I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 24/01/22 A Domenica, 30/01/22
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Gestarsh99: Melodramma camorristico-popolano inusitatamente al di fuori sia dei canoni "romantici" del noir urbano sia di quelli "concreti" del neorealismo criminoso bassofondistico. Di ritorno dal western, Squitieri impugna anche qui il modello statunitense - da Le Roy al coevo Coppola - e lo adatta senza alcuna scrupolosità sociologica al contesto delinquenziale partenopeo. Più che uomini d'onore napoletani i protagonisti sembrano gangster americani anni '30 e Pellegrin ha tutta la pettoruta "cazzimma" di un Al Capone da manuale. Freddo, inerte, di maniera: uno Squitieri acerbo che non trasmette emozioni.
MEMORABILE: Testi che scazzotta come una marionetta impedita...
Lunedì, 24/01/22 ALLE ORE 10:40 10:40 su Rai Movie
Gestarsh99: Tecnicamente parlando, in questa seconda avventura giraldiana Corbucci si defila abbastanza dal tenore prettamente poliziesco del primo capitolo, amplificando sia il volume delle scurrilità verbali che la sostanza dei siparietti da barzelletta. Calma piatta invece per ciò che concerne il copione, con la solita banda di ladruncoli di borgata che si inguaia sfruculiando il potentone a stelle e strisce di stanza in Italia. Piccola apparizione per Bombolo, che dal terzo episodio in poi diverrà presenza comica fissa destinata a incassare improperi, manrovesci e pedate nel didietro dal compagnone Milian.
MEMORABILE: "Ah cammeriè, arriva 'sta pizza?"; Bombolo costretto a rimangiarsi a tavola il "prodotto" del suo sfregio domiciliare...
Lunedì, 24/01/22 ALLE ORE 15:40 15:40 su Rai Movie
B. Legnani: Follìa pura. Film peplum trasformato in western poco prima dell'inizio della lavorazione. La mescolanza crea effetti risibili, ma la stessa parte western lascia basiti. Molte cose accadono senza che lo spettatore le veda (le raccontano i personaggi, come nella tragedia greca...) e molte di quelle che vede o sente sono pazzesche, come il croupier che parla in francese con i cowboy o i discendenti degli Inca (fuggiti in America del Nord...) che parlano spagnolo. Boido appare spettrale e non spiccica manco una sillaba. Davvero indescrivibile.
Galbo: Piacevole commedia il cui protagonista, credendo di avere una malattia incurabile, cerca di farsi detestare dalla moglie. Il film è ben diretto da Norman Jewison, regista versatile che si dimostra a suo agio anche nel genere brillante. I due protagonisti (a cui si aggiunge anche il bravo Tony Randall) simpatici e affiatatie, danno vita a gag divertenti. Da vedere.
Lunedì, 24/01/22 ALLE ORE 17:30 17:30 su Rai Movie
Il Gobbo: Aiutato da mastro Bava, che regala al film un aspetto visuale stupefacente (e, dicono i maligni, gira molte sequenze mentre il regista fa la pennichella), Pietro Francisci salva il cinema italiano dalla bancarotta in arrivo e avvia la fase più bella e rimpianta della sua storia. Classicissimo, seminale, ovviamente disinvolto (diciamo) nella rivisitazione della mitologia. Steve Reeves sarà il miglior muscolone, forse anche per il fascino del capostipite. Fondamentale.
Lunedì, 24/01/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Galbo: Qualche anno prima de Il giustiziere della notte, il granitico Charles Bronson (sempre diretto da Michael Winner) interpreta un altro "revenge movie" sebbene in un contesto nettamente differente come un western. Siamo tuttavia lontani dall'epicità del western classico e Chato è un film "sporco", carico di violenza e di rabbia derivante dalla frustrazione del protagonista, ingiustamente braccato. Molto godibile, è un film che lascia il segno grazie anche alla brillante prova del suo protagonista.
Rambo90: Fantascienza notevole, che sebbene parta da uno spunto abusato (il problema delle nascite ricorda 2013 - La fortezza) riesce a svilupparlo con la giusta dose di tensione e inventiva. La Rapace dà prova della sua bravura moltiplicandosi in sette parti diverse, cambia parrucche e look ma anche la sua espressività riesce a farci capire le diverse personalità. Dafoe e Close appaiono poco, ma sono le facce giuste per i ruoli. Un po' di azione (discreta) ma soprattutto una bella sceneggiatura, con colpi di scena riusciti.
Galbo: Tornato in patria, il regista olandese realizza uno dei film migliori della sua carriera. Black book è sia film bellico e noir (le sequenze della strage sulla zattera sono impeccabili e forti emotivamente) che thriller, con tanto di agghiacciante e spietato finale. Ottima la scelta di adoperare attori non conosciuti al grande pubblico internazionale, particolare che aumenta il coinvolgimento emotivo portato dal film. Ottima scenggiatura e bella regia. Tra i migliori film di genere degli ultimi anni.
Galbo: Remake italiano del più riuscito film americano Ricomincio da capo, E' già ieri è tuttavia una commedia garbata anche se non fa gridare al capolavoro. Sfruttando intreccio e sopratutto l'idea di partenza del film di Harold Ramis, il regista Giulio Manfredonia va abbastanza sul sicuro anche se senza la personalità del collega americano e dirige un ispirato Antonio Albanese anche se la vera sorpresa del film è Fabio De Luigi.
Lunedì, 24/01/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai Movie
Nota bene: Director's cut integrale restaurata del film di Michael Cimino.
Minitina80: È un’esperienza sensoriale in cui immergersi e perdersi senza prestare attenzione all’orologio. Il respiro è dell’opera di grande portata, fatta di paesaggi immensi, testimoni di sequenze costruite con grande perizia e meticolosità in cui Cimino ricorda quanto l’America sia stata costruita sul sangue e il sogno non è valso per tutti allo stesso modo. Rappresenta un modo di concepire il cinema viscerale e totalitario, ormai irriproducibile. Il talento di chi lo ha realizzato è palese e non si può negare il fascino che è capace di esercitare.
Buiomega71: Forse il capolavoro assoluto di Lynch, che reinventa il pulp 4 anni prima di Tarantino. Un folle e delirante viaggio on the road, con madri streghe, fatine buone, pestaggi, vomito, splatter e fuco vivo che brucia sullo schermo. Restano Dafoe con i denti marci, la Rossellini bionda, musica a palla, teste sfondate o decollate. Una fiaba nerissima, che porta Lynch al massimo della sua espressività artistica (insieme a Velluto blu - col quale ha molte affinità - è assolutamente il suo capolavoro). Più volte imitato e mai eguagliato. Vivido e furente.
MEMORABILE: Sheryl Fenn che dopo un incidente cerca il suo rossetto con la testa sfondata; la sanguinosa rapina; il vomito della Dern; la fatina di Sheryl Lee.
Homesick: Quattro imputate dinanzi al tribunale di un insolito decamerotico “giudiziario” tratto dai “Ragionamenti” di Pietro l’Aretino. Il segmento migliore è “4 mogli”, con i cenni femministi di una Benussi che esorta le amiche a vendicarsi dei mariti adulteri; gli altri tre non si discostano dai soliti intrallazzi previsti dal genere (servette, padroni, consorti gelosi, suore, frati e vescovi). Ricchissimo il comparto starlets, peraltro assai incline a concedersi allegramente da tergo...
MEMORABILE: La Lindt mentre “risorge”, nuda, dal pozzo.
Daniela: Donner si cimenta nell'impresa difficile di dirigere il remake di una serie tv amatissima negli USA, tentando di replicarne il clima scanzonato ed affidandosi molto al glamour mascalzone di Gibson, che però funziona meglio quando fa il Mad-Mel o il cop fuori di testa, affiancato da Foster, talentuosa ma qui fuori ruolo, mentre appare a suo agio la vecchia volpe Garner (!), protagonista delle prime tre stagioni del serial. Nell'intrigatissima trama, alcuni snodi truffaldini sono simpatici ma nel complesso il parodia ha il fiato corto e la lunga durata fa affiorare la noia.
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 03:00 03:00 su Rai Movie
Caesars: Indubbiamente Moulin Rouge è una festa per gli occhi e per le orecchie, il ritmo è forsennato (pure troppo) e l'idea di utilizzare canzoni moderne in una vicenda che si svolge a fine '800 è simpatica. Il film affascina e diverte, ma questo vale solo per la prima parte; poi si scontra con la pochezza della trama, che non è altro che il solito melodramma senza originalità. Lo stupore provato ad inizio film si tramuta in noia e l'incantesimo finisce. Ottima la Kidman, un po' pesce lesso McGregor.
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 03:40 03:40 su Cine 34
Fauno: Film notevolissimo, che fa molto riflettere. La Tiffin come sempre ha una carica eccezionale, ma anche Gazzolo, nel ruolo di un collaboratore ministeriale che si lascia traviare alla vita hippy, fa la sua figura. Il tutto fa anche capire come l'ideologia hippy, basata su un modo di vivere senza orari e impostato solo sulla creatività più libera da vincoli, sia stata dapprima messa al bando, in quanto amorale e in seguito utilizzata nei suoi fini, per creare prodotti in grado di condizionare e di entrare nella vita di tutti noi...
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Daniela: La cortigiana Maria si destreggia fra il leale centurione Gaio Marcello e l'infido Anan, membro del Sinedrio in combutta con il bandito Barabba, fino a quando Gesù le fa il miracolo di resuscitare il fratello Lazzaro.. Non diversamente da quello che accadeva nei tanti biblici nel periodo, Bragaglia attinge liberamente dai testi sacri per confezionare un melodrammone edificante, in barba a qualsiasi scrupolo filologico. Il risultato non è del tutto privo di attrattive grazie alla fotografia sgargiante e alla bellezza di De Carlo, ma risulta comunque pesante, trionfo di retorica: un mattone.
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 05:20 05:20 su Cine 34
Cotola: Nuovo film, vecchi difetti. Come nella sua prima opera Viva la muerte Arrabal infarcisce la pellicola, seppure in misura minore, di stanchi e triti simbolismi, risultando spesso stucchevole. In più qui c'è l'aggravante
di una violenza ed una volgarità gratuita che spesso sfociano in una blasfemia che francamente può disturbare anche chi, come il sottoscritto, non è quel che si dice un
baciapile. Più lineare del passato da un punto di vista narrativo ma comunque difficilmente digeribile per i motivi esposti. Errare è umano, perseverare...
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 06:40 06:40 su Rai Movie
Daniela: Paesano immigrato in Canada sposa per procura connazionale ma la malasorte, aiutata da un'infida contessa, trama per spezzare il loro legame: mentre lui viene insidiato come il casto Giuseppe, lei deve affrontare l'onta del disonore, il carcere, il ripudio... A fronte ad un tale diluvio di disgrazie d'appendice, sorge spontaneo il sorriso ma anche il rispetto nei confronti del Sirk nostrano, certo meno stiloso nel gestire il racconto e più conformista riguardo i contenuti, ma ugualmente impudico nell'affrontare i temi sentimentali, mettendo a nudo il cuore dei suoi rustici protagonisti.
B. Legnani: Filmettino assai mediocre, che regge in qualche modo per tre quarti d'ora, ma poi cala verticalmente. Il pavido personaggio di Raimondo Vianello regge meglio di quello sbarazzino di Walter Chiari (truffatorelli che subentrano nella rivalità tra due famiglie in cui cognomi risuonano come "Milan" e "Inter"), ma resta la sensazione di qualcosa fatto molto in fretta e qua e là tirato per le lunghe per raggiungere un metraggio decente.
B. Legnani: Terribile. Che le trame dei musicarelli siano pretestuose è notorio, ma qui si supera il limite della decenza. I due snodi principali sono folli: Al Bano molla la moglie senza manco farla parlare e poi ci ripensa perché glielo dice un bimbo d'otto anni. A peggiorare la situazione il protagonista, fra i due eventi, va a chiedere scusa al mare per averlo abbandonato. Nino Taranto bravissimo, Panelli con un ruolo micidiale, Terzo e Cannavale serviti in modo indegno dal copione. Lino Banfi fa un minuto e vale più dei due protagonisti messi insieme.
MEMORABILE: Il peggio del peggio (l'inguardabile dell'inguardabile) è la storia d'amore fra Popoff e la Elmi.
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 10:20 10:20 su Cine 34
Galbo: Discreto film di Ettore Scola ambientato negli anni del fascismo e delle leggi razziali di cui fa le spese uno dei protagonisti del film. Il film rifugge però l'affresco storico, occupandosi del microcosmo di un quartiere e della vita che brulica in esso e questo è forse un pregio e al tempo stesso il limite dell'opera, in quanto la sceneggiatura dà la sensazione del "respiro corto", di non riuscire mai ad affrontare con la giusta forza temi importanti. Il film risulta comunque piuttosto gradevole e ben interpretato da tutto il cast.
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 11:55 11:55 su Rai Movie
Daniela: Anche se non c'è certezza sull'identità della Maja desnuda, il film abbraccia la tesi più popolare identificandola con la duchessa d'Alba, amante (presunta) di Goya, e su questo assunto imbastisce un melodramma fotoromanzesco che non rende merito alla figura dell'artista: attore che raramente ha trovato ruoli adatti al suo talento, Franciosa qui rischia di scadere nella filodrammatica mentre la prova di Gardner, non sorretta da una sceneggiatura adeguata, ne sfrutta soprattutto la sontuosa bellezza. Di pregio invece la ricostruzione ambientale, esaltata dalla fotografia di Rotunno.
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 12:45 12:45 su Cine 34
Gestarsh99: Girolami e Vitali daccapo assieme per il lancio di un "nuovo" personaggio studiato ad hoc per sobbarcarsi schermicamente l'eredità comico-romanesca di un Pierino in profonda crisi d'identità, prosciugato nel morale dalla pipinara di emuli-vampiro rovesciatasi in sala agli inizi dell'82. Tanto carismatico e ingagliardito l'uno, quanto rattristante e perennemente randellato quest'altro: un cialtronello trasteverino dedito a guasconate fallenti degne di Er più e Rugantino. La voglia di riscossa e divertimento è costantemente castrata dai paliatoni e dai fiaschi sonori incamerati dal protagonista.
MEMORABILE: Il sor Augusto rivolto a Giggi: "Me dispiace, a Giggè, ma la zampogna mia sòna n'artra musica, tiè!" e giù un pernacchione fragoroso.
B. Legnani: Curiosa opera. Film da una piecè teatrale che parla di teatro e che spesso vi è ambientata. Ovviamente Gassman è perfetto nell'interpretazione dell'attore scespiriano che gigioneggia, ma il film ha in questo il suo limite. Quando manca l'istrionismo del protagonista, non si vede l'ora che il tutto acceleri per riportare Gassman in primissima linea. Non convincentissime la Ferrero e la Rossi Drago. La cantante è - non accreditata! - una magnetica Valentina Cortese. C'è il grande Cesco Baseggio.
Siska80: Questo film conferma il detto (qualora ce ne fosse bisogno) secondo il quale l'abito non fa il monaco: da una parte c'è infatti un'avventuriera additata da tutti che però ha un cuore d'oro, dall'altra una signorina dall'aria gentile che in realtà è perfida e calcolatrice. Buoni il cast, i costumi, le scenografie e l'intreccio; il finale è affrettato e poco verosimile, ma talvolta è bello illudersi che alla fine sia sempre il bene a trionfare.
Rambo90: Fumettone d'avventura d'altri tempi, che conserva però ancora un certo ritmo (soprattutto nella prima parte, la migliore) e può contare sulla regia salda di Wellman che in fatto di costruzione della vicenda ci sapeva fare. Wayne è particolarmente gigioneggiante qui, parla da solo e fa molte battute sopperendo col carisma a una sceneggiatura non sempre interessante. Buona l'alchimia con la Bacall (che infatti sarà scelta come partner per il suo addio al cinema) e spettacolare il bombardamento finale da parte dei cinesi comunisti. Godibile.
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 17:50 17:50 su Rai Movie
B. Legnani: Sorprendente ed originale. Con la progettazione della rapina in banca (che richiama un altro personaggio di Volonté) il film prende una piega inaspettata, che lo schiude ad una seconda parte in virtù della quale si evita la trappola del temuto manicheismo, si avvince l'attenzione dello spettatore e ci si avvia verso un'affascinante resa dei conti. Il contesto e il potere rendono "cattivi" i "candidi": questo il messaggio principale, cui se ne affiancano altri, da riferire ad altri personaggi, fra i quali l'ottimo Berger. Ben diretto, ben recitato, ben fotografato (tinte pastello, con dominio del marrone chiaro). Frequente l'uso dell'ellissi narrativa.
MEMORABILE: La voce fuori campo di Volonté lega la progettazione alla realizzazione del "colpo".
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Pessoa: Uno dei capolavori di Verdone, con una storia originale e uno script scoppiettante che si avvale del determinante apporto dell'improvvisazione di grandi caratteristi come Brega e Infanti. La Giorgi dà il meglio di sé in un ruolo importante mentre Verdone gigioneggia di sguardi e smorfie che strappano sempre una risata. Contorno di livello le canzoni di Dalla, che è anche il deus ex machina della vicenda e la musica degli Stadio. Uno dei picchi più alti di un periodo magico del cinema comico italiano, purtroppo mai più tornato. Necessario!
MEMORABILE: Brega: "E st'olive 'e senti, queste so' greche, aho! (...) so' bone, come so'? Dì la verità?!" Verdone biascicando terrorizzato: "So' greche!".
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Daniela: Giovane vedova di guerra si trasferisce in una piccola cittadina della costa con l'intenzione di trasformare un edificio abbandonato in una libreria... Confezione curata, cast di pregio, bei paesaggi di Suffolk, una trama fatta apposta per edificare lo spirito e muovere a commozione: il risultato, in barba ai numerosi riconoscimenti ottenuti, è un film che sguazza nella carineria, accentuata dall'insopportabile voce off e da uno stile shabby chic studiato a tavolino (vedere l'interno perfetto della libreria). La stucchevolezza prevale sui pregi formali.
Saintgifts: Nei western le tracce sono sempre state elementi importanti e gli specialisti per eccellenza, nel trovarle e seguirle, i pellerossa. Qui, fin dall'incipit, le tracce sono trovate e analizzate come meglio non saprebbero fare moderni investigatori, dal protagonista Tab Hunter che scopre in un batter d'occhio chi ha ucciso suo fratello a tradimento. Una giovane Natalie Wood, unica donna del film, interpreta bene la parte di una meticcia battagliera e coraggiosa. Western classico, ma con alcune trovate che lo rendono interessante e piacevole.
Galbo: "Classicone" hollywoodiano diretto da Zinnemann (per alcuni è il suo miglior film), coglie un punto di passaggio cruciale della storia americana, quello che precede l'entrata in guerra. L'abilità principale del regista è quello di mescolare abilmente le storie e di dare il giusto peso ai personaggi. Ne deriva un melodramma forse datato (la famosa e "scandalosa" scena del bacio in spiaggia fa sorridere) ma ancora di grande impatto. Molto efficace la prova degli attori con particolare riferimento a Montgomery Clift e Burt Lancaster.
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su *altro (specificare)
Galbo: Lungometraggio animato in forma di musical, realizzato con tecnica digitale e diretto da George Miller, regista poliedrico in grado di passare dalla saga fantascientifica di Interceptor alla favola moderna del maialino Babe. Il film ha come protagonisti dei pinguini che vivono nei desolati paesaggi polari ma è un inno alla gioia di vivere e un apologo sulla ricchezza della diversità e contro ogni forma di emarginazione. Realizzato con tecnica all' avanguardia con risultati eccellenti, si caratterizza per una colonna sonora di ottimo livello.
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 2
Rambo90: Nonostante la regia di Goldstein sia davvero mediocre e le gag spesso già viste, la bravura di Leslie Nielsen riesce a rendere allegro il film, soprattutto quando lui è in scena (strappa più di una risata). Simpatico anche Greggio, in un ruolo di contorno ma abbastanza presente e azzeccato il finale con i tre tenori e il sosia di Clinton sdoppiato in due parti. Vedibile.
Tarabas: Utilizzando un personaggio di fantasia, il film racconta con buona efficacia drammatica il difficoltoso lavoro di istruzione del primo vero processo tedesco al nazismo, il celebre processo di Francoforte contro il personale di servizio a Auschwitz. Forse non ci sono picchi recitativi (a parte Voss nel ruolo del "vero" Fritz Bauer) o scelte registiche particolarmente notevoli, ma la narrazione piana e sobria è funzionale al contesto. Un film utile e giusto, ben realizzato, da vedere insieme a Lo Stato contro Fritz Bauer, suo ideale pendant storico.
Galbo: Meno bello del secondo episodio del "capitano" ma un passo avanti rispetto al secondo degli Avengers. In questo Civil war i personaggi assumono uno "spessore" di tutto rispetto e si assiste a qualche "new entry" di valore, in primis quella dell'uomo pantera, con la bella scena dell'inseguimento. Ancora da mettere a fuoco il personaggio di Spider man che interagisce poco con gli altri ma ha decisamente un buon potenziale. Il limite del film è la lunghezza eccessiva che diluisce la tensione.
Martedì, 25/01/22 ALLE ORE 22:55 22:55 su *altro (specificare)
Galbo: Diretta da Apatow e sceneggiata dalla protagonista Schumer, una commedia su una figura di donna libera e anticonvenzionale le cui idee vengono messe in discussione da un incontro amoroso. Al di là della caratterizzazione della protagonista, la vicenda è abbastanza prevedibile e risultano "posticci" sia il tutto sommato repentino cambiamento del personaggio che il finale all'insegna del buonismo. Più riusciti i ritratti di alcuni personaggi secondari come quelli interpretati da Tilda Swinton e Brie Larson.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 00:20 00:20 su Rai 4
Gestarsh99: La chiave metodologica per decrittare sin dalle fasi iniziali il tracciato tortuoso ma appagante che andrà sviluppandosi nelle pliche thriller di questo appassionante fanta-horror è senza dubbio Hidden, dei fratelli Duffer: un buon punto di partenza, per quanti vi si approcceranno con diligente predisposizione all'attesa, sinapsi neuronali guizzanti e occhio clinico settato al moviolone. Progettato e costruito sull'ambivalente equivocità fra psicosi e realtà e sull'indiscernibile natura benigna/maligna delle figure in scena, un film opzionalmente leggibile anche a livello metaforico.
MEMORABILE: Il primo incontro fra la piccola protagonista "evasa" (la brava e credibile Lexy Kolker) e l'anziano conducente dell'ambiguo camioncino dei gelati.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 01:10 01:10 su Rai Movie
Herrkinski: Strepitoso mix tra poliziesco e giallo/thriller che nulla ha da invidiare ai più blasonati esempi Usa dei 70s; il livello è molto alto, ricordando il cinema di Don Siegel (su tutti il primo Callaghan, anche nel tratteggio delle figure del pazzo assassino e del duro poliziotto). Straordinarie le molte sequenze d'azione, girate benissimo e con un Belmondo veramente atletico; contro ogni previsione funziona anche l'idea di unire due storie parallele (quella del bandito e del serial-killer) e l'intero cast offre belle prove, con un buon doppiaggio italiano. Assolutamente da recuperare!
MEMORABILE: L'inseguimento sui tetti; Sul tetto della metro; L'intervento dall'elicottero; L'occhio di vetro.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 03:15 03:15 su Rete 4
Buiomega71: Gagliarda la Gagliardo, che gira questo afoso "thriller" metropolitano in una Roma livida e poco ospitale. "Banana Republic" di Dalla/De Gregori rimbomba come un mantra e la regista passa dal femminismo a scampoli delle BR, ai tuguri degli immigrati, alle feste notturne delle ville vip (dove fa capolino pure Mauro Bolognini), a una Betti che delira di sosia e a una scena di passione febbrile tra una Boisson che corre come Lola per metà film e un Fantastichini non poco ambiguo. Finale all'aeroporto quasi depalmiano. Gagliardo personalissima, narratrice poco convenzionale.
MEMORABILE: Rovistando nella borsa di Myriam; La ruota a terra; Nella balera estiva sul lungo Tevere; Fantastichini strappa i vestiti di dosso alla Boisson.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 04:30 04:30 su Cielo
Ronax: Per il definitivo addio al cinema, la bellissima Rosalba Neri non poteva scegliere di peggio che questa insulsissima commediola pseudo-erotica diretta da un ormai esausto Bianchi Montero e interpretata dall'altrettanto stanco Francesco Mulè, costretto a vestire i tristissimi panni di un attempato satiro che si aggira sugli autobus facendo la mano morta. Rozzo ed elementare da qualunque angolo lo si guardi, ha il solo curioso merito di essere uno dei pochissimi film italiani, o probabilmente l'unico, interamente ambientato a Trento e dintorni.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 06:50 06:50 su Cine 34
Pigro: Grande esempio di cinema delle lacrime. La storia del bambino più grande, maltrattato dal genitore che non ne comprende i bisogni e responsabilizzato nei confronti del fratellino più piccolo, rimane scolpita nei ricordi di chi vede questo film e questa è la riprova della sua riuscita. Ottimo Comencini per un film di altissima qualità e sensibilità; bravi Anthony Quayle, padre incapace di affetto e Stefano Colagrande, il figlio dallo sguardo profondo e doloroso. Efficacemente petulante e insopportabile il piccolo Simone Giannozzi.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 06:55 06:55 su Rai Movie
Cotola: Datato e non del tutto riuscito, ha quanto meno un certo valore “documentaristico”: si possono, infatti, vedere antiche figure umane (i lupari) nonché tradizioni ormai scomparse. La storia invece è poca cosa: non intriga più di tanto. Che il risultato sia deludente lo dimostrano le varie vicissitudini produttive cui il film andò incontro: De Santis pretese addirittura, senza successo, che il suo nome fosse tolto dai titoli. Chiariamoci: non male, dopotutto.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 10:15 10:15 su Rai Movie
Gestarsh99: Penultima Squadra seriale, in cui l'usuale missione all'estero si accaparra quasi tutta la durata del film. Da furti, scippi e truffarelle paesane Corbucci e il suo fidato maresciallo in tuta blu si confrontano a suon di vaffa addirittura con l'ambiente grosso della mafia italoamericana. La vicenda mostra presto la corda, rivelando una scrittura esigua inadatta sia ad ottimizzare verosimilmente l'incarico sotto copertura del "reimpiratito" Giraldi sia a rendere organici all'intreccio gli interludi farseschi (quelli con la stridula befana Maria Sole). Wallach siede a tavola e corleoneggia indolente.
MEMORABILE: Il forbito totoscommesse di Ennio Antonelli: "Così se vince Pasquale pìo la percentuale, se vvince Chècca pìo la stecca e ssi pperde Ciulo ma pìo in der culo".
Jandileida: Western molto riflessivo, tutto impostato sui ritmi della grande natura americana e sull'epopea dei primi trappers a stelle e strisce. Pollack esplora con classe e con coraggio vista l'eccezionalità della pellicola nella sua filmografia, non solo, appunto, il sempiterno e fondante rapporto degli americani con il loro territorio ma propone anche una nuova interpretazione del difficoltoso rapporto tra yankees ed indiani, molto più complesso dei paradigmi tradizionali. Bravissimo Redford in un ruolo non facile. Non trascinante ma di sicuro effetto.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 14:50 14:50 su Cine 34
B. Legnani: Di una debolezza sconcertante. Uno dei Franco&Ciccio peggiori. La storiella è farcita di trovate che dovrebbero far ridere e invece fanno venire il latte alle ginocchia, per cui le smorfie di Franco e il volto assorto di Ciccio non bastano a salvare la baracca. Opache la Orfei e la Luce. L’unico che ha qualche sprazzo è Gino Buzzanca, all’epoca compagno di viaggio del duo. Da evitare.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 16:40 16:40 su Rete 4
Buiomega71: Straordinario drammone fiammeggiante e quintessenza del melò. Dall'incipit mozzafiato (corsa in auto, foglie che penetrano nella grande villa, lo sparo, il calendario a flashback) ai livori visivi di una suggestiva fotografia tra il sogno e l'incubo (Bava ci pescherà). Sirk tra i più sanguigni e viscerali maestri del genere, tra scazzottate, balli scatenati e infarti, silfidi vacue e degenerate (la Malone in spider rossa che abborda il benzinaio avrà fulminato il Dennis Hopper di The hot spot) e un pre-finale violento e urlato in crescendo emozionale. A un passo dal capolavoro.
MEMORABILE: La feroce reazione di Stack quando la Bacall le dice che è incinta; La Malone al tavolo di un bar con un poco di buono; La danza furente della Malone.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 17:50 17:50 su Rai Movie
Giùan: Primo spaghetti western di Sollima, dagli intenti meno esplicitamente politici rispetto ai due successivi ma dai più longevi esiti cinematografici. Se dal punto di vista della tecnica non si raggiungono i picchi di plasticità figurativa che caratterizzeranno lo stile del regista, l'andamento episodico dello script e l'alone alternativo picaresco, conferiscono al film un nucleo ruspante che lo immunizza dalle sofisticazioni. I volti di Milian e Van Cleef (immenso), poi, son clamorosi catalizzatori d'un percorso di presa di coscienza etica e solidarietà umana.
MEMORABILE: Nieves Navarro mantide tra i mandriani: eccezionale!; Il duello con il tedesco.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Giùan: Il film che (mentendo sapendo di mentire) i più segnalano come l'Araba fenice di Ozpetek è in realtà un'operetta senza spessore, unidimensionale, che tratteggia un'Italia ferma neanche ai tempi del Vizietto quanto a quelli di La moglie in bianco l'amante al pepe. I rituali del buon Ferzen ci son tutti: belle musiche, ricco cast (in cui spiccano Lunetta Savino madre accidiosa e l'ottima prova comica della Ricci), i salti di registro... ma la verve dei tempi migliori sembra persa e forse sarebbe necessario fermarsi a riflettere su che pesci pigliare.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su *altro (specificare)
Caesars: Jim Carrey fornisce una prova strepitosa, su questo non si discute, e Cameron Diaz è sempre un bellissimo vedere. Per il resto un film banale che ricicla idee vecchie come il mondo e lo fa senza sforzarsi di cercare una qualche originalità. Grande successo di pubblico, ma si può tranquillamente evitare.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Rai 2
Galbo: La costante dei film di Tony Scott (fratello del più talentuoso Ridley) è la semplicità narrativa delle storie raccontate: anche in "Man on fire" la vicenda è priva di fronzoli ma presenta una sceneggiatura che va dritta all'azione, attraverso una storia che è di vendetta ma anche di redenzione personale interpretata dal bravo D. Washington, vero attore icona del regista. Il film è molto girato con stile da videoclip (e questo è talvolta un limite) e nel complesso godibile.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 21:25 21:25 su Rai 1
Urraghe: Ebreo belga destinato allo sterminio inventa di sana pianta la lingua persiana per sopravvivere ed entra nelle grazie del comandante nazista del campo. Racconto teso e lineare. Un ottimo regista, Perelman, regala un film con due interpreti in stato di grazia che rimangono indimenticabili. Personaggi secondari credibili e ben recitati. Si alternano momenti di paura, rabbia e commozione. Molto diverso da La vita è bella. Il finale, amaro, è catartico. Bellissimo.
MEMORABILE: La paura e la disperata lotta per sopravvivere di tutto il film.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Cielo
Minitina80: Nel complesso noioso e senza un valido motivo che dia un senso alla visione. La qualità della recitazione è l’elemento peggiore in quanto assai deficitaria, anche nei momenti più spinti, quando non sono richieste grandi doti interpretative. La storiella è esile, poco approfondita e tirata su in fretta e furia giusto per fornire il pretesto per mostrare lunghe e poco coinvolgenti scene di sesso. Assillante la colonna sonora, in alcuni frangenti martellante e ripetuta senza alcuna pietà. In definitiva, di poco conto e tranquillamente evitabile.
Mercoledì, 26/01/22 ALLE ORE 23:15 23:15 su NOVE TV
Nando: Sequel delle imprese dell'astuto poliziotto Foley, che indagherà per scoprire il tentato omicidio di un suo collega. Buone le scene d'azione, anche se emerge una certa forma di volgarità gratuita. Murphy regge da solo la pellicola coadiuvato dai soliti comprimari. La Nielsen è monolitica e inespressiva.
Galbo: Intelligente ed arguta commedia moderna, Secretary è una prova della possibilità di usare registri narrativi diversi dal solito per parlare d'amore. La storia del rapporto sado-maso (per la verità un po' all'acqua di rose) tra la segretaria e il paranoide avvocato maniaco di ordine e pulizia, si avvale di una sceneggiatura originale e convincente, dotata di un certo lirismo sottotraccia ma capace di parlare di un sentimento universale in modo non banale. Bella intepretazione della protagonista femminile.
Daniela: Già narrata in un film televisivo inglese del 1987, la più grande rivolta avvenuta in un campo di sterminio nazista in questo film russo diretto dall'attore che interpreta il protagonista trova una rappresentazione puntuale per quanto riguarda la preparazione e le fasi del piano, mentre convince meno nella definizione dei personaggi, soprattutto per quanto riguarda il comandante del campo 1 interpretato dall'incartapecorito Lambert. Pensando a quanto realmente accaduto, impossibile non provare orrore e commozione, anche a prescindere dai meriti del film, a tratti troppo retorico.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 02:50 02:50 su Rai Movie
Galbo: Melodrammone sentimentale diretto da Robert Bolt, alla sua prima regia. Classica storia di un triangolo amoroso con conseguenze nefaste per la parte femminile; si tratta di un film assai curato sul versante tecnico (scene e costumi) ma carente nella caratterizzazione dei personaggi che sono "caricati" all'inverosimile e che a tratti paiono macchiette. Anche la prova degli attori è molto leziosa. Da vedere se si apprezza il genere.
Myvincent: Una coppia scappa dalla miseria nera per coltivare una speranza grazie a un appezzamento e un capanno sfasciato elargiti dallo stato, in Lituania. E sarà dura per anni, ma dietro al successo l'inganno sa sempre tessere la sua tela, in ogni caso. Un film che permette a Giulietta Masina di esprimersi con le corde e quel registro drammatico a cui ci ha abituati dai tempi de La strada (1954), assieme a grandi attori del calibro di Richard Basehart. Il racconto è lungo e non mancherà di emozionare fino al suo epilogo, senza ricorrere a facili patetismi.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 04:30 04:30 su Cine 34
B. Legnani: Le cose notevoli sono le differenze dei nomi rispetto al canone. Qui Marian[ne] è una belloccia un po’ facile (la Novak), il Frate non è vero frate e non si chiama Tuck, perché Tuck è un altro fuorilegge… Operina minima, che mostra lunghe cavalcate nei boschi di Manziana per arrivare a un metraggio decente. Robin Hood è come un fantasma che attraversa i muri: senza problemi arriva armato ai patiboli, entra nei castelli nemici eccetera. Nel finale c'è una divertente trovata, un po' ribalda: un triello con le armi bianche! Il decoro dell'artigiano alla regia vale generoso mezzo pallino...
MEMORABILE: Fra le frasi banali non manca un "Tu non toccarmi, vile traditore!".
Il Gobbo: Nella città di Santa Ana, tiranneggiata dallo spietato El Diablo, arriva la cantante Lola... Folle spaghetti-western con Lola Falana scritto tra gli altri da Fernando Di Leo non accreditato! L'aspetto folle è che, pure se la bella Lola canta (rhythm and blues!) non è un musicarello-western ma un western serio, con punte di iper-violenza alla Di Leo (è financo violato il tabù-ammazzamento di bambino)! Nonostante alcune vaccate (in un flash-back la Falana bambina...è bianca!) si lascia guardare.
Markus: Firenze, una coppia: lui (Musante) affascinante professore universitario di mezza età, lei (Muti) una giovane e graziosa insegnante inspiegabilmente inquieta nell’animo, ed è
quest’apprensione a turbare il loro rapporto. Salerno indaga sull’amore avvalendosi di dialoghi neo-sofisticati, incantevoli scenografie (nella seconda parte del film ci spostiamo in Sardegna) e uno splendido commento musicale del Maestro Patucchi. Un sentimentale ricercato che attinge al lacrimevole. Per me una manna!
