I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 18/04/22 A Domenica, 24/04/22
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Gestarsh99: Così come aveva già travolto in successione il milieu rurale e quello "burocratico" metropolitano, la denuncia torrenziale di Damiani esonda anche nel chiuso delle patrie galere, trascinando un ignaro e idealistico Franco Nero dentro un erebo in miniatura asservito ad un sistema di corruzione e utilitarismo inattaccabile, ove le piaghe purulente della società "libera" si ripresentano con molta più invadenza e livore di quanto accada invece all'esterno. Non un semplice prison-movie ma ottimo cinema carcerario capace di fondere e saldare la tenuta spettacolare alla sdegnata invettiva sociale.
MEMORABILE: La cruentissima recisione dei polsi ai danni del coraggioso e incorruttibile Pesenti (interpretato dal bravo Riccardo Cucciolla); La chiusa "antartica"...
Lunedì, 18/04/22 ALLE ORE 12:25 12:25 su Rai Movie
Gestarsh99: Quando l'oggi non vuol più cedere il passo al domani, quando niente è più ieri di un presente che presenzia persistente, c'è lo zampino di un loop in fabula. Un caveat dolceamaro a vivere la vita con meno cinismo, meno scontatezza, meno allergia umana; a disincastrare il proprio ego dalla spirale centripeta che meccanicamente avvolge l'esistenza sempre e solo attorno alle proprie fìsime e alle proprie esigenze. Un invito a far tesoro degli insegnamenti che anche il più piccolo evento quotidiano reca sempre con sé. Un sogno-commedia che fa ridere, riflettere, aprire gli occhi e quindi il cuore.
MEMORABILE: La lunga catena fallimentare di suicidi a vuoto; Lo spericolato rapimento di Punxsutawney Phil, il roditore-vaticino del giorno della Candelora.
Daniela: Babbo Adamo vuol bene solo ad Abele, ed allora Caino si rivolge alla mamma Eva, data per morta, che invece, fuggita dall'Eden bigotto del marito, è diventata maitresse d'un bordello... Dal romanzo di Steinbeck, Kazan dirige un melodramma eccessivo, fiammeggiante di colori e passioni, rivisitazione dell'archetipo biblico: Cal-Caino, disperato perché respinto fin da bambino da un padre-Dio rigido ed inaffettivo, si vendica del fratello facendogli assaggiare la mela della conoscenza. Indimenticabile Dean, ma anche il resto del cast è all'altezza.
Zender: Zemeckis si libera dai condizionamenti della fantascienza da blockbuster, azzera l'azione e ragiona su concetti alti (fede e scienza), anche se con qualche superficialità. Si serve di una Jodie Foster impeccabile, trova nel pacato McConaughey il volto moderno della Chiesa e si apre a un finale enigmatico di libera interpretazione. Dimostra insomma che si può fare dell'ottimo fantacinema anche riavvicinandosi al classico e limitando al minimo l'invadenza degli effetti speciali. Impeccabili Skerritt e Wood.
MEMORABILE: La grande "macchina"; L'ambiguità di S.R. Hadden (John Hurt); In spiaggia.
Lunedì, 18/04/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Pigro: Quanti appetiti su quel tesoro da scortare verso Vera Cruz, tra lealisti, ribelli e avventurieri! Così, il vivido squarcio narrativo sulla vicenda storica della guerra messicana tra Juarez e Massimiliano fa strada a una favola crudele e sanguinaria sulla brama dell’oro, con corollario di tradimenti e sotterfugi. Film livido nel suo pessimismo, a malapena toccato da un sussulto idealista, che Aldrich governa con piglio deciso in un’orchestrazione efficace sia nelle masse che nei ritratti ravvicinati dei due amici-nemici Lancaster e Cooper.
Lunedì, 18/04/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 2
Gestarsh99: Secondo tentativo di video-adattamento dell'omonimo fumetto inglese, che linearizza al massimo il farcitissimo intreccio dell'action/thriller precedente. Qui l'esagerata seriosità si scontra con l'inappropriatezza di un cast non adeguatamente preparato (l'impassibile sostituto stalloniano sprigiona la stessa verve ridicola di un Terminenzio qualsiasi) e con un'architettura filmica manieristicamente basculante fra manhunt-movie, rinserramenti alla Carpenter e alcaloidi deliqui strangedaysiani. Tutto è diagrammaticamente prevedibile ma i popcornivori dello splatter sgranocchieranno come castori.
MEMORABILE: L'ovattato sfracellamento al ralenti della villain proiettata giù per la tromba del grattacielo...
Buiomega71: Sarabanda kitschissima di fantadelirio (gli si avvicina solo Barbarella) in cui Hodges pigia sull'humor (la partita di football, la voce di Mike Bongiorno) con scenografie barocche e liberty che stanno tra le stramberie di Robert Fuest e quelle lisergiche di Ken Russell. Dagli uomini alati ad Arborea, dai costumini fantasexy della Muti alla austerità da dominatrix della Melato, sino alle assordanti ed esaltanti musiche dei Queen che sono valore aggiunto. Fumettosamente irresistibile, tra le space opera più originali, cheapissime e bizzarre mai girate. Personal cult.
MEMORABILE: L'anello in chiusa e la risata di Ming non dissimile da quella del [f=925]dottor Phibes[/f]; Aura seduce Flash; Kala frusta Aura in odor di BDSM lesbo.
Martedì, 19/04/22 ALLE ORE 00:25 00:25 su Rai Movie
Galbo: Un episodio significativo, tra i più cruenti della storia americana. Gary Ross lo ricostruisce con rigore filologico ed un personaggio che unisce bene epica e dolente umanità e che è affidato alla carismatica interpretazione di Matthew McConaughey. La segregazione razziale è dolorosamente presente e ben rappresentata. Interessante e ben condotto il parallelo con una vicenda recente collegata alla principale da un discendente del protagonista. Attori in parte. Un buon film.
Martedì, 19/04/22 ALLE ORE 04:25 04:25 su Cine 34
Fauno: Sono tre storie di ex carcerati che hanno scontato pene non sempre giuste e ora si trovano sulla difficilissima strada della reintegrazione. Se potevo arguire che per un rapinatore ciò era impossibile, la storia del chirurgo condannato per intervento non autorizzato e finito male mi ha semplicemente devastato, specie per l'insicurezza che gliene è scaturita, il malstare, gli incubi costanti e mai più sopiti. Nell'ultima parte è commovente che una sconosciuta incontrata per caso sia l'unica a convincersi dell'innocenza di un condannato per furto.
MEMORABILE: Il disconoscimento del figlio da parte del padre del presunto ladro, con l'accusa di aver macchiato il nome della famiglia.
Markus: Il titolo evoca l'ennesima commedia scollacciata Anni '70, invece ha ben più nobile provenienza in quanto è un tv-movie basato su un'opera letteraria di costume. Stuolo di nomi celebri del cinema e soprattutto della prosa d'antan per una sporadica regia televisiva di Monicelli di chiaro stampo teatrale (location tutta di interni). Non si ride mai, se non a denti stretti e l'andamento - per quanto sostenuto dal testo di derivazione - stenta a decollare ed è negativamente inficiato da un eccesso di verbosità (aiuta le breve durata).
Saintgifts: Discreto film di guerra che unisce alle scene d'azione e ai combattimenti una parte che mette in evidenza come i rapporti umani, di amicizia e sentimentali, vengano soverchiati da eventi dove le bandiere non sono solo simboli di appartenenza e di storia, ma diventano uniformi da temere e combattere. Discreto in entrambi i casi, ma la parte dei rapporti personali è senz'altro il lato più interessante, anche se soffre di un certo manicheismo, senza approfondimenti di nessun tipo e con soluzioni che mirano a non rimanere in sospeso.
Daniela: Titolo italiano farlocco, dato che si tratta di una rapina in banca piuttosto ordinaria organizzata da un anziano ex malavitoso annoiato dalla monotonia della vita borghese in combutta con un americano conosciuto anni prima in Indocina. Il regista è esperto, Gabin non ha perso la grinta di un tempo, le altre facce sono più o meno quelle giuste ma la sceneggiatura risulta fiacca e prevedibile, la messa in scena poco curata, le ambientazioni approssimative. Il risultato è un film di routine in cui i pochi spunti interessanti vanno cercati nei volti e nelle pieghe del racconto.
MEMORABILE: Il gangster mammone; Attenzione alle vecchiette infuriate se hanno un fucile a portata di mano.
Galbo: Film del binomio Mann-Stewart, Lo sperone nudo è western che pure rispettando i canoni del genere, presenta alcune caratteristiche peculiari: si parte subito dal cuore della storia, senza premesse di vario genere; il film è inoltre focalizzato più che sull'azione (che è tuttavia presente con alcune scene memorabili, tipo quella finale) ma sulle caratteristiche psicologiche dei personaggi, in modo particolare sull'avidità degli uomini di fronte ad una prospettiva di guadagno. Da questo punto di vista il personaggio di J. Stewart è eloquente.
Capannelle: Jake (Burns) è un truffatore abituale che per ripagare un debito verso un potente boss (Hoffman) prepara una truffa finanziaria ai danni di un suo nemico. Alla finestra anche un paio di poliziotti corrotti e l'FBI (Garcia). Personaggi, musiche e atmosfera richiamano Ocean's eleven, il film non è altrettanto brillante come regia ma si lascia vedere. Burns (espressivo come Affleck ma meno irritante) e la sua banda agiscono senza infamia e senza lode, Hoffman e Garcia sono curiosi nei loro personaggi, Guzman (purtroppo) rimane in disparte.
Martedì, 19/04/22 ALLE ORE 17:45 17:45 su Rai Movie
Rigoletto: Un film culturalmente diverso, probabilmente non valutabile appieno dagli occidentali se non nella sola scala del gradimento. Tra paesaggi immensi una storia di vita di morte con al centro la natura, i suoi ritmi e le sue regole. Personaggi tratteggiati con cura e affidati alle sapienti idee di un regista non convenzionale come Annaud. Il cast a noi dice forse poco, ma da modo allo spettatore di potersi concentrare soltanto sulla storia.
Martedì, 19/04/22 ALLE ORE 19:50 19:50 su Rai Movie
B. Legnani: Discreto Laurel & Hardy (inizio buono, poi una lunga pausa col picco citato come "memorabile", un briciolo di attesa ed un gran finale d'ambiente bancario). I due, capaci di affrontare ogni impresa, ma non riuscendo mai a raggiungere la mèta (sia essa facile o difficile), non si pongono certo problemi nel cercare in una gigantesca metropoli la giusta famiglia Smith, usando l'elenco del telefono. Ci sono due rivali tradizionali, i grandi James Finlayson e Billy Gilbert (vedi sotto).
Giùan: Riprese/tentativi di cinema di fantascienza "adulto" negli ultimi anni ne abbiam fortunatamente visti (da Gravity fino a Moon), l'impressione è che nel "filone", questo film di Glazer assomigli più a una patacca sberluccicante che non a una pepita. Il problema è nel manico: la premessa onirica dello script ha il respiro corto e lo stile visivo di Glazer non può ambire a tener alta la tensione nella deliberata assenza di appigli narrativi. Non c'è sconcerto (al contrario di quel che accadeva in Birth) e la "generosità" della Johansonn dopo un po' stufa.
MEMORABILE: L'indimenticabile volto di Adam Pearson.
Dusso: Passabile commedia romantica tutto sommato carina, nella sua limitatezza. Buone interptrazioni così come la regia; un po' troppo forzate alcune situazioni mentre il finale è sicuramente un po' troppo affrettato. Ma evidentemente non si poteva andare oltre i 98 minuti...
Cotola: Al secondo lungometraggio, Garrel mostra già un buon piglio ed una buona maturità registica, narrativa e drammaturgica. Tra dramma, commedia ed un pizzico di thriller (Marianne è un'assassina? Chi sceglierà Abel?) mette in scena una storia dai ritmi veloci e piena di avvenimenti e svolte narrative. Il minutaggio è bassissimo (appena 75 minuti) ma ne succedono tante. Non mancano gli spunti interessanti anche se forse manca qualcosa per farlo spiccare rispetto alla massa. E forse manca un pizzico di profondità che stimoli maggiori riflessioni. In ogni caso, un buon film.
Daniela: Le diverse disposizioni degli ospiti attorno al tavolo di un ricevimento di nozze comportano varie combinazioni sentimentali, con esiti più o meno felici... Commedia romantica francese alla Sliding Doors, ma con minor implicazioni esistenziali dato che l'unico esito tragico è un'eventualità che dura lo spazio di un minuto. Attori da noi poco noti (a parte Dubosc, marito infedele) ma funzionali all'intreccio, in cui caso e destino alla fine concorrono ad un finale consolatorio. Film senza lode ma anche senza infamia, da vedere senza troppe pretese.
Martedì, 19/04/22 ALLE ORE 21:25 21:25 su NOVE TV
Nando: Polpettone avventuroso in cui si narrano le gesta di Re Artù e Lancillotto in modo rielaborato e storicamente poco realistico. Tutto appare totalmente stereotipato con la melensa e casta storiella sentimentale e i soliti combattimenti di cappa e spada. Connery, forse anche a causa dei costumi, appare imbolsito, mentre Gere è a suo agio come belloccio di turno. Non memorabile ma per trascorrere due orette senza pensieri.
Martedì, 19/04/22 ALLE ORE 23:05 23:05 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Capita spesso che un film, tra le falde ondulate del Genere e le agevoli modalità spettacolari, allunghi anche messaggi allarma(n)ti su un certo tipo di Sistema. A volte sono vere e proprie cariche a cavallo, condotte con un'aggressività da cui è impossibile scappare. In questo poliziesco carcerario il mai standardizzato Gray enfatizza irrealisticamente l'alterigia onnipotente, ubiquitaria e castigatrice del Re Leonida Butler per mordere al polpaccio il modello giuridico americano, spaccato in due nelle sue contraddizioni difformi e insanabili, ora sconsideratamente garantiste ora vomitevolmente patibolari. È uno sport pericoloso ma non siamo a un pranzo di gala...
MEMORABILE: Il balordo sotto paralisi neurotossica fatto a pezzi sul tavolo operatorio artigianale...
Daniela: Un patibolo eretto in mezzo al paese, un pistolero mercenario in attesa dell'esecuzione conteso fra due fazioni: gli allevatori lo vorrebbero linciare perché ha ucciso uno di loro, gli agricoltori farlo fuggire perché ha agito nel loro interesse... Trama basilare le cui potenzialità sono azzoppate da un ritmo fiacco che annulla la possibile tensione di questo conto alla rovescia verso la morte, dalla scarsa definizione dei personaggi ed infine da alcune incertezze narrative che rendono poco chiare le posizioni in campo. Anche l'epilogo drammatico è sbrigativo, privo di pathos. Pura routine.
Galbo: Dopo la conclusione poco memorabile della serie precedente, una ripresa di cui non si sentiva il bisogno. Nonostante gli importanti cambiamenti davanti e dietro la macchina da presa, la sostanza cambia poco è il film “vive” delle gag create dagli insoliti personaggi digitali ben realizzati e dalla varietà delle location scelte, che ne fanno quasi un “Bond” in salsa fantascientifica. Per il resto, poco da segnalare e molta ripetitività. Mediocre.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 00:00 00:00 su 7 Gold
Ruber: Un avvocato che perde il fratello e si mette sulle sue tracce con una pseudo amica che si rivelerà essere tutt'altro. Thriller di basso livello con cast di sconosciuti nemmeno bravi nelle loro parti, con una storia assurda e talmente inrreale da lasciare a bocca aperta anche il più fantasioso degli spettatori. Pessima sceneggiatura che non appassiona mai e annoia molto. Tutto già visto e stravisto, perdipiù costruito male, con dialoghi pessimi e scontati. Si salva solo la fredda location canadese.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 00:55 00:55 su Rai Movie
Herrkinski: La storia in sè, pienamente riconducibile all'allora fiorente filone degli animali assassini, è poca cosa. A rendere un buon prodotto il film di Mulcahy sono la sua buona mano dietro la mdp, fotografia e luci a dir poco suggestive, la bellezza dell'outback australiano e le buone musiche; anche gli SPFX e gli interpreti tutto sommato sono sopra la media (peccato solo per il mediocre doppiaggio italiano). Insomma, tra i vari Ozploitation del periodo questo si guadagna quasi la palma di serie A; oltretutto è invecchiato benissimo. Buono.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 01:30 01:30 su Cine 34
B. Legnani: Bizzarro, a partire dal b/n, usato in modo solare, negli Anni Settanta. La prima parte è curiosa, interessante. Petrini non ha grande attori e, alla Leone, gioca sui primissimi piani. Il sistema funziona, anche per la bellezza dei soggetti ritratti e perché in questa fase la trama, per quanto un po' sconnessa e parentetica, colpisce. A un certo punto l'estetica non basta più e vengono al pettine la confusione dei concetti, le frasi pretenziose buttate lì e una conclusione simbolica che non convince. Bellissime la Levi, la Towne (volto interessante) e la Pignatelli. Statico De Vries.
MEMORABILE: La seduta fotografica; Il litigio Pignatelli-Cardillo per la pigna.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 02:20 02:20 su Cine 34
Markus: Roma, 1987, un giorno primaverile, la sera ci sarà il concerto al palasport di Vasco. Tutto questo fa da cornice a vicende incrociate di alcuni ragazzi che si arrabattano tra amori tormentati (sfogati con pianti nevrastenici sul letto), amicizia (virile tra gli uomini, di sgallettate tra le donne) e la passione per Vasco (che fa una comparsata nel film). Giovanilistico Anni Ottanta di tutto rispetto e culto personale. Malgrado il nome di richiamo fu un clamoroso flop cinematografico.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 02:50 02:50 su Rete 4
Saintgifts: È stato il primo di una serie di documentari sugli spettacoli che si svolgevano nei vari tabarin e night club europei (dello stesso anno è Mondo di notte). Ebbe un buon successo, anche perché in quegli anni erano pochi coloro che si potevano permettere viaggi nelle capitali europee, perciò potere entrare in un colpo solo al Moulin Rouge, al Crazy Horse e in tanti altri posti e poter vedere i migliori artisti del momento e i famosi spogliarelli (castigatissimi) era un'occasione unica. Inizia e finisce con un bravo Modugno e le sue belle canzoni.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 04:30 04:30 su Rete 4
Dusso: Il primo episodio (***), quello spagnolo, è il più semplice (una truffa a un ricco campagnolo) ma funziona sempre ed è molto gradevole seppure con un finale un attimo da rivedere. Pessimo (*) quello francese, probabilmente tagliato e preso da chissà quale altro film. L'ultimo, quello diretto da Pazzaglia (**!), vede protagonista il grande Salvo Randone (comunque sprecato per il ruolo): le varie scenette con lui presente (le persone lo credono moribondo e quindi gli offrono tutte le loro ricchezze) offrono spunti divertenti e si giovano di un buon cast di caratteristi.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 04:30 04:30 su Cine 34
Buiomega71: Malinconico e sofferto retaggio "amoroso" delle voglie di una ragazzina che vuole tutto e subito. Con strascihi alla Voglia matta (ma nessuna umiliazione per Leroy, anzi), un Pauline alla spiaggia antelitteram, con vaghe sonorità che verrano riprese dal Vanzina di Sapore di mare (in discoteca, il ragazzo imbranato e cicciotello, alcune scivolate nella commediaccia) nei turbamenti adolescenziali che evitano certe morbosità tipiche di questo cinema. Conturbante nella sua immaturità sentimentale la Fani e intenso score di Pisano. Biagetti conferma una notevole ambizione.
MEMORABILE: La Fani irretita da un vecchio tedesco libidinoso; La Fani che balla in discoteca eppoi passa a un lento con Leroy; La crisi isterica della Fani.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Belfagor: Ladro d'arte gentiluomo e un po' sbruffone riesce nell'impresa di rubare la Gioconda dal Louvre per poi ritrovarsi nei guai a cause di un'affascinante bionda e di alcuni rivali "professionali". Ispirata molto liberamente a fatti realmente accaduti, è una commedia vivace anche se appesantita da una parte centrale un po' troppo prolungata. La coppia Chakiris-Vladi può contare, oltre che sul fascino dei due protagonisti, anche su una buona alchimia.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 06:00 06:00 su Cine 34
Herrkinski: Commedia a episodi invero abbastanza divertente. Il primo segmento è forse quello meno riuscito, comunque gradevole anche grazie alla presenza della De Santis; il secondo ha diversi buoni momenti, seppur la gag sia antica, con una Valeri in parte; il terzo offre un'ottima prova di Chiari e il crescendo di caos funziona, nonostante sia un po' troppo fracassone; il quarto è il migliore, con un Salce strepitoso supportato da un cast all'altezza che regala momenti esilaranti. Un lavoro discontinuo ma meno sciocco di altre commedie del periodo, molto legato alla satira dell'epoca.
MEMORABILE: Salce che continua ad aggiungere anni di reclusione e a decretare infrazioni al codice penale verso Satta Flores.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 06:45 06:45 su Rai Movie
B. Legnani: Bozzettistico e scanzonato, ma troppo frammentario. Debole anche perché spesso si dilunga oltre la logica, diventando noiosetto. Pure Toffolo non contribuisce granché, anche perché il personaggio, tranne il suo ultimo momento, non funziona più di tanto. Un filmetto, insomma, con un finale mal assestato.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 08:45 08:45 su Rai Movie
Giùan: È un film che mi sta malinconicamente simpatico, Saxofone. Altrimenti non saprei giustificare perché lo conservi nella memoria pur sapendolo esile nella trama, vago nelle gag, dinoccolato nell'andamento, debole nella struttura e nebuloso perfino nel cast. Sarà lo script di quei maghi crepuscolari di Jannacci e Beppe Viola, quell'aria da "vecia Mìlan" che non c'è più e che mi fa chieder se mai ci sia stata, sarà Pozzetto che esclama nel suo stile incazzoso dimesso "...e non lo vogliono capire". Quando son salito a Milano Saxofone non c'era già più.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 09:20 09:20 su Cine 34
Tersilli: Buona commedia all'italiana satirica a episodi anni '70. Realizzato da grandi nomi (Risi, Sonego, Age, Scarpelli, Scola...) e su misura per Monica Vitti, che interpreta magistralmente dodici figure femminili tra il grottesco, il comico e il drammatico. Lei è grandissima e splendida, ma non è male neanche il cast di contorno, con Salerno e un ottimo Carlo Giuffré. Gli episodi migliori sono "Il mondo cammina", "Cuore di padrone" e "L'allumeuse". Il più divertente è invece "L'angelo dei cieli". Consigliato. Tra il tre e il tre e mezzo.
MEMORABILE: Le interpretazioni della Vitti; Il suo "vestitino" in "La motocicletta"; Da "Vietnam": "Digli i morti!", e lei: "Mortacci tua!".
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 11:20 11:20 su Cine 34
Gestarsh99: Debutto del maresciallo Giraldi nel primo degli 11 film che compongono la fortunata serie a metà tra action alla carbonara e commedia ridanciana. Nico è un po' l'evoluzione del personaggio motorizzato, manesco e scurrile de Il giustiziere sfida la città: un agente "pane e mortazza" tenero coi pesci piccoli ma duro e senza remore coi caporioni del giro grosso. Siamo ancora in pieno poliziesco all'italiana, specificità che verrà pian piano scalzata negli episodi successivi dall'elemento comico-volgare, anche per l'entrata in scena del grande Bombolo. Orecchiabilissimo lo score dei fratelli De Angelis.
MEMORABILE: Replica sibillina di Milian/Giraldi alla proposta indecente del frivolo damerino tentatore: "A Chiappè, su 'sta fava 'n se scurèggia!"...
Ciavazzaro: Sicuramente non il migliore adattamento dell'"avventura" del Bounty. Bravi Anthony Hopkins e, ovviamente, sir Laurence Olivier, così così Mel Gibson. Belle scenografie, regia abbastanza sicura, ma tendo a prefergli sia la versione degli Anni Sessanta sia quella successiva. Leggermente inferiore.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 15:00 15:00 su Cine 34
B. Legnani: Peccato per il lungo finale, davvero bruttino, perché per almeno due terzi, in mezzo ad alcuni lazzi non riusciti, c'erano state alcune trovate divertenti. La parodia non è solo nel titolo: Rosalba Neri (con parrucca bionda) finisce verniciata d'oro, Ciccio telesuggerisce a Franco in una partita a scacchi (usando l'omonima opera di Giacosa...) e via dicendo. Cast curioso: oltre ai soliti compagni di viaggio (Andronico, Adami, Littera...) c'è il grande Fernando Rey (Goldginger), la cui azienda, ovviamente, qui produce bibite...
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 16:15 16:15 su Rai Movie
Pessoa: Western-spaghetti piuttosto derivativo di Paolella dalla fruizione non facile a causa di un uso eccessivo del montaggio alternato (funzionale alla vicenda) e di una sceneggiatura decisamente scadente. In compenso gli attori hanno le facce giuste, i morti ammazzati superano il numero legale e le splendide cornici naturali del Monte Ramon in Israele sono una gioia per gli occhi. Il regista fa di necessità virtù dato il budget limitato ma trova qualche bella sequenza. Buona la fotografia e le musiche. Nel complesso niente di che, ma agli appassionati del genere potrebbe bastare.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 19:55 19:55 su Rai Movie
Caesars: Uno dei migliori lungometraggi del celebre duo comico. "I figli del deserto" è il nome della Loggia di cui fanno parte i nostri eroi, che organizza una riunione a Chicago per partecipare alla quale Stanlio e Ollio finiscono nei guai con le proprie mogli (alle quali hanno propinato una "balla", ben presto scoperta). Vedendo questo film da bambino (lo passavano sovente in tv) probabilmente ascoltai per la prima volta in vita mia la parola "baccello" che, detta da Ollio, mi fece morire dal ridere e mi rimase impressa per sempre.
Galbo: Remake di uno dei caposaldi del cinema catastrofico degli anni '70 (L'avventura del poseidon), il film di Wolfang Petersen è stato realizzato con dovizia di mezzi e risulta così parecchio spettacolare dal punto di vista visivo. Non altrettanto curati sono stati purtroppo in fase di sceneggiatura i personaggi, che appaiono privi di spessore e protagonisti di dialoghi poco incisivi. Anche la regia sembra poco personale e spreca la presenza di buoni attori come Kurt Russell e Richard Dreyfuss.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Galbo: Sulla carta un racconto affascinante di un genere che potremmo definire di fantascienza con implicazioni sociali, nei fatti un film riuscito a metà. Bravo sceneggiatore e regista, Alexander Payne mette forse troppa carne al fuoco. Il film è più godibile nella prima parte, con le sue connotazioni umoristiche ma si appesantisce nella seconda laddove il discorso sull’ecologia e l’estinzione della razza umana viene introdotto ma non approfondito a sufficienza, nonostante l’impegno di un protagonista ben scelto come Matt Damon.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Galbo: Sorta di "Non ci resta che piangere" in salsa amatriciana, la commedia di Massimiliano Bruno è originale nelle premesse e abbastanza divertente nella realizzazione. Certo, la ricostruzione ambientale é quella che è, e le caratterizzazione dei personaggi sono deboli. Il mestiere degli attori però supplisce (almeno in parte) alle carenze e il risultato è il tono generale inevitabilmente ilare e leggero che consente di assistere ad una commedia godibile.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 21:25 21:25 su Rai 1
Lou: Un classico film di denuncia della segregazione razziale vigente in Mississipi negli anni 50; quasi un film d'altri tempi, con ritmo lento, voce narrante e contrapposizione netta dei profili. È un film sano, di quelli che ogni tanto fanno bene perché ripropongono la giusta indignazione nei confronti della piaga del razzismo. Molte le scene impattanti a livello emotivo, in cui il perbenismo ipocrita dei bianchi risulta davvero insopportabile. Viola Davis e Octavia Spencer interpretano molto bene le due governanti nere protagoniste.
