I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 20/09/21 A Domenica, 26/09/21
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Markus: Terza e ultima regia di Manfredi (qui subentrato a Lattuada). L’ambientazione in un’invernale e tenebrosa Venezia fa da intrigante quanto inquietante cornice a una vicenda tra l’ambizioso e la commedia di costume dotata di appassionanti spunti (pur con il limite della recitazione della Giorgi e di un Manfredi un po’ fuori luogo ma pur sempre pungente nel suo mai troppo ricordato talento umoristico). Un topo che taglia la strada a Nino evidenzia il degrado - allora forse evidente - della città lagunare ancora lungi da riqualificazioni.
Gestarsh99: C'è differenza tra un'anima reincarnata e un'unghia reincarnita? Parrebbe di no, stando a quanto sermoneggiato in regia dal vanaglorioso Glazer che, spacciandosi per il Bergman dello psico-thriller d'autore, slarga sesquipedalmente una storia para-sovrannaturale malferma quanto un etilista alla terza bottiglia di whisky, tutta rannicchiata sotto l'egida boriosa di una calligrafica catatonicità. Durerebbe appena una ventina di minuti se non fosse per gli interminabili ritornelli di sospensione meditativa che neanche Celentano a Fantastico 8. La Kidman si spegne laconicamente nella sua schizzinosa ipnosi depressiva.
MEMORABILE: Il baby-marito in vasca assieme alla Kidman...
Lunedì, 20/09/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Saintgifts: Un western patinato in cinemascope con bellissimi paesaggi dell'Oregon fotografati, nel film, anche da uno dei primi fotografi del West con l'attrezzatura a dorso di mulo. È stato anche l'esordio hollywoodiano di Elsa Martinelli, molto bella e anche brava come figlia di Nuvola Rossa. Kirk Douglas è l'eroe rispettato da tutti che non combatte più i nativi e media tra indiani e bianchi per ristabilire giustizia e pace. Il film è del tutto rispettabile ma non riesce ad avvincere più di tanto, tutto è prevedibile. Walter Matthau fa il cattivo.
MEMORABILE: Il famoso nudo della Martinelli al bagno è completamente coperto dalla vegetazione. Bisogna far lavorare la fantasia (siamo nel 1955)...
Lunedì, 20/09/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 2
Pesten: Ultimo giorno di scuola che stavolta non sarà un incubo per gli studenti bensì per i professori, vessati da scherzi assurdi. Nel marasma, due di loro arriveranno alle mani. Film molto divertente, ironico, scorrevole e piacevole grazie alla coppia Day\Cube, che con i caratteri opposti interpretati strappano più di un sorriso. L'ottimo risultato della pellicola lo si evince anche da un uso mai eccessivo o fastidioso della volgarità e da una conclusione prevedibile che non rovina il giudizio finale.
Lunedì, 20/09/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Galbo: L'idea di partenza di questa ennesima trasposizione cinematografica di un racconto di Philip Dick è buona. Purtroppo il potenziale si esaurisce rapidamente e Lee Tamahori dirige l'ennesimo action stereotipato con pochissime idee, peraltro interpretato da un cast anemico con un Cage (ridicolmente "parrucchinato") monoespressivo e una Julianne Moore decisamente non adatta al ruolo. Qualche buona scena d'azione e una location affascinante come il Grand Canyon sono tra le poche cose positive dell'opera.
Fabbiu: La sceneggiatura di Nick Cave (che ha curato anche l'aspetto musicale del film) prende spunto da un romanzo ma ci mette del suo: dosa violenza, cinismo e spirito country; così questa storia ha un fascino originale pur essendo parte di un contesto ormai fin troppo visto, al cinema. Il film non è perfetto, in particolare nel ritmo, ma dopo una prima fase un po' caotica e conosciuti i personaggi, parte in crescendo, tra azione e dramma che riescono a coinvolgere; merito anche di una bella fotografia boschiva molto curata.
Lunedì, 20/09/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Digital: Arrivati al terzo capitolo era difficile non ripetere quanto visto precedentemente. Per fortuna la sceneggiatura prende una piega diversa, con Butler perennemente in fuga per scagionarsi dall'accusa di tentato assassinio al presidente degli Usa. Le quasi due ore scorrono velocemente grazie a un ritmo alacre, tra movimentati inseguimenti, sparatorie all'arma bianca, coltellate e spettacolari esplosioni. Certo, capire chi sia il vero colpevole non è affatto complicato, ma il film ha mordente e i tocchi di ironia sono un piacevole valore aggiunto.
Homesick: Denominatore comune è il tema dell’aborto e il suo impatto sulla società: pratica semplice, ricorrente e sicura per i ricchi, difficile e talora mortale per i poveri. Il primo segmento è milanese e alto- borghese; il secondo siculo e femminista; il terzo romano, proletario e antiburocratico. Nel notevole cast emergono particolarmente Montesano, Ferro, Del Prete e la Asti. Score di Morricone, che a tratti cita Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e Grazie zia.
Martedì, 21/09/21 ALLE ORE 08:45 08:45 su Cine 34
Gestarsh99: Giallo-noir nebbiogeno e complicatissimo, preponderantemente dissestato dalla balcanizzazione del quadro narrativo nella poliedricità dei sentieri illativi. La regia ombrosa e rannuvolata dell'artigiano Guerrieri si avvia per la prima volta a cabotare nel fiumiciattolo non ancora in piena del polizi[ott]esco, sebbene riverso nell'infundibolo magmatico dell'hard-boiled più classicheggiante. Franco Nero fa il detective senza lode e senz'aureola, quello dai pugni usurati e dalle mani "unte", ma non accelera mai oltre i limiti della media competenza di ruolo, livellandosi alla bigia continenza del resto della compagnia.
MEMORABILE: Nero che riempie di sante mazzate il povero Maurizio Bonuglia...
Stefania: Altra luna di fiele, luna nerissima che sembra candida perché velata da una nuvola di cortesie: prima piacevoli, poi soffocanti, poi... Una coppia irretisce ed annienta un'altra coppia, è un thriller con finale horror, meno cerebrale e tagliente del romanzo, più banalmente estetizzante, ma l'adattamento è puntuale: i personaggi mantengono la loro indecifrabilità di temibili sfingi, e la violenza sotterranea che caratterizza il loro rapporto resta misteriosa nelle cause ma ineluttabile nel decorso, come una malattia fatale. Lagunare e decadente.
MEMORABILE: Lo strano appartamento di Robert e Caroline... Helen Mirren in un ruolo quantomeno insolito per lei!
Saintgifts: Forse l'unico western girato dal famoso regista contestatore di Hollywood e noto ai più per le sue Pantere rosa. Prima che il film diventi una caccia all'uomo, come visto in tanti altri western, Edwards tenta un approfondimento sulla vita del cow boy tracciandone un ritratto realistico dove la mitica figura del wild west viene riportata a ciò che era veramente: un lavoratore salariato con nessuna prospettiva per il futuro. È proprio dietro a questa consapevolezza che i due protagonisti, di diversa età, "credono" di decidere il loro destino.
MEMORABILE: La fotografia delle selvagge location; Il finale nella Monument Valley.
Martedì, 21/09/21 ALLE ORE 17:40 17:40 su Rai Movie
Galbo: Tra i film più riusciti realizzati sulla mafia negli ultimi anni, Il giudice ragazzino è la storia di un giovane magistrato assassinato in Sicilia, dopo essere stato isolato per le sue inchieste. Il film ricostruisce molto bene il clima omertoso e il contesto socio politico, grazie ad una buona caratterizzazione ambientale. Buona la prova del cast con un grande Leopoldo Trieste.
Martedì, 21/09/21 ALLE ORE 20:50 20:50 su Cine 34
Pigro: Un’ottima partitura visiva, verbale, ritmica per raccontare la tesissima schermaglia psicologica tra un commissario e uno scrittore sospettato d’omicidio. Un interrogatorio kafkiano in un tempo-spazio sospeso, dai tanti elementi irreali e allusivi (dall’orologio senza lancette alla pioggia penetrante fin dentro al commissariato che sembra un castello da film horror), come presagi (polanskiani?) di un finale raggiunto dopo un sofferto percorso nella memoria. Gli eccellenti protagonisti aggiungono spessore ai forti simbolismi. Metafisico.
Martedì, 21/09/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Xamini: Possibile dimostrazione di come a un film d'azione serva più una buona regia e un buon montaggio di un buon plot. Perché in From Paris with love, quest'ultimo non è banale ma palesemente inesistente. La notizia è che non se ne avverte più di tanto la necessità, grazie, per l'appunto, a un buon mestiere nel confezionamento dell'opera. Muoverei forse un appunto all'eccesso di concitazione, in certe scene (tra movimenti di camera e montaggio si fatica, alle volte, a seguire l'azione). Comunque, per il resto, un divertissment che si dimentica appena concluso.
MEMORABILE: Chissà da [f=3205]quale film[/f] arriva la fissazione di Travolta per il Royal with cheese...
Gestarsh99: A 13 anni di distanza da Rapimento e riscatto, Hackford rimette mano a una storia di violenza condita di spunti romantici, sovrapponendo costruttivamente heist-movie ed action vendicativo. L'antieroe bastonatore è Jason Statham, che torna a interpretare il ruolo da indefettibile Lupin già svolto con puntualità ne La rapina perfetta, potendosi però stavolta permettere di gozzovigliare smaliziatamente sul lavoro sporco dei quattro complici fedifraghi. Alla giusta salatura ironico-sentimentale provvede la spalla Jennifer Lopez, simpatica agente immobiliare single e sfortunata. Popcornevolissimo.
MEMORABILE: I lussuosissimi e soleggiati scorci turistici di Palm Springs.
Martedì, 21/09/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 2
Buiomega71: Wong si riprende la sua "signora in nero" sottrattagli dall'ipertrofico Ellis. Sembra più un remake del primo, con ottovolanti e metropolitane impazzite, un crossover tra il disaster movie e lo slasher teen, con riminiscenze da Rollecoaster. Il plot è piuttosto misero, ma restano segnali non banali come l'articolo sull'11 settembre. Corpi spatasciati a iosa, feste patronali che si trasformano in splatterfeast con fuochi artificiali e cavalli imbizzarriti. Abbastanza divertente, anche se ormai si respira aria di deja vù. Solo per fan della saga.