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 08:55 08:55 su Rai Movie
Markus: Terrificante commediola musicarella con un montaggio tremendo e una fotografia da incubo. Il trash involontario è sempre dietro l'angolo ed è forse l'unica ancora di salvezza per questa sconclusionata farsa che si avvale della coppia Bombolo-Cannavale (quest'ultimo davvero sottotono). Particolarmente "divertenti" le scene girate in discoteche (semivuote) dove il nostro “scugnizzo biondo” balla tramite un’evidente controfigura. Da vedere per farsi un’idea.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 09:00 09:00 su Cine 34
Daidae: Banalissimo spionistico all'italiana. Semplice come pochi, con un cast tutto sommato passabile ma che non riesce a decollare per via della regia di Ferroni alquanto mediocre. Dimenticato da molti penso passeranno diversi decenni prima che riemerga dal meritato oblio.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 12:40 12:40 su Cine 34
Galbo: Tra i migliori film diretti da Lina Wertmuller, è una tipica storia di stampo italiano con un personaggio principale (di caratura piuttosto modesta) che fa dell'arte di arrangiarsi la sua unica grande risorsa. Pregevole nella ricostruzione storico-ambientale, il film si segnala per la buona sceneggiatura e una regia molto personale e contemporaneamente al servizio della storia. Bravissimo Giannini nel ruolo principale.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 14:10 14:10 su Rai Movie
Pigro: Avvincente ricostruzione di uno degli episodi più squallidi della già ripugnante persecuzione nazista degli ebrei: il riscatto d'oro chiesto alla comunità israelitica romana prima della deportazione. Il film riesce a coniugare la rievocazione storica con alcuni elementi narrativamente più spettacolari che tra l'altro rispecchiano questioni di primaria importanza, a cominciare dalla scelta della resistenza armata e dal matrimonio di un'ebrea con un cristiano. La stessa raccolta dell'oro è drammaticamente incalzante. Merita una visione.
Paulaster: Dagli anni in cui tutto era "simple" fino ad arrivare allo Shea Stadium, a non volerne più sapere dei live. Narrazione della beatlemania tra documenti filmati (restaurati ma con pochi inediti) e fotografici (più ricercati). La freschezza emanata rimane, i pezzi sono inscalfibili dal tempo e l’ironia inglese dei quattro è ancora efficace. Piccole testimonianze di attori o musicisti che non servono; l’approccio sociologico e storiografico restano abbozzati, ma sarebbe occorsa una durata superiore.
MEMORABILE: "What’s your name?" "Eric" (giornalista a Lennon); "She loves you" cantata dai tifosi a Anfield; Ringo che allo Shea St. suona guardando gli altri.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Daniela: Uno psicanalista, da tempo separato, alle prese con le tre figlie, tutte belle ma anche "diversamente intelligenti"... Giallini è bravo e, a differenza delle tre grazie, pure simpatico, ma non può reggere il peso di questa commediola affossata da una sceneggiatura infarcita di banalità, una colonna sonora invadente e modaiola, personaggi fasulli come il sordomuto cleptomane/musicomane, la cugina di passaggio o la leggiadra pompiera. L'affondo finale lo dà un cast femminile in cui l'unica a salvarsi è la veterana Gerini. Fallito tentativo di emulare Love Actually et similia.
MEMORABILE: "Se tu sbagli io mi incazzo, se io sbaglio tu t'incazzi": proprio un pensierino da incartare insieme ad un bacio Perugina
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Capannelle: Storico-biografico che guarda l'episodio della cattura di Eichmann dal lato del procuratore tedesco che più si adoperò per permetterne il ritrovamento in Argentina, mettendo in luce quanto remassero contro altri apparati della magistratura teutonica. Sicuramente valida la prova di Burghart Klaußner e non banale la ricostruzione ambientale, rimane qualche perplessità sul ritmo dell'opera.
Pigro: Industriale tedesco si prodiga per salvare gli ebrei durante la Shoah, impiegandoli nelle sue fabbriche. La storia è già potente di per sé: la straordinaria sapienza cinematografica di Spielberg, sostenuta da una forte passione per la vicenda, fa il resto. Il film è monumentale, soprattutto nel suo valore etico e riesce a comunicare intensamente anche attraverso la scelta del bianco e nero “sporcato” da pochi tocchi di colore altamente simbolici e commoventi. Strepitosi Liam Neeson, Ralph Fiennes e Ben Kinglsey. Numerose le scene mozzafiato.
Galbo: Da una regista che già in passato ci ha fornito dei ritratti femminili riusciti, un'opera dedicata ad una donna complessa e rigorosa, che per coerenza con il proprio pensiero e le proprie idee ebbe il coraggio di andare controcorrente assumendo una posizione scomoda. Il film caratterizza molto bene il personaggio e il suo periodo storico anche se ha il limite di una certa pedanteria nell'esposizione delle teorie della protagonista e un "taglio" talvolta televisivo. Rimane un'opera meritoria segnata dall'ottima prova della sua protagonista.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su *altro (specificare)
Pinhead80: Un insegnante sfigato ottiene per puro caso la facoltà di avere poteri illimitati. Quello che non sa è che in gioco c'è il destino della Terra. Divertente commedia inglese sul potere e sulle conseguenze di un possibile cattivo utilizzo. I momenti di pura ilarità si sprecano grazie a una sceneggiatura meno scontata di quanto si possa pensare. Fantastico il consiglio degli alieni che, nonostante le cattive intenzioni, fa morire dal ridere per come si esprimono i suoi componenti. Una bella sorpresa.
MEMORABILE: Gli alieni che si accorgono di aver sbagliato nome e il loro conto alla rovescia.
Galbo: Commedia all'acqua di rose che ha il merito di essere ambientata nel mondo del tennis, ancora poco frequenatato dal cinema. Per il resto la storia appare altamente improbabile, con una sceneggiatura a dire poco "rappezzata" e dialoghi ridicoli. Anche i due protagonisti (attori tra l'altro più che discreti) recitano per onore di firma e sono i primi a rendersi conto dell'improbabilità del progetto. Inutile.
Rambo90: I migliori attori marziali del momento riuniti in un unico film valgono da soli la visione, a dispetto di una trama banalissima e di dialoghi con frasi fatte incollate da cento altri film uguali. Ci si diverte molto, il ritmo non ha soste e ogni personaggio ha il giusto spazio per emergere. Uwais ha carisma, più di Jaa e Chen (che comunque fanno il loro) e ha anche il background più interessante legato a un classico tema vendicativo. Adkins e White sono due villain tosti, di quelli che dubiti l'eroe possa buttare giù e i combattimenti fanno faville. Buono.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Markus: Remake di Alibi.com, una commedia francese di successo del 2017. Salvo la verve apportata dagli attori e qualche enfatizzazione dialettale (croce e delizia del nostro cinema), lo sforzo di Volfango De Biasi è minimo: di fatto fa un mero copia-incolla del film di derivazione senza aggiungere nulla di personale. Come il film francese, dopo lo spunto iniziale, si ride a denti stretti. In tal senso questo riedizione si può considerare un'operazione persa in quanto non in grado di correggere il grande difetto del film originario.
Gordon: Come accaduto spesso negli ultimi anni, la cinematografia tedesca torna a occuparsi delle tragedie della Seconda Guerra Mondiale con un buon film drammatico ambientato sul travagliato fronte orientale. Rispetto ad altre pellicole analoghe il ritmo è alquanto sostenuto e non fa pesare per nulla le quasi tre ore di durata, anche grazie a una trama concitata, pur nella sua scarsa verosimiglianza in alcuni passaggi. Gli attori principali non sfigurano, mentre delude in parte la sceneggiatura.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Caesars: Siamo giunti al quarto episodio e quindi al quarto anno della scuola di maghi di Hogwarts. I protagonisti stanno crescendo e quindi incominciano a manifestarsi i primi problemi legati all'adolescenza che contribuiscono a spezzare l'atmosfera sempre più cupa della nrrazione. Ancora un cambio di regista: questa volta è il turno dell'inglese Mike Newell che se la cava egregiamente. La saga continua a crescere e diventa sempre più minacciosa per il giovane protagonista. Non male.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 21:25 21:25 su NOVE TV
Nando: Pellicola abbastanza convenzionale con un padre disposto a tutto pur di salvare il figlio detenuto. Situazioni improbabili che dopo una prima parte ragionata e lievemente soporifera deflagrano nella seconda parte decisamente più spettacolare, che conduce allo scontato epilogo. Johnson è appropriato ma totalmente monoespressivo e la Sarandon non incide, il resto del cast sembra tagliato con l'accetta.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 22:55 22:55 su Rai Movie
Galbo: Un bel film di Joseph Losey, a cui si adatta bene la definizione di "thriller kafkiano". La storia dell'usuraio e del suo sosia e' ricca di riferimenti letterari alla poetica del grande scrittore e assume l'andamento di un dramma esistenziale che culmina in un finale beffardo e di grande impatto. Ottime la ricostruzione ambientale e l'interpretazione di Delon. Da vedere.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 23:25 23:25 su 20 Mediaset
Galbo: Sorvolando sulla scarsa logica dell’assunto (una sola valle in tutto il pianeta risparmiata dalla catastrofe nucleare!), un film che di fantascientifico ha solo le premesse e che diventa presto un ibrido tra survival movie e dramma esistenziale, tutto con ritmi rarefatti di un opera non brutta ma noiosa e tutto sommato abbastanza banale nelle sue ovvie metafore. Si salvano l’ambientazione suggestiva e la buona prova degli unici (se si escludono gli animali) tre personaggi in scena.
Giovedì, 27/01/22 ALLE ORE 23:45 23:45 su Rai Premium
Belfagor: Un film per la tv ben organizzato ed equilibrato, che non sconfina mai nel tragico gratuito né nel didascalismo eccessivo. I dettagli sono curati e il cast è ben scelto: brave le due giovani protagoniste in due ruoli molto impegnativi, ma anche Ovadia e Solfrizzi riescono a dare credibilità e spessore ai loro personaggi. La violenza non viene mostrata ma più che altro suggerita, tenendo probabilmente conto dell'orario e del pubblico. Da vedere, anche per i bambini.
MEMORABILE: L'interrogazione di Ovadia al giovane soldato.
B. Legnani: L'esordio di Bertolucci è d'ambiente pasoliniano, con una struttura che richiama fortemente Kurosawa (Rashomon). Film decisamente interessante, magari con qualche lungaggine e con qualche lentezza, ma con ben più di un momento notevole. Recitato sorprendentemente bene anche da chi è qui alla sua unica interpretazione cinematografica, riesce a colpire sia con ciò che fa vedere, sia con ciò che non fa vedere.
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 01:10 01:10 su Rai Movie
Cotola: Difficile giudicare e capire a chi potrà piacere questo "biografico" in bilico tra commedia e dramma. Di sicuro lo "capirà" meglio e lo apprezzerà di più chi conosce Godard, il suo cinema, i suoi stilemi: sotto questo punto di vista è un bell'omaggio, fatto bene da chi ha "studiato" l'autore e che potrà divertire, almeno a tratti, chi è abituato al linguaggio godardiano. Gli altri lo potranno vedere come una qualsiasi storia d'amore non particolarmente originale ma con qualche frecciata ironica che sembra andare a bersaglio. Stacy Martin, bellissima, è perfetta per il ruolo. Garrel se la cava.
MEMORABILE: Una manifestante: "La vita è triste: al cinema voglio divertirmi" e Godard: "Chi lo ha detto che il cinema non deve imitare la vita?".
Caesars: Sconcertante ed inutile. Avrei capito se Massaccesi avesse diretto un hard, ma un soft core del genere a chi può interessare? Il soggetto si potrebbe scrivere su di un francobollo e la sceneggiatura è imbarazzante, piena di dialoghi assurdi; lasciamo perdere le prove attoriali (se tali possono definirsi). Rimane da "ammirare" la prorompenza fisica di Carmen Di Pietro e sicuramente non mancano le occasioni per poterlo fare. Sostanzialmente noioso.
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 01:20 01:20 su Cine 34
Giùan: A dispetto del licenzioso titolo, il più "nobile" film ad episodi del nostro Cinema. Monicelli in Renzo e Luciana approfitta d'un invidiabile parterre di scrittori (Arpino, Calvino, Suso) per un tratteggio minimale di una Milano sempre attuale. Fellini straripante "tenta" un Peppino perfetto travet della pubblica moralità sbattendogli tra le lenti l'eccessiva, incombente Anitona. Nel suo episodio Visconti "lavora" di stiletto sulla produttività dell'aristocrazia lumbard. La Riffa di De Sica è l'ennesimo terno al lotto estratto sulla focosa ruota di Sofia.
MEMORABILE: Le invenzioni di Fellini: la gigantessa Anita che insegue Peppino; Bevete più la, bevete più la, bevete più latte.
Pessoa: Film biografico non riuscitissimo di Resnais che procede incerto fra fedeltà storica e interpretazione personale, con la sceneggiatura che tende ad appiattire l'argomento, peraltro non troppo familiare fuori dai confini francesi. L'operazione viene condotta con diligenza, ma l'intera vicenda manca di brio e presenta alcune lungaggini che ne rendono la visione discontinua e a tratti ardua. Buona comunque la prova di Belmondo, anche in un ruolo non adatto a lui, mentre qualche comprimario segna il passo. Un film guardabile, ma sicuramente non fra i migliori del regista transalpino.
Herrkinski: Flop artistico di Lado che realizza un film in costume (siamo nel Settecento) con un intrigo tra nobili; ci sono tutti gli ingredienti del genere ma l'impianto è da sceneggiato televisivo dei 70s, aggravato da un ritmo che definire soporifero sarebbe un complimento. Qualche momento dalla discreta atmosfera nelle scene della torre con prigioniera la Belli, specialmente verso il finale "acquatico", ma per il resto del minutaggio c'è da sorbirsi dialoghi logorroici, momenti da melodramma e banalità assortite. Paradossalmente andrà leggermente meglio col - comunque superfluo - sequel.
MEMORABILE: La Belli nella torre allagata.
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 03:20 03:20 su Rai Movie
Pinhead80: Se il primo Ghost movie mi era sembrato un buon film, questo secondo capitolo invece mi ha deluso. La qualità è decisamente inferiore, così come la quantità di momenti veramente ilari. Il protagonista è eccessivamente logorroico per far ridere con le sue battute. Molto meglio la parodia di Sinister e qualche spavento vero (la tipa nell'armadio). L'augurio è che non si cominci una parabola discendente che porti ad altri film sempre più brutti. Vedremo.
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 07:00 07:00 su Rai Movie
Giùan: Dopo Il ferroviere, un altro straordinario saggio di epica piccolo borghese per Germi, capace ancora una volta di rivestire d'autentico afflato emotivo e nitidezza di racconto cinematografico una rischiosa tranche de vie "operaia", tra Quando la moglie è in vacanza e Breve incontro. Germi non aggira gli ostacoli "retorici" del soggetto ma come suo carattere e costume letteralmente vi cozza contro con un'irruenza che non fa sconti alla meschina pavidità del protagonista. Non a caso si stagliano con inedita robustezza le figure femminili di Bettoja e Della Noce.
MEMORABILE: La visita di Andrea a casa di Rita Fabiani; Il finale: "nulla sarà più lo stesso".
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 07:30 07:30 su Cine 34
Galbo: Innocua ma gradevole commedia italiana questa del quasi esordiente Cimpanelli. Sceneggiatura coerente e piuttosto ben scritta, regia efficace ma sopratutto un affiatato gruppo di attori; Marcorè rivela il talento già dimostrato nei film di Avati e Salemme rivela una verve inaspettata per questo genere di film dando il giusto tono dolceamaro al film, come dimostrato dal riuscito finale.
Panza: Ormai Maciste viene messo in qualsiasi contesto storico tanto al pubblico basta(va)no le botte... In questo caso ci si sposta al tempo dei Mongoli dove, dopo la morte di Gengis Khan, i suoi figli se la spassano rapendo pure una principessa. Tocca a Maciste, capitato evidentemente per caso, rimettere in sesto la situazione. Paolella si attiene troppo agli stilemi dei pepla, ma la storia non è un granché, salvandosi solo in qualche originale scena d'azione. Il resto è solo noia e banalità. Evitabile.
MEMORABILE: La tortura dell'ariete; La lotta con il leone; La sfida di sollevamento dell'architrave.
Caesars: Nonostante l'impiego di notevoli mezzi finanziari e una cura realizzativa di un certo livello (belli i cromatismi di certe scene) siamo di fronte a un prodotto che non riserva sorprese e non riesce a catturare più di tanto l'attenzione dello spettatore in quanto siamo di fronte a una trama di una banalità sconcerrtante. L'ambientazione desertica non può non richiamare alla mente Lawrence d'Arabia, ma paragoni con film di Lean sono veramente improponibili. **
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 12:20 12:20 su Rai Movie
Reeves: Uno degli ultimi western tedeschi (coproduzione maggioritaria) tratti dai romanzi di Karl May, il Salgari tedesco. Ordinaria amministrazione ma con una particolarità: è stato girato proprio sul Machu Pichu, dove gli Inca avevano il loro impero e dove un vecchio sacerdote vuole riunire le varie tribù, nominare un comandante e guidare la riscossa contro i bianchi. Finale pacifista non del tutto scontato, ingenuità sparse a piene mani compresi i mutandoni bianchi indossati sotto il costume inca dal principe designato.
MEMORABILE: Gli straordinari paesaggi che escono dagli abituale scenari italo-spagnoli e jugoslavi.
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 16:00 16:00 su Rai Movie
Caesars: Dopo aver scritto la sceneggiatura, con il fido Battistrada, di Requiescant, Crispino dirige questo western (suo primo film in cui è unico regista) anomalo rispetto a quanto portato sugli schermi all'epoca. Qui la violenza più che fisica è morale, con un protagonista (chiaramente ispirato al Don Giovanni creato da Tirso de Molina) che non perde occasione per sedurre e abbandonare le donne, a tradire il padre e il fratellastro... La storia in verità non convince più di tanto, ma può contare su un buon protagonista affiancato dal bravo Onorato.
Galbo: Il penultimo film di Joseph L. Mankiewicz è un western atipico con numerose sfumature brillanti. Ricco di ritmo e ben equilibrato tra sequenze d'azione e parti più leggere, si avvale dell'apporto di due magnifici attori come Fonda e Douglas che "duettano" splendidamente affiancati da caratteristi altrettanto validi nella migliore tradizione del cinema americano del periodo.
Galbo: Uno degli ultimi film del regista francese Melville, è un bel noir che ha per oggetto una rapina ad una gioielleria. Il regista mette insieme un ottimo cast e realizza una pellicola che nonostante la lunghezza non indifferente, appare essenziale ed estremamente curata per quanto attiene alla caratterizzazione dei personaggi, ambientazione e realizzazione tecnica (con la sequenza della rapina decisamente da ricordare).
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
B. Legnani: A mio avviso è il solito filmetto di medio livello, con media sceneggiatura, che un formidabile Renzo Montagnani (coi suoi "ohi ohi ohi...") riesce a decorare con tale bravura da farlo sembrare migliore di quello che, in realtà, è. Il gineceo (Navarro/Scott, Fenech, De Santis...) è di primo livello, la pellicola no.
