I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 19/09/22 A Domenica, 25/09/22
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Markus: La capacità indiscussa di Sordi è stata quella di saper rendere affabili personaggi cinici e schiavi del potere più bieco che, contrariamente, dovrebbero essere sdegnati. In questo grazioso film di Salce codesta sua qualità è ampiamente riconfermata. Il film narra della malevola carriera medica del Dr. Tersilli (che avevamo già visto ne Il medico della mutua) nel contesto d’una clinica privata dedita allo sfruttamento delle malattie per potersi arricchire. Argomento non lontano dalla realtà, come la cronaca ci ha insegnato.
Lunedì, 19/09/22 ALLE ORE 14:00 14:00 su Rai Movie
Nando: Western spaghetti anomalo in cui si assiste agli indiani crudeli e alla difesa di un fortino gestito da sudisti coadiuvati da dragoni francesi. Non proprio memorabile, con sparatorie posticce e una rissa alquanto tendente al comico. Crawford, vecchia gloria di Hollywood, sverna con una interpretazione senza cuore. Forse è il finale la cosa migliore.
Puppigallo: Quando in un film i momenti ironici sono sciocchezze e quelli che dovrebbero essere seri suscitano ilarità, è evidente che più di qualcosa non funziona. Tra personaggi cartavelinici e difficilmente credibili, la pellicola avanza accumulando scene comico-involontarie in un minestrone pieno di ingredienti grezzi, buttati dentro tanto per abbondare: pistoleri, banditi (uno li chiama anche pirati), cavalleria e indiani. L'unico che se non altro fa quello che deve fare è il cattivo sadico di turno, mentre il resto è più un circo (il medico-becchino). Se si vogliono fare quattro risate...
MEMORABILE: Minacciosi, grossi cespugli sfidano le leggi naturali avvicinandosi al battello, ma un "geniale" pistolero sbotta: "Non sono cespugli, sono indiani!".
Lunedì, 19/09/22 ALLE ORE 15:45 15:45 su Rai Movie
B. Legnani: Fantasmagoria di colori, trionfo della cartapesta, sagace uso di luoghi laziali. Si frullano vincende e personaggi della mitologìa con accostamenti sorprendenti. Azzeccato il forzuto (il doppiaggio di Cìgoli aiuta molto). I dialoghi sono tonitruanti, ma hanno almeno una certa coerenza nella costanza. Personaggi spesso monodimensionali, anche con involontario effetto umoristico (Palmara). Spettacolosa la Koscina. Facce amabili nelle seconde e terze linee (la Rovere, la Quattrini bimbetta - in compagnia dell'onnipresente Martufi - la Paluzzi!). Non funzionano i gruppi di persone, che si muovono come Qui, Quo e Qua. Facendo la tara al tempo, si può dare **½
Galbo: Le vite di due personaggi apparentemente inconciliabili si incrociano in questo bel film di Claude Sautet. Il regista opera una mirabile opera di sottrazione simile a quella del suo precedente (e molto premiato) Un cuore in inverno. Anche in questo caso i dialoghi e le situazioni sono quasi scarnificati e ciò va a favore di un'ottima caratterizzazione dei personaggi principali e delle atmosfere impalpabili e sospese. Perfetti i due attori protagonisti.
Lunedì, 19/09/22 ALLE ORE 19:10 19:10 su Rai Movie
Gestarsh99: Tecnicamente parlando, in questa seconda avventura giraldiana Corbucci si defila abbastanza dal tenore prettamente poliziesco del primo capitolo, amplificando sia il volume delle scurrilità verbali che la sostanza dei siparietti da barzelletta. Calma piatta invece per ciò che concerne il copione, con la solita banda di ladruncoli di borgata che si inguaia sfruculiando il potentone a stelle e strisce di stanza in Italia. Piccola apparizione per Bombolo, che dal terzo episodio in poi diverrà presenza comica fissa destinata a incassare improperi, manrovesci e pedate nel didietro dal compagnone Milian.
MEMORABILE: "Ah cammeriè, arriva 'sta pizza?"; Bombolo costretto a rimangiarsi a tavola il "prodotto" del suo sfregio domiciliare...
Lunedì, 19/09/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Il Gobbo: Crepuscolare americano. Siamo infatti al trapasso fra epoche, ma McLaglen non è Peckinpah e quindi il tema è appena accennato. Il resto è azione, e bella truculenta (il citato Wild Sam e i nostri pistoleros non sono passati inosservati. Heston (doppiato da Cigoli) granitico, Coburn (da Rino Bolognesi) implacabile nella sua ossessione, Parks come sempre fa lo sceriffo. Solido.
Lunedì, 19/09/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Jandileida: Ridotto all'osso quell'inutile orpello chiamato sceneggiatura, abbandonato ogni tentativo di denuncia sociale, possiamo accomodarci, con gioia, nell'abitacolo accanto a Statham. Eh sì, perché il film funziona e raggiunge, anche con una discreta classe per il genere "azione da videogame", i suoi scopi, ovvero intrattenere grazie a momenti action ben congegnati e a far sentire l'aficionado (me) a casa ritagliando per Jason un ruolo perfetto, duro fuori ma buono dentro. Film superiore alla media, dunque, anche grazie a un buon cast capitanato da Allen e McShane.
MEMORABILE: Le copilote: tutte, senza eccezioni, modelle di intimo; La faccia di Statham mentre gli stanno friggendo la macchina con un lanciafiamme.
Lunedì, 19/09/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 1
Galbo: Nella sua seconda vita (artistica) da eroe del cinema action, Liam Neeson batte il ferro finché è caldo e torna sul personaggio di maggior successo, eroe indistruttibile e protagonista questa volta di una vicenda più dalle parti de Il fuggitivo rispetto alle pellicole precedenti. Praticamente indistruttibile, il protagonista è quasi un cartone animato, scalfito quasi da nulla e appoggiato in toto da un regista dal nome di un transformer (ma il soggetto è del solito Besson). Il tutto può divertire ma con il cinema c'entra poco.
Galbo: Lo sport dei polverosi campetti periferici, purtroppo già “inquinati” dall’illegalità e dal fenomeno delle scommesse al centro di un film italiano con luci e ombre. Buone l’ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi, che nella loro varietà appaiono decisamente realistici, così come le sequenze sportive. Buona e credibile la prova degli attori, Pannofino (ma non solo) in primis. Poco originale la storia, che si affida a soluzioni narrative prevedibili e troppo affidate ai cliché del genere.
Galbo: Cinema "muscolare" all'ennesima potenza per questo ritorno sulle scene di Sylvester Stallone che dopo avere concluso (?) più che dignitosamente le saghe dei suoi eroi più famosi Rocky e Rambo dirige un puro action che interpreta insieme ai suoi sodali. Sicuramente apprezzabile per gli amanti del genere, I mercenari va visto con il cervello in stand by, in quanto mai sollecita la pur minima riflessione fatto com'è di sole sequenze d'azione "raccordate" da una trama che definire esile è un eufemismo. Per chi si accontenta...
Lunedì, 19/09/22 ALLE ORE 22:50 22:50 su Rai Movie
Galbo: Uno degli ultimi film del bravo regista Richard Brooks è un western dal soggetto piuttosto semplice e classico: una corsa di cavalli che celebra il protagonista quadrupede per eccellenza dell'epopea del genere. Il film è piuttosto intrigante, grazie alla personalità del regista che dirige con mano sicura un buon gruppo di attori, utilizzando abilmente gli splendidi scenari a disposizione, valorizzati da un'ottima fotografia.
Caesars: Non nego di aver provato un po' di delusione, davanti a quello che in molti definiscono un vero capolavoro. Lo spunto è interessante (l'ultimo giorno di libertà di un uomo che dovrà trascorrere 7 anni in galera) e le interpretazioni sono all'altezza; ma c'è un non so che che non mi ha fatto entrare "in sintonia" con la pellicola. Forse è la parte centale (quella in discoteca) ad essere un po' troppo pesante, forse certi personaggi li ho trovati inutili (l'allieva), ma in definitiva il film non mi ha convinto pienamente. Bello, quello sì, il finale.
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 02:50 02:50 su Rai Movie
Xamini: Malick è uno di quegli autori dotati di uno stile forte: a lui piace in particolare giocare con le dissonanze, spostando su tre assi differenti vicenda, immagini ed esperienza sonora. È un modo di comunicare che può affaticare, specie quando lo spettatore è sottoposto a un lavoro di ricostruzione, come in questo caso. Ma è un modo che arriva direttamente al subconscio, saltando a piè pari il razionale e può colpire anche forte. Nota di chiusura per la consueta immensa bellezza delle inquadrature, che si avvalgono anche di un eccellente lavoro in fotografia del buon Lubezki.
MEMORABILE: Dovendo scegliere qualcosa, direi la scena del "battesimo", quasi catartica
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 04:10 04:10 su Cine 34
Mco: Sguardo sul futuro sporgendosi dalla terrazza del presente e tentando di non farsi disorientare dalle vertigini del passato. In questo labirintico incontro temporale si dipana la vicenda di un gruppetto assortito di giovani, troppo irrequieti per essere davvero felici e in pace con se stessi. Il locus clausus della villa immobilizza giocoforza le catene emozionali dei presenti, tra lacrime e rabbia, sorrisi e balli. La Cortellesi è perfettamente a suo agio anche in questo ruolo malinconico. Bel film.
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Il Dandi: Clone spudorato di Ad ogni costo, di cui non solo plagia titolo e struttura generale ma ne riprende di peso addirittura microepisodi e dialoghi. Il confronto è pero impietoso, nonostante Kinski ne ripeta quasi lo stesso personaggio. Tutto è improntato a un risparmio (le case di alcuni personaggi sono vistosamente stanze diverse della stessa) che stona con la logica glamour del caper movie. Perfino la musica di Bacalov non è che un demo casalingo (con tanto di pubblicità del Thomas Organ sui titoli di testa) di quanto farà in seguito.
MEMORABILE: Masè trova normale tentare più volte di accendersi una sigaretta nei musei vaticani (unico posto al mondo dove non si fumava nemmeno negli anni '60).
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 06:35 06:35 su Rai Movie
Il Gobbo: Costruito su una nota canzone di Baudo e narrativamente tenuto insieme con lo sputo, ma dopotutto più che guardabile. Merito principalmente dei sempre affidabili Franco & Ciccio, ma anche di un decoroso livello delle canzoni: Little Tony (doppiato come sempre da Massimo Turci) si cimenta anche con sacri testi, cantando all'inizio "Papa's got a brand new bag" di James Brown (!) senza suscitare effetti emetici, e chiude col capolavoro mogoliano "La spada nel cuore". Scialbo però il reparto femminile.
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 08:15 08:15 su Rai Movie
B. Legnani: Divertente commedia che s'avvale di due attori superbi (Aldo Fabrizi e Sordi, perfetti per i ruoli), due deliziosi caratteristi (Pandolfini e Majeroni) e un buon ritmo per la prima ora, mentre il finale è "riservato" agli spettatori verdiani, che troveranno esilarante la conclusione. La cosa che più sorprende, sul lato negativo, è la debolezza del comparto femminile, perché la de Leza e la Giannuzzi hanno una presenza debolissima (il ruolo della seconda è pure inutile, come altri personaggi, francamente), al punto che, fra le attrici, si ricorda di più la Parvo, che ha un ruolino.
MEMORABILE: La Parvo che in scena trattiene Sordi, il quale ha pure una visione di Giuseppe Verdi; I cantanti professionisti scandalizzati dopo "È spenta!".
B. Legnani: Fin troppo chiaramente è un film che oggi ha elementi quasi di culto (debutto per la Agren, legnosissima, qui finlandese come accadrà anche in seguito, belle canzoni degli Anni Sessanta, Montesano che imita Franco Franchi, una Merlini bravissima pure qui, Bobby Solo quasi commovente nel suo impaccio attoriale, palesi segni di sponsorizzazioni vaticane, volti adorabili come Marciani, Giacobini, Leoni, Mimmo Poli...). Ma come filmetto, pur se Deodato cerca di cavar sangue dalle rape, è cosa minima. *
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 12:05 12:05 su Rai Movie
B. Legnani: Meno peggio del film gemello Sandokan alla riscossa (chiaramente sono stati girati in unica sessione lavorativa). Stavolta ci sono le consuete inverosimiglianze (quanti colpi spara la pistola di Sandokàn?), ma la storia non ha i paurosi buchi del film precedente. Anche stavolta, purtroppo, la recitazione resta la grande assente, forse ad eccezione delle interpretazioni di Mino Doro e di Aldo Bufi Landi. Quando è ipnotizzata la Bettoia è quasi più espressiva di quando non lo è...
Markus: Allen, dopo gli ampi consensi ottenuti con L'inferno di cristallo, ritenta la fortunata carta del catastrofico (è uno specialista, nel settore!), ma inciampa in quest’asfissiante film sulle api assassine. Nonostante il solito cast di antenate glorie del cinema statunitense (un classico nel genere) si fatica a seguire la vicenda per via di dialoghi logorroici e sviluppo della vicenda alquanto sonnacchioso, seppur non privo di alcuni spunti interessanti.
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 16:05 16:05 su Rai Movie
B. Legnani: Ci si può fidare di una regina con i capelli rossi, bocca di fuoco e interpretata pure, negli Anni Cinquanta, da un'attrice che arriva dalla Francia? Ovviamente no, per cui... Accettabile sequel (**) de Le fatiche di Ercole, sta sotto il film in questione, perché perde un po' in saldezza narrativa. Ma i soldi e le idee ci sono, per cui Francisci e Bava creano momenti molto gustosi. Purtroppo la Koscina si vede molto poco...
Stefania: Non sarà un capolavoro, ma via... a chi non piace guardare Brando e la Loren fare scintille, costretti alla coabitazione forzata nella cabina di una nave? L'impianto è pochadistico, l'unità di luogo è teatrale, la regia abbastanza statica, le situazioni e le battute sono vagamente da sit-com. Nei momenti meno riusciti, anzi, sembra di assistere ad una puntatona di Love Boat impreziosita da guest star di prim'ordine. Ma la classe c'è sempre, e le quasi due ore di schermaglie scorrono veloci e piacevoli. Ottima Tippi Hendren in un ruolo leggero.
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 19:15 19:15 su Rai Movie
Gestarsh99: La commedia poliziesca all'insegna della battutaccia dissacrante svolta con effetti curiosi nel thriller all'italiana, esibendo però un Giraldi meno infallibile che in passato, più volte gabbato dalla fine scaltrezza britannica di una spalla arguta come David Hemmings, qui appaiato assieme al protagonista in una strana coppia fonte di saporiti duetti. Il miglior episodio della saga, in cui la ricetta corbucciana a base di scazzottate da saloon, intercalari coloriti e maccheroni-police mantiene un grado di rosolatura ottimale, senza scuocere nella ripetitività che minerà alcuni dei sequel a venire.
MEMORABILE: Le truffe messe in atto da Milian ed Hemmings nella loro utile trasferta a San Francisco...
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
B. Legnani: Non è certo grandissima cosa, ma l'incipit è davvero straordinario, il che di per sé eleva il film a rango di culto. Se fosse rimasto tutto a pari livello, sarebbe stato un capolavoro. Poi va - invece - a fasi alterne, con qualche lentezza, ma anche con una certa gradevolezza di fondo. Si rialza nel finale con la spiegazione dell'enigma e con il finale politico-diplomatico.
MEMORABILE: "Dove si trovava Sua Santità la notte in cui fu commesso il delitto?"
Cotola: Western realizzato dallo specialista Sturges ottimamente riuscito grazie alla capacità del regista e della sceneggiatura di imprimere alle vicende un clima di mistero e di tensione che si mantiene per tutta la durata della pellicola fino allo scioglimento finale. Decisamente audace per i tempi in cui fu girato (ci sono, infatti, non pochi accenni all’incesto).
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Giùan: Film dal buon concept di partenza, che O'Connor nella prima parte mostra di saper svolgere con bella determinazione e discreto senso del coinvolgimento emotivo come dello spettacolo cinematografico. Certo il personaggio di Affleck ne rimastica troppi altri, quasi fino a sfiorare l'involontaria parodia, ma la trama si snoda appassionante salvo poi decidere di ridurre tutto a redde rationem, mettendo nel calderone agnizioni (l'incontro tra i fratelli), colpi ad effetto (la morte del padre al funerale della madre), incongruenze capziose (il ruolo della sorella). Falso in bilancio.
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Twenty Seven
Caesars: Innanzi tutto consiglio caldamente la lettura dell'omonimo romanzo di Nick Hornby che merita sicuramente per umorismo e sagacia; poi consiglio anche la visione del film tratto da esso, che riesce a non tradire lo spirito insito nelle pagine scritte. Hugh Grant offre un'interpretazione decisamente buona e il resto del cast gli fa degnamente da spalla. Una commedia che non è indimenticabile ma comunque serve a divertire e, perchè no?, anche a far riflettere.
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Nando: Remake del famoso film di Schaffner del 1973, mostra uno sviluppo narrativo del tutto simile a quello visto precedentemente. Buone le ambientazioni e interessante la sofferenza intimistica del protagonista durante i duri anni di isolamento. Appropriati gli interpreti, forse lievemente noiosa la fuga in barca, ma nel complesso si assiste a un discreto lavoro.
Siska80: Apprezzabile il tentativo di infondere nuova linfa alla storia tramite un'ambientazione esotica e bravo il piccolo Thomas nel ruolo dell'incompreso che soffre in silenzio. Il resto è invece alquanto deludente: Hackman è inespressivo, l'interesse del suo personaggio per la segretaria prematuro e fuori luogo, il finale (nel tentativo di risultare originale) si rivela inquietante, vanificando il senso dell'intero film.
Galbo: Classico film in cui l’elemento formale prende il sopravvento su quello sostanziale. Una sceneggiatura debitrice di pellicole precedenti, ma una realizzazione di alto livello tecnico, con un montaggio pregevole e una regia capace di incastrare gli eventi passati e attuali con assoluta fluidità. Ambientazione suggestiva e colonna sonora che “snocciola” classici del passato originali e reinterpretati dalla grande voce della Erivo. Nel cast grande prova di Bridges e Pullman.
Daniela: Raccontare la guerra e le sue conseguenze senza mai mostrarla: è la sfida del regista che presenta tre storie distanziate da un decennio l'una dall'altra: i protagonisti, interpretati dagli stessi attori, sono un ragazzo croato e una ragazza serba che, per un motivo o l'altro, non possono amarsi. Dopo il primo episodio, il più tragico ma anche più scontato, il film prende il volo con il secondo, quasi privo di dialoghi e crudele nel suo esito, per poi concludersi con il segmento più enigmatico, pieno di rancore e rimpianto ma con una porta socchiusa verso un epilogo di conciliazione.
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Gestarsh99: Ci volevan Cameron e Miller per fare un po' d'ordine fra i calcinacci della saga, dopo il caotico cronosisma causato dalla trilogia apocrifa. I loro protagonisti entrano in gioco come tanti supereroi Marvel, andando a formare un A-Team matriarcalizzato con tanto di Schwarzy nei panni di Mr T(erminator) e Linda Hamilton legittimamente risalita al trono reale lasciato vacante da quasi 30 anni. Leviatano da smantellare, un cyborg di consistenza fibro-catramosa a pultrusione continua. Il grado di "badassery" è sempre bello alto ma comunque anni luce distante dalla superlatività dei primi due cult.
MEMORABILE: La resa dei conti alla centrale idroelettrica.
Martedì, 20/09/22 ALLE ORE 23:20 23:20 su Rai Movie
Daniela: Anche se ha il volto onesto e un poco stolido di Fraser, non ci sono incertezze sul reale ruolo del giovane americano che, nel caos della prima guerra d'Indocina, compie le peggiori azioni animato dalle migliori intenzioni e da questo punto di vista il film è più fedele al romanzo di Greene. Tuttavia la mancanza di quell'ambiguità che permeava la prima trasposizione con il suo carico di dubbi e sensi di colpa finisce per renderlo meno intrigante rispetto a quello di Mankiewicz e tra i vari personaggi solo Caine convince in pieno, soprattutto per virtù dell'interprete.
MEMORABILE: Di fronte al massacro, si china per pulirsi i pantaloni macchiati di sangue.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 00:50 00:50 su Rete 4
Thriller d'ambiente giudiziario, vede la bella avvocatessa Kate McIntyre (de Boer) contrapposta a un faccendiere loschissimo (Kidd) che fa uccidere tutti i testimoni del processo in cui è imputato. Una figura comunque poco presente in scena, quest'ultimo, semplice brutto ceffo in tenuta elegante che si limita a dare ordini ai suoi sicari per esser certo di non aver brutte sorprese al processo. L'avvocatessa, che sulle prime rassegna le dimissioni dopo aver assistito in diretta all'assassinio del testimone che stava proteggendo, accetta di rientrare nei ranghi su invito...Leggi tutto dell'amico procuratore. Affiancata da un collega (Nealand) che sul lavoro pare poco sveglio e che intanto azzarda l'approccio sentimentale con lei, Kate si ritrova sulla strada altri cadaveri e una bomba in archivio, che fa saltare in aria la ragazza con cui lavorava e che spinge il procuratore a farla sorvegliare da un detective con la pistola pronta (Gibson). L'avvocatessa è un tipo sveglio, ha intuito e individua subito una finanziaria che è convinta possa servire al faccendiere per riciclare denaro sporco. Indagini che si svolgono seguendo gli sviluppi di un qualsiasi telefilm in tema, dal quale questo CORRUPT non si distingue per nulla in particolare. La confezione è discreta, la protagonista tutto sommato pare l'unica a crederci un po', ma è proprio la storia che non riesce a creare un minimo di tensione, con dinamiche tra i personaggi che non riescono a farsi mai interessanti, una "talpa" che si capisce fin da subito chi possa essere (e il cui svelamento giustamente non viene spacciato come vero colpo di scena), sviluppi del caso pari a zero o zerovirgola tanto che alla fine si riempiono i buchi con un po' d'azione e e persino un inseguimento in auto girato senza fantasia né estro. Quello che si avverte mancare è proprio un minimo di intreccio in grado di farci uscire da una semplice serie di incontri tra personaggi che il più delle volte ci si rende conto non abbiano nulla o quasi da dirsi. Ogni azione pare telefonata, ogni dialogo pure al punto che si scoprono essere più sfiziosi i timidi tentativi del collega single di avvicinarsi alla protagonista (single pure lei), in cui i botta e risposta si fanno leggermente più imprevedibili (si fa per dire). Un numero di cadaveri superiori alla media del genere e un cattivone spregevole che non manca di essere ripreso in limousine o sullo yacht seduto accanto a qualche bellezza in bikini mentre ripete come un mantra il suo: "Ma le avete le prove?", cui fa seguire un sogghigno d'ordinanza. Al di là di una confezione decente e di una regia competente siamo nel più pieno anonimato.
Daniela: Un giornalista d'assalto, che conduce in incognito una inchiesta scottante sul mondo del culturismo, s'innamora di un'insegnante di aerobica. Apriti cielo quando lei scopre che lui... ecc. ecc. Commedia scontatissima, il cui unico motivo di interesse dovrebbe derivare dalle movenze dei due protagonisti, che nella danza mimano le posizioni dell'amplesso (acrobatico), rimanendo distanti di qualche metro. Sarà anche una cosa erotica, ma sembrano un po' grulli. Imbarazzante il tentativo di spacciare l'aerobica come filosofia di vita.
Il Dandi: Film di montaggio che sembra voler cavalcare l'onda del caso analogo di La rabbia di Pasolini e Guareschi (uscito l'anno prima) scavalcandolo (ereticamente) a sinistra. La celebrazione delle istanze libertarie novecentesche a onor del vero è talvolta poco agile nei collegamenti e troppo enfatica nei commenti, ma il montaggio (coadiuvato dal genio visionario di Kim Arcalli) presenta documenti interessanti e colpisce la visione engagé dichiaratamente franco-centrica (con contributi di Paul Éluard, Boris Vian, Edith Piaf) sin già dal titolo.
MEMORABILE: La poesia "J'écris ton nom" di Paul Éluard.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 04:00 04:00 su Rete 4
Xamini: Dall'intenso sapore coeniano, questo capolavoro (sì!) di Sorrentino incede lento attorno alla figura depressa di questa icona del rock disegnata mirabilmente da Sean Penn (un Ozzy/Robert Smith ancora più decadente). Eppure vive di ben due altre qualità: momenti di genio assoluti difficili da descrivere perché resi appieno dalla settima arte e una regia a tratti meravigliosa. Il che ne fa un film italiano anzitutto poco catalogabile (il genere drammatico gli va stretto; si ride in continuazione) e poi decisamente di respiro internazionale.
MEMORABILE: La delicata linea di equilibrio tra dramma e senso comico nella scena della proiezione sulla Shoah. L'interpretazione di Penn e quella del nazista.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Buiomega71: Straordinario thriller on the road che mischia umori di rape and revenge, giallo italico, western, poliziesco e anticipa Interceptor (vedi il fulminante e raggelante finale, tra confessioni shock, incidenti stradali e fucili spianati). Finalmente un nero francese che lascia da parte le lentezze e gli snobismi, punta allo stomaco e inietta robuste dosi di adrenalina. Di massimo splendore la Deneuve e viscidissimo Brasseur. Gran finale, che mi ha ricordato Non aprite quella porta. Robusta e tesissima la regia di Pirès, sull'onda dei nostri registi di genere.
MEMORABILE: Lo straordinario inizio, con Trintignant e famiglia sulla Volvo assediati in corsa dai centauri; L'allucinante finale sulla strada con la Fani.
Myvincent: "Sale amaro" potremmo apostrofare, dal momento che la scena è incentrata sulle saline in quel dell'attuale Slovenia, dove abbondano i bei paesaggi marini e rurali. La storia offre a Mastroianni l'ennesima opportunità di ricoprire il ruolo di simpatico sbruffone, ma non si discosta molto dal filone "romanticherie spensierate" (se non fosse per un finale amaro, quando aumenta la profondità delle tematiche). L'epilogo allegro fa pareggiare i conti coi colori neri della storia.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 06:40 06:40 su Rai Movie
B. Legnani: Indiscutibile che il cast sia divertente (Peppino è grande pure in queste sciocchezzuole, la Berti suora [e doppiatissima] è puro trash, ci sono Terzo, Furia eccetera), ma da un punto di vista cinematografico siamo allo zero assoluto, per una trama inesistente ("nulla" dice Giusti), addirittura con apologìa della "fuitina" e finale da lacrima-movie. Il grido "Canfora!" era un tormentone del sabato sera tv. Caruccia la Savona, ma nel secondo tempo ha i capelli che cambiano colore di continuo (da nero a castano a ramato!), il che fa vacillare quella che pare una certa cura dell'insieme.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 07:10 07:10 su Cine 34
Puppigallo: Dopo il pessimo OcchioPinocchio era lecito aspettarsi che Nuti reimboccasse la strada giusta; e invece viene riproposta un'altra sciocchezza di rara pochezza con fastidiosi effetti luce, salti indietro nel tempo, filosofia spicciola, banalità assortite (i suoi ignobili pazienti, le beghe con la figlia da fucilare...) e un Nuti ormai alla deriva e prigioniero di se stesso. Tristemente pessimo.
MEMORABILE: Palloncini che scoppiano rievocano al protagonista i ricordi delle sue ex (ma perchè? Perchè!?); Tale padre, tale figlio (che intuizione "geniale").
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 08:20 08:20 su Rai Movie
Markus: Una domenica romana qualunque di gente... qualunque. Anton Giulio Majano mette in scena storie che s'intrecciano, legate dal fil rouge del giorno festivo: tiritere sentimentali, il maschio dedito al calcio e a far da maldestro lumacone al gentilsesso e tutta una serie d'avvenimenti quotidiani che assumono interesse in virtù dell'innata teatralità dell'italiano medio di allora. Film girato con un certo piglio registico ma alla base c'è poca carne al fuoco, con la conseguenza di non lasciar traccia. Piacevoli gli scorci romani divisi tra antico e moderno.
Ronax: Spesso riproposta sul piccolo schermo negli ultimi anni, la commedia di Massaro prende spunto da un racconto di Piero Chiara, cambiandone però la cornice storica (dagli anni '20 al dopoguerra) con l'ambizione di delineare in embrione la degenerazione politico-affaristico-mafiosa che dilagherà nei decenni a venire. Se queste erano le intenzioni, il risultato è solo una commediola degli equivoci e dei doppi sensi che si regge unicamente sulla bravura degli interpreti. Ogni tanto si ride, ma senza andare mai al di là della farsa di grana grossa.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 09:00 09:00 su Cine 34
Il Gobbo: Commentare questo film provoca metafisiche vertigini: è un niente su cui è già stato detto tutto. Fra miscasting (Pistilli? La Keaton??), a-regia (la dice lunga il fatto che l'aiuto sia un valente stuntman come Marturano), de-sceneggiatura con battute che avrebbero provocato lanci di gatti morti negli infimi teatrini di rivista, abbiamo un'autorevolissima candidatura al premio "peggior film di Franco Franchi". Bizzarria: Agus doppiato da Pino Locchi - sarà stato in tournée teatrale durante la post-produzione?
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 10:15 10:15 su Rai Movie
Dusso: Non ero a conoscenza della vicenda (realmente accaduta) e sono rimasto molto soddisfatto del film, che a livello di costumi ricostruisce benissimo i primi Anni Settanta. L'approccio non è mai pesante e anzi, per quanto riguarda il personaggio di Bobby Riggs è quasi comico (ma era il personaggio nella vita reale a essere molto eccentrico). Otimo il cast, un bel film!
Puppigallo: Western un po' atipico dove oltre al malvagio di turno è presente un elemento scatenante differente, il petrolio, in grado di annerire l'anima di gente semplice, ma influenzabile dal miraggio della ricchezza. L'inizio è quasi comico, col trattamento riservato al protagonista. Ma poi l'argomento si fa più serio, vista la situazione. Non manca la bella di turno, che rende il tutto un po' troppo Hollywodiano e ripulito, almeno finchè il petrolio non decide di fare il protagonista assoluto. Nel complesso, comunque, non è male, pur senza particolari guizzi.
MEMORABILE: Il bagno nell'abbeveratoio; Il club dei pugni in faccia (uno dei due "tesserati" è Van Cleef); Il petrolioso finale.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 16:00 16:00 su Rai Movie
Reeves: Decisamente divertente. La mitologia è messa in soffitta (Ercole non è un semidio ma un uomo fortissimo che nasce una volta ogni cento anni), lavora i campi e fa il fabbro. Questo non gli impedisce di battersi eroicamente contro gli usurpatori capitanati da Daniele Vargas (davvero in gran forma). Sarebbe ambientato negli ultimi anni dell'Impero, ma la storia è piuttosto trascurata a vantaggio del ritmo e degli scontri, girati con gran divertimento.
MEMORABILE: "Ci incontreremo sulla strada per la Pannonia": partendo da Ravenna, sembra un'indicazione un po' vaga...
Daniela: Nel crogiuolo cosmopolita di Shangai negli anni 30, il pudico rapporto tra un ex diplomatico americano cieco ed una contessa russa in esilio costretta a lavorare come entreneuse per mantenere la famiglia... Nonostante la sceneggiatura porti la firma di Ishiguro, non si ripete il miracolo del 1993: il film, curato sotto il profilo della confezione, risulta piuttosto inerte, quasi paralizzato nella sua stessa eleganza formale, per cui la relazione sentimentale che si instaura tra i due tormentati protagonisti, entrambi gravati dal peso del passato, stenta ad appassionare.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 17:40 17:40 su Rai Movie
Alex1988: Ormai, dopo lo straordinario successo del Django di Sergio Corbucci, bastava inserire quel nome nel titolo per fare soldi; non sempre la formula ha funzionato. In ogni caso, questo Figlio di Django non lascia, certamente, il segno come l'originale; trattasi di un modesto spaghetti western con una trama vagamente da "giallo". Interessante la figura del prete (ex?) pistolero.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 19:15 19:15 su Rai Movie
Gestarsh99: Penultima Squadra seriale, in cui l'usuale missione all'estero si accaparra quasi tutta la durata del film. Da furti, scippi e truffarelle paesane Corbucci e il suo fidato maresciallo in tuta blu si confrontano a suon di vaffa addirittura con l'ambiente grosso della mafia italoamericana. La vicenda mostra presto la corda, rivelando una scrittura esigua inadatta sia ad ottimizzare verosimilmente l'incarico sotto copertura del "reimpiratito" Giraldi sia a rendere organici all'intreccio gli interludi farseschi (quelli con la stridula befana Maria Sole). Wallach siede a tavola e corleoneggia indolente.
MEMORABILE: Il forbito totoscommesse di Ennio Antonelli: "Così se vince Pasquale pìo la percentuale, se vvince Chècca pìo la stecca e ssi pperde Ciulo ma pìo in der culo".
Caesars: Ritorno di Ridley Scott al genere "storico", questa volta amnbientato all'epoca delle crociate. Il regista si conferma grande professionista e si avvale di una splendida fotografia; di contro non risulta particolarmente riuscita la scelta di Orlando Bloom come interprete principale: non per particolari demeriti attoriali ma perché poco adatto al ruolo e la storia non riesce ad emozionare più di tanto. Comunque lo spettacolo è più che consigliabile. Ne esiste una versione "estesa" che non so se apporti migliorie o appesantisca la storia.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Galbo: Specialista in film d'azione, il regista Simon West torna a lavorare con Nicolas Cage dopo Con-air. Stolen è un film dalla trama piuttosto semplice, con personaggi caratterizzati in modo minimale. Tuttavia le scene d'azione (inseguimenti in particolare) sono ben realizzate al di là delle solite estremizzazioni, e anche l'ambientazione a New Orleans funziona. Cage recita sempre nello stesso modo ma per i suoi (tanti) estimatori non è un problema. Mediocre, ma c'è di peggio.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Cielo
Gestarsh99: Hic sunt leones. No, non ci troviamo nell'altopiano selvaggio del Serengeti bensì ad Amsterdam, e il responsabile dell'insolita dislocazione geografica del terribile felino è quel burlone di Dick Maas, sempre pronto a trasformare la capitale olandese in cimitero en plein air per mutilati vari. Il linguaggio dello spavento è quello parlato dai fruitori dell'horror-giallo italico della golden age e i POV shots animaleschi, come anche le esagerazioni, si sprecano. Un bagno di sangue irrorato però da quella vena di ironia e macabra assurdità che da sempre attraversa le opere del regista.
MEMORABILE: La carrozzella cingolata; Il cadavere del cretinetti di turno cinicamente utilizzato come esca definitiva...
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su TV2000
Caesars: Lelouch torna ad investigare nella storia d'amore tra Jean-Louis Duroc e Anne Gauthier. Il pezzo forte del film sono le ottime interpretazioni dei due protagonisti (Trintignant è davvero superbo, basta osservare il lungo primo piano iniziale sul suo volto...) e la trama è raccontata col tocco leggero e commovente tipico del regista. D'altro canto risulta eccessivo il ricorso ai flashback tratti dalle precedenti pellicole con i due personaggi, e totalmente inutile il lungo inserto del corto Rendezvous. Un uso più parsimonioso di tale materiale avrebbe giovato.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Rai 4
Cotola: La notte brava e sempre più balorda di Dani, gran bravo ragazzo ma anche grandissimo idiota. La prima parte, sebbene non imprevedibile, è ancora accettabile: i ritmi sono discreti, il crescendo è ben gestito e l'interesse non latita del tutto. Dopo il fattaccio però le cose cambiano e la sceneggiatura - con finale tremendo - imbocca strade di rara insulsaggine e inverosimiglianza (con il protagonista che inanella una sciocchezza dietro l'altra) che fanno gridare allo scandalo. Per non parlare, come già detto, di quel finale lì, per giunta pure monco.
Caesars: Il piatto forte della pellicola sono Spencer Tracy e Katharine Hepburn, attori che non hanno bisogno di essere commentati, ma anche Sidney Poitier se la cava egregiamente. Per il resto, pur riconoscendo l'importanza, nel 1967, del tema trattato, la commedia è un po' troppo sdolcinata e di maniera. Comunque rimane un classico dei film a "tema" nello stile tipicamente hollywoodiano. Da vedere e conoscere, ma non un capolavoro. Per me non va oltre il... non male.
Mercoledì, 21/09/22 ALLE ORE 23:30 23:30 su 7 Gold
Didda23: Sharon Maguire, dopo il successo commerciale a livello planetario de Il diario di Bridget Jones, tenta la via del drammone con risultati più che soddisfacenti: in effetti la sceneggiatura dosa alla perfezione la tensione narrativa e il crescendo emotivo è sviluppato con dovizia. Pregevole l'intuizione di strappare le lacrime senza il solito escamotage dell'utilizzo della retorica. Monumentale la prova della Williams, che dona letteralmente anima e corpo (intensa la scena erotica con McGregor) al progetto. Buono.
Galbo: La storia di un brillante matematico indiano autodidatta e del suo rapporto con un paese del quale si sentirà sempre poco gradito e con un mentore inglese anticonvenzionale, è raccontata in un film biografico dall’impronta inconfondibilmente “british” che non brilla per originalità. Molto curata nell’ambientazione e nella ricostruzione storica, la pellicola è convenzionale e “para televisiva” nell’impostazione, di maniera e con momenti che guardano allo spettatore con una certa “ruffianeria”, al netto della buona prova degli attori.
Galbo: Il regista Scott Cooper ha probabilmente mandato a memoria la lezione di Martin Scorsese e dei suoi gangster movie. Black mass è un godibile film di genere curato in tutto, dall'ambientazione, alla fotografia, fino al montaggio e alla colonna sonora. E se Johnny Depp torna ad una prova d'attore degna di questo nome dopo troppi ruoli semplicemente istrionici, quello che in definitiva manca al film è un tocco di personalità d'autore.
Giovedì, 22/09/22 ALLE ORE 00:55 00:55 su Cine 34
Gestarsh99: A dispetto di una critica ufficiale che lo ha sempre stroncato, a me il Celentano attore è sempre piaciuto. Il suo modo di fare sardonico e megalomane mi ha sempre divertito e soddisfatto. In questo film la sua immedesimazione scimmiesca è pressochè perfetta, anche perché connaturata al suo essere gommosamente disarticolato. Per una volta sceneggiatura e dialoghi passano in secondo piano, sommersi dalle musiche cupe e martellanti e dalla rustica metamorfosi pinocchiesca del molleggiato. Bella e sensuale la Bouquet, bravi Andreasi e Robutti.
MEMORABILE: Per recuperare una lattina rotolata in un tombino, Celentano sposta un'intera piazza con monumento annesso. Il sottofondo musicale è da pelle d'oca!
Siska80: Belli i costumi d'epoca e la coppia protagonista (un intenso Nazzari fa da contraltare alla gelida Bru), veloce il ritmo, ma l'intreccio (peraltro prevedibile) evolve in maniera troppo brusca: che fine ha fatto il tanto decantato amore di Elena per Carlo, se poco dopo il matrimonio combinato (quasi all'inizio, in pratica!) la giovane si lascia conquistare da Andrea? E perché liberarsi così sbrigativamente dei cattivi giusto negli ultimi minuti del film? Ciononostante, la vicenda è intrigante ed è molto ben realizzata la sequenza del crollo all'interno della miniera.
Guru: Una storia che matura durante la Seconda Guerra Mondiale, dove uno sconosciuto senza memoria viene scambiato per l'uomo mandato da Dio (ma che non avrà proprio niente a che vedere con la bontà e la misericordia cristiana)... Sottotono l'interpretazione della Magnani che in quel di San Marino si "consacra" ancora una volta nella parte di prostituta in via di redenzione e di un De Sica alquanto anonimo. Non certamente tra le opere da ricordare nella filmografia dei due grandi del cinema!
Giovedì, 22/09/22 ALLE ORE 06:00 06:00 su Cine 34
Cotola: Piccola commedia giovanilistica che pur non essendo nulla di eccezionale (la sceneggiatura, infatti, non è il massimo della vita) riesce, seppure solo a tratti, a divertire. Interessante il cast con alcune giovani promesse. Il risultato finale è pienamente sufficiente e comunque migliore di molte pellicole del genere.
Giovedì, 22/09/22 ALLE ORE 06:20 06:20 su Rai Movie
B. Legnani: Purtroppo non risolleva il già basso livello del predecessore, con l'aggravante che il livello delle canzoni è decisamente più basso. Lo si guarda perché il cast è fatto di adorati attori e caratteristi, ma bisogna fingere di non sentire quanto viene detto e narrato. La presenza di culto è la spettacolare Rosita Torosh, non ancora diplomata CSC, che in quanto a bellezza si mangia tutte le altre.
Giovedì, 22/09/22 ALLE ORE 08:05 08:05 su Rai Movie
Caesars: Oltre ad essere una feroce condanna ad un "codice d'onore" molto sentito all'epoca (tanto da giustificare una riduzione della pena nel caso questo risultasse ferito), la pellicola è sicuramente molto divertente. Quasi da commozione la scena in cui tutto il paese si raduna nel cinema cittadino per vedere La dolce vita (non per il film ma per l'atmosfera del cinema che nei multisala di oggi non si respira più). Mastroianni è immenso. Capitolo fondamentale della commedia all'italiana.
B. Legnani: Inqualificabile film francese, con partecipazione minoritaria italiana nel cast tecnico. Nulla è più triste di un film che vorrebbe fare ridere e che non solo non ci riesce mai, ma che anche fa prevedere quasi tutte le orrende battute e gag in arrivo. Nel misfatto sono coinvolti due nomi di alto livello, come Maccione, che sogna di imitare le gesta di James Bond, e la Fenech, esteticamente spettacolare, ma fuori ruolo. La versione italiana è peggiorata dalla dialettizzazione dei personaggi e dalla straziante mancanza del congiuntivo. Orribile.
MEMORABILE: Nell’incipit, la camminata classica di Maccione, lungo la piscina.
Pigro: Storia vera dello scrittore cubano gay Reinaldo Arenas, perseguitato dal regime castrista. Lo schematismo è evidente, ma il film riesce a sfondare l'inevitabile retorica e a colpire lo spettatore grazie al polso forte della direzione di Schnabel (che tenta ogni tanto qualche infrazione alle regole della struttura filmica classica). E grazie soprattutto a un istrionico Bardem, circondato da un ottimo cast (con Depp in un incredibile doppio ruolo), che dà spessore umano e sofferto a un racconto drammatico.
Paulaster: Problemi in famiglia tra una massaia quasi disperata e un critico teatrale arrivista. Divertente solo a tratti (con un paio di furbe canzoncine della Day) ma variegata sulle riflessioni morali dell'essere giudice senza voler esser giudicati. Corretta fin troppo dal punto di vista matrimoniale lascia perplessi sul ruolo di papà di Niven con le sue esternazioni riguardo i figli che gli pregiudicano la libertà. Confezione curata.
MEMORABILE: Il figlio chiuso in gabbia con il chiavistello.
Puppigallo: Tremendo fumettone caraibico pseudoamoroso, con tanto di problemi di giustizia bianca (il processo al povero indigeno in calore), che si risolleva leggermente solo quando irrompe l'uragano, scombinando le carte e distribuendo morte e distruzione. La Farrow, in quasi perenne estasi da giovane capo tribù, è ai limiti del ridicolo; e gli ottusi bianchi sono ulteriormente danneggiati da una cartavelinica costruzione dei personaggi, che li rende eccessivi e piuttosto fasulli. Filmaccio.
MEMORABILE: Le gigantesche e impressionanti onde; Il prete fiducioso dell'aiuto del Signore, mentre i suoi fedeli vengono colpiti da onde e i muri si sbriciolano.
Giovedì, 22/09/22 ALLE ORE 19:25 19:25 su Rai Movie
Gestarsh99: Prosecuzione tematica del diseguale Squadra antimafia, è anche l'unica pellicola della saga interamente girata negli Stati Uniti. Il debole fattore poliziesco scompare completamente sotto la grana grossa di una commedia action caciarona alla Colizzi/Barboni/Fondato, che oltre alla "scudisciante" performance canora di Asha Puthli vede la ricomparsa divertitamente appiccicosa della riccioluta Margherita Fumero alias Maria Sole, la pressantissima spasimante bruttina continuamente respinta dallo sgattaiolante Giraldi, le cui parentesi risultano questa volta più intonate al clima spiritoso generale.
MEMORABILE: L'esibizione "discopub-ica" di Asha Puthli; Milian che costringe lo sgherro reticente ad ingozzarsi di banane fino all'indigestione...
Buiomega71: Non solo il miglior action degli anni 90, ma sicuramente il più bel film americano dell'immenso John Woo, che non si è più ripetuto a questi livelli, mettendo in ombra pure Van Damme. Costellato da virtuosismi tipici del regista cinese e zeppo di momenti splatter (resi dal magico trio KNB). Voosloo che spara, con un fucile a pompa, nell'abitacolo di un auto con esplosione di vetri e sangue alla Maniac, sparatorie (con le classiche colombe) al fulmicotone nel deposito di maschere, la soggettiva delle frecce alla caccia ai barboni. Furioso.
MEMORABILE: L'uccisione del dottore a cui viene perforato l'occhio con un proiettile attraverso lo spioncino della porta. Omaggio all'[f=2555]Opera[/f] argentiano?
Giovedì, 22/09/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Daniela: Professore di diritto dai modi sprezzanti deve preparare per un concorso di oratoria una studentessa di origine araba: lo scopo è quello di evitare l'accusa di razzismo e quindi il licenziamento ma... Originale racconto, fortunatamente esente da risvolti sentimentali, del rapporto fra due persone divise da tutto (condizione sociale, età, razza, carattere) che riescono a trovare un punto di contatto attraverso l'uso della parola come strumento di affermazione/emancipazione. Attal dirige con garbo lasciando spazio ai due protagonisti che ripagano con interpretazioni convincenti.
Il Dandi: Un'onesta commedia drammatica sentimentale, in cui il professore di Kline esce opacizzato dal confronto con altri più celebri precedenti del grande schermo; confronto peraltro sbagliato, perché lui non ricorre mai a metodi discutibili o alternativi per guadagnarsi la stima dei suoi allievi: forse la novità, per quanto poco interessante possa apparire al pubblico, è che fa semplicemente e seriamente il professore, senza diventare amico dei ragazzi; un racconto godibile ma "senza sorprese", come commenta lui stesso nella seconda parte in cui rincontra gli ex-alunni adulti.
Buiomega71: Anche quando è in "vacanza" e in vena di filmare cialtronate, il sommo Tsui Hark gira come pochi al mondo. Mandate il cervello in stand-by e tuffatevi nell'action più folle e "demenziale" che si possa concepire. Van Damme su di un'isola di "morti viventi" che cita pure Papillon: la sparatoria a piazza Navona è davvero al fulmicotone. Se si passa sopra a ridicoli cyberfrati (!), alle penose battute di Rodman e a palloni da basket paracadute (!), ci si può divertire alla stragrande. Ottimi i combattimenti a mani nude e immenso lo Stravros di Rourke.
MEMORABILE: L'agguato a villa Van Damme, con bambolotti esplosivi e nurse assassine; il finale al Colosseo, un folle mix tra [f=3841]Il gladiatore[/f] e The way of the dragon.
Giùan: Patagonia's once (o insomma quanti sono) o se preferite 2001 odissea nel default. Siamo insomma dalle parti dell'heist movie in farsesca salsa argentina che, dopo la risaputa ma decisamente briosa presentazione della vicenda e dei personaggi, perde inesorabilmente incisività restando in debito d'ossigeno nel suo sempre più flebile contatto con la realtà della spaventosa crisi del paese. Impossibile comunque non tifare per i nostri ingenui perdenti, tutti precisamente caratterizzati da opportune prove attoriali e capitanati dal sempre ottimo Darin. Cooperativistico.
Giovedì, 22/09/22 ALLE ORE 21:25 21:25 su NOVE TV
Galbo: Il tentativo di Massimiliano Bruno è quello di coniugare l'elemento sociale con certi toni della commedia italiana; il dramma della disoccupazione si alterna alle comicità delle prediche che arrivano via etere (ma anche qui pensando alle radiazioni c'è poco da ridere); va lodato per l'impegno, anche se (con un occhio al botteghino) non rinuncia ad un finale buonista che ci poteva risparmiare. Bravo il regista nella direzione degli attori (Cortellesi e Gassman convincenti, così come Bentivoglio) e nella ricerca di caratteristi davvero efficaci.
Giovedì, 22/09/22 ALLE ORE 22:50 22:50 su Rai Movie
Deepred89: Piacevole commedia drammatica su un gruppetto di aspiranti suicidi, basata su un soggetto semplice ma ben sceneggiato, che riesce a mantenersi brioso e scattante per quasi tutta la durata (seppur con grosso calo con la parentesi ospedaliera verso la fine) e a rendere simpatici quattro personaggi che poco sarebbe bastato a far scadere nella stucchevolezza (merito anche di un cast notevole). Fotografia a tratti un po' troppo artificiosa (si legga digitalizzata).
Daniela: Sequel fruibile indipendentemente dalla visione da quel Train to Busan che, almeno nell'ambientazione, era riuscito a mostrare qualcosa di nuovo in un sotto-genere inflazionatissimo. Le scorte di originalità del regista si devono però essere esaurite, perché questo è un patchwork di distopie varie che ricorda Carpenter più di Romero o Boyle. Infetti tarantolati a parte, gli uomini sono quasi tutti fetenti e le donne tostissime, anzi, a giudicare da come guidano, c'è da stupirsi che a Seul sia rimasto anche un solo zombi in piedi. Godibile ma solo a patto di abbassare le pretese.
MEMORABILE: Le carambole automobilistiche per conseguenti spiaccicamenti zombici; Il combattimento nella gabbia tra numerati e assemblati.
Daniela: Nel braccio della morte con l’accusa di uxoricidio, Swayze intrattiene relazioni amorose con 4 donne diverse mediante scambio di messaggi verbali. Quando viene scarcerato a seguito di revisione del processo, una delle morose a distanza - scoperto l'inghippo - si mette a perseguitarlo, facendo fuori nel frattempo le rivali. “Audiotapes from a killer” (questo il titolo che sarebbe stato più corretto) parte da uno spunto interessante ma lo sviluppa con una certa banalità, per non parlare delle vistose incongruenze. Di poche pretese, ma potabile.
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 01:40 01:40 su Cine 34
Giùan: Ben inferiore al coevo Interrabang, col quale condivide ambientazione e aspetti esteriori del racconto, perdipiù molto meno coinvolgentemente schizofrenico rispetto alla prima regia di Alessi. Il film soffre anzi soprattutto di una assoluta prevedibilità, nello sviluppo della trama come nell'evoluzione dei personaggi, mantenendosi in linea di galleggiamento grazie alla aderente professionalità degli interpreti (brave Thulin e Bellereche) e alla sagace bellezza della Neri che, in totale controllo del proprio corpo e del personaggio, surclassa Edwige.
MEMORABILE: La Neri prende il controllo della situazione imbracciando il fucile come una Regina della blaxploitation: immagine pretarantiniana
Pigro: Breve incontro d'amore tra due giovani sullo sfondo delle contestazioni studentesche e delle speculazioni immobiliari. E' lo sguardo sbalordito di Antonioni sull'America, in verità un po' superficiale se poi l'esito è l'ennesimo racconto di rivolta antiborghese, peraltro impotente, che porta uno a sparare a un poliziotto e dipingere un aereo e l'altra a immaginare la distruzione della casa... Notevole la scena d'amore nel deserto (altamente simbolica) con la moltiplicazione dionisiaca a cura dell'Open Theatre. Interessante e... inconsistente.
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 04:30 04:30 su Cine 34
Galbo: Realizzato alla fine degli Anni Settanta, è uno spaghetti western un po’ fuori tempo massimo. Una storia non particolarmente originale, sul rapporto tra un uomo (cinico pistolero) e un bambino, realizzata in modo più che dignitoso, rifuggendo la violenza facile e incentrando la pellicola sulla caratterizzazione dei personaggi che risulta adeguata. Inevitabile qualche caduta nel clichè del genere che non disturba la visione più di tanto. Buona la prova di Giuliano Gemma.
Deepred89: Avventura iniziatica - di commedia c'è ben poco - di un presentatore italiano in Africa, ovvero un giovane Fabio Fazio già politicamente correttissimo che sarebbe piaciuto al Fabio Fazio odierno, per quanto come attore trasudi inadeguatezza ad ogni inquadratura alla quale prende parte. Buonista ma non cartolinesco, moralista ma non totalmente reticente, il film di Martelli mostra - complice la fotografia povera e grezza - un'Africa credibile nel suo squallore, tutta sporcizia, aids e prostitute. Peccato per il soggetto visibilmente risicato e certi dialoghi da dimenticare.
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
B. Legnani: Troppo patinato per l'argomento che tratta e popolato da prestazioni attoriali assai disuguali. Funzionano, per fare un paio di doppi esempi, la Bouquet e l'obeso Peter Berling, mentre non convince per nulla la Agren, qui proprio uno stoccafisso, e non ispira troppa simpatia il Coccioletti. Tre colonne in cronaca è di un altro pianeta.
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 07:50 07:50 su Rai Movie
Gestarsh99: Secondo capitolo del magistrale trittico germiano, ancora più perfido e cattivo del precedente. Germi si sbizzarrisce senza pietà, scatenando il suo carrozzone di maschere deformi alla Bosch e prendendo duramente di mira costumi e mentalità di quel meridione odiato/amato. A cosa può arrivare l'umana volontà pur di preservare un illogico senso dell'onore e della pubblica rispettabilità? Ce lo mostrerà il nodoso e manesco Saro Urzì, deus ex-machina di istrionica potenza, artefice di tutta una impalcatura destinata a crollargli addosso. Capolavoro.
Galbo: Intrigo spionistico che ha per protagonista un giornalista americano. Presenta tutti gli ingredienti del genere, mescolati però con pochissima fantasia e diretti dal regista in modo piuttosto anonimo. Anche il protagonista non è nulla di che; meglio la prova del cast di supporto.
Daniela: Nel romanzo di McEwan, il nome della città non è esplicitato, ma solo Venezia, nel suo aspetto più morbido e decadente, poteva ospitare una storia di morbosa sensualità come quella che Schrader traspone in modo elegante, pur senza riuscire a trasmetterne tutte le sfumature. Fondamentale il quartetto attoriale: Everett giovane semidio inconsapevole della propria bellezza, Walken insinuante ed ipnotico come un cobra, Mirren fine ed ambigua nel ruolo della moglie masochista, Richardson presenza leggiadra dai riflessi preraffaelliti.
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 19:20 19:20 su Rai Movie
Markus: Opera di sfruttamento (in salsa mediorientale) del personaggio-chiave del “monnezza”, inserito in un ambiente diverso dalla “solita” Roma; ma in fin dei conti la tiritera è sempre quella e volgarità, battute facili e tormentoni linguistici romaneschi sono i medesimi di sempre. Sceneggiatura stiracchiata e incastri poco riusciti fanno di quest'operazione un progetto fine a se stesso nell’intento commerciale, ma non particolarmente riuscita nell’intrattenimento, che spesso sfocia in noia.
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Pigro: Due quasi-amanti sono ricattati: l’escalation di tensione e violenza attraversa colpi di scena per arrivare al prevedibile copione del padre di famiglia giustiziere. Poco di nuovo, dunque, sotto il profilo narrativo e pure cinematografico, dove si orecchiano i classici del genere in una composizione diligente ma non entusiasmante (e per giunta con snodi del racconto tirati per i capelli). Semmai, fa capolino un certo moralismo (la punizione dell’infedele che ruba pure i soldi alla figlia diabetica). E Owen è pure un po’ lesso e monocorde.
Galbo: Con la storia di Josey Wales, agricoltore che persegue una spietata vendetta, Clint Eastwood realizza una sorta di prova generale del suo capolavoro, Gli Spietati. Anche Il Texano è un western cupo, con personaggi spesso odiosi in un mondo che ha ben poco di eroico. Anche la figura dell'indiano è assai malinconica (è un personaggio che con la cosidetta civilizzazione ha perduto la sua identità nativa). Se un difetto si può trovare al film è forse la sua eccessiva lunghezza: il film ha qualche pausa ma è di assoluto valore.
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Twenty Seven
Caesars: L'idea non è molto originale ma bisogna riconoscere al film il merito di averla sviluppata in modo divertente e al regista Peter Faiman di averla diretta con garbo. Il merito del successo ottenuto dalla pellicola è senz'altro da ascriversi a Paul Hogan, che riesce a donare al suo personaggio sfumature ironiche e molto umane. Gli è affiancata una splendida Linda Kozlowski molto funzionale per lo svolgimento delle vicende. Non siamo di fronte a niente di eccezionale ma a un gradevolissimo prodotto che resiste anche a ripetute visioni.
Faggi: Micidiale. Una specie di hard ben fotografato e con pseudo-idee; senza, però, i vari e veri piatti forti e causali delle luci rosse. Regia anonima, ma esente dai possibili pregi di tale connotazione stilistica; infine stucchevole. Vicenda che lascia il tempo che trova, anche risaputa; personaggi piatti come sogliole sotto una pressa meccanica; dialoghi di incredibile banalità. Florence Guérin è bella ma come attrice non funziona. L'efebico Robert Egon ha il fisico del ruolo ma come attore è utilizzato talmente male da svilirlo.
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Muttl19741: Commedia romantica molto piacevole, con buoni interpreti. Tutti bravi e credibili i giovani protagonisti. Molto ben riuscito il ruolo del cinico-fragile Preziosi nella veste di gelido marito professore universitario che dell'umano e tormentato amante dell'insegnante del figlio. Storia credibile, edulcorata quanto basta. Ci teniamo stretto il talento del quasi-giovane (ma con un gran bel curriculum) Volfango de Biasi.
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Gestarsh99: È sempre tempo d'apocalisse per un megalomane della distruzione come Emmerich, tornato a reillustrarci come Uomo e Scienza riescano in sinergia ad arginare le insurrezioni totalitarie di una Natura algida e vendicativa. Il tedescone però si dà una regolata e trattiene a gran forza le sue spinte straripanti al trionfalismo iper-patriottico e all'elogio troppo stucchevole dei valori familiari, restituendo finalmente più spazio al dialogo e alla costruzione di legami meno scontati e superficiali. Cinema spettacolare e intelligente che si fregia di chiasmi sociali assai appuntiti.
MEMORABILE: La beffarda legge del contrappasso: il Messico chiude le sue frontiere ai profughi statunitensi in fuga dal cataclisma imminente...
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 22:50 22:50 su Cine 34
Markus: Divertente pochade semi-sofisticata in cui uno spumeggiante Banfi (nel suo periodo di massimo successo cinematografico) troneggia insieme a un cast di circostanza ma ben amalgamato, in cui chiaramente spicca la bella Bouchet che spara le sue ultime cartucce prima di passare a fare aerobica in tv. Ritmo sostenuto per tutta la pellicola e situazioni legate alla commedia degli equivoci di stampo classico, ma pur sempre efficace. Del film mi ha sempre incuriosito il design degli interni della villa (di un raro gusto kitsch, ma per questo meraviglioso).
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai Movie
Giùan: Come il cinema più recente di Egoyan (grade sperimentatore e innovatore tra '80 e '90 del rapporto uomo/universo audiovisivo) vive di un equilibrio fragile e instabile tra suggestione impersonale, quasi anodina (certa liquidità lynchiana o pragmaticità alla Eastwood) e un sottofondo in cui restano ancora pervasive le tematiche più care (le "registrazioni" dilaganti, la presenza di "shermi" di vario tipo). Ne esce un indagine di sconcertante labirintismo, piatta eppure vertiginosa, in cui il giudizio (anche critico) resta sospeso e i personaggi sono sfondo di una immanente (ir)realtà.
Venerdì, 23/09/22 ALLE ORE 23:05 23:05 su Rai Premium
Nando: La caparbietà di Enrico Piaggio, un convincente Alessio Boni, nel voler realizzare un motoveicolo che possa essere utilizzato da tutti gli italiani, provati dopo una tragica guerra mondiale. Sviluppo narrativo tipicamente da fiction con momenti drammatici che culminano con l'agognato finale. Romanzata la vicenda di Vacanze romane ma comunque appropriata al film. Discreto il resto del cast, con menzione per la Placido e Pannofino.
Deepred89: Curioso erotico tedesco nobilitato dalla presenza del grande Gianni Garko. L'ex Sartana sguazza in contesti anche parecchio spinti senza mai perdere un briciolo del suo carisma, mentre la regia orchestra con sagacia il susseguirsi di copule e desideri proibiti. Va detto che la trama è quello che è e che le parentesi comiche fanno un po' cascare le braccia, ma l'erotismo funziona, la tecnica non è malvagia (giusto qualche stranezza a livello di montaggio) e c'è pure una notevolissima e orecchiabilissima OST (con citazioni alla Nona).
MEMORABILE: Garko nudo e coperto di schiuma alla prese con le due massaggiatrici.
Caesars: L'esordio alla regia di Lawrence Kasdan, già famoso sceneggiatore (L'impero colpisce ancora e I predatori dell'arca perduta) rimane a tutt'oggi il suo lavoro più riuscito. Riproposizione dei classici "hard boiled", riesce pienamente nell'intento di ricreare le tipiche atmofere di questo particolare genere. Su tutto dominano il caldo opprimente, reso quasi in modo palpabile, e la sensuale presenza di Kathleen Turner. La sceneggiatura ha la precisione di un orologio svizzero. Davvero notevole!
Homesick: Sin dai primi minuti sono dichiarati gli intenti della pellicola. Come già successo in Filo da torcere e Fai come ti pare, la tipica ruvidezza di Eastwood si ammorbidisce nello humour e nell'inclinazione per il rosa, che non è solo il colore della Cadillac eponima. Buone le (abbondanti) scene action, la sinergia tra un Eastwood anche in vena di travestimenti e la vivace Peters e le caratterizzazioni di Geoffrey Lewis e della teppaglia neonazista.
MEMORABILE: Le fantasiose trovate di Tommy Nowak per catturare i latitanti.
Deepred89: Involontaria propaganda per contraccezioni e vasectomie (ai benefici dell'amore genitori-figli, citati solo a parole, sembrano credere poco pure gli sceneggiatori), una commedia amara ma senza inutili cadute nel dramma, alla quale sarebbe servita giusto una dose più incisiva di sarcasmo per farsi realmente divertente e originale. Non bastano, a rimpiazzarlo, alcuni momenti surreali, i quali affaticano la narrazione anziché renderla più variegata. Un'idea notevole però l'abbiamo: l'originale utilizzo di Beethoven. Credibili i due protagonisti, non memorabile il cast di contorno.
Caesars: "Ho speso molti soldi in macchine, donne e motori... gli altri li ho sperperati". Queste sue parole esprimo bene il personaggio George Best, calciatore di notevole talento che militò nel Manchester United negli anni '60/'70. Girato quando ancora Best era vivo (purtoppo è mancato poco tempo fa per i grossi problemi causatigli dall'eccesso di alcol), il film ne ripercorre la carriera dagli esordi ai trionfi (contribuì a far vincere alla sua squadra anche una coppa dei campioni in una storica finale col Benfica di Eusebio) e al declino. Discreto.
B. Legnani: Brutto oltre le scarse aspettative. Lo spirito antiborghese e antitradizionale di Samperi cerca il grottesco ma trova il grossolano (si pensi al bacio dopo il matrimonio). Curiosamente la vicenda narrata da un antireligioso mette sul piatto positivo quasi esclusivamente il sacerdote, reso con simpatica freschezza da Enzo Cannavale, ma è forse l'unica vera originalità del film. Cast sprecatissimo, con terribili tentativi, qua e là, di commedia, perfino con padellate in faccia. Callipigia Valeria Fabrizi. Evitabile senza problemi (forse, addirittura, con profitto).
Xamini: Caratterizzato da un'estetica senza tempo e da colori molto vivaci, il lavoro di Mattotti mette in scena un testo di Buzzati e lo fa nella maniera più allegra possibile. Nella sua versione nostrana, gli accenti siciliani, talora compassati (Servillo, Albanese, Guzzanti, anche Camilleri!), contribuiscono a caratterizzarne la simpatia. Non si può dire che ne risulti un'opera travolgente, ma sicuramente un'ottimo lavoro, meritevole di visione.
Caesars: Non certo tra i migliori ma neanche tra i peggiori western spaghetti. Girato con pochi mezzi, la cosa si nota assai; confuso nella realizzazione di molte scene e recitato da attori non proprio eccelsi, il film ha però il pregio di qualche inquadratura e fermo immagine discreto. Squitieri dirige qui il primo di due western, pare che questo sia il meno riuscito. Trascurabile ma vedibile per chi ama il genere.
MEMORABILE: Django e Sartana che osservano "il muto" mentre dissoterra una bara, senza muovere un dito per aiutarlo (mi ricordano certi lavoratori comunali).
Sabato, 24/09/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
B. Legnani: Simpatica l’idea di partenza (peraltro con un chiaro punto di contatto guardonistico con Homo eroticus…), splendide le ambientazioni, buona la prima mezz'ora, ma poi il fila eccede, si gonfia, si dilata, diventa arbitrario nelle tempistiche e per di più finisce col subire piano ed archi dell’ossessionante musica di Trovajoli. Composti e lodevoli Mastroianni e Moschin, con la Antonelli che, pur bellissima, esce stritolata dal confronto con i due. Degli altri si notano con piacere Diberti e Brancia. Divertenti Robutti (sacerdote invasato dal pulpito…) e la Vazzoler. La Belle è bruna.
Cangaceiro: Uno di quei film girati in fretta e furia in un'epoca in cui il cimena italiano sfornava una miriade di titoli simili (i due mostri sacri nello stesso anno parteciparono a 6 pellicole ciascuno). La trovata dei gemelli separati alla nascita è l'esile pilastro su cui viene costruita la vicenda, con equivoci e scambi di persona sì ripetitivi, ma orchestrati con tempi comici chirurgici. Vianello e Chiari, lasciati allo stato brado davanti alla cinepresa, dimostrano di saperci fare alla grande pure al cinema, oltre che nell'habitat televisivo. Simpatico.
Galbo: Da David Lynch il film che non ti aspetti, il più improbabile considerata la sua filmografia ma probabilmente l'opera più intensa ed ispirata. La storia dell'agricoltore che percorre un lungo tragitto in trattore per recarsi dal fratello è un viaggio nella provincia americana più profonda ma anche nelle emozioni individuali di personaggi tratteggiati con grande sensibilità. Molto intensa la prova del protagonista Richard Farnsworth e suggestiva la fotografia. Commovente.
Gestarsh99: Intrepida ricapitolazione dell'ascesa al potere del boss camorrista Raffaele Cutolo, svoltasi negli '80 sullo sfondo di un terremoto "divino" e di correità e scambi di favore tra politica, servizi segreti, malavita e Brigate Rosse. Al suo primo film Tornatore non si fa intimorire e procede a passi lunghi e ben distesi: non insiste sugli stereotipi che rifocillano i camorra-movie più qualunquisti e acquiescenti ma focalizza nel fenomenale Gazzara il familismo "onorato e religioso" de Il Padrino e il carrierismo vorace e arrampicatore dello Scarface di De Palma. Melodrammaticamente coppoliano.
MEMORABILE: Il grandissimo "pezzo da 90" interpretato da Ben Gazzara, dalla nomea di benefattore proletario ma dall'opportunismo megalomane, cieco e incontrollabile.
Pigro: Un bambino amish è testimone di un delitto commesso da un poliziotto cattivo e si rifugia nel suo villaggio con il poliziotto buono. La storia è molto bella, non tanto nel classico meccanismo del testimone da proteggere, quanto per l'occasione di indagare in una società chiusa come quella del cristiani misoneisti. Ma a fronte di questa idea di partenza, il film finisce per sviolinare sui luoghi comuni anziché far intervenire le peculiarità degli Amish nel determinare realmente la storia. Ma nel complesso il film è godibile e ben realizzato.
Giùan: Molto al di sotto delle aspettative suscitate dall'esordio di Demange, questa opera seconda, pur ereditando analoga regressione temporale (qui gli anni '80) e un'altra periferia dove guerra e miseria sembrano condizioni irriducibili (una Detroit dallo squallore postindustriale), assume un punto di vista troppo appiattito sulla vicenda finendo paradossalmente per banalizzarla senza esser capace di raccontarla né analizzarla. Non aiuta la scelta evidentemente mirata dell'angelica presenza di Merritt, che estremizza la sacrificalità di White boy mentre McCounaghey ruba troppo la scena.
Sabato, 24/09/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai Movie
Daniela: Prima che la demenza senile faccia naufragare del tutto la mente di lui, all'insaputa dei figli un'anziana coppia intraprende un ultimo viaggio con un vecchio camper... Nella sua trasferta in USA, Virzì punta sul sicuro sia nel soggetto di un amore che sopravvive al passare degli anni che nella forma on-the-road tante volte utilizzata. Le prove sensibili di Sutherland e Mirren riescono a coinvolgere muovendo al sorriso e alla commozione ma non nascondono del tutto le magagne: la convenzionalità del racconto, lo scarso peso dei comprimari, la poca pregnanza delle ambientazioni.
Markus: Un ricco borghese assume una ragazza per prendersi cura di una delle due figlie affette da malanni psichici. Il film di Jesus Franco abbraccia l'erotico violento nel sinistro sforzo di provocare delle trepidazioni nell'allora spettatore probabilmente ancora non troppo smaliziato. Resta solo l'intento, in quanto il film offre solo sbadigli e scene poco coinvolgenti. Restano indubbiamente qualche momento qua e là riuscito e l'atmosfera "settantiana" che decora il tutto, ma la pellicola è davvero scarsa di contenuti, per riuscire a passare come cult.
Domenica, 25/09/22 ALLE ORE 00:25 00:25 su Cine 34
Gestarsh99: Pseudo-sequel di Napoli violenta. Al posto di Merli troviamo Leo Manzella, con l'aria fintamente corrucciata e perennemente indaffarato nel tentare di dare spessore cassavetesiano al suo personaggio piatto e monodimensionale. Il suo compito è acchiappare uno scaltro capo gang, Henry Silva. Questi, dopo la convincente prova in Milano Odia, torna mestamente nei binari della sua routinaria marmoreità espressiva da moai rapanuense. Risibili forzature dialettali e l'inutile insert della caccia al pedofilo in un film diretto in modo frettoloso e svogliato.
MEMORABILE: La sequenza, totalmente avulsa dal contesto del film, della caccia al pedofilo, con conseguenti linciaggio ed evirazione carceraria...!
Domenica, 25/09/22 ALLE ORE 02:45 02:45 su Italia 1
Markus: Gli stilemi del cinema vanziniano sono qui riconfermati, anche se la sensazione del dejà vu è evidente. D'altro canto le citazioni ai loro film non si risparmiano (le mutandine delle modelle, un dialogo estrapolato da Via Montenapoleone...). Il mito americano che si scorgeva nell'originale (il fast food, gli attori americani) e che trovava in Milano il palcoscenico ideale, non c'è più: pur confermando le location d’un tempo, tutto appare più umano e aderente ad un mondo privo di modelli, se non del passato remoto. Manca di gore.
Domenica, 25/09/22 ALLE ORE 04:20 04:20 su Italia 1
Ira72: Fa concorrenza (in peggio) alle telenovelas sudamericane per banalità, prevedibilità, pochezza di mezzi e soprattutto di idee. Personaggi farseschi dalla credibilità nulla che azzera in toto qualunque tensione apprezzabile nei thriller. La trama poi (sempre ci sia, perché qui è compito arduo parlar di trama) è di chiaro plagio lenziano, del cui stile, però, manco l'ombra. Catalogato tra le commedie, chissà, forse potrebbe avere anche qualcosa da dire, non fosse altro per la figura dello psicologo che fa involontariamente sbellicare, a livello recitativo.
Domenica, 25/09/22 ALLE ORE 14:15 14:15 su Italia 1
Galbo: Sontuoso spettacolo di intrattenimento ma anche il migliore adattamento cinematografico possibile della saga di Tolkien. Di tutto ciò va dato atto prima di tutto a P. Jackson e ai suoi sceneggiatori che hanno saputo abilmente estrarre il meglio dell'opera letteraria; quindi agli scenografi che hanno messo in scena sfondi ed ambientazioni da brivido; infine al cast fatto di nomi (allora) emergenti ma anche di veri e propri monumenti della recitazione come McKellen e Ian Holm. Raramente le diverse componenti di un cast si sono amalgamati così bene.
Pigro: Colpo grosso a Las Vegas: undici uomini all’assalto di un ricco caveau. Il notevole affollamento di divi lasciava sospettare un’operazione molto di botteghino ma di scarso livello. E invece il film funziona e bene. Non tanto (o meglio: non solo) per gli attori, che si dividono in “bravi al punto giusto” (quelli meno famosi) e “bravi in quanto molto fashion” (i divi: ma qui il fashion ci sta!), ma anche per una sceneggiatura e una regia con un buon ritmo. Non è un grande film, ma è godibile e fa tanto “Cinema con la c maiuscola”.
Domenica, 25/09/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Cine 34
Il Gobbo: Che dire? Quando un film lascia un'impronta così netta sul lessico, sull'immaginario, sull'antropologia stessa (di cui del resto è anche un trattato di iperbolica precisione), ogni discorso è riduttivo. Oltre a fare tutto quanto sopra, poi, è un classico della comicità. Altro? Geniale. Dovendo fare una classifica a tutti costi, è inferiore al secondo, ma non mancano grandi momenti. Epocali il capodanno e la partita di biliardo, Nello Pazzafini capeggia gli energumeni che malmenano Fantozzi per le intemperanza della Silvani.
Gestarsh99: Ovverosia: Guida didattica per automobiliste autolesioniste. L'editorìa del cine-thriller on the road rimette in moto le rotative dello stalking stradale e dà alle stampe il trecentesimo "incontro ravvicinato con lo sterzo" di una guidatrice infedele al sesto comandamento e alla prima regola del vivere harmonioso: "Mai dare passaggi a sconosciuti". Carcrash & revenge dalla meccanica fallata e improbabile ma di soddisfacente tenuta spettacolare, che metaforicamente finisce col tramutarsi in corso anticipato/accelerato al maltrattamento coniugale. Quasi un inno rivendicativo alla singletudine.
MEMORABILE: La dolce avance del maniaco: "Sta' tranquilla, non ci sto provando... capito? Ho un caxxx troppo grosso, non riusciresti a ficcartelo tutto in bocca".
Domenica, 25/09/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Gestarsh99: Grattacieli ultratecnologici in fiamme? Trappole infernali di cristallo in mano a terroristi? Sta' senza pensier, chi di dovere è già sul posto! Si occuperà di tutto il fisicaccio eraclèo di Dwayne Johnson, il quattrostagioni più capiente e massiccio del rescue-movie, in uno dei più straripanti show trapezistici da quando Dio inventò Bruce Willis. Le incessanti, spericolatissime arrampicate kingkonghesche del mastodontico ex-wrestler e il notevole allestimento effettistico fanno in parte dimenticare i mèntori Guillermin e McTiernan, dispensando sudori freddi e scintille di grande spettacolo.
MEMORABILE: Il protagonista in costante oscillazione nel vuoto; Il salto con rincorsa dal ponteggio della gru; Mamma e figlia in bilico su una trave pericolante.
Thriller d'ambiente giudiziario, vede la bella avvocatessa Kate McIntyre (de Boer) contrapposta a un faccendiere loschissimo (Kidd) che fa uccidere tutti i testimoni del processo in cui è imputato. Una figura comunque poco presente in scena, quest'ultimo, semplice brutto ceffo in tenuta elegante che si limita a dare ordini ai suoi sicari per esser certo di non aver brutte sorprese al processo. L'avvocatessa, che sulle prime rassegna le dimissioni dopo aver assistito in diretta all'assassinio del testimone che stava proteggendo, accetta di rientrare nei ranghi su invito...Leggi tutto dell'amico procuratore. Affiancata da un collega (Nealand) che sul lavoro pare poco sveglio e che intanto azzarda l'approccio sentimentale con lei, Kate si ritrova sulla strada altri cadaveri e una bomba in archivio, che fa saltare in aria la ragazza con cui lavorava e che spinge il procuratore a farla sorvegliare da un detective con la pistola pronta (Gibson). L'avvocatessa è un tipo sveglio, ha intuito e individua subito una finanziaria che è convinta possa servire al faccendiere per riciclare denaro sporco. Indagini che si svolgono seguendo gli sviluppi di un qualsiasi telefilm in tema, dal quale questo CORRUPT non si distingue per nulla in particolare. La confezione è discreta, la protagonista tutto sommato pare l'unica a crederci un po', ma è proprio la storia che non riesce a creare un minimo di tensione, con dinamiche tra i personaggi che non riescono a farsi mai interessanti, una "talpa" che si capisce fin da subito chi possa essere (e il cui svelamento giustamente non viene spacciato come vero colpo di scena), sviluppi del caso pari a zero o zerovirgola tanto che alla fine si riempiono i buchi con un po' d'azione e e persino un inseguimento in auto girato senza fantasia né estro. Quello che si avverte mancare è proprio un minimo di intreccio in grado di farci uscire da una semplice serie di incontri tra personaggi che il più delle volte ci si rende conto non abbiano nulla o quasi da dirsi. Ogni azione pare telefonata, ogni dialogo pure al punto che si scoprono essere più sfiziosi i timidi tentativi del collega single di avvicinarsi alla protagonista (single pure lei), in cui i botta e risposta si fanno leggermente più imprevedibili (si fa per dire). Un numero di cadaveri superiori alla media del genere e un cattivone spregevole che non manca di essere ripreso in limousine o sullo yacht seduto accanto a qualche bellezza in bikini mentre ripete come un mantra il suo: "Ma le avete le prove?", cui fa seguire un sogghigno d'ordinanza. Al di là di una confezione decente e di una regia competente siamo nel più pieno anonimato.
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