MEMORABILE: Tutta la sequenza della palestra, con il nero Romero che grida: "Io vinco su tutto baby, fanculo la morte!" e poi... spataciack!; La sparachiodi.
Martedì, 21/09/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Markus: Opera d'esordio al lungometraggio per i videomaker Younuts. Chi spera nel rifacimento in chiave moderna di Sapore di mare rimarrà deluso perché gli elementi colleganti (mare, amori, la presenza della Ferrari) sono assai labili. Un "giovanilistico" da spiaggia un po' freddo: i personaggi, perlopiù stereotipati (che pure ci sta), raccontano poco e non emanano alcuna empatia. La scrittura di Vanzina è povera d'idee, con pochi guizzi e qualche scarsa citazione. C'è la "crema" degli attori millennials della tv a pagamento. Si rimpiange l'Italia di fine '900, inutile girarci attorno.
Martedì, 21/09/21 ALLE ORE 23:50 23:50 su Italia 1
Ryo: Gomorra senza Ciro è una delle ragioni della debolezza della quarta stagione della serie. In questo film si apprende che Ciro è vivo e fa di nuovo ciò che sa far meglio. Il film è di gran lunga inferiore alla serie TV ma la musica, la recitazione e la scenografia sono sorprendenti come al solito. Il film piacerà, però, forse solo ai fan della serie, poiché la serie stessa ne fornisce una chiave di lettura, assente nel film. La fine è fantastica ma comprensibile, di nuovo, solo a chi conosce la serie.
Mercoledì, 22/09/21 ALLE ORE 00:30 00:30 su Rai Movie
Capannelle: Le premesse c'erano, una storia stratificata su diversi livelli ma che richiedeva maggiore cura nel maneggiarla. Con alcune trame che evaporano (la fidanzata, la poliziotta) e molti passaggi chiave, sia erotici che noir, che sfociano nel televisivo. La Gerini, pur con la sua esperienza, risulta prevedibile e il bel tenebroso Kula svalvola quando gli si chiede di alzare i giri. Più simpatico l'amico pizzaiolo interpetato da Rogucki. Girato in una Trento dalle apparenze vagamente romane.
Daniela: Meno perfetto nel complesso di altri classici del musical americano degli anni d'oro, a causa di una trama-canovaccio sentimentale piuttosto modesta ed abusata (matura mecenate adocchia pittore spiantato che però è innamorato di una ragazza già promessa ad un altro), contiene però momenti di assoluta felicità che titillano vista ed udito, dove la musica di Gershwin e la leggerezza acrobatica di Kelly si fondono mirabilmente, esaltati dalla regia di Minnelli, la fotografia brillante, le scenografie gustosamente pittoriche, i costumi sgargianti.
MEMORABILE: Levant uomo/orchestra; il ballo degli studenti con i costumi tutti in bianco e nero; la lunghissima sequenza che precede l'epilogo
Markus: Coproduzione italo-francese per una parodistica farsa girata tutt'attorno a un fanatico di James Bond. Il film di Philippe Clair, girato in gran parte presso un lussuoso hotel in Tunisia, rappresenta uno dei punti più bassi di Aldo Maccione (qui, come altre volte, prestato al cinema francese). La storia è basica: equivoci, macchiette en travesti e scenette d'avanspettacolo ampiamente prevedibili. Il buon spunto iniziale si accascia subito nell'ovvietà di una messa in scena di rara bruttezza. Gradevole la colonna sonora (Armando Trovajoli).
Galbo: Film televisivo ottimamente realizzato che mostra, qualora servissero ancora conferme il divario tra la tv nostrana e quella anglosassone. Il film copre un periodo interessante della storia recente che viene discretamente approfondito nei limiti concessi dal mezzo televisivo. La ricostruzione ambientale è ottima e il cast fornisce una prova di buon livello, specie Sheen ormai un habituè nei panni di Blair (è il terzo film nel quale intepreta il premier inglese dopo The deal e The Queen) e Hope Davis, ottima nel ruolo della Clinton.
Mercoledì, 22/09/21 ALLE ORE 14:00 14:00 su Cine 34
Skinner: Uno dei migliori Franco-Ciccio, con Franco protagonista assoluto che non strafà e, tenuto sotto controllo, sforna una delle migliori interpretazioni. Ciccio regista/sceneggiatore riscrive il grande successo del Paolo il caldo di Vicario con una parodia molto libera, che mescola citazioni e momenti dell'originale a momenti di pochade pura e a quei tocchi di umorismo surreale di cui aveva già dato prova nell'Esorciccio; come attore si ritaglia il ruolo del padre e quello dello spassoso mago Mandrakì e a proposito, sbaglio o la voce è di Banfi?
Mercoledì, 22/09/21 ALLE ORE 14:00 14:00 su Rai Movie
Homesick: Nel suo genere non delude affatto. Tra lentezze, inverosimiglianze e baracconate varie, il quarto western di Brescia si fa onore per l’aria scanzonata – a dispetto di talune crudezze: vedasi l’impiccagione di Maran all’albero della cuccagna – e per il progressivo rivelarsi della multidimensionalità di Saxson e soprattutto del “Mulo” (così chiamato per i micidiali calci che tira) plasmato da un Mitchell cadaverico e ghignante. Scritto con sottolineature gialle da Aldo Lado e Augusto Finocchi; musiche di seconda mano fornite da Lallo Gori.
MEMORABILE: L'entrata in scena di Mitchell nel saloon; l'impiccagione; la resa dei conti contro Baldini e Pazzafini.
Mercoledì, 22/09/21 ALLE ORE 16:15 16:15 su Rete 4
Buiomega71: Di questo fulgido e fiammeggiante melodrammone abbagliato da un meraviglioso Technicolor rimane grandiosa tutta la prima parte in quel di Pine Island, tra giardini fatati, lucciole, la Dee che si graffia una gamba con la spina delle rose, il mare in burrasca, la meschinità di una donna frigida e bigotta, il cinismo di un ubriacone e il discorso antirazzista da standing ovation (fatto alla moglie arpia) di Egan. Poi si rallenta un po' con la "rabbia giovane" dei due piccioncini. E se i dialoghi romanticheggianti vengono a noia, ci pensa lo splendido score di Steiner a coprire il tutto.
MEMORABILE: Lo schiaffone che la madre ammolla alla Dee, tanto da farla cadere addosso all'albero di Natale; Le lettere d'amore bruciate; Parlando di "King Kong".
Mercoledì, 22/09/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Herrkinski: Riciclo delle commedie vacanziere ambientate sulla riviera romagnola, questo film è sicuramente uno degli esempi più inconsistenti del genere. La sceneggiatura è moscia, le storielle hanno ben pochi legami in comune e per la maggior parte sono trite e per niente divertenti. Gli interpreti sono tutti al minimo sindacale, si salva Calà con qualche battuta (anche lui sottotono comunque) e la scena della cena del nero con i genitori milanesi della ragazza, mentre il cast femminile recita penosamente. Decisamente fallimentare.
Caesars: Visto il successo di Ocean's eleven perchè non farne un seguito? Rimettiamo assieme il cast stellare del primo film con qualche rinforzo ed ecco che il botteghino risponderà. Discorso esatto, che però non trova riscontro nella qualità del film, decisamente al di sotto di quella della pellicola precedente. Il difetto maggiore sta nella sceneggiatura particolarmente confusa e poco ispirata, ma anche la presenza di troppe star, che devono trovare ognuna il proprio spazio, aiuta a rendere confuso il tutto. Evitabile.
Mercoledì, 22/09/21 ALLE ORE 22:55 22:55 su Cielo
B. Legnani: Terrificante commediaccia che vede coinvolto un grande caratterista come Ugo Bologna, nel consueto ruolo del riccastro milanese. Micidiale il personaggio di Don Backy (che ricorda Serafino), quasi quanto le battute del film. Si riesce a reggere fino in fondo (ma è faticosissima la parte della cena) per le venustà della Mell e della Viviani, anche se, alla fine dei conti, le rotondità esibite più interessanti sono quelle della Maiolini (la segretaria). Pessimo.
Mercoledì, 22/09/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su Paramount channel
Caesars: Peter Weir riesce a raccontarci l'ennesima storia di un testimone d'omicidio braccato dai cattivi regalandoci però qualcosa di decisamente diverso. Il testimone è un bambino Hamish, popolazione americana che vive assolutamente fuori dal tempo, rifiutando qualunque innovazione tecnica. Ed è proprio presso il villaggio Hamish che il poliziotto "buono" Harrison Ford troverà rifugio assieme al piccolo testimone. Weir riesce a fondere bene le varie anime del racconto: poliziesco, sentimentale e di costume risultando tutt'altro che banale.
Mercoledì, 22/09/21 ALLE ORE 23:40 23:40 su Canale 5
Gippal: Fortunata è così: una madre assente, però una di quelle madri che amano la figlia più di ogni altra cosa. Burina e gretta, però talvolta capace di andare oltre la banalità. Jasmine Trinca è Fortunata, che di questo film è poi tutto. E' lei che attira lo sguardo, che lo fa suo, portandoci in un neo-realismo romano che descrive fin troppo bene certe situazioni attuali.
Giovedì, 23/09/21 ALLE ORE 02:25 02:25 su Cine 34
B. Legnani: Malriuscita commedia che ondeggia costantemente fra la buffoneria e la banalità, resa guardabile (ma a stento) da un funambolico Montesano, destinato, alla fin fine, ad affondare insieme al film. Troppe cose non funzionano, a partire da una lentezza denunciata già dalle prime situazioni, interminabili, che il film presenta. Vien da pensare che a riprese finite si fossero accorti che avevano solo 60’ buoni per il montaggio, per allungare i quali hanno usato materiale inizialmente destinato allo scarto. Tranquillamente evitabile.
Giovedì, 23/09/21 ALLE ORE 02:30 02:30 su Rai Movie
Galbo: Drammone imperniato sulla sanguinosa guerra tra protestanti e cattolici.Il regista Patrice Chereau, che viene dal teatro, realizza un potente affresco storico, nel quale vengono esasperati gli aspetti forti, dal dramma alla violenza, senza trascurare la forte carica erotica dei personaggi. Molto curata ed efficace la caratterizzazione ambientale, con scene e costumi di ottimo livello. Ottima l'interpretazione delle due protagoniste, Isabelle Adjani e Virna Lisi.
Undying: Ispirato da Sessomatto (1973) e dal più "limitrofo" (cronologicamente) 40° all'ombra del lenzuolo (1976), Tarantini sceneggia quello che - con il sènno di poi - rimane titolo di punta dell'intera sua filmografia a base di erotismo e commedia (forse lo stesso Risi ne è in debito, quando ritorna al genere, nel 1982, con Sesso e volentieri). I tre divertenti e scorrevoli episodi della pellicola possono vantare presenze d'attori significative (su tutti Walter Chiari) ed il reparto femminile fa la sua brava (meglio bella) figura...
Panza: Rispetto alle vivaci commedie d'ambiente militaresco di Cicero e Tarantini, è totalmente assente il travolgente senso di goliardia che porti lo spettatore a ridere assieme agli attori. Qui, invece, nonostante qualche sparuto momento greve, che non scade mai nello sbracato, il tono è barbosamente compassato, senza che mai una situazione o un personaggio suscitino qualche risata. Discreta la regia di Luigi Petrini, che dirige su copione di Cecilia, ma la visione dell'opera è comunque faticosa, complice anche la durata che sfora abbondantemente la solita ora e mezza di durata.
Giovedì, 23/09/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Daniela: Dopo aver cercato inutilmente di incantare i suoi scettici ascoltatori vantando imprese mirabolanti, il marinaio Sinbad racconta il suo ottavo viaggio, quello alla ricerca del tesoro di Alessandro Magno... Avventura apocrifa in un coloratissimo technicolor che fa risaltare la ricchezza dei costumi ed il rosso dei capelli della bellissima O'Hara, ma mette anche in evidenza i fondali palesemente dipinti e le scenografie di cartapesta. Fairbanks Jr. non ha la fisicità del padre ma regge comunque bene il ruolo come pure i malvagi Quinn e Slezak. Spettacolo gradevolmente vintage.
Giovedì, 23/09/21 ALLE ORE 06:50 06:50 su Cine 34
Il Gobbo: Ottima riuscita di De Martino nello spy all'italiana, con l'immancabile Ken Clark/077 alle prese con un traffico fra alta moda e sommergibili. Uno dei più bondiani, anche per la presenza di una vera Bond-girl (Daniela Bianchi), con molto ritmo e trovate e un'eccellente colonna sonora (del resto le musiche sono fra i punti di forza del genere). Enzo G. Castellari fa sia l'aiuto regista che il maestro d'armi!
Giovedì, 23/09/21 ALLE ORE 08:40 08:40 su Rai Movie
Caesars: Quasi inevitabilmente, visto il grande successo del capostipite, ecco il seguito del film di Monicelli. La regia questa volta è affidata a Loy e Mastroianni non figura più nel cast (sostituito da Manfredi), così come Totò. Com'era lecito aspettarsi, la pellicola rimane ad un livello assai inferiore rispetto al suo modello, anche se, soprattutto nella prima parte (finché rimane in scena Garrone), il divertimento non manca. Dopo il furto, col ritorno a Roma, il ritmo scema un po' fino ad un finale non molto riuscito. Discreto, non di più. **!
B. Legnani: Spionistico di imitazione, il cui unico motivo di interesse sta nel fatto che l'eroe eponimo è un'eroina, la Schoeller, tedeschina caruccia, ma non bellissima (era anche cantante: vanta una presenza, nel 1965, al Festival di Pesaro). Alberto Lupo non funziona, come la trama che accumula ingenuità che vanno ben oltre quello che sarebbe stato lecito attendersi (incredibile l'ombra dell'armato che si staglia in bella vista sulla parete...). Lenzi gira benino, ma di fronte alle assurdità il talento non basta.
Raremirko: Film di discreto livello, la cui fotografia ricevette addirittura una nomination all'Oscar. Bravo Daniels in un ruolo diverso dal solito e funzionale la Paquin, anche se non brilla per simpatia. La vicenda della migrazione "guidata", relativa alle oche, è ispirata a fatti veri. Non memorabile riguardo a nulla a dire il vero, rimane comunque godibile almeno relativamente all'aspetto esperienziale, visto che immaigni spettacolari come quelle aeree (qui presenti) difficilmente sono visibili altrove.
Giovedì, 23/09/21 ALLE ORE 13:50 13:50 su Rai Movie
B. Legnani: L'idea di base (non so se fosse davvero originale) non è male, ma la sceneggiatura la rovina in maniera decisiva, con alcune assurdità e momenti di involontario ridicolo, fino al finale che rappresenta un "coup de théatre" assolutamente ingiustificato, a meno che non lo si motivi con il nome (Django) del protagonista... Filmettino, insomma, ma con grandi facce (Hill, Montefiori, Frank, la Simon, Scratuglia, qui quanto mai visibile), divertenti zoom leoniani, buona fotografia, splendide voci al doppiaggio, lunghi momenti sul Treja, la cui cascata principale, curiosamente, non è mai inquadrata.
MEMORABILE: "Soltanto un boia può sopravvivere a questo veleno!"
Pigro: Una collisione aerea e la necessità di riportare a terra un jet senza controllo. Siamo sulla linea catastrofista del primo Airport, di cui rappresenta un tutto sommato degno nuovo episodio, con qualche discreta scena spettacolare. Ma ciò che rende curioso questo film è la bizzarra trovata di far guidare il bolide a un'improbabile e (quasi) imperturbabile hostess, la bella e brava Karen Black (sulle orme di Doris Day): riscossa femminista o beffa maschilista? È comunque questa l'unica cosa davvero memorabile, a parte l'ultma apparizione di Gloria Swanson.
Galbo: Secondo episodio di una quadrilogia dedicata all'uomo d'acciaio interpretato dal compianto Christopher Reeve, il film diretto da Richard Lester (ma ne esiste anche una versione rimontata dal regista originale, Richard Donner) è ambizioso e spettacolare quanto il primo ma vede un certo cambiamento del registro narrativo che diventa più umoristico e sentimentale a discapito della componente fantasy pur presente. Ottimo cast.
Galbo: Terzo episodio della saga omonima, non è all'altezza del primo, ma è decisamente meglio del secondo. Non tanto per la storia, poco verosimile come quasi sempre accade ai film del filone catastrofico, quando per la bontà degli effetti speciali tra i migliori visti in questo genere di film (ambientato in gran parte nelle profondità marine) e per il cast: il film è infatti una delle ultime occasioni di vedere sullo schermo alcuni grandi del cinema come Stewart e Cotten, oltre al sempre bravo (e qui in una parte insolita per lui) Jack Lemmon.
Giovedì, 23/09/21 ALLE ORE 19:20 19:20 su Rai Movie
Herrkinski: Trascurabile farsa militaresca, interpretata da un Pippo Franco in tono minore. Bracardi, all'epoca personaggio radiofonico molto gettonato, compare presumibilmente per meri scopi commerciali e non influisce sulla riuscita della pellicola. Per il resto, assistiamo alle consuete gag umoristiche "da caserma", col risultato di non discostarsi troppo da un'atmosfera da barzelletta; la Troschel aggiunge l'ennesima presa in giro della famiglia merdidionale. Nel complesso, si ridacchia a denti stretti, perlopiù grazie alla simpatia di Franco.
Giovedì, 23/09/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Markus: Spin-off de L'allenatore nel pallone privato però del personaggio-chiave Banfi. Il risultato non è strepitoso ma nemmeno disdicevole; diciamo che l’assenza dell’attore pugliese si subisce non tanto per l’assenza di adeguata verve comica (qui assicurata da un nutrito cast in cui spiccano in tal senso Roncato e Spaccesi), quanto perché il contesto lo avrebbe richiesto. L'intrattenimento non manca e il film ha un discreto ritmo narrativo.
Giovedì, 23/09/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Gestarsh99: Nell'ascensore fuori uso di un palazzone a Filadelfia - mentre tutti sospettano di tutti e si mannaggiano a vicenda - pare che la legge di Murphy (cor)risponda al codice penale di Satana. Pur facendosi in cinque, il classico senso d'imponderabile linkato al nome di Shyamalan (qui seduto ai piani altri in doppiopetto da produttore e soggettista) non riesce a familiarizzare al meglio col meccanismo eliminatorio progressivo di derivazione horror (il già depredatissimo Saw) e mistery (il bancomat letterario Dieci piccoli indiani), con output finali che definire immodesti è far loro un complimento.
MEMORABILE: La "befanesca" epifanìa del maligno all'interno dell'ascensore...
Didda23: Un'opera secca e senza abbellimenti formali (coerente con lo stile del regista) che racconta le gesta di tre vedove che devono rimediare agli errori dei mariti. Narrativamente interessante, nonostante la presenza di troppa carne al fuoco (heist movie e politica) con un corpo centrale fin troppo prolisso. Qualche colpo di scena ben assestato (e non propriamente scontato) sommato a una parte conclusiva dalla forte tensione emotiva rendono l'opera decisamente meritoria di visione. Il cast femminile è molto ben scelto, mentre Farrell e Neeson non entusiasmano. Molto bene, invece, Duvall.
MEMORABILE: Gli appunti lasciati da Neeson; La malavita che si infiltra nella politica; Il colpo.
Rambo90: A rimanere impressi dopo la visione sono soprattutto gli splendidi paesaggi ben fotografati e la recitazione sempre carismatica e di spessore di Connery, perché la storia a dire la verità è un po' noiosa e si capisce ben presto che i colpi di scene e le svolte saranno poche. La Bracco se la cava, c'è qualche momento vagamente avventuroso e una leggerissima storia d'amore. In fondo si vede con piacere, ma da McTiernan mi aspettavo un qualcosa di più concitato, se non proprio adrenalinico.
Giovedì, 23/09/21 ALLE ORE 22:55 22:55 su Cine 34
Nicola81: Come nel suo thriller precedente, Miraglia sembra strizzare l'occhio al soprannaturale per poi mettere sul piatto una soluzione razionale e abbastanza abusata. Ovviamente la perfezione abita altrove, ma sul piano dell'estetica è uno dei titoli più significativi del filone, qualche scena di buona tensione non manca e le musiche di Nicolai non deludono. Il cast viene retto dalla componente femminile, in cui spiccano la Bouchet, la Malfatti e una Sybil Danning decisamente refrattaria all'utilizzo del reggiseno; Pagliai meglio negli sceneggiati.
MEMORABILE: Il prologo; La morte della moglie di Pagliai; Il finale.
Pigro: Un misterioso delitto con rebus al Louvre fa risalire agli scontri per la conquista del Santo Graal. Un bel film (non ho letto il libro), basato su una trama friabile dal punto di vista concettuale ma poderosa dal punto di vista narrativo (anche se i colpi di scena su amici-traditori sono piuttosto scontati). Il protagonista (bravo Hanks, come sempre) incarna in parte un non-eroe hitchcockianamente in balia degli eventi. Bella la lunga notte che lo scaraventa da una conferenza al pericolo più mozzafiato. Regia e fotografia esperte e efficaci.
Galbo: Tratto da una storia vera, Lady Henderson presenta è anzitutto un opera basata su un grande sodalizio, quello tra la protagonista, proprietaria del teatro Windmill e il direttore artistico del teatro stesso. Il film vive sulla contrapposizione e il rapporto di odio-amore tra i due personaggi, splendidamente interpretati da due grandi attori come la Dench e Hoskins. Molto suggestiva l'ambientazione nella Londra bellica della fine degli anni '30, così come le musiche e le coreografie per questo riuscito film d'autore.
Buiomega71: Il Pasolini più viscerale, che visto oggi non ha perso un grammo della sua potenza narrativa (né i dialoghi, né tantomeno la vicenda, intrisa di disperazione e crudeltà). Dall'inizio alla festa di nozze con la tavolata posizionata uguale a quella che verrà in Salò, ai picchi morboso/incestuosi di una Magnani strabordante e veemente, a "Violino tzigano" che risuona come un tormentone fino ai surreali dialoghi nelle passeggiate notturne. Livido e, a volte, durissimo (il pappone di Citti, il carcere) apologo pasoliniano sulle miserie umane. Notevole la bella di notte della Loiano.
MEMORABILE: La Magnani tira una scarpa ai ragazzacci sulle scale; La Magnani che si avventa su Citti con coltello in mano; Ettore che vende i dischi della madre,
Galbo: Opera d'esordio di Alessandro D'Alatri, praticamente ignorata dal pubblico, è in realtà una gradevole commedia il cui pregio principale è la buona ricostruzione ambientale della provincia italiana nel periodo a cavallo tra le due guerre. Buona anche la caratterizzazione dei personaggi e l'interpretazione del cast, con una Sabrina Ferilli alle prime armi e il sempre bravo Bentivoglio.
Venerdì, 24/09/21 ALLE ORE 02:32 02:32 su Cine 34
Markus: Film quantomeno curioso, questo esordio (ma non andrà lontano) di Antonio D'Agostino: il coma di un ragazzo incidentato dà il via a tutta una serie di visioni (che attingono al Salò di Pasolini e a certe atmosfere psichedeliche di un decennio prima) e a qualche frecciatina diciamo “politica”; il tutto con accozzate (forse per il mercato estero) scene a carattere pornografico. Siamo di fronte a quelle opere anche difficili da elaborare, tanta la dose di surreale e trash involontario gettato in faccia allo spettatore. Esordio di Eva Robin's.
Venerdì, 24/09/21 ALLE ORE 02:40 02:40 su Rai Movie
Herrkinski: Poco prima della consacrazione assoluta con Il padrino, Brando è l'elegante protagonista di questa vicenda esotica ambientata in un'immaginaria isola delle Antille. Tra l'avventuroso e il film di denuncia dei regimi schiavisti (con dialoghi che sembrano venire direttamente dal fervore socio-politico sessantottino), Pontecorvo pecca un po' troppo di prolissità e di megalomania; la durata eccessiva, la verbosità esagerata, alcune immagini stucchevoli in bilico tra il melodramma e la baracconata. Belle le musiche, la location e le danze tribali.
Daniela: 1914, in una cittadina della provincia francese, prima di partire insieme al suo battaglione per le grandi manovre, il bel tenente Armand scommette di essere capace di sedurre qualsiasi donna. La prescelta dal caso è una modista parigina, divorziata e per questo oggetto di maldicenze. Variazione raffinata e malinconica sul tema del seduttore sedotto, uno dei più bei film di Clair, illuminato dallo sguardo di Morgan e dal fascino impertinente di Philipe. Bellissimo il malinconico finale (anche se diverso da quello originariamente pensato dal regista).
MEMORABILE: L'ultimo colloquio in carrozza
Venerdì, 24/09/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Caesars: Film costruito su misura per esaltare le doti acrobatiche di Jean-Paul Belmondo (pare che non abbia fatto uso di controfigure nelle scene più pericolose). La storia vede un comissario di polizia indagare su un pericoloso maniaco sessuale che uccide le ragazze da lui ritenute di troppi facili costumi. Nel cast, oltre a quello del protagonista, spiccano i nomi di Lea Massari ed Adalberto Maria Merli. Niente di che, ma un film girato con robusto mestiere.
Venerdì, 24/09/21 ALLE ORE 10:45 10:45 su Rai Movie
B. Legnani: Catastrofe biblica. Per capire con quale cura sia stato fatto il film basterà dire che nel finale Schubert/Carrisi va in diligenza (in pochi minuti?) da Vienna a Budapest, in mezzo a un delirio di pini marittimi e di palme. Il resto è quasi sempre in linea, nel senso che, quando non lo è, è addirittura peggio. Scenografie di palese cartapesta, recitazioni orride, regìa dannosa (più che assente), personaggi malriusciti (odiosa la De Carolis). Leggo (da Marco Giusti) che fu "grande insuccesso commerciale". Te credo...
MEMORABILE: In un'orgia di brani di pessimo gusto, si impone Romina, nobile ungherese che, vestita da popolana, va in taverna a ballare la czarda. Indescrivibile.
Giùan: Riuscito thriller metropolitano diretto da un regista destinato poi al quasi anonimato. Cupo e secco, deve la sua aura cult allo stile iperrealista, capace di rendere la violenza in un modo palpabile, senza sentirsene tuttavia direttamente partecipi. Epigono degli straordinari poliieschi dei '70 ed ancora ben distante da quelli che saranno i canoni del genere nel nuovo decennio, possiede appunto quel tanto di fascino agè che lo rende magnetico. Lo stesso dicasi dei due antagonisti: Stallone (versione Serpico) e Hauer (al suo primo ruolo schizzato in USA).
Venerdì, 24/09/21 ALLE ORE 12:25 12:25 su Rai Movie
B. Legnani: Questo Ercole assomiglia molto ad Ulisse: astuto, fa naufragio nell'Atlantico, ha un amico di nome Diomede! Film davvero misero, che allunga il misero brodo con interminabili danze e con lunghe scene guerresche mal portate sulla scena. Spesso si cerca la scena ieratica, ma si cade nel ridicolo, a partire dai soliloqui del re prigioniero. Recitato maluccio. Qualche volto caro: Franco Fantasia e Antonio Acqua. Insalvabile, comunque.
Galbo: Giunto ad uno dei suoi ultimi film (e ad oltre 70 anni d'età), il grande Howard Hawks non ha perso il suo "tocco", come dimostra la brillante direzione di questa piacevole commedia il cui protagonista è un pescatore teorico (ha scritto un libro sulla pesca ma non l'ha mai praticata) che viene messo alla prova. Il film è anche una caustica satira dell'uomo americano moderno a cui presta il volto un efficace Hudson affiancato dall'altrettanto brava Paula Prentiss. Molto gradevole.
Venerdì, 24/09/21 ALLE ORE 17:30 17:30 su Rai Movie
Caesars: Seguito apocrifo del film di Kubrick, nel quale si immagina che il figlio del prode gladiatore segua le orme paterne e guidi gli schiavi verso la libertà. Ovviamente in questo caso le vicende raccontate non c'entrano nulla con la storia ma si tratta di peccato veniale, visto il genere. In talune circostanze sembra quasi uno Zorro trasportato in epoca romana (il protagonista, con elmo che gli nasconde la faccia, si "trasforma" nell'eroe della vicenda). Dignitoso anche se assolutamente ingenuo. Vivace la regia di Corbucci.
Herrkinski: Ambientato nel 1939 nella Germania nazista, vede un gruppo di giovani dividersi tra l'amore per la musica e il ballo swing e gli obblighi del Reich e della Hitler Jugend. Il film affronta le contraddizioni del regime e getta uno sguardo sulla quotidianità della popolazione comune in maniera interessante, risultando originale nella messinscena e in alcuni sviluppi della storia; i personaggi sono ben tratteggiati, l'atmosfera e la ricostruzione d'epoca ottime, gli attori ben scelti. Un film su un tema abusato diverso dal solito e senza esagerazioni ma nemmeno edulcorazioni eccessive.
Rambo90: Un western dalla trama molto semplice (e abusata) ma dal ritmo scorrevole grazie alla solida regia di Sturges (specialista del genere) e a personaggi di buon carisma. Il cast comprendente Eastwood, Duvall e Saxon poi rende la visione ancora più piacevole. Buona la colonna sonora, gradevole il film.
Fedeerra: Lo sbaglio che si può commettere nell’approcciarsi a questo film è l’aspettativa horror (la nuova Carrie?) montata da un battