I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 17/01/22 A Domenica, 23/01/22
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Galbo: L'eterna vicenda di Caino e Abele (fratelli coltelli !) ripresa in questo western diretto da Robert Parrish e sceneggiato dall'esperto autore Rod Serling. Benchè la vicenda non sia inedita, il film appassiona lo spettatore grazie alla progressiva trasformazione del personaggio del fratello minore (splendidamente interpretato da John Cassavetes) da simpatico guascone a psicopatico e violento. Buona la regia.
Lunedì, 17/01/22 ALLE ORE 19:30 19:30 su Rai Movie
B. Legnani: Più che discreta pellicola con Oliver & Hardy che partono in grande stile: anziché completare la loro degna opera, regalano il ben di Dio ai truffatori. Grande prestazione di Finlayson, che stavolta non è la sfortunata vittima del duo, ma è un tipo losco. Ollio, dopo vari tentativi, riesce ad accendersi il dito...
MEMORABILE: Il meccanismo che fa decollare il mulo.
Caesars: Finora i film con i tre comici milanesi in veste di protagonisti erano stati sempre di una certa qualità (anche se non sempre elevatissima); quest'ultima opera invece fa cadere letteralmente le braccia. È con un certo dispiacere che si stronca il film, ma è innegabile che questa volta non si reisca a raggiungere l'obbiettivo di divertire lo spettatore anche se qua e là qualche (rarissimo) sprazzo della comicità che rese famoso il trio si può trovare. La stuttura ad episodi non aiuta la sceneggiatura e nessuno dei 4 (più raccordo) è riuscito.
Lunedì, 17/01/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Saintgifts: Tre ragazzi, figli di agricoltori, soccorrono un rapinatore di banche (Lee Marvin) ferito e ricercato. Uno dei tre viene punito dal padre, per cui decide di fuggire di casa trascinando con se i due amici. Incontreranno Harry Spikes (Marvin) che li sfamerà e li istruirà alla vita fuori legge. Marvin è perfetto nella figura del bandito, a suo modo raffinato e i tre sono affascinati da lui e sono in parte anche loro. Abbastanza approfonditi i caratteri dei protagonisti e i risvolti psicologici, mentre il plot è piuttosto scontato e prevedibile.
Galbo: Si può realizzare un buon film anche se l'originalità latita e si "pesca" a piene mani dal lavoro altrui in modo più o meno citazionista (De Palma è l'ovvio modello di riferimento). La risposta è si' è il lavoro di Ruben Fleischer lo dimostra. Gangster squad è un film godibile grazie all'eccellente ricostruzione ambientale, ad un apparato tecnico di prim'ordine e alla capacità del regista di utilizzare al meglio gli attori a disposizione, anche se per una volta il grande Sean Penn è un po' sottotono, superato da attori come Brolin e Gosling.
Galbo: Dopo il road movie Sideways, il regista Alexander Payne torna con una storia di ordinario dolore familiare, ambientata in una località esotica (le isole Hawaii) che scopriremo in un'immagine diversa dalla consueta "cartolina" turistica.Una sceneggiatura scarna in cui non manca un'adeguata caratterizzazione dei personaggi le cui interazioni costituiscono il pregio maggiore della pellicola. In un ruolo di sconfitto dalla vita (nonostante le apprenze) George Clooney se la cava benissimo.
Gestarsh99: I periscopi tentacolari de La guerra dei mondi corteggiano a lume di candela i polipoidi aggressori di Independence Day, facendo piedino sotto il tavolo alla creaturaccia di Cloverfield. In lieve anticipo su World Invasion, Los Angeles si trasforma dal giorno alla notte in campo di battaglia cementificato, assurgendo malauguratamente a megalopoli-bersaglio per l'attracco usurpativo delle temutissime astronavi aliene. A sovrintendere al confuso betonaggio transfilmico, due capicantiere incapaci di elargire consistenza e personalità al vano baluginio chiccoso di un indie scilivato e accademico.
MEMORABILE: Un finale che va quasi a sfociare in area supereroi mutageni alla Hulk/Spawn/Raziel, preludendo pericolosamente a un sequel tutt'altro che benaccetto.
Piero68: E' oltremodo apprezzabile il film di Leveaux perché, al di là della banale storia di amore proposta in primo piano, sullo sfondo si interseca una vera descrizione della questione politica della Germania durante la II Guerra Mondiale in cui si dice che non erano tutti nazisti assassini: una buona parte della Wermacht e la vecchia nobiltà prussiana assolutamente non approvavano i metodi del Führer e spingevano per una diversa soluzione. Grande l'interpretazione di Plummer e buona l'ambientazione. Courtney attore in crescita. Da vedere per le circostanze storiche.
MEMORABILE: La cena con Himmler e la descrizione dell'esperimento sui dieci bambini disabili.
Herrkinski: Riesumare il personaggio di Ivan Drago era la mossa più spettacolare da fare a questo punto della serie; purtroppo le alte aspettative vengono disattese. L'intero cast sembra svogliato e opaco; Sly e Lundgren per primi, non tanto meglio gli altri e neanche lo script, dimesso e grigio, che spreca le tante possibilità di dare profondità ai due Drago e al rapporto irrisolto con Balboa e il figlio di Creed. Non male il match finale ma i personaggi escono di scena in punta di piedi e le emozioni svaniscono veloci. Forse è ora di sospendere i match.
Pinhead80: Marco Bocci scrive e dirige questo film ambientato nella periferia romana, che racconta la storia di due fratelli che cercano di riscattarsi in un quartiere che non offre molte risorse. Non si fatica a provare empatia per la famiglia, e le loro vicende si seguono con passione. I personaggi sono ben caratterizzati e nel cast si distinguono per bravura Andrea Sartoretti, Giorgio Colangeli e Massimiliano Rossi. Sono proprio gli attori a far la differenza anche perché di fatto nell'ambientazione non si percepisce il degrado e il dolore che si vuole raccontare.
Gestarsh99: "Truffatore" e Truffaut del cinema sugli zombi, Ueda applica l'effetto Droste a un suo personale Effetto notte... dei morti viventi, dando vita a una zom-com a scatole cinesi inverse che inizia dalla parte interna più piccola per rimontare a quella esterna più ampia. Il suo è quasi un mockumentary ad honorem sull'arte dell'improvvisazione, sul mestiere del camuffare gli inciampi di percorso e risanare situazioni all'apparenza compromesse. Il tutto dimezzando con ingegno i costi di produzione e servendo per due volte il medesimo girato: il film sul film e le riprese del film sul film!
Lunedì, 17/01/22 ALLE ORE 23:30 23:30 su 20 Mediaset
Galbo: Già roccioso eroe di film d’azione, Chan si ricicla brillantemente nei panni di un padre che cerca vendetta in un film sospeso tra thriller politico ed action movie. La regia è di Campbell che memore dei suoi trascorsi “bondiani” dirige in modo ottimale le scene d’azione. Ma il film, complice una buona interpretazione di Brosnan, funziona anche nel rapporto denso di ambiguità tra i personaggi che tentano di fare prevalere la convenienza politica a scapito delle ragioni della giustizia. Un buon film.
Galbo: Buon noir di produzione francesce; impianto narrativo piuttosto classico, con il protagonista che cerca vendetta nei confronti dei suoi ex complici. Nonostante la mancanza di originalità, il film è ben realizzato con una notevole cura nell'ambientazione (una Marsiglia ben fotografata) e una buona caratterizzazione psicologica dei personaggi. Convincente la prova di Jean Reno, particolarmente a suo agio con questo genere di personaggi, con un cast di contorno decisamente all'altezza.
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 00:50 00:50 su Cine 34
Gestarsh99: Il king delle flatulenze stavolta l'ha fatta grossa, ma tanto più grossa del solito. Con la pigmalionesca supervisione/complicità del reus-ex-machina Pingitore, il sor Vitali artefà e pierinizza "obtorto colon" il mitico Giornalino di Vamba, arronzandolo a sua immagine e scelleranza. E non sarà una scorreggiata di salute: Alvaro/Stoppani sotterrerà Bertelli portando in collegio zefiri colerosi e pandemoni intestinali a botte di calbonesca "ventilatio putrens". Gli ospressiofili e i goliardi ne trarranno crasso gongolamento; quelli con la puzza sotto il naso ne fiuteranno gli effetti lassativi.
MEMORABILE: Il fuggi fuggi dissenterico in sala mensa condito di esplosioni intestinali; "Stoppaaaaaaaaniiiiiiiiii!!!".
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 01:15 01:15 su Rai Movie
Il Gobbo: Un gruppo di dragoni francesi in rotta dal Messico ripara nel Forte Sharpe, estremo avamposto sudista assediato dagli indiani... Western di stampo classico, lontano da quello all'italiana salvo per qualche tocco crudele, con Broderick Crawford ubriachissimo nei panni (sdruciti) del folle colonnello che combatte la sua guerra personale. Curioso, non brutto ma senza picchi.
Skinner: Uno dei film meno noti di Marlon Brando, è uno dei film più politici mai prodotti nella Hollywood classica, vale a dire fino ai '70. Al di là della struttura molto classica del film, di alcune inutili divagazioni e di prevedibilità evitabili, il discorso politico è ricco di notazioni non ovvie e molto coraggiose per il tempo su temi tabù come colonialismo e imperialismo americano. Film più che dimenticato, rimosso.
Fauno: Baldanello si conferma dissacratore spietato. Facile fermarsi alle forme fantastiche e naturali della Well, ma il significato del film va ben oltre, anche se è una commediola. Se si vogliono bruciare tutte le tappe dello sviluppo sessuale e intellettuale, ponendo alla stregua di rifiuti biologici tutti i passaggi necessari, ecco che è matematico cascare ancor meglio sulla mediocrità che prima si aborriva, nonchè creare il rovescio della medaglia alla frase di un celebre politico: noi del Nord siamo giovani, moderni e cornuti... 8 miglia più in alto!
MEMORABILE: Lo splendido motivo erogeno, specie quando vanno sul tetto col mangiadischi poichè i ragazzi delle altre sorelle vanno in bianco.
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 02:55 02:55 su Rai Movie
Daniela: Dopo aver cercato inutilmente di incantare i suoi scettici ascoltatori vantando imprese mirabolanti, il marinaio Sinbad racconta il suo ottavo viaggio, quello alla ricerca del tesoro di Alessandro Magno... Avventura apocrifa in un coloratissimo technicolor che fa risaltare la ricchezza dei costumi ed il rosso dei capelli della bellissima O'Hara, ma mette anche in evidenza i fondali palesemente dipinti e le scenografie di cartapesta. Fairbanks Jr. non ha la fisicità del padre ma regge comunque bene il ruolo come pure i malvagi Quinn e Slezak. Spettacolo gradevolmente vintage.
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 04:20 04:20 su Cine 34
Cotola: La storia è quello che è: risaputa e poco originale con una tendenza ad eccedere un
po'. La cattiveria sembra quella dell'Avati dei bei tempi ma, forse, è un filino troppo programmatica. Alla fine però grazie all'abilità narratoria del regista, il film si lascia seguire senza intoppi, ma anche senza guizzi, fino alla fine. De Sica, una sorta di novello "mostro" che sembra uscito fuori dalla commedia italiana del passato, dimostra di saperci fare anche nel genere drammatico. Buono il resto del
cast che fa la sua parte.
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Galbo: Ben tre registi e un ricco cast internazionale per un tedioso film dedicato al celeberrimo esploratore veneziano. La figura di Marco Polo è resa in modo meramente illustrativo, con personaggi il cui carattere rimane in superficie. Un pò meglio va dal punto di vista produttivo, con ambientazioni ricche e ben rese dalla luminosa fotografia della pellicola. Nel complesso, mediocre.
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 06:45 06:45 su Rai Movie
Kanon: Per il suo esordio alla mdp Porta gioca sul velluto e riadatta a piacer suo il soggetto di Mi manda Picone. La Napoli notturna da "tutto in una notte" è consuetamente animata e attraversata da fauna lósca benché epurata da cattiveria, smussata e addolcita a commedia romantica-avventurosa. Come Loy, anche Porta si smarrisce col passare dei minuti, finendo per ricorrere a espedienti pirotecnici un po' forzati. Un nutrito numero di bravi caratteristi, una splendida De Sio e l'incantevole "Jesce Juorno" di Daniele nobilitano la pellicola.
Galbo: Da uno dei capolavori letterari del Novecento, il grande regista inglese David Lean sforna un film epico, nella migliore tradizione hollywodiana. Benché sia certamente un ottimo film, Zivago non riesce a raggiungere il livello dei due grandi capolavori del regista (Lawrence d'Arabia e Il ponte sul fiume Kwai), a causa di una certa lentezza del racconto e dello stile che ne fa un film che ha risentito non positivamente del trascorrere del tempo.
Xamini: Secondo solo a Locke, nel suo genere (thriller mono ambientazione, quasi mono volto), si avvale anch'esso di un'interpretazione di tutto riguardo e di una regia che trae il meglio dalle due stanze che ha a disposizione, arrivando addirittura a giocare su luci e colori con un piccolo espediente. Allo spettatore è lasciato il compito di immaginare, attraverso suoni, voci, toni e, nonostante l'assenza di immagini, scenari e scene risultano assai vividi. Altro buon sperimentale.
Galbo: Considerato un film minore dell'opera del grande John Ford, I dannati e gli eroi è un apprezzabile tentativo del regista di smarcarsi dai temi narrativi consueti per affrontare delle tematiche diverse come quella del razzismo nell'esercito americano. La storia del sergente Rutledge viene raccontata dal regista in un'opera che mescola abilmente il genere giudiziario a quello militare, non disdegnando i toni del thriller (un colpo di scena chiarisce la vicenda). Qualche calo di ritmo rappresenta il limite di un film comunque godibile.
Nando: Il grande scrittore americano in un evento della sua giovinezza narrato con garbo senza eccessivi sentimentalismi ma con un occhio passionale. Discrete la ricostruzione scenografica e l'indagine psicologica dei due protagonisti, lievemente macchiettistico il doppiaggio del medico con carenza napoletana. Appropriati i due interpreti.
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 17:50 17:50 su Rai Movie
B. Legnani: Western iberico-italiano che porta avanti due trame che poco si intrecciano, quasi da far pensare che siano nate in modo indipendente. Una vede una serie di vendette trasversali che manco la mafia, l'altra un rapimento ed un ritrovamento d'infante non proprio lineari. Dialoghi così così, con qualche momento un po' surreale. Qualche faccia cara, qualche faccia che non convince (in primis il giovane Romero Marchent), qualche snodo assai carente di logica. Chi vuole la violenza la trova: ma molto, troppo, di tutto il resto manca, e in modo crepitante. Se vi contentate...
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Capannelle: Un Verdone tipicamente malinconico e con qualche venatura sofisticata. Da elogiare il tentativo di rinnovare l'ambientazione della storia in chiave più moderna e meno paesana, anche a costo di sacrificare la resa dei personaggi stessi. Anche se poi gli elementi di comicità sono sempre quelli: insicurezze varie, la sfiga onnipresente, le ripicche sentimentali, l'uomo (im)maturo che vuole darsi un tono, etc. Brava la Gerini, sia come spontaneità messa in mostra, sia come "cattiveria" del personaggio.
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 2
Pigro: Parodia demenziale di Spider-man e, più in generale, delle saghe dei supereroi. Tra battute e battutacce, gag e slapstick, politicamente scorrettissimo, con buona abbondanza di chiavi comiche goderecce o chiassose da teenager ma senza mai scadere eccessivamente nel volgare, il film ha momenti davvero divertenti (soprattutto se si ha in mente l’originale) grazie ad alcune trovate che riescono a strappare più di una risata, sia pure in mezzo ad altre più banali. Nielsen in secondo piano, ma impagabile.
Daniela: David è una vedova battagliera che alleva aragoste, Golia il proprietario della linea ferroviaria per colpa della cui tirchieria una grossa partita di crostacei è defunta durante il trasporto. Lotta impari? Nelle commedie hollywoodiane del tempo, Golia ovviamente non ha speranze, anche senza contare che la vedovella è affiancata da un avvocato boy-scout aspirante sindaco da sempre innamorato di lei. Pellicola piacevole ma alquanto risaputa, in cui la modestia delle sceneggiatura è riscattata almeno in parte dalla regia abile dello specialista Quine e della professionalità del cast.
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Rai Premium
Caesars: Filmettino per la tv, senza grosse sorprese, che ha il pregio d'intrattenere piuttosto piacevolmente toccando anche un tema scottante e purtroppo di estrema attualità come quello della disoccupazione dei non più giovanissimi. Buona la prova dei protagonisti (Marcorè e Morelli), al servizio di una storia che nella prima metà convince un po' di più, per poi calare vistosamente nel finale. Indubbiamente una pellicola che regala quanto ci si aspetta da un prodotto di questo genere. Nel complesso guardabile.
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 21:25 21:25 su NOVE TV
Galbo: Mediocre sequel di un buon film, Milano Palermo: il ritorno rappresenta un'occasione sprecata. Il regista sceglie di affidarsi ad un linguaggio prettamente televisivo così che sembra di assistere ad una delle tante fiction che passano quotidianamente sul piccolo schermo e che riguarda prevalentemente la parte drammaturgica, affidata a luoghi comuni e i dialoghi talora veramente imbarazzanti. Rimangono discrete come nel film precedente le scene d'azione ma è veramente troppo poco. Peccato!
Martedì, 18/01/22 ALLE ORE 23:10 23:10 su Rai Movie
Buiomega71: Grandissimo cinema quello di Anderson, che già dall'incipit prende le viscere in una narrazione al fulmicotone come non si vedeva da tempo (suicidi che manco Macchie solari o E venne il giorno, surreali, grottesche e crudeli beffe del destino: il sub sull'albero, il giocatore che si fa saltare il cervello, le liti isteriche tra marito e moglie a suon di schioppettate) e in tre ore intensissime si scoperchia il vaso del dolore, della solitudine, della malattia, della morte e dell'amore fino al finale apocalittico. Opera lancinante di fulminante potenza emotiva.
MEMORABILE: La crisi isterica di Julianne Moore in farmacia; Il sorriso di Melora Walters che chiude il film; La dolorosa confessione di Jimmy Gator alla moglie.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 00:45 00:45 su Rete 4
Ruber: Filmetto tv abbastanza sciapo e uguale a tanti altri; quindi con una sceneggiatura scritta alla velocità della luce e senza dare un minimo di carattere ai personaggi. Due sorelle di cui una finita in carcere per l'uccisione della madre anni prima, uscendo cercherà la verità. La poca tensione viene lasciata solo ad alcuni momenti che da soli non riescono a tenere su un thrillerino da due soldi, con attori da low budget che si muovono come manichini senza dare alcun spessore ai loro personaggi.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 02:50 02:50 su Rai Movie
Saintgifts: Alla vicenda di Hadji e della sua famiglia Hazanavicius affianca quella di Kolia, un ragazzo russo reclutato a forza nell'esercito e spedito in Cecenia. È il punto che diversifica questo film da quello di Zinnemann, oltre ai diversi contesti in cui si svolge la storia. La sceneggiatura di Hazanavicius usa qualche artificio per dare più forza al dramma e fare di Hadji un vero eroe bambino, sfruttando tutte le capacità di recitazione del bravo Mamutsiev. In parallelo si vede la trasformazione di Kolia a opera della guerra e relativo messaggio.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 02:55 02:55 su Rete 4
Giùan: In qualche modo giro di vite della filmografia dell'amato Gianni, è un film diretto e complesso, popolare e ambizioso, umile e ostile, livido e appassionato, il cui stesso insuccesso è significativo. Permeato senza sosta da un insostenibile tenerezza e, quasi suo malgrado, da uno sconcertante horror vacui, ha nelle sue incongruenti ellissi, nei suoi evidenti vuoti e buchi, le ragioni stesse della propria forza "romanzesca" e di una verità esemplare e "filosofica". Lo Verso feticcio insostituibile, Giuffrida probabilmente troppo necessariamente debole.
MEMORABILE: La famiglia foggiana che cerca un incomprensibile indirizzo; L'educatore Gifuni al battesimo; Il finale.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 04:55 04:55 su Rai Movie
Gestarsh99: Drammone proletario afflitto da un negativismo sfiduciato, nerissimo e irrevocabile, in cui Squitieri cerca di anatomizzare la vita d'inferno degli immigrati meridionali al nord, piccola gente oberata da un lavoro spersonalizzante e dal grigiume irrespirabile di città-prigioni. E screma la periferia operaia sottomessa al sudore e al sacrificio dai grandi centri urbani dediti ai vizi dissoluti; passa, osserva, girovaga a vuoto, schiamazza a vanvera senza mai riuscire a chiudere il cerchio assertivo né a quagliare risultati comprensibili. La classe operaia va in paradiso? Macchè, se ne torna al paesello.
MEMORABILE: Le stoccate all'irresponsabile terrorismo ideologico di militanti e intellettuali "bene"...
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 06:05 06:05 su Cine 34
Galbo: Pessimo esempio della televisione che "contamina" il cinema, Streghe verso nord è il punto più basso della dignitosa ma non esaltante filmografia di Giovanni Veronesi e rappresenta il tentativo di sfruttare la popolarità di un personaggio del piccolo schermo (Mammuccari) in quello che dovrebbe essere un fantasy all'italiana ma che altri non è che un pasticcio mal fatto, con una sceneggiatura quanto mai rimaneggiata ed un protagonista fuori posto. Da evitare.
Daniela: Ex pugile americano a Parigi, aspirante scrittore senza un soldo, viene assunto da una ricca famiglia come tutore dell'ultimo rampollo della dinastia e si trova implicato in un complotto di un gruppo revanchista... Trama intrigata non sempre equivale a trama intrigante: qui c'è molto fumo e poca sostanza, tanto è vero che, dopo un inizio promettente (il cadavere nella Senna), la vicenda perde rapidamente di interesse per naufragare nella parte di ambientazione romana, né valgono a tener desta l'attenzione le prestazioni del cast, tutte di routine, compresa quella del sornione Welles.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 16:25 16:25 su Rete 4
Fedeerra: "Ritratto in nero" fa parte del prolifico filone dello psycho-thriller borghese, nel quale i personaggi sono perlopiù esseri spregevoli e crepuscolari, manipolati dai soldi, dalla vendetta e, come in questo caso, da un sentimento morboso e al limite del masochismo. Cast splendido, in cui spicca la granitica Virginia Gray in un ruolo minore. Fotografato con estremo gusto da Russell Metty.
Herrkinski: La vita in detenzione di due innocenti, dagli anni '30 fino ai '90, è affrontata con un piglio originale che mischia commedia e dramma nelle giuste dosi; c'è spazio per i battibecchi del duo Murphy/Lawrence - entrambi ottimi - ma anche per momenti di riflessione sul razzismo, sulla solidarietà e sulle tragedie dei carcerati. Il tono è sempre leggero e c'è spazio per caratterizzare anche il resto del cast; ne esce un lavoro corale dolceamaro, forse fin troppo sottovalutato, con un finale beffardo ma edificante. Valido il trucco "invecchiante" di Baker, realizzato con spfx pratici.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 17:25 17:25 su Rai Movie
Caesars: Tessari si cimenta col peplum e per farlo decide di intreprendere la strada dell'ironia; la scelta risulta migliore sulla carta che nella realizzazione, infatti il divertimento latita assai in una pellicola che forse avrebbe beneficiato di una minore lunghezza (si arriva quasi alle due ore). Non pensavo certamente di potermi trovare davanti a un capolavoro, ma lo spettacolo è risultato leggermente inferiore alle mie aspettative, anche perchè la noia ha fatto capolino più volte durante la visione. Non pessimo ma lontano dalla sufficienza.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 19:25 19:25 su Rai Movie
B. Legnani: Lungometraggio molto buono del duo, superiore alla media, con alcune cose da antologìa, specialmente i "double take" di Ollio: il film ne è quasi un’esaltazione. Grandi presenze di Finlayson e di Billy Gilbert. Il meccanismo iterativo delle scale ricorda quello della comica premio Oscar in cui è lo stesso Gilbert a ricevere dai due La scatola musicale.
MEMORABILE: Ollio che, equivocando, crede che Stanlio sia privo di una gamba.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Dusso: Parte bene dal punto di vista del far ridere, poi prende strade un po' più serie con qualche guizzo qua e là. De Luigi è indubbiamente molto simpatico (come sempre), la Casta ha un personaggio non molto interessante e tra i due la parte comica è inesistente (meglio quando le cose sono più serie). Finale meno prevedibile del solito, anche se poi la vicenda si perde, ma la chiusura con la scena all'aeroporto è davvero simpatica.
MEMORABILE: La ragazza che parla velocissimo ("cesenasta"); La portiera pugliese.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Difficilmente la "Besson Family" ne sgarra una quando ha a che fare col lancio promozionale di giovani eroine abilissime nel maneggiare armi da fuoco, strategie logistiche e funambolismi felini: la nero-ispanica Saldana, anguilliforme lupinessa del parkour, non fa rimpiangere neanche per un istante la capofila Nikita. Non è solamente un action steso con affinata competenza ma anche una storia di sentimenti feriti, di affetti perduti, di caccia senza quartiere alle allodole del dolore attraverso lo specchio identificativo orchidàceo, simbolo di passione, audacia e orgoglio inconcusso.
MEMORABILE: L'agguato omicida nella singolarissima piscina verandata ridotta a "squaloteca".
Galbo: Basterebbe la prima mezz'ora di questo film a consacrare Spielberg come uno dei più grandi registi di tutti i tempi, capace di passare dai toni della commedia, al dramma, dalla fantascienza al genere bellico appunto. Ma tutto "Il soldato Ryan" è un grande film, girato e fotografato con maestria (e montato egregiamente); perfetta la scelta del protagonista, vero e proprio uomo comune che diventa, per circostanze terribili, eroe per caso. Una delle migliori prove di Tom Hanks.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Galbo: Inizia in modo un po’ “faticoso” per lo spettatore (per i continui cambi di prospettiva temporale), ma si rivela un buon noir quello diretto da Andrea Zaccariello, tratto da un’opera letteraria omonima. Sceneggiatura ben strutturata, che riannoda progressivamente tutte le (non poche) sottotrame disseminate, attori in parte, con Riccardo Scamarcio autore di un’ottima prova e buona scelta delle location. Inusuale ma molto felice la scelta della colonna sonora a base di rock progressive. Un buon film.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Rai 4
Siska80: Bell'action a sfondo ambientalista che lancia un messaggio di denuncia contro lo sfruttamento degli animali. Al centro della storia un gruppo di eroine: non soltanto la spavalda soldatessa protagonista, ma anche le tre giovani in ostaggio (le quali imparano giocoforza a difendersi dai pericoli più impensabili); senza contare la mastodontica leonessa pronta a dilaniare chiunque tenti di lederne spazi e diritti. Ben scelto il cast, azzeccata l'idea di inserire battute umoristiche nei momenti di maggiore tensione, discreti gli effetti speciali (ad eccezione della belva, palesemente digitale).
MEMORABILE: Il varco aperto dalla dinamite; La sparizione di Asilia; La trappola di Sam.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 21:25 21:25 su Rai 1
Markus: Secondo questo film essere single è una grave patologia. Con questo quantomeno spiritoso spunto - qui dato per quasi serio - la pellicola si rifà a tutto quell'universo forse meglio rappresentato nei vari Sex and the City e compagnia aberrante, dato per anni in pasto alle trentenni “stressate”. Tutta una serie di personaggi-macchietta senza un minimo d’introspezione psicologica che, a giudicare dalle compiaciute risate femminili in sala, evidenziano una certa diffusa limitatezza. Destinazione tv, ma... che tristezza!
Caesars: Un film discreto che ha avuto un successo (anche di critica) ben al di là del suo effettivo valore. La storia dell'amore "maledetto" non è certo nuova, anche se qui si ha la variante che i protagonisti sono due rudi cowboy e non avrebbe nuociuto alla pellicola una durata un po' inferiore. Il regista Ang Lee comunque si avvale di buoni intrepreti e di una bellissima fotigrafia e anche il suo mestiere aiuta a mantenere il prodotto su valori più che accettabili. Non irrinunciabile, ma una visione può meritarla.
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 22:50 22:50 su Cine 34
Daniela: Sfidando ogni logica, il personaggio interpretato (male) da Asia Argento riesce ad essere nello stesso tempo pesante ed inconsistente in questo filmetto da due lire in cui l'unica cosa gradevole è il titolo giocoso, smentito da un andamento ondivago e sonnolento. I tre attori maschietti hanno fatto di meglio in altri contesti, qui sono solo pateticamente inadeguati, essendo inchiodati a ruoli da bischeri per colpa di una sceneggiastura che qualsiasi attore avveduto dovrebbe rifiutare "a prescindere".
Mercoledì, 19/01/22 ALLE ORE 23:35 23:35 su Rai Movie
Manfrin: Crudo, efferato, cruento come può esserlo un duello all'ultimo sangue tra spietati criminali a caccia di un bottino e dove la polizia non sta certo a guardare. Film di notevole impatto e girato da Placido con efficace realismo. Adeguata la colonna sonora e cast sempre all'altezza.
Xamini: Partendo da una premessa niente affatto semplice, De Angelis (e il parco attori tutto, in primis le sorelle Fontana) riescono a evitare le storture del grottesco e a dipingere (anche con l'aiuto di una fotografia moderna e pulita) un dramma ben riuscito. Sebbene la vicenda sia tutto sommato semplice e priva di slanci particolarmente estrosi, rimane sempre aderente alla realtà degradata che racconta e senza sbavature riesce nell'intento di sfiorare un'ombra di poesia.
MEMORABILE: Le due protagoniste, intensamente belle; le canzoni, perfettamente calzanti e in grado di definirne l'atmosfera.
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 02:20 02:20 su Cine 34
Zender: Un Abatantuono al meglio delle sue possibilità nell'ambito del registro più contenuto, una commedia delicata e dolce che senza stupire sa come rendersi piacevole: lavorando sullo spessore dei personaggi, sfruttando la profondità di sguardo del protagonista e il tono insolito della sua interpretazione, muovendolo bene mentre si confronta con le quattro donne che lo circondano (Sastri, Guerritore, Sandrelli, Giordano), scegliendo location non comuni e lasciando ampio spazio alle musiche di Piovani.
MEMORABILE: Gl incontri con Amanda Sandrelli all'ombra della chiesa di San Clemente.
Herrkinski: Incoerente: ma Albertini non era morto nel primo episodio? E Mark non si chiamava Terzi di cognome? Non si era dimesso dalla Polizia? E non aveva quell'accento burino! Insomma, Massi e Sacchetti reinventano il personaggio e la storia, mantenendo solo Gasparri nel ruolo di protagonista. Se si supera questo cambiamento, il film risulta anche un buon poliziottesco, con un bel cast e un ritmo adeguato. Non mancano neanche qualche sprazzo ironico e parecchia violenza, oltre alle consuete musiche di Cipriani. Una conclusione del ciclo insolita.
Reeves: Improbabile scontro tra esercito polacco e quelli kirghiso sullo sfondo di una complicata vicenda di fratelli che si combattono e di donne che vengono vorticosamente rapite e liberate. Gli scontri e i duelli sono continui ma non riescono mai a far decollare il film, che risulta inutilmente complicato nella trama. Yvonne Furneaux un gradino sopra tutti gli altri, bella e dannata.
MEMORABILE: Il povero prigioniero cinese, torturato dai nemici e ucciso da chi dovrebbe liberarlo...
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 04:55 04:55 su Rai Movie
Giùan: Figurativamente clamoroso, narrativamente melodrammatico, filologicamente documentatissimo, il film è un raro incanto, un prezioso gioiello di lussuria, perdizione e amor fou in cui Visconti riesce però stregonescamente (con una magia che sa però di dedizione e puntiglio) ad incastonare la pietra della Storia, quella a cui i dannati ed i perduti come Mahler e Livia non sanno partecipare, ritenendola forse tediosa e lineare Missione a cui solo i monotoni Conti Serpieri si posson dedicare. Interminabili applausi operistici per Alida Valli e Aldo Graziati.
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 07:00 07:00 su Rai Movie
B. Legnani: Giusti ne apre la scheda del suo "Stracult" con "Ultracult". Più che motivato. Che dire? Volendo massacrarlo, la strada sarebbe in discesa, ma emana un'aura di follia, con molte cose (i dialoghi, per esempio) che s'inquadrano in una situazione particolare (da sceneggiata, ovviamente), in cui il metro valutativo va necessariamente rivisto. Cast incredibile (pazzesca la Gallotti con accento francese), con Merola che emana un fascino bizzarro ("terribile e fantastico", ancora Giusti), come molti altri. Non funzionano per nulla Cannavale-De Vico, ma li si ama lo stesso.
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 07:40 07:40 su Cine 34
B. Legnani: Fra i meno riusciti del grande Maestro. Il film affoga nell'orgia rutilante di una splendida fotografia (probabilmente piacerà ai baviani di stretta osservanza) e riserva le cose migliori nel recupero del ricordo (bellissima la recita parrocchiale). Ma, quando deve narrare i trìboli della protagonista, la storia (scritta da quattro uomini) funziona nella descrizione del vilissimo uomo-marito, ma stenta e si ingarbuglia quando si fa dalla parte di lei. Mini cameo di Guido Alberti: è il giocatore seduto di fronte al più riconoscibile Mino Doro.
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 09:55 09:55 su Cine 34
B. Legnani: Debolissima continuazione del successo televisivo, che però ebbe riscontro, proponendo ciò che il pubblico di allora voleva. Visto oggi, fanno restare basiti una vicenda in confronto alla quale il singolo libro di Salgari è verosimile (è così esagerata che viene quasi da tifare per gli inglesi), la spudorata facilità degli incontri nella giungla con chiunque lì si voglia trovare, interpretazioni spesso così così, dialoghi grotteschi (nei quali è spesso da brivido l'assenza del congiuntivo: si sente perfino un "Temo che avete"). Ma all'epoca bastava avere Bedi nel cast, per cui perché faticare?
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 17:40 17:40 su Rai Movie
Faggi: Niente di che ma simpatico, questo western umoristico e scanzonato che non manca di dosata ed efficace violenza e tratta con ironia alcuni dei tópoi cardine del genere (pistoleri infallibili, ambite miniere d'oro, rivoluzioni). La regia ha carattere, i personaggi reggono la parte e diverse sequenze sono genuinamente divertenti. Intrattenimento senza pretese e con una sua dignità.
MEMORABILE: "Sapete cosa vi dico? Questa rivoluzione può finire solo in un modo: a puttane" (così Spirito Santo e poi stacco su una dozzina di "signorine").
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 19:00 19:00 su Cine 34
Galbo: Dopo il tutto sommato riuscito Bisbetico domato, la coppia Celentano/Muti torna con questa commedia che ripropone la classica situazione della principessa viziata e dell'uomo di umili origini che fa di tutto per conquistarla. Purtroppo la brillantezza del primo film non si ripete con questo, che si basa su situazioni viste e riviste e poche situazioni brillanti per lo più affidate all'estro di singoli attori tra i quali spicca Adolfo Celi.
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Il Dandi: Dopo il gioco di società di Perfetti sconosciuti Genovese vuol rendere ancor più radicale il suo approccio a una situazione mono-tematica (e mono-location). Purtroppo non trova altra ispirazione che il remake di una serie cult Usa, il che appiattisce la narrazione in uno stile pur interessante ma televisivo. Il gioco riesce, ma solo per via di alcune azzeccate interpretazioni e di una sceneggiatura valida ma copincollata (definirla derivativa sarebbe poco). Efficace il Mastandrea minimale, che saggiamente rinuncia a istrionismi diabolici.
MEMORABILE: "L'hai fatto per te".
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Pigro: Vecchio asso del furto di altissimo livello si mette in società con una giovane, mettendo a segno grandiosi colpi. Il film, molto spettacolare, è ben sceneggiato e ben diretto e si avvale di due protagonisti di grande professionalità. Rimane un po' di perplessità sulla storia, le cui esagerazioni trasformano il tutto in un favoletta, anzi nell'ennesima variazione di molti "già visto". Ma la qualità del prodotto è talmente buona che il film si fa vedere con piacere.
Markus: Discreto action-movie che si giova (oltre che della “spaccona” presenza di Stallone) di una splendida ambientazione montanara (americana ma anche italiana, a Cortina D’Ampezzo, nelle Dolomiti). Le vertigini di corde sospese nel terrificante vuoto a decine di metri da terra e lastre di granito ghiacciato da scalare senza timore fanno da robusta quanto avvincente ossatura del film, che già di per sé può contare su un buon ritmo e una sceneggiatura semplicemente efficace. All’epoca fu accolto alquanto bene, ma col tempo è stato forse un po’ dimenticato; è cinema di consumo.
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Galbo: Diretta dagli autori del sopravvalutato Crazy stupid love, una commedia brillante sul mondo delle truffe e degli imbroglioni di alto bordo. La trama è poco originale, ma si nota indubbiamente una certa eleganza nella realizzazione che comprende la cura nell'ambientazione e in generale una messa in scena che non bada al risparmio. Tra gli attori, la sorpresa è costituita dalla bella e brava Margot Robbie, mentre Will Smith è autore di una prestazione routinaria e non particolarmente brillante. Non un capolavoro ma abbastanza godibile.
Capannelle: Il regista di Pretty Woman prova a ripetersi ma lo fa senza troppo brio. La Hudson non demerita, intendiamoci, la storia poggia sul consueto contrasto famiglia-carriera ma il risultato generale è un tantino artificioso. Valga per tutti l'esempio di Hector Helizondo, là superbo interprete di un ruolo secondario, adesso ridotto ad una semplice macchietta.
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Anthonyvm: Pur senza sapere quanto questa versione del romanzo della Christie targata BBC (e "incupita" come le altre della stessa categoria) differisca dalla fonte, si tratta di un buon giallo, elegante ma crudele, popolato da personaggi ben delineati e affidati a un cast efficiente. La drammatica storia di base è interessante e lo script, fra flashback, rivelazioni e false piste, sa bene come manipolarla per renderla accattivante fino in fondo. Numerosi e ben centrati i colpi di scena. Consigliato.
Giùan: Disimpegnato e riuscito. Leterrier filma il consueto copione adolescenziale di Besson sostituendo tuttavia alla talvolta insopportabile spocchia spiritualista dell'autore di Nikita, un umile disincanto capace di trasparire in pellicola. Il film scivola così aereo, dinamico e potente come i colpi di Jet Li (che conferisce spessore anche drammatico alla sua performance) coreografati da Wo-Ping. Eccentrico quanto fondamentale, nella riuscita del fumettone, l'apporto di due maschere infallibili quali Freeman e Hoskins. Perfetto il contrappunto Massive-piano
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su NOVE TV
Gestarsh99: Salito in regia, lo sceneggiatore de La promessa dell'assassino capitalizza avvedutamente luoghi e atmosfere del capodopera di Cronenberg, inflettendo questo cupo noir notturno nel substrato di una Londra ambigua e immorale, abitata da frotte di clochard e taglieggiatori cinesi, mercanti di clandestini e picchiatori di prostitute. Ortocentro dell'amaro viluppo, una catarsi bilaterale, che mobilita tanto l'ex militare di Statham quanto la suora poco canonica della Buzek, entrambi in fuga da un passato di violenze subite e perpetrate, alla volta di una giusta redenzione liberatoria. Avvincente.
MEMORABILE: Statham che scaraventa giù dal grattacielo il picchiatore di prostitute...
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Caesars: Cambio di regia e bisogna dire che la cura ha avuto i suoi effetti. Rispetto ai primi due capitoli il terzo appare infatti meno "bambinesco" e più cupo; forse adirittura un po' troppo se si pensa ad un pubblico infantile. Purtroppo Richard Harris è venuto a mancare e così il ruo posto, nel ruolo di Albus silente, è stato preso da Michael Gambon, bravo ma non certo come il suo predecessore. Lo sviluppo della saga incomincia a farsi più interessante.
Giovedì, 20/01/22 ALLE ORE 23:10 23:10 su Rai Movie
Pigro: Cieca e sola, in balia di criminali disposti a tutto. Un thriller cattivissimo, che si basa sulla tortura psicologica che un vedente può infliggere a un non vedente per piegarlo e vincerlo. Ma la lotta, apparentemente impari, si ribalta come in un racconto di Wells, convincendoci del relativismo dei nostri sensi (il titolo originale "Aspetta fino al buio" è più impressionante e corretto della traduzione). La suspence è altissima, e sono eccezionali la lagnosa ma intensa Hepburn e il diabolico Arkin a condurre il claustrofobico duello.
Galbo: A metà tra il film bellico e il thriller investigativo, Green Zone è un'opera estremamente godibile e ben realizzata. Merito di una buona sceneggiatura che diverte ed informa, la regia personale di Paul Greengrass (che arriva dopo i convincenti film su Jason Bourne) e un valido cast con un convincente Matt Damon ed un giustamente ambiguo Greg Kinnear.
Venerdì, 21/01/22 ALLE ORE 00:10 00:10 su Canale 5
Galbo: Sorta di Attrazione fatale 2.0 che ha per vittima un incauto architetto, padre e marito amorevole, che apre la porta alle persone sbagliate. Un discreto thriller diretto con eleganza da Roth che ha il merito di scegliere bene la parte femminile del cast, meno quella maschile con Keanu Reeves volenteroso ma spaesato. Il ritmo si mantiene alto, con qualche colpo di scena ben assestato. Peccato per il tono inutilmente moraleggiante del finale in piena coerenza con cattive abitudini di certo cinema americano. Non male ma poteva essere meglio.
Giùan: Capolavoro dall’intatto impatto visivo e concettuale. Fellini si inoltra, attraverso la malinconica maschera di Marcello in un devastante viaggio al termine della civiltà cristiana e dentro l’ansia borghese, che compendia inserti quasi documentaristici a impennate di virtuosistica visionarietà. Ne deriva un'opera di esemplare plasticità che è pure un modo nuovo di far cinema, di guidare la mdp come uno psicanalista il flusso di coscienza di un paziente. Radente come un bisturi eppure disincantato, così profondamente profano da incarnare la trascendenza.
MEMORABILE: Tra le troppe cose indimenticabili, mi piace rammentare la prova d’attore meravigliosa di Pisu e tutta la scena del night.
Venerdì, 21/01/22 ALLE ORE 04:20 04:20 su Cine 34
Pigro: Sceneggiatura poco frizzante nonostante il soggetto (con riferimento alla Tempesta shakespeariana: l’isola col padre mago che custodisce la figlia), o inesperienza di Bozzetto nel passare al lungometraggio? Sta di fatto che una bella idea che riprende il corto La cabina (l’andirivieni per una porta spaziotemporale, con inseguimenti, invenzioni, amori e mille altre trovate umoristiche) si concretizza in un film privo di smalto, più in sintonia con la piatta commedia italiana che col rutilante ottovolante narrativo di Zemeckis.
Markus: Misera trasposizione del romanzo "Senilità" di Italo Svevo (per il quale, nel 1962, era già stato tratto un omonimo film) adattata ai patinati Anni '80. La prosperosa Serena Grandi assurge a protagonista ma, tolti i meriti che madre natura le ha dato e le classiche calze nere con la giarrettiera, resta il limite - non da poco - di una interpretazione insufficiente. Accanto a lei il vuoto e spiace vedere una brava attrice come Valeria D'Obici costretta a spogliarsi per "adeguarsi" a questa squallida messinscena da soft erotico.
Venerdì, 21/01/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Nando: Ispirato ad una tragica vicenda italiana, il film, pseudo kolossal italo-sovietico, narra le vicende del compianto Umberto Nobile con tutti i suoi drammi umani e personali. Valido il cast e la narrazione cronachistica, tuttavia il quid si perde, lievemente, nell'analisi psicologica degli interpreti.
Venerdì, 21/01/22 ALLE ORE 07:10 07:10 su Rai Movie
Graf: Un buon film di Lizzani, non proprio un habitué del cinema comico ma, almeno in questa occasione, privo di gravezze ideologiche. Le peripezie del carabiniere a cavallo Manfredi, appena sposato e alla ricerca del suo cavallo rubato, vengono descritte con molto bonomia e amabilità e con una gentilezza di tocco che attutisce, fino al pudore quieto, qualsiasi intento di satira. Si ride, comunque, di cuore e di gusto, in questa tarda commedia rosa ambientata, nella seconda metà, in campagna e popolata di personaggi che sono tutti di estrazione paesana e popolare.
Venerdì, 21/01/22 ALLE ORE 08:55 08:55 su Rai Movie
B. Legnani: Tremendo. Quand'è apparsa la Madonna credevo che fosse una visione mistica, segno divino che mi purificava dal peccato di essere giunto lì e di volerlo vedere fino in fondo. Soggetto minimo, trama con risibili coincidenze, Al Bano pazzesco (pescatore che fa gli expertise!), Romina imbambolata, Baudo impacciato... Si dovrebbe ridere con Taranto che dice "faccio un repulisti", e Terzo e Cannavale che capiscono "chiamo la Polizia". Grande successo del tempo, il musicarello funzionò perché dava alla gente 90' coi miti della scarsa TV dell'epoca...
Galbo: Sequel del bel classico L'avventura del Poseidon, il film di Irwin Allen è incentrato sui soccorsi alla nave capovolta del primo film. Come nella migliore tradizione dei film di genere catastrofico prodotti negli Anni Settanta, anche questa pellicola si caratterizza per il cast composto da grandi nomi di Hollywood, ma questo non basta a mascherare la pochezza della sceneggiatura, che scorre sui binari del già visto, e con pochissime idee. Banale.
Venerdì, 21/01/22 ALLE ORE 12:30 12:30 su Rai Movie
B. Legnani: Terribile incursione di Lenzi nel mondo western. Sceneggiatura (correità di Marco Leto) che è incerta sulla strada da prendere, finendo con l’essere un micidiale mix fra spaghetti tradizionale e spunti spesso deliranti (che il borgo sperduto ospitasse un manicomio è già folle: che muoiano solo gli infermieri e che i degenti siano messi in carcere va oltre il tollerabile). Ovviamente Lenzi ci mette i doppi giochi, ma non si stupisce nessuno (come non sorprende il pazzo che torna nel prefinale). Lawrence a disagio, Ireland non ci prova neppure. Anonimi gli altri, tranne Piero Lulli.
Galbo: Tentativo (non riuscito dal punto di vista commerciale) di replicare il successo dell'ottimo Un pesce di nome Wanda, "Creature selvagge" riunisce il cast anglo-britannico del primo film per una storia ambientata stavolta in uno zoo. Il risultato è una commedia divertente, non priva di ambizioni narrative (una satira della società dell'immagine e del mondo dello star system) ma lontana dai ritmi e dai tempi perfetti della commedia che contraddistinguevano Wanda. Il film è tuttavia un'occasione piacevole di evasione.
B. Legnani: Non sono certo un bondofilo, ma questo film non mi è per nulla dispiaciuto. Pur nella sua fantasia, è molto più credibile, e di conseguenza cartesianamente accettabile, di altre opere della saga. Il problema fu, lo si sa, l'interprete principale, chiamato ad assolvere un compito probabilmente impossibile per chiunque. Spettacolarmente bella la Rigg e divertentissimo il peregrinare di Bond nelle vesti di esperto di araldica. Debole il finale, non solo perché scontato. Vanto tricolore la presenza di Ferzetti.
Daniela: Nella Francia pre-rivoluzionaria, un aristocratico dalle idee progressiste compie audaci imprese con il volto coperto da una maschera. Quando viene sfregiato, per non essere scoperto chiede aiuto al fratello gemello, timido quanto lui è spavaldo... Dumas babbo fornisce il canovaccio, Christian-Jaque la sua abilità nelle trasposizioni in costume, ma il risultato è meno felice rispetto a Fanfan la Tulipe e non solo per la minore originalità. Delon è bellissimo ma pare più a suo agio in ruoli torbidi e tormentati piuttosto che in chiave brillante. Spettacolo non sgradevole ma un poco deludente.
Venerdì, 21/01/22 ALLE ORE 19:00 19:00 su Cine 34
Gabrius79: Fabio De Luigi passa dietro la macchina da presa, si dirige come attore e ne viene fuori una commediola che parte benino ma che poi perde i pezzi per strada a causa di una sceneggiatura zoppicante. Qualche momento ridanciano non sopperisce alla mancanza di carisma della pellicola. Attori un po' spenti.
Venerdì, 21/01/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Herrkinski: Il film è davvero poca cosa, una commediaccia sexy poco originale e molto ripetitiva in riguardo all'assunto di base; a tenere in piedi la baracca ci pensano ovviamente i numerosi nudi delle procaci attrici, scene sexy abbastanza spinte per l'epoca e soprattutto la notevole prova di Montagnani, che con pesante accento milanese inanella moltissimi giochi di parole e doppi sensi veramente spassosi. Certo, la qualità dei dialoghi è a dir poco volgare, ma talvolta è davvero impossibile non farsi scappare una risata. Mediocre, ma si salva per Renzo.
Venerdì, 21/01/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Italia 2
Il Dandi: Commedia con un divertente John Travolta nei panni di un Arcangelo Michele che beve, rutta e si gratta le piume delle ali (e naturalmente si dimostra anche irresistibile e trascinante sulla pista da ballo, ça va sans dire); non funzionano però tutti gli altri (la fragile MacDowell e il cinico Hurt predestinati a finire insieme), e i risvolti sentimentali della seconda parte stuccano presto. Si fa vedere, e contestualmente dimenticare.
MEMORABILE: Ma lo sai che l'ho inventato io il matrimonio? Davvero! Un bel giorno dissi "facciamo una bella cerimonia".
Herrkinski: La prima parte è assolutamente divertente: Clint nei panni del sergente Gunny Highway se ne esce con battute eccezionali e in generale il suo rapporto con la truppa di lavativi e con gli antipatici superiori è davvero entusiasmante. La seconda parte del film purtroppo è poco più di un normalissimo film di guerra, neanche tanto spettacolare. Rimane una indubbia professionalità di fondo e se si riesce a superare l'americanismo a tutti i costi che la pellicola sprizza da ogni fotogramma, risulterà un film con ottimi momenti e un grande Clint.
MEMORABILE: Troppe battute per essere citate tutte, ma di sicuro l'inizio in galera è grandissimo!
Tarabas: La provincia bianca è sempre un bersaglio comodo; perbenismo, ossessioni, vizi nascosti nei salotti pieni di buone cose di pessimo gusto. Samperi si trovava più a suo agio nella sulfurea Sicilia, la polverosa Vicenza degli anni 50 finisce con l'impolverare anche il regista. Tecnicamente il film non è male, ben fotografato e tutto sommato il rapporto serva-padrona è descritto bene nei suoi ribaltamenti di prospettiva. Certo, ci sarebbero volute attrici migliori.
Venerdì, 21/01/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Cine 34
B. Legnani: Tremenda pellicola di Dallamano, nella quale il puttaniere Stander (già non è granché, ma qui è al suo peggio) fa soldi vendendo i quadri di Caprioli, che sostituisce con riproduzioni (trovata mica nuova: si pensi a Soffio al cuore). Tutto serve a far sì che il peccato, ma a spettatore già estenuato, arrivi, vale a dire che Cenci (mediocrissimo) si faccia la Fenech (qui al massimo splendore). Fa quasi senso vedere Caprioli in una porcheriola del genere. Da evitare con la massima cura.
Giùan: Sergio Martino "ripulisce" tutto ciò che di ultra pecoreccio e platealmente "rozzo" (o ruspante se volete declinarlo positivamente) c'era nella commedia erotica anni '70 per confezionare un prodotto più vicino alla pochade classica piena di sottintesi piuttosto che di vere e proprie "visioni" da buco della serratura. In tal senso son anche da leggere le presenze "eleganti" nel cast della Bouchet e di Solenghi. Lo stesso Montagnani è contenuto rispetto al suo standard mentre spadroneggiano Banfi, la Merlini e Renzo Ozzano gaio Pugacioff. Divertente!
MEMORABILE: Le scene nella camera del violinista russo; il finale "assiderato".
Sabato, 22/01/22 ALLE ORE 01:00 01:00 su Rai Movie
Galbo: Davvero meritevole questo film di Robert Redford, che assolve il duplice compito di informare (su un episodio non conosciutissimo della storia americana) e di intrattenere, allestendo uno spettacolo di alto livello non scevro (anzi fortemente caratterizzato) da critiche al sistema giudiziario dei tempi. Diretto egregiamente, il film si avvale dell'ottima interpretazione del cast, con una bella prova dei due protagonisti.
Deepred89: Amore e rimpianti in tre episodi che, al netto di verbosità e di qualche caduta di stile, riescono mediamente a colpire nel segno con la sola forza della sceneggiatura. Si inizia col segmento migliore, intenso e senza fronzoli, si passa a un secondo sempre spesso sul filo del ridicolo ma coinvolgente e mai scontato (con qualche eco dell'incipit scolastico di Storytelling), si chiude con l'episodio peggiore e più ambizioso, evanescente nei contenuti e forzato nelle reazioni dei suoi due personaggi. Regia sobria, buon cast.
Fauno: Diciamo che il film ha un'ottima estetica e la dote non indifferente di far paventare allo spettatore ogni possibile alternativa, anche la più grottesca o demenziale, per venire a capo dell'enigma, senza mai considerare di basso livello il tutto. Lo stile composito di Ercoli è quasi unico e gran parte del merito va al fatto di avere avuto Nieves Navarro non solo come attrice, ma anche come moglie. Il film, pur se molto buono, non è ancora il suo capolavoro, che però non tarderà a venire, per di più con un cast discretamente sovrapponibile...
MEMORABILE: Il ghiaccio, ma il punto più alto è il tentato omicidio che dà il titolo al film.
Sabato, 22/01/22 ALLE ORE 02:50 02:50 su Rai Movie
Herrkinski: Notevole e sottovalutato lavoro di Puglielli che guarda tanto al giallo argentiano quanto al thriller da "torcia & pistola" alla Seven; la commistione dei due stili è realizzata con cognizione di causa e portata su schermo con stile visivo affascinante grazie a una fotografia di alto livello e una regia fantasiosa ma mai pacchiana. Discreto il cast, comunque sopra la media dei prodotti italiani; non mancano sequenze forti di un certo impatto e un'atmosfera sulfurea e arcana. Lo script verte su cose a tratti già viste, ma riesce a coinvolgere.
Xamini: Un sentimentale splatter, se vogliamo darne un'immagine spiccia senza rendergli giustizia. Il lavoro di Ildikó Enyedi è, in realtà, fatto di onestà e scelte particolari: quella che concerne l'ambientazione principale, un mattatoio, nel quale non viene risparmiato alcunché e quella, fondamentale nella scrittura, dei due protagonisti, di lei in particolare, della scissione che vive anche nel titolo. Il filone del sogno con le sue metafore, inizialmente portante, finisce in maniera quasi inattesa per perdersi, ricordandoci che trattasi di altro cinema rispetto a quello d'occidente.
MEMORABILE: Il sogno; il mattatoio; la scena della vasca
Pigro: Il regalo è un gioco pericoloso nel quale si entra senza comprendere regole e confini. Un'idea affascinante, un meccanismo diabolico e ben congegnato, un film dal ritmo implacabile e stupefacente. L'incongruenza della storia è madornale, ma proprio grazie alla sua esagerazione la storia cattura con un'insidia kafkiana che rispecchia vagamente la sensazione claustrofobica di una società attuale del cui meccanismo ci sentiamo tutti rotella senza scelta. Intrigante.
Fedeerra: Ambientato quasi tutto in ambienti notturni, è un horror che sa accattivarsi il suo corteo di appassionati, ha una buona regia, attori in parte e una grande quantità di sangue. C'è qualche scivolone videoclipparo (in alcune sequenze si percepisce troppo l'uso della CGI) ma tutto sommato è un film che gode di un climax estremamente spaventoso e oscuro. Selvaggia la violenza finale.
Sabato, 22/01/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Storia
Markus: Secondo film diretto da Nichetti, è una felice presa in giro della pubblicità martellante (era il boom dei jingle) di quel periodo, che comunque Nichetti amava (essendo stato successivamente anche regista di alcuni spot). Il tema fu riaffrontato (forse meglio) con il successivo Ladri di saponette, ma qui, complice ancora l'aria frizzante di una Milano cabarettistica e frenetica, ha un suo senso di appagamento. Deliziosa, e forse la parte migliore della pellicola, la scena-sfottò su la "La tempesta" di Strehler.
Sabato, 22/01/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Jandileida: Infinito e troppo statico: in sintesi sono queste le "qualità" di questo mediocre filmetto che si perde in una storia confusa e al tempo stesso prevedibile, ravvivata qua e là da qualche buona scena di lotta e inseguimento. Come nel calcio, le figurine vanno bene per l'album Panini, ma se mancano la passione e la voglia la squadra non gira e i cuori sugli spalti non si scaldano: anche qui il cast, buono sulla carta, in realtà va avanti al minimo sindacale e lo spettatore si ritrova, senza volerlo, a cedere alle lusinghe di un comodo divano. Sbadigli.
MEMORABILE: Salto mortale con sedia incorporata per stendere il nemico.
Galbo: Film interessante sulla carta per la prospettiva di osservare le dinamiche di una famiglia alto-borghese, vista con gli occhi di una bambinaia (o tata). Nonostante ciò, il film non si può dire pienamente riuscito a causa di evidenti pecche della sceneggiatura, che descrive personaggi troppo stereotipati e che non crea situazioni coinvolgenti, strizzando troppo l'occhio sul versante della commedia familiare. Buona la prova del cast, specie del notevole Paul Giamatti.
Daniela: La vita di una bambina nella Germania nazista: dodicenne adottata da una coppia senza figli, impara a leggere e amare la lettura, diventa amica di un coetaneo compagno di classe e di un giovane ebreo nascosto nella cantina della sua casa... Accompagnato da una voce narrante inconsueta (la Morte), un racconto sospeso fra realtà e incanto infantile che non sa svincolarsi dal testo di partenza, ma si presenta piuttosto come un'illustrazione monocorde, sul filo dell'accademia, nonostante le buone prove di Rush e della piccola Nélisse.
Galbo: Mentre una trope cinematografica riprende la loro vita per realizzare un documentario sul precariato, Lucia e Giovanni entrano in crisi e il film prodotto mostrerà il progressivo disfacimento della coppia contemporaneo alle difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. L'idea del finto documentario non particolarmente originale, consente alla regista di mantenere una notevole libertà espressiva mostrando i personaggi il più possibile al naturale, senza filtri e sovrastrutture narrative. Molto convincente la prova di tutti gli attori.
Domenica, 23/01/22 ALLE ORE 04:00 04:00 su Italia 1
Galbo: Il documentarista Gibney dedica un corposo ritratto al fondatore della Apple. Significativo in quanto poco aneddotico, è essenzialmente dedicato al tentativo di rispondere alle domande sulla complessità e le controversie della personalità del protagonista. Geniale sul versante tecnico, lo è stato altrettanto nel marketing ma si è dimostrato uomo capace di egoismo e cattiveria, anche nei riguardi delle persone a lui care. L'autore non dà risposte definitive ma "semina" indizi utili alla comprensione di una vera e propria icona del nostro secolo.
Domenica, 23/01/22 ALLE ORE 09:40 09:40 su Rai Movie
Giùan: Il binomio Paolella-Principe De Curtis ha prodotto un paio variazioni sul tema totoesco decisamente anomale, toccando le corde più drammatiche, meno macchiettistiche della nostra straordinaria Maschera. Piovarolo, oggetto di visioni plurime, segue le vicende di un eroe dei nostri tempi: il capostazione La Quaglia, costretto a sgomitare nella tenaglia tra Italia monarchica, fascista e repubblicana. Forse qualunquista, ma non banale e condotto con un ritmo invidiabile (script di Benvenuti e De Bernardi). Messe memorabile di caratteristi: grandi Stoppa e Pica.
MEMORABILE: Le "apparizioni" della Beppa; Il vecchio garibaldino di Almirante; Il farfugliante ministro tonto di Besozzi con Segretario mellifluo (Trieste) a carico.
Pigro: I complimenti agli animali recitanti (e quindi a chi li ha saputi filmare al punto da farli sembrare attori consumati) sono solo il contorno a quelli per la delicata narrazione di questa favola che ha il sapore dell’antico e la tempra ideale della modernità. Infatti il maialino che si affranca dal destino gastronomico che lo attende per dimostrare capacità inaudite è il simbolo dell’emancipazione di tutte le categorie neglette dai pregiudizi. Senza che tutto ciò risulti pesante, anzi: un’opera divertente, piacevole, con momenti cult.
Domenica, 23/01/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Storia
Giùan: Dopo opere alquanto discutibili, sulle quali anzi il dibattito era pressoché nullo, Egoyan torna a far parlare di sé con un film che racchiude alcune tematiche chiave del proprio cinema: la rimozione del passato e la fragilità dell'appartenenza. Lo fa grazie soprattutto a uno script geniale, capace di ravvivare il corpo freddo ma mai esangue del genocidio, ribaltando prospettive e centrando il bersaglio di disorientare le aspettative dello spettatore. Formidabile Plummer, arrancante nel corpo e nella mente. Qualche banalità nello svolgimento a "episodi".
MEMORABILE: La casa dei Kurlander, carica di rigurgiti vetero e neo nazisti.
Domenica, 23/01/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Hearty76: Tratto da un romanzo di Joseph Joffo e remake dell'omonimo film del '75, narra le vicende di una famiglia ebrea francese che tenta di sfuggire alle persecuzioni naziste. Ben realizzato da vari punti di vista, intenso e poetico malgrado qualche romanzesco alleggerimento che rende alcuni passaggi più spediti e improbabili. Una produzione moderna su un evento storico di struggente portata, ma che non pecca di facili manierismi da fiction in costume. Eccellente la recitazione, specie dei due giovanissimi protagonisti. Molto significativo il finale.
Galbo: Enrico VIII non riuscendo ad avere figli maschi dalla moglie Caterina la ripudia sposando Anna Bolena ma contemporaneamente diventando amante della sorella di lei, Mary. Episodio molto conosciuto della storia (e alla base della nascita della chiesa anglicana), L'altra donna del re è un film realizzato con molta cura per la caratterizzazione ambientale (belle le scene e i costumi) e con un cast di primissimo livello; il tutto garantisce uno spettacolo gradevole, con il limite di una certa freddezza emotiva.
Herrkinski: Il tanto atteso incontro delle due megastar si rivela un mezzo flop. Infatti nel film di Avnet regna una certa inettitudine registica e persino due mostri sacri come De Niro e Pacino (specialmente il secondo) talvolta sembrano svogliati, come se stessero semplicemente timbrando il cartellino. Simpatico il colpo di scena, ma in compenso il finale non lascia nulla e il resto del film scorre piacevolmente ma senza pathos. In parole povere avrebbero potuto interpretarlo due attori qualunque e sarebbe comunque stato un poliziesco di basso profilo..
MEMORABILE: Il colpo di scena.
Domenica, 23/01/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Daniela: Biondina ricca conduce un felice menage a trois con un ex militare e un buddista, coltivatori di marijuana, fino a quanto una banda di trafficanti messicani non ci mette lo zampino... Stone gira un film d'azione con pretese d'autore - evidenti nella voce narrante e nel finale bifido - fallendo su quasi tutti i fronti, a causa di una sceneggiatura raffazzonata, un terzetto di protagonisti bellini ma di poco spessore, la scarsa definizione degli altri personaggi. Nel ricco cast di contorno si salva il solo Benicio, gran bastardo, che guadagna al film un punto ma non garantisce la sufficienza.
MEMORABILE: Lo shopping prima della fuga, dove si dimostra che "O" non sta per Ophelia ma per Zero QI
Buiomega71: L'idillio matrimoniale spezzato dall'angoscia e dalla sociofobia (mai, come in questo film, le persone assumono tratti tanto spaventosi). Sitcom caliginosa e kammerspiel andato in acido, dalle cantine di Amityville horror per passare al surrealismo dell'home invasion, finendo in territori allucinogeni alla Invasione degli ultracorpi. Aronofsky perde il senno (deleteria la parte rumorosa tra il war movie, le teste di cuoio e I guerrieri della notte) ma si rifà con un finale di viscerale ferocia e crudeltà, tra neonati divorati e la Lawrence massacrata di botte. Geniale, nel suo caos.
MEMORABILE: La Lawrence costantemente a piedi nudi; Il tipo che ci prova con lei e le dà della "troia snob"; L'estirpazione del cuore; Il finale ciclico.
Galbo: Una giornalista americana conduce un'inchiesta su una bambina ebrea francese perseguitata dai nazisti.Film drammatico in cui le vicende della bambina si "intersecano" con quelle personali della protagonista adulta. Il regista ha il merito di avere recuperato un evento storico non molto noto fuori dalla Francia (la segregazione degli ebrei parigini al Vélodrome d'Hiver) e di avere realizzato un film piuttosto sobrio, che dà il giusto spazio alle vicende principali, con una buona caratterizzazione di tutti i personaggi.Buona la prova del cast.
Lunedì, 24/01/22 ALLE ORE 01:15 01:15 su Rai Movie
Herrkinski: Da Thirteen passando per Sex Crimes o Le regole dell'attrazione, tanto per citare film in tema, la fotografia della vita dissoluta (senza redenzione, se non altro) di una liceale perversa e della sua cricca di amichette borghesi. Il vuoto esistenziale, la mancanza di valori, le famiglie assenti, gli adulti inermi di fronte al nulla giovanile che non possono comprendere; tutti temi già visti ed affrontati, ma tutto sommato ben resi senza rinunciare a qualche crudezza e ad un finale fortunatamente non consolatorio. Magnetica la Chiti. Non male.
Giùan: Commiato "hors categorie" per il regista più controverso del cinema francese. Fin dal titolo "proustiano" è un film in cui riecheggia il clima claustrofobico e morboso tipico dello stile di Clouzot, contrappuntato però dalla ricerca di opzioni tecniche altre, con cui raccontare patologie allora poco dicibili, ma alfine riconducibili alle dinamiche tra i sessi. Variazione originale sul tema del triangolo nel quale l'occhio e la visione hanno parte preponderante. Resta apppiccicato addosso e rimane in mente. Wiener e Terzieff emanano un fascino malato.
MEMORABILE: La prima seduta fotografica in cui la Wiener guarda Terzieff e la modella: montata in modo da render palpabile il crescendo di eccitazione-repulsione.