I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 15/08/22 A Domenica, 21/08/22
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Jandileida: Filmettino d'azione ambientato in un Africa posticcia come i capelli di Silvan che tenta, senza successo, di trasformarsi in una denuncia della guerra civile in Burundi. Il presunto obiettivo sociale è ben presto tralasciato e gli scontri etnici sono sostituiti da un coccodrillone agile come una pantera e parecchio arrabbiato. I buchi nella sceneggiatura si susseguono senza soluzione di continuità ma, pur nella prevedibilità e nella modestia del tutto, il film riesce qua e là a divertire.
Galbo: Nonostante riprenda un celeberrimo sceneggiato televisivo con Juliette Gréco, realizzato negli anni '60, Belfagor è un film decisamente poco riuscito. Gli autori hanno cercato di ammantare il film di un alone misterioso ma con scarsi risultati; la sceneggiatura è banale e scontata, e benchè non si sia badato a spese nella realizzazione, anche gli effetti speciali non sono granchè. Anche gli attori sono spaesati e a disagio.Più che giustificato dunque il flop commerciale.
Galbo: Divertente commedia diretta dall'esperto in materia Blake Edwards che sceglie un ambiente bellico (l'azione si svolge su un sommergibile americano) per allestire una farsa in cui non mancano (anzi sono bene evidenti) le frecciate antimiliaresche. Tempi comici perfetti orchestrati da un'ottima regia e un cast che annovera attori di prima grandezza sia nei ruoli principali che in quelli secondari.
Gestarsh99: Nelle acque della costa atlantica statunitense un gigantesco squalo inizia a masticare bagnanti e natanti, preannunciato da due semplici note, opera del geniale compositore Williams. Spielberg fa pieno centro sia nell'immaginario pubblico mondiale sia al botteghino, realizzando uno dei maggiori successi cinematografici a livello planetario. Il più celebre eco-vengeance di tutti i tempi (il migliore resta però quello di Hitchcock), che vede protagonista l'indistruttibile maxi-pescecane: un mostro irreale, fantastico eppur credibilissimo. Il resto è storia.
MEMORABILE: Quella pinna tra le onde, ritmata da un Mi ed un Fa, divenuta sinonimo universale di minaccia strisciante ed imminente.
Siska80: Tre sorelle rimaste orfane, un maneggio e dei debiti non saldati. Ennesima produzione tedesca dal lieto fine assicurato che offre bellissime location rurali e una sufficiente prova del cast (perlopiù giovane); la trama, purtroppo, è come al solito prevedibile, giacché si inizia con una serie di problemi apparentemente irrisolvibili che però magicamente subiscono un netto arresto giusto negli ultimi dieci minuti (senza contare che, nel tentativo di rimpolpare una vicenda che non ha in realtà molto da dire, viene inserita la più comune delle love story). Visione non necessaria.
MEMORABILE: Il salvataggio; La fuga di Cagliostro.
Martedì, 16/08/22 ALLE ORE 01:05 01:05 su Rai Movie
Pigro: Non basta il simpatico balletto dei tre steward gay sull’aereo in emergenza né la scena del raptus erotico collettivo né qualche battuta ficcante a sollevare un film sostanzialmente noiosetto e inutile. Almodovar inzuppa Airport e L’aereo più pazzo del mondo nell’universo camp e grottesco dei suoi primi film, in un omaggio dichiarato all’epoca d’oro della trasgressione degli anni 80. Ma la sceneggiatura è stantia, l’orizzonte di riferimento tramontato e pure la regia è priva di fantasia. Si vola basso, è il caso di dirlo. Purtroppo.
Martedì, 16/08/22 ALLE ORE 08:05 08:05 su Cine 34
Homesick: Noir camorristico, poliziesco d’azione e thriller politico sono gli ingredienti di questa bella prova di Bianchi, che confeziona un prodotto avvincente, dinamico e ricco di colpi di scena. Cast azzeccato, con facce ad hoc (Tinti, Palladino e soprattutto un ottimo Pino Mauro) e insolitamente pudica performance della Senatore. Finale iper-pessimista. La grandiosa soundtrack di De Piscopo è un’esplosione di assoli di batteria e di percussioni sintetizzate.
Giùan: Il fantomatico personaggio nato dalla penna di Leblanc "colto" in 3 episodi, nei quali si consuma la sua arte di lestofante e charmeur. Lontani i tempi delle commedie psicologiche e dei melò della maturità, Becker si dedica (dopo Ali Babà) ad un altro film d'avventura e fantasia letteraria, dispiegandovi la propria innata eleganza scenografica e la plasticità delle sue immagini. Il regista prova ad umanizzare la figura di Lupin. Ben ritmato ma anche sostanzialmente inerte. Calzante l'interpretazione di Lamoreaux, mentre Sandrocchia è un'apparizione.
Galbo: "Classicone" hollywoodiano diretto da Zinnemann (per alcuni è il suo miglior film), coglie un punto di passaggio cruciale della storia americana, quello che precede l'entrata in guerra. L'abilità principale del regista è quello di mescolare abilmente le storie e di dare il giusto peso ai personaggi. Ne deriva un melodramma forse datato (la famosa e "scandalosa" scena del bacio in spiaggia fa sorridere) ma ancora di grande impatto. Molto efficace la prova degli attori con particolare riferimento a Montgomery Clift e Burt Lancaster.
Martedì, 16/08/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Twenty Seven
Lucius: Commedia divertente con una Madonna particolarmente concentrata sul suo ruolo. Ironica e ispirata, interpreta una fuorilegge in cerca di giustizia. Azione, ritmo e un carisma impetuoso (quello della material girl) le armi vincenti di una pellicola ricca di situazioni imprevedibili, in continuo movimento. Sorvolando su uno dei costumi (ma Madonna saprebbe valorizzare anche un sacco di juta) colpisce altresì per lo stile frivolo e fumettistico (fa il paio con Dick Tracy). Il tutto nella Grande Mela.
Martedì, 16/08/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Daniela: A soli tre anni di distanza dal successo del lungometraggio d'esordio, Rodriquez dirige un auto-remake con molti più soldi e attori professionisti, compresi gli amici Tarantino e Trejo in piccoli ruoli gustosi. Il film conferma la sua abilità nel rendere dinamiche le riprese nonché le capacità come montatore di imprimere un rimo serrato e come musicista di imbastire una ost tonica ed efficace. Purtroppo sono anche confermati i limiti di scrittura di una trama banale con personaggi che non vanno oltre gli stereotipi per cui, viste le premesse, è inevitabile una certa delusione.
Galbo: Il penultimo film di Joseph L. Mankiewicz è un western atipico con numerose sfumature brillanti. Ricco di ritmo e ben equilibrato tra sequenze d'azione e parti più leggere, si avvale dell'apporto di due magnifici attori come Fonda e Douglas che "duettano" splendidamente affiancati da caratteristi altrettanto validi nella migliore tradizione del cinema americano del periodo.
Daniela: Alte aspettative all'uscita del primo capitolo, molto ridimensionate per questo, sempre diretto dal finnico Vuorensola, che spinge ulteriormente il pedale dell'assurdo mettendo in campo alieni e dinosauri. Confezione ed effetti sono buoni considerato il tipo di produzione crowdfunding ma ancora una volta il problema è la sceneggiatura, troppo sgangherata per fare da collante. Perché vederlo, allora? Perché il trailer non inganna e questo è l'unico film in cui è possibile vedere Udo Kier nei panni di un Hitler rettiliano mentre cavalca un tirannosauro. Non è forse un buon motivo?
MEMORABILE: Putin ballerino; La mela biblica; L'ultima cena dei grandi malvagi della storia in cui fra Caligola, Gengis Chan e Stalin siede anche Zuckerber.
Daniela: Attorno ai preparativi di un matrimonio in grande stile si intrecciano le vicende sentimentali di una serie di personaggi, tra cui quelle di due wedding planners in disaccordo sul carattere più o meno formale che deve essere dato all'evento... Commedia corale dalla sceneggiatura scombinata che ricorda in peggio Love Actually, tanto da risultare talvolta urticante per il basso livello della gag. Spiace vedere coinvolti in questo mezzo disastro due attori come Jeremy Irons e Diane Keaton che comunque, pur senza impegnarsi troppo, spiccano rispetto ai loro colleghi meno dotati.
Gestarsh99: Hic sunt leones. No, non ci troviamo nell'altopiano selvaggio del Serengeti bensì ad Amsterdam, e il responsabile dell'insolita dislocazione geografica del terribile felino è quel burlone di Dick Maas, sempre pronto a trasformare la capitale olandese in cimitero en plein air per mutilati vari. Il linguaggio dello spavento è quello parlato dai fruitori dell'horror-giallo italico della golden age e i POV shots animaleschi, come anche le esagerazioni, si sprecano. Un bagno di sangue irrorato però da quella vena di ironia e macabra assurdità che da sempre attraversa le opere del regista.
MEMORABILE: La carrozzella cingolata; Il cadavere del cretinetti di turno cinicamente utilizzato come esca definitiva...
Mercoledì, 17/08/22 ALLE ORE 03:00 03:00 su Rai Movie
Markus: Un gruppo di milanesissimi ragazzi figli della borghesia in vacanza a Vulcano (Eolie) sono i protagonisti, con i loro vulnerabili entusiasmi, di un racconto giovanilistico/balneare che anticipa alcuni temi che di lì a poco il nostro cinema sciorinerà negli esempi migliori. In questo Aliprandi è stato assai scaltro e anticipatore. Qualche leggerezza figlia degli anni Settanta (il “settantiano” nudismo, per esempio, appare fin troppo evidente come un pretesto in favore del pruriginoso). Ottime le musiche di Donaggio.
Mercoledì, 17/08/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Zender: Vittima ignara di un clima da Non toccate le vecchiette orchestrato di nascosto dal suo infido avvocato (Salerno), autore fallito doc (Dorelli) si strugge nella depressione finché un raggio di sole nero (Araya) filtra ad irradiare la sua magnifica villa nel verde. Un Dorelli garbato, un po' sperduto, finisce col sottomettersi a un travolgente Pozzetto di programmatica volgarità e quasi pure alla solarità di Zeudi. Si sorride con un Paradisi lieve, innamorato dei colori e della radiosa bellezza di Zeudi. Salerno impeccabile, la Milo ci sta (anche con lui, si scopre).
MEMORABILE: Pozzetto in ogni suo intervento, lampante esempio della capacità unica dell'attore d'inventare battute.
Mercoledì, 17/08/22 ALLE ORE 16:35 16:35 su Cine 34
Jandileida: Senza dubbio alcuno il miglior film del Sordi regista: pochi tempi morti (ci sono, ma molto meno che altrove), una storia che invita alla riflessione e propone un quadro terribile non tanto del mondo dei trafficanti d'armi quanto della famiglia italiana e una grandissima interpretazione di Albertone. Insomma, la maschera della commedia è usata per colpire, anche duramente, la solita pietra angolare della società italiana. Certo, poi è sempre Sordi quindi la denuncia a volte è sfumata da una vena nazionalpopolare un po' banale, ma resta molto valido.
MEMORABILE: "A.S. Roma: Association sanitarie Roma"; "Ammazza m'ha svejato pure un quarto d'ora prima!"
Mercoledì, 17/08/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Twenty Seven
Galbo: Difficile apprezzare appieno un film come Ted 2 se non si ha conoscenza della cultura popolare americana i cui riferimenti abbondano nella pellicola di MacFarlane. Purtroppo, nonostante l'apprezzabile rigetto del politically correct, questi aspetti sono in parte sprecati da una sceneggiatura diluita all'eccesso da gag su sesso e droghe più o meno leggere. Inoltre se il duo Ted/Whalberg regge bene la scena, l'inserimento di Amanda Seyfred non è dei più felici.
