I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 18/10/21 A Domenica, 24/10/21
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Galbo: Ispirato ad un fatto di cronaca, Il branco presenta una connotazione neorealista ma non è un film particolarmente riuscito. La sceneggiatura appare lacunosa in alcuni punti, specie riguardo alla caratterizzazione di alcuni personaggi e specie nel finale si rischia parecchio l'effetto retorico. Di contro piuttosto riuscite appaiono l'ambientazione e la prova del cast, specie Memphis e Tirabassi. Discontinuo.
Lunedì, 18/10/21 ALLE ORE 12:10 12:10 su Rai Movie
Gestarsh99: Dopo i due precedenti noir meneghini (Milano rovente e Milano odia) Lenzi fa un altro passo in avanti verso il poliziesco tout-court ed in un sol colpo realizza la sua personale doppia risposta all'autodifensivismo de Il cittadino si ribella e al vigilantismo di Roma violenta. Nel ruolo del Bronson de' noantri c'è stavolta Henry Silva, come sempre "statuario" dietro la sua maschera facciale da Isola di Pasqua. Il film in se è solo un concentrato di luoghi comuni, frasi fatte, motti qualunquistici e dictat datatissimi tipici degli anni di piombo e le insipide musiche di Nicolai rendono il tutto ancora meno efficace.
MEMORABILE: Il miserabile detective privato interpretato da Nicastro, che raccoglie con la forchetta del cibo semi-solido spalmato sulla copertina di una rivista.
Lunedì, 18/10/21 ALLE ORE 15:40 15:40 su Rai Movie
B. Legnani: Dimenticabilissimo. Anzi: è difficile, pur volendolo, che questo film, assai anonimo, resti impresso nella memoria. Le cose migliori (vale a dire le scazzottate) sono identiche a quelle di ogni altro film con Bud Spencer e Terence Hill. Ma non c'è nulla, ma proprio nulla, che permetta al film di distinguersi. Certo: si ride un po', ma ci mancherebbe altro.
Buiomega71: Il mio cuore e rimasto là, a Fresno, negli anni '60. A oggi il vero capolavoro lucasiano, fatto di dolente nostalgia, di ritrovo nei drive-in, di gare automobolistiche (che anticipano le folli corse spaziali degli incrociatori di Guerre stellari), di racconti dell'orrore fatti a spaventati e occhialuti nerd, di amori impossibili e donne sfuggenti, di stazioni radio che dispensano musica e magia in quella mitica ultima notte. Il manifesto di un cinema generazionale che resta impresso nell'anima; quel finale tormentato è un tuffo al cuore che non si scorda più. Monumentale.
MEMORABILE: Richard Dreyfuss, per tutto il film, insegue la misteriosa ragazza dei sogni (Suzanne Sommers) che guida una T-BIRD bianca, fino a quel finale che spezza il cuore.
Lunedì, 18/10/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Gestarsh99: A corto d'idee su come scombuiare aggiuntivamente il rimestìo spaziotemporale, la terminatormanìa si ributta, o per meglio dire si "rebootta" in pista sparigliando e alternativizzando basilarità e timeline dei due epici film inaugurativi attraverso la destrutturazione dello zoccolo duro del concept cameroniano originario, in una fusione "Brundlemosca" fra gli accadimenti e i characters del primo capitolo e quelli del secondo. Il ritorno dell'Arnoldo mondatore è fuor di dubbio una benedizione e aiuta a rinfondere all'azione quella familiarità che era andata un po' scemando nel quarto episodio.
MEMORABILE: Il violento (e grottesco) duello iniziale fra i due "diversi" Schwarzy/Terminator...
Pigro: Sequel e contemporaneamente prequel del Padrino: da una parte l'escalation mafiosa del piccolo emigrante don Vito nei primi anni del Novecento e dall'altra il consolidamento della potenza del figlio negli Anni Cinquanta, tra casinò (con puntatina nella Cuba di Batista) e vendette. Si conferma la maestosità del respiro epico del primo film, a cui si aggiunge il sapore della saga da sogno americano (sia pure criminale) e un maggior affondo nei labirinti risucchianti della "famiglia". Attori, musica, ambienti, fotografia, ritmo: tutto davvero notevole.
Piero68: Modesto thriller che gira intorno alle moderne criptovalute e alle frodi bancarie. Peccato che la sceneggiatura non sia ben strutturata e alcuni passaggi, complice anche qualche plot-hole, risultino poco comprensibili quando non, in qualche caso, addirittura inutili. Cast e regia claudicanti, con Knapp che se la cava anche discretamente. Ma è una predica nel deserto vista anche la pochezza dello Hemsworth minore e la svogliatezza di Russel. Peccato! Tante ambizioni ma poca sostanza.
Lunedì, 18/10/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Gestarsh99: Difficilmente la "Besson Family" ne sgarra una quando ha a che fare col lancio promozionale di giovani eroine abilissime nel maneggiare armi da fuoco, strategie logistiche e funambolismi felini: la nero-ispanica Saldana, anguilliforme lupinessa del parkour, non fa rimpiangere neanche per un istante la capofila Nikita. Non è solamente un action steso con affinata competenza ma anche una storia di sentimenti feriti, di affetti perduti, di caccia senza quartiere alle allodole del dolore attraverso lo specchio identificativo orchidàceo, simbolo di passione, audacia e orgoglio inconcusso.
MEMORABILE: L'agguato omicida nella singolarissima piscina verandata ridotta a "squaloteca".
Markus: Per ottenere il permesso legale di restare in Francia un marocchino sposa un amico francese. Sono però entrambi etero... Commedia demenziale diretta e interpretata da Tarek Boudali, che accanto a Philippe Lacheau (Babysitting, Alibi.com) forma una collaudata coppia comica d'Oltralpe. Regia fiacca e incapace di rendere divertente un film costruito di fatto sul niente, dove l'improbabilità delle situazioni è quasi fastidiosa. La voglia un po' becera ma legittima della risata greve nei confronti degli stereotipi sui gay sarà di fatto disillusa.
Buiomega71: Assoluto capolavoro che mette insieme la sensibilità di Spielberg e il delirio di Hooper. Se la prima parte è prettamente spielberghiana, Hooper comincia a dare i suoi primi segnali (il tecnico che si scarnifica la faccia davanti allo specchio), per poi scatenarsi nel folle e delirante finale, con bare che escono dal pavimento, cadaveri che schizzano da ogni dove e piscine fangose ricolme di salme scheletriche, che portano alla mente le composizioni cadaveriche iniziali di TCM. Struggente lo score di Jerry Goldsmith e tenerissima Carol Anne.
MEMORABILE: Il finale; la bistecca live verminosa; il pupazzo clown; carol Anne che annuncia: "Sono arrivati"; la stanza coi giochi svolazzanti.
Caesars: Il regista Sonnenfeld confeziona una gradevole commedia che ha dalla sua una forte originalità ed effetti speciali davvero riusciti. La girandola di situazioni trascinante e il ritmo sempre elevatissimo garantiscono il divertimento per spettatori di tutte le età. Buona l'interpretazione della coppia Tommy Lee Jones- Will Smith. Quel che si dice un buon film!
Lunedì, 18/10/21 ALLE ORE 23:40 23:40 su 20 Mediaset
Galbo: Veramente indifendibile questo film dedicato alle gesta della donna felino. Il paragone con la coprotagonista della seconda avventura del Batman burtoniano, interpretato dalla bella e brava Pfeiffer è imbarazzante per la povera Hale Berry alle prese con una sceneggiatura ricca solo di pressapochismo oltre ad una generale sciatteria nella confezione del prodotto. Da salvare solo l'autoironia con cui la Stone interpreta il personaggio di cattiva.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 00:05 00:05 su Rai Movie
Atticus85: Commedia western decisamente simpatica; merito soprattutto della splendida Jane Fonda e di un Lee Marvin da Oscar. In genere poco apprezzato, è un film ben fatto e senza pretese se non quelle di offrire un prodotto di intrattenimento di sicura qualità. A me la storia della bella maestra che diventa fuorilegge per vendetta ha sempre divertito. Bella colonna sonora, peccato che l'edizione italiana doppi malamente le canzoni.
MEMORABILE: La bravura e l'abbagliante bellezza ramata di Jane Fonda.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 00:55 00:55 su Cine 34
Belfagor: Scolorita commedia che tenta diverse strade senza riuscire a percorrerne una con la dovuta coerenza. Nonostante il meritato successo televisivo, il duo comico Ale & Franz non riesce a bissare con questo esordio cinematografico deludente che mescola mondanità paesane, situazioni surreali e criminalità spicciola. Lo stile comico dei due mal si adatta al grande schermo.
Ciavazzaro: A parte la convinta interpretazione del quasi sempre bravo Morgan Freeman, il thriller in questione non è nulla di che. Non viene costruita una vera e propria tensione, il film in parecchi punti è prevedibile, lo svolgimento finale non convince troppo. C'e di meglio...
B. Legnani: Curioso film di Blasetti, ghost story padana con toni da commedia. Pellicola dominata da una Graziella Granata di sorprendente bravura, che impersona perfettamente questa barbiera emiliana briosa e sbarazzina (come la Giorgelli ne La ragazzola!). Nella seconda parte il film si fa un po' noioso e lei lo regge da sola, nonostante il gran cast che popola questa parte non troppo brillante. Benché sin dall'inizio si citino Castelmassa e Ficarolo, il tentativo di rendere padane queste location del Lazio è assai inutile. Film così così.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 02:40 02:40 su Cine 34
Rambo90: Divertente farsa ambientata nella seconda guerra mondiale, con l'effervescente duo Tognazzi-Vianello che si adopera in vari travestimenti e tentativi di fuga. Ottimo Blanche antagonista nazista, doppiato benissimo da Carlo Romano e semplicemente adorabile Peppino che compie (suo malgrado) un attentato facendo una pernacchia al führer. Molti equivoci, qualche grossolanità tipica delle commedie del periodo, ma davvero un film molto spassoso.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 04:35 04:35 su Cine 34
B. Legnani: Deludentissimo film a episodi. Siamo proprio alla fine degli Anni Settanta e si vede. Non ride nessuno dei protagonisti e nessuno del pubblico. Si inventano (o si riciclano) storielle, tirando in lunghe le pochissime idee. Si ricordano solo le bellezze: la Baxa, la sorella di Stella Carnacina, la Gori (in chiusura di carriera), la splendida Poggi, la Karlatos. C'è Riccardo Billi. *½, con manica larga.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
B. Legnani: Opera celebre, ma incredibilmente debole, firmata da Alberto Sordi
come regista. Purtroppo tutto è lentissimo, tirato per le lunghe, col
risultato che anche un mostro di bravura come il protagonista (Sordi,
ovviamente) non ha la possibilità di dare un colpo d'ala. Talora scade
nel pochadistico. Cast secondario mediocre. Evitabile senza problemi.
Reeves: Donizetti al cinema con il volto di una giovanissima Loren, sapientemente doppiata e nemmeno troppo valorizzata per la sua prorompente bellezza. Versione piuttosto statica e riduttiva della famosa opera lirica, senza le magniloquenze (ma anche la spettacolarità) dei contemporanei film diretti da Carmine Gallone. Indicato per i melomani e per i completisti della Sophia nazionale, gli altri fanno meglio ad astenersi.
MEMORABILE: I duetti in cui la Loren canta con Sinimberghi.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 07:05 07:05 su Rai Movie
Cotola: Il ritorno della Loren al cinema italiano è un dramma con punte di commedia o viceversa, che sfocia ben presto nel patetico, nel ridicolo e sotto certi versi nell'inverosimile. Si potrebbe quasi dire che siamo dinanzi a una sorta di Filomena Marturano in versione tv e on the road. Con un finale più drammatico sarebbe stato quasi un lacrima-movie. E invece non ci viene data nemmeno la soddisfazione dell'epilogo tragico.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 08:55 08:55 su Cine 34
Caesars: Abbastanza deludente questo gangster-movie di Di Leo, ben lontano dai suoi esiti migliori. Qui si calca molto il tasto dell'umorismo e si creano atmosfere più vicine allo spaghetti western che al noir. Gli interpreti raggiungono la sufficienza (anzi: Cliver è un gradino al di sotto) con l'unica eccezione di Vittorio Caprioli, che riesce ad avere una marcia in più. Non ho mai gridato al miracolo davanti alle pellicole dileiane, ma in questo caso siamo lontani anche dal "buon" prodotto. Forse si arriva a 2 pallini, ma non oltre.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 12:35 12:35 su Rai Movie
Nando: Pellicola d'avventura con molte venature sentimentali che vede protagonisti il truce Bronson e la fascinosa Sanda. Ambientazioni centroamericane per la spasmodica ricerca di un eventuale tesoro nascosto in fondo al mare. Indubbiamente appare un lavoro oramai desueto rispetto ai tempi, visto lo sviluppo narrativo. Nel complesso modesto, nonostante la presenza di Rey.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 15:00 15:00 su Rai Movie
Il Gobbo: Capolavoro. Leone punta all'epica, alla dilatazione, al Mito (non prima, nelle intenzioni, di aver "liquidato" la trilogia del dollaro: nel progetto iniziale i tre che aspettano Bronson dovevano essere Eastwood, Wallach e Van Cleef, ma Clint rifiutò!), e ci regala la sua personale Nascita di una nazione. Personaggi archetipici (ognuno col suo tema musicale), maschere superbe (immenso Robards), e al contempo un omaggio ai militi ignoti dello spaghetti western (nel film compaiono Zuanelli, Conversi, Stefanelli e altri). Tutti in piedi.
Galbo: Anche se non il miglior film di Henry Hathaway, Il solitario del Rio Grande rimane un western più che buono; merito principalmente della sceneggiatura, che tratteggia i personaggi in modo adeguato, della regia di uno dei grandissimi autori del genere (che in questo caso dosa sapientemente violenza e azione) e dell’interpretazione di alto livello non solo di Peck ma di tutto il cast.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 18:45 18:45 su Cine 34
Galbo: Il tema dell'eterna fanciullezza goliardica (preso di peso dal ben più valido Amici miei), dell'amicizia e del cameratismo che unisce i due protagonisti è al centro di questa insipida commedia di Oldoini. Benché dotato di un cast (Celentano e Pozzetto) sulla carta molto forte, il film, complice una pessima sceneggiatura e una regia con pochissimo senso del ritmo, si perde dietro una serie di gag non sempre riuscite mancando di una trama di fondo poco più che abbozzata. Alla fine il tutto è francamente noioso.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 19:50 19:50 su *altro (specificare)
B. Legnani: Gli mancano troppe cose, per essere un buon film. Azzecca forse la cosa più difficile (centra infatti l'attore protagonista), ma fallisce nel presentare i ruoli di contorno: né i buoni hanno la necessaria simpatìa, né i cattivi hanno la necessaria affascinante ribalderia. Così resta una storiella per bambini, con pochi colpi d'ala e con la perenne sensazione del "già visto". Certo, alcuni momenti sono visivamente affascinanti, ma ci si attendeva molto, ma molto di più.
Daniela: Scrittore pigro e sbevazzatore deve consegnare entro 2 giorni la sceneggiatura di un film di cui ha scritto solo i titoli di testa. Per sua fortuna, una dattilografa appassionata verrà a stimolare la sua fantasia. La cornice romantica della Ville lumiere, una coppia fascinosa di protagonisti con l'aggiunta di Curtis in una divertente particina, un regista abile nel genere: gli ingredienti sono giusti, ma la commedia, pur bizzarra e non priva di gustose gags, non decolla per demerito di una sceneggiatura ripetitiva e stancante, anche se va apprezzato lo sforzo di originalità.
MEMORABILE: "Scusi, lei è un indiano?" "Si, sono un indiano" "Piacere, anche io..." ed i due indiani appostati dietro una roccia si stringono la mano
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Pigro: L’ambiguo scontro tra verità e simulazione, tra identità e doppio si materializza nell’incontro tra un antiquario che ama le donne solo dipinte e una ragazza agorafobica: due in fuga dalla realtà. L’apologo filosofico finge di diventare novella romantica e infine trapassa nell’intrigo, perdendo però la sua forza simbolica e mostrando (anche per prolissità) falle narrative e logiche. Ma il fascino rimane, soprattutto nella prima parte, per un film elegante, che affronta in modo inconsueto questioni inconsuete. Ottimo Rush per un bel personaggio.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Xamini: Drammatico votato al sentimento, questo Brooklyn ci racconta di un partire, di un cercare una propria dimensione, una casa e delle lusinghe del passato. L'avrei detto più melenso e lento, in realtà è agile e porta spesso al sorriso, rinunciando a qualche faciloneria che sarebbe stata certamente adottata se fosse stato un blockbuster americano. Ma soprattutto eccellentemente vestito da questa novella Rossella O'Hara che è la Ronan: occhi meravigliosi, sguardo intenso, personaggio perfetto, sulle spalle del quale poggia tutto il film.
Galbo: Uno dei frutti migliori della collaborazione tra Henry Hathaway e John Wayne che regala nei panni del protagonista una della migliori interpretazioni della sua carriera (giustamente premiata con l'Oscar). Il film, magnificamente diretto e fotografato, riprende i canoni migliori del genere western realizzando delle sequenze d'azione pregevoli, per ritmo ed inquadrature. Buona la sceneggiatura, che presenta anche qualche momento umoristico.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 2
Gestarsh99: Il mockumentary intraprende una pista molto più snodata del solito, ristrutturandosi con versatilità in uno pseudo-reportage che, occhieggiate le internautiche modalità shock del Cablegate e delle rivelazioni di Wikileaks, simula il recupero e l'analisi di filmati amatoriali e scottante materiale audio/video governativamente secretato. Con molta più eloquenza e speditezza espressiva di un Soderbergh, il rinnovato Levinson espone senza censure la cronistoria multimediale di un'aggressiva epidemia virale, ultimo anello di una catena di sciagure ambientali in letale circolo vizioso. Giugulante.
MEMORABILE: Gli effetti esponenziali causati dal brodo tossico di scorie radioattive, escrementi animali, farmaci mutageni, metalli pesanti e fauna ittica infetta.
Galbo: Storia d’amore tra Stella e Will due giovani malati di fibrosi cistica costretti ad una rigida distanza fisica per non contagiarsi a vicenda. Film sentimentale “sanitario” a forte rischio di cadere in piena zona "melodramma lacrimevole". Il regista Baldoni sceglie toni misurati, e, complici anche due bravi attori protagonisti e una buona dose di ironia, si mantiene entro limiti accettabili, almeno nella prima parte, laddove nella seconda la pellicola si fa più scontata. Da non vedere se non si amano le storie tristi.
Digital: Partiamo col dire che le due ore e venti si avvertono inevitabilmente tutte; il che si ripercuote in un ritmo talvolta soporifero, ove il tedio tende soventemente a serpeggiare. La prima parte seppur non indecorosa è decisamente prolissa: succede poco e vi è un’abbondanza di dialoghi; il segmento migliore si trova nel mezzo, quando i nodi iniziano a venire al pettine e la suspense, pur se mitigata da un tono semi-serio, aumenta; il peggio lo si ha verso la fine con l'entrata in scena di un pessimo Hemsworth. Ondìvago; non male, dopotutto.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su Italia 2
Capannelle: Parodiare non è facile e questo film lo dimostra. A fronte di alcune gag riuscite (il ghiaccio, la corsa degli schiavi, il gregge) e di una buona conduzione degli attori c'è uno script logorroico e che abusa di peti, riferimenti sessuali e arti amputati, facendo capire che più di una volta la volgarità copre la carenza di idee. Vittima dello script anche il protagonista, abbastanza bene Ribisi, Neeson e una Theron particolarmente radiosa. Dall'autore di Ted era lecito aspettarsi di più.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 23:05 23:05 su Rai Movie
Tarabas: "Qualche volta devi essere un figlio di... se vuoi trasformare i tuoi sogni in realtà". Così cantava Mark Knopfler nella canzone ispirata alla biografia di Kroc. Prova gigantesca di Keaton, che regge quasi da solo un film efficace e avvincente, con una bella ricostruzione d'epoca. Molti vi leggeranno una critica del capitalismo senza cuore, a parer mio è la storia (americanissima) di un uomo che ha visto in un piccolo ristorante qualcosa che nessun altro riusciva a vedere, prima e meglio di chiunque altro.
Cotola: Deludente film (vaghissimamente ispirato alle "Passeggiate romane" di Stendhal) del polacco Borowczyck, che altrove aveva dimostrato di essere un interessante e raffinato regista di pellicole erotiche, ma che in questo caso sbraca dando vita ad un'opera puramente commerciale, il cui unico scopo è quello di soddisfare i più bassi pruriti degli spettatori. Decisamente da evitare.
Martedì, 19/10/21 ALLE ORE 23:40 23:40 su Cine 34
M.lupetti: Probabilmente il più famoso dei capitoli della saga, grazie allo "snuff" che in effetti per realismo e crudezza rappresenta un momento fra i più significativi del nostro cinema di genere. Per il resto è il film in cui il personaggio di Emanuelle prende definitivamente forma, con il Massaccesi-style che giunge a compimento in situazioni che poi saranno più o meno replicate nei capitoli successivi e non risultano particolarmente noiose pur nella inconsistenza complessiva della trama.
Galbo: Capolavoro di John Ford, affronta uno degli archetipi del western, il viaggio di una diligenza attraverso i territori del Nuovo Messico con una serie di personaggi (il giocatore, il medico, la prostituta) anch'essi veri classici narrativi del genere. Girato con impeccabile ritmo e sapiente uso del montaggio, il film si segnala per alcune scene d'azione diventate ormai classiche e una colonna sonora che sottolinea efficacemente l'andamento della storia. Ottima la prova dei protagonisti.
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 02:50 02:50 su Rete 4
Galbo: Scritta, diretta e interpretata da Riccardo Pazzaglia, è una commedia brillante sui dissidi coniugali e sulle modalità di superarli in momenti di ristrettezze economiche. Lo spunto non è male, ma la sceneggiatura ha il fiato troppo corto e si rifugia in escamotage dal sapore eccessivamente televisivo. Si sorride (grazie alla simpatia degli interpreti, specie la Marchini e la Confalone) ma si dimentica in fretta.
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 04:35 04:35 su Rete 4
Panza: Possiamo anche fingere di non notare che la storia sia davvero minimale, concepita senza sforzo e che possa contare fino a un certo punto in questo genere; non si può invece tollerare che le gag non colpiscano mai nel segno, troppo sciocche per far ridere (le sfuriate del mafioso, alcune lungaggini come nell'eterno inseguimento automobilistico alla fornace...). Qualche scazzottata però non è così male e la regia di Vari mette una pezza salvando il salvabile. Insipido il protagonista.
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Lucius: Impreziosito da una sublime fotografia ma eccessivamente lungo e pretenzioso. La Antonelli e Mastroianni assieme sono una coppia che buca lo schermo, pertanto, almeno per questi due fattori, il film va visto. Il problema è che manca di colpi di scena e arranca fino alla conclusione, pervaso di un'arrendevole tristezza. Lodevoli risultano gli interni (oggi del tutto irriconoscibili). Rituffatevi negli anni venti ma diffidate dal fatto che due donne si baciassero così. Menzione alle partiture del maestro Trovajoli.
Markus: Titolo epocale per uno dei molti mondo-movie che rammenta in quale cinico e spietato pianeta ci si condanna a vivere (o sopravvivere). La persuasiva voce fuori campo di Giorgio Albertazzi è decisamente compiaciuta; segno che la pellicola del duo Loy/Scattini ha la funzione di cavalcare un facile sensazionalismo servito dalla consueta carrellata di curiosità e aberrazioni dell'uomo. L'arguto spettatore di allora, con una farsesca indignazione, avrà senz'altro mascherato il compiacimento a tanto orrore ricercato. Ci sta bene così.
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 06:30 06:30 su Cine 34
Panza: Mescolare il film di genere scolastico più greve (i soprannomi fra amici, gli scherzi al professore...) con il filone giovanilistico tipo Sapore di mare (siamo proprio nel 1983) per cercare di cavalcare entrambi i fenomeni non è stata davvero una bella idea. Si assiste, pare di sognare, a una scenetta volgarotta e poco divertente e - zac! - una canzone di Mina (si sente "Renato"): la cosa non funziona proprio. Tecnicamente non vale poco anche a causa di una fotografia piattissima e da una regia assai spenta. Protagonista antipatico, gineceo ricco.
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 09:50 09:50 su Cine 34
Caesars: Interessante tentativo, anche se indubbiamente non del tutto riuscito, di trasportare su grande schermo la tipica formula di "Mai dire..." della Gialappa's Band. Per far ciò sono stati chiamati a raccolta un gran numero dei collaborastori storici dei 3 conduttori e la colonna sonora è stata affidata agli amici "Elio e le storie tese". Difficilmente l'umorismo che funziona in tv funziona anche al cinema, questo rimane comunque un esempio tra i meno disastrosi. Tutto sommato consigliato solo ai fans.
Herrkinski: Si può dire di tutto sul povero Franklin, a cui spetta il compito di dare seguito a un capolavoro del cinema thriller oltre 20 anni dopo, ma sarebbe stato difficile fare meglio di così. Questo sequel infatti è ottimo e a parte un finale un po' tirato via, la sceneggiatura del bravo Holland regge; Perkins e la Miles ritornano e sono convincenti come la prima volta, la Tilly fa un buon lavoro e la regia è solida e risoluta, in grado di mantenere alte attenzione e suspence. Molto curata anche la confezione e le location; ne è valsa la pena.
Digital: Dunque, vediamo, in questo western si possono trovare il bandito che si redime, il prepotente di turno che si vuole allargare territorialmente, il fuorilegge che intende uccidere l'integerrimo sceriffo locale... Fatta la conta di tutto ciò che è presente, si può benissimo dire che il film fa dei cliché il suo credo, il che denota scarsa originalità. Meglio la parte iniziale: ha più mordente, con una bella sequenza di sparatoria; ciò che viene dopo è solo un lungo, estenuante preludio allo scontro finale bandito-sceriffo. Fortuna che dura poco...
Galbo: Appreso della malattia grave e rara (l'adrenoleucodistrofia)che ha colpito il loro bambino, due genitori studiano una possibile cura. Diretto dal regista australiano George Miller e tratto della vera vicenda dei coniugi Odone, il film si muove sul terreno pericoloso del dramma strappalacrime ma l'effetto stucchevole è quasi sempre evitato grazie alla recitazione asciutta e poco autoreferenziale dei due protagonisti. Esempio di cinema poco appariscente ed accattivante ma piuttosto serio e rigoroso.
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 16:50 16:50 su Rete 4
Ciavazzaro: Doris Day radiosa e convincente come al solito per una divertente commedia, diretta dal buon regista Hy Averback. Buono anche il cast (c'è pure Terry Thomas), merita sicuramente la visione: commedie così vanno conservate gelosamente. Promossa a pieni voti.
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 17:50 17:50 su Rai Movie
Giùan: Comincia come Il tesoro della Sierra madre hustoniano e termina come Sfida nell’alta Sierra di Peckinpah, dipanandosi nel mezzo come un dramma d’azione psicologico connotato da venature omosessuali ed edipiche. Originale western di Capitani, che può contare sulla estrema caratterizzazione (tangibile la presenza di Di Leo nello script) dei quattro personaggi principali: due vecchie pellacce (Heflin/Roland) arrampicate sia pur con le unghie a un codice etico e due “ragazzi interrotti” (Hilton e Kinski) legati da un rapporto morbosamente vampiristico.
MEMORABILE: L’inizio in miniera; Le crisi malariche di Roland.
Galbo: Autore in passato di opere di rilevo, il regista Annaud tenta la carta del kolossal arabeggiante il cui ovvio modello di riferimento è Lawrence d'Arabia. Manca tuttavia al film del regista francese l'ampio respiro del capolavoro di David Lean. Benchè il film sia adeguatamente realizzato infatti, la storia è piuttosto asfittica e i personaggi (praticamente tutti maschili, rimanendo le donne relegate sullo sfondo) poco interessanti e non adeguatamente approfonditi. Rimane un certo gusto visivo e la capacità di realizzare scene di massa.
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 21:15 21:15 su Rai 1
Markus: Cinquantenne divorziato e un po' retrogrado si fa convincere ad acquistare uno smartphone dai cinesi. Ben presto s'accorgerà che il telefono ha la virtù di far tornare indietro di un minuto per… "corriger la fortune". L'esordio nel lungometraggio per Francesco Mandelli senza l'altro "solito idiota" non è dei più felici: l'idea in sé poteva dar adito a singolari e spiritose situazioni-limite, invece non si va mai oltre a un silente ghigno. Max Giusti protagonista (anche sceneggiatore) riesce solo in parte a risultare convincente sotto il profilo comico.
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Rai 4
Pigro: Un naufrago che sopravvive a temperature impossibili, ovvero la storia vera di un supereroe nascosto dentro un uomo qualunque. Non c’è dubbio che è l’incredibile storia in sé a sostenere il film, ma anche il tono dimesso e anti-hollywoodiano, che prima ci immerge nelle acque gelate che sono luogo di lavoro per umili pescatori e poi osserva con discrezione lo stordimento del protagonista di fronte al clamore per la sua semplice lotta per la sopravvivenza. Che è quella dell’intera Islanda che combatte contro una natura impervia.
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 23:10 23:10 su Rai Movie
Ruber: Film che mescola la musica al rapporto difficile e morboso tra una donna diventata madre troppo giovane, totalmente irresponsabile, cantante di scarso rilievo che non ha sfondato, e il figlio, a differenza di lei talentuoso e che sembra le faccia quasi da genitore. La regista scrive una sceneggiatura che partendo dal rapporto tra madre e figlio si sviluppa tra traguardi mancati e possibili promesse. Non senza difetti (a volte si insiste troppo sul rapporto tra Bobulova e Piavani), il film ha un cast di tutto rispetto che si muove tra attrici esperte e attori emergenti di qualità.
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 23:20 23:20 su Cine 34
B. Legnani: Deludente Totò & Peppino che, dopo una discreta partenza, ripete in maniera sistematica i continui e interminabili battibecchi fra i due protagonisti maschili, i cui personaggi non riescono a risultare simpatici. La vicenda si avvita su sé stessa e, sorprendentemente, il film respira proprio quando intervengono interpreti terzi (Tieri, Castellani eccetera), rubando spazio ai due grossi nomi. Si arriva in fondo con fatica. Bella la Gray, deliziosa la Gajoni.
MEMORABILE: Totò, che apparteneva alla Gran Loggia d'Italia, vede una grande pietra e la chiama ripetutamente "Massone".
Nando: Commedia degli equivoci che vede uno scatenato Hoffmann sdoppiarsi in maniera pregevole. La dura vita di un attore che s'inventa attrice ottenendo uno strepitoso successo ma che deve fare i conti con il proprio cuore. Valido lo sviluppo narrativo che si avvale anche di un'eterea Lange.
Caesars: Mi spiace dirlo, ma da questo Polanski mi aspettavo qualcosa di più. Non che il film non abbia qualche momento godibile, ma sostanzialmente è un gioco al massacro abbastanza prevedibile, seppur nobilitato dalla performance dei quattro splendidi attori. A mio avviso le parti più riuscite restano il prologo e l'epilogo, entrambe ambientate nel parco coi ragazzi inquadrati da molto lontano, dove risiede il vero messaggio della pellicola. **!
Mercoledì, 20/10/21 ALLE ORE 23:55 23:55 su Rai 4
Pumpkh75: Sotto i plumbei cieli d’Irlanda si diffonde una epidemia sanguinaria ma, se il mentre sono solo incubi e ricordi, quel che viene raccontato è il post: temi universali (l’accettazione del diverso, l’ambiguità intrinseca del concetto di mostro, il dolore della malattia), radici politiche (lapalissiani i riferimenti all’IRA) e oltremodo una capacità di storia e attori di amalgamare le emozioni, tant’è che gli effetti speciali quasi si eclissano ed è una scelta che non scalfisce la visione. Perfetta la simbiosi tra Tom Vaughan-Lawlor e il rancore del personaggio. Promosso senza dubbi.
Rambo90: La storia di Sam Childers, ex delinquente che, abbracciata la fede in Cristo, ha costruito un orfanotrofio in Sudan per aiutare i bambini africani durante la guerra civile. Un biopic non troppo pesante, anzi scorrevole nonostante la lunga durata, traghettato dalla buona performance di Butler e dalla regia di Forster che non indugia su particolari troppo deprimenti ma preferisce soffermarsi sul percorso del protagonista. Il tema della guerra emerge pur restando sempre sullo sfondo delle storie personali. Buono.
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 01:00 01:00 su Rai Movie
Cotola: Non discuto della veridicità del film, non conoscendo bene il personaggio: ma mi sembra però di poter dire che al netto di tutto, la regista ci regala un ritratto d'artista e di donna che sa regalare allo spettatore dei bei momenti (musicali ma non solo) che in
qualche caso si fanno persino emozionanti. Merito anche di una bravissima Trine Dyrholm.
Musica ben dosata e mai invasiva, per quello che si può definire un buon film. Forse un po' eccessivo il premio per il miglior film nella sezione Orizzonti di Venezia 2017.
MEMORABILE: A Praga.
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 02:45 02:45 su Cine 34
Markus: Da New York a Roma per questioni... di mafia. La storia, almeno nell'incipit, riprende a con poche varianti Mafioso di Lattuada, ma poi una volta in Italia prende la via d'una commedia un po' stiracchiata solamente sostenuta dalla bravura degli interpreti e dal mestiere del regista. Alla base la vicenda è ben poca cosa, relegando la pellicola a una storia di basso profilo artistico. Giuffrè versione sicula convince, così come l'avvenenza della bella e spontanea Tiffin a un passo dal suo (quasi) addio al cinema.
Giùan: Va che bella sorpresa! Biagetti prende la traccia del Coltello polanskiano bagnandolo in una schiumosa acqua lounge e trasformando l'isola rossa di Santo Stefano nel salotto di Madame Verdurin, dove tre alternative muliebri son pronte a farsi la pelle in un gioco di intelligenza e sensualità il cui cotè mondano è tanto spietato da compendiare pure un tragico finale. Superbo tris di corpi (come di indole) femminili, con l'acerba Politoff presa tra due "fuochi" (Loncar e Cohen) di trocaica sinecura. Pani e Orsini di ispirata, naturale e necessaria antipatia.
MEMORABILE: La Politoff alla sorella Beba Loncar: "Ti odio con tutte le mie forze"; L'interrabang: punto esclamativo/interrogativo; Il finale.
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 03:25 03:25 su Rai Movie
Minitina80: Cohen, nelle duplici vesti di regista e sceneggiatore, scrive e traspone una storia grezza che mischia horror e fantascienza con qualche traccia lontana di poliziesco. Non è impresa da poco e qualche passaggio a vuoto non può mancare, ma nella folta schiera della cosidddetta serie B non sfigura affatto. La creatura mostra i segni del tempo, però l’uso sapiente che ne è stato fatto è da apprezzare. Nel complesso non è male.
MEMORABILE: "Non le vendono le pistole con i coglioni, dovrai tirare fuori i tuoi!"
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 08:20 08:20 su Cine 34
Homesick: Spy-thriller all'italiana girato in Grecia, con Ty Hardin ladro gentiluomo che cerca di recuperare il solito microfilm, questa volta nascosto entro la capsula del dente di un defunto... Ritmo e azione discreti, un tocco di erotismo dato dalla Granata e i volti caratteristici di Rennie, Mitchell, Karis. Le interpretazioni migliori sono quelle della Pitagora e di un Vittorio Caprioli in versione drammatica.
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 08:20 08:20 su Rai Movie
B. Legnani: Indiscutibile che il cast sia divertente (Peppino è grande pure in queste sciocchezzuole, la Berti suora [e doppiatissima] è puro trash, ci sono Terzo, Furia eccetera), ma da un punto di vista cinematografico siamo allo zero assoluto, per una trama inesistente ("nulla" dice Giusti), addirittura con apologìa della "fuitina" e finale da lacrima-movie. Il grido "Canfora!" era un tormentone del sabato sera tv. Caruccia la Savona, ma nel secondo tempo ha i capelli che cambiano colore di continuo (da nero a castano a ramato!), il che fa vacillare quella che pare una certa cura dell'insieme.
B. Legnani: Il favoloso soggetto soccorre uno svolgimento non sempre brillante, condotto spesso con recitazioni troppo teatrali, adatte ad un pubblico infantile. Ne esce che la prestazione di Orson Welles (doppiato da Gàipa), per quanto lavori con la mano sinistra, spicca come previsto. Guardabile, ma senza quel fascino che il romanzo di Stevenson avrebbe permesso. Girato da diversi registi in diverse località: Bianchi avrà diretto le scene alle cascate di Monte Gelato, immagino.
MEMORABILE: Incredibile l'incipit, per noi amanti di location: Jim è sull'Oceano, si gira e un attimo dopo è al laghetto del Treja...
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 11:50 11:50 su Rai Movie
Caesars: L'ho trovato un po' banalotto con una trama risaputissima, inoltre Tessari mostra un discreto mestiere ma non riesce a dare alla pellicola quel tocco che lo potrebbe elevare rispetto ad altri prodotti similari. La domanda che sorge spontanea è: possibile che un killer professionista come Arzenta possa pensare di ritirarsi dall'oggi al domani senza preoccuparsi (eppure era stato anche avvertito) del fatto che la cosa gli causerà problemi? Non è certo l'unico buco di logica che ha il film, che peraltro si lascia guardare tranquillamente. **
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 14:50 14:50 su Cine 34
Galbo: Seguito se possibile ancora peggiore del già assai mediocre Io no spik english, questa trasferta nipponica rappresenta probabilmente il punto più basso raggiunto dai Vanzina come sceneggiatori e registi e da Paolo Villaggio come attore. La stantia ripetitività delle situazioni e l'assoluta assenza di idee, producono un film dalla bruttezza imbarazzante dove sempre troppo tardi giungono i titoli di coda a liberare lo spettatore dal tedio. Terribile.
Rambo90: Un ufficiale spagnolo (Delon), ricercato per omicidio, è costretto a rifugiarsi in Texas dove ovviamente i suoi modi di fare risulteranno alquanto ridicoli. Da qui una serie di scenette esilaranti, tenute insieme da una storia esilissima (Delon incontrerà Dean Martin col quale formerà la classica coppia di nemici-amici) e da qualche dialogo simpatico. Sinceramente mi aspettavo di più: Dean Martin è bravo e simpatico, Delon un po' troppo esagerato. Comunque si può vedere senza problemi.
MEMORABILE: Dean Martin e il suo rapporto con gli schiaffi!
Zender: Arthur Hiller sbeffeggia la figura dell'uomo solo nella solitudine metropolitana (New York) imboccando la strada dell'iperbole soft offertagli dall'arguto script di Neil Simon. Se Martin è un ottimo protagonista, la “spalla” Grodin è persino meglio: ruba la scena incarnando perfettamente il ruolo del “lonely guy” in perenne depressione. Eccellenti gag qua e là che funzionano anche quando incrociano decisamente il grottesco, un po' penalizzate semmai dal ritmo sonnolento e da una seconda parte molto più debole (subentra l'amore) della prima (sagace accumulo di sketch).
MEMORABILE: Martin cerca di imparare l'arte della prestidigitazione e fa un gioco di carte a Grodin: deve indovinare la carta presa nel mazzo dall'amico ma...
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Gestarsh99: Le leggende sui bambini morti che tornano in vita incutono sempre un sacco d'apprensione, forse proprio per la netta antinomia fra l'innocenza della tenera età e la funerea aneddotica che ne adombra per tradizione l'oltrevita spiritico. Zombi o fantasmi che siano, i fuligginosi virgulti cardoneschi ce l'hanno a morte con tutti gli adulti in circolazione, solo gretti sfruttatori e infanticidi sconsiderati. Quantunque l'assodata elementarità delle dinamiche appaia un difetto ingiustificabile, l'angosciosa tenuta fobica del racconto si propaga caliginosamente nella semioscurità silvana senza ulteriori aggravanti.
MEMORABILE: I nebulosi scorci boschivi in cui si smarriscono madre e figlioletta durante la notte.
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Pessoa: Uno dei capolavori di Verdone, con una storia originale e uno script scoppiettante che si avvale del determinante apporto dell'improvvisazione di grandi caratteristi come Brega e Infanti. La Giorgi dà il meglio di sé in un ruolo importante mentre Verdone gigioneggia di sguardi e smorfie che strappano sempre una risata. Contorno di livello le canzoni di Dalla, che è anche il deus ex machina della vicenda e la musica degli Stadio. Uno dei picchi più alti di un periodo magico del cinema comico italiano, purtroppo mai più tornato. Necessario!
MEMORABILE: Brega: "E st'olive 'e senti, queste so' greche, aho! (...) so' bone, come so'? Dì la verità?!" Verdone biascicando terrorizzato: "So' greche!".
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Galbo: Remake del film di Jewison, Il caso Thomas Crown, è la storia dell'avventuroso furto di un quadro di Monet, sulle tracce del quale si mette un'affascinante investigatrice non insensibile al fascino del ladro.Film piuttosto divertente, girato con discreto senso del ritmo e alcune sequenze, quelle dei furti, decisamente spettacolari e divertenti. I due attori protagonisti sono simpatici ed interpretano con il giusto brio le loro parti anche se non all'altezza della coppia Steve McQueen-Faye Dunaway del film originale.
Caesars: La legge dei sequel presenta ben poche eccezioni: è quasi sempre inferiore (spesso di molto) all'originale. Questa pellicola segue la regola; se il primo film, pur non essendo certo un capolavoro, si lasciava guardare volentieri, questo seguito (inutile, ma inevitabile dal punto di commerciale) dà esattamente quello che ci si aspetta: poco, a parte l'interpretazione della Zellweger e qualche situazione che strappa un sorriso. Va comunque bene se si vuole passare una serata in completo relax mentale. **
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Daniela: Per scommessa e/o interesse, lui e lei mettono in atto tutte le strategie per farsi piantare a vicenda. Ovvio che all'inizio si detestano l'un l'altro, ovvio pure che - come quasi sempre accade nelle commedie americane - loro malgrado si innamorano, ovvissimo che tutto finisce a tarallucci e baci. Non è la canzone ad uggiare, ma come viene cantata, ossia in modo prevedibile fino allo spasimo. I pochi motivi di divertimento della prima parte vengono annacquati da un finale ruffianissimo e pure tirato per le lunghe. Film perdibile.
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Digital: Questo spin-off del celebre brand di Fast and Furious si segnala per una prima parte eccessivamente dialogata, con una comicità insistita che, dopo un po’, tende inevitabilmente a stancare. Fortunatamente, passata questa fase, il film inizia a ingranare: l’azione prende quota e il divertimento, seppur a singhiozzi, aumenta. Johnson e Statham formano un bel duetto di protagonisti, sfoderando, oltre al fisico, un’apprezzabile vena ironica. Un blockbuster che assolve decentemente al suo proposito di intrattenere; niente di più, niente di meno.
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Zender: Il trio ancora in forma, quando bastava una storia elementare per far scattare la scintilla e dar vita a grandi scambi di battute nati dalla contrapposizione di caratteri estremamente diversi eppure vicini. La rilettura del Teorema di Ferradini al supermarket come simbolo di un film che sa dove colpire e come farlo preservandosi dalla volgarità imperante. Si galleggia in superficie senza farlo troppo notare, e alle volte può essere questo il segreto della leggerezza, persino quando si naviga pericolosamente vicini ai confortevoli lidi della ruffianeria.
MEMORABILE: "Fuori dal letto...?" "...nessuno è perfetto". "Nessuna pietà, nessuna pietà! Signora: fuori dal letto...?" "Nessuna pietà".
B. Legnani: Pazzesco filmetto ambientato in Sicilia (ma girato sulle colline laziali), che presenta un "deus ex machina" fra i più folli della storia mondiale del cinema, col quale, e dopo il quale, affonda tutto quello che di decente (poco) s'era visto fino a quel momento. Guida mal diretta, Benussi brava nello zoccoleggiare, Stander eccessivo come sempre nel fare il libertino (come nell'altrettanto inguardabile Innocenza e turbamento), Gino Milli non male ma, in un cast del genere, la Conte pare la Magnani. Dimenticavo: folle pure l'ultimo minuto di film.
MEMORABILE: Il folle "deus ex machina": la Guida (la novizia) che, per far piacere a un morente, si veste da zoccola.
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su Paramount channel
Daniela: Per la serie "finché c'è vita c'è speranza", quindi "mai e poi mai staccare la spina", una commedia sentimentale e pro accanimento terapeutico che incrocia il vivente e tristanzuolo Ruffalo con la presunta morta ma vitale Witherspoon, fantasma ad intermittenza. Il risultato, pur prevedibile, è meno melenso di quanto era presumibile attendersi, e ciò per merito di alcuni tocchi umoristici che alleggeriscono la vicenda e della grinta della protagonista, una biondina puntuta cui calzano a pennello i ruoli di finta svampita.
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 23:05 23:05 su Cine 34
Caesars: Il peggior Argento. Certo le sue ultime opere precedenti non faceva presagire nulla di buono, ma che arrivasse a questi livelli era impensabile. Parte del pessimo esito finale lo si deve al contributo della figlia Asia, attrice che mostra spesso il punto più debole nella voce. E' un vero peccato che nella filmografia di colui che è stato un Maestro figuri un film simile. Da dimenticare.
Giovedì, 21/10/21 ALLE ORE 23:35 23:35 su Italia 1
Caesars: A torto snobbato dalla critica e parzialmente anche dal pubblico, è una buona commedia che vede il famoso trio comico cercare di svincolarsi un poco dai suo soliti clichè. Bella l'ambientazione in una New York di epoca gangsteristica e ottima la scelta di rispolverare Aldo Maccione, attore troppo spesso impiegato in film senza troppe qualità. Il potenziale comico di Aldo, Giovanni e Giacomo è sempre altissimo e qui riesce a colpire efficacemente.
Venerdì, 22/10/21 ALLE ORE 01:10 01:10 su Cine 34
Zender: Melodramma in costume che da una prima parte invischiata nelle sabbie della leziosità sa muoversi bene in direzione di un clima fosco, a tratti sadiano, calato tra le brume di una Venezia autunnale colta con gusto e un occhio puntato al Don’t look now di Roeg. Presenze femminili importanti e magnetiche (la Beswick soprattutto), clima d’incombente mistero avatiano che rivela il nome del cosceneggiatore fin quasi ad avocargli virtualmente il film. Certo manca la mano del Pupi futuro, ma le prove per uno stile già s’intravedono.
Pigro: Il film documenta scorci diversi (urbanistici, marini, umani) di Nizza, tra passeggiate sul lungomare, giochi di ragazzi nei vicoli vecchi, sfilate di carnevale e luoghi insoliti come il cimitero. Vigo sceglie come schema narrativo quello puramente impressionista di un montaggio rapidissimo, che crea suggestioni quasi oniriche e talvolta cortocircuiti esplosivi. Geniali i pochi ma efficaci momenti di invenzione post-surrealista con l'irruzione dei nudi. Esemplare la monotonia musicale della fisarmonica, da ambiguo e malinconico carosello.
Saintgifts: Nove anni prima Pierre Jolivet girò Forza maggiore, di cui questo Return to Paradise è praticamente il remake. La principale differenza tra i due è il finale: verosimile quello del francese, abbastanza incredibile questo, anche se guadagna molto in drammaticità. Il soggetto è interessante e dà adito a diverse riflessioni: sull'amicizia, sulla capacità di assumersi le proprie responsabilità, sull'amministrazione della giustizia e sulla frequente irresponsabilità da parte della stampa. Qualche scena non proprio necessaria ne riduce il valore.
MEMORABILE: L'incontro di Sheriff (Vince Vaughn) con il padre.
Rambo90: Durante la II guerra mondiale un podestà (con figli fascisti e figlio reduce) si affretta a cambiare partito quando vede che la guerra sta per essere perduta. Una simpatica commedia, sempre in bilico fra farsa e serietà, con qualche calo di ritmo e attenzione quando sono in scena i giovani (innamorati ovviamente!). Ottimi Carotenuto e Tieri, simpatico Croccolo, in parte il resto del cast. Buono.
Nando: Poliziesco con evidenti venature da fiction sia nei tempi sia nella narrazione, comunque dignitosa. Il desiderio di vendetta di una ragazza abbandonata dalla giustizia ordinaria. Alcune esecuzioni appaiono raffazzonate, nonostante il solido mestiere di Damiani. Valido Girone e sensualissima la Welch, praticamente inutile la Grimaldi.
R.f.e.: Nel 1906 Mark Twain aveva riscritto la storia della Creazione con "Il diario di Adamo ed Eva". Si andò ben oltre con questa "extravaganza" a stelle e strisce che, ispirata anche a Il mago di Oz per la trovata del mondo reale in b&n e il sogno a colori, ci fornisce una spassosa rilettura della Genesi non priva di curiose reinterpretazioni filo-femministe e un Eden popolato di belle fanciulle: la Van Doren, Tuesday Weld, Fay Spain (una Lilith davvero sexy!) e le pin-up che circondano il diavolo Rooney.
Venerdì, 22/10/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Daniela: Anche se non c'è certezza sull'identità della Maja desnuda, il film abbraccia la tesi più popolare identificandola con la duchessa d'Alba, amante (presunta) di Goya, e su questo assunto imbastisce un melodramma fotoromanzesco che non rende merito alla figura dell'artista: attore che raramente ha trovato ruoli adatti al suo talento, Franciosa qui rischia di scadere nella filodrammatica mentre la prova di Gardner, non sorretta da una sceneggiatura adeguata, ne sfrutta soprattutto la sontuosa bellezza. Di pregio invece la ricostruzione ambientale, esaltata dalla fotografia di Rotunno.
Panza: La storia è ingenua quanto telefonata, contornata da simpatici siparietti tra Bécaud, De Sica (nell'ennesimo ruolo del dongiovanni d'altri tempi) e Valente. Le molteplici parti musicali, ispirate ai coevi musical americani, si fanno mano a mano indigeste; la loro realizzazione è certamente di livello - la tecnica a Hunebelle non manca - ma scena dopo scena questi momenti diventano sempre più lunghi e prolissi sino a giungere all'eterno spettacolo conclusivo. Tra i brani, "Incroyablement" è il motivo più orecchiabile e simpatico.
Venerdì, 22/10/21 ALLE ORE 10:20 10:20 su Cine 34
Markus: "I giorni del commissario Ambrosio" è un poutpourri di genere poliziesco, giallo e commedia all’italiana. Il film, a dire il vero, è più ricordato per essere una delle ultime interpretazioni di Ugo Tognazzi che per il suo valore artistico; in ogni caso (sulla base del romanzo “Il caso Kodra” di Olivieri Renato uscito nel ‘78), Corbucci cerca di dare un taglio moderno e paratelevisivo al film. Una certa cura nei profili caratteriali dei personaggi, ma il risultato - a mio avviso - è un po’ raffazzonato.
Alex1988: Tratto dal romanzo omonimo, "Death of a gunfighter", è un western pregno di un'atmosfera fortemente malinconica. Lo sceriffo "pistolero" interpretato da Widmark rappresenta la fine del vecchio west; simbolico il finale. Ritmo altalenante, ma la non eccessiva durata lo rende fruibile. Widmark perfetto per il ruolo.
Galbo: Commedia sentimentale per post-adolescenti dal titolo italiano furbetto: non ha infatti nulla da spartite con i precedenti film della serie, ma unicamente la stessa interprete e il medesimo regista. Storiella esile sugli amori tra una studentessa universitaria e un musicista, ha una trama scontata e una sceneggiatura banale.
Zender: Emergenza virus a Piedmont, New Mexico: il satellite Scoop è precipitato lì e sembran tutti morti. Invece no. Da qui in avanti ci si rinchiude nella base di Wildfire col gruppo di scienziati a studiare il virus e i due superstiti. Quasi un video didattico che ha il fascino della lezione spiegata bene. Dal romanzo di un Crichton all'epoca ancora in attesa di passare alla regia un film un po' troppo statico che tuttavia resta un punto di riferimento del thriller da contagio, indubbiamente ben realizzato (e recitato), teso e da seguire con molta attenzione.
MEMORABILE: Il minuscolo paesino visitato in split screen (esploratori in movimento a sinistra, vittime immobili a destra).
Alex1988: Poliziesco intriso di atmosfere western e anche "peckinpahniane", vista l'ambientazione messico-statunitense e la presenza, tra i comprimari, di Warren Oates, attore feticcio di Peckinpah. Il tema del film è più che mai attuale (l'immigrazione clandestina), ma ne è venuto fuori un ibrido non proprio riuscito. Comunque la confezione è buona e Nicholson meno istrione del solito. Buone anche le musiche di Ry Cooder.
Nicola81: Film che ha segnato la svolta nel cinema poliziesco americano e non (Lenzi lo prese come spunto per il suo Milano odia), inaugurando un cliché destinato a diventare un tormentone: quello del poliziotto dal grilletto facile e perennemente in contrasto con i superiori che, insofferente nei confronti delle procedure e di una giustizia che offre troppe scappatoie, finisce con l’affrontare i delinquenti utilizzando le loro stesse armi. Ottimi Clint e il cast di contorno. Callaghan tornerà in altri quattro film, ma questo rimane di gran lunga il migliore.
MEMORABILE: La sventata rapina in banca; Il discorsetto all'aspirante suicida; Il finale; Le musiche di Schifrin.
Venerdì, 22/10/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Classico filmettino pre-post-natalizio, che sventola scioccamente il suo banale elogio alla positività riadoperando l'abusatissimo accorgimento shadyachiano del "patto col diavolo auto-vincolante", già cotto e mangiato in commedie d'evasione quali Bugiardo bugiardo e Una settimana da Dio. Jim Carrey resta sempre impacchettato nel suo personaggino gommoso e sghignazzante e dovrà risorbirsi le sue solite 4 fasi catartiche: grigiume quotidiano/improvviso rovesciamento super-favorevole/velocissima ridiscesa a picco/lenta risalita normalizzante. A chi piace la zuppetta del giorno prima?
MEMORABILE: L'insistente vecchietta cocondomina che si libera della dentiera prima di "sollazzare oralmente" l'inesentabile Carrey...
Pigro: Amore tra due giovani (un insegnante e una ragazza), con matrimonio e bebè; lui muore, lei si risposa, ma il destino è in agguato. Bigas Luna sceglie la strada più noiosa e insopportabile per raccontare una storia banale. Anzitutto semina il film dei suoi soliti brividi erotici morbosetti da educande (molto meglio Tinto Brass); poi li infarcisce al suo solito di riferimenti culturali gratuiti (Omero!) per riempire un vuoto di senso; e infine chiama a raccolta attori che non saprebbero neanche stare in una recita parrocchiale. Insopportabile.
Venerdì, 22/10/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 2
Pumpkh75: L’assoluta oscurità del Dark Web, se ci si sofferma a bocce ferme, è davvero un qualcosa di spaventoso e profondamente allarmante. Dispiace quindi, dopo qualche genuino e passaggio inquietante, vedere il tutto stravolto da una grossolana sfilza di panzane complottiste che se non rovinano almeno la parte di genere (la scena del tappo in fronte è un cazzottone in faccia) sviliscono però il tema con disarmante leggerezza contenutistica e commerciale. Si fa una fatica matta a seguire tutti i dialoghi di chat e pop-up vari. Che spreco.
Venerdì, 22/10/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Gestarsh99: Basta leggere il nome del regista per comprender sin da subito che per misericordia e condiscendenza non è affatto giornata. Tira brutta aria per quel canagliume in debito "iuris et sanguinis" verso una vedova disfigliata recisa dagli affetti nella maniera più infame. Sparatorie, esplosioni, scontri fisici, automedicazioni con graffette e chucknorrismi in quantità: tutto molto strong, molto sostenuto, molto ramboidale. Un revenge matrifocale da accademia oleografica, con l'imprendibile sgominatrice di gang a far da capo hooligan per la gioia e il tifo scalmanato dei tanti neesoniani da stadio.
MEMORABILE: Il sommario rattoppo della ferita tramite spillatrice; L'eliminazione del giudice corrotto.
Taxius: Il terzo e ultimo capitolo della saga di Maze runner si rivela una mezza delusione, visti i due buoni capitoli precedenti. Il problema principale è l'eccessiva durata, che diluisce non poco le diverse e ben realizzate scene action; oltretutto viene a mancare l'atmosfera misteriosa del primo e quella horror post-apocalittica del secondo. Visto il concludersi della saga abbondano i drammi adolescenziali tra addii, tradimenti e amori vari e anche questo appesantisce il tutto. Nel complesso è un film mediocre che però intrattiene egregiamente.
Venerdì, 22/10/21 ALLE ORE 22:55 22:55 su Cine 34
B. Legnani: Stucchevole commedia degli equivoci, che annoia per l’eccesso di forzature alla Feydeau (quante porte che si aprono e si chiudono contemporaneamente...) e per un’ambientazione in spazi chiusi che si fa quasi claustrofobica. Buzzanca è bravissimo, benché tutto sul “già visto”, gli altri così così. Come in tantissimi film con esterni a Milano, non manca un piccolo ruolo per l’occhialuto Guido Spadea. Evitabilissimo.
MEMORABILE: La Poggi.
Venerdì, 22/10/21 ALLE ORE 23:30 23:30 su Italia 1
Gestarsh99: L'America s'è impigrita di brutto. Negli anni '70 la giustizia fai da te era questione individuale e un Paul Kersey se la sbrigava tranquillamente con le sue braccia; nel 2011 invece ad arrotolarsi le maniche ci pensano appositi collettivi di "massoni" coscienziosi, che "orizzontalizzano" tanto i punituri quanto gli assistiti non solventi. Nicolino Cage ci casca con tutte la scarpe e le sue sette camicie dovrà inzupparle per benino prima di sottrarsi al mulinello di paranoia e persecuzione centrifugatogli attorno. Anche se a fine lavaggio l'alone resistente di ambiguità eversiva resta bello che vistoso.
Ruber: Action a basso costo girato in terra canadese che vede il classico poliziotto messo a riposo forzato per precedenti vicende a far da guardia del corpo a un giudice donna sotto attacco terroristico. La coppia Pullman/Olin se la cava bene, anzi insieme reggono tutto il film sulle loro spalle pur con una sceneggiatura non certo originale; ci sono diversi momenti di action molto ben costruita, ma il tutto sembra una copia carbone di altri film del genere.
B. Legnani: Decamerotico molto tardo, ma ancor più tremendo che tardo. Davvero non si sorride mai, come fa prevedere il primo tentativo di battuta: Martufello dice di essere andato a Gerusalemme perché aveva capito "crociera", non "crociata". Si continua battendo il tasto degli anacronismi e degli assurdi camera look. Disastrose la Badescu e la Roccaforte (la Cavagna è la meno peggio). Vastàno fa Vastàno, mentre il protagonista Martufello non regge il film, ma sarebbe stata impresa titanica pure per Ruggero Ruggeri. L'unico a recitare è Spaccesi.
Pigro: Il corto rimane a metà strada tra lo sperimentalismo di A propos de Nice e il cinema poetico dell'Atalante. E' sicuramente potente l'idea di raccontare la forza ribelle dei ragazzini insofferenti alle regole scolastiche, e alcune immagini sono simbolicamente azzeccate (la fuga sui tetti). Interessante che la sregolatezza infantile si trasformi in sregolatezza della forma cinematografica, ma Vigo non riesce a governare le sue intuizioni come invece fecero prima di lui ben altri maestri dell'anarchia antiborghese come Buñuel o Cocteau.
Il Gobbo: Alle prese con un personaggio albionico i perfidi franzosi optano per la parodia spinta. Malgrado il livello non sofisticatissimo - anzi, a tratti decisamente infantile - delle gag e l'attenzione a non tralasciare nessuno stereotipo possibile (specie nella parte siciliana) il risultato non è del tutto disprezzabile. Merito di un buon ritmo e di un cast folle, che ricostituisce il tandem Murgia/Capannelle, e schiera la Carrà mora, in negligé e assatanata.
B. Legnani: La traduzione maccheronica del titolo (=film disastroso) dice la verità. Se questo è l'umorismo che proviene dal paese a stelle e strisce che sta dall'altra parte dell'Atlantico è lecito vedervi l'ennesima crepa dell'egemonia statunitense sul mondo. Non so se il film sia uscito nelle nostre sale e, in caso affermativo, se sia stato un successo. Se così non è avvenuto, un po' di speranza per la cultura occidentale viene dalla cara Europa. Più che triviale, il film è grossolano, inutile e fatto male. Dire di più sarebbe fiato sprecato.
Sabato, 23/10/21 ALLE ORE 02:10 02:10 su Rai Movie
Galbo: In un continuo alternarsi tra realtà e finzione scenica, Gaglianone presenta "spaccati" di vite faticose e spesso drammatiche di un gruppo di extracomunitari in una classe “gestita” dal maestro Mastandrea. Il film ha il pregio della sincerità consentita dalla forma di narrazione e dalla spontaneità degli interpreti. Entrando nel quotidiano dei personaggi è impossibile non provare empatia per la loro condizione nella quale si riflette quella che si intuisce difficoltosa del loro leader. Verità e non pietismo. Mastandrea straordinario.
Xamini: Amarezza e solitudine da un punto di vista adolescente, laddove dovrebbero esserci il calore di una famiglia e l'allegria degli amici. Eppure il film non diventa patetico: ben lontano dal commiserarsi, Doinel versa non più di una lacrima e persevera, umano (nel colloquio con la psicologa fuori campo più che in ogni altro momento), nella sua ricerca di indipendenza e nel suo caparbio anelito di libertà. Con un po' di immaginazione, ci si potrebbe vedere una metafora dell'esistenza.
MEMORABILE: La sensazione di abbandono che travolge lo spettatore ma non il ragazzo tranne, forse, nella splendida immagine finale.
Caesars: Non riesce a divertire più di tanto questa commediola interpretata da Tina Pica. Rimasta vedova (ma il marito era sparito da più di 30 anni) la Pica eredita un'isola nel Pacifico. Vi si reca con la nipote e un paio di assistenti e lì si genereranno varie "avventure" con la popolazione locale, in aiuto della quale arrivano Tognazzi e Memmo Carotenuto. Tipico rappresentante di prodotti che si facevano una volta, vale più come documento storico del cinema che fu che per valore proprio.
Sabato, 23/10/21 ALLE ORE 03:40 03:40 su Rai Movie
Digital: Testimone di un omicidio, Louise Graham (una Piper Laurie nel fiore degli anni) si è rifugiata in una piccola cittadina del Montana. Qui viene raggiunta da due uomini: un killer che la vuol fare fuori e un'agente federale che la vuol proteggere... Altro film griffato Rko che mescola amabilmente vari generi cinematografici: dalla commedia allo spionistico, passando per il catastrofico (è ciò non stupisce più di tanto visto che a produrre è Irwin Allen). Una regia di mestiere al servizio di una storia semplice ma decisamente intrigante.
Sabato, 23/10/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Galbo: Scritto (e diretto sebbene non sia stato accreditato) da Orson Welles, è un piacevole film di genere spionistico avventuroso. L'ambientazione conferisce un tocco di gradevole esotismo alla vicenda che è ben scritta e diretta, oltre che interpretata da un ottimo cast.
Sabato, 23/10/21 ALLE ORE 13:50 13:50 su Rai Movie
Galbo: Tra le trasposizioni cinematografiche del celebre romanzo di Dumas, questa diretta da George Sidney nel 1948 è senz'altro la più riuscita, oltre che una delle più sontuose scenograficamente parlando. Se a volte si pecca di eccesso di manierismo (le curate coreografie dei duelli simili a balletti di musical), si deve ammettere che regista ed attori confezionano uno spettacolo gradevolissimo, nella migliore tradizione dei film di cappa e spada, con numerosi colpi di scena e ritmi serrati.
Sabato, 23/10/21 ALLE ORE 16:50 16:50 su Rai Storia
Homesick: All’orizzonte si scorgono già tresche, sotterfugi e mondanità riprese in primo piano sei anni dopo dal pungente Germi di Signore & signori, ma qui si naviga ancora nelle sin troppo placide acque di una pochade corale su mariti, mogli e amanti nell’annoiata Italia del boom, solo sporadicamente mossa dai timidi richiami erotici delle canterine Gray e Alonso e dall’istrionismo di Salerno e Panelli. Il meglio proviene dai titoli di testa: la briosa sigla dell’inarrivabile Quartetto Cetra (“Le signore”) e le allusive silhouettes femminili.
MEMORABILE: Salerno nei panni del coiffeur omosessuale René; la seduta dentistica.
Nicola81: Remake di Manhunter e prequel di Il silenzio degli innocenti, ovviamente perde il confronto con entrambi, ma è almeno superiore a Hannibal, perché la bontà della trama del film di Mann indubbiamente resta (arricchita forse da un pizzico di dinamismo in più) e se Ratner non va oltre il buon mestiere, il cast è di livello assoluto. Insomma, valutato come prodotto a sé stante è un film che ha indubbiamente dei pregi, ma personalmente ritengo che operazioni così spudoratamente commerciali come questa non meritino di essere eccessivamente elogiate.
Galbo: Probabilmente questo film Carpenter lo ha diretto perché aveva problemi economici (o doveva cambiare macchina); non è pensabile altrimenti che il grande regista americano fosse convinto di un film che non mostra in nessun momento alcun tocco personale e che potrebbe tranquillamente passare per un prodotto televisivo, di quelli che mandano durante l'estate per riempire il palinsesto. Il film è noioso, diretto senza convinzione ed interpretato da attori mediocri o svogliati.
Homesick: Squallore e noia, noia e squallore. Una sequela di amplessi kamasutrici e patetici turbamenti interiori vissuti (e confessati) sul solco di Melissa P., da cui proviene la scarnita Chaplin nel ruolo di nonna consigliera con un piede nella fossa. Il pretenzioso finale - che scomoda persino la mitologia classica - vuole inneggiare alla vitalità e all'unicità di ciascuno, rendendo la pellicola ancor più ridicola, insulsa e perniciosamente semplicistica. Inguardabili sia l'erotomane Fabra - sensuale come una pietra levigata - che la Molina, attempata maîtresse con look da Crudelia De Mon.
Gestarsh99: Giocar a guardie e ladri nelle desolatissime praterie del Colorado non è un gioco da ragazzi, specialmente se pistole e macchinine sono a grandezza naturale e appartengono a un narcosceriffo corrotto: uno che in casa e nel naso ha più coca d'un distributore di bibite; uno che al posto del cuore ha un bidone dell'immondizia. Kevin Bacon, farabutto e orditor di nefandigie come in altre occasioni, è il lupaccio cattivo di questa pulp-fiaba on the road, fluidamente diretta senza particolari difficoltà da Jon Watts, in cui lo humour tragico di Clown s'affievolisce sin quasi a dissolversi.
MEMORABILE: L'intimidazione rivolta al bambino: "E così, mentre si contorce agonizzante, lo calpesto sino a spappolarlo... lo stritolo il tuo porcellino!".
Galbo: Anche se leggermente imbolsito, Connery torna nei panni di Bond in un film di pura routine. Avesse interpretato il film precedente al posto di Lazenby avrebbe avuto a disposizione una delle migliori sceneggiature di un Bond movie (Al servizio segreto di sua maestà è un ottimo e sottovalutatissimo film, sprecato dalla scarsa presenza scenica del protagonista); qui invece si limita al solito repertorio che nulla aggiunge al carnet precedente. Riusciti alcuni espedienti (vedi i killer omosessuali) per l'epoca rivoluzionari.
Gestarsh99: Inizia come una secca e lineare parabola di riscatto umano/sociale attraverso lo sport e poi, del tutto inaspettatamente e con inaudita violenza emotiva, si trasforma in una durissima riflessione proprio su uno dei temi etici fondamentali di quest'ultima decade: l'eutanasia. Eastwood dimostra tutto il coraggio dei grandi autori indipendenti, scegliendo una strada difficile, fonte di enormi ed aspri dibattiti, mentre Hilary Swank regala una delle migliori interpretazioni femminili dal 2000 ad oggi. Personalmente il più bel film di quest'ultimo decennio.
MEMORABILE: Il momento improvviso e scioccante in cui la protagonista cade al tappeto, urtando violentemente la nuca contro l'improvvido sgabello funesto.
Il Gobbo: Il losco Morton intende suscitare una rivolta indiana, e assolda degli scagnozzi per provocare degli incidenti... Legnosissimo western di produzione italo-franco-crucca, di quelli girati in Jugoslavia, quindi ancora old-fashioned anche se Leone aveva ormai fatto la sua rumorosa comparsa. Indiani e giacche blu, Brad Harris e la Berova (una love story), un inguardabile Tony Kendall capo comanche prima di diventare l'agente Jo Walker: sia Cardone che il resto della banda han fatto di meglio.
Nicola81: Fondamentale punto di rottura rispetto ai canoni tradizionali del thriller. Colpi di scena veri e propri non ci sono, ma la sfida a distanza tra lo spietato serial killer e il poliziotto tormentato che tenta di fermarlo viene raccontata con un senso del ritmo e una credibilità non comuni. Fotografia e musiche di buon livello, personaggi ben definiti e ottimamente interpretati dall'intero cast e solida regia di Mann, che dimostra come si possa dirigere un thriller dalle tinte forti anche senza dover ricorrere alla bassa macelleria.
Parsifal68: Film apprezzabile solo perché cerca di sperimentare la mescolanza di notissime fiabe europee in un'unica storia ma a mo' di musical (operazione questa, a mio avviso clamorosamente fallita). Lungo, noioso e privo di spunti educativi, ha proprio nelle canzoni, ripetitive e stucchevoli, il suo punto debole. Da segnalare una strepitosa Meryl Streep nel ruolo di un'atipica strega e Johnny Depp in quello di un lupo sardonico. Poco per entusiasmare.