egizi e, attraverso greci, romani, Medio Evo, arrivano alla Guerra di Secessione; i bovini sullo sfondo accomunano tutte queste epoche. Una grande mandria è infatti la protagonista del film, assieme ad un Holden mezzo americano e mezzo messicano, coinvolto e usato suo malgrado da nordisti e sudisti. C'è anche un commento di Lincoln su questa vicenda, che fa pensare a una sua origine storica. Ben realizzato e diretto. Le interpretazioni eccellenti ne fanno un western molto godibile.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 12:50 12:50 su Cine 34
Reeves: Una commedia che dovrebbe essere diversa dalle altre e in parte, almeno nella sceneggiatura, va in quella direzione, salvo poi chiedere a tutti gli attori i tic e le battute che fanno parte del loro repertorio. La struttura dichiaratamente teatrale e televisiva del film non ingombra, quello che ingombra sono alcune caratterizzazioni non riuscite, prima tra tutte quella di un solitamente bravo Ricky Memphis.
Stefania: Nel comodino di Nora ci sono un rosario, un vibratore e la foto del figlio, morto adolescente. Li guarda, questi oggetti, il giovane Max, suo amante occasionale, è come se definissero l'identità di questa donna, diffidente e sfacciata, che ride molto senza nessuna allegria. Questi e altri ottimi dettagli visivi, insieme alle sensibili caratterizzazioni di Spader e della Sarandon, danno a questa stravista storia d'amore una patina acre e ruvida, la credibilità di un microdramma quotidiano. Finale consolatorio, ma è il finale che volevamo!
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 14:00 14:00 su Rai Movie
Il ferrini: Gioiello di Rodriguez: ottime trovate registiche, splendida colonna sonora, tutto il cast in ottima forma. La storia è consueta, ma il modo folle e visionario in cui si dipanano le varie scene rendono questa pellicola un piccolo capolavoro del puro intrattenimento (la barzelletta raccontata da Tarantino e la custodia della chitarra/bazooka sono due momenti di rara comicità). Antonio Banderas e Salma Hayek assoluti mattatori ma anche Buscemi lascia il segno. Il Messico è fotografato in modo assai suggestivo. Consigliato.
MEMORABILE: "Ti ho già ringraziato?" "No" "Lo farò".
Nicola81: Don Siegel rende omaggio al western classico e al suo attore per antonomasia, che già malato e in perfetta simbiosi con il suo personaggio si congeda dal cinema con un'ultima sofferta e toccante interpretazione. L'azione ovviamente latita e prevalgono piuttosto i dialoghi, le psicologie e, soprattutto, la nostalgia nei confronti di un'epoca giunta ormai al tramonto (il progresso incombe). Grande cast di contorno per un film importante, anche se forse leggermente sopravvalutato, come spesso capita alle pellicole testamento.
MEMORABILE: La spregevole proposta della ex prostituta; Il finale.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 15:50 15:50 su Rai Movie
Tarabas: Un Mucchio ante litteram, l'armata assemblata dal Maggiore Dundee per dare la caccia all'apache Charriba: "Civili, banditi, negri, sudisti", come elencati dal narratore, il trombettiere del reggimento. In un mondo ancora di frontiera, la caccia diventa guerra privata di un uomo che conosce solo la guerra, affiancato e fronteggiato dal suo alter ego, ex amico passato ai confederati che ha la faccia nobile e ribalda da soldato di ventura di Harris. Il director's cut guadagna in coerenza e soldità, ma anche nella versione "ufficiale" è comunque un film avvincente e coinvolgente.
MEMORABILE: Il sudista Tyreen che muore per riprendere al nemico la bandiera, come un vero ufficiale, anche se la bandiera è quella "sbagliata" dell'Unione.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 16:20 16:20 su Rete 4
Parsifal68: I quattro figli di una donna morigerata si ritrovano per il suo funerale e sono costretti a scendere in guerra contro un allevatore truffaldino che punta alle terre della donna. Solido western vecchia maniera che ha nel tema della famiglia il suo punto nevralgico. Magari alcune cose sono abbastanza stereotipate, ma è un film la cui trama non ha falle e procede verso la fine con indiscusso mestiere. Attori tutti ben in parte: Wayne e Martin of course, ma anche gli altri se la cavano ottimamente. Hopper cattivo quanto basta.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 16:55 16:55 su Cine 34
Pessoa: Terza fatica cinematografica e seconda consecutiva per la coppia Battista-Salvi che, se possibile, riescono a fare peggio che in precedenza. La colpa è essenzialmente dello script, assolutamente deficitario, che propone battute e situazioni che invece di far ridere lasciano sgomenti per la loro pochezza. I protagonisti dimostrano ancora una volta di non riuscire a reggere un film intero sulle spalle e le seconde linee sono del tutto inadeguate. Si salvano solo un'intrigante Bergamo e il solito Mattioli che però appare troppo poco. Scarsissimo.
Daniela: Giornalista di belle speranze ritiene che l’ambizioso procuratore generale trucchi le prove nei processi in cui sostiene la pubblica accusa n modo da garantirsi un verdetto di colpevolezza. Per dimostrarlo, ha la bella idea di farsi incastrare per un delitto che non ha commesso… Pur diretto da un artigiano di buon mestiere, è remake privo di mordente, causa sceneggiatura fiacca e piena di incongruenze. A rendere impietoso il confronto con l’originale contribuisce la prova assai mediocre del cast, con Douglas che recita con i denti.
MEMORABILE: Nell’era del digitale, che uno si metta ad attraversare tutta la città per andare a prendere un cd che poteva tenere tranquillamente in tasca....
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 18:05 18:05 su Rai Movie
Piero68: Per la direzione del suo ultimo western Wyler ci regala un grande classico con tutti gli stilemi del genere, anche se con qualche variazione interessante. L'eroe, duro a modo suo, è impersonato da un grandissimo Peck che stavolta oscura finanche Heston nella performance. Nonostante la buona sceneggiatura a fare la parte del leone sono la bellissima fotografia e le grandissime caratterizzazioni di tutti i personaggi. E' proprio vero che erano altri tempi e c'erano più illusioni. Ma come li facevano allora i western....
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 18:50 18:50 su Cine 34
Homesick: Si potrebbe suddividere in tre fasi: una partenza giocosa e frizzante con una sorta di Vacanze romane verdoniana – ma la Hovey è certo più Brooke Shields che Audrey Hepburn -, un calo precipitoso quando subentrano sdolcinati risvolti rosa e una tardiva ripresa con l’inaspettata amarezza finale. Verdone attore si sceglie un personaggio di bambinone, convincente soprattutto nei suoi dialoghi timidi e goffi e, come regista, equilibra i comprimari più esagitati (Fabrizi, Bracconeri) con quelli più impettiti (Bolkan, Saxson).
MEMORABILE: Verdone che racconta alla Bolkan le sue improbabili origini italo-inglesi.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 20:55 20:55 su TV2000
Cotola: Uno dei migliori lavori di sempre firmati da Ivory. Dietro la perfezione formale (due Oscar meritati: scenografie e costumi), spesso fine a se stessa nei film di questo regista, stavolta c’è anche della sostanza. Una storia interessante ed intensa, impreziosita da un grande cast in ottima forma, con la Thompson premiata alla notte degli Oscar. Da vedere sia per chi ama il genere che per gli altri.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
124c: Questo è un film campione d'incassi, con due assi della commedia degli anni '80, Carlo Verdone ed Enrico Montesano, che si contendono i favori del pubblico ed il cuore della bella Paola Onofri. Dopo due film-barzelletta triviali e politicamente scorretti ("I carabbinieri" e "I carabbimatti"), si ritorna a parlare degnamente dell'arma, in un film che non è soltanto commedia. Stupisce vedere Msssimo Boldi, all'epoca usato sopratutto come attore di secondo piano, accanto a Carlo Verdone. Discreto.
MEMORABILE: Montesano: Siamo come Starsky & Hutch, i due carabinieri americani! Verdone: No, siamo come Stanlio e Ollio!
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Warner Tv
Zutnas: Il gioco della scomparsa dei fatti negli Usa: inventarsi una guerra finta per coprire sui media le malefatte del presidente. Assistiamo al dietro le quinte della messa in scena, seguiamo chi lavora al di sopra di tutto, delle leggi e delle istituzioni, chi esercita il potere al fine unico di preservarlo e lo fa a cuor leggero, quasi divertendosi, in una commedia dal buon ritmo che fa sentire inerme lo spettatore di fronte alle fesserie catodiche. La versione italiana del titolo è inspiegabile.
Magnetti: Anche in questo film Clint Eastwood coglie l'occasione per raccontarci come la Giustizia, quella con la G maiuscola, non risieda nelle istituzioni di una nazione ma piuttosto nel profondo dei suoi individui. Si, proprio lui che è un ladro e quindi poco avvezzo a rispettare la legge, se ne farà paladino, mettendo così a rischio se stesso e la trascurata figlia, contro la massima istituzione degli Stati Uniti, il Presidente. Il film in sè, a parte quanto sopra detto, è vedibile e i meccanismi del giallo sono nella norma. Da vedere comunque.
Mercoledì, 7/12/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset