I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 8/08/22 A Domenica, 14/08/22
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Daniela: Una madre con due figli rischia di essere sfrattata perché non riesce a pagare le rate del mutuo. Mentre lei accetta di lavorare in un locale equivoco che ospita rappresentazioni grandguignolesche, il figlio maggiore si mette nei guai rubando tubature di rame... L'esordio registico di Gosling, autore anche della sceneggiatura, avviene nel segno dell'eccesso con un accumulo di personaggi e situazioni che variano dal drammatico al grottesco. Una materia magmatica difficile da trattare ed infatti il risultato lascia perplessi anche se alcune sequenze risultano visivamente d'impatto.
MEMORABILE: L'involucro di plastica trasparente con donna incorporata.
Lunedì, 8/08/22 ALLE ORE 19:15 19:15 su Rai Movie
Markus: Il mitico grido “Patroclooooo!” di Bracardi in realtà non è funzionale al racconto e in fin dei conti non si capisce cosa c’entri, ma la pellicola, che possiamo considerare del filone “militaresco”, è piuttosto divertente e godibile. L’aspetto piacevole del film è tutto sulle spalle di un giovane Pippo Franco, che ci delizia con il suo surreale umorismo e con il solito personaggio dell’imbranato. Divertente la scena in cui Pippo Franco taglia (malamente) i capelli ad un colonnello.
Lunedì, 8/08/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Giùan: Western archetipico estremamente adulto che, come solo Hawks poteva permettersi di fare, si conclude con un altissimo, rischioso ma definitivo, momento da commedia, un autentico sberleffo/omaggio alla ostentata "virilità" del genere. Simmetricamente stilizzato, trova nella solidità superomistica di Wayne (temperata dal super io dell'unico, balbettante Brennan) e nella liquida meraviglia di un prodigioso Clift il suo epos classico ed inestinguibile. Peccato Joanne Dru non fosse la prima scelta di Hawks. Merito ad Arthur Rosson che diresse molte delle clamorose scene con le mandrie.
MEMORABILE: La pagliuzza di Clift; Il saluto e la separazione tra Wayne e Coleen Gray.
Zender: Al di là di una colonna sonora fuoriserie di cui s'è detto tutto, il film colpisce per la recitazione particolare, personale di Hoffman e per la sottile, gelida, programmatica perfidia di una Bancroft perfetta per il ruolo (contrapposta all'ingenua dolcezza della Ross). La regia non comune di un Nichols che rende bene l'atmosfera tesa che si respira a più riprese e un ottimo lavoro di rifinitura nei dialoghi ci accompagnano piacevolmente alla conclusione di una storia non originale, a tratti poco credibile ma da seguire con estrema gradevolezza.
MEMORABILE: Di fronte a "Sound of silence", "Scarborough fair" e "Mrs. Robinson" diventa difficile trovare qualcosa di altrettanto memorabile.
Galbo: Dopo una storia futuribile, John Hillcoat torna al passato con una vicenda ambientata negli anni del proibizionismo americano. Lawless e' un film ben fatto e curato, a partire dall' ambientazione fino alla prova di parte del cast (ma Shia LaBeouf non convince); rimane tuttavia l'impressione di un che di irrisolto (qualche indecisione della sceneggiatura) e una freddezza generale che lo tengono lontano dall'ottimo western australiano La proposta, diretto dallo stesso regista. Buona la colonna sonora di Cave (autore anche della sceneggiatura).
Gestarsh99: A sei anni di distanza da Terminator 3 - Le macchine ribelli, Mostow torna a occuparsi di replicanti e umanità in pericolo con un thriller distopico angolato su una prospettiva etica alquanto minacciosa e spaesante: un mondo futuro perfetto e pacifico asocialmente delegato a succedanei robotici teleguidati alla Matrix-maniera. Mettiamoci comodi, è l'enchiridion del fanta-action a sfondo umanistico: facce giuste al momento giusto (il fido Willis castigatore), sequenze violente, sfx digitali, parentesi affettive, traumi dolorosi e triangoli spionistici, tutti graduati in egual proporzione.
MEMORABILE: Il sarcastico epitaffio via radio: "Sembrerebbe, almeno per ora, che dovremo vivere in prima persona"...
Markus: Per l’esordio alla regia cinematografica, Duccio Camerini sceglie una pochade di stampo teatrale (campo artistico a lui consono fino allora) ma, nonostante la presenza del nome di richiamo Stefania Sandrelli (con altri buoni attori e caratteristi) incappa nel difficile barcamenarsi tra diversi personaggi e scene che prevedono ritmi differenti dal palcoscenico, facendo sostanzialmente leva solamente sul talento degli attori. Complessivamente non un brutto film, ma una trama così arzigogolata doveva prevedere a mio avviso una regia più esperta.
Marcolino1: Questa Odissea Polinesiana pone al centro le tante Penelope delle isole meravigliose del titolo che attendono il loro Ulisse Occidentale, spunto che mette in risalto una popolazione indigena genuina e innocente colonizzata da un Occidente che lo è decisamente meno. L'Ulisse-Salerno si trova ad affrontare le difficoltà linguistiche, culturali e relazionali in particolare con la donna. Le differenze e l'integrazione tra le due culture sono ben descritte in un documentario "sociale" che va oltre la documentazione dei semplici usi e costumi.
MEMORABILE: Gli indigeni che raccolgono oggetti portati dal mare per costruire abitazioni spartane; L'amicizia di Salerno col bimbo e il confronto con i missionari.
Il Gobbo: Dopo un furto di diamanti col morto i tre complici fuggono verso un isolato casolare. Già nel tragitto sorgono difficoltà... Noir di Regnoli con reminiscenze di James Cain e della produzione RKO, ossia la serie B di lusso americana. Non siamo a quei livelli, benchè non manchi l'impegno (e Trasatti con la fotografia faccia un buon lavoro), ma il racconto è un po' tirato via, e il cast non proprio scintillante. Comunque guardabile.
Xamini: In questo caso la dicitura "tratto da una storia vera" assume un connotato del tutto singolare: i reali protagonisti si giustappongono alle loro controparti nel bel mezzo della materia filmica. Come se non bastasse Layton espone la storia giocando sui ricordi e, alla maniera di Valerio Mieli, ne risulta un mosaico i cui frammenti spesso sfumano l'uno nell'altro, i volti si alternano in un gioco continuo che non si dimentica il fattore tensione. Niente male, nel complesso.
Martedì, 9/08/22 ALLE ORE 19:10 19:10 su Rai Movie
John trent: Storia di introspezione psicologica molto delicata e ottimamente interpretata da una sorprendente ed eterea Catherine Spaak. Ambientazione africana decisamente suggestiva e affascinante con romantiche sequenze dei tramonti e magnifiche panoramiche sul verde lussureggiante delle foreste e sulla sterminata savana, con lunghe scene dal taglio quasi documentaristico. Pippo Franco insolito e in parte, Stander impalpabile, Garriba macchiettistico e un po' insulso. Un Magni atipico da recuperare.
MEMORABILE: Pippo Franco acquattato mentre dialoga col coccodrillo Gualtiero; Tutti i primi piani della Spaak.
Xamini: Tema: vita di coppia. Genere: commedia romantica. Due ingredienti che potrebbero scoraggiare in partenza. Ma Donen costruisce un bel racconto, sezionando la vita di una splendida Hepburn e un Finney un po' lavoratore impegnato un po' pasticcione in una moltitudine di frammenti temporali, miscelati in modo sapiente. Il melò si alterna quindi al momento di crisi, la difficoltà allo slancio romantico, per una miscela che ora amareggia, ora fa sorridere, ma nel complesso regala un senso di pienezza. Merito anche di uno script che in lingua originale è un susseguirsi di duetti brillanti.
Martedì, 9/08/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Galbo: Bellissimo film dei fratelli Taviani che parte da un evento dolorosamente reale (fuga delle popolazione dalle truppe tedesche in Toscana) per diventare un'opera dove la cronaca fa spazio alla fantasia e alla magica elegia del racconto, trasfigurato dai bambini che ne rimuovono la dolorosa realtà. Fotografia magnifica e cast all'altezza. Belle le musiche di Nicola Piovani.
Daniela: Capolavoro imperfetto di Proyas che, dopo il promettente Corvo, si cimenta in una fantascienza potentemente visionaria, ricca di richiami e a sua volta fonte di suggestioni. Se la scrittura è debole (davvero è il "cuore" il nostro organo più importante?), risulta indimenticabile la città immersa in una notte senza fine, continuamente modificata nella sua realtà fisica dagli alieni, nei loro calvi e pallidi simulacri, che fanno esperimenti sulla memoria umana alla ricerca del segreto dell'individualità. Convincente la prova del cast, a partire da Sewell alla migliore occasione in carriera.
MEMORABILE: La porta aperta sul nulla; Il grandioso duello nel finale
Saintgifts: Il film è la caccia al serial killer che sevizia e strangola giovani donne, ma è anche un viaggio nella sfera sessuale dell'uomo (e della donna), dove è sempre difficile definire un limite tra quello che rimane un gioco condiscendente e quello che eccede, tra pulsioni inconfessate ma presenti in ogni essere umano. Wess Block, l'investigatore, ha un volto umano, ha delle debolezze, ma anche Beryl Thibodeaux, che insegna alle donne come difendersi dai tentativi di violenza, si scopre donna affascinata dai mille volti del sesso.
Mercoledì, 10/08/22 ALLE ORE 00:50 00:50 su Cine 34
Lucius: Probabilmente, con Fiorina la vacca, il film più "corporeo" della Muti, nel senso che l'attrice si offre nature allo sguardo degli spettatori, senza alcuna remora. Drammatico, ma soprattutto erotico, anzi intimo e sensuale. Intrigante il suo personaggio, interpretato acerbamente ma carico di ineluttabile lussuria, una donna che si presta ad ascoltare le storie più intime del suo nuovo compagno in una provincia romagnola tutta da scoprire. Seducente.
Mercoledì, 10/08/22 ALLE ORE 01:20 01:20 su Italia 1
Buiomega71: Brent Bell dona gustosi scorci di psychothriller settantiano modello Bad Ronald, si inventa le regole che manco quelle dei Gremlins, non lesina piacevoli feticismi (le scarpe di Greta che spariscono, il vestito rosso e la bambola di stracci nel letto), incrocia Horror puppet e Chi c'è in fondo a quella scala e stocca con una chiusa macabra non dissimile da quella di Jeepers Creepers. Il pupazzo sembra più il Peter Bark di Zombi horror ed è più grottesco che spaventoso, ma c'è inquietudine a profusione, follia sparsa a piene mani e un twist a suo modo sorprendente. Piacevolmente funereo.
MEMORABILE: Greta scoppia a ridere vedendo per la prima volta Brahms; Testa di porcellana che và in frantumi; La lacrima di Brahms (ma c'è un perchè); Le foto.
Mercoledì, 10/08/22 ALLE ORE 02:15 02:15 su Rai Movie
Giùan: Lascia esterrefatti e ammirevolmente sorpresi la caparbietà del cinema di Loach, la sua capacità ontogenetica di coinvolgere pur partendo dal pregiudizio di non voler cadere nella sua tessutissima trama narrativa. E invece eccoci ancora una volta intrappolati dallo script "dimostrativo" del fidato Laverty e dall'umanesimo cinematografico del "rosso" Ken, in grado (di nuovo) di dar vita e parola a personaggi talmente veri da risultar iperreali. Così Dave Johns resterà per noi sempre Daniel Blake, ma antropologicamente bravissimi anche Squires e Sikazwe.
Mercoledì, 10/08/22 ALLE ORE 02:30 02:30 su Cine 34
Motorship: Film infarcito di gag risibili e terrificanti ma che comunque riesce a tirarsi fuori dallo sfacelo totale grazie all'abilità di un Lando Buzzanca piuttosto in forma e dell'ottimo resto del cast, composto da adorabili caratteristi dell'epoca (in particolare la Perego, D'Orsi e Muller). Per il resto solite frasi e battute tipiche delle commedie di ambientazione medievale alla "Brancaleone" o "decamerotiche" più o meno divertenti. Per quel che concerne il cast femminile spettacolare Igli Villani e molte altre belle donzelle di contorno.
Undying: In seguito al successo economico riscontrato dal film L'esorcista, per alcuni anni le sale dei cinema furono riempite da imitazioni più o meno riuscite. In gergo cinematografico, le riproduzioni a tempo di record (atte a cavalcare il successo di un titolo) vengono definite spin-off: questo è italiano e, tra i tanti cloni, figura come il peggiore (pur se godibilissimo sul piano esclusivamente visivo), accostabile solo al paritetico spagnolo L'eretica. Le scene saffico/erotiche sono molto spinte, e Sonia Viviani (giovane) è sempre un bel vedere.
MEMORABILE: il posseduto ai chiesaioli: "caproooniii!!! Luridissimo branco di caproni!!!"
Mercoledì, 10/08/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Twenty Seven
Galbo: Dal creatore dei Griffin, un film live action dal grande successo commerciale ma dall'ironia decisamente "spuntata". Seth MacFarlane non riesce infatti a trasferire, nel suo esordio cinematografico, il potenziale della serie animata e quella messa in mostra e' pseudo trasgressione patinata, volgarotta e soprattutto prevedibile. Il film e' alla fine mediocre, nonostante l'impegno del sempre più' bravo e versatile Mark Wahlberg (la cui prova è in parte vanificata da un doppiaggio "pedestre"), e la bontà degli effetti speciali.
Mercoledì, 10/08/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Rai 4
Herrkinski: Interessante film del filone soprannaturale-apocalittico. A parte la presenza di buoni attori (su tutti la bella Swank) il film mantiene alto l'interesse dello spettatore con la sua sfida tra scienza e religione, degli ottimi effetti speciali ed alcune sequenze apocalittiche visivamente entusiasmanti. Bellissima l'ambientazione paludosa della Louisiana, già apprezzata di recente in The Skeleton Key. Un buon film, che non rimarrà nella storia ma che può far passare una gradevole serata. Peccato per il finale mistico, che è troppo esagerato.
Mercoledì, 10/08/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai 4
Daniela: Tre ragazzini giocano a una specie di Jumanji con l'uomo nero al posto delle bestie della giungla. Gli va male. Decenni dopo è il turno di tre adolescenti... Tutto qui? No, peggio: tagli, ritagli e frattaglie (c'è pure un richiamo a Donnie Darko) senza un briciolo di originalità, cucinati male da una sceneggiatura che inanella spaventi senza un filo logico, interpretati male dalle giovani leve mentre gli anziani cercano di cavarsela con il mestiere, ma poco possono alle prese con personaggi tanto mal disegnati. Confezione tecnicamente discreta ma film trascurabilissimo.
Pigro: Howard è giustificato nello sparare sontuosamente tutte le cartucce della retorica cinematografica hollywoodiana: una storia vera così incredibile e commovente, come quella del genio matematico schizofrenico con visioni allucinatorie, è davvero perfetta per il gran filmone. E il gran filmone non si fa attendere, ovviamente puntando più sull’asse malattia/amore che sulla ben più complessa biografia. Ma il vero punto di forza è Crowe, che in quest’opera riesce a infondere l’anima con una recitazione teneramente appassionata. Godibile.
Mercoledì, 10/08/22 ALLE ORE 23:30 23:30 su Canale 5
Silvestro: Interessante pellicola che racconta la vita di Napoleone Bonaparte attraverso la narrazione di un grande Jeremy Irons. Il filo conduttore del film sono le "conquiste" artistiche fatte dal Bonaparte, diretta conseguenza delle sue conquiste politiche/militari. La forza del film sta nella potenza delle immagini che scandiscono le tappe biografiche di Napoleone. Apprezzabile.
Giovedì, 11/08/22 ALLE ORE 00:15 00:15 su Italia 1
Pinhead80: Dopo aver perso il lavoro, un uomo decide di riprendere gli studi per procurarsene uno di maggior valore. Ma la cosa non sarà assolutamente facile. Blanda commedia che sfrutta l'ennesimo copione sul ritorno ai banchi di scuola da parte di persone mature alla ricerca di una seconda possibilità. Gli amanti della comicità di Kevin Hart gradiranno senz'altro, gli altri si astengano pure. Pochissime risate e tutto molto scontato.
Herrkinski: Primo segno di cedimento per una serie che, fino al precedente capitolo, era riuscita a mantenersi su buoni livelli grazie a sceneggiature intelligenti e complementari tra loro. Questo quarto installamento aggiunge, come da tradizione, ulteriori elementi sulla vita di Jigsaw, approfondisce il personaggio della moglie e ripropone tutti i protagonisti ancora viventi dei capitoli precedenti, incastrandoli in una sceneggiatura intricata e stavolta un po' pretestuosa, ulteriormente complicata da un montaggio emicranico. Poco ispirato.
Galbo: Film dalla qualità altalenante come spesso accade nei film ad episodi che hanno segnato la commedia italiana, in particolare negli Anni Settanta. Abbastanza a sorpresa (per le premesse decisamente improbabili) è quello con la guest star Feldman che esprime al meglio la propria comicità stralunata che ben si addice al personaggio da lui interpretato. Gli altri episodi sono da passabili ad inguardabili e nel complesso il film è meno che mediocre.
Belfagor: Per pagarsi gli studi Hamina diventa la dama di compagnia di una scontrosa vecchietta. Commedia graziosa e ingenua come la protagonista, ben interpretata da Sandra Dee, che riesce ad unire sentimenti zuccherosi e umorismo, seppur in modo leggero e non molto originale. La descrizione del rapporto tra le classi nella società americana è all'acqua di rose. Buona la fotografia.
Buiomega71: Basterebbe Delia Boccardo ghermita dai tentacoli nel mare di notte a proiettarlo nell'empireo dei cult movie. Clone squalesco tra i migliori, zeppo di sequenze di grande impatto (l'incipit con la carrozzina in mare, il pescatore sfigurato che riemerge, Diogene, la Buchanan, l'amico/amante sullo yatch, la gara di barche a vela (di qui a poco verrà Lo squalo 2). Cast pazzesco, grande ost ciprianiana e la botta di genio delle due orche "giustiziere". Assonitis non sbaglia un colpo e la piovra gigante è tra i più terrorizzanti leviatani marini dopo il Carcharodon carcharias.
MEMORABILE: "Anch'io ho un cervello, anch'io penso"; "Ma lei in mare non ci viene"; "Perché ho conosciuto Vicky in inverno e l'ho sposata in estate".
Giovedì, 11/08/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Twenty Seven
Pigro: Sfigato produttore hollywoodiano gira un film di fantascienza coinvolgendo una star a sua insaputa. Una bella idea di partenza si trasforma in una divertentissima pellicola costruita sulla bizzarra rincorsa del divo ignaro e spaventato da parte di una troupe improbabile e scalcinata. Bravi i protagonisti Martin e Murphy, ma è soprattutto il meccanismo paradossale (e satirico nei confronti di una certa cialtroneria ma anche di un implacabile e ottuso star system) a funzionare egregiamente. Si vede sempre con gusto.
Gestarsh99: "Fisherman" Gillespie riaffonda i malandati polpastrelli nel thriller barabaico più frusto, facendo roteare in aria come un giocoliere inciucchito l'assedio eremitico-glaciale di Shining/La cosa col "tutti contro tutti" da malanimo ossessivo. Il polifasico depennamento umano di marca "christiana" si appallottola a riccio sul torsolo mangiucchiato del killeraggio evangelizzatorio dai vaghi principi crowleyani, mentre l'angustia strozzante del bunker tumulato comprime sbilanciatamente l'esplosione muscolare del palestrato Sly, pregiudicando i pochi requisiti spettacolari che ne lastricano da sempre l'anabolica filmografia. Segatura in scatola surgelata.
MEMORABILE: Sly che piagnucola sul corpo impiccato della sua ragazza...
Giovedì, 11/08/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 2
Pumpkh75: L’assoluta oscurità del Dark Web, se ci si sofferma a bocce ferme, è davvero un qualcosa di spaventoso e profondamente allarmante. Dispiace quindi, dopo qualche genuino e passaggio inquietante, vedere il tutto stravolto da una grossolana sfilza di panzane complottiste che se non rovinano almeno la parte di genere (la scena del tappo in fronte è un cazzottone in faccia) sviliscono però il tema con disarmante leggerezza contenutistica e commerciale. Si fa una fatica matta a seguire tutti i dialoghi di chat e pop-up vari. Che spreco.
Taxius: Uno di quei rari casi in cui il sequel è migliore dell'originale, anche se non di molto. Se il primo sconfinava spesso nel demenziale, col secondo invece siamo nel demenziale puro. La trama non è nulla di nuovo, ma il film resta divertentissimo grazie ai numerosi inseguimenti sempre più esagerati e improbabili (basti pensare al taxi che plana con le ali) e alle varie gag, come quella sulla rivalità tra polizia marsigliese e parigina. Film leggero e poco impegnativo ma ben realizzato.
Giovedì, 11/08/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Capannelle: E' un film che si situa tra la commedia alla Genovese (per il brio musicale e il mix di personaggi) e altre commedie moderne disimpegnate. Vorrebbe osare ma sono più le volte che va sull'artificioso e scontato che non quelle veramente riuscite. Infatti anche Battiston e Papaleo soffrono, la Munoz è confinata al ruolo di bambolina e la Robins a quello di "rudere". Tiberi inizia bene ma poi diventa una fastidiosa macchietta, come macchiette sono molti degli epiloghi delle tre storie, raccontate in modo troppo televisivo.
Galbo: Maltrattato anche troppo dalla critica e snobbato dal pubblico, Waterworld è un'incursione (non del tutto riuscita) del duo Reynolds/Costner nel genere fantastico-apocalittico. Da salvare nel film sono sicuramente la storia (il cui spunto è senz'altro originale) e l'apparato scenico (alcuni momenti sono scenograficamente molto suggestivi). Poco entusiasmanti risultano la sceneggiatura (affetta da troppe lungaggini ingiustificate) e la prova degli attori che appaiono poco coinvolti. Meritevole tuttavia di visione.
Guru: Dramma della gelosia e della perfidia femminile! Si innescano passioni e delusioni a Marechiaro, che fa da sfondo a questa discreta commedia. Anche la Pampanini è credibile in un contesto che antepone il patriarcato e la convenzionalità alle esigenze di una donna per la realizzazione del suo futuro! Uno scanzonato e giovanissimo Enzo Staiola ci porta dentro la napoletanità dei luoghi visti con occhi da bambino, bambino che non scorderà le promesse fatte e che al suo ritorno da un lungo viaggio manterrà.
Venerdì, 12/08/22 ALLE ORE 05:30 05:30 su Cine 34
Panza: Per una volta quasi lontano dal clan del Bagaglino (ci sono un irriconoscibile Oreste Lionello e Antonio Giuliani nei panni di uno storpio che fa battute) Pingitore realizza questa miniserie in costume. La recitazione non è il massimo della vita (Assisi nei panni di Cesare Borgia a volte è un po' troppo sopra le righe), ma l'intrigo di omicidi e amori si lascia seguire, nonostante qualche incongruenza (lasciano davvero un solo soldato a guardia di un forziere pieno di soldi?), anche grazie a una regia corretta che riesce a coprire i difetti.
Venerdì, 12/08/22 ALLE ORE 11:00 11:00 su Cine 34
Galbo: Mediocre commedia diretta da Sergio Rubini, che vorrebbe cavalcare l'attualità parlando di mobbing e in particolare di molestie sessuali sul luogo di lavoro (in modo tutto sommato simile a Rivelazioni di Levinson), ma finisce per realizzare una commedia senza capo nè coda (la sceneggiatura è a dir poco lacunosa), sciatta e poco curata, e con interpreti (a partire dallo stesso regista) svogliati.
Daniela: In procinto di sposarsi, Antoine scambia confidenze sulle sue avventure da dongiovanni con l'amico Julien, convinto che siano le donne a scegliere le loro prede e non il contrario... Commedia pre-matrimoniale dal ritmo survoltato con tanto di accelerazioni farsesche da comica finale comprendente una serie di scenette più o meno brillanti dai toni tra il cinico e lo scanzonato. Niente di memorabile se non fosse per il cast che allinea tanti volti famosi o in procinto di diventarlo come la maliziosa Dorléac e la finta ingenua Deneuve, nella vita sorelle dal destino molto diverso.
Homesick: Sotto la maschera dell'invincibile "Lupo Rosso", il capo dei pretoriani Valerio Rufo guida la rivolta contro il terribile Domiziano. Harrison e Gemma si producono in duelli e acrobazie e Lulli, glabro e truccato, dipinge un imperatore da fumetto lungo una sceneggiatura ingenua, poverissima e ripetitiva nelle sequenze (lotta-ritrovo a corte; lotta-ritrovo a corte...). Confusi e fuorvianti i riferimenti storici.
MEMORABILE: Il capo dei gladiatori Sòtero ad un certo punto viene chiamato Sotéro...
Venerdì, 12/08/22 ALLE ORE 20:50 20:50 su Cine 34
Giùan: Confesso l'amore partigiano crepuscolar prepuberal onanistico e campanilistico per questo gran pilastro nel monumentale edificio della commedia erotica italiana. Laurenti infatti fece l'onore ai biscegliesi di girarne una parte nella nostra ridente cittadina. Fatta la tara a ciò: grande D'Angelo fascistoide che qui dà la paga al resto del consiglio di classe (Vitali, Banfi, De Felice) presidiato dal sordo Sposito; bravi con la faccia giusta i contendenti Green/Bigotti e poi c'è Gloria che tra le nostre icone era quella che te la faceva sudar di più.
MEMORABILE: La scena della pioggia con Bigotti e la Guida che si rifugiano negli spogliatoi dello stadio vecchio di Bisceglie.
Venerdì, 12/08/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Italia 2
Daniela: Tre declinazioni dell'horror orientale. Si inizia per una ricetta di bellezza dall'ingrediente segreto (Cina), si prosegue con la vendetta di un povero/brutto/cattivo contro un ricco/bello/buono (Sud Corea), si chiude con una storia circense flambé (Giappone). Tutto impaginato con eleganza e recitato da un buon cast, ma anche schematico, sul filo dell'accademia. Difficile scegliere l'episodio migliore: la buona fattura non evita una sensazione di incompiutezza, come se i rispettivi registi avessero svolto con professionalità ma senza troppa passione i temi loro assegnati.
Pigro: Se l’eroismo muscolare di John Wayne necessita dello sfondo di un deserto far west pionieristico, l’eroismo dell’astuzia di Newman-Redford agisce nell’est urbano della grande depressione. Deliziosa la storia della grande truffa ai danni del riccone cattivone, raccontata da una sceneggiatura perfetta con humor ed eccellente sapienza narrativa. Splendida la fotografia sulle tonalità ocra che, con la musica ragtime, valorizza l’ambientazione d’epoca. Un accurato divertissement dello spirito che offre due ore di gradito divertimento. Un classico.
Galbo: Tra i migliori film interpretati da Bruce Lee, Dalla Cina con furore rappresenta una vera e propria celebrazione per il protagonista che verrà definitivamente consacrato da questa pellicola. La trama non è certo originale (una comunissima storia di vendetta e di tensioni razziali cino-nipponiche) ma è girata con grandissimo senso del ritmo e una notevole padronanza del mezzo tecnico. Ottime le coreografie dei combattimenti fonte di notevole ispirazione per cineasti che verranno.
Digital: C’era proprio bisogno di un sequel di Lei è la mia follia? Forse no, ma il risultato finale è comunque più che accettabile. Il film ricalca massimamente la trama del primo episodio, con lo psicotico Daniel che salva dall'attacco di uno squalo Alison e il fratellino Kevin, diventando in questo modo il loro eroe. Stalker movie che presenta un po’ tutti i cliché del genere, con snodi ampiamente pronosticabili e un inevitabile senso di déjà vu. Riesce tuttavia a farsi vedere piacevolmente per merito di una regia veloce e una discreta tensione. "Discutibili" gli effetti speciali in cgi.
Sabato, 13/08/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Homesick: Le fonti storiche filoromane hanno tramandato l'immagine dei Cartaginesi come un popolo barbaro e sanguinario; complice altresì il romanzo d'origine, Maté vi si adatta senza il minimo spirito critico, dirigendo una storia alquanto ordinaria ed entro i canoni fotografici e d'azione dei film avventurosi d'epoca. Alla modestia delle interpretazioni, vincolate a ruoli tagliati con l'accetta, sfugge solo quella di Jack Palance, fiero e indòmo, che in italiano beneficia della voce autorevole di Emilio Cigoli. Ai limiti del cartoonesco Puccio Ceccarelli.
MEMORABILE: La "bevanda dorata"; la lotta tra Palance e Ceccarelli a corte.
Giùan: Esordio del connubio cinematografico Guida/Amadio, destinato a produrre solo più tardi i suoi risultati migliori. Il difetto esiziale del film sta in uno script che dà l’idea di esser tenuto assieme con lo sputo, coi vari personaggi che, animati dal contrappunto musicale del maestro Pregadio, paion tessere di uno slegatissimo mosaico, senza alcuna interazione reale tra loro. Gloria è già mozzafiato ma sguardo e pose son ancora da rivedere. Imbalsamato e cotonatissimo il cast maschile, mentre la serva Lepori e la distinta Dexter si lascian vedere.
MEMORABILE: Le irruzioni del prete Spaccesi, col lacchè sempre alle calcagna, ben lontano da ogni modello di spiritualità; Mamma Dexter colta in fallo dalla figlia.
Markus: Zampa ha diretto nel corso della sua carriera buoni film, ma in questa misera occasione fallisce, forse perché non a suo agio con il genere balneare/vacanziero che dovrebbe prevedere tempi comici e ritmi serrati che qui, invece, latitano assai. Quattro episodi incrociati senza che nessuno prevalga. Si fatica ad arrivare alla fine senza che un po' di tedio prenda il sopravvento. Mio padre, che vi partecipò come comparsa, lo giudica "una ciofeca", il che è tutto dire! Girato a Vireggio.
Galbo: La storia vera del promettente giornalista Stephen Glass è raccontata in un film diretto da Billy Ray che da un lato affronta il tema dell'ascesa e caduta di un giornalista i cui presunti scoop si rivelarono totalmente inventati (il che portò al suo licenziamento) dall'altro estende la visione all'etica professionale di una delle professioni più importanti e delicate del mondo moderno. Benchè non impeccabile nella struttura il film è realizzato discretamente con una buona prova del protagonista.
Gestarsh99: Padri cattivi maestri. È straziante e laconico al tempo stesso il messaggio che Paul Haggis lascia con sdegnata onestà morale allo spettatore spaurito e disorientato. Questo suo controllato e densissimo dramma poliziesco non ci mette molto a palesare la sua reale natura, molto più profonda e sofferente, fotografando in lucido silenzio una Nazione mai capace di educare i propri figli alla vita, Saturno degenere in grado solo di forgiare automi animali nel fuoco della violenza e nell'anticultura del sangue. Un Male senza tempo: la bandiera rovesciata garriva anche nella valle di Elah.
MEMORABILE: Tommy Lee Jones che onora irreprensibilmente ogni giorno tutti i rituali etici e militari cui è stato fedele durante il suo lungo servizio da ufficiale.
Gestarsh99: Personalmente il film di Milius l'ho sempre visto come un'elogio all'amicizia e al cameratismo, speculare a quello di un capolavoro come Il cacciatore. Il surf ed il succedersi delle stagioni sono chiare metafore attraverso cui l'autore ci parla anche di se e del proprio vissuto (Milius era anch'egli stato in passato un surfista). La storia raccontata può apparire banale e forse anche un po' priva di interesse (se non si ama il mare od il surf), tutto sta nel lasciarsi trasportare dalla sua epica sentimentale e dal suo arioso classicismo virile.
Gestarsh99: Grande esordio nel poliziesco per il duro e temerario Maurizio Merli, colui che diverrà, nella seconda metà dei '70, la vera icona italica del genere. Riprendendo caratteristiche fisiche e caratteriali del Franco Nero di La polizia incrimina, la legge assolve ed aggiungendo un pizzico in più di carisma e charme, il nostro dà vita ad una ulteriore evoluzione della figura del commissario, dotato in questo caso di una determinazione e di una carica aggressiva tali da consentirgli di valicare spavaldamente i leciti confini dell'ortodossia. Un film gretto ed acerbo, tutto caricato sulle spalle del valido protagonista.
MEMORABILE: Il truce pestaggio all'interno dell'autobus che Merli rifila al rapinatore/killer Marco Stefanelli.
Gestarsh99: Morto un Myers di solito se ne fa sempre un altro... ma un'eccezione alla regola doveva pur scappare. Questo terzo Halloween infatti fa storia a sè e insabbia temporaneamente i misfatti ecatombali dell'imperituro boogeyman inespressivo per inalvearsi nella più sinistra fantascienza complottistica. Partendo dalla citazione del Samhain gaelico presente nel secondo capitolo ci si aggancia qui alle antiche credenze magico-pagane di tradizione celtica (Stonehenge), confezionando un plot insospettabilmente ansiogeno e metaforicamente distopico. A suo modo "politico" e in anticipo sui tempi.
MEMORABILE: La testa staccata a mani nude; Lo squadrone di automi pre-matrixiani; Il finale fanta-mediatico (della serie "una reclame ci seppellirà"...)
Gestarsh99: Un poliziesco notturno dal cast solido, in cui spicca un Merli meno irruento e cinico del consueto e molto più riflessivo. Assieme a La legge violenta della squadra anticrimine uno dei film più compositi e ragionati di Massi, anche se non mancano elementi leggermente stonati, come ad esempio tutta la parte paradossale che vede il sequestratore (Massimo Mirani) tenere sotto scacco un intero commissariato. Bellissima e variegata la colonna sonora di Lallo Gori, con gustosi passaggi lounge avvolgenti e psichedeliche cacofonie ambient che riportano alla mente quelle ascoltate ne L'ultima casa a sinistra.
MEMORABILE: Tutta la sequenza al ralenty del rapimento della ragazza nei primi minuti del film.
Il Gobbo: Il ribaldo Teng Chang, figlio di un signorotto locale, dopo vari crimini viene arrestato dalla valorosa Su Ma. Ma consegnare il prigioniero alle autorità non sarà facile... Kung-fu movie di pretta marca 70's, caratterizzato dalla protagonista femminile (la cazzutissima Shungguan Lingfeng), e dall'essere in pratica un remake e Il giorno della vendetta. Grande (e rozzo) uso di wire-work, combattimenti ogni due minuti (bene, specie se si vede la copia italiana con relativo doppiaggio), tutto sommato divertente.
Domenica, 14/08/22 ALLE ORE 01:55 01:55 su Cine 34
Pinhead80: Nella Sicilia degli anni '50 un ragazzo torna dall'Africa assieme alla sua bellissima moglie in cerca di lavoro. Il padrone delle miniere però s'invaghisce della sua consorte. Grande cast al servizio di un Pavoni particolarmente ispirato, che dirige sapientemente questo dramma destinato a consumare lentamente un'intera famiglia. C'è un forte richiamo alla superstizione e ai falsi miti che vedevano le donne straniere e di colore come fattucchiere. Bravissima la Calamai nei panni della moglie disperata.
Gestarsh99: Debutto del maresciallo Giraldi nel primo degli 11 film che compongono la fortunata serie a metà tra action alla carbonara e commedia ridanciana. Nico è un po' l'evoluzione del personaggio motorizzato, manesco e scurrile de Il giustiziere sfida la città: un agente "pane e mortazza" tenero coi pesci piccoli ma duro e senza remore coi caporioni del giro grosso. Siamo ancora in pieno poliziesco all'italiana, specificità che verrà pian piano scalzata negli episodi successivi dall'elemento comico-volgare, anche per l'entrata in scena del grande Bombolo. Orecchiabilissimo lo score dei fratelli De Angelis.
MEMORABILE: Replica sibillina di Milian/Giraldi alla proposta indecente del frivolo damerino tentatore: "A Chiappè, su 'sta fava 'n se scurèggia!"...
Galbo: Sia pure con le migliori buone intenzioni (quelle di realizzare un film sugli innamoramenti e le pulsioni della terza età), Incontri proibiti è decisamente un amaro e malinconico congedo dal cinema per il grande Sordi. Il compitino viene svolto in modo didascalico ma senza autentica passione e tra l'altro con una regia (dello stesso attore romano) piuttosto mediocre. Anche la prova del cast (con il picco negativo della Marini) è al di sotto della sufficienza.
Domenica, 14/08/22 ALLE ORE 19:20 19:20 su Cine 34
Galbo: Esordio cinematografico folgorante per Carlo Verdone che, circondato da fior di professionisti (Leone alla produzione, Benvenuti e De Bernardi alla sceneggiatura e Morricone per la colonna sonora), dirige e sopratutto (visto il numero dei personaggi) interpreta una commedia che intrattiene con intelligenza, dal momento che tratteggia con efficace ironia un certo tipo di società contemporanea nel solco della migliore commedia italiana. Oltretutto, benché il film sia decisamente esilarante, la comicità è fortunatamente priva di ogni volgarità.
Domenica, 14/08/22 ALLE ORE 20:50 20:50 su Cine 34
Giùan: Film ad episodi sul tema della pruderie sessuale e dell'emancipazione erotica nel Belpaese (perlopiù frustrata e frustrante), come usavasi nei rocamboleschi '70. Curioso il ricorso a 3 registi il cui cinema è stato decisamente poco "confidente" con l'argomento. Loy a disagio con un episodio (quello del Villaggio superdotato) che negli anni acquisisce invece forza grottesca notevole; quello del binomio Magni-Manfredi ha un'insolita eleganza formale; strepitoso e pungente infine il bozzetto di Comencini con Sordi laido Monsignore e la Sandrelli in gran forma.
MEMORABILE: La "delucidazione" che il porporato Sordi dà alla Sandrelli riguardo alla momentanea privazione dell'arbitrio sessuale in ascensore.
Gestarsh99: Non lo si era ancora visto Balaguerò impegnarsi in un soggetto senza alcun tipo di reflusso esoterico, ringhiano o blairwitchesco. Per facilitarsi illimitatamente il compito, il nostro sparecchia dalla tavola ogni parametro di logicità consequenziale, inebetendo sotto cloroformio tutti i meccanismi deduttivi dei personaggetti in campo, eccezion fatta per lo straordinario Tosar, sagoma tenebrosa di vetrigna stitichezza in cui s'intasano ostruttivamente moventi esistenziali come sadismo, infelicità cronica, misantropia e male di vivere. Sforacchiato quanto un pezzo di Emmentaler ma incollante come un mastice per marmo.
MEMORABILE: La perfida e precocissima baby-ricattatrice che costringe il protagonista a procurarle un dvd pornografico...
Pigro: Famigliola newyorkese acquista da un fallimento un mega-villone in un trucido paesello, ma il vecchio proprietario ricompare minaccioso. A parte l'incongrua titolazione italiana, è l'incongruità della storia e di ogni suo dettaglio a gravare su un film incapace di decidersi se puntare sul thriller, sul demoniaco (inesistente ma accennato: a che pro?) o sul topico scontro dei cittadini con la chiusa comunità rustica. Ne viene fuori un pateracchio, aggravato da particolari arbitrari e risibili. Ma il peggio è che non "prende" neanche un po'...
Gestarsh99: C'è differenza tra un'anima reincarnata e un'unghia reincarnita? Parrebbe di no, stando a quanto sermoneggiato in regia dal vanaglorioso Glazer che, spacciandosi per il Bergman dello psico-thriller d'autore, slarga sesquipedalmente una storia para-sovrannaturale malferma quanto un etilista alla terza bottiglia di whisky, tutta rannicchiata sotto l'egida boriosa di una calligrafica catatonicità. Durerebbe appena una ventina di minuti se non fosse per gli interminabili ritornelli di sospensione meditativa che neanche Celentano a Fantastico 8. La Kidman si spegne laconicamente nella sua schizzinosa ipnosi depressiva.
MEMORABILE: Il baby-marito in vasca assieme alla Kidman...
Domenica, 14/08/22 ALLE ORE 23:55 23:55 su 20 Mediaset
Pigro: Famigliola nello spazio, con pilota playboy e medico malvagio, alle prese con salti spazio-temporali che la portano fuori rotta. Ovvero: come condire di fantascienza e ridicole amenità la più piatta delle situazioni da telefilm con papà, mamma, figlia alternativa e figlio genietto. L’opera procede a suon di effettoni speciali chiassosi e vuoti (l’Oscar della bruttura al mostriciattolo), e dialoghi pietosi da tubo catodico, in una trama-ottovolante inconsistente e farcita di tutte le trovate che son venute in mente agli autori. Da evitare.
Lupoprezzo: Cromwell dirige questo insolito noir al femminile, incentrato sulle difficoltà di reinseriento sociale da parte di una donna in libertà vigilata, inacidita dalle traversie della vita. La diffidenza della società e delle istituzioni verranno mitigate dal sacrificio di un'altra donna (Lizabeth Scott) che si tramuterà in speranza. Non irresistibile, ma originale e interessante nel messaggio. Buona la prova del cast, giusto la Scott è un po' eccessiva e stona un po'. Di livello la regia, pur senza picchi di sorta.
Daniela: Accanto ad un cadavere vengono rinvenute prove che sembrano incastrare come colpevole un soldato non in grado di dimostrare la propria innocenza. Il delitto sembra non avere movente ma... Thriller cupo dal taglio impressionistico, in cui Dmytryk coniuga il tema del disorientamento dei reduci nell'immediato dopoguerra con quello dell'antisemitismo e più in generale del razzismo, un odio irrazionale e pericoloso come un'arma che può accanirsi di volta in volta contro chiunque, come spiega il detective incaricato delle indagini. Gran bel cast, in cui primeggia Ryan in uno dei suoi ruoli migliori.
MEMORABILE: Lo scambio di battute fra la ragazza del bar ed il soldato: "Io lavoro per vivere" "E cosa fate quando non lavorate per vivere?""Vivo"
Lunedì, 15/08/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Fauno: Come trama è non plus ultra, azzeccatissima e con ottimi scenari e ambientazioni (Beirut in primis) e il modo di truffare i casinò ha una tecnologia davvero all'avanguardia. Sfido chiunque ad anticipare il colpo di scena finale, con quel che segue nel viaggio di ritorno. Come attrice la Margret è un po' troppo zuccherosa nel suo ruolo, mentre Calvo e De Mendoza vanno alla grande. Davvero impressionante la Horn e bravi anche il protagonista (che per essere un croupier tira cazzotti da pugile!) e Davila, come sempre nel ruolo di un cattivo.
MEMORABILE: Il binocolo all'ippodromo; Il cappello femminile.