I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 27/06/22 A Domenica, 3/07/22
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Giùan: C’è qualcosa in questo rarefatto e dimenticato film, qualcosa che ha a che vedere con certo spirito del tempo (gli anni ’60), una specifica classe sociale (la borghesia milanese) e un cinema da noi poco praticato (vengono in mente Godard e Truffaut). La gnomica impassibilità di Lattuada pare far tutt’uno con la vacuità del contesto rappresentato, un milieu (etico ma anche “architettonico”) dal quale Lisa Gastoni (di liquida, inesorabile venustà), sfidata, cerca di emergere, per esserne solo definitivamente fagocitata, infangata e sommersa. Non conciliato.
MEMORABILE: I meravigliosi implacabili occhi di Lisa Gastoni; Il corteggiamento della Gastoni a Lovelock (la milano cementificata); La resa dei conti Gastoni/Elsa.
Berto88fi: Noir che parte in quarta con esecuzioni a raffica, mescolando trame politiche, faide mafiose, vendetta e buone scene d'azione. Riesce a intrattenere e non annoia, nonostante diverse ingenuità come il killer che uccide a casaccio e i sicari orientali che sembrano usciti da un fumetto. Il doppiaggio inadeguato e le musiche mediocri mortificano ulteriormente la confezione. Nonostante tutto, consigliabile agli amanti delle vecchie gangster stories.
MEMORABILE: Il violento incipit; Il serpente con Mitchell.
Lunedì, 27/06/22 ALLE ORE 19:20 19:20 su Rai Movie
Markus: Divertente commedia vacanziera-pochadistica vista sotto l'occhio del comico surreale di Renato Pozzetto, il quale qui si lascia ben dirigere da un esordiente e promettente Carlo Vanzina (infatti la sua carriera sarà florida). Molto divertenti i siparietti comici tra Pozzetto e Boldi, nella prima parte del film. Ottima la colonna sonora di Armando Trovajoli, in puro stile funky, tanto in voga in quel periodo.
Gestarsh99: Nolan torna a manipolare lo spazio (il palco) ed il tempo (fine '800) con un thriller sopraffino, elegante, magistrale, profuso di abbagliante fantascienza romantica; un edificio di astuzie e apparenze dalla struttura complessa, articolatissima, ma sempre rigorosamente inquadrabile e mai troppo ermetica. Non è solo un film sull'arte illusoria della magia e quindi del Cinema in generale ma anche un romanzo visivo sull'inganno del doppio, sull'incessante ribaltamento dei punti di vista e dei ruoli, su un maniacale antagonismo di ingegni, invidie e scorrettezze volti a un unico scopo. Il prestigio.
MEMORABILE: La macchina dei fulmini progettata da Nikola Tesla (interpretato nel film da David Bowie).
Ira72: L’inizio è buono e presagisce una trama piuttosto abusata, raccontata però in modo più edulcorato, sebbene realistico. Poi si perde. E se ne avverte la durata, per le eccessive lungaggini. Come un criceto che gira dentro la ruota all’infinito, anche la sceneggiatura si sparpaglia in blandi colpi di scena tendenziosi che non portano a un vero coinvolgimento emotivo. Salvano il film da una certa mediocrità il talento interpretativo dei protagonisti e il finale aperto e non buonista, come ci si poteva, invece, aspettare. Nulla di trascendentale.
Lunedì, 27/06/22 ALLE ORE 23:40 23:40 su Italia 1
Gestarsh99: Emulo dei tanti squilibrati maniaci in 16/9, questo "nuovo" stratega del sadismo non lascia in fin dei conti puncicanti irritazioni sensoriali: pacatamente enigmatico, imbacuccato nel suo eskimo subpolare, si limita a portare ad ebollizione la dappocaggine brodosa dei suoi tre burattini e di una sceneggiatura da inedia pannelliana. Le "trappole" sottintese sono proprio i sistemi di sicurezza odierni (in questo caso gli impianti di videosorveglianza a circuito chiuso), che se "aggirati" a dovere possono anche ritorcersi contro lo stesso cittadino da proteggere. Claustro-slasher d'andazzo.
MEMORABILE: La stupidità indecifrabile dei tre reclusi allo sportello bancomat (botta e risposta cult: "Forse è un barbone..." "No, non è un barbone: è troppo grosso"...)
Panza: Artigianato partenopeo di inizio anni '50 che va dietro a un genere criminal-sentimentale all'epoca inflazionato: cinema senza tante pretese con dialoghi melodrammatici e una storia basica. Un'impostazione che non tiene più (ma che ancora oggi viene usata, purtroppo, seppur svecchiata), polverosa, da guardare con un certa benevolenza e chiudendo un occhio sull'ingenuità degli snodi narrativi, anche perché non è così noioso come ci potrebbe aspettare. Protagonisti ingessati; meglio i comprimari, come la Genovese.
Xamini: Pazzo, musicale del colore degli '80, lieve sino a strappare un sorriso costante e amaro, romantico. L'autore di Once si fa riconoscere e ci regala un racconto di formazione travestito da fiaba, o meglio, un racconto del possibile, dal punto di vista di un'età ricca di sogni, suggestioni e problemi. Lui è Conor, ragazzino con le note nelle vene, lei Raphina, aspirante modella e sua musa. La metterà in musica, mescolandosi a un gruppo di meravigliosi improbabili, guidato dalla filosofia di strada del fratello maggiore. Al rapporto col quale evidentemente è rivolta l'opera.
Martedì, 28/06/22 ALLE ORE 09:20 09:20 su Cine 34
Il Gobbo: I francesi hanno rapito la bella duchessa di Castiglia, Zorro va a liberarla e s'imbatte in un ufficiale traditore che vuole vendere a Richelieu un segreto militare... Uno degli spericolati crossover del nostro cinema avventuroso, basta fare Zorro spagnolo anzichè messicano e voilà, eccolo in combutta coi tre, cioè quattro, moschettieri! Zorro è Gordon Scott buonanima coi baffetti da sparviero, anche il resto del cast viene dal peplum e traslocherà in blocco nel western. Il Fanciullino che è in noi si diverte.
Martedì, 28/06/22 ALLE ORE 14:50 14:50 su Cine 34
Ira72: Senza guardare ai lavori pregressi, la pellicola di Genovese colpisce, sia per originalità che per l’interpretazione di Mastandrea, che regge sulle sue spalle quasi due ore di film. Davanti alla sua impenetrabilità e al suo distacco sfilano tragedie umane, debolezze, rimpianti e speranze interpretati da un cast a singhiozzo (si poteva per esempio evitare quella parte per la Ferilli, ma de gustibus...). Il lavoro, nel complesso, risulta piuttosto teatrale, talvolta statico e con alcune forzature. Ma meritevole.
Martedì, 28/06/22 ALLE ORE 16:40 16:40 su Cine 34
Nando: Commedia italiana di stile ampiamente buonista in cui vengono riversate catinelle di situazioni trite e ritrite nonostante la confezione ed il cast siano più che dignotosi. La dinamica intrusione sportiva rende la narrazione lievemente più avvincente ma siamo nella media classica con il dubbio che le sceneggiature vengano prodotte in serie.
Nicola81: Western di stampo classico che racconta una storia tutt'altro che originale (altrimenti non sarebbe di stampo classico...), ma lo fa con un buon ritmo, un certo gusto per i paesaggi e una discreta attenzione alle psicologie dei personaggi, in particolare sul versante dei cattivi. All'epoca idoli della gioventù, Tab Hunter e Natalie Wood esteticamente formavano una bella coppia, ma sul piano recitativo è lei, nei panni di una combattiva e orgogliosa meticcia, a guadagnarsi la scena. Epilogo interessante nella sua prevedibilità.
Martedì, 28/06/22 ALLE ORE 19:05 19:05 su Rai Movie
Markus: Un impacciato, aspirante attore lombardo cerca di sfondare nel cinema, ma una volta a Roma... Piacevole commedia, al contempo dolce e amara, che grazie a un Pozzetto in piena forma e in un ruolo che pare cucitogli su misura non risparmia allo spettatore momenti di grande ilarità. L'occasione è intelligentemente impiegata da Dino Risi per raccontare, attraverso uno spaccato allora non lontano dalla realtà, il sottobosco del cinema romano con i suoi "personaggi", i vizi e i vezzi di un mondo in parte sparito. Un quadro cinico ma divertente.
Daniela: in occasione delle Olimpiadi di Tokyo del 1964, un compassato uomo d'affari inglese si trova a condividere l'appartamento con una studentessa connazionale e con un atleta statunitense... Questo remale di ambientazione nipponica di Molta brigata vita beata è una commedia sentimental-turistica non all'altezza dell'originale ma spigliata e scorrevole che deve però la sua fama soprattutto all'aver coinciso con l'addio al cinema di Cary Grant, allora 62enne dal fascino intatto impreziosito dalla caratteristica vena ironica.
Martedì, 28/06/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
John trent: In una Roma di fine '800 agitata da tumulti prende vita il dramma familiare che ruota intorno all'eredità del vecchio fornaio Ferramonti (Anthony Quinn) che nel corso degli anni è riuscito ad accumulare una discreta fortuna. Una diabolica Dominique Sanda tesse la sua tela e tenterà la scalata all'eredità. Ottimo Proietti nel ruolo del debole e pusillanime marito e bravo anche Testi in quello dello sciupafemmine arrivista. Piccola particina per Rossana Di Lorenzo nei panni della cameriera. Film assolutamente da rivalutare.
MEMORABILE: Gigi Proietti disperato: "Io ho già sofferto tutto quello che c'è da soffrire!"
Galbo: Operazione cinematografica piuttosto furba in chiave commerciale e sorta di rifacimento in chiave femminile de L'attimo fuggente, Mona Lisa smile è una commedia coraggiosa nelle intenzioni (ruolo rivoluzionario della pedagogia in piena epoca di caccia alle streghe) quanto banale nella realizzazione; il film di Newell è basato su una sceneggiatura poco incisiva ed originale, preso più dall'assecondare le star protagoniste che non a curare la storia che appare priva di una vera anima narrativa.
Martedì, 28/06/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Twenty Seven
Galbo: Discreta commedia sul tema più vecchio del mondo: l'attrazione tra personaggi sulla carta incompatibili. Due attori belli, affascinanti e alla moda, una sceneggiatura discreta e furba nello sfruttare tutte le corde del genere (ironia, attrazione, sentimenti) ed un'accorta regia (totalmente al servizio dei protagonisti) regalano un film non memorabile ma tutto sommato gradevole anche se più di una spanna al di sotto rispetto alle migliori commedie del genere.
Daniela: Giovane donna muta viene perseguitata da un reverendo invasato che invoca contro di lei l'ira divina... Articolato in quattro capitoli pomposamente intitolati come libri della Bibbia, un prolisso racconto che sembra la versione western del sadiano "Justine o le sventure della virtù", tante sono le disgrazie che piovono sul capo della protagonista. Una tale sfiga, accompagnata da troppe forzature, sfocia nel ridicolo involontario e così Pierce, che vorrebbe ispirarsi al miglior Mitchum, finisce per ricordare il peggior Cage. Film zavorrato dalle pretese di una autorialità insussistente.
Belfagor: I soliti alieni invadono i soliti Stai Uniti dando inizio alla solita guerra. Ennesimo film di fantascienza bellica con tanti proiettili e zero idee, bolso, sciovinista, stereotipato e chiassoso. Si sorpassa il ridicolo per cadere nel patetico. La presenza di attori come Eckhart, la Rodriguez e la Moynahan (che in Io, robot si era dimostrata a proprio agio nel cinema sci-fi) non fa che mettere ancor più in risalto la pochezza della pellicola. È tremendo che una simile vaccata sia costata 70 milioni di dollari e ne abbia incassati il triplo.
Martedì, 28/06/22 ALLE ORE 23:05 23:05 su Rai Movie
Pigro: Emanciparsi da una condizione sociale, dalla famiglia e dalla sua filosofia di vita: è l’obiettivo del contadino che arrivato in città si innamora di una prostituta. Il suo frenetico rivoltolarsi negli affanni irrequieti di una giovinezza focosa ha accenti quasi esistenzialisti. Ed è proprio lo strano mix tra gusto vernacolare tardo-800 (formidabile ricostruzione ambientale e linguistica) e spinte moderne il registro di questo film, apparentemente nostalgico, in realtà scalpitante: lo stesso Belmondo, improbabile campagnolo toscano, ne è la prova.
Martedì, 28/06/22 ALLE ORE 23:10 23:10 su Twenty Seven
Galbo: Un procuratore distrettuale e un'avvocatessa in carriera indagano su un furto di quadri del quale è accusata l'avvenente figlia dell'autore che sarà incriminata anche per omicidio. Thriller con pretese intellettualoidi diretto con un certo mestiere da Ivan Reitman. La professionalità del cast tecnico ed artistico (sul quale svetta la brava Debra Winger) non salva però il film dalla mediocrità dell'ovvio e del già visto con andamento e finale quanto mai scontato.
Faggi: Falso e irritante erotico esotico; è stata una fatica arrivare sino ai titoli di coda. L'indiscutibile fisicità della Hampton può essere motivo d'interesse per i suoi fan; i curiosi del trash anni '90, invece, potrebbero restare delusi poiché il prodotto non mi sembra recuperabile nemmeno in codesta chiave. La noia e la sensazione del già visto (peggiorato) imperversano, sguinzagliate dalla banalità e dal cattivo gusto tecnico e narrativo.
Martedì, 28/06/22 ALLE ORE 23:25 23:25 su Cine 34
Giùan: Il "pellegrinaggio" di un giovane proletario alla ricerca di un lavoro in una Roma infame e viziosa. Tra le più potenti trasposizioni moraviane e misconosciuto frutto del sodalizio Bolognini (regista)/Pasolini (scrittore). L'amalgama tra l'estetica dell'immagine del primo (si veda l'eloquenza virtuosistica del piano sequenza iniziale nella borgata) e la volontà del secondo di sondare l'ipocrisia dei tabù di quegli anni (prostituzione morale e materiale, corruzione, degrado civico), trova una quadra non calligrafca. Perfino Sorel è credibile, magnifica Lea.
MEMORABILE: Il piano sequenza tra i caseggiati della borgata; L'untuoso personaggio di Stoppa; La bellezza di Jeanne Valerie.
Martedì, 28/06/22 ALLE ORE 23:30 23:30 su Italia 1
Gestarsh99: A 40 anni dall'omonimo slasherpiece, il vecchio Myers rimpugna il coltellaccio, amputando da sé tutto il nòvero di sequel e remake-up presenziati in sala nelle ultime dècadi. L'incanutimento anagrafico non pare aver scalfito l'inespressività maligna del silente boogeyman carpenteriano, stereotassico quanto un Pac-Man infernale, pronto a mieter vittime e seminar terrore come e più che ai tempi d'orror. Dolcetto-scherzetto a lui riservato: la rambificazione della Curtis, arzillissima guerrigliera fané auto-addestrata al macgyverismo più massimalista. Senz'alti né bassi ma ci si balocca comunque.
MEMORABILE: La "calorosa" sorpresona finale riservata al buggerato Michael...
Cotola: L'ennesimo film del genere animali assassini imperniato sulle gesta di un gigantesco serprente (stavolta anaconda) che ammazza a destra e sinistra prima del prevedibile finale. In realtà non solo la fine ma tutto è trito e ritrito oltre che di una pochezza sconcertante. Sulla recitazione (?) della Lopez è meglio stendere un velo pietoso, mentre Jon Voight si dovrà vergognare a vita per aver partecipato a questa porcata dai risultati sotto il livello di guardia.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 00:50 00:50 su Cine 34
Buiomega71: Da Bolognini non mi sarei mai aspettato un'opera così feroce e sanguigna. Lontano dalle sue stucchevolezze, un tuffo nel grottesco macabro, tra dissezioni, cannibalismo inconsapevole, riti "scaramantici" che tanfano di morte. Campionario di grettezze, mostri umani, solitudine, follia, possessione e tare mentali. Acre commistione tra horror e commedia nerissima, in cui Bolognini non lesina picchi agghiaccianti (gli smembramenti sul tavolaccio) e sgradevoli (le zitellacce), il tutto intinto nel bellissimo e malinconico score di Jannacci. Un piccolo gioiello da incorniciare.
MEMORABILE: La serva ritardata della Vukotic che assiste alle dissezioni della Winters mugugnando "sangue, sangue"; Il numero cabarettistico pozzettiano.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 02:30 02:30 su Rete 4
Giùan: Non tra i miei favoriti del più balzachiano regista d'oltralpe. L'eccelso e amatissimo Claude indugia eccessivamente sul versante commedia umana, lasciandosi prendere la mano dallo script talora esasperantemente grottesco del fido Gegauff e dalle gigionerie di un Belmondo in fregola. Gli va attribuita comunque la causticità tipica del maestro, così come un aplomb molto spinto per situazioni e linguaggio; il tutto però è detonato e reso straniante dai maldosati scarti di registro (il viraggio "giallo" appare forzato). Fulgida Laura, bruttina stagionata Mia.
MEMORABILE: Le scene tra Belmondo allettato e la calda infermiera interpretata da Marlene Appelt.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 02:30 02:30 su Rai 2
Galbo: Una ricostruzione degli ultimi giorni di vita di Vincent Van Gogh effettuata qualche tempo dopo la morte e basata sulle testimonianze (spesso contraddittorie) di coloro che lo conobbero. La trama ha quasi l’andamento di un giallo ed è abbastanza intrigante; ciò che rende il film meritevole di visone è però la particolare combinazione di animazione e recitazione con la prima che utilizza lo stile grafico del celebre pittore. Ne deriva uno spettacolo affasciante di sfondi e colori che rende il film visivamente assai appagante. Originale.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 02:40 02:40 su Cine 34
Buiomega71: Bolognini non solo si fa ammirare per l'eleganza e la raffinatezza (quasi maniacale) delle scenografie e delle suggestive location di una Trieste decadente e perennemente cupa ma impregna la storia di desolazione, solitudine, amori morbosi e tormentati fino all'ossessione, col classico ometto borghese zerbino (ottimo Franciosa) che si fa umiliare da una strepitosa Cardinale, qui quintessenza della mignottaggine. Riverberi horror nel malessere di Amalia e della sua agonia (in uno status quasi pre Ballata macabra) e un intelaiatura di sentimenti al fiele che ricorda La noia.
MEMORABILE: Emilio a Angiolina ubriaca: "Puzzi di vino"; Il delirium tremens di Amalia; Amalia smania nel sonno le sue voglie per Stefano; Le morbose domande.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 02:50 02:50 su Rai Movie
Enzus79: Dramma che si basa prettamente sull'interpretazione da standing ovation di Isabelle Huppert (premiata con un Golden Globe). Seppur scorrevole, tuttavia, il film manca di un vero colpo di scena e a prevalere è infine il paradosso: la reazione della vittima risulta ai limiti dell'inconcepibile. Paul Verhoeven ha sicuramente fatto di meglio, oltreoceano.
Gestarsh99: Cannibal-movie del buon Lenzi che si gioca la sua carta, tentando di affiancare Deodato ed il suo piccolo gioiello del disgusto. Purtroppo questo epigono non possiede né le implicazioni socio-mediatiche, né tantomeno la maestria tecnica e le intuizioni genialoidi del suo predecessore. Lenzi si prodiga in zoom nevrotici e riprese ultrasplatter ai danni anche della povera Senatore ma la realizzazione è grezza e scurrile, con sconfinamenti simil-porno del tutto evitabili. Trashissima la morte dell'indigeno investito dal tir (ripresa ne La casa 3).
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Luchi78: È un Tinto Brass decisamente "ricalcatore", visto lo stile registico decisamente vicino al western di Leone (anche le musiche vanno a rievocare le classiche atmosfere del genere). Philippe Leroy si presta per un ruolo da pistolero atipico, mentre Adolfo Celi mi sembra molto azzeccato nella parte. La storia, dopo la prima mezz'ora, comincia a far sbadigliare, quindi da apprezzare rimangono solo certe sperimentazioni western di un Brass pre-culomane.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 06:35 06:35 su Rai Movie
B. Legnani: Sorprendono positivamente la ricchezza della messa in scena e la fantasmagoria del tutto. Colpiscono negativamente una trama con falle immani (una sola: ma Morgan come è arrivato alla festa spagnola, per di più vestito di tutto punto?), un lieto fine tirato per i capelli (e sbrigato in pochi secondi!) ed un protagonista davvero mediocre. Molto meglio (ovviamente) Garrani e Mestral. C'è pure la Alonso, la cui bellezza è difficilmente definibile virginale...
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 07:25 07:25 su Cine 34
Fabbiu: Gli attori sono perlopiù non professionisti e spesso la cosa si nota, i dialoghi il più delle volte improbabili; nonostante tutto risulta simpatico e piacevole specie per come è messa in scena l'idea del punk di provincia disorientato e solo nella grande città, girato bene e con diverse belle trovate; oggi fa rivivere con nostalgia un periodo italiano interessante.
Il Gobbo: Terribile western comicarolo con Vianello e Chiari nei panni dei fratelli Bullivan, due emeriti idioti che grazie a un pollo miracoloso (è così) sgominano il feroce Fats Missouri (Aroldo Tieri!). Trovate e battute ("ho le carte da poker. Poker ma buoner"; "El Paso da quando siamo andati via è raddoppiata: El paso doble") al grado zero. Però siamo in Almeria, e nel cast si aggirano molte facce che rivedremo in Per un pugno di dollari. Firmato dallo spagnolo Antonio Momplet per ragioni produttive, ma diretto dal nostro De Martino.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 16:00 16:00 su Rai Movie
Daniela: Cowboy vagabondo con un passato travagliato alle spalle si trova nel mezzo di una contesta sanguinosa fra un allevatore di bestiame e un affarista con molti complici. Prima si schiara con il secondo, suo vecchio amico, ma poi il senso di giustizia prevale... Bel western classico con alcuni punti di forza come i bellissimi paesaggi, alcune sequenze d'impatto e l'ottima prestazione di Mitchum, ben spalleggiato da Preston, Brennan, Tully. Convince meno la storia d'amore piuttosto convenzionale con Bel Beddes, ma per fortuna è una sotto-trama tenuta in secondo piano.
MEMORABILE: Le due cariche della mandria impazzita; Mitchum a Preston: "Neppure uno sciacallo vorrebbe essere tuo amico" e la successiva scazzottata
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 16:50 16:50 su Rete 4
Galbo: Ancora diretta da George Pollock, Margaret Rutherford interpreta la detective dilettante Miss Marple in una storia (non tratta dalla Christie ma derivata da un soggetto originale) ambientata su una nave. Benchè l'attrice inglese sia sempre brava e decisamente a suo agio nei panni del personaggio, la storia è poco interessante e soprattutto priva dei connotati "mistery" che dovrebbe avere. Il film vive quindi delle caratterizzazioni degli interpreti (tutti peraltro bravi), ma è un pò poco.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Twenty Seven
Gestarsh99: Esordio al fulmicotone quello della coppia registica più irriguardosa e sconveniente d'America, che parte subito in quarta con una commedia degli equivoci scorrettissima ed iper-demenziale, trascinata e sballottata a destra e a manca dai "calatissimi" Carrey e Daniels a suon di sganassoni uro-fecali e calembour mongoflettici di bassissima lega. Nessun background a giustificare l'incoscienza decerebrata ed esasperante dei due madornali idioti protagonisti, sguinzagliati senza tante cerimonie in medias res a detrimento di qualsiasi galateo audio-visivo. Sinapticamente nefasto.
MEMORABILE: La minzione in bottiglia on-the-road di Carrey; la crepitante e fragorosa evacuazione post-purga di Daniels; il "patchwork avicolo" venduto al bimbo cieco...
Pigro: Indagine su un omicidio, con un poliziotto in crisi di sonno e un killer che lo manovra, sullo sfondo algido dell'Alaska. L'ambiente inquietante corrode psicologicamente il protagonista (notevole Pacino) di questa inchiesta dalla solida struttura classica, diventando un terzo protagonista. Nolan è più interessato a questo deragliamento della psiche e ai contorni sfumati e incerti della vicenda che non al thriller in sé. Ed è proprio questo il punto di forza di un'opera raffinata e affascinante, almeno fino al finale tradizionale. Notevole.
Galbo: Giovane studente di San Francisco attraversa un periodo di volontaria astinenza sessuale dopo un'esperienza amorosa infelice. Destinata prevalentemente ad un pubblico post-adolescenziale, questa commedia di Michael Lehman sbeffeggia il sesso (e l'astinenza da questo) in modo piuttosto facile e scontato non facendosi mancare nessuno dei luoghi comuni narrativi del genere. L'umorismo di cui vive il film è pertanto piuttosto grossolano anche se talvolta colpisc efficacemente il bersaglio. Si può vedere.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 22:50 22:50 su Cine 34
B. Legnani: Celebre sottofantozzata con due scene favolose (quella con Mike e quella del balletto, con la folla in visibilio) e poco, pochissimo altro. Il finale con carabinieri e polizia è uguale al precedente Fracchia la belva umana e via riciclando.
La Agren (mon amour) non prova neppure a recitare. Dimenticabile Alida Valli. Il film regge coi caratteristi, fra i quali un delizioso Allocca ed un ubiquo, spettrale, Paul Muller.
MEMORABILE: Il domandone sul calcio sudamericano.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 23:05 23:05 su Rai Movie
Galbo: Film che trae spunto da un manuale ironico scritto dagli autori di Sex and the City e strutturato intorno ad una serie di personaggi, ciascuno in crisi sentimentale per diversi motivi ed interpretati da celebri giovani attori americani. Sceneggiatura ben scritta e ricca di riflessioni spesso non banali sui rapporti tra uomini e donne, il film è diretto con un buon ritmo e si tratta di una commedia godibile anche se alla lunga può risultare piuttosto ripetitiva. Convincente la prova del cast.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 23:10 23:10 su Italia 2
Galbo: Tra i migliori esempi di film horror giovanilistico molto di moda per un certo periodo, Final destination parte da un'idea indubbiamente piuttosto originale, una sorte di vendetta della morte contro coloro che sono sfuggiti al loro destino. Il film vive di episodi che mettono in scena morti imprevedibili realizzati con grande efficacia e spesso disturbanti per lo spettatore. Certo, spesso manca la qualità di fondo narrativa complessiva ma lo spettacolo è senz'altro efficace.
Mercoledì, 29/06/22 ALLE ORE 23:35 23:35 su NOVE TV
Galbo: Una trama minimale (un recupero di un carico prezioso in fondo al mare), che è poco più di uno spunto o di un pretesto per un film d'avventura che si può guardare a patto di non aspettarsi molto (o quasi nulla) per concentrarsi sull'estetica delle immagini. Il film è infatti caratterizzato da riprese subacquee, realizzate in maniera eccellente, in uno sfondo caraibico peraltro incantevole. Tutto il resto (compresa la prova dello pseudocast), è superfluo.
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 00:10 00:10 su Canale 5
Caesars: Buon film di Tornatore, che può contare su un ottimo Geoffrey Rush (praticemente sempre in scena nelle due ore e passa di spettacolo), tecnicamente ineccepibile e con una trama interessante (pur con un finale non propriamente non anticipabile). Certamente non mancano momenti in cui la storia ha qualche cedimento (vedasi ad esempio la penultima asta), ma il regista siciliano sa bene come intrattenere lo spettatore e lo fa alla grande nonostante la pellicola abbia un ritmo non elevatissimo. Sempre gradevole rivedere Donald Sutherland. ***!
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 00:35 00:35 su Cine 34
Undying: Nella sterminata produzione di pellicole composta da Joe D'Amato prima della sua definitiva immersione nell'hard, figura anche il seguito di un titolo apocrifo (11 Giorni, 11 Notti), debitore del più noto 9 Settimane e 1/2. Ancora una volta Massaccesi ci racconta di Sarah Asproon, interpretata da un'altra attrice (Kristine Rose), coinvolta in una storia di eredità in quel di New Orleans. Nel complesso, pur se appare insolitamente trattenuto sul versante erotico, si lascia seguire.
Galbo: Film coreano difficilmente classificabile. Non rientra nella categoria degli erotici, nonostante le scene sessualmente esplicite. Si tratta invece di un dramma esistenziale nel quale l'erotismo viene utilizzato come surrogato per superare derive insoddisfacenti di vita e traumi legati alla perdita. Piuttosto cinico nelle premesse, manca di una sceneggiatura che sviluppi i personaggi a livelli superiori e ne mostri il percorso. Attori bravi.
Daniela: Western atipico, il migliore fra quelli di Burt Kennedy: formidabile l'inizio, con un pistolero pazzo mette a ferro e fuoco un paesino senza pronunciare un parola, pittoresca con spunti umoristici la parte centrale secondo lo stile tipico del regista, inaspettato il finale beffardo. Particolari anche i personaggi: Ray sembra uscito dall'inferno, Rule è posseduta dallo spirito della vendetta, Fonda dovrebbe impersonale un uomo considerato vigliacco ma i modi pacati, propri dell'attore in età matura, rendono difficile crederlo creando una contraddizione intrigante, destinata a restare irrisolta.
MEMORABILE: Ray, sempre senza dire una parola, prima accarezza il volto della prostituta e poi gli strappa il vestito
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 02:20 02:20 su Cine 34
Panza: E' la solita vicenda dell'impiegato bistrattato e in cerca di successo che cerca di emergere e trova, insapettamente, un supporto (in questo caso soprannaturale). Più che la storia, assai risaputa, sono divertenti le gag surreali di cui è partecipe Maurizio Micheli, protagonista poco carismatico, tanto che in molte scene rendono di più gli attori secondari. La Pieroni fa la bella statuina e non funziona nemmeno come femme fatale, ma per fortuna appare poco, tanto è irrilevante per lo svolgersi della vicenda. Nonostante i molti difetti, resta una commedia abbastanza godibile.
Pigro: Un giornalista indaga sulla tragedia del DC-9 precipitato al largo di Ustica nel 1980 scoprendo un fitto reticolato di depistaggi, connivenze e responsabilità militari. La vera storia di un’indagine che riaprì il clamoroso caso dopo anni di omertà arriva sullo schermo in un film di impegno civile, rigoroso e ben diretto. Bella la figura di un giornalista-uomo qualunque ma con il coraggio dell’indignazione e della verità. Una storia che tutti dovrebbero conoscere, un film che tutti dovrebbero vedere.
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 04:05 04:05 su Cine 34
Il Gobbo: Che sia sovraccarico, sbilanciato, troppo lungo è innegabile. Che il trash sia in agguato a ogni angolo, vuoi per il cast, vuoi per le imbarazzantissime sequenze "d'amore" che, fra flou e sdilinquimenti di Ortolani, ci precipitano in pieno Mondaini-Vianello, pure. Tuttavia il film ha una sua follia visionaria, una certa incoscienza, una sua singolarità, che ne fanno un UFO non solo dell'epoca. Premio al tentativo.
Markus: Film quantomeno curioso, questo esordio (ma non andrà lontano) di Antonio D'Agostino: il coma di un ragazzo incidentato dà il via a tutta una serie di visioni (che attingono al Salò di Pasolini e a certe atmosfere psichedeliche di un decennio prima) e a qualche frecciatina diciamo “politica”; il tutto con accozzate (forse per il mercato estero) scene a carattere pornografico. Siamo di fronte a quelle opere anche difficili da elaborare, tanta la dose di surreale e trash involontario gettato in faccia allo spettatore. Esordio di Eva Robin's.
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Reeves: Diciamo che il povero Mario Bava ce la mette tutta e fa miracoli grazie d un uso sapiente delle cromaticità e a un certo delirio visivo che è però sminuito da quei cactus così palesemente fasulli e da quegli indiani così chiaramente ridicoli. Si possono ipotizzare mille attenuanti, ma resta comunque un western scassato, con una storia poco interessante e un riscatto visivo che non riesce mai a prendere piede.
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 08:05 08:05 su Rai Movie
Galbo: Totalmente anacronistica (visto con gli occhi di oggi, sembrano passati secoli dalla sua realizzazione), è una commedia assolutamente leggera e disimpegnata. Va presa per quello che è, e a queste condizioni se ne potrà apprezzare il tono frivolo, il buon rispetto dei tempi del genere e la buona performance degli attori, con alcuni assi della commedia, primi tra tutti Walter Chiari e Raimondo Vianello.
Panza: Discreta commedia - in verità dimenticata - con la coppia Celentano-Vitti: il primo è come sempre divertente (l'arrivo dei superiori, fra cui anche Paolo Paoloni, in visita alla sua parrocchia e l'incontro con i paesani fanno molto ridere), la seconda è invece imprigionata in un ruolo un po' da macchietta ma tutto sommato sopportabile. Carotenuto si nasconde sotto un'inconsueta barba, ma la simpatia rimane quella. La trama è purtroppo sciocca e frivola, ravvivata dalla bravura degli interpreti. Celentano canta il brano dei titoli di testa.
MEMORABILE: La camminata sui binari di Celentano anticipa il successivo [f=2288]Joan Lui[/f]!
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 17:55 17:55 su Rai Movie
Reeves: Misconosciuto film western con sfondo terzomondista che esalta il bravo Robert Hundar, attore che in vita non ha mai ottenuto il riconoscimento sperato. I rivoluzionari sono simpatici, i cattivi rancheros egoisti e violentatori, il killer yankee prende coscienza e si schiera con i ribelli. Tutto avviene con un buon ritmo e colpi di scena non banali. Poi, quando il sottoproletariato ha il volto di Fernando Sancho, non ci si può che divertire. Andrebbe sempre citato tra i western rivoluzionari di Corbucci, Sollima, Leone...
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 19:30 19:30 su Rai Movie
B. Legnani: Pozzettiano e meneghino. Un cult per chi ama Pozzetto. Figurarsi per chi ama i romanzi di Secchi con Riccardo Finzi e caratteristi quali Cannavale, la Facchetti, Sportelli, Zamuto... Insomma, se si ama tutto ciò si viene trascinati nel gorgo e si accetta tutto. Se non si ama il genere, si rimane stupiti nel notare che c'è chi si diverte un mondo. I due tizi che si vedono insieme nella fotografia che Riccardo tiene nel suo appartamento sono i cugini Dannay e Lee, celebrati giallisti con lo pseudonimo di Ellery Queen. Globalmente discreto.
Galbo: Esordio alla regia dell’attore Tom Hanks all’insegna di una commedia old style, ambientata nei mitici (per gli americani) anni ’50. E’ proprio la ricostruzione ambientale, nostalgica ma nel contempo efficace, la cosa migliore del film che si avvale anche di una sceneggiatura (dello stesso regista) discreta e di una regia che mantiene un buon ritmo che non stanca lo spettatore. Buono il cast con lo stesso regista che si ritaglia un ruolo secondario.
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Zender: Difficile giudicare serenamente un film già visto e di cui si ricordano quasi tutte le gag (anche perché ripetute da tutti un po' ovunque). Un insieme di sketch memorabili con qualche passo falso ma due titani a fare da spalle insostituibili nei momenti migliori: Agus in azienda (come nel Fracchia televisivo), Banfi al commissariato (ma non solo). In secondo piano e bene la Mazzamauro, un po' troppo sopra le righe Reder madre della belva. Parenti cuce con perizia, ricicla molto (come sempre con Villaggio) e confeziona un autentico classico della comicità italiana.
MEMORABILE: Il "Sempliciotto"; Il commissario Auricchio e De Simone; "E benvenuutiii..."
Galbo: Piuttosto minimale la trama di questo action movie (con arti marziali) diretto da Mark Lester ed interpretato dal figlio di Bruce Lee, Brandon e da Dolph Lundgren. Trama e sceneggiatura semplici ma tutto sommato divertimento a discreti livelli, grazie alla buona regia ed al ritmo elevato che tiene lontano la noia. La coppia dei protagonisti, benchè improbabile sulla carta, funziona.
Galbo: La lotta per la sopravvivenza di un gruppo di uomini in un ambiente ostile rappresenta un tema assai adoperato al cinema. Il film di Joe Carnahan non si fa mancare nulla degli archetipi narrativi del genere (compreso un protagonista dal passato tormentato), ma ha il merito di raccontare la storia con indubbia perizia, a cominciare dalla scelta del contesto ambientale (l'Alaska) usato al meglio. Alcune scene rimangono impresse nella memoria e convince la prova di un ritrovato Liam Neeson, così come un epilogo poco scontato.
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Didda23: Scott, sfruttando la propria indiscussa ecletticità, firma un'opera dall'indubbio interesse, narrando i fatti di cronaca del sequestro Getty avvenuto in Italia nella prima parte degli Anni Settanta. Il belpaese, per una volta, non ha le caratteristiche da cartolina e l'ottima scelta delle location eleva la qualità complessiva. Scott rende il racconto molto fluido, non facendo pesare la durata non indifferente. Narrativamente prelibato, con una gestione della tensione magistrale che culmina in un finale di rara efficacia. Scultissime le presenze italiane del cast.
MEMORABILE: Il rapporto fra il sequestrato e Cinquanta; L'orecchio; La statuetta regalata dal nonno al nipote.
Galbo: Thriller di maniera di ambientazione militare, interpretato da John Travolta nella parte di un detective dell'esercito che indaga su un contesto corrotto e ambienti familiari malsani. Sceneggiatura piuttosto routinaria senza grandi picchi qualitativi e con un cast professionale ma abbastanza freddo. Anche la conclusione è scontata, se si è seguito il film attentamente. Discreto per passare una serata ma nulla di più.
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 22:50 22:50 su Cine 34
B. Legnani: Bruttino (*½). Convince solo parzialmente il Jekyll cattivissimo della prima parte, ma qualche trovatina la sbandiera. Poi con l'arrivo di Hyde (che stavolta è il buono) il film si fa stracco, lento e interminabile, senza contare che non svela né la Fenech (se non fuggevolmente) né l'enigma: perché l'alter ego di Hyde parla in veneto? I veneti sono tutti buoni? O più buoni degli altri? Cast secondario che non lascia traccia. Gag delle parallele copiata da La pantera rosa sfida l'ispettore Clouseau.
Giovedì, 30/06/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Mediaset Extra
Ciavazzaro: Il canto del cigno della mitica coppia. Il film è simpatico e la coppia rimane affiatata (con Vianello molto in forma che offre un'ottima interpretazione) in questa avventura a bordo di una nave da crociera. Raimondo si trova invischiato in una storia di paternità e aiuta una donna (la D'Aquino) che cerca il padre di suo figlio. L'azione si svolge in numerosi porti; c'e un buon ritmo e, a parte qualche piccola ingenuità, il film va promosso a pieni voti!
MEMORABILE: Vianello attaccato al balcone della nave per vedere la partita; I suoi tentativi per dormire nella piccola stanzetta dell'equipaggio!
Il Dandi: L'ammazzavampiri Val Helsing va in Cina, dove Dracula si è reincarnato e domina un antico villaggio che un gruppo di lottatori di kung-fu vorrebbe liberare. Con 1972 e I satanici riti credevamo di aver visto tutto, invece la Hammer produsse anche questa improbabile commistione di generi dalla trama delirante che muove costantemente al sorriso, con Cushing che si gratta pensoso uscendo illeso da combattimenti da ninja. Filmaccio ma divertente, se preso con lo spirito giusto, nonché ampiamente citato da Carpenter in Grosso guaio a Chinatown.
MEMORABILE: Gli studenti cinesi abbandonano sdegnati in massa l'aula dove Cushing tiene la sua conferenza sui vampiri.
Buiomega71: Davanti al capolavoro parkeriano tutti gli altri prison movie crollano inesorabilmente. Mai nessun film si è spinto oltre dietro le sbarre, in un girone infernale carcerario che sfiora l'horror con lingue strappate a morsi, falake, orribili mostri umani come il Rifki di Bonacelli o il secondino spietato di Smith e un Brad Davis che si ridurrà a una specie di zombi insieme ad altri "morti viventi" in un macabro girotondo allucinatorio. Picco assoluto del cinema di Alan Parker, supportato dallo score indimenticabile di Moroder. Viscerale e assoluto.
MEMORABILE: L'inizio all'areoporto, tensione pura; Il padre di Davis al secondino di Smith: "Tocca mio figlio e ti faccio la pelle, turco bastardo!"; Il finale.
Buiomega71: Mai più il cinema thriller italico (e non solo) sarà lo stesso. Perfetta macchina di spaventi e tecnica come pochi al mondo: sperimentalismi, violenza efferrata, specchi rivelatori, bimbe crudeli, nenie infantili da pelle d'oca, flashback natalizi agghiaccianti, ville abbandonate e terrifiche, bambolotti meccanici, occhi sbarrati, bocche sbattute nei punti più spigolosi del tavolo, acque bollenti che sfigurano volti, mannaie che maciullano la carne e ascensori giustizieri e alla fine pozze di sangue di un rosso profondo. Inutile girarci intorno: mitico!
MEMORABILE: Gabriele Lavia (Carlo): "Brindo a te, vergine stuprata!"; Il flashback natalizio con la nenia infantile che squarcia i titoli di testa; Lo specchio.
Galbo: Film televisivo ottimamente realizzato che mostra, qualora servissero ancora conferme il divario tra la tv nostrana e quella anglosassone. Il film copre un periodo interessante della storia recente che viene discretamente approfondito nei limiti concessi dal mezzo televisivo. La ricostruzione ambientale è ottima e il cast fornisce una prova di buon livello, specie Sheen ormai un habituè nei panni di Blair (è il terzo film nel quale intepreta il premier inglese dopo The deal e The Queen) e Hope Davis, ottima nel ruolo della Clinton.
Markus: Medesima operazione del precedente Attanasio, cavallo vanesio: da musical a film il passo è breve; ecco dunque la versione per il cinema del secondo spettacolo di Garinei e Giovannini, che riconferma come mattatore Renato Rascel. L'opera di derivazione teatrale, che in gran parte è di fatto una cinepresa puntata sul palcoscenico, non aggiunge nulla di nuovo al folto panorama della rivista; Rascel in ogni caso assicura tutta una serie di "gag", monologhi e coreografie adornate da qualche bellezza in lingerie. Molto datato.
Ronax: Non ci si faccia ingannare dal titolo: lo sbarco in Normandia si intravede solo nei titoli di coda, mentre il film racconta la consueta storia del commando suicida formato da canaglie di ogni risma e incaricato della solita missione impossibile, ossia distruggere una stazione radio tedesca occultata in un vecchio orfanotrofio. Trama vista e rivista mille volte che Klimovski dispiega alternando toni truci e montagne di cadaveri a parentesi sentimentali e patetiche. Il tutto all’insegna della più assoluta improbabilità. Attori seriali, perfettamente in linea con lo spirito del film.
MEMORABILE: Il soldato del commando che riesce a camminare e a guidare un mezzo blindato con un pugnale piantato nello stomaco.
Pigro: Una catena di morti porta alla scoperta di esperimenti sugli esseri umani nella Germania dei primi anni 20, prima dell'avvento di Hitler di cui si inizia a sentir parlare. E' un apologo livido e terribile quello evocato da Bergman, che attraverso la follia di una scienza autoreferenziale denuncia i prodromi del terrore distruttivo della razza superiore. Agghiacciante e filosofico, disturbante e profondo. L'orrore del pensiero tecnico che non conosce l'etica né la pietà umana: il finale è da brivido e getta ombre lugubri fin sui nostri tempi.
Markus: Prendi due bellocci anni Ottanta senza curriculum, li metti nel tritacarne dell’avventuroso con una buona dose di Laguna blu dei poveri, ci aggiungi un pizzico di “cannibal”, un pellicciotto post-atomico, una spolverata di giovanilistico e... la storiella di Adamo ed Eva è servita! Naturalmente il cinema bis italico di quegli anni regala sempre perle di sorprendente trash, quindi di grasse risate involontarie oggi divenute valore aggiunto; in questo senso si trae l'unica chiave di fruizione possibile dell’opera. E’ tempo di sdoganamento!
Venerdì, 1/07/22 ALLE ORE 06:40 06:40 su Rai Movie
Galbo: Maldestro tentativo di sfruttare al massimo la popolarità del piccolo (allora) Totò Cascio reduce dal grande successo di Nuovo cinema paradiso, in questa favola ecologista pretenziosa ma senza capo nè coda a cui incredibilmente partecipa un grande attore come Ustinov per motivi evidentemente "alimentari". Trama e svolgimento sconclusionati.
Reeves: Volonteroso spionistico a firma Tanio Boccia con ambientazione sorprendente (Val d'Aosta!) e trama amatoriale, compresa una disamina sul gas elio che potrebbe favorire i viaggi interstellari. E' chiaro che il film è risibile, non ha colpi di scena, indugia nel mostrare paesaggi per fare minutaggio e non riesce a sorprendere neanche nel finale (che sarà raccontato da un personaggio). Però è altrettanto evidente che Tanio Boccia ce la mette tutta e che ci crede.
MEMORABILE: Il vestito di Moha Tahi che rimane impigliato lasciandola in guêpière.
Belfagor: Se La cosa era stato un remake geniale, questo rifacimento del film di Rilla spiazza per la sua inutilità. Ogni punto forte del cinema di Carpenter è tristemente rivoltato: effetti speciali mediocri sia nella qualità che nell'utilizzo, futili spiegazioni al posto di un ben più efficace ignoto, ritmi e fotografia televisivi, l'irritante aggiunta del bambino redento come appiglio emotivo. Mezzo pallino solo per l'interpretazione di Reeve, l'unica con un minimo di pathos. Il punto più basso della carriera di Carpenter. Da dimenticare.
Galbo: Divertente esordio alla regia di Shane Black che dirige un film difficilmente catalogabile in un singolo genere risultando una gustosa contaminazione tra commedia, noir, thriller, action movie e film sentimentale. Girato con grande ritmo (molto buono il montaggio) il film presenta continui colpi di scena ed è interpretato da un cast in grande forma con ottime partecipazioni di Downey jr e Val Kilmer nei panni di un personaggio per lui insolito.
Caesars: Pur non essendo il musical americano degli Anni Cinquanta uno dei miei generi preferiti, questo film ne rappresenta comunque uno dei migliori esempi. La storia segue le avventure di una coppia di attori alle prese col passaggio epocale del cinema dal muto al sonoro, il tutto infarcito ovviamente da una storia d'amore. I numeri musicali sono molti e ben realizzati, le performance danzanti, soprattutto di Gene Kelly e Donald O'Connor, veramente strabilianti. Un film che ha fatto epoca.
Venerdì, 1/07/22 ALLE ORE 15:55 15:55 su Rai Movie
Pessoa: Western-spaghetti cui l'insolita matrice letteraria dà qualche interessante variazione sul tema della vendetta, un classicissimo del genere. Bisogna dire che Bazzoni ce la mette tutta per realizzare un buon prodotto e cura i dettagli facendo a pugni col budget impietoso mentre gli attori nei ruoli principali gli danno una buona mano con una prova più che dignitosa. Ottimo lavoro di Barboni alla fotografia che prende appunti che gli saranno utili per la saga di Trinità immediatamente successiva. Un discreto prodotto del nostro cinema bis, che potrebbe piacere agli appassionati.
Galbo: Sequel del bel classico L'avventura del Poseidon, il film di Irwin Allen è incentrato sui soccorsi alla nave capovolta del primo film. Come nella migliore tradizione dei film di genere catastrofico prodotti negli Anni Settanta, anche questa pellicola si caratterizza per il cast composto da grandi nomi di Hollywood, ma questo non basta a mascherare la pochezza della sceneggiatura, che scorre sui binari del già visto, e con pochissime idee. Banale.
Venerdì, 1/07/22 ALLE ORE 17:30 17:30 su Rai Movie
Cotola: Spaghetti dai toni crepuscolari ma dagli esiti meno neri e funerei di altre operazioni
del genere. Non si staglia nella memoria per la sua originalità, ma si lascia vedere
con piacere fino all'epilogo che risulta solo in parte negativo. Disillusione e tristezza la fanno quasi da padroni, ma un posticino per la speranza c'è. "Particolari" le musiche di Ferrio.
Venerdì, 1/07/22 ALLE ORE 19:25 19:25 su *altro (specificare)
Caesars: Non troppo riuscito. I temi toccati (il diverso, l'autonomia dei propri figli) sono anche interessanti, ma a mancare è la "personalità" dei personaggi secondari, cosa assai importante in prodotti come questo. A ciò si può aggiungere che le canzoni (anche troppo numerose) sono assai poco riuscite e che il film alterna momenti più riusciti ad altri decisamente banali. Forse più coinvolgente per un pubblico di giovanissimi che per quello più maturo. La tecnica invece non si discute, ma questo oramai per un film d'animazione è quasi scontato.
Daniela: Un modesto meccanico, innamorato perso della nipote di Einstein, viene fatto passare per un genio della fisica dall'anziano scienziato e dai suoi colleghi zuzzerelloni, per rivaleggiare con il pomposo fidanzato di lei. Il IQ non rientra nella formula dell'amore, ma... Commedia che, dopo una partenza brillante, si incarta diventando ripetitiva fino al previsto epilogo. Ciò che la rende comunque amabile è la prova gigionissima di Matthau che gioca spudoratamente con la somiglianza fisica, ben coadiuvato dal resto del cast.
Venerdì, 1/07/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Italia 2
Gestarsh99: È un po' fissato Morales con le intromissioni domestiche clandestine e gli ospiti furtivi e invisibili, perché anche qui, dopo un accenno introduttivo alla stigmaticità geminina, la storia prende rapida la piega del mistery "molestatorio", cucicchiato per l'occasione attorno alla disabilità penalizzante della protagonista. Ci si tiene stretti al vecchio corrimano di Terrore cieco e Gli occhi della notte, sobbarcandosi anche gli aggravi melò che il paella-thriller si porta di suo in saccoccia. Gratuito di girotondi inconcludenti; facilino e accomiatante come un familiare di cui si conoscono vizi, virtù, abitudini e reazioni.
MEMORABILE: L'iniezione intraoculare amorevolmente somministrata dal figlio alla mamma ingannatrice...
Homesick: Dall'omonimo romanzo di Moravia. Lo scopo di intersecare la decadenza della famiglia borghese con le spinte sovversive dei gruppi terroristici si materializza in un fotoromanzo erotico dai dialoghi crudi e scabrosi, che nell’impatto scenico-drammaturgico ricorre a tinte simili a quelle degli esempi bertolucciani e fassbinderiani. Dopo una brusca cesura, la bulimica e bistrattata Marra si trasforma come per incanto nella provocante lolita Wendel, meritevole primadonna in un cast di nomi illustri che si prestano a personaggi ad alto grado di bassezza e perversione moral-sessuale. **!/***
MEMORABILE: I tremendi insulti della matrigna Sandrelli alla Marra; l’incubo della Wendel; Guerrini “collauda” la Wendel.
Venerdì, 1/07/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 1
Galbo: Film ideale per chi ama il cinema ginnico e muscolare e per rivedere il compianto Paul Walker, ancora alle prese con il ruolo di un poliziotto infiltrato. Remake di un film francese, è banale e scontato come quello. La sceneggiatura, minimale a dire poco, è solo un malriuscito intermezzo tra una scena d'azione e l'altra; peraltro alcune soluzioni sono inverosimili all'ennesima potenza. Anche la caratterizzazione dei personaggi è forzata e le pretese di denuncia sociale (sull'isolamento dei quartieri "ghetto") ridicole. Tamarrata.
Markus: Inghilterra. Una strana agenzia "suicida" su commissione facendo scegliere al cliente diverse metodologie... di morte! Per chi sa apprezzare il macabro umorismo inglese questo film ha alla base un'idea funzionale, con racconti che in parte generano dilettevoli equivoci e situazioni evidentemente paradossali. Terminato l'effetto stupore il regista devia la commedia in una malcelata melassa sentimentale che gli sfugge di mano, strappando il ghigno un po' beffardo in un tedio non di poco conto. Seconda parte che ha il sapore dell'occasione mancata.
B. Legnani: In un clima da Il…Belpaese, la curiosa trama regge 60'. Cala assai con l’arrivo di Giuffré (evaso di nome Libero Catena) e con la soluzione finale, la visita di Bologna, durante la quale Villaggio è costretto a fantozzare, cioè a fare ciò che prima non aveva fatto quasi mai, il che aveva dato al film una fresca originalità. Forse era difficile trovare modo migliore per sbrogliare la matassa, ma fatto che sta che senza i tòpoi del travet il film stava funzionando. Brava la Spaak, àlgida la Rizzoli; la più conturbante è la Bonaccorti.
Digital: Una giovane ragazza si prende una cotta per un famoso attore hollywoodiano. Scoprirà ben presto di aver a che fare con un poco di buono. La dinamica di lei che ama lui, ma lui si dimostra una carogna non è certo originale. Tralasciando ciò, ci troviamo a commentare un discreto thriller capace di stuzzicare le papille gustative di ogni cinefilo in cerca di brividi. La regia spigliata impedisce cali di ritmo, la tensione c'è mentre il cast risulta ben assortito, con una sensuale Singer e un sempre bravo James Franco come lungimirante padre.
Caesars: Buone aspettative per un film diretto da Nichols e interpretato dal duo Hanks/Hoffman. Peccato che la pellicola, pur basata su fatti reali, sia poco più di un fumettone, con personaggi tagliati con l'accetta (gli americani che si commuovono per i bimbi vittime delle bombe giocattolo, i russi cattivissimi). Anche l'interpretazione di Hanks convince poco, al contrario di Hoffman al solito assai bravo. La Roberts (bionda) meglio dimenticarla. Appena suggerite (la storia del monaco zen) le conseguenze del sostegno agli afgani da parte degli USA (Bin Laden ovviamente non si nomina).
Xamini: Fotografia eccellente in b/n per questa riduzione cinematografica in cui tutto fila liscio e prende una certa direzione sino al processo. Qui - e in modo particolare in una visione odierna - si percepisce una lentezza eccessiva che addormenta lo spettatore, oltre ai pargoli di Peck. Peccato perché tutto il resto del film procede con un buon ritmo, il buon Gregory fa il suo figurone e l'amalgama complessiva riesce a funzionare restituendo un buon sapore complessivo.
MEMORABILE: Assolutamente i titoli di testa, chiave di lettura del film
Sabato, 2/07/22 ALLE ORE 01:15 01:15 su Rai Premium
Mco: Da un'idea di Carlo Lucarelli un action thriller coi fiocchi. Penetra e avanza come un proiettile lungo i binari della tensione narrativo-diegetica. La Pession si immedesima alla perfezione nella ragazza acqua e sapone coinvolta senza colpa in un meccanismo più grande di lei. Ma è Iuorio a rubare la scena con la sua corpulenta prestazione e le sue espressioni al limite del parossismo fumettistico. Il ritmo sale vertiginosamente sino all'epilogo liberatorio dopo aver pestato duro per almeno un'oretta. Piccola parte anche per Andrea Roncato.
MEMORABILE: "Dimmi di sì Elisa... dimmi di sì"; Gli appostamenti sul tetto della funambolica Vesna (Amaduzzi).
Gestarsh99: Dall'universo arretrato e agricolo de Il giorno della civetta, segnato da una mafia ascrivibile alla nota cerchia ristretta, Damiani passa al mondo "civile" delle istituzioni, una realtà di potere e finanza dai margini assai meno definiti, eretta sin dalle fondamenta sulla corruzione, la speculazione edilizia e le collusioni tra politica locale, costruttori gangsteroidi, alti magistrati e "collaboratori" di polizia. E sotto i duetti surriscaldati tra Nero e Balsam sublima fatalmente un principio arduo da approvare: la maniera più sicura per fare giustizia è agire al di fuori della legge.
MEMORABILE: Il piccolo pastorello scaraventato dai due balordi giù dal dirupo; L'infuocato botta e risposta "rupestre" tra Balsam e Nero; L'ottima prova di Catenacci.
Skinner: Una buona confezione e ricostruzione storica per un racconto di immigrazione e miseria del classico italiano in America. Accanto a buone notazioni storiche, quello che infastidisce è da una parte il tono melodrammatico quasi patetico, dall'altro l'utilizzo da parte del regista delle più viete convenzionalità nella descrizione dell'italiano. Fu un flop, ma per un lustro fu un mattone nel palinsesto notturno Mediaset (dove andava in onda ogni tre mesi).
Galbo: Il personaggio Carnera e la sua vita avventurosa ben si prestavano ad una trasposizione cinematografica. Purtroppo questa produzione firmata dal regista Martinelli delude le aspettative ed assomiglia ad un compitino ben svolto ma freddo. Buone ricostruzioni ambientali ma poca passione e nessuna decente caratterizzazione dei personaggi. Mediocre.
Gestarsh99: Frugalmente economo nel bilancino delle spese il debutto al cinema del Maccio italico, lungi dal merendare coi petroselli da commedia tricolore. Alle prime armi col mondo adulto della celluloide, Macchia deframmenta il suo hard-disk televisivo di solecistici ritornelli e rettiliani figuri per satirizzare le maniacali ipocondrie perfettistiche e lo strafottente involgarimento scimpanzesco che stritolano a tenaglia l'omiciattolo qualunque dei giorni nostri. Anabolismo demenzial-distopico acerbamente situazionista ma comunque assai meno municipale delle odierne provincialate alla Miniero/Brizzi.
