I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 22/11/21 A Domenica, 28/11/21
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Alex75: Forse Risi aggiunge poco o nulla a un tema che nel ‘68 era ormai consunto, però, anche grazie alle continue battute caustiche di Gassman (che giganteggia in ogni situazione), apocalittici (in fondo funzionali alla società che criticano) e integrati escono a pezzi da questa satira senza tempi morti. Il finale è forse troppo qualunquista e i comprimari sono oscurati da Gassman (salvo Ann-Margret, in virtù delle sue spettacolari gambe), ma questo “Risi pop” merita senz’altro una rivalutazione.
MEMORABILE: "L'italia produce poco grano perché è tutta coltivata a retorica"; “Lei è un nemico del progresso” “No, soltanto di quelli che non lo sanno usare”.
Paulaster: Serie di 4 episodi filanti dove Antonioni mette più a nudo gli attori piuttosto che indagare nelle singole relazioni. Dialoghi perlopiù stucchevoli che creano altro vuoto rispetto agli spazi di contorno: decadente a Ferrara, noiosetto a Portofino, essenziale a Parigi. Parte in Provenza dove a livello di immagini si distingue per efficacia visiva e per fortuna le parole non sono necessarie. Come scelta delle coppie forse si salva Reno/Ardant, le altre sono squilibrate e non creano empatia. Sufficienza a Mastroianni e Caselli.
MEMORABILE: La ripresa dall’esterno dell’ascensore; Lo scorrimento finale dell’albergo.
Lunedì, 22/11/21 ALLE ORE 11:35 11:35 su Rai Movie
Daniela: Nella Marsiglia degli anni '30, scalata ai vertici della malavita locale per due amici per la pelle: potere, tanti soldi, lusso e belle donne ma... Grandissimo successo all'epoca, dovuto non tanto alla storia, tirata un poco troppo per le lunghe e poco originale, quanto all'intesa e al glamour complementare della coppia protagonista, in cui l'aura d'angelo maledetto di Delon ben contrasta con lo spirito più scanzonato ed ironico di Belmondo. Il resto lo fanno la gustosa ricostruzione d'ambiente, il fascino retrò delle auto e dei costumi, l'orecchiabile colonna sonora.
Lunedì, 22/11/21 ALLE ORE 13:55 13:55 su Rai Movie
Il Gobbo: Ennesimo Django farlocco. Qui anzi l'eroe eponimo è già trapassato e il protagonista è il figlio Gabriele Tinti, che ha assistito da bambino all'omicidio e cerca la verità inserendosi nella consueta disfida fra due fazenderos belligeranti. Lo aiuta uno strano prete... La regia fiacca di Civirani spreca, fra un clichè e l'altro, la faccia di Tinti, piuttosto adatta al genere e invece poco sfruttata. Delirante una sequenza - dopo il prologo - del tutto scorrelata dal resto del film. Fra i caratteristi anche Peverello e l'ineffabile Scratuglia.
Lunedì, 22/11/21 ALLE ORE 15:35 15:35 su Rai Movie
Il Gobbo: Una banda di Kiowa costringe il trapper Joe Bass a scambiare delle pellicce con uno schiavo nero. Poco dopo però gli indiani sono massacrati da dei cacciatori di scalpi, e per Bass e il suo "compagno" inizia la caccia al maltolto. Western picaresco e comico di Pollack, un po' didascalico sul piano della scontata moralina, ma notevole su quello dei paesaggi e dello spettacolo, con grandi scene d'azione e interpreti tutti in parte (ovviamente la Winters e Kojak gigioneggiano). Fra gli scagnozzi un habituè dei set nostrani, il muscolone Dan Vadis.
Markus: Fantozzi va in pensione (verrebbe da dire "bei tempi", tenendo conto del sistema pensionistico attuale) è il sesto capitolo di una saga che francamente poteva - e per me doveva - terminare lì, visto che si tratta d'un film ben costruito e nel quale Villaggio - forse per la prima volta - tocca le corde del sentimentalismo; non quello amoroso, certo, ma quello della sincera compassione e dell'adattamento a una nuova vita di molto differente da quella "subita" fino ad allora. Film toccante e anche un po' divertente.
Lunedì, 22/11/21 ALLE ORE 17:25 17:25 su Rai Movie
Rambo90: Spaghetti western dignitoso, girato con un bel senso del ritmo da Parolini che, pur entrando nella tradizione col personaggio di Sabata solitario e misterioso, non manca di inserire tocchi scanzonati che non guastano. Van Cleef è ormai una maschera, perfetto con il suo sguardo impassibile e gli occhi a fessura, ma anche i comprimari se la cavano: soprattutto Berger e Spalla. Buona la colonna sonora, piacevole il film, anche se la trama rimane irrisolta.
Gestarsh99: Nei panni del temibile vigile Otello Celletti, l'Albertone nazionale sembrava idealmente deciso ad appendere al chiodo gli oziosi vitellonismi felliniani e i momenti ludico/bambineschi da Americano a Roma, ignaro però che il suo eccesso di zelo avrebbe incocciato un soverchiante De Sica. Un classico di semplicità e leggerezza, diretto con lineare ironia dal maestro della commedia "sociale" Zampa. Trama di poca sostanza ma tutta al servizio della corposa caratterizzazione dei personaggi, con un Sordi sempre più "antipaticamente" italiano alle prese con le inique magagne prevaricatorie del potere medio nostrano.
MEMORABILE: Intimazione perentoria di De Sica al Sordi/vigile: "Tu, quando sei in servizio, non devi guardare in faccia a nessuno! Capito?"... Preso in parola!
Lunedì, 22/11/21 ALLE ORE 19:20 19:20 su Rai Movie
Undying: Qualche risata riesce a scapparci, per l'incredibilità che, nel complesso, tale operazione suscita. Non si tratta di un film con trama lineare, pur essendo presente un certo intreccio narrativo, ma piuttosto Lo Cascio preferisce mettere in fila una lunga serie di gag, facendo ricorso alla presenza di un notevole numero di caratteristi. L'idea di fondo del film è quella di "sbertucciare" certo tipo di cinema bis (il poliziesco, in particolare) facendo uso di cliché opportunamente messi alla berlina (l'inseguimento in auto, le battute da "caserma", i rimandi a titoli di genere). Impensabile.
Xamini: La solita favoletta che esprime il motto imperante nel cortile della scuola americana: non mollare mai. Will Smith avrebbe la tentazione di farlo ma evita per amore del figlio, che poi è il suo pargolo naturale e che dopotutto è sin troppo pasciuto per essere a livelli da fame. La differenza sta nel fatto che a raccontare la favola sia l'italiano Muccino, che lo fa a modo suo ma che potrebbe anche tagliare gli ultimi minuti di pellicola. A seguire consigliata la lettura del racconto Kid Stardust di C. Bukowski.
Galbo: Commedia molto gradevole di Bruce Beresford incentrata su un particolare (specie nell'America degli anni '50) rapporto di amicizia inter-razziale tra un'anziana signora bianca e il suo autista di colore. Il film è godibile a patto di accantonare ogni pretesa di realismo e veridicità (il film accenna solo larvatamente ai conflitti razziali) e prenderlo per quello che è, una gradevole favola che indugia talora un po' troppo sul sentimentalismo. Interpreti eccellenti e meritato premio Oscar per la Tandy.
Lunedì, 22/11/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Paulaster: Capitano che disprezza gli indiani deve accompagnare un capo Cheyenne nella sua terra a morire. Western che sottende le leggi della giungla a colpi di stermini reciproci che passa dall’odio latente alla pseudo crisi di coscienza. Non si vuole dare una morale anche se si chiede pietà per i crimini commessi. Cupo nel personaggio di Bale e quota rosa per la Pike che sembra un’invasata all’inizio e conclude poi con: “A volte invidio l’ineluttabilità della morte”. Confezione comunque buona e finale enfatico senza particolari spunti.
MEMORABILE: La Pike che tiene in braccio il neonato ferito a morte; Lo stupro delle donne; La fuga del prigioniero.
Pumpkh75: Parte da lidi attigui alla sufficienza (il prologo non è poi così malvagio) ma scende subito e verticalmente verso numeri bassi, sopraffatto dal riciclo selvaggio e dal vano tentativo di cammuffarlo: le questioni del senso di colpa del lutto e delle molestie sul lavoro paiono, più che per una reale convinzione, buttati lì per la rassegnata disperazione di chi non sa come imbellettare il plot. L’unico countdown, alla fine, è quello interminabile dei minuti che mancano alla fine. Da accoppiare in double bill con il simile Bedevil: rimpiangerete il telefono a fili.
Lunedì, 22/11/21 ALLE ORE 23:30 23:30 su Rai Movie
R.f.e.: Sullo stile de Il grande cielo, Corvo Rosso non avrai il mio scalpo e soprattutto del più incisivo Il cacciatore del Missouri con Clark Gable, la pellicola ha tuttavia qualcosa che non funziona. Probabilmente il difetto è nel manico, regia e sceneggiatura. Davvero seducente Elsa Martinelli (una delle più belle e al contempo esteticamente sottovalutate attrici del cinema italiano, al pari di altre di cui solo oggi i mass-media nostrani sembrano accorgersi di quanto fossero belle e di classe, come Virna Lisi o Catherine Spaak).
Martedì, 23/11/21 ALLE ORE 00:55 00:55 su Cine 34
Nei primi tre minuti già abbiamo una bella rappresentazione plastica del titolo, con il giovane Saverio Salesi (Vanni) inseguito dalla polizia lungo le vie di Roma per una rapina in banca. Corre fino a un portone dove per entrare suona un campanello scelto a caso e che dice solo “Studio M.”. Risponde una voce: “Sei Marco?”. Senza troppo pensarci Saverio conferma e sale. Gli apre la porta una donna che ha tutta l'aria di essere una escort (Cardinale) e che senza scomporsi – è fredda, “professionale” - lo rimprovera per essere arrivato in anticipo convinta che si tratti davvero di...Leggi tutto Marco, un cliente. Lui ha i soldi, decide che può pagarla e anzi paga in anticipo per l'intera giornata, notte compresa. Alla polizia si studia intanto il filmato ripreso dalle telecamere della banca: nella concitazione qualcuno ha sparato, c'è un morto. Ma non è Saverio, il killer, il filmato non mente; anche se lui lo riconoscono un po' tutti, da un agente (Trombetti) suo amico d'infanzia fino all'anziana inquilina del piano di sotto (Batassa), che l'aveva visto poco prima entrare nello “studio M.” e avvisa la polizia dopo aver notato la somiglianza al telegiornale. Non c'è da sbagliarsi, e infatti sotto al palazzo convergono in breve l'agente Madanìa (Calvagna), l'amico del rapinatore e una collega (Mietta). Ma sotto per l'appunto c'è qualcosa: il vero autore del delitto è infatti il futuro genero del questore (Bonetti), tanto che al commissario Dollorenzo (Ambrogi) viene chiesto di indagare... con “cura”. Ma il centro del film è l'appartamento di Micol, dove Saverio si apre alla donna come dallo psicologo. Lei, lo sguardo ambiguo, distaccata ma non del tutto insensibile, sta al gioco e capisce che Saverio è solo un disperato, costretto a rubare da chi non ha voluto fargli un prestito per pagare l'operazione con cui avrebbe potuto salvare la madre. Un rapporto che, cominciato gelidamente, sembra potersi trasformare in qualcosa di più profondo. Poi qualcuno suona al campanello e si prova a trattare; bonariamente, con quell'indolenza tutta romana che come sempre Calvagna è abile a descrivere e naturalmente a interpretare. Il suo Madanìa, personaggio non centrale ma spesso in scena, sembra non voler infierire su Saverio cercando anzi di farlo ragionare... In polizia ha la reputazione di quello che spara facile, ha combinato da poco “un far west” per il quale ha rischiato la sospensione, ma conserva un'umanità non comune. Il film ha innanzitutto dalla sua una coppia di protagonisti particolarmente azzeccata: Vanni (davvero bravo in un ruolo che con tutta evidenza gli calza a pennello) s'immedesima al meglio nel disgraziato senz'arte né parte che sogna di andarsene in Messico dal suo unico amico, che lì “ha svortato”, mentre la Cardinale (celebre trans finito agli onori delle cronache con l'accusa di essersi spacciato per veggente nel brindisino) è indubbiamente una partner azzeccatissima, dai tratti quasi almodovariani: un unico sorriso in tutto il film, appena accennato, per il resto un volto d'imperscrutabile, ricercata inespressività; i sentimenti tra i due affiorano pudicamente, in lei una disillusione grigia che fa a pugni con l'argento vivo di Saverio. I limiti produttivi, qualche impaccio nei flashback d'infanzia (piuttosto superflui e realizzati senza la dovuta incisività) e una fotografia piatta frenano solo in parte la riuscita dell'opera senza comunque scalfirne l'autenticità. Peccato per un Bonetti e una Mietta del tutto marginali, perché il cast in scena è diretto con perizia e anche la sceneggiatura, per quanto non virtuosistica, ha alcuni bei momenti. La regia mostra di saper gestire bene la tensione che nell'ultima parte inevitabilmente sale e, per quanto un po' statico, a dispetto del titolo, LA FUGA procede senza mai stancare, segno di una bella mano che col tempo sta affinando uno stile sincero e godibile, qui accompagnato dalle notevoli musiche di Mauro Paoluzzi. Intrigante anche il modo in cui viene trattato il tema del sotterraneo scambio di favori in polizia, che forse meritava più spazio.Chiudi
Martedì, 23/11/21 ALLE ORE 05:20 05:20 su Cine 34
Markus: L’esordio dell’allora giovane regista Ettore Scola non è propriamente col botto, infatti attinge (probabili forzature di produzione) al classico schema della commedia all’italiana della stagione 1964/65, quella a episodi. La forza del film sta nell’interpretazione di Gassman il quale, con il suo tipico humour (talvolta grossolano ma funzionale) spazia tra personaggi timidi e beceri; non c’è una via di mezzo. Il film non ha pretese sociologiche, ma è puramente commerciale e come tale va considerato.
Martedì, 23/11/21 ALLE ORE 11:00 11:00 su Cine 34
Gestarsh99: Action gangsteristico svelto e dinamico in cui l'intreccio di rapimenti, scazzottate, sparatorie e regolamenti di conti tra bande nemiche è solo un pretesto per far scorrere un fotobook di tutti i grugni più laidi dell'italo-crime anni '70. Milian, in sella al suo Kawasaki, fa il rodaggio al futuro maresciallo rissoso e coprolalico di Squadra antiscippo, coi primi accenni ironici e sfrontati al turpiloquio aforistico-vernacolare ("Sono l'anima de li mortacci tua") e ai gestacci sconvenienti (le corna di derisione, la minzione frontale sotto gli occhi della donna ammanettata al water).
MEMORABILE: Il ritmo trionfante del riconoscibilissimo score micalizziano; Il tormentone (s)cult ripetuto da Lastretti al suo sgherro/boyfriend: "Vero, Franco?"
Martedì, 23/11/21 ALLE ORE 13:08 13:08 su *altro (specificare)
124c: Serie televisiva trasmessa nei primi anni '80, "Grizzly Adams" racconta le avventure di un boscaiolo che fa amicizia con un orso grizzly e un vecchio delle montagne. Il telefilm era divertente, ecologista e ben interpretato. L'attore principale, Dan Haggerty, era davvero in parte e, ai tempi, quella sua folta barba lunga e bionda mi faceva una certa (buona) impressione. Da ricordare il bravo Denver Pyle (lo zio Jessie di Hazzard), nel ruolo del vecchio Mad Jack, che faceva anche da narratore.
Martedì, 23/11/21 ALLE ORE 13:50 13:50 su Rai Movie
Homesick: Tardo western italo-spagnolo, offre il curioso spunto della prodigiosa memoria visiva del protagonista che lo aiuta a risolvere il giallo – eliminare gli assassini del padre, alla cui morte ha assistito impotente – e si assesta su buoni livelli di ritmo e scelte narrative salvo precipitare in un finale stereotipato e rovinoso (la pistola gettata via e la scazzottata a due). L’infido Carlos Romero Marchent (efficacemente doppiato da G. Bellini) e l’integerrimo Mejuto ritraggono i personaggi più interessanti, essendo Lawrence contenuto oltre misura e la De Santis un pesciolino fuor d’acqua.
MEMORABILE: Le taglie da un dollaro offerte dal misterioso (ma non per lo spettatore) “Il Risorto”; la sparatoria.
Martedì, 23/11/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Galbo: L'accoppiata Montesano/Celentano all'epoca della realizzazione di questo film era sinonimo di successo commerciale e così venne realizzato un film costituito da due episodi (uno per attore) con la regia di un esperto "mestierante" (nel senso migliore del termine) come Corbucci. In realtà il film è abbastanza divertente, specie l'episodio con Montesano che è quello dalla sceneggiatura più curata, mentre la parte con Celentano si affida più alla verve del suo protagonista che al copione. Simpatica l'apparizione della grande Redgrave. Spensierato.
Daniela: Un giovane povero e ambizioso corteggia una ricca ereditiera, ma la sua scalata al successo (la ragazza lo ama, i genitori di lei lo vedono di buon occhio) è messa in pericolo dalla relazione con una operaia che, rimasta incinta, pretende di essere sposata. Titolo divenuto proverbiale, film edulcorato rispetto al romanzo (la colpevolezza del giovane è incerta) ma con ottime interpretazioni da parte di un tormentato Clift ed una sanguigna Winters, mentre la Taylor risulta un po' troppo leziosa.
Pessoa: Leggendario western classico di Hawks che trova fin dalle prime mute inquadrature la cifra stilistica del capolavoro. Una storia dai toni epici si adagia su una sceneggiatura magistrale, in cui anche il minore dei personaggi ha un ruolo fondamentale nell'economia della storia. Il cast è in una forma strepitosa, con Wayne e Martin probabilmente nei loro ruoli migliori. Ritmo che alterna azione e pause con un'alchimia perfetta. I momenti "leggeri" sono fra i migliori della storia del genere, e forse è proprio questo il vero segreto del film. Immenso e imprescindibile!
MEMORABILE: Dean Martin che restituisce il gesto del dollaro nella sputacchiera; L'intermezzo musicale; Il dialogo nel finale tra Wayne e la Dickinson.
Gestarsh99: Il mondo è al collasso, l'umanità ha quasi sterminato se stessa con le proprie mani(polazioni genetiche). Le scimmie invece sono vive e vegete, prosperano forti e robuste nel loro regno arboreo, pronte a sferrare l'attacco definitivo alla vecchia razza dominante. Ottimo sequel di un altrettanto azzeccato reboot, concesso a un esperto di catastrofi monstre come Reeves. Il film ha un impianto più epico, monumentale, tragicamente shakespeariano: fra congiure, lotte di potere, tradimenti e rivincite, gli umani sono deboli osservatori inermi eclissati dall'eroica primazia degli industri quadrumani.
MEMORABILE: La straordinaria animazione grafica dei primati.
Martedì, 23/11/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai Movie
Pigro: Antinazismo sentimentale: è quello dei genitori del soldato morto in guerra, che si trasformano in ingenue macchine di propaganda contro Hitler. Un film che si sofferma delicatamente nel dolore privato delle persone e nella devastazione morale di una nazione, unendo l’ottima narratività e certi sbalzi funzionali di ritmo tra tenue intimità e il classico incalzare del thriller, risucchiando lo spettatore in questa forma casalinga e utopicamente eroica di resistenza che ci interroga sulla responsabilità morale di ogni cittadino nel suo Paese.
Martedì, 23/11/21 ALLE ORE 23:20 23:20 su Cine 34
Marcolino1: Bisognava per forza andare (anche se con molta probabilità solo idealmente e virtualmente) fino a Saigon per riciclare per l'ennesima volta la solita storia delle passioni inconfessabili delle nobili famiglie? Se parliamo di un lavoro ben fatto anche sì, ma in questo caso, a parte un tentativo fallito di rappresentazione voyeristica con vago sentore bisex e un saffismo interrazziale con l'estremo oriente monocorde e scontato, rimangono una regia pesantemente statica e inquadrature softcore ripetitive, senza nemmeno un colpo di scena degno di nota.
Panza: Uno dei film più pazzi a cui mi sia capitato di assistere, purtroppo non bene sviluppato in fase di sceneggiatura. La storia della locanda è troppo tirata per le lunghe, la scena del teatro ha gli stessi difetti ma ha qualche suo momento centrato, la parentesi televisiva invece diverte davvero mantenendosi su binari più tradizionali, il segmento nell'aldilà gira troppo su un'idea simpatica. Insomma, un tentativo di cinema surreale che alterna momenti dimenticabili ad altri migliori. Onore al merito comunque.
MEMORABILE: "E non serve un frenologo per la tua testa di cazzo!"
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 10:10 10:10 su Rai Movie
Giùan: Fresca commedia borgatara e al contempo film-specchio di quella che si avviava ad essere l'italia del Boom: povera (ancora per poco) ma bella (dentro e fuori). Risi, insieme agli sceneggiatori Franciosa e Festa Campanile, ebbe il merito di portare sullo schermo una generazione di ragazzotti sfaticati, allupati, ma in fondo legati ai valori tradizionali (Arena e Salvatori), di ragazze sfrontate ma pie (Allasio) e di giovinette imbelli ma tenaci (Panaro e De Luca): insomma un nuovo che veniva da lontano e che i panni sporchi voleva continuar a lavarli in casa.
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 12:00 12:00 su Rai Movie
Bruce: Migliore del primo: questo almeno è un film per ragazzi. La violenza si esprime solo nei primi cinque minuti, quando il redivivo e cattivissimo John Steiner riesce ad uccidere tre buoni, compresi il piccolo padroncino di Zanna Bianca, il cui corpo viene legato ad un ramo e messo in cima ad un albero per sfuggire ai lupi. Superato questo scoglio, il film diventa godibile, con il giusto mix di comicità, avventura e suspence che può piacere a tutti, grandi e piccini. Molto belle le riprese sulla neve con le slitte trascinate dai cani nel finale.
Daniela: Western atipico, il migliore fra quelli di Burt Kennedy: formidabile l'inizio, con un pistolero pazzo mette a ferro e fuoco un paesino senza pronunciare un parola, pittoresca con spunti umoristici la parte centrale secondo lo stile tipico del regista, inaspettato il finale beffardo. Particolari anche i personaggi: Ray sembra uscito dall'inferno, Rule è posseduta dallo spirito della vendetta, Fonda dovrebbe impersonale un uomo considerato vigliacco ma i modi pacati, propri dell'attore in età matura, rendono difficile crederlo creando una contraddizione intrigante, destinata a restare irrisolta.
MEMORABILE: Ray, sempre senza dire una parola, prima accarezza il volto della prostituta e poi gli strappa il vestito
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 13:05 13:05 su *altro (specificare)
R.f.e.: Da ex-bambino che guardava rapito i documentari disneyani della serie "True-Life Adventures" e, anni dopo, la trilogia cinematografica de "La grande avventura", nonché sincero amante della natura selvaggia (in particolare nord-americana e canadese), non potevo non apprezzare questa deliziosa serie-tv - una delle poche, insieme alla diversissima L'uomo dell'U.N.C.L.E., che seguii sino alla fine - la quale ti faceva venir voglia di dedicare il tuo tempo libero a Riserve e Parchi Naturali. Un ricordo tenerissimo, mi piacerebbe tanto rivederla!
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 14:00 14:00 su Rai Movie
B. Legnani: Ha buona fama, ma è rovinato da trama incomprensibile (Giusti nel Dizionario si guarda bene dal provare a narrarla...). Funziona nelle piccole cose (un po' di sadismo, qualche "parolinata", trovatine seminascoste come il personaggio di Pesce, che si definisce "pesce piccolo"), non nelle grandi, a partire dalla rigidità di Garko, stonata col tono scherzoso affiorante: meglio s'adatterebbe a una cupezza completa. Meglio Serato, Jaspe e Lulli. Nella trama gialla richiami a Holmes (il terriccio) e a Ellery Queen (il messaggio in punto di morte).
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 16:40 16:40 su Rete 4
Galbo: Commedia non trascendentale ma molto divertente, remake di un film americano degli Anni Trenta. La forza del film sta tutta nella simpatia degli interpreti, dal grande Walter Matthau alla brillante Julie Andrews, fino a Tony Curtis, negli inediti panni di un cattivo (ottimi anche tutti i caratteristi). Il regista Walter Bernstein conferisce alla pellicola i giusti toni (e ritmi) della commedia brillante, coprendo in alcuni punti una sceneggiatura non proprio impeccabile.
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 17:35 17:35 su Rai Movie
B. Legnani: Cose splendide (incipit, finale coi primi piani, flashback) accanto a rese discutibili (il poker è desolante e i reiterati '30" per uscire!' non scherzano mica). Inquadrature curate, talora delizianti, ma la resa attoriale, tolti Van Cleef e Horst Frank, è mediocre, a partire da Dentice e dall'acquosa Darel. Nella vicenda il filone d'oro viene "messo lì" al punto che, quando arriva la strage, si resta sorpresi. Musiche bellissime, compresa quella che chiude il film (per Giusti ci hanno messo mano i De Angelis). Da vedere senz'altro, perché le non poche cose belle che contiene lo meritano.
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Herrkinski: Il personaggio un po' ingenuo, che si invaghisce di ragazze "impossibili" e si mette in situazioni più grandi di lui, è un classico della cinematografia di Verdone; questa è una delle sue prime prove sull'argomento e rimane forse una delle più spontanee. Grazie a una recitazione più misurata dei primi lavori ma comunque spassosa (diventerà in seguito una caratteristica dell'attore), Verdone riesce a condurre con un buon ritmo questa vicenda sentimentale che non manca di strappare qualche risata. Molto bravo Bracconeri, perfetta la Hovey.
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Rambo90: Uno dei migliori film di Seagal (ma parlo da fan), è una specie di rifacimento del capolavoro di Pollack Yakuza, la storia infatti ricalca molte situazioni di quel film. Le scene d'azione sono davvero buone, soprattutto il crescendo di violenza finale dove finalmente la rabbia del protagonista si scatena. Steven sembra più in parte rispetto ai film che ha interpretato dopo e gli viene affiancato il simpatico Davis che da qualche tocco di umorismo alla coppia. Per gli amanti dell'action è un film da vedere sicuramente.
MEMORABILE: "Stai facendo un errore", "Tu lo hai già fatto!"
Xamini: Amalgama costruita ad arte per compiacere il gran numero di spettatori, The millionaire non manca di essere in ogni caso interessante; lo è nel [neo]realismo con cui cerca di mostrare l'India (il bravo Boyle arriva anche a usare una CanonCam per cogliere più autenticità possibile e infatti gli spettatori indiani non hanno gradito). Lo è nella costruzione, nelle inquadrature e nel montaggio, aspetti che mostrano certamente talento. Cade purtroppo sull'epica artefatta di certe scene (l'assalto ai musulmani) o allorché prova a stemperare il ruvido impatto iniziale con un po' di prevedibile miele. Fosse stato un filo meno compiacente...
MEMORABILE: Il balletto dei titoli di coda.
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Galbo: Non fa gridare al miracolo, ma non è neanche totalmente disprezzabile questa commedia di Luca Lucini il cui tema è in fondo quello delle famiglie allargate. La storia ha una certa prevedibilità di fondo ma i personaggi sono ben tratteggiati, e il contrasto tra le protagoniste (complice la bravura e l'affiatamento delle attrici) reso efficacemente. La prima parte funzione di più, nella seconda prevalgono i temi più "zuccherosi". Nel complesso non male.
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Redeyes: Ed ecco l'amico adamantino in preda alla crisi esistenziale, esiziale e i mostri di un passato atomico che riaffiorano attraverso giapponesi scenari. La storia è a metà strada fra un action movie classico e giochi di mutanti, ma non incide né in un verso né nell'altro. La stessa velenosa nemica non ha appeal e il robot indistruttibile è piuttosto goffo. Il pregio del film è riportare Wolverine alle origini (vedi artigli e il contro finale anticipatorio).
MEMORABILE: La lotta sul "proiettile" ferroviario.
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 21:15 21:15 su Rai 4
Gestarsh99: Col suo ricorsivo bombardamento di gloriosità e prodezze sacrificali, questo indigeribile mappazzone militaresco sfibrerebbe anche il più volenteroso adoratore maccartista degli Armageddon gringocentrici. Differentemente da Battleship, qui non trapela nemmeno un un sorrisetto ironico sdrammatizzante: Liebesman la prende in serietà come se stesse girando il fanta-remake di Black Hawk down o Salvate il soldato Ryan, ingravidando senza profilassi tutta l'azione di retorici eroismi e agiografici affreschi sulla tempra monolitica propria dei Marines. Altro sale sull'America ferita delle Twin Towers.
MEMORABILE: L'epilogo eroisticamente bellicista e super-patriottico.
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 21:25 21:25 su Rai 1
Deepred89: Biopic filologicamente trascurabilissimo ma dal discreto impatto emozionale, con una classicissima storia di ascesa, declino (con annessi vizi e dipendenze) e rivalsa in cui la buona scrittura e la regia attenta riescono a trascinare lo spettatore nel flusso senza fargli troppo percepire il senso di déjà vu. Cast mediamente notevole, col vertice rappresentato da Gwilym Lee, un Brian May espressivo e somigliantissimo all'originale. Per gli appassionati del gruppo, i brani più noti fino al 1985 sono grossomodo presenti, in ordine un po' casuale.
Maxx g: Film commovente tratto da una storia vera, ha il suo punto di forza nelle interpretazioni di Robin Williams e Robert De Niro, quest'ultimo straordinario nelle parti (e non era facile) di un paziente. L'abilità di Penny Marshall è quella di non cadere nell'ovvio e nel patetico, anche se un maggiore approfondimento del personaggio del medico non avrebbe certo guastato. Merita di essere visto. Valido.
B. Legnani: Tiene benino fino al "suicidio", poi cala e non si risolleva più (**). Le cose migliori sono pertanto neI rapporti con Svampa e con la moglie e nelle battute da "padrone" e da "povero-primo periodo". Pozzetto fa (bene ) Pozzetto, la Muti è mediocre come sempre, Mazzarella bravissimo (ma il suo personaggio viene presto a stancare). Confezione curata, ma era lecito attendersi di più.
MEMORABILE: Pozzetto che licenzia il cane...
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 23:10 23:10 su *Sky cinema uno
Nando: Un solido thriller che inizia con il mondo dei rave clandestini per giungere a una contorta vicenda di ragazzi scomparsi nel nulla. Un Pesce quasi monumentale tracima nella sua interpretazione disperata che si contrappone a un Popolizio laido come non mai nonostante la divisa. Nel complesso una pellicola di ottimo livello che tra visioni, scene appropriate e finale a due facce espleta il suo compito.
Caesars: Simpatica commedia ben diretta dallo specialista Steno ed altrettanto ben interpretata da Pozzetto e Massimo Ranieri. La prima parte, nella quale si delinea il personaggio di Gandi (Pozzetto), militante comunista tutto d'un pezzo, e del suo incontro con l'omossessuale Cludio (Ranieri) del quale ignora la vera natura, è la più riuscita; poi nel finale il film si siede un po', rimanendo comunque piacevole. Visto a quasi trent'anni dalla sua uscita mantiene comunque una freschezza non comune. Veramente splendida Edwige Fenech.
Mercoledì, 24/11/21 ALLE ORE 23:40 23:40 su Italia 2
Puppigallo: Il problema di queste pellicole con sceneggiatura modello base è che, non appena l'attenzione si sposta dai mordaci mostriciattoli rotolanti agli attori, quel poco di interesse svanisce (specialmente quando questi ultimi aprono bocca e danno fiato). Sembra più un'operazione nostalgia, tra l'altro di una saga non certo tra le migliori. Qualcosa da salvare c'è, ma è davvero troppo poco; e inserire l elemento "buono", alla Gremlins, non basta. Evitabile.
MEMORABILE: Lo sceriffo in macchina alle prese con due critters; La cornamusa suona, ma il proprietario sta "poco" bene; La mega palla multidentata.
Il Gobbo: Moraviata di un Damiani insolito ma qui e là fuori registro. Pagati tutti i possibili tributi ai cliché dello pseudo-thriller intellettuale d'epoca (per fortuna con un certo ritegno nei dialoghi) il film è purtroppo di una lentezza festivaliera, e non sempre al riparo dal ridicolo involontario (le mises di Proietti... ). Per fortuna la Spaak (notevoli le scene body-art) e la Bolkan, entrambe in forma smagliante, restituiscono quanto il cast maschile toglie. Nel finale una giovane Malisa Longo.
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 01:45 01:45 su Cine 34
Rambo90: Divertente film di Salce, di culto soprattutto per il suo modo di riprendere la realtà delle compagnie d'avanspettacolo (ben tre anni prima di Polvere di stelle) a metà fra parodia e realtà. Bellissima la Buccella, perfetta nel ruolo della protagonista e coadiuvata da uno stuolo di personaggi memorabili: Giuffrè/Silver Boy, Valeri/Pola Prima, Salce/Farfariello, la Melato e Pippo Franco come coreografo gay. Simpatici i numeri musicali, un po' scollegato tra un momento e l'altro ma buono.
Ruber: Divertente commedia in salsa veneta/maghrebina, che gioca tutto sul confronto/scontro tra una piccola comunità mussulmana di Venezia e un'avvenente parrucchiera che ha preso la moschea facendone il suo negozio; da qui tutta una serie di trovate tragicomiche del gruppo per vendicarsi. Kamkari sa affrontare con leggerezza un tema di attualità, ma va detto che non tutto fila liscio: in alcuni momenti il film arranca e risulta poco fluido, per contro in altri riesce a divertire. Nel cast spiccano il sempre bravo Battiston e la sexy Buquet.
MEMORABILE: Battiston che come estremo gesto vuol fare il kamikaze, ma lo zainetto è solo un giubbotto di salvataggio con tanto di fumogeni! ("maledetti cinesi"!)
Homesick: Secondo capitolo della trilogia dedicata a Spirito Santo, interpretato da Vassili Karis e poggiante su storie e personaggi strampalati che torneranno nel più bizzarro e interessante terzo episodio. Il tono scanzonato e le performances trash delle cinque “canaglie del West” (Capitani, Cianfriglia, Berti, Capanna, Funari) non cessano neppure nelle scene più violente, che non risparmiano ammazzamenti. Abbonda il turpiloquio e in una scena si canta pure l’Inno di Mameli!
Prendendo spunto dal titolo del classico di De Sica I bambini ci guardano, Guidi Leoni ci porta al giardino zoologico di Roma (oggi Bioparco) e immagina che non siano solo gli ospiti a osservare interessati gli animali ma anche viceversa. Pavoni, lama, tigri, tucani quindi parlano (o per meglio dire pensano, anche se poi tra loro comunicano), prendendo spesso spunto da quello che intorno a loro ascoltano, per imbastire improbabili discorsi nei quali lo sforzo degli autori diventa soprattutto quello di cercare in qualche modo di...Leggi tutto fingere che lo stiano facendo realmente. Vi è di conseguenza uno studio del labiale, dell'atteggiamento, dei movimenti per inventarsi quello che gli animali potrebbero dire agendo in un determinato modo, "costruendo" su ciò dialoghi e monologhi. Fuori dalle gabbie, in alternanza, il nutrito cast si lancia in brevi sketch talvolta interagendo idealmente con chi stanno osservando: come Ave Ninchi, che mentre si sofferma di fronte a un (piccolo) elefante vi solidarizza con bonaria autoironia cominciando a discettare di diete, peso forma e cellulite. Analogamente Renato Rascel, nel finale, dialoga virtualmente con un piccolo pinguino facendo riferimento alla propria bassezza da paragonarsi (non si capisce bene perché) a quella dell'animale. A differenza della collega, Rascel non può tuttavia esimersi dal cantare, così come altri faranno nel corso del film, spezzandone la monotonia con esibizioni nel verde che lasciano però il tempo che trovano. Fa forse eccezione Domenico Modugno, il quale discorrendo con un gatto (tra i pochi animali a tacere, forse perché visto come parte del mondo "reale") si produce in una canzone in siciliano meno datata delle altre, legata a uno stile che ha comunque segnato un'epoca. Tra i tanti visitatori alcuni si vedono in più occasioni (Paolo Panelli, Turi Pandolfini...), altri intervengono con un monologo (Luigi Pavese o Carlo Croccolo ad esempio), altri ancora animano siparietti amorosi di dubbio gusto, come la coppia in cui lei (la poi celebre doppiatrice Flaminia Jandolo) continua a ripetere quanto avrebbe preferito andare al cinema a vedere un film con Ferzetti. Accenni al razzismo quando si inquadrano i cigni neri con l'unico bianco discriminato o all'eterna diatriba tra Nord e Sud quando Tino Scotti in milanese dà delle terrone a un gruppo di tartarughe, piccolo e tenero colpo di genio la revisione di "Cime tempestose" ricreata per due topolini con le rocce trasformate in brughiera. Curioso il parallelo tra una pantera nera e Diabolik, con tanto di balletto omaggio in stile fumettistico (ambientato in un non-luogo ben ricreato tra colori vivacissimi ombre e luci), bizzarro l'intermezzo - con intervento di grafica sovraimpressa - in cui si pubblicizza a mo' di trailer "Il terzo uovo", parodia struzzesca del film di Carol Reed, E non poteva mancare, in questo guazzabuglio un po' caotico e in cui i tentativi di divertire cadono miseramente nel vuoto, una parentesi di metacinema: c'è infatti chi, reggendo in mano il copione, ragiona sulla miseria e povertà del film che se ne ricaverà. Il progetto è vario, le idee sulla carta non mancano, ma perlopiù si risolvono in un botta e risposta tra animali, tra uomini e - più di rado - tra uomini e animali ma in una sola direzione, visto che gli animali capiscono gli uomini (si veda l'oca o il pappagallo, offesi per come vengono presi ad esempio negativamente in facili modo di dire) ma non viceversa. Divertimento d'altri tempi, ingenuo, ragionando su un'idea che farà poi la fortuna di film come SENTI CHI PARLA (dove davvero, allora, i bambini ci guarderanno) e che – come voci degli animali - recluta doppiatori e attori celebri (si distinguono Fabrizi, la Magnani, la Matania e perfino Alberto Sordi). Simpatici i titoli di testa stampati sui palloncini, per anni e anni in vendita all'entrata del giardino zolologico di Roma e ad esso inevitabilmente associati.Chiudi
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 04:50 04:50 su Cine 34
Ciavazzaro: Noiosetto. Film che ruota completamente attorno alle vicende erotiche del protagonista che rende molto felici le clienti della Pensione Amore. Tra dialoghi imbarazzanti, belle donne e continue scene "d'amore" il film risulta parecchio noioso e il tentativo di inserire la "storia d'amore", anche se per poco, non funziona granché.
MEMORABILE: Il piedino con la segretaria spiante, la cameriera che spia Borromeo e la partner.
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Nicola81: Come in altri suoi precedenti lavori, Giovanni utilizza il noir per riflettere sul passato che non si cancella e sull'ineluttabilità del destino, ma stavolta tiene maggiormente a freno la retorica e, nonostante un paio di passaggi non impeccabili, la storia viene raccontata con credibilità e convinzione. Solo in apparenza la scena è tutta per Delon, perché anche i personaggi di contorno sono psicologicamente ben studiati, a ulteriore conferma della bontà di un prodotto che, pur senza far gridare al miracolo, il suo obiettivo lo centra.
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 06:30 06:30 su Cine 34
B. Legnani: Incompiuto. Parte in modo non troppo originale (quarantenne italiano, maschio, in crisi...), ma la simpatìa della situazione permette al film di tenere. Poi si perde con l'arrivo nella villa di campagna, alternando brutte cadute (il sogno col Santo) e rialzi interessanti (il cannocchiale). Resta l'impressione che il respiro funzioni meglio nelle brevi parentesi (come quella rugbistica) che nella vicenda centrale. Bravo Albanese, sfruttata solo decorativamente la Ferrari.
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 08:10 08:10 su Cine 34
Homesick: Tra i tanti spionistici realizzati in Italia sull’onda dei vari James Bond, questo sicuramente non annoia per lo scoppiettante binomio di azione e humour che movimenta i giochi di spie e controspie a caccia del supersegreto “Rapporto Fuller”. Gli interpreti rivestono, spesso con (auto)ironia, i vari ruoli tipici del filone: il migliore è Mirko Ellis con la sua eroica uscita di scena. Naturalmente bondiana anche la colonna sonora di Trovajoli, in cui è compresa la bella canzone dei titoli di testa (“The touch of a kiss”, eseguita da Lara Saint Paul).
MEMORABILE: L’amichevole scambio di battute finale tra l’agente dei servizi segreti USA (Tate) e quello sovietico (Marquand).
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 13:05 13:05 su *altro (specificare)
124c: Serie televisiva trasmessa nei primi anni '80, "Grizzly Adams" racconta le avventure di un boscaiolo che fa amicizia con un orso grizzly e un vecchio delle montagne. Il telefilm era divertente, ecologista e ben interpretato. L'attore principale, Dan Haggerty, era davvero in parte e, ai tempi, quella sua folta barba lunga e bionda mi faceva una certa (buona) impressione. Da ricordare il bravo Denver Pyle (lo zio Jessie di Hazzard), nel ruolo del vecchio Mad Jack, che faceva anche da narratore.
Rambo90: Un sottomarino va in collisione con una nave e sprofonda ad oltre 400 metri di profondità. Il salvataggio sarà lungo e pericoloso. Avvincente catastrofico pieno di tensione, portato avanti da una regia solida e da un ottimo cast con protagonista il sempre grande Charlton Heston. Anche David Carradine se la cava in coppia con Ned Beatty. Imperdibile per i fan del genere.
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 19:05 19:05 su Cine 34
B. Legnani: Peccato per la brusca caduta col trasferimento a Cortina, perché fino ad allora il film, nonostante snodi forzati e casualità troppo generose (come accadeva nella saga-prototipo, peraltro), aveva tenuto decentemente. L'ultima parte induce però a non passar sopra ai difetti prima perdonabili, a partire dall'interpretazione di Amendola, che fa di tutto per risultare simpatico, ottenendo l'effetto opposto. Il contorno può non piacere, ma obiettivamente Salvi qualche colpo lo mette a segno. Sotto la sufficienza, ma guardabile.
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 19:15 19:15 su Rai Movie
B. Legnani: Mazzacurati spesso m'è parso più interessante negli episodi che nell'intero film. Qui, con due storie diverse che s'intrecciano solo un po', non solo il rischio viene evitato, ma la duplice vicenda prende bene, mentre la lentezza tipica del regista ben si sposa con l'evolversi della situazione, giustamente non veloce. Non mancano i difetti (impensabile che un giornalista di provincia possa restare anonimo, un po' troppo vistosa l'anomalìa processuale...), ma non mancano neppure tocchi notevoli (la maestra folle, i volti azzeccati, i paesani...). Ben recitato.
Taxius: Rispetto al film precedente si nota un evidente ridimensionamento causa budget inferiore: gli stessi Stallone e Bautista non sono protagonisti in quanto compaiono solo all'inizio e alla fine lasciando la scena ad attori più sconosciuti. La trama è la stessa, cambiano solo i protagonisti, ma nonostante questo il divertimento è assicurato in quanto combattimenti, omicidi ed esplosioni non mancano. Ovviamente non bisogna avere grandi aspettative, ma nel complesso non è affatto male.
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Pumpkh75: Spassoso e ricchissimo di goduriose citazioni, finisce purtroppo con l’esagerare in tutto, dall’ironia a tutti i costi al ricorso continuo al metacinema. E se Chucky e Tiffany fanno comunque il loro lavoro, il debole personaggio di Glen(da), protagonista sin dal titolo, non è propriamente centrato né come look né come funzione nella storia. Il quarto capitolo era una ventata di freschezza rispetto alla trilogia precedente, questo si sforza di ricalcarne i pregi ma ne acuisce i difetti. Il capitolo della saga che amo meno.
Galbo: Per il terzo episodio della saga Die Hard viene richiamato il regista del primo e più convincente film. McTiernan dirige questo action metropolitano con grande mestiere e ottima abilità sopratutto nelle scene adrenaliniche quasi sempre ambientate nel centro di New York. Altro elemento fondamentale per la riuscita del film è avere affiancato a Bruce Willis il carismatico SL Jackson. I duetti tra i due protagonisti sono una delle cose migliori dell'opera.
Herrkinski: Remake americano di un film svedese, è un thriller che pesca nel filone captive/survival senza troppa originalità ma che vince per l'impatto con cui viene messo in scena: feroce, sadico, con esplosioni di violenza notevoli e un villain (l'ottimo Menchaca) che è una delle migliori rappresentazioni di come effettivamente agiscono certi insospettabili serial-killer. Ottimi anche l'ambientazione nella foresta - ben fotografata - il sonoro e la ost minimale; un lavoro carico di tensione che risulta uno dei migliori esemplari recenti del genere, decisamente con una marcia in più.
MEMORABILE: Le torture psicologiche; Contro il cacciatore; Il finale.
Caesars: Da una commedia romantica interpretata da Meg Ryan e Tom Hanks ci si può aspettare di più. Qui invece siamo dalle parti del già visto e risaputo; ma non è questo il lato peggiore della pellicola: il problema è il grado di zuccherosità che percorre tutto il film e che rende pesante arrivare all'agognata parola "fine". Si salvano le interpretazioni dei due protagonisti e una New York autunnale fotografata davvero bene.
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 21:25 21:25 su NOVE TV
Galbo: Un giornalista cerca di scrivere un articolo su una ragazza che manda a monte i matrimoni poco prima di arrivare all'altare. Dopo lo straordinario successo di Pretty Woman, si ricostituisce la coppia Gere-Roberts (sempre diretti da Marshall) per una commedia che se non efficace come la precedente risulta tuttavia piuttosto gradevole e dall'assunto abbastanza originale. Il film diretto con un certo ritmo ha il limite di uno svolgimento abbastanza scontato ma il pregio della simpatia e carisma dei suoi interpreti.
Cotola: Inevitabile secondo capitolo (dopo lo straordinario successo del primo) che non aggiunge però nulla di nuovo e che anzi si attesta su risultati inferiori rispetto alla pellicola precedente. Stessi protagonisti, stessa comicità, stessa solfa. Solo se avete amato il primo, altrimenti potete evitarlo.
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 22:50 22:50 su Rai Movie
Piero68: Incredibilmente profetico rispetto a quello che sarebbe successo da lì a tre anni. L'aria che si respira è la stessa che hanno respirato i Newyorchesi all'indomani dell'11 settembre. Peccato che nel complesso il film non eccella. Willis rende poco nel suo ruolo e la sceneggiatura non è particolarmente ricercata. Scene di azione quasi assenti e anche i dialoghi, che dovrebbero essere la ciccia soprattutto nel confronto/scontro tra i due attori principali, lasciano troppe volte a desiderare. Resta comunque a mio avviso un film da vedere per riflettere.
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 22:55 22:55 su Cine 34
Caesars: Debolissimo gialletto targato Vanzina che, pur essendo stato girato per il gende schermo, ha l'aspetto di una delle tante produzioni televisive nostrane. Di positivo c'è la colonna sonora di Pino Donaggio (che però, ovviamente, richiama molti lavori per De Palma); per il resto una trama inconsistente, una tensione inesistente e una recitazione assai carente rendono la pellicola del tutto insufficiente.
Giovedì, 25/11/21 ALLE ORE 23:10 23:10 su Italia 1
Gestarsh99: Utilizzando la stessa cornice grafico-computerizzata del "chroma-key" che aveva fatto la fortuna di Sin City, Snyder traspone su pellicola un altro fumetto di Miller. Ben lungi da propositi di veridicità storica (tranne che per il reparto costumi), il film si presenta come una gloriosa esaltazione kitsch della cultura bellico-marziale degli Spartani, che contrappongono la loro valorosa dedizione machista al sacrificio alla mostruosità promiscua dei Persiani. Rimandi a Tolkien, Il gladiatore e Conan per un'opera di abbacinante fascismo estetico.
MEMORABILE: Il ritorno del giovane Leonida a Sparta, dopo aver ucciso il "lupo dal freddo inverno", con il tappeto trionfale dei Carmina Burana.
Venerdì, 26/11/21 ALLE ORE 00:55 00:55 su Rai Movie
Galbo: La storia di un uomo che lavora per un boss della camorra immigrato in Belgio. Stefano Mordini dirige un noir italiano in cui l'oscuro lavoro del protagonista è parallelo alle plumbee atmosfere belghe e francesi tra le quali il film è ambientato. In questo contesto il personaggio principale, in maniera tortuosa e non priva di contraddizioni, tenta un percorso di redenzione affrancandosi dalla violenta realtà di cui è intrisa la sua vita. Film pregevole per stile di narrazione e ambientazione e segnato dall'efficace prova di Riccardo Scamarcio.
Rambo90: Storiella simpatica, di poche pretese, dal ritmo piuttosto vivace anche se ingenuamente datata in alcune svolte di sceneggiatura (soprattutto quelle a sfondo amoroso). Il presupposto funziona, così come alcune battute, ma se la coppia di protagonisti non è così convincente a esserlo di più sono i comprimari tra cui Tofano, Tieri, Barnabò e un Eduardo che appare poco ma lascia il segno con una caratterizzazione molto divertente. Vedibile.
Pessoa: Montaldo riporta con bravura uno dei tanti orribili e misconosciuti episodi della Seconda guerra mondiale. Forse la necessità di attenersi alle vicende reali toglie all'occhio dello spettatore la sua parte più spettacolare, ma il racconto resta lucidissimo, impietoso, molto ben scritto e diretto. La bravura del notevole cast riesce a coprire qualche lungaggine di troppo, il resto lo fanno le musiche di Morricone che si attesta sui soliti (elevatissimi) standard. Molto buono il montaggio di Fraticelli, che dà un apporto fondamentale al ritmo della pellicola. Molto interessante.
MEMORABILE: La prova di Helmuth Schneider, il migliore del cast; Gli sguardi eloquenti da attore consumato di Johnson. .
Venerdì, 26/11/21 ALLE ORE 02:40 02:40 su Rai Premium
Myvincent: Uno scrittore in crisi, la sua macchina da scrivere muta, il bicchiere di whiskey e una casa teatro delle sue frustrate esplosioni di ira contro il mondo, ma, soprattutto, contro se stesso. Un racconto moderno, costruito sulle tensioni umane e il senso di incomunicabilità, così attuale anche oggigiorno. Belle le musiche sferzanti iniziali, interessanti le scenografie "parlanti".
Venerdì, 26/11/21 ALLE ORE 03:10 03:10 su Rai Movie
Cotola: Discreta pellicola che all'inizio sa tratteggiare con buone capacità questa comunità di camionisti dove vigono strane regole e codici di comportamento. Ma ben presto i duelli su strada e le beghe personali ed amorose dei personaggi vengono un po' a noia. Manca per lunghi tratti quel guizzo, quella scintilla che accenda il fuoco dell'interesse e del coinvolgimento. La "svolta"
narrativa non arriva mai. Tutto resta nell'ordine della medietà: regia, sceneggiatura, confezione. Buone le prove del cast tra cui c'è Sean Connery in una piccola particina.
Pessoa: Dietro il paravento apocrifo de L'esorcista c'è l'intento nemmeno troppo nascosto di solleticare gli appassionati del softcore (sennò che Bianchi sarebbe?) mantenendo comunque una linea narrativa plausibile, tradita ogni tanto da qualche svarione nella sceneggiatura. Certo, il prodotto è mediocre, ma intriso fino al midollo dell'aurea sacrale del cinema di genere. Piuttosto modesto l'apporto del cast maschile, mentre sull'altro piano brillano la Giordano e la splendida Webley, che in fascino e bellezza dà parecchi punti a moltre altre attrici del filone. Tutto sommato guardabile.
MEMORABILE: L'esuberanza fisica della Webley, che nel film dimostra di saper recitare anche con i vestiti addosso.
Venerdì, 26/11/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Myvincent: Un colonnello del controspionaggio tedesco intercetta messaggi in codice inviati a Londra e inizia una caccia non priva però di aspetti umani ed etici. Così si racconta di una guerra meno spietata del solito, attraverso un racconto fitto e "sporco" che sa riproporre il clima di delazione ed incertezza di quegli anni. Curd Jurgens, bravissimo, si staglia luccicante dentro ad una fotografia eccellente, ritagliandosi un ruolo difficilmente dimenticabile. Tanto poco conosciuto, quanto da annoverare fra gli imperdibili del genere guerra.
Giùan: Specialista in kolossal autoriali, Lean rischiò di finir la sua carriera con quest'opera le cui "colpe" son così scoperte da lasciar fin troppo spago al destro critico. In effetti dal film (come da Mitchum) ci si aspetta che esploda potente e furibondo da un minuto all'altro; speranza castrata da reticenze storico-politiche, miscasting (soprattutto Jones) e magniloquenze inevitabili. Eppure spettacolo e tensione sono innegabili, come memorabili restan il Don Camillo irlandese di Howard, il controverso traditore McKern, l'ambigua inquietudine di Sarah Miles
MEMORABILE: La scena della tempesta; Mitchum che scopre i due amanti mentre è in gita sulla spiaggia con gli alunni.
Venerdì, 26/11/21 ALLE ORE 13:05 13:05 su *altro (specificare)
R.f.e.: Da ex-bambino che guardava rapito i documentari disneyani della serie "True-Life Adventures" e, anni dopo, la trilogia cinematografica de "La grande avventura", nonché sincero amante della natura selvaggia (in particolare nord-americana e canadese), non potevo non apprezzare questa deliziosa serie-tv - una delle poche, insieme alla diversissima L'uomo dell'U.N.C.L.E., che seguii sino alla fine - la quale ti faceva venir voglia di dedicare il tuo tempo libero a Riserve e Parchi Naturali. Un ricordo tenerissimo, mi piacerebbe tanto rivederla!
Galbo: Il tema dei reduci e del loro difficile inserimento post-bellico è uno tra i più abusati cinematograficamente parlando. In questo film di Jon Avnet si affronta la questione attraverso un doppio piano di lettura, che considera anche i problemi riguardanti i figli del protagonista. Il film è segnato da una buona caratterizzazione ambientale ma paga proprio la scarsa originalità del tema trattato e un "disegno" dei personaggi troppo stereotipato. Buona la prova degli attori.
Galbo: Tratto da una sceneggiatura originale del maestro del legal thriller, John Grisham, Conflitto di interessi (ma il titolo originale Gingerbread Man è molto più efficace) è ambientato nel sud degli Stati Uniti, territorio caro all'autore che vi ha ambientato i suoi libri più riusciti. Se l'ambientazione è certamente efficace meno rilevante l'apporto di Robert Altman che non riesce in questa vicenda a fare emergere il proprio stile anche per il mancato contributo di un protagonista (Kenneth Branagh) mai in parte. Molto migliore il resto del cast.
Venerdì, 26/11/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Markus: Ultimo film della trilogia di Nando Cicero sulle "soldatesse". La pellicola ha un buon ritmo e beneficia di gag a raffica atte a divertire un pubblico di poche pretese ma desideroso di sano svago. Alcune buone intuizioni (presumo del geniale Cicero) e una messa in scena piacevole e soccorrevole (pur senza scadere nella volgarità assoluta; fatto che in fin dei conti - e considerando il genere - passa in secondo piano).
Venerdì, 26/11/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Gestarsh99: Interrompendo un salutare e apprezzatissimo periodo di latitanza dalle sale, il simulacro epilettico e nerognolo sgusciato via dal vhs di Nakata ritorna - debitamente modificato pro forma - a plagiare, infestare e infettare per la centomillesima volta l'intreccio di una pellicola horror. Il cinema pareva essersene liberato e invece nisba, rieccolo in tutto il suo scomposto emiballismo a segnare il passo fra una babadoocchiata qua e là agli incubi dal mondo delle ombre. Filze di jumpscares gragnolano a dirotto su coltivazioni altrui già da tempo abbandonate. Creepypasticcio vecchio e stracotto.
MEMORABILE: L'orripilante incipit al buio nel deposito coi manichini...
Venerdì, 26/11/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Galbo: Citando apertamente James Bond nei titoli di testa, il film di Paul Feig rivela chiaramente la sua natura di parodia degli spy movie. Una buona scelta delle ambientazioni, il ritmo serrato e un gruppo di protagonisti efficace ed autoironico (stupisce positivamente in questo senso Jason Statham, mentre è una conferma Melissa McCarthy) lo rendono un film discreto anche se alla lunga (complice una durata eccessiva per questo genere) tende a diventare ripetitivo. Una "sforbiciata" sarebbe stata gradita.
Caesars: Commedia rosa che, nonostante l'Oscar alla miglior sceneggiatura (di Trumbo, anche se all'epoca non venne accreditato), vanta una storiellina esile esile, non certo memorabile. A consegnarlo alla storia c'è invece la regia di Wyler e, soprattutto, le caratterizzazioni, assolutamente perfette, dei due personaggi principali interpretati dalla Hepburn e da Peck. I decenni passati dalla sua realizzazione sono molti e si sentono tutti, però mantiene la sua godibilità anche visto dallo spettatore di oggi. Da conoscere.
B. Legnani: Molto brutto. All'inizio c'è qualche promettente duetto Vargas (sempre bravissimo)-Ardisson (presenti pure ne La nipote, come Marano, Cazzola e la De Santis, dell'anno prima), ma più il film procede e più si avvìa al disastro, fino al pessimo pre-finale, in cui tutti, assurdamente, pernottano nello stesso luogo, compreso il terrificante notaio che sembra il pirandelliano Chiàrcaro. Le gag sono vecchissime, molte addirittura risalgono al cinema muto. Ilona è stupenda, ma è straniante sentirla parlare in veneto ("Tàsi, mona!). Orchidea ha battute da denuncia, con orrida cadenza emiliana.
Homesick: Gradevole unione tra noir, commedia e azione, con protagonista un Califano attivo, brillante e donnaiolo che dispensa perle di saggezza borgatara e tira persino frecciate a se stesso quando suona un suo disco, senza peraltro evitare - soprattutto nell'epilogo - di farsi avvolgere nelle ombre della disillusione. Il folto cast annovera volti hollywoodiani (Balsam e Webber: il secondo nei panni di un boss dai caratteri più sfumati del primo), caratteristi nostrani (Diogene, Della Casa, Rispoli, Jovine, Venantini, Cerulli) e numerose starlets (Lentini, Vallone, Baxa, Del Santo, De Selle, Chimenti)
MEMORABILE: Gardenia che parla con il gatto; il corridoio blindato; la bomba sulle tagliatelle.
Herrkinski: Commedia in costume d'ambientazione medievale che ricorda da vicino certi decamerotici del periodo, tenuta in piedi da un Buzzanca che ce la mette tutta ma che deve fare i conti con uno script davvero povero e parco d'idee; il film - forse anche per l'anno d'uscita - sembra non voler esagerare in nessun campo, né con le battutacce (mai davvero volgari) né con i nudi femminili, risultando di fatto abbastanza innocuo, quasi infantile e ingenuo nel suo umorismo vecchio stampo. Può valere una visione solo per i fans del protagonista e per rivedere vari caratteristi e csc dell'epoca.
Ruber: Cinque storie concatenate l'una all'altra come nella rete. La metafora del film è sociale: i danni e le spiacevoli situazioni che internet e ciò che produce causa a chi non ci sta attento ma anche a chi ne sta lontano. Dirige Ferlito (quello del giallo sexy Femmina) su soggetto e sceneggiatura di Farnesi. Storie ricavate dalla cronaca di oggi, in un contesto che però viene poco approfondito: rimangono un po' buttate lì (sembrano cinque corti) ma, se la recitazione latita, l'idea è giusta, per quanto sviluppata solo superficialmente.
MEMORABILE: Ricky Tognazzi, malato del gioco virtuale, collassa sul pc mentre sta per vincere; Girone prete buono, accusato senza motivo di pedofilia.
Pigro: In un'America postbellica regredita un attore si trasforma in postino e ricollega i baluardi dispersi della civiltà. La serietà con cui l’attore-regista ha girato questo film toglie il legittimo dubbio che si tratti di una farsa. Il portalettere, storica figura-emblema degli Usa nonché garante della democrazia (sic!), è celebrato in modo bislacco da un ispirato Costner in vena di retorica patriottica, che tinge di incongruente e assurdo una storia insulsa e fanfarona nel suo parossismo ideologico.
Sabato, 27/11/21 ALLE ORE 17:00 17:00 su Rai Movie
Markus: Il film ruota attorno alla goffa quanto dilettevole figura di una giovane e graziosa poliziotta raccomandata in una squadra speciale. Si riunisce ancora la coppia Alice Pol e Dany Boon (già vista in Supecondriaco) per una divertente commedia dotata, specialmente nella prima parte, di serrato ritmo che assicura dinamiche già viste ma sempre funzionali (in primis, l’incapacità della Pol nelle scene d'azione) per poi incappare in una seconda parte decisamente meno entusiasmante. La regia di Boon è come spesso gli capita altalenate, ma la confezione è ricca.
MEMORABILE: La Pol viene salvata da un quasi annegamento e una volta tirata fuori un poliziotto le porge una bottiglia d'acqua.
Sabato, 27/11/21 ALLE ORE 17:27 17:27 su *Disney Channel
Michdasv: Ci sono i Lego; c'è Star Wars; e benché possa sembrare impossibile, è un "film di Natale" anche se la festività è il cosiddetto "Life Day"; ma ci sono l'Albero, i maglioni a tema, gli inviti, le carole, i doni eccetera. Tecnica superlativa, trama semplice ma geniale, nel livello più banale adatta per i più piccini, nel livello più meditativo adatta ai più grandini. Voto dieci e lode; anche e soprattutto per la scelta del mediometraggio, che impedisce agli sceneggiatori di perdere tempo con chiacchiere inutili e combattimenti senza fine.
MEMORABILE: Vorrei dire "ogni dettaglio", ma: Rey che si aggiusta i capelli. E Luke contadino nella sua proprietà privata.
Herrkinski: Un classico delle Tv private di qualche anno fa, questa commedia sexy iberica (diretta da un irriconoscibile Larraz) è una pochade che mette in scena turbamenti adolescenziali (da qui l'idea dei distributori italiani per il titolo, ispirato al nostrano Malizia) nonché rapporti saffici e le classiche corna coniugali, in un sunto del genere che non annoia ma che non brilla nemmeno; le parti comiche (tipo le gag dal barbiere gay) sono comunque discrete e fa piacere rivedere qualche faccia nota del nostro cinemabis qui "prestata" agli spagnoli.
Nicola81: Avventura tutta mediterranea per 007, che si sposta tra Madrid, Cortina e la Grecia (bellissime location) per evitare che un congegno militare finisca nelle mani dei soliti russi (che in realtà rimangono molto sullo sfondo). Ma più della trama conta la spettacolarità delle sequenze d'azione, per quanto quelle sciistiche appaiano un pò tirate per le lunghe. Moore se la cava ancora bene, la Bouquet sarà pure freddina, ma oltre a essere splendida è una Bond girl dai tratti insoliti. Sigla cantata da Sheena Easton, che appare sui titoli di testa.
MEMORABILE: Il prologo; L'inseguimento automobilistico a Madrid; La scalata della montagna; Il finale, con tanto di presa in giro alla Thatcher...
Il Gobbo: Fra le famiglie Mounters e Campos c'è una feroce faida, ma un giorno un Mounters s'innamora di una Campos... Ebbene sì, è Giulietta e Romeo western, unica incursione nel genere di Gianni Puccini, non troppo a suo agio. Ma il risultato non è niente male, soprattutto per le bizzarrie goticheggianti di cui è costellato, tipiche della sceneggiatrice Maria del Carmen Martinez Roman (anche se Gianni Amelio, aiuto regista, attribuisce gran merito a tal Enrico Ribulsi). Interessantissimo. Occhio al finale, nel quale compare il futuro Paul Naschy...
Galbo: L'incipit piuttosto originale di Mostri contro alieni (la giovane sposa che nel giorno del suo matrimonio cresce a dismisura e viene per questo occultata dal governo) non basta a sollevare il film da una certa mediocrità in parte riscattata nelle sale dalla proiezione in 3D. Come in molti altri film animati della Dreamworks, anche Mostri contro Alieni soffre di un eccessivo ricorso alla citazione di illustri film precedenti, con un umorismo e situazioni mai davvero brillanti e una grafica che ricorda troppo un film Pixar, Gli Incredibili.
Markus: Un gesto di stizza da parte di un giovane chef fa ripiegare la sua carriera a far corsi di cucina salutare ad altrettanto giovani medici di un ospedale di Los Angeles. Chiaramente la storia si concentra tra lui e una seducente dottoressa e la faccenda sentimentale è... servita sul piatto! Un cast di contorno, con le classicissime tiritere amorose tra bellocci e la coppia n.2 "ebony" (altro punto fermo dei film d'amore americani, cosicché la folta platea è tutta contenta). Il film scorre veloce come il vento, ma è anche il trionfo del nulla.
Domenica, 28/11/21 ALLE ORE 01:30 01:30 su Rai Movie
Galbo: Commedia corale che ricorda molto un film di Canet, grande successo in Francia. La sceneggiatura alterna momenti brillanti ad altri più drammatici, puntando molto sui dialoghi, che vengono però adoperati fino all'eccessiva verbosità e che finiscono per nascondere una certa sostanziale povertà della storia. Buon uso dell'ambientazione, specie nella parte centrale, ed ottima prova degli attori. Si può vedere ma non va oltre la mediocrità.
Domenica, 28/11/21 ALLE ORE 04:20 04:20 su Cine 34
Homesick: Libero adattamento del romanzo di Stendhal focalizzato sulla sua seconda parte - l’amore proibito tra la badessa e il vescovo - ne tralascia le notazioni socio-storiche e ne estrinseca invece gli accenni erotici, riducendosi in tal modo ad una sorta di feuilleton claustrale (e anticlericale) con qualche aggancio all’ubertoso filone dei tonaca-movies. Convincente la prova drammatica complessiva, dai comprimari Bouchet e Capponi ai supporti di figure emblematiche come la gelosa Stewart, la timorata Valturri, la spaurita Venier.
Herrkinski: Un noir più che discreto, certamente non originale ma piuttosto gradevole. L'intreccio è risaputo e quindi non offre grandi sorprese, tuttavia il cast se la cava (incluso Cage, personalmente mai piaciuto, ma comunque qui passabile) e c'è qualche buona scena di tensione, specialmente nella prima parte, dove Cage fa il fuggitivo. In seguito il film perde un po' di mordente e s'impantana in soluzioni viste e straviste, arrivando al finale senza particolari guizzi. Stone dirigerà nel '97 il suo U-Turn su coordinate simili ma con ben altri risultati.
Pigro: Canzonettista di Las Vegas diventa re d'Inghilterra, con immaginabili conseguenze. Commedia con trama sempliciotta, ma molto ben curata e soprattutto realizzata con grande gusto senza mai scadere nel minestrone caciarone o nella volgare banalità di tanti altri prodotti analoghi. Si aggiunga l'eccellente interpretazione di John Goodman (ma anche quella puntuale di O'Toole). Alcuni momenti sono davvero divertenti, altri intelligenti. Insomma, non male per il genere.
Daniela: Per rintracciare chi ha ucciso padre e fratello, un ispettore delle ferrovie si fa assumere come vice-sceriffo. La prima missione è molto pericolosa: arrestare un famigerato pistolero sul capo del quale pende un'accusa di omicidio... E'proprio questo personaggio a rendere interessante un western altrimenti di routine: immorale, sprezzante nei confronti della legge, dotato di un perverso senso dell'umorismo, ma anche capace di gesti che sorprendono lui per primo. Grande interpretazione di Duryea, che vale da sola la visione anche se fa risaltare l'inespressività del protagonista Murphy.
Domenica, 28/11/21 ALLE ORE 20:50 20:50 su Cine 34
Galbo: Dopo il più che degno Fantozzi va in pensione, il ragioniere più famoso del cinema italiano si ripropone in questa settima avventura ancora diretta da Neri Parenti. Fantozzi alla riscossa è però lontano come verve brillante e come spirito graffiante dai film precedenti. La sceneggiatura appare una trita ripetizione di gag e siparietti comici già visti in precedenza. La regia appare alquanto anonima e solo la grande professionalità del cast consente talora di alzare un livello non memorabile.
Smoker85: Cosa ci si aspetta da un film su uno dei più grandi condottieri mai vissuti? Scene di lotta stile Troy o Il gladiatore. Invece Oliver Stone tira fuori un film dove le conquiste grandiose di Alessandro sono solo un contorno e punta tutto sull'introspezione. Ottime le interpretazioni di Kilmer e della Jolie. Forse lunghetto, con qualche imprecisione storica e in alcuni punti lento. Ma merita almeno una visione.
Domenica, 28/11/21 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 1
Graf: L'ultimo film di Monicelli che merita di essere ricordato. Un po' asfittico nell'ipirazione, incerto nel ritmo, a volte lacunoso nella sceneggiatura il film, di impostazione corale, costruito con i modi della ballata popolare, incanta per la semplice profondità con cui racconta la vita e la morte tramite la vicenda on the road di un gruppo di goffi pugili, messi insieme alla meno peggio dal signor Dieci (un credibile Paolo Villaggio) che attraversano l'Italia dell'immediato dopoguerra in cerca di un po' di cibo e di fortuna. Una piccola ma preziosa gemma.
Gestarsh99: Debutto del maresciallo Giraldi nel primo degli 11 film che compongono la fortunata serie a metà tra action alla carbonara e commedia ridanciana. Nico è un po' l'evoluzione del personaggio motorizzato, manesco e scurrile de Il giustiziere sfida la città: un agente "pane e mortazza" tenero coi pesci piccoli ma duro e senza remore coi caporioni del giro grosso. Siamo ancora in pieno poliziesco all'italiana, specificità che verrà pian piano scalzata negli episodi successivi dall'elemento comico-volgare, anche per l'entrata in scena del grande Bombolo. Orecchiabilissimo lo score dei fratelli De Angelis.
MEMORABILE: Replica sibillina di Milian/Giraldi alla proposta indecente del frivolo damerino tentatore: "A Chiappè, su 'sta fava 'n se scurèggia!"...
Jandileida: Uno di quei film che non si deve aver timore a definire capolavori universali: il più grande film sulla mattanza del 14-18 che non mostra una scena di guerra ma si addentra nell'animo umano. Eccezionali le riflessioni sul tramonto del (quasi medievale) mondo nobiliare, intimo e tenero l'intermezzo a casa della Parlo, divertente e ritmata la prima parte all'interno del campo di concentramento. Renoir dirige con gentilezza, senza essere mai intrusivo, e il resto lo fanno il faccione di Gabin, la maestosità di von Stroheim e la classe di Fresany. Eterno.
MEMORABILE: "Per un uomo del popolo morire in guerra è una cosa terribile, ma per noi è una buona soluzione".
Daniela: Liberamente ispirato all'omonimo racconto di Aleksandr Puskin. Nella Russia ottocentesca, due ufficiali zaristi, innamorati della stessa donna, si sfidano a duello e l'uno decide di "graziare" provvisoriamente l'altro, in attesa che arrivi un momento più propizio per tirare il proprio colpo. Prima regia di Castellani, questo film prodotto in piena guerra è ascrivibile alla corrente calligrafica, di cui resta uno degli esempi migliori per l'eleganza della rappresentazione. Corretta anche se non poco ingessata l'interpretazione di Giachetti, graziosa e vibrante Noris, in parte Centa.