Galbo: Eroe di guerra, caduto in disgrazia cerca di redimersi in una "mission impossible". Questa in due parole la trama (poco originale) di questo ennesimo action americano, giustamente passato inosservato all'epoca della sua realizzazione. La parte del protagonista è affidata ad un attore privo del carisma necessario per essere credibile. Meglio, anche perchà affidato a volti più professionali, il cast di contorno. Totalmente prevedibile e privo di spunti originali e coinvolgenti, si trascina stancamente fino alla fine.
Minitina80: Commedia per adolescenti incentrata su un copione piuttosto singolare, almeno nell’assunto principale. Tuttavia, in esso è possibile riconoscere le tematiche che contraddistinguono questo genere di racconti, come il contrasto tra genitori e figli desiderosi di uscire dal bozzolo. Siamo distanti dal racconto di formazione in quanto rimane una storiella leggera che affronta la questione in maniera un po' frivola. I brani selezionati, invece, sono gradevoli e costituiscono un piccolo valore aggiunto ergendosi a specchio delle sonorità in voga in quel periodo.
Capannelle: In Louisiana l'ispettore Robicheaux (Lee Jones) indaga su vari omicidi di donne e si imbatte in un attore dedito all'alcol (Saarsgard) e nel discusso produttore (Goodman) del suo film sulla secessione. Non mancano strane visioni e il corpo di un nero ucciso 35 anni prima, mentre fuggiva di prigione. Poca azione e molta atmosfera di sottofondo, il mistero c'è ma non sempre è consistente, la risoluzione appare tirata per i capelli. TLJ è pungente e tormentato, come negli ultimi lavori, gli altri attori discreti ma con poco spazio.
Mercoledì, 20/04/22 ALLE ORE 23:25 23:25 su Rai 4
Galbo: Un’indagine su un politico locale spagnolo rivela un vasto sottobosco di corruzione. I retroscena sporchi della politica in un film iberico che descrive la dissoluzione di una carriera e di una persona in un crescendo di tensione degno del miglior cinema di impegno sociale. La sceneggiatura e la regia si focalizzano sul protagonista lasciando (volutamente?) in ombra il contesto e affidandosi all’eccellente interpretazione di uno dei migliori attori spagnoli, Antonio de la Torre in un’opera che rivela il carattere transnazionale del malaffare.
Galbo: Celebrazione cinematografica di un locale simbolo della disco music degli anni ‘70 e ‘80. Il film racconta la storia di un giovanotto ambizioso ma rimane molto in superficie, tratteggiando personaggi senza grande spessore con modalità stereotipate e altamente prevedibili, finale compreso. Rimane una buona colonna sonora e un’ambientazione riuscita tra la grande mela e il New Jersey. Sufficienti le prove degli attori, notevole quella di Mike Myers.
Il ferrini: Thriller decisamente perfettibile dal punto di vista narrativo, ma che parte da una buona idea: prima di lasciarle i suoi averi in eredità Burt Reynolds vuole stabilire se sua moglie lo tradirebbe e paga un suo operaio (e studente di giurisprudenza) per sedurla. Ne seguono varie sequenze erotiche girate in modo assai realistico, così come il resto del film, che tuttavia pare non decollare mai. L'omo-cidio del gay che infetta gli altri con l'AIDS onestamente è imbarazzante.
Giovedì, 21/04/22 ALLE ORE 01:05 01:05 su Rai Movie
Galbo: Una donna italo francese torna a Torino dal padre, anziano architetto, e ricomincia a lavorare con un collaboratore del genitore. Paolo Franchi dirige una storia di conflittualità familiare. Gli spazi vuoti attraversati dai protagonisti (durante la ristrutturazione di una villa) sembrano una metafora della solitudine interiore che si cerca disperatamente di colmare. La protagonista è la brava affascinante attrice francese Emanuelle Devos che recita in italiano. La affianca il meno efficace Fabrizio Gifuni. Musiche di Pino Donaggio.
Modo: Film abbastanza piatto e noioso. Un inizio che fa ben sperare si scioglie poi come neve al sole. Popsy (la bella Cardinale), astuta ladra avventuriera, si trova in un'isoletta dove le principali attività sono la ricerca di diamanti, alcool e donne. Qualche intrigo, dialoghi iniziali riflessivi, scene crude non alzano l'asticella.
Giovedì, 21/04/22 ALLE ORE 04:30 04:30 su Cine 34
Trivex: Ci sta bene nel calderone dell'erotico "profondo" del cinema italiano, questo film di cui esiste anche una versione più forte - visionata - ma anche con meno struttura. Tutto relativo, ovviamente, poiché seppur non pessimo non rimarrà sicuramente nella mia memoria per molto tempo, credo. La tematica c'è, ma emerge tardi e comunque non sembra sia l'elemento principale su cui è stato costruito. La verità, forse, è la solita e legittima idea di proporre un erotismo trasgressivo, pseudo "giustificato" da qualche cosa che vada oltre il solo delirio dei sensi.
Panza: Cinema minimale, quasi sfuggente, fatto di dialoghi con una trama che praticamente non c'è e vorrebbe semplicemente mostrare le vicende dei protagonisti con un taglio sperimentale, estremamente frammentario. Purtroppo manca la forza che dovrebbero avere questi film nel proporre qualcosa di nuovo nella regia e nella costruzione dei dialoghi. Suggestiva solo la scena con i corpi dipinti di vernice. Gli attori almeno ci provano, questo bisogna ammetterlo, ma a mancare è la sostanza. Avrebbe benissimo potuto proiettarlo Guidobaldo Maria Riccardelli.
Panza: Ingenuo e debilitante filmetto girato nel periodo bellico che inevitabilmente non ha più appeal sul pubblico moderno. E dire che la partenza con la presentazione del personaggio del barone non prometteva male. Ma poi la storia sfocia in un racimolare momenti romantici del tutto che retrodata ancora di più il film. Quella parte sembra essere stato scritto da un romanziere d'appendice particolarmente zuccheroso. Anche la caratterizzazione delle spalle non funziona proprio. Sempre più difficile... proseguire la visione!
Giovedì, 21/04/22 ALLE ORE 06:45 06:45 su Rai Movie
Galbo: Commedia diretta da Luigi Zampa, con qualche pretesa di opera di costume. Non tra i film migliori del regista e invecchiata non benissimo. Pesa la caratterizzazione dei personaggi, probabilmente già datata all'epoca della realizzazione, banale e stereotipata. Il cast fa il suo dovere; bravo Stoppa; curiosa la presenza di Bongiorno.
Buiomega71: Basterebbe Delia Boccardo ghermita dai tentacoli nel mare di notte a proiettarlo nell'empireo dei cult movie. Clone squalesco tra i migliori, zeppo di sequenze di grande impatto (l'incipit con la carrozzina in mare, il pescatore sfigurato che riemerge, Diogene, la Buchanan, l'amico/amante sullo yatch, la gara di barche a vela (di qui a poco verrà Lo squalo 2). Cast pazzesco, grande ost ciprianiana e la botta di genio delle due orche "giustiziere". Assonitis non sbaglia un colpo e la piovra gigante è tra i più terrorizzanti leviatani marini dopo il Carcharodon carcharias.
MEMORABILE: "Anch'io ho un cervello, anch'io penso"; "Ma lei in mare non ci viene"; "Perché ho conosciuto Vicky in inverno e l'ho sposata in estate".
Giovedì, 21/04/22 ALLE ORE 16:05 16:05 su Rai Movie
B. Legnani: Importante, perché è il primo film "piratesco" con base operativa a Peschiera del Garda. C'è una certa disponibilità di mezzi, visti i nomi, i costumi, le comparse. La storia regge per circa metà film, poi comincia (e continua) a perdere colpi. Serato e Barker corretti, stupenda (e bravina) la debuttante Granata, conturbante la Alonso, impacciato Vargas, non azzeccata la comicità riservata a Maggio. Regìa priva di nerbo.
Daniela: Una contesa russa, riluttante sposa promessa ad un principe protervo, si innamora dell'attraente capitano di una goletta che commercia in pelli di foca, in competizione con un collega ladro e bugiardo... Film fastoso nella fotografia sgargiante e nelle ricche scenografie, in cui le parti sentimentali passano in secondo piano rispetto alle avventure marinaresche ambientate nei mari freddi dell'America del Nord. Nel cast, a far da controcanto al glamour di Peck e Blyth, il gustoso McIntire, braccio destro prodigo di citazioni, e l'esuberante Quinn, pirata inaffidabile e gran bugiardo.
MEMORABILE: La spettacolare gara tra le due golette con i sorpasso arrischiato.
Cotola: Gravas suggerisce un'equazione facile facile: i ricchi sono dei cattivoni senza cuore
che vivono nel lusso e se ne fregano del prossimo (vedi la prima parte ambientata nel club vacanze), mentre i poveri sono solidali tra loro e si aiutano a vicenda (sono gli unici ad aiutare il b(u)on Scamarcio). Consolatorio ma troppo facile e trito. Scorre via veloce tra pochi momenti riusciti e troppi banali, risaputi ed a tratti imbarazzanti. Scivola verso un finale molto telefonato (ma cosa si aspettava
l'ingenuo protagonista?) ma almeno quello lucido (eccezion fatta per gli ultimi
fotogrammi).
Giovedì, 21/04/22 ALLE ORE 19:50 19:50 su Rai Movie
Rambo90: Non il più divertente fra i film della magica coppia, a causa dei tanti numeri musicali buttati lì un po' a casaccio. I momenti con i due però sono divertenti: le rapine, il pari e dispari, Stan che si ubriaca imbottigliando il vino... tutti grandi pezzi di bravura. Nel cast di contorno ci sono il grande Finlayson (doppiato da Paolo Stoppa!) e Thelma Todd, morta prematuramente e che compare solo durante la canzone iniziale degli zingari.
Pigro: Storia vera di un pianista ebreo che riesce a sopravvivere al ghetto di Varsavia: film bellissimo, di grande precisione e emozione al tempo stesso. Emerge potente la figura solitaria e sola del protagonista (ottimo Brody) in mezzo a un'umanità coinvolta, ma quasi remota, di piccole comparse nella giostra della vita di ciascuno. Colpisce la quantità e varietà di ambienti chiusi (case, stanze, officine), diversi, nessuno claustrofobico ma tutti aperti a fughe prospettiche che danno l'illusione di una fuga e di un movimento in realtà impossibili.
Giovedì, 21/04/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Italia 2
Gestarsh99: Essi vivono in Una notte da leoni. A 10 anni di distanza dal procelloso zombailamme di L'alba dei morti dementi, i due compari di bevute Pegg e Frost si ritrovano a tener testa a un'altra invasione nociva, questa volta contro malfidi occupanti di sangue blu animati da ecumenici ukase interspaziali. Wright rinfocola come un piromane segni e temi del film del 2004 (spirito cameratesco, spersonalizzazione, sindrome di Peter Pan) riproponendone il montaggio strattonante e i dialoghi divertiti e schiumanti di nonsense. Verso la fine si perde nell'ordinarietà retorica e annacquata ma lo spasso è garantito.
MEMORABILE: La comitiva di protagonisti che si scervella per selezionare un nome alternativo da dare ai robot alieni ("Robot che non sono robot", "Falsibot", "Nobot").
Giovedì, 21/04/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Gestarsh99: Proseguono senza colpo ferire le inguaiate peripezie dell'ex-agente Mills, che torna a difendere la sua integrità familiare trasvolando dall'insidiosa Parigi notturna del primo episodio al diurno - ma ancor più buio - conglomerato cittadino di Istanbul. Un sequel meno fresco nel suo distruttivo disboscamento umano a suon di calci, pugni, scariche di pallottole e corse urbane ad ostacoli. Neeson spiattella ancora una volta tutti gli artifici dei classici eroi del grande schermo, dalla scaltrezza spionistica di 007 alle doti marziali di Seagal, dal fiato lungo de Il fuggitivo alla programmatica inscalfibilità di Terminator.
MEMORABILE: L'autolocalizzazione "ad orecchio" attraverso il rumore delle granate esplose...
Galbo: Una delle possibili declinazioni del "sogno" americano è stata raccontata in un bel romanzo di Moshin Hamid. Mira Nair ne realizza un film che, pur non raggiungendo la profondità della pagina scritta, cura sia la vicenda (che in parte è modificata rispetto al libro) che la caratterizzazione dei personaggi, collocati in un contesto ambientale ben reso. Buona sceneggiatura e attori quasi tutti in parte (la vistosa eccezione è l'inadatta Hudson), con una scelta assai indovinata dell'attore protagonista.
Giovedì, 21/04/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Rambo90: Commediola insipida, che sfrutta tutti i cliché della situazione, senza né sorprendere né divertire davvero. Per fortuna Tommy Lee Jones si impegna lo stesso, prendendo in giro il suo solito personaggio e con le sue reazioni monolitiche e burbere ogni tanto strappa il sorriso. Il resto del cast invece è incolore, con le ragazze protagoniste più insopportabili di quanto forse la trama prevedesse. Ritmo decente, finale fiacco. Mediocre.
Gestarsh99: Zombieland 10 anni dopo. A svariati chili, rughe e capelli bianchi di distanza, nuovi compagni di viaggio si aggiungono al gruppetto storico reduce dal primo adorabile cult movie: doppi equivalenti, oche giulive e fricchettoni "pis & lov" a dar manforte alla quadrìade di eroi nell'epic-battle contro gli ancor più evoluti e indistruttibili "T-800". Cosa aspettarsi mai da un film che parte alla carica sulle note del più bel pezzo della storia del metal e si conclude con un easter-egg di stramazzante singolarità? Autoironia a palla e una maxi-sfornata di memi pronti a viralizzare contagiosamente.
MEMORABILE: I titoli di testa trascinati dall'ineguagliabile "Master of puppets" dei Metallica; L'arrivo dei doppelganger (buoni) di Columbus e Tallahassee.
Giovedì, 21/04/22 ALLE ORE 22:55 22:55 su Rai Movie
Rambo90: Un giallo-rosa piuttosto modesto. Inizia bene e si conclude altrettanto bene con i due furti, uno più beffardo dell'altro, ma tutta la parte centrale incentrata sulla storia fra i due protagonisti sa di già visto e annoia. Strano che sia proprio il ritmo la lacuna più grande, visto il nome in regia. Brava la Russo, impassibile Brosnan.
Pumpkh75: La fornace nella quale i rimandi eccellenti (Carpenter, Barker, Lovecraft e un granello di fantascienza) sono fusi a freddo ribolle d’ignoto, di mistero e d’angoscia: esito eccellente, sublimato da effetti speciali old school e da una regia a fior di pelle che trova nella seconda parte la sua esaltazione. Minime perplessità sulla fotografia e sul fatto che, a conti fatti, l’assoluta originalità che sembrava partorire dà invece l’impressione di nascere da altrove. Comunque, giù il cappello.
Giovedì, 21/04/22 ALLE ORE 23:35 23:35 su NOVE TV
Rambo90: Thriller modesto, che offre una prima parte già vista (e che ricorda uno dei primi film con la Roberts) con la protagonista in fuga dal marito violento per poi diventare, nella seconda, un inaspettato (e troppo serioso) inno alla giustizia fai da te. Il tutto almeno è confezionato con professionalità, perché Apted è comunque un buon regista e la Lopez si cala nella parte con sufficiente impegno. Senza infamia e senza lode.
Lucius: C'è molto della personalità della Magnani nel personaggio interpretato dalla stessa: un carattere vivace che coniuga umorismo/comicità col dramma. Castellani ha curato il film nei minimi dettagli ed è difficile immaginare un'altra attrice al posto di Nannarella in questo tragicomico dramma carcerario. La pellicola è dotata di una fotografia non comune e ha tra i pregi principali quello di non essere mai claustrofobica, nonostante la sua ambientazione. Evita altresì i cliché e il linguaggio colorito per abbracciare il dramma d'autore. Grande Anna.
Giùan: Non era semplice rinverdire i fasti del cinema di inchiesta giornalistica che conclamati capolavori ha regalato al cinema americano. McCarthy lo fa con quella che è correttamente scolastico definire un'opera benemerita, sia per la scelta di un soggetto ad alto tasso di combustione omertosa (la società e il cinema italiano lo san bene), sia per l'utilizzo d'uno stile asciutto ma incalzante, che non ciurla nel manico scandalistico, riservando la sua forza narrativa nella denuncia incisiva delle interdipendenti connessioni d'un male sottile ma pervasivo.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 02:25 02:25 su Cine 34
Ronax: La bella campagnola è la biondissima Franca Gonella, ai tempi prezzemolina della produzione erotica italiana di serie z, attorniata da altre più o meno procaci bellezze agresti fra cui primeggia per indiscusso charme Femi Benussi. Firmata da Siciliano con uno dei più deliziosi reperti del suo parco pseudonimi (l'aspetto incontestabilmente più creativo di questo autore), la scollacciata favoletta si dipana in modo sconclusionato ma in fondo meno becero di tante pellicole concorrenti del periodo. Gianni Dei è incredibilmente quasi sopportabile.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 06:00 06:00 su Cine 34
Daidae: Uno strano miscuglio di film sentimentale, fantastico (i due ragazzi che comunicano senza parlare) e drammatico. Non troppo digeribile, a dire il vero: se la prima parte è mediocre, la seconda è addirittura peggio. Da salvare solo le belle ambientazioni. Ottimo cast che vede insieme Donald Pleasence, Capucine, John Phillip Law, Laurent Terzieff e Gianni Garko ma che non riesce a salvare la baracca.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 06:45 06:45 su Rai Movie
Gestarsh99: Intrappolato in quello che lui crede essere un manicomio, il "principe della risata" dovrà stare bene attento a scansare le innumerevoli insidie che gli riserverà la molesta comunità di esagitati condomini... In questa divertente commedia degli equivoci, il collaudato Mattòli, con la sua elementare immediatezza registica, si diverte a srotolare attorno a Totò tutta una galleria di stereotipi sui pazzi, passando in rassegna mitomani, schizofrenici e vedove visionarie. Come per il contemporaneo Miseria e nobiltà, più che di Cinema parliamo di teatro filmato ma poco ce ne cala, l'intrattenimento è assicurato.
MEMORABILE: "Noi facciamo prima Svezia, poi Norvegia e poi piano piano ce ne scendiamo sotto lo scandinavio[...] li c'è qualche bottiglia di vino..."
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 07:35 07:35 su Cine 34
Fauno: Lontano milioni di anni luce da Spartacus, ma per quanto certi passaggi possano intenerire e far sorridere, è una risposta più che fiera al capolavoro kubrickiano. Il nudo non è mai sboccato, la Grier e la Markov recitano e duellano ottimamente, mentre gli schiavisti sono giustamente putridi e corrotti e davanti al pericolo le femminucce diventano loro, a eccezione del solito Rambo di turno. Brava anche la Neri: il ruolo negativo le si addice perfettamente; buffissimo l'energumeno pelato. Tutto sommato è una buona curiosità da riscoprire.
MEMORABILE: Fantastico l'incoraggiamento dato dalle schiave ai gladiatori in quella che potrebbe essere la loro ultima notte.
Reeves: Pensare che dietro le cascate di Monte Gelato si nasconda una regina cattiva con tanto di telecamere a circuito chiuso è solo uno dei motivi di fascino di questo tardo mitologico, che per creare attenzione (il pubblico stava passando ad altri generi, soprattutto al western) raddoppia addirittura i muscolosi protagonisti. Semplice, ma proprio per questo affascinante.
MEMORABILE: "Anche noi abbiamo qualcuno che ci aspetta": i due fratellini si congedano.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 13:50 13:50 su Rai Movie
B. Legnani: Nel 1975 il parametro del pubblico era lo Zorro tv, non certo Mamoulian. Tessari evita saggiamente la copia, limitandosi a ripetere il Garcia di Calvin, cadendo però nell'eccesso delle soluzioni "impossibili". Gli attori principali funzionano, tranne la Piccolo che non dà il tono giusto (lo ammette lei stessa). Film ricchissimo, ma spesso lento, con Tessari che non rinuncia a lungaggini pur di sfruttare quello che ha a disposizione. Ne esce un film che luccica, ma "senza soffio epico" (Giré). Domanda: chi si cita, all'inizio, con l'ombra dei lancieri? Kurosawa?
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 14:55 14:55 su Cine 34
Galbo: Prodotto televisivo di media qualità nel quale i fratelli Vanzina dimostrano il loro pugnace attaccamento alla mitologia degli anni '60 dal quale non sembrano volersi distaccare nè al cinema nè in televisione. In realtà la capacità rievocativa degli autori è discreta ma il loro sguardo ha il grosso limite di essere assolutamente acritico ed impersonale, tutto giocato sull'aneddoto e l'episodio senza mai osare, cosa forse ingiusta da chiedere ad un prodotto televisivo.
Marcolino1: Il road movie qui incontra il tema della scissione dell'identità e dell'incesto. Mentre la prima tematica si appoggia a location e musiche suggestivi, per quanto riguarda le altre due non ci siamo. Porel e Walker non si assomigliano per niente, era meglio utilizzare lo stesso attore per il "doppio". Poca verosimiglianza anche nel rapporto fratello-sorella che si spinge "oltre", privo di introspezione psicologica e morbosità. Gli attori si limitano a svolgere il compito assegnatogli adagiandosi su una statica sufficienza.
MEMORABILE: La Farmer saluta il fratello, drammaticamente scomparso da anni, come se fosse appena tornato da una scampagnata.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 17:00 17:00 su Cine 34
Galbo: Dei tanti film girati da Celentano per Castellano e Pipolo, questo è forse quello più riuscito; divertente, con simpatiche battute e un protagonista al massimo della forma coadiuvato dalla simpatica Eleonora Giorgi. Niente di che, ma meritevole di una visione.
Galbo: Discreto esampio di quel cinema di medio livello ma capace di fornire un buon intrattenimento per gli spettatori, nel quale gli americani sono maestri indiscussi. In questo Doc Hollywood viene preso in giro il rampantismo e il carrierismo degli yuppies americani (in questo caso medici) che trovano spunti di riabilitazione (e redenzione) in un tranquillo paese di provincia. Niente di nuovo sotto il sole, ma il film è ben girato (e vi recitano ottimi caratteristi) ed intrattiene piacevolmente.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 17:45 17:45 su Rai Movie
Galbo: La seconda regia di Ed Harris (dopo Pollock)è un western ambientato nel New Mexico dove lo sceriffo Cole e il suo aiutante proteggono i cittadini di Appaloosa dagli sgherri del luogo.La struttura del western classico viene arricchita da temi narrativamente più complessi, primo tra tutti quello dell'amicizia virile e della solidarietà maschile resi attraverso una particolare caratterizzazione psicologica dei personaggi realizzata dalla valida sceneggiatura. Cast di alto livello.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 19:50 19:50 su Rai Movie
Rambo90: Uno dei migliori lunghi della coppia. Con l'introduzione dei gemelli danno vita a una girandola di equivoci da commedia classica davvero divertenti, con un ritmo veloce che nella seconda parte si fa scatenato e permette ai due di costruire gag a raffica, quasi tutte riuscite. Importante lo stuolo di caratteristi impiegato: dal classico ubriacone a un Finlayson in gran forma, da Toler (pre-Chan) a Hale. La sceneggiatura sa inventare anche alcuni simpatici tormentoni verbali e il finale è davvero un classico (ripreso nelle nuove comiche).
Nicola81: A costo di sembrare blasfemo, devo dire che mi ha lasciato piuttosto indifferente. Elegante ma freddo, con una trama che sembra promettere molto ma che mantiene poco e anche la tanto decantata interpretazione di Nicholson mi è parsa eccessivamente stereotipata e sopra le righe, tanto che alla fine gli ho preferito la Duvall, sebbene un po' lagnosa. Rimangono un buon lavoro di regia (ma le scene più efficaci sono tutte derivative), la splendida fotografia e l'efficacia dell'ambientazione, ma vista la fama di cui gode mi aspettavo molto di più.
MEMORABILE: Le apparizioni delle gemelline hanno sempre un loro perché...
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Xamini: Una favola dai colori saturi che trabocca di autocompiacimento narrativo e lascia il segno. La vicenda è semplice e arricchita da una lunghissima sequenza di manie, incastonate come tante piccole gemme nella vita di una giovane timida con una gran paura di contatto umano. La Tatou riesce a tratteggiarla in modo impeccabile e Jeunet non perde occasione di mostrare tutta la tecnica di cui è capace, gigioneggiando in continuazione con la telecamera. Parigi fa da sfondo a un caleidoscopio memorabile di personaggi macchiettistici e ogni meraviglioso angolo della città diventa fiabesco.
MEMORABILE: La sequenza di coincidenze; Le manie; Le torture al fruttivendolo; Le foto ritagliate; La cassettina dei ricordi; Il giro in motorino per Montmartre.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Hackett: Action abbastanza scontato nella trama ma che può contare su attori interessanti e personaggi abbastanza riusciti. Il ritmo e i fuochi d'artificio non mancano regalando allo spettatore momenti di divertimento. Particolarmente gustoso il personaggio del cattivone ben interpretato da Jason Patric.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su *Sky cinema action
Rambo90: Lasciamo perdere qualsiasi costruzione di trama o dei personaggi. Vengono presentati tutti subito senza approfondimenti e con caratterizzazioni più che stereotipate. Tutto punta allo scontro tra i mostri del titolo, effettivamente colossale e roboante, con effetti che sarebbero da gustarsi al cinema, se possibile. Senza una sceneggiatura però è difficile appassionarsi, e le toccate frequenti umoristiche son troppo calcolate per fare simpatia. Un plauso alla confezione, ma l'assolo di Kong aveva tutt'altro sapore.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Markus: Ottima sequel che, privato dell'eccessiva vena malinconica del primo capitolo (benché necessaria) assume un tono più glorioso, vincente: Rocky inizia a “nasare” il facile "Dio danaro" che appassiona lui e fa sognare lo spettatore. La vicenda scorre via senza intoppi e ci regala emozioni agonistiche ed anche a carattere sentimentale con la bruttina - ma tanto brava - Adriana. Spassosa la parte in cui Rocky - ormai celebre - gira uno spot del dopobarba “Brut de Fabergè”.
Caesars: Non presenta particolari spunti originali questa commedia britannica, però è spiritosa e ben interpretata da Renee Zellwegger e dai comprimari Hugh Grant e Colin Firth. La storia segue le vicissitudini di una trentenne, grassotella, single non per scelta. Il tono è leggero e il personaggio è simpatico, alle prese con problemi molto umani: l'immedesimazione con Bridget Jones è quindi molto facile. Niente di nuovo sul fronte occidentale, ma comunque una pellicola piacevole e garbata. Non male.
B. Legnani: Parziale, ma non piccola, delusione. Anche Agostina Belli non ne ha un grande ricordo (vedi intervista rilasciata a “Cine70 e dintorni”). In realtà piace vedere Pozzetto fare il bambinone (ruolo che gli verrà benissimo anche molto più tardi, come in Da grande), ma qui il gioco si fa troppo presto ripetitivo e la trama diventa talora troppo esile, talora quasi fastidiosa. Un’occasione persa. Non va oltre la sufficienza.
Katullo: Un papà cronologicamente poco probabile si mette nei guai e, cosa peggiore, mette nei guai il figlioletto. Ma c'è un gioco sporco da risolvere, e i poliziotti ne fanno parte. Wow! L'ambientazione selvatica soccombe di fronte a un plot irrecuperabile in cui le presenze femminili sono tutte disgraziatamente combinate. Willis e il bambino si sfidano inoltre in una gara di imbarazzo con pochi precedenti, a cui si abbina un inspiegabile e terribile doppiaggio che completa un quadro già disastrato di suo. Definirlo action potrebbe fuorviare alimentando illusioni vanissime. Per carità.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 22:50 22:50 su Rai Movie
Galbo: La commedia francese ci ha abituato negli ultimi anni a commedie ricche di spunti; così non è purtroppo per questa pellicola di Fred Cavayè costruita su uno dei vizi capitali e su un personaggio che incarna l'avarizia ai massimi livelli. Film e personaggio purtroppo vivono di stereotipi con gag scontate, e un'unica scena davvero spassosa (l'esecuzione rapidissima delle quattro stagioni di Vivaldi). Alla fine, molto di quello che ci si aspetterebbe in un film su un avaro. Sempre divertente comunque Dany Boon. Prevedibile.
Venerdì, 22/04/22 ALLE ORE 22:50 22:50 su Twenty Seven
Markus: La pellicola ovviamente omaggia il celebre telefilm di derivazione, ma lo fa attraverso una chiave grottesca, surreale, con ampio uso della volgarità e un'inaspettata dose di splatter; tutto è offerto in un pasticcio di stili malamente amalgamati. Sul fronte dei due poliziotti si predilige, anziché una rispettosa parodia, un vero e proprio cambio di rotta con personaggi (Peña/Shepard) molto lontani dai celebri Wilcox e Estrada (quest'ultimo si concede un cameo), tanto che talvolta ci si domanda il perché di tanta sciatteria. Si ride poco, ahimè.
Galbo: Tra le strade dell’ipermoderna Osaka, in Giappone, si svolgono molte delle scene d’azione del film con cui John Woo torna al cinema di produzione orientale. Benché gravato da una trama piuttosto improbabile (si parla di un complotto farmaceutico), il film è tecnicamente pregevole e conferma il talento del regista nel realizzare scene d’azione di ottima fattura. Non siamo ai migliori livelli di Woo ma il film è abbastanza godibile.
Daniela: Burton rifonda un mito, dando al personaggio di Batman – supereroe che supplisce alla mancanza di superpoteri con la tecnologia grazie ad una disponibilità di denaro illimitata – tutta la valenza ambigua che lo stesso aveva assunto da tempo sulla carta. Bene e male diventano difficili da distinguere: il Joker è un pagliaccio crudele, ma autoironico e “libero”, Batman un uomo pieno di dubbi, il cui costume è prigione oltre che protezione della vera identità. La gotica e cupissima Gotham City entra di diritto nell’immaginario cinematografico.
MEMORABILE: Il ballo fra la bella e la bestia - La risata che continua...
Fauno: Indubbiamente è una delle trame più squallide possibili, e anche il senso è quello di una satira alquanto caricaturale del perbenismo e dell'ipocrisia di chi ha raggiunto posizioni di prestigio. Il film però lo si salva valutando lo scassinatore malaccorto interpretato brillantemente da Gassman, o il nudismo ideologico e tutt'altro che sboccato di un'ottima Buccella, o la versatilità di Milian nel cavarsela anche in un ruolo comico. Di gag buffe ce ne sono parecchie, specie i tentati furti e le ristrutturazioni, e la OST di Trovajoli accompagna bene tutto l'insieme.
MEMORABILE: La mandibola bloccata del presidente; Le lettere compromettenti; Lo scambio delle pellicole; La porta sfondata; Le ventose.
Didda23: Sembra scomparsa la classe di Elliott, che precedentemente aveva mostrato confezionando almeno due belle opere (Priscilla la regina del deserto e Un matrimonio all'inglese). Purtroppo Tre uomini e una pecora è privo di originalità (troppo debitore di Una notte da leoni) e il registro adottato vira sullo svaccato senza possedere quella scorrettezza che avrebbe, invece, giovato. Poche le gag riuscite, tra le quali si segnala uno dei migliori discorsi del testimone dello sposo sentiti finora. Solo per quest'ultimo pregio si raggiunge la mediocrità.
Gestarsh99: Con le chiavi di un Ford (Coppola) di seconda mano, De Martino prosegue sulla strada per Corleone, montando però pneumatici Friedkin maggiormente performanti e aderenti all'asfalto urbano più abrasivo. Il filmaker romano corregge la sua rotta stilistica americanofila e quel mediocre padrinismo pregresso migliora nettamente, avvampandosi nei fuochi polizieschi poi sublimati nell'opus a seguire. Un dignitosissimo mafia-action dalle ripide impennate brutali, oltreché velato di tenui sfumature nostalgiche (l'intimo legame paterno-filiale tra Balsam e Milian) e malinconica accettazione della morte.
MEMORABILE: Continenza tumulato nel pilone in costruzione; La bambina disintegrata nell'attentato esplosivo; Il ristoratore bruciato vivo nel forno per le pizze.
Galbo: Remake del film di Tay Garnett (con Lana Turner), realizzato nel 1946, questo film diretto da Bob Rafelson rende evidente quello che nell'opera originale appariva sempre sottinteso: il legame tra sesso e violenza. In questo caso il regista mette al centro della scena l'evoluzione di un rapporto che nato come prettamente fisico subisce una profonda metamorfosi. Nonostante sia ben realizzato, il film appare però meno interessante del predecessore forse proprio perchè troppo esplicito. Buono il cast.
Pigro: Prima la povertà dei contadini francesi prima della Rivoluzione, poi le lotte di classe in Egitto: le due parti del film dialogano a distanza, mostrando la vicinanza tra Europa e mondo arabo sotto il segno dell’oppressione e repressione dei ricchi padroni. L’opera insiste su lunghe panoramiche quasi sempre senza esseri viventi, scandite da una voce sciatta che declama i testi: una ricerca estrema di “verità” attraverso scollamenti tra visto e detto, che lo spettatore ha il compito di ricucire. Ma l’ideologia ha il sopravvento sull’efficacia.
Sabato, 23/04/22 ALLE ORE 03:20 03:20 su Rai Movie
Rambo90: Parte troppo lentamente, come un catastrofico canonico, per poi proseguire con improvvise incursioni di pesci giganti e virate alla Verne. Poco entusiasmante nel complesso ma non da buttare, soprattutto per il cast (in cui spiccano i duetti Gazzara-Borgnine) e per la fotografia subacquea. Personaggi schematici come i dialoghi, ma nella seconda parte c'è qualche sussulto. Gli effetti invece non vanno oltre qualche ingenuo fotomontaggio.
Markus: Horror gotico ambientato in Transilvania (in realtà in Abruzzo!), dove nel famigerato castello di Dracula si consumano deliranti storie di amuleti con poteri sovrannaturali e amenità del genere. Modesto - almeno nei contenuti - film di Luigi Batzella, che dà alla sua opera il valore aggiunto di qualche burrosa bellezza (su tutte Rosalba Neri) e di una bella fotografia firmata da Aristide Massaccesi. Si tratta di uno di quei film involontariamente trash che acquistano valore agli occhi un po' goliardici dello spettatore contemporaneo.
Gestarsh99: Apice e catacomba del successo mediatico dei due "storici" tronisti defilippici. Più che una discendenza involutiva del Risi che fu, un maxi-servizio fotografico da Novella 2000. Per tutto il film Dani e Costa ciondolano boriosi fluttuando a 20 centimetri da terra come due Super Saiyan di sesto livello: tatuati, lampadati e silk-épilati fronte e retro, con le loro pettinature ignifughe e indeformabili in fibra di carbonio; flexano rimpannucciati dentro piumini smanicati, truzzeggiano mani in tasca, sollucherano milfone, si docciano celando a stento le pudenda. Fotoromanzo criminale.
MEMORABILE: "Voglio stare solooooooooooh!" (cit. Daniele Interrante, "mezzo ubriaco" su una sdraio in riva a un laghetto).
Daniela: Dopo essere stati improbabili gemelli, ecco nuovamente la strana coppia De Vito - Swarzy, altrettanto improbabili ricercatori che sperimentano un trattamento innovativo di impianto dell'ovulo... Il film poggia troppo sulla stramberia dell'assunro, contando sul fatto che il solo pensiero di Terminator incinto suscita il riso, mentre avrebbe dovuto curare maggiormente la sceneggiatura e i dialoghi. Comunque Swarzy si presta spiritosamente al gioco, De Vito è una garanzia di buffonaggine, la commedia, pur banalotta, si fa vedere volentieri.
Nicola81: Sulla scia del grande successo della Piovra, la coppia Damiani/Placido (qui in veste negativa) torna a parlare di mafia e il risultato è un film che, pur non eguagliando i lavori migliori del regista, può essere considerato soddisfacente, grazie soprattutto a una seconda parte molto intensa e spettacolare, mentre in precedenza si era forse indugiato troppo nel delineare il rapporto tra il protagonista e il fratello. Bell'esordio cinematografico della quattordicenne Cavallari, convincenti il procuratore di De Francovich e il commissario di Mori.
Sabato, 23/04/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Twenty Seven
Pigro: Se l’eroismo muscolare di John Wayne necessita dello sfondo di un deserto far west pionieristico, l’eroismo dell’astuzia di Newman-Redford agisce nell’est urbano della grande depressione. Deliziosa la storia della grande truffa ai danni del riccone cattivone, raccontata da una sceneggiatura perfetta con humor ed eccellente sapienza narrativa. Splendida la fotografia sulle tonalità ocra che, con la musica ragtime, valorizza l’ambientazione d’epoca. Un accurato divertissement dello spirito che offre due ore di gradito divertimento. Un classico.
Sabato, 23/04/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Storia
Giùan: Ovvero L'uomo che uccise Liberty Valance in salsa padana. Rispetto all'intellettualistico Partner, Bertolucci scandaglia qui le opportunità metaforico-semiologiche del racconto Borgesiano, impiantandone il seme in una realtà rurale che nella sua inveterata tradizione nasconde misteri e non detti insondabili. Il viaggio di Athos nel passato ha poi evidenti connotazioni psicanalitiche, con l'impossibiltà atavica di uscir dall'ombra paterna. Memorabili: il soundtrack che mescola Verdi e Natura, lo sguardo atarassico di Brogi e quello mitico di Alida Valli.
MEMORABILE: Il carrello che "segue" l'arrivo a Tara di Athos con il passato che già incombe: il busto del padre, i discorsi dei vecchi, il circolo.
Sabato, 23/04/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Buiomega71: Inventiva e suggestiva la casa che sembra un Cube proiettato nei primi del Novecento (plauso agli scenografi), non male alcune apparizioni spettrali (il bimbetto deforme in camera del dottore) e l'incontro nella serra con il fantasma della moglie (ti sparo, mi uccido). Poi la baracca scricchiola, con un finalone baracconesco (i Winchester che lievitano alla Matrix) e il solito spirito furioso. Un Rose Red più lussureggiante ma alquanto insipido, anche se gli Spierig tentano di insaporire la pietanza shininghiana con una regia ai limiti del virtuosismo.
MEMORABILE: Il flashback della strage da parte del soldato confederato; Gli zombi nella serra; Il bambino che gira per casa con un sacco di yuta sulla testa.
Domenica, 24/04/22 ALLE ORE 02:35 02:35 su Italia 1
Buiomega71: Lo straordinario meccanismo argentiano comincia a incepparsi (patina da tv movie americano, viene meno la visceralità italica tutta argentiana), anche se abbagliato da momenti straordinari (l'incipit con la pioggia battente, il modellino della rivoluzione francese, l'assassino che mostra il suo trofeo di teste mozzate, il crudele marchingegno decapitatore). Ma il brutto score di Donaggio, gli SFX di Savini non al meglio e la stonatura della ragazza che balla sui titoli di coda alla Jonathan Demme, fanno oscillare Argento tra genio e sregolatezza, limitandone la perfezione.
MEMORABILE: L'omicidio di Brad Dourif previo ascensore; La testa decollata che ripete, ossessivamente, "Nicolas, Nicolas, Nicolas...".
Domenica, 24/04/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Fauno: Una volta tanto Alain si fa apprezzare anche come killer spietato e vendicativo e non solo per il suo fascino spesso sdolcinato e zuccheroso. Tessari usa di regola cast internazionali e propone film con buona azione, ricca di colorito, ma scade poi in trame che risultano molto banali e prevedibili e questo ne è un esempio evidente. Di particolare ci sono il maschilismo (visto che i cazzotti li prendono soprattutto le donne) e la musica: di ottimo livello la colonna sonora e ben inserito anche il celeberrimo pezzo della Vanoni "L'appuntamento". Da vedere.
MEMORABILE: La pestata alla vicina di stanza, che altro non era se non un tranello.
Domenica, 24/04/22 ALLE ORE 06:00 06:00 su Cine 34
Markus: Un vecchio proverbio cinese dice che ciò che sostiene il piedistallo d'argilla del mondo è il respiro puro dei tuoi figli. Sarà, ma a giudicare dal film di Monicelli (ancora lontano dal cinismo che lo contraddistinguerà) questi nostri pargoletti danno quanto meno preoccupazioni e molte magagne da sbrogliare. La pellicola si sviluppa in quattro spassosi episodi intrecciati che talvolta si intersecano, dando slancio a un’opera evidentemente pensata per un onesto disimpegno corroborato dalla grandiosità del cast (De Sica in primis).
Domenica, 24/04/22 ALLE ORE 14:25 14:25 su Italia 1
Lupus73: Commedia all'americana per famiglie, molto leggera, a tratti caricaturale e con qualche trovata fracassona riuscita. Il soggetto del bambino pestifero e combinaguai poteva essere sviluppato meglio. A sollevare il valore del film c'è il bravissimo e compianto John Ritter, la star dell'indimenticabile Tre cuori in affitto, ma con una sceneggiatura così c'è ben poco da fare. Accanto a lui, nel ruolo di moglie petulante, Amy Yasbeck, che sarà veramente sua moglie anni dopo.
Daniela: Solo all'apparenza un western classico, anche se ne contiene gli elementi iconici: la storia ha cadenze thriller (chi è il sesto uomo che ha lasciato massacrare dagli indiani gli altri cinque?), risvolti psicanalitici (lo scontro padre-figlio con quest'ultimo dilaniato dai dubbi) e soprattutto una notevole carica erotica di marca sadica: se il testardo Widmark molla sonori ceffoni all'ambigua Reed in versione cavallerizza dominatrix, quest'ultima ha la sua rivalsa quando, sia pure a fin di bene, gli infligge freddamente una tortura di cui poteva almeno alleggerire il peso (il sonnifero).
MEMORABILE: Dopo averlo "medicato", Reed si sfila la camicetta per fasciare la spalla ferita di Widmark
Gestarsh99: Police-movie detectivistico piuttosto convenzionale e di maniera, uscito per sua immensa sfortuna nell'annata in cui L'enigmista stava già rassettando col battipanni chiodato del torture i canoni equilibrati dei film sui serial killer. In questa frigida "Attrazione labiale", la pneumo-stomatica Angelina Jolie, scrupolosa agente dell'FBI, si fa infinocchiare come una pia verginella dagli occhi magnetici del sospettatissimo Ethan Hawke, presunto "affittacorpi" rottamatore. Ordinari scambismi anagrafici assai distanti intellettualmente dalle trasmigrazioni identitarie di thriller metem-psicotici come Cure e Il tocco del male.
MEMORABILE: La Jolie ferma davanti all'ascensore mentre osserva sconvolta il cadavere della vecchia e l'assassino ricercato; Il pancione gravido della Jolie...
Buiomega71: Sporco, perverso, intriso di un'atmosfera zozza e sudicia che resta nella pelle. La straordinaria regista di Ritratto di signora ritrae un thriller come non se ne vedevano da tempo e ricorda i primi Ferrara, Schrader e Lustig e Gli occhi dello sconosciuto, quel noir metropolitano grondante sesso e perversioni, squallore e realismo. Uno dei migliori thriller degli ultimi anni. L mente va allo Squartatore di New York: come nel capolavoro di Fulci anche qui i personaggi hanno tutti il loro lato oscuro e perverso. Peccato la scena cut iniziale.
MEMORABILE: Il sesso tra Ruffalo e la Ryan, bello tosto; l'incubo onirico sulla pista da patinaggio, con gore annesso; "Que sera sera" sui titoli.
Domenica, 24/04/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Galbo: Poliziesco dalla trama non particolarmente originale (poliziotto corrotto e partner che indaga su di lui) che qualche buon momento d'azione ma è limitato dalla prova non esaltante degli attori, in particolare Mark Wahlberg che si rivela attore ancora un pò "acerbo". Più coinvolgente la prova di Chow Yun Fat. Discreta la regia di Foley.
Buiomega71: Cupissimo e ipnotico thriller del talentuoso regista di Kiss of the dragon, che dissemina (in un'infinita pioggia battente bladerunniana di una Parigi argentiana) il cammino di cadaveri martoriati, schegge di horror fulciano a base di mostri repellenti, fantagenetica e improvvisi scoppi di furente violenza. Due ore di grande cinema, nero europeo fino al midollo, con chiusa simil Le colline hanno gli occhi sotto il sole cocente della Turchia. Bellissima, poi, tutta la parte di Anna in fuga e braccata. Tetragono e notturno, sanguigno e ferino.
MEMORABILE: Anna a tavola che vede gli ospiti ridotti a mostri grotteschi stile [f=982]Una lucertola con pelle di donna[/f]; L'urlo di Anna nell'atrio dell'ospedale.
Marcolino1: La pellicola fa pendant con un'altra opera del regista, ossia Il labirinto dei sensi: stessa ambientazione in estremo oriente (della quale non si apprezza nulla perché il 95 per cento del girato è chiuso nelle quattro mura), stesso triangolo lei-lui-lui, stesso gusto per il softcore, antipasto per il "piatto forte" dell'hard che però qui non arriva. L'elemento voyeur alla "grande fratello" non aiuta ad aumentare l'interesse, poiché viene introdotto in modo schematicamente freddo e superficiale; il tema del "guardone" conobbe tempi migliori.
Lunedì, 25/04/22 ALLE ORE 04:55 04:55 su Rai Movie
Gestarsh99: Thriller d'azione pugilistica inquadrato in quel provincialismo sportivo fatto di incontri truccati, scommesse clandestine, sconfitte a tavolino e magna-magna sottoboschivo tra manager corrotti e potenti organizzazioni occulte non meglio identificate. Il mestiere tecnico di Prosperi è come sempre di buona fattura, ma il racconto svela i classici intoppi di certa produzione "generica" tricolore, con situazioni poco incisive, svoltarelle telefonate e un repertorio di cliché narrativi meno entusiasmante di una partita a carte al circolo reduci. Gli italo-americani Blake e Borgnine ci mettono molta faccia ma poco cuore.
MEMORABILE: Milian nei panni hippieggianti e pre-giraldiani di infido pedinatore.
Galbo: Discreto film di Tognazzi che ha cercato di proporre un'opera che uscisse una volta tanto dagli angusti schemi della commedia italiana per acquisire un connotato internazionale (e la scelta del cast ne appare la conferma). Piuttosto curata anche se non esente da difetti è la sceneggiatura che (pur offrendo come sottotraccia una storia d'amore) va in cerca di altri temi quali la preservazione della memoria di fronte alle tragedie come l'olocausto. Il film presenta alcune lungaggini ma è nel complesso gradevole.