Pigro: Cosa nasconde la strana morte di un barbone al pronto soccorso? Le indagini del medico si scontrano con agguati e minacce fino alla sconcertante scoperta. L’idea non è brutta, anche se non originale (fin dove si può spingere la ricerca medica?), con spunti interessanti come l’ambiguità di ciò che possiamo definire “male”. Hugh Grant, attorno a cui è costruito il film, è perfino bravo in una parte inconsueta. Ma gli spunti tosti rimangono in superficie a vantaggio della sola azione (che non è neanche così mozzafiato come vorrebbe).
Mercoledì, 17/08/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 1
Galbo: L'idea di partenza di questa ennesima trasposizione cinematografica di un racconto di Philip Dick è buona. Purtroppo il potenziale si esaurisce rapidamente e Lee Tamahori dirige l'ennesimo action stereotipato con pochissime idee, peraltro interpretato da un cast anemico con un Cage (ridicolmente "parrucchinato") monoespressivo e una Julianne Moore decisamente non adatta al ruolo. Qualche buona scena d'azione e una location affascinante come il Grand Canyon sono tra le poche cose positive dell'opera.
Mercoledì, 17/08/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Rai 4
Daniela: Per sfuggire al marito violento, una donna si rintana in una villa isolata insieme ai 4 figli. Prima di morire, fa loro promettere che non si separanno mai... Horror spagnolo ma girato in inglese con un cast anglosassone, di bella fattura, ben recitato ed abile nella parte iniziale a costruire un clima morboso ed avvolgente. Poi iniziano i colpi di scena: il primo è troppo prevedibile, il secondo risulta più inaspettato ma non va d'accordo col precedente, il terzo appare piuttosto forzato. Film compromesso dalla sceneggiatura pasticciata opera dello stesso regista, ma formalmente molto curato.
Mercoledì, 17/08/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Rai 3
Myvincent: La felicità e la realizzazione personale spesso non corrispondono a quelle di chi ci sta vicino, poiché evidenzia la loro profonda inadeguatezza. Succede a Lea, che da semplice commessa diventa una acclamata scrittrice di bestseller. Commedia leggera, ma gradevole, rivela i retroscena delle cosiddette "amicizie per la pelle" che spesso contengono corrosivi veleni. Buono il cast, scoppiettante il ritmo narrativo che raramente annoierà. Va bene per serate disimpegnate, ma nulla di più.
MEMORABILE: La noiosa scena dell'incertezza sul dolce al ristorante, troppo lunga per essere vera.
Mercoledì, 17/08/22 ALLE ORE 22:40 22:40 su Italia 2
Pumpkh75: Spoglio di budget, di polpa narrativa e di graboids, il che è peccato mortale, con lo stuolo finale di pollastri mutanti insufficiente a placare la fame di chi aveva amato il primo capitolo. Anche accontendandosi, l’atmosfera è troppo spiritosa e più che una gara a chi elimina più vermoni sembra una sfida a chi pronuncia la battuta più sciocca. Male il rimpiazzo economico di Kevin Bacon, ma è meglio della favoletta assurda su Fred Ward e la playmate che gli sceneggiatori hanno l’ardire di proporci. Sgombero.
Il Gobbo: Capolavoro di Petri, insuperato campione di thriller metafisico e politico, di travolgente forza espressiva, grazie a una regia che se ne infischia dei rigorismi e a un attore superlativo e mai così grande: Volontè, truccato (col senno di poi, un po' maldestramente) in modo da apparire identico al povero commissario Calabresi, non ha un momento, un'espressione, una battuta che non sian memorabili. Le kafkiane figurine di contorno gli fanno da coorte, la Bolkan è magnifica, e Morricone indovina una delle sue più ossessive marcette. Fondamentale.
Homesick: Superstizione, magia e teledipendenza sbertucciati in due farse, distinte e complementari, rette dalla vis comica di Banfi e Dorelli. Quella di Banfi, molto fisica e frenetica, impazza nell’escalation di scalogna e guai cagionata dallo iettatore Scaccia; quella di Dorelli, più sorniona e discontinua, si riversa su alcune gag esilaranti (l’esibizione per la scalcinata Tv locale, il duetto con la sboccatissima marchesa Borboni, l’incontro con la coppia Kanakis-Della Casa, la disastrosa sfida con Silvan) che da sole equilibrano l’episodio del collega. Senza intoppi la regia di Martino.
MEMORABILE: Il bagno di Banfi nelle verdure; i cartelloni pubblicitari per la Tv locale; Dorelli e la Borboni; la Kanakis “elettrica”.
Markus: Terrificante commedia di Laurenti (che dagli Anni '80 inizia un lento ma inesorabile declino professionale). La pellicola tenta maldestramente di essere una risposta all'amatriciana dell'Aereo più pazzo del mondo (spostando la messinscena sott'acqua), ma il livello miserrimo della sceneggiatura, la tremenda prova degli attori (cui sono affibbiate battute che non solo non divertono, ma addirittura complessivamente annoiano), sanciscono il fallimento del film sotto tutti i profili.
Giovedì, 18/08/22 ALLE ORE 17:10 17:10 su Cine 34
Giùan: Sexy commedia ad episodi a scartamento decisamente ridotto. Nel primo episodio (Sabato), Sergio Martino orchestra gli strumenti (Vukotic, Baccaro, Vargas) giusto in modo da far risaltar gli assolo comici di Lino e fisici di Edwige. Venerdì, diretto da Castellano e Pipolo (in persona) è uno dei punti più modesti della carriera d'attore di Adriano (Thole fa il suo). Quanto a Domenica, io perversamente l'ho trovato sempre uno dei gioielli di Festa Campanile: misurato, sincero e intrigante, con una coppia comica (Placido-Bouchet) divertita e piena di sex appeal: bravi!
Galbo: Tratto dal famoso romanzo di Bassani, il film appare come una rievocazione piuttosto riuscita della vita delle famiglie ebraiche dell'alta borghesia italiana negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale. Pur se realizzato con cura, il film non possiede il valore del romanzo ma si limita ad una trasposizione piuttosto calligrafica delle vicende affidandosi piuttosto che ad una robusta sceneggiatura al carisma e alla professionalità di alcuni dei grandi attori impegnati come Romolo Valli.
Giovedì, 18/08/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Gestarsh99: In orbita ventennale attorno alla Terra, gli ultracorpi riapprodano sugli schermi per la quarta volta. Ad ogni nuova discesa si perdon sempre più pezzi significativi dal masterpiece siegeliano e a sovreccedere restano aleatorie rettifiche e sofisticazioni abusive. La Kidman, eternamente incollata al suo santino di martire vessata da rebus oltreumani, campicchia in un remake dalla piega virologica, sbatacchiandosi tra vomici addenda e malmessi flash-forward concepiti ex post dal signor Wolf McTeigue, spedito sul set a tonificare il poco adrenergico operato di Hirschbiegel. Un flop rattoppato.
MEMORABILE: I camerieri del convegno scientifico che vomitano di nascosto nelle bevande la loro sostanza genetica contaminante...
Giovedì, 18/08/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Italia 2
Gestarsh99: L'unico modo per sopravvivere all'era post-apocalittica di Krasinski e agli iperacùsici "xenomorfi" che la flagellano è transennarsi nel mutismo e nell'isolamento insonoro. Dapprima guardingo e perlustrante, il film sale di ritmo concatenando e comprimendo nel minutaggio una situazione di pericolo dietro l'altra, ma presta il fianco a leggerezze di copione che nell'economia frugale del racconto divengono purtroppo pesanti ruzzoloni (il chiodo nello scalino comparso dal nulla; le "granaglie mobili"; i rischi irragionevoli di una gravidanza fuori contesto). Minor approssimazione avrebbe giovato.
MEMORABILE: La "fortunata" combinazione di parto imminente + chiodo nel piede + ricerca di un nascondiglio + impossibilità fantozziana di urlare dal dolore...
Saintgifts: Herzfeld scrive una sceneggiatura non poi così male: lega tra loro polizia, pompieri, una certa televisione a due sciroccati venuti dall'est Europa in cerca di notorietà e ricchezza; scena della vicenda è naturalmente New York. Se l'idea è discreta, Herzfeld però commette l'errore di fare di tutti i personaggi caricature poco credibili, andando ben sopra le righe sia nel bene che nel male. Il personaggio più azzeccato, anche perché trova la giusta faccia in Kelsey Grammer, è quello del conduttore televisivo che ha sempre l'ultima parola.
MEMORABILE: La breve apparizione di Charlize Theron come tenutaria dell'agenzia "accompagnatrici".
Giovedì, 18/08/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Markus: La vita di due rapinatori seriali senz'arte né parte viene ostacolata da una perenne... scarogna! L'esordio alla regia per Giorgio Tirabassi (anche attore, in duetto con Ricky Memphis) è una commedia contemporanea amara che prende spunto da un certo cinema romano "di borgata" d'antan (Citti et similia). Sull'ago della bilancia un ritmo sonnacchioso e una mestizia fin troppo insistita; dall'altra, la sempre divertente "romanità" un po' cialtrona cui il cinema ci ha abituati in un mix non sempre equilibrato. Il duo convince; il film meno.
Giùan: Bertolucci (giovane assistente dell'allora esordiente Pasolini) ebbe a dire che "vedere il primo carrello di Accattone era come vedere il primo carrello della storia del cinema": chiosa perfetta per un film che ha il dono di trasformare la naivète in verità sconcertante e di sublimare il naturalismo realista in immagini che appaiono fuori dal Tempo e dalla Storia. È il Pasolini sottoproletario che trova facce perfette per tutti i suoi ragazzi di vita (eccezionale Franco Citti). Uno di quei film che non si "guarda": ci si sta dentro... galleggiando!
MEMORABILE: I tuffi nell'acqua fredda del Tevere; l'agguato e lo stupro dei "Napoletani"; la presa in giro del fratello che "lavora". Il finale: "...mo' sto bbene"
Gestarsh99: Per il giovane infiltrato Al Pacino, la scomoda caccia notturna al serial killer cova nel profondo una vera catabasi maieutica nelle caligini della suburra newyorkese, vis a vis con una minaccia metamorfica che compenetra ed impregna pandemicamente chi ne viene a contatto. Friedkin non fa sconti ed effonde un clima di abominevole e lercia deviazione, che avviluppa il protagonista nella sua bolgia di iconografiche para-nazisterie, sfoggi di rorido machismo appiccicaticcio, squarcianti pertugi infernali, baratri irrisalibili. Disagevole, impronunciabile, insondabile.
MEMORABILE: Il volto mostruoso di Joe Spinell; il giovane cliente del pub sado-maso che si cosparge il braccio di densa vaselina...
Reeves: Sarà ricordato come il primo film italiano che racconta la pandemia. In questo caso, il Covid è la molla perché Andrea Segre ci mostri una Venezia completamente inedita e al tempo stesso faccia il punto sui rapporti che lo hanno legato con suo padre. Al solito, la narrazione fluisce elegante e le immagini sono notevoli. Qua e là, però, il film risulta un po' ripetitivo.
Homesick: I cultori dei moderni blockbuster gioiranno dinanzi a questo road-movie fracassone d’annata, che tra le lande desertiche dell’Arizona fa saltare in aria case, autoveicoli ed elicotteri e vede nascere una melensa storia d’amore tra due protagonisti inseguiti da una polizia in combutta con la mafia: Eastwood (qui in una delle sue prove registiche meno ispirate), sotto-Callaghan reazionario e un po’ fesso, e la Locke, prostituta riflessiva e lungimirante. Tra i bikers si riconosce Dan Vadis, eroe degli anni d’oro del nostro peplum.
MEMORABILE: L’abuso di potere sui bikers; L'elicottero che si disintegra sui fili dell’alta tensione; L'autobus crivellato di colpi.
Venerdì, 19/08/22 ALLE ORE 02:40 02:40 su Rai Movie
Gestarsh99: Conformemente all'ottica degli eighties, le scuole del futuro non sono templi di maturazione giovanile o luoghi sacri dell'insegnamento; tutt'altro, sono centri-sociali-okkupati al servizio di bandacce incontrastabili. E per rimetter in riga tutti quanti servono solo le cattive maniere: un "massacratore da Central College"! Lester ne ha tanta di buona volontà ma purtroppo non è Daalder: il mucchietto di personaggi che raffigura ha la spessezza della carta velina e il banalissimo plot imbastitogli attorno non osa alcun meta-discorso che travalichi lo srotolamento di angherìe e contro-angherìe.
MEMORABILE: Il capobanda scaraventato giù a penzoloni dal lucernario col cappio al collo proprio durante il saggio musicale dell'orchestra scolastica.
Il Gobbo: Motoboiata di Corbucci (B.) per una volta senza il socio Amendola (non Ferruccio, che invece c'è e doppia Leonardi), che impartisce però una lezione di scrittura: non sapendo come sciogliere i nodi che hanno intrecciato (più o meno... ) i ben tre sceneggiatori semplicemente se ne impipano, e così Agostini passa dalla delusione d'amore e dall'addio alle corse al Nürburgring con un semplice cut di montaggio. Alè. Orrende canzoni cantate da Leonardi e scritte da Bigazzi e Savio, già pronte (previo restyling dei testi) per gli Squallor.
Venerdì, 19/08/22 ALLE ORE 07:10 07:10 su Rai Movie
Fauno: Parte in canna con la rissa davvero grandiosa in un pub di Liverpool. Per il resto si lasciano apprezzare le qualità recitative e canore di Ricky Shayne, tutto sommato buone. Commovente la colletta che fanno gli amici parigini per aiutarlo, interessante la pericolosità delle città portuali stile Genova, mentre è davvero deludente il Piper Club... mi aspettavo di molto meglio. Così così la Andersen: trucchi e costumi da delirio non salvano il suo personaggio mediocrino...
Il Gobbo: Solito sequestro del solito scienziato inventore della solita arma da parte del solito pazzo: solita missione per Dick Malloy alias 077. Lo spy all'italiana è for lovers only, ma Hathaway/Grieco è lo specialista del filone, e come al solito il film è divertente e di gran ritmo; quando poi il budget latita ci si può sempre mettere una bonazza o una clamorosa scazzottata stile spaghetti-western in cui brilla Fernando Sancho in vacanza-premio. Il titolo non c'entra un tubo col film, ma ne anticipa clamorosamente un altro fortunato.
Gestarsh99: Thriller a stelle e strisce scopertamente critico nei riguardi della pericolosa glorificazione mediatica apparecchiata attorno al business dello sport, principale responsabile di tutte quelle ossessioni maniacali a carico delle menti più fragili. Ondeggiante tra l'enfatico e il poco credibile non è uno tra i migliori film di Scott jr., come non è una delle prove più ricordate di De Niro, ora troppo caricato ora troppo macchiettistico, resta comunque una visione doverosa, anche solo per l'ennesimo contributo alla folta galleria di personaggi "al limite" cui il grande Bob ha dato vita.
MEMORABILE: Gli incontrollabili sbalzi d'umore schizofrenici di Robert De Niro.
Pinhead80: Il film che ha fatto innamorare molte persone delle arti marziali. Chen cerca di rifarsi una vita e trova lavora presso una fabbrica di ghiaccio, ma troverà solo inganni e morte sulla sua strada... Rispetto ad altri film del grande Bruce Lee si cerca di privilegiare la storia ai combattimenti. Il risultato è buono, anche se si vedono le pecche di una produzione molto risicata. Forse la sua forza "furore" deriva proprio da questa semplicità.
MEMORABILE: Chen che si presenta per la resa dei conti dal proprietario della fabbrica di ghiaccio.
Venerdì, 19/08/22 ALLE ORE 23:05 23:05 su Rai Movie
Gestarsh99: Rivisitazione nordica del mito del vampiro, originale ed inquietante nel suo sfumare impercettibilmente nella delicata ed innocente storia di amore tra due adolescenze solitarie ed infelici. Alfredson, da buon scandinavo, dilata i tempi e ci accompagna con dolcezza, alternata però a momenti di cruda esplosione di violenza, nella fredde lande interiori dei due piccoli protagonisti. Un viaggio che man mano acquista calore e sanguignità, fino a sfociare in una macabra poesia di innocenza e maledizione. Forse il miglior horror europeo del decennio.
Venerdì, 19/08/22 ALLE ORE 23:40 23:40 su Italia 1
Galbo: Tra i tanti epigoni della serie di Twilight c'è anche questo film dal target rigorosamente adolescenziale, che si è cercato di nobilitare attraverso l'inserimento di nomi prestigiosi nel cast. In effetti La presenza di Irons, della Thompson (lei in particolare) e di Viola Davis costituisce in effetti l'unico elemento di godimento in un filmetto che è il solito "romanzetto" di amore e magia, con una profusione eccessiva di effetti speciali e una regia che si concede più di una pausa. Anche la lunghezza è spropositata per il contenuto.
Galbo: Una storia d'amore dai toni amari che si dipana negli anni, dal 2001 al 2018. La vicenda è raccontata con toni sobri, senza accenti eclatanti, neanche nei momenti più concitati e procede parallela ai cambiamenti socio politici della Cina contemporanea che si riflette nei mutamenti del contesto ambientale. Tecnicamente pregevole, alterna la pellicola alle riprese digitali. Di assoluto rilevo la prova dell'attrice protagonista, le cui espressioni riflettono la disillusione sentimentale del proprio personaggio. Da vedere.
Buiomega71: Dei vietmovie margheritiani è forse il migliore. Zeppo di scene violente che più di una volta rasentano lo splatter, petardi che scoppiano in pieno volto a soldati in licenza, schegge infilate nel braccio e poi tolte con coltellaccio, Marsina legato al cofano della jeep stile Interceptor il guerriero della strada e finale poco conciliante e beffardo, che arriva come una fucilata. Ottimo Prete nel ruolo del soldato fuggitivo alla Rambo. Il budget è irrisorio, ma Margheriti sa nasconderlo molto bene. Uno dei suoi film più sottovalutati.
MEMORABILE: La scommessa finale del reporter di Pigozzi.
Xamini: Se i comprimari girano a meraviglia, sono l'interpretazione dei due protagonisti (gli occhi!) e la regia di Caligari a fare la parte del leone. Vicenda cruda di borgatari ambientata a Ostia, pecca qualche volte in senso iperbolico e, se deve mollare qualche volta il colpo, lo fa in direzione di un'apertura poetica e non facile sentimentalismo. Il contrasto ruvido tra i due elementi funziona a meraviglia e persino i denti perfetti di Silvia D'Amico (che pure interpreta alla grande) non possono rovinare il gusto dell'opera.
MEMORABILE: Luca Marinelli con la nipotina o quando dà fuori di matto. Alessandro Borghi in botta
Pigro: La ragazza parla e sembra guidare il gioco, il ragazzo tace e sembra passivo, finché non compie un delitto. Visione in chiave sperimental-contemplativa su temi assoluti come amore, sesso, colpa. Dal bosco lussureggiante simbolico dell’eros alla casa alienante che porta all’omicidio, fino all’espiazione in un paesaggio desertico, attraversiamo in lunghe riprese mute di non-azioni le tappe esistenziali che ricordano la narrazione mitica della responsabilità (Oreste e le Furie). Estenuante, con qualche bella immagine.
Rambo90: Il maresciallo Carotenuto viene trasferito nella polizia municipale di Sorrento, ma il succo della storia non cambia: la Loren sostituisce la Lollobrigida molto bene, con una verve davvero ottima. Rimane la fondamentale Tina Pica nella schiera dei caratteristi e si aggiunge un divertentissimo Mario Carotenuto come fratello del protagonista. Molto divertente, ottimi i colori.
Markus: Esilarante commedia dotata di ottimi spunti comici resi ancor più efficaci dalla vivacità degli attori e da una regia svelta che ha saputo render grazia alla sceneggiatura. Il film è anche fotografia di una certa romanità d'antan oggi quasi in disuso così come il mondo delle scommesse ai cavalli all'ippodromo (oggi fortemente in crisi per via di internet e altri modi di gioco d'azzardo). Geniali intuizioni e continui passaggi nelle televisioni private negli anni '90 hanno reso tardivamente la pellicola, un culto rispetto all'anno del girato.
Sabato, 20/08/22 ALLE ORE 20:30 20:30 su Twenty Seven
Giùan: Ulteriore spostamento del cinema watersiano, che mantiene intatta negli anni la propria diversità (rispetto a se stesso in primis), cambiando forma soprattutto e contenuti parzialmente. Qui i colori nitidi della provincia americana fan tutt'uno con le oscure tenebre della mente della middle class, incarnata da Mrs Stuphin, casalinga dedita al culto dell'omologazione, al cui altare tutto e tutti son sacrificabili. Lo slittamento riguarda anche la protagonista: dal(la) defunto ingombrante Divine alla "rassicurante" Turner. Abbonda in ripetitiva serialità...
MEMORABILE: L'ammazzamento della zanzara: quando viene spiaccicata compare il Directed by John Waters.
Gestarsh99: Il braccio violento della legge all'ombra del Vesuvio. Tra i vari polizieschi girati a Napoli quello di Lenzi è senza dubbio il migliore, quello in cui la scapicollante sarabanda di crimini, soprusi, omicidi a freddo, condanne a morte e acrobatismi giustizialisti raggiunge ritmi di coinvolgimento tutt'altro che ordinari. La cornice partenopea è solo un'arena circense in cui far scorrere sangue, pestaggi e torture come attrazioni di un luna-park (la funicolare, i tetti, il bowling). Betti/Merli è qui al suo culmine, proprio grazie alla famelica regia toscana, assai più dinamica e "friedkiniana" di quella di Girolami.
MEMORABILE: Le note di Micalizzi che si campanilizzano assimilando mandolini e tarantelle; L'inseguimento sulla funicolare; Luciano Rossi infilzato in cima al cancello...
Daniela: Mentre si divertono a sparare ai messicani che attraversano clandestinamente il confine nel deserto, tre ragazzotti incoscienti causano la morte della moglie dell'ex sceriffo del posto... Western moderno di bella ambientazione, indebolito da una sceneggiatura che mette troppo carne sul fuoco invece di concentrarsi sulla vicenda principale ma impreziosito dalla solita grande interpretazione di Ed Harris che ha il dono di risultare credibile ed incisivo qualsiasi ruolo ricopra: qui è un uomo onesto, desideroso di conoscere la verità andando oltre i pregiudizi, propri prima ancora che altrui.
Pigro: Gli rapiscono la moglie e lui, ex agente segreto, ritorna all'azione insieme al figlio che ignorava il suo passato. Un discreto film d'azione, dove però l'azione più interessante e significativa non è quella (talvolta troppo spettacolare o sopra le righe) della spy-story, ma quella del rapporto tra padre e figlio. E' infatti questo il nucleo più interessante e stimolante del film, purtroppo non sempre sfruttato nelle sue potenzialità, nonostante la generosa interpretazione di Hackman e Dillon. Ma merita comunque la visione.
Gestarsh99: Poliziesco massiano melanconico e affranto, scisso fra una prima tranche romana relativa a un subdolo traffico di diamanti, costellata di errori e sconfitte, e una seconda ambientata a Civitanova Marche, che vede la riscossa - seppur moralmente vana - del commissario Olmi, deciso a sventare un illecito smercio marittimo di armi. Il film ha molti alti e bassi e Merli si barcamena tra scene d'azione ardite e spericolate e parentesi flirtaiole più leggere (con la Karlatos e la formosa barista in calore). Cipriani rispolvera il suo repertorio con sonorità elettroniche tese e inquietanti.
MEMORABILE: Merli che si affaccia nel vuoto da un elicottero in volo; Merli appeso a una fune sollevato da una gru fin sopra un palazzo (e senza imbragature!).
Galbo: Regista in grado spesso di evocare forti emozioni con le immagini, Jim Sheridan racconta una storia che si dipana attraverso un doppio arco temporale. Il segreto è un film realizzato con una grande cura per i dettagli, fotografia e ambientazione (irlandese) di grande suggestione. Può inoltre contare su un cast “forte”, con particolare riguardo alla figura della protagonista. Rimane tuttavia un film che emoziona poco, con una sceneggiatura che in alcuni passaggi è forzata e un finale troppo conciliante.
Galbo: Storia di una coppia in crisi, ad un passo dalla separazione. Il regista Reiner abbandona i toni lievi del suo film più famoso (Harry ti presento Sally) per affrontare i piccoli drammi della crisi coniugale ma nonostante l'impegno e la presenza di due protagonisti bravi e carismatici (Willis e la Pfeiffer), l'operazione non riesce in gran parte per debolezza della sceneggiatura che risulta ripetitiva e troppo legata ai luoghi comuni insiti nei film dedicati alla fine dei rapporti matrimoniali. Il film risulta gradevole solo a tratti
Giùan: Il più bel film di Soldati (con Dora Nelson) nonchè uno dei drammi più intensi e caldi (a dispetto della neve che lo avvolge) della Storia del nostro Cinema. Con inconsueta potenza narrativa ed in un b/n fiammeggiante (che par ispirato a Welles/Cortez), è un formidabile esempio di "spettacolo" cinematografico imperniato su questioni cruciali (l'emigrazione) e ferite ancor aperte (la pacificazione post fascismo) nel Paese. Emblematico poi il modo in cui è sviluppata la figura del bambino. Germi tosto, ma indimenticabile è il viscido tratto del grande Folco.
MEMORABILE: L'assassinio della cameriera Pierina; La scena di Comme facette mammeta; Il finale.
Domenica, 21/08/22 ALLE ORE 02:00 02:00 su Italia 2
Puppigallo: Per colpa di un vecchio ubriacone, ma soprattutto di ragazzotti "genialoidi", viene liberato uno sciame di api assassine. La confezione sarebbe anche meno peggio di altre e il protagonista persino dignitoso, ma quando la sceneggiatura consta di un sindaco ottuso e di una fiera stagionale (fine), gli attacchi delle api diventano fondamentali e qui sono penosetti. Se si voleva spaventare, o schifare, missione fallita; a meno che per lo schifare non si consideri il film, che è indubbiamente poca cosa. Evitabile.
MEMORABILE: Il vice sceriffo alla folla: "Niente panico!". E lo dice con una gigantesca nuvola di api assassine alle spalle. Occhio all'ultimo fotogramma del film
Domenica, 21/08/22 ALLE ORE 02:10 02:10 su Cine 34
Pigro: Il prof ha la moglie americana e l’amante italiana che ha sposato il fratello gay della prima. Sorvoliamo sull’ottovolante della trama del romanzo di Soldati (padre), diretta da Soldati (figlio). Ciò che risalta di più (a parte la scarsa qualità attorale, a cominciare dal protagonista, lo svedese Berggren, improbabile mediterraneo!) è la narrazione frettolosa, condotta per rapide illustrazioni di snodi del plot. Una sorta di riassuntino per frammenti, che mantiene tutto in superficie, senza un minimo di motivazione e emozione. Scialbo.
Domenica, 21/08/22 ALLE ORE 03:00 03:00 su Italia 1
Buiomega71: Uno dei più ridicoli e squallidi "zombie movie" mai girati, che a confronto Zombi holocaust sembra un capolavoro. L'inizio promette bene, poi arrivano i morti viventi più comici e idioti che io ricordi, comparse filippine truccate in modo squallido e approssimativo che manco Andy Milligan. C'è qualche buona atmosfera "fulciana" (i mortacci nelle paludi) e qualche momento riuscito (la testa svolazzante alla Macabro (!), il dee jay zombone), ma alla fine sembra di assistere ad un cialtronesco viet-movie matteiano. Noia e pressapochismo a iosa.
MEMORABILE: Il deejay zombi: sequenza davvero geniale, inaspettata e terrifica.
Domenica, 21/08/22 ALLE ORE 16:30 16:30 su Italia 1
Galbo: Il "ciclone" Moccia (inteso come scrittore prima e regista poi) esplode con questo film tratto da un suo romanzo e diretto da Luca Lucini. Sorta di Tempo delle mele in versione romana, è chiaramente rivolto ad un pubblico adolescenziale che infatti ne fece oggetto di culto. Melensa storia sentimentale, l'opera di Lucini è infarcita dei luoghi comuni del genere ed interpretata da un gruppo di attori dei quali per non essere cattivi si può dire che non sono al meglio della forma.
Domenica, 21/08/22 ALLE ORE 17:30 17:30 su Rai Movie
Daniela: Per sventare le trame dell'infido Duca di Lavalle, la regina vedova chiede aiuto ai quattro moschettieri. Essendo questi morti o acciaccati, prendono il loro posto i figli che ne hanno ereditato i rispettivi caratteri. Film "partorito" dal classico di Sidney, non può certo competere con quello, ma è comunque spettacolo spigliato e gradevole con una simpatica variante: la figlia di Athos, interpretata dalla splendida rossa O'Hara, abile spadaccina che ha gioco facile nel conquistare l'ammirazione dei suoi compagni d'avventura ed il cuore di D'Artagnan/Wilde. Impeccabile Douglas, fetente doc.
MEMORABILE: La chiamata in soccorso di tutti i figli dei moschettieri del Re
Galbo: Sebbene non dica nulla di nuovo nel panorama cinematografico dei thriller spionistici, Giochi di potere ha il merito di fare conoscere al pubblico le trame intorno al programma di aiuti ONU “Oil for food” e sulla realtà irachena pre e post Saddam. I limiti del film risiedono nell’eccessiva semplificazione della storia, con dialoghi a volte incredibilmente superficiali e nella debole interpretazione del protagonista Theo James. Soddisfacente e deliziosamente ambigua la prova di Kingsley. La Bisset si vede troppo poco.
Domenica, 21/08/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Storia
Pigro: Antinazismo sentimentale: è quello dei genitori del soldato morto in guerra, che si trasformano in ingenue macchine di propaganda contro Hitler. Un film che si sofferma delicatamente nel dolore privato delle persone e nella devastazione morale di una nazione, unendo l’ottima narratività e certi sbalzi funzionali di ritmo tra tenue intimità e il classico incalzare del thriller, risucchiando lo spettatore in questa forma casalinga e utopicamente eroica di resistenza che ci interroga sulla responsabilità morale di ogni cittadino nel suo Paese.
Domenica, 21/08/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 1
Gestarsh99: Tra sciacallaggio atomico e revisionismo storico. Il disastro nucleare di Fukushima drizza le orecchie letargiche al radiomostro per eccellenza e il contatore Geiger del box office riprende a crepitare sui big money sonanti. Per rendere meno ovvia la trama di questo rimpastino opportunistico, al putiferio catastrofico si accodano persino due pipistrellosauri simil-Cloverfield in vena di effusioni - anche sfruttando la fissa del regista per le copule extralarge - ma l'insulsaggine del concept e la carenza pretensiosa di spettacolo frustrano e innervosiscono oltre ogni immaginazione. Snobzilla.
MEMORABILE: Il tirannosaurico "mega-eroe" che si allontana all'orizzonte come l'Ethan Edwards di [f=243]Sentieri selvaggi[/f]...
Domenica, 21/08/22 ALLE ORE 23:05 23:05 su Rai Movie
Markus: Guazzabuglio di buoni sentimenti e scenette già viste in mille film, ma gli attori buoni ci sono e questo è quello che salva il "Happy family". L'idea (secondo me, gratta gratta, neanche tanto originale) è buona, solo che c'è aria di disimpegno. Il regista degli “ex sessantottini in viaggio”, punta sul film nel film e gioca su questo, ma non osa: rifilandoci dunque il solito Fabio De Luigi innamorato ed un Abatantuono ormai insopportabile. Buono il resto del cast. Finalmente si rivede Milano al cinema! Un punto per questo.
Deepred89: Dietro un titolo italiano da commedia sexy si cela un castissimo (la Muti non va oltre il costume da bagno) melodramma sentimentale contraddistinto da un'ingenuità che supera ampiamente ogni aspettativa. Telenovela formato grande schermo piena di valori e sentimenti, attorialmente inetta nonostante i buoni nomi coinvolti, girata senza guizzi né particolari strafalcioni (chiudiamo un occhio su qualche grossolano stacco di montaggio). Obiettivamente mediocrissimo ma non privo di un certo fascino dovuto alla sua naïveté.
Lunedì, 22/08/22 ALLE ORE 00:45 00:45 su Rai Movie
Daniela: Sopravvissuto ad un incidente stradale ma col volto deturpato e senza memoria: il primo viene abilmente ricostruito con la chirurgia plastica, ma la seconda sembra scomparsa per sempre... Tema classico per un thriller dignitoso ma piuttosto convenzionale il cui principale difetto non è l'inverosimiglianza ma la prevedibilità: troppo telefonato il colpo di scena finale che dovrebbe ribaltare la prospettiva. Per fortuna c'è un personaggio simpatico, affidato ad un attore in forma in grado di rendere gradevole la visione: Hoskins nei panni di un investigatore animalista scalcinato ma perspicace.
Homesick: La mdp si sofferma sui volti immobili degli attori, disposti in cerchio, accompagnata da una spettrale nenia liturgica dei fratelli De Angelis: incomincia così il decamerotico sui generis dell'inglese John Shadow, che tinge il primo episodio con lievi pennellate magico-fiabesche destinate inaspettatamente ad incupirsi nelle suggestioni orrorifiche della grottesca zooerastia del secondo e del macabro excipit del terzo; più regolare e trascurabile l'ultimo segmento, in linea con la tradizione farsesca delle pellicole consorelle. Fotografia ricercata, dai colori pieni e brillanti.
Cotola: Noir dalle contaminazioni "storiche" che nonostante un plot
un pò troppo confuso e dallo svolgimento claudicante (causa
della sceneggiatura) riesce comunque ad avvincere chi lo
guarda specie in alcune scene. Buoni gli attori. Risultato
finale: dicreto.
Markus: Pur seguendo tutti i dettami degli innumerevoli decameroni (le “novelle peccaminose”), lo sviluppo della pellicola è agevolato da un ritmo narrativo francamente insperato, per un genere solitamente contraddistinto dal tedio. Storielle banali, che tuttavia riescono quasi sempre ad allietare soprattutto in virtù di un comparto di bellezze femminili di tutto rispetto e di tutta una serie di spassose caratterizzazioni. Sottotitolo che storpia da "boccaccia mia..." a "Boccaccio mio..." la celebre frase del pupazzo Provolino mosso da Raffaele Pisu.