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Galbo: Molti dei film con Jason Statham rischiano il pericoloso effetto "fotocopia", sono cioè tutti molto simili tra loro a dispetto del fatto che il protagonista sia un attore non poi così disprezzabile nel suo genere. Safe appartiene al genere "uno contro tutti", con il buono impegnato in una guerra personale contro mezzo mondo (ma non manca la componente paterno/sentimentale) fatta di inseguimenti, sparatorie e poco altro. Un po' limitato anche se tecnicamente all' altezza.
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 2
Capannelle: Un film di grana grossa, che punta su elementi classici (sesso, infedeltà e violenza) estremizzandoli (qundi splatter incontrollato, atti espliciti, effusioni lesbo..) e attualizzandoli (mail, selfie, ambienti patinati) per colpire lo spettatore. Va quindi preso come un filmetto a tratti divertente, spesso scontato, senza pretendere profondità di scrittura o attori che si ricordino per le loro capacità. Paz de la Huerta sopra le righe e allergica agli slip, Turner inspiegabile cameo.
Galbo: In seguito alla stesura di un trattato sull'eutanasia,un professore di letteratura tedesco viene cooptato dal regime nazista. Tratto da un dramma teatrale di C.P. Taylor, il film di Vicente Amorim è un pò differente dai film tradizionali sul nazismo rappresentando la storia di un uomo troppo debole per opporsi alla progressiva deriva razzista e malvagia del regime che lo circonda e del quale diventa un fiancheggiatore. Il conflitto interiore del protagonista è ben illustrato dall'ottima interpretazione di Mortensen affiancato da un buon cast.
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 22:50 22:50 su Cine 34
Caesars: All'inizio pare anche discreto, ma presto il film si addormenta, rischio che corre anche lo spettatore nonostante una serie di nudi di Edwige Fenech in strepitosa forma fisica. Tognazzi regista si conferma assai inferiore al Tognazzi attore e ci propina un'insulsa storiella il cui tema dominante è la gelosia, sentimento che rovina la vita sia a chi la prova che a chi la subisce, condita con un po' di critica sociale. Si arriva a fatica alla soluzione finale del "mistero" dello sgabuzzino. Dimenticabile. *!
Venerdì, 28/01/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Italia 1
Rambo90: Divertente trashata sopra le righe, consapevole di esserlo e che preme il pedale (in tutti i sensi) sull'esagerazione più sfrenata. Cage funziona più in questi contesti che quando vuole fare l'attore impegnato ed è attorniato da un cast interessante (cult la presenza di Atkins). Scene action ben dirette (con qualche brutto effetto in CGI), inseguimenti e sparatorie violente al limite della parodia. Godibile, ma solo per chi gradisce il tipo di operazione.
Pigro: Il film segue le due ore in cui Cleo attende il referto medico che le dirà se ha il cancro. Varda gioca con levità con un tema così potente come la paura della malattia e della morte, lavorando sui contrasti tra frivolezza e ansia, tra leggerezza e tensione, tra solitudine e folla (insistente la presenza della città e dei suoi abitanti, ignari o curiosi), tra freschezza della prima giornata d'estate e presagi che attanagliano la superstiziosa protagonista, la quale lentamente conquista un'autonomia che all'inizio le era negata.
Sabato, 29/01/22 ALLE ORE 01:25 01:25 su Rai Movie
Herrkinski: Film carico di quell'atmosfera trasognata e nostalgica tipica di molte produzioni "d'autore" dell'epoca, parte da un soggetto semplice che la regista espande con flashback atti a raccontare il background della protagonista tramite ricordi della sua infanzia al paesello natio in Puglia. La regia al femminile si nota perlopiù in questo accumulo di sensazioni e immagini che vanno a delineare un quadro confuso ed emozionale, rappresentativo di un certo tipo di psicologia istintiva; suggestive le location, molto datata la fotografia, cast discreto.
Buiomega71: Obbrobioso thrillerino dal fiato corto, l'unico che ho visto firmato Ercoli. Zeppo di luoghi comuni (il siciliano focoso, il poliziotto tontolone, il gay, il portinaio rimbecillito), con Susan Scott protagonista determinata, dalla battuta pronta e che tira pedate che manco Clint Eastwood! L'uomo col guanto di ferro poi ha un look terrificante che sembra il patron di miss Italia! Se proprio dovessi, salverei l'omicidio col guanto di ferro nella seguenza iniziale che non è girato male. Ci ho visto qualcosina de Gli occhi di Laura Mars, ma mi è sembrato un film sciapo.
MEMORABILE: Terribile la canzone "Valentina" sui titoli di testa. Che, ahimè, non è quella della Vanoni.
Galbo: Per chi, come chi scrive, non lo conosceva, è decisamente interessante la figura storica di William Wilberforce, che con il linguaggio odierno si potrebbe definire un attivita per i diritti civili. Il regista Michael Apted ne trae un film che ne approfondisce la storia non tralasciando importanti aspetti quali i rapporti tra fede religiosa e politica. La narrazione è piana e il film è godibile anche se il ritmo non è sempre inappuntabile e il personaggio, pur interessante, non scalda esattamente i cuori. Buona la prova del cast.
Caesars: Operazione che suscita simpatia, in quanto sincera e "socialmente" interessante; l'idea infatti di integrare attori "disabili" con altri "normodotati" è buona; il problema del film è che la trama non risulta mai essere veramente interessante e la realizzazione richiama i prodotti realizzati per la televisione. Gli attori di "grido" (Mastandrea, Lillo, Gerini, Cortellesi) fanno una comparsata o poco più, gli altri non forniscono certo prestazioni indimenticabili. Un doppio pallino, con una certa generosità.
Pigro: 11 minuti di ordinaria frenesia che possono cambiare la vita. Tipico film corale di molte storie intrecciate, con finale segnato dal destino. Grande maestria registica, interessante prospettiva thrilling sulla Varsavia odierna, ma le storie in sé non hanno il mordente giusto o sono troppo ellittiche, non si capisce dove vadano a parare, e poi la conclusione è esagerata e improbabile. Eppure lo sguardo amaro su un mondo di droga, sesso, violenza, inganno, sofferenza, ipocrisia, tutto velato sotto le apparenze, sarebbe stato davvero interessante.
B. Legnani: Imbarazzante per motivi linguistici e storici. Per motivi linguistici perché un cavallo storno è di pelo nero con radi peli bianchi, mentre qui la quadrupede è candida (e Storna è il suo nome…). Per motivi storici perché, con Mariù Pascoli nei suoi ultimi mesi di vita, si è girato un film che inventa un suo fidanzamento con il figlio dell'assassino del padre! Intreccio pertanto incredibile. Film salvato dall'ignominia solo per le interpretazioni decorose di Cervi, di Ninchi e della Marzi (che è, come al solito, donna di torbida opulenza). Mediocri i due giovani. C'è Clelia Matania.
MEMORABILE: Scena sfuggita alla censura: il fattore ammira Adalgisa, tenendo il fucile che gli parte dal pube, ben dritto verso l'alto, lustrandolo con vigore...
Sabato, 29/01/22 ALLE ORE 03:00 03:00 su Rai Movie
Fauno: Come trama è non plus ultra, azzeccatissima e con ottimi scenari e ambientazioni (Beirut in primis) e il modo di truffare i casinò ha una tecnologia davvero all'avanguardia. Sfido chiunque ad anticipare il colpo di scena finale, con quel che segue nel viaggio di ritorno. Come attrice la Margret è un po' troppo zuccherosa nel suo ruolo, mentre Calvo e De Mendoza vanno alla grande. Davvero impressionante la Horn e bravi anche il protagonista (che per essere un croupier tira cazzotti da pugile!) e Davila, come sempre nel ruolo di un cattivo.
MEMORABILE: Il binocolo all'ippodromo; Il cappello femminile.
Giacomovie: Dalle memorie cortigiane di Pierre Brantome, con una narrazione venata di goliardia si ripercorrono le avventure galanti di un "uomo che amava le donne". A tal punto da dedicargli corpo e spirito e rendere loro omaggio descrivendo tutte quelle incontrate. La cornice di corte è riprodotta con discreto impegno scenografico, con ambienti e costumi raffinati, ma il film procede a basso ritmo e senza una precisa direzione. Bene la Rossellini (che nelle espressioni di profilo ricorda la madre) e gradevoli le musiche. **
MEMORABILE: "Sono principessa di nascita, non posso stare sotto".
Markus: "Film-inchiesta" abbastanza pretestuoso sulla sessualità nelle varie fasi della vita sotto l'ottica, se così si può dire, di una certa scientificità. Scenette che, a dispetto di quanto dichiarato all'inizio del film, sono in gran parte palesemente ricostruite con attori casuali e non, il tutto spiegato da Gianrico Tedeschi con il solito tono tra il cinico e il divertito. In alcuni momenti si rasenta una certa pruderie che svela, senza troppi veli, il vero intento dell'opera. Roba "da anni Sessanta".
Sabato, 29/01/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
B. Legnani: Incredibile film, fatto di barzellette infilate una dietro l'altra, con qualche pesante volgarità, ma che ha dalla sua, almeno, un tono surreale (Mereghetti), il coraggio del suono in presa diretta e, in mezzo a situazioni non troppo funzionanti, alcune trovate irresistibili (la bici da donna, l'eco...). La Del Santo non sa granché recitare, ma ha volto e corpo perfetti per il ruolo, mentre Bombolo qui è grandissimo. Apparizioni dei francociccieschi Enzo Andronico e Alfredo Adami. Fra i non accreditati, ruoli vistosissimi per Lina Franchi e per tre Luciano: Foti, Zanussi e Bonanni!