MEMORABILE: "Sai quella storia che usiamo solo il 20% del nostro cervello? Con questa lo usi solo il 2...%"; "T'ammazzo la teshta!".
Pigro: Pavido e meschino: così è il personaggio interpretato magistralmente da Sordi in un ottimo film costruito su una splendida sceneggiatura e diretto con intelligenza da Monicelli. Per paura di essere "incastrato" e per evitare responsabilità, il protagonista si caccia in guai enormi: genialmente la storia è collocata in periodo elettorale, per portare a galla quell'amorfa e perdurante maggioranza silenziosa che cova negli italiani nonostante la recente ricostruzione e le passioni politiche. Impareggiabili come sempre Franca Valeri e Tina Pica.
Galbo: Nonostante l'illustre regista (Mario Monicelli) e gli sceneggiatori di rango impiegati (tra gli altri Suso Cecchi D'Amico), è un film francamente mediocre non all'altezza della fama dell'autore. La storia che sulla carta poteva essere interessante, è resa in modo piuttosto banale da una sceneggiatura scontata e da interpreti non adeguati: se si può considerare sufficiente la prova di Paolo Villaggio, il film conferma la scarsa levatura artistica (e simpatia umana) di Ceccherini.
Gestarsh99: Non ci si annoia di certo quando un film (in questo caso il remake di un cult) reca il sigillo di un compianto professionista come Tony Scott. Si potrebbe imputare di tutto al fratellino meno colossal(e) di Ridley ma non di aver lasciato mai a stomaco vuoto tutto quel pubblico affamato d'intrattenimento di classe. Come una turbomacchina motrice, il regista trasforma anche qui le impiccate tempistiche e le convulsive precipitazioni action in materia di svago pressochè illimitato, consegnando a occhi chiusi la patata bollente nelle mani del sodale Washington e dell' "onni-tarantinante" Travolta.
MEMORABILE: Il sorcio che s'intrufola malandrino nei pantaloni del cecchino proprio nel momento meno opportuno...
Fauno: Baldanello si conferma dissacratore spietato. Facile fermarsi alle forme fantastiche e naturali della Well, ma il significato del film va ben oltre, anche se è una commediola. Se si vogliono bruciare tutte le tappe dello sviluppo sessuale e intellettuale, ponendo alla stregua di rifiuti biologici tutti i passaggi necessari, ecco che è matematico cascare ancor meglio sulla mediocrità che prima si aborriva, nonchè creare il rovescio della medaglia alla frase di un celebre politico: noi del Nord siamo giovani, moderni e cornuti... 8 miglia più in alto!
MEMORABILE: Lo splendido motivo erogeno, specie quando vanno sul tetto col mangiadischi poichè i ragazzi delle altre sorelle vanno in bianco.
Daniela: La morte di un bambino durante una sparatoria rischia di creare problemi d'immagine al rampante sindaco di New York, ed il suo vice cerca di veder chiaro nella vicenda... Fra la denuncia di corruzione/intrallazzi nello stile liberal e thriller politico/malavitoso, un film che non riesce ad essere incisivo, a parte qualche exploit legato alla bravura degli interpreti: non solo Pacino, che si riserva due monologhi da antologia, ma anche Aiello, Franciosa, Landau. Purtroppo il protagonista è però Cusack, alle prese con un ruolo assai poco convincente per il suo mix fra disinvoltura e ingenuità.
MEMORABILE: L'orazione funebre in cui il sindaco seppellisce la bara del bambino sotto palate di retorica; Franciosa a Aiello: "Tu canti"
Straffuori: Un Clint Eastwood ancora al top della sua forma fisica più strepitosa è l'assoluto protagonista di questa pellicola, ironica e divertente ma anche sentimentale e avventuruosa. Un uomo ma prima ancora un soldato, un marine, sempre in guerra con tutto e tutti ha una missione da compiere: addestrare e fare "marines assetati di sangue" di un branco di imboscati lavativi. Quando tutti "pensano ad andare in pensione, a portare la moglie a fare il giro del mondo". Clint padrone assoluto della scena. Battute e stoccate memorabili.
MEMORABILE: L'inizio nella prigione; il primo impatto col plotone; il faccia a faccia con Roy Jennings (bo Svensson) e con "Lo Svedese".
Pigro: Marine gravemente ferito in Vietnam torna paralizzato e diventa pacifista militante. Stone insiste sull'argomento dopo Platoon e stavolta è meglio. Certo, l'antimilitarismo troppo dichiarato rischia di diventare stucchevole, ma la qualità del film, nonostante esso sia lungo e diseguale, è buona, soprattutto nei momenti in cui vengono descritti i dubbi di un eroe invasato che, piegato nel corpo, deve trovare una ragione al dolore e alla guerra ed entra in crisi. L'impegno di Cruise è notevole e, insieme ai comprimari, raggiunge l'obiettivo.
Gestarsh99: Premesse e fumoserìe che fasciano questo abduction-movie nelle semitrasparenze del thriller psicologico si protendono dilemmaticamente sin quasi alle ultime battute: Jill è una mitomane schizofrenica affetta da paranoie persecutorie o è la vittima designata di un bavoso manipolatore drogato di Schadenfreude? Investigazioni implausibilmente sciolte (tra botte di fortuna e soffiate stra-particolareggiate) e red-herrings alquanto fini a se stesse fan pochissimo effetto sugli italiangiallisti, tuttavia l'ensemble adunghia l'attenzione e rapisce la mente tenendo sempre alta la soglia di gradimento.
Pigro: Uno dei (tanti) capolavori di Hitchcock, un film che sembra un’antologia di “scene madri” per l’incredibile quantità di sequenze strepitose. L’uomo braccato per uno scambio di persona “pilotato” è l’emblema dell’homo americanus ma anche la riedizione del protagonista dei romanzi d’avventura all’insegna dell’ottimismo "sempre e comunque". Dunque, un film che è anche riferimento di un visione del mondo estroversa e vincente. Senza mai perdere l’ironia del grande maestro del cinema... Fondamentale la musica del grandissimo Bernard Herrmann.
Daniela: Spinto dal suo spirito inquieto, un giovane israeliano esplora la giungla amazzonica con due amici ed una guida meno esperta di quello che vuol sembrare... Ispirato ad una vicenda avvenuta negli anni '80, il film sconta una prima parte piuttosto noiosa, soprattutto per la poca simpatia che ispirano questi turisti occidentali in cerca d'avventura, poi, quando le cose si mettono male, migliora, trasformandosi in un survival-movie in condizioni difficilissime, reso suggestivo dall'ambientazione. Niente di particolare, ma Radcliffe è convincente e qualche sequenza risulta ben fatta.
MEMORABILE: La zattera va a sbattere contro una roccia nel mezzo alle rapide; Nelle sabbie mobili; Scuotere l'albero per far cadere le formiche rosse
Renato: Classico dramma a tinte forti con Milly Vitale nei panni di una povera madre single, come la chiameremmo oggi, che si vede portar via la figlioletta dopo essere stata ingiustamente accusata di furto. La piccina viene affidata alla nonna paterna, che vede sua nuora come fumo negli occhi: per la povera mamma inizia una dura battaglia con l'arcigna e facoltosa vecchietta. Robusto esempio di melodramma, con la sua dose di canzoni (la Vitale nel film canta in un night club) e gli immancabili colpi di scena. Dante Maggio alleggerisce qualche sequenza con la sua verve.
MEMORABILE: Il registratore lasciato acceso per caso in mezzo a un cespuglio.
Markus: Mediocre commedia scollacciata che lancia e coniuga la coppia “comica” Ciardo-Vitali (insalvabile), la starlette promossa a prima attrice Sabriani Siani (cosicché il pruriginoso è assicurato) e un Montagnani sempre sul pezzo. Da un mestierante come Girolami ci si aspetterebbe di più, ma gli va dato atto d’aver “sperimentato” qualcosa di nuovo all'interno di un genere che nel 1980 sembrava aver già dato tutto. L’ambiente vacanziero/marinaresco anticipa una tipologia di film che un paio di anni dopo ritroverà una seconda giovinezza.