Sabato, 29/01/22 ALLE ORE 05:45 05:45 su 20 Mediaset
Galbo: L'idea di partenza è decisamente buona: in una società futuribile (ma che in fondo non pare dissimile dalla nostra), il tempo è la vera risorsa dell'uomo e si usa come moneta e merce di scambio. Purtroppo la sceneggiatura non riesce a supportare l'ottimo input iniziale: pochi spunti e alla lunga il solito film action girato con mestiere ma non originale e privo di personaggi di spessore. Del cast, il migliore è Cillan Murphy.
Sabato, 29/01/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Visto al cinema in tempi di verginità (cinematografica) fu un qualcosa di veramente spettacolare ed esaltante. Mai si erano visti, prima di allora, effetti computerizzati così realistici ed imponenti e la battaglia della Terra contro gli invasori tentacolari riusciva a rendere calorosamente partecipe il pubblico come soltanto i Mondiali di calcio sanno fare. Non ha retto purtroppo ad una seconda visione, rivelando tutte le banalità e gli infantilismi delle opere manichee a lieto fine, una categoria filmica inconcepibile alle soglie del nuovo millennio.
Pigro: Padre disperato non ha i soldi per l'operazione al cuore del figlio e prende in ostaggio mezzo ospedale. Il film intreccia diversi topoi del cinema Usa (l'assedio al sequestratore; l'ospedale e le operazioni; il buono che si fa giustizia; il paterfamilias che lotta per il proprio clan...) con il collante della denuncia. E' quest'ultima la cosa più originale (su un tema molto sentito in America: l'assicurazione sanitaria!), che però non ha il mordente della vera denuncia diluendosi nel filmone ben confezionato e con lieto fine.
Sabato, 29/01/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Storia
Galbo: Una delle figure più controverse della recente storia italiana, l'industriale petrolifero Enrico Mattei, in un film inchiesta di Francesco Rosi che affronta il mistero (mai chiarito) della sua morte per approfondire alcune caratteristiche del personaggio utilizzando differenti chiavi di lettura. Ne deriva un film complesso ma molto godibile anche grazie alla straordinaria interpretazione di Gian Maria Volontè in uno dei migliori ruoli della carriera.
Rambo90: Più che uno spaghetti classico è un western per ragazzi, visti i molti momenti di tenerezza fra Gemma e il ragazzino e la mancanza di particolari troppo violenti. Comunque divertente, soprattutto grazie alla regia di Fulci, che sa dare il giusto ritmo alla vicenda e a qualche sparatoria ben girata. Gemma non doppiato è quello che è; molto meglio il simpatico Geoffrey Lewis. Non male la colonna sonora, forse troppo ricorrente.
Ronax: Delirante melodramma psicoerotico con un'ancor più delirante virata finale horror, firmato da un regista che, pur nei suoi limiti, ha comunque fatto di meglio. Girato con pochi quattrini e attori modesti, fra cui una prosperosa Marina Hedman (qui ancora Frajese), il film snocciola una serie di insensatezze che i dialoghi pseudo-letterari e la musica ridondante rendono ancor più ridicole. La determinante presenza di un gruppo di pazzi evasi da un manicomio rende più che mai pregnante l'assegnazione al film della qualifica di "demenziale".
MEMORABILE: I vari movimenti del gruppo di pazzi, molto più simili in realtà agli zombi di Romero e di Fulci che a degli umani con problemi psichici.
Galbo: Torbido dramma nella torrida New Orleans pre uragano. Melodramma insipido alla base del quale c'è il solito triandolo amoroso tra un pittore, uno scrittore e la moglie di quest'ultimo. Tutto ampiamente già visto con frequenti strizzate d'occhio allo spettatore voyer sotto forma di scene di sesso che cercano di colmare le preoccupanti lacune della sceneggiatura. Interpreti non al massimo.
Domenica, 30/01/22 ALLE ORE 00:20 00:20 su Italia 2
Herrkinski: Esercizio di stile o divertissement di Tarantino? Il giudizio ai posteri. Resta comunque un film per appassionati del cinema di serie B Anni Settanta, con tutti i pregi e i difetti del caso: fotografia sgranata, errori di montaggio, dialoghi interminabili, sceneggiatura piena di buchi e via dicendo. Grandissimo Kurt Russell e buona prova per l'esplosiva Vanessa Ferlito. Ottime musiche (come sempre nei film di Tarantino) e alcune sequenze eccezionali (il frontale delle due auto). Niente male!
Domenica, 30/01/22 ALLE ORE 00:55 00:55 su Rai Movie
Galbo: Un rapporto “surrogato” vissuto per interposta persona. Un tema antico quanto il cinema e la letteratura, aggiornato ai tempi e alle implicazioni tecnologiche che comportano, in una commedia francese dal soggetto e dalla sceneggiatura meno banale di quanto ci si possa aspettare. I personaggi sono ben caratterizzati e la sceneggiatura evita per quanto possibile i luoghi comuni. Peccato che a parte il veterano Pierre Richard, gli altri interpreti siano alquanto “incolori”.
Aiden Ashley (Barton), una giovane studentessa, è perseguitata da uno stalker che le hackerizza il computer, la spia spaventandola e una sera le entra pure in casa facendole secchi i genitori. Tredici anni dopo non si sa dove siano finiti, né lui né lei. L'unico che ancora cerca Aiden è il detective (Lea) che l'aveva salvata dall'assassino la notte dell'agguato. Grazie all'aiuto di un esperto informatico della polizia (Levy) e a un nuovo programma rivoluzionario da quest'ultimo sviluppato, il poliziotto riesce a individuare in un vecchio quadro di Aiden acquisito al tempo come prova le pennellate...Leggi tutto precise, che digitalmente sono come l'impronta dell'artista. Ancora qualche ricerca e si viene a scoprire il nuovo indirizzo della donna, che nel frattempo ha cambiato il cognome in Cornelis, lo stesso del gallerista che espone i suoi lavori. Il detective Page la raggiunge subito, a Philadelphia dove risiede, e la mette in guardia: lo stalker assassino potrebbe rifarsi vivo (e lo farà)! La donna non sembra in fondo così preoccupata: ha maturato una disillusione nei confronti della vita che ne ha modificato il carattere e ha appena ritrovato l'amore conoscendo a una delle sue mostre un giovane prestante che si dice suo ammiratore (Grazzini). E' evidente che lo stalker, il quale forza le cyberdifese di mezzo mondo ed entra dappertutto con facilità irrisoria, andrà cercato tra i personaggi che gravitano attorno alla protagonista. Mischa Barton, infelicemente costretta a truccarsi da ragazzina per il prologo antecedente di 13 anni - nel quale il volto tradisce l'età non più verdissima - dà con la sua interpretazione meno anonima rispetto alla media del sottogenere (vale a dire il thriller paratelevisivo) qualche punto in più a un film per il resto decisamente banale e tirato via; al punto che una volta scoperta l'identità del killer si aprirà tutta una serie di domande destinate a restare senza risposta e che fan capire quanto il copione manchi di logica e coerenza. Tutto sommato valida anche la performance di Ron Lea nel ruolo del poliziotto amico, piuttosto credibile nella sua bonarietà a testimonianza che il difetto non sta nel cast (pur se quello di secondo piano è invece assai più deficitario). Si procede comunque senza che si riesca mai a generare tensione o gran curiosità sul'identità dello stalker, che piazza telecamere dappertutto in casa di Aiden e se la gode dalla sua stanzetta sulle cui pareti campeggiano ovunque ritagli con articoli di giornale dell'epoca come da tradizione. La regia di Curtis Crawford è ben poco cinematografica e contribuisce a confezionare un thriller modestissimo, privo di impennate che lo scuotano da uno svolgimento piatto di interesse pressoché nullo.Chiudi
Pessoa: Angelopoulos ci porta sul confine greco-turco (sempre molto caldo, allora come oggi e per ragioni molto simili) dove un giornalista ateniese a capo di una troupe televisiva crede di vedere, fra i migranti su cui sta girando un documentario, un noto uomo politico scomparso all'apice della carriera. Un film dai toni epici, con molte pause riflessive e lunghe inquadrature fisse che lo rendono a tratti molto lento e di difficile digestione a stomaci non preparati. Un misurato Mastroianni e una torbida Moreau regalano pensieri intensi. Avvolgente!
MEMORABILE: Il matrimonio sul fiume.
Domenica, 30/01/22 ALLE ORE 19:20 19:20 su Rai Movie
Giùan: Summa del cinema totoesco o meglio sarebbe dire di come Totò avrebbe voluto fossero il suo cinema e il suo personaggio. In effetti non c'è dubbio ci sia, rispetto alla serialità parodistica e clamorosamente guittesca dei Totò-film, una scrittura più attenta e partecipe che però, se da un lato regala al Principe notevoli sfumature malinconiche, d'altro canto esaspera e lusinga certi aspetti qualunquisti della maschera. Resta comunque un'opera imprescindibile per comprendere l'uomo (stratificato) e l'attore (straordinario). Impagabile la scelta di Stoppa-Caporale per tutte le stagioni.
Domenica, 30/01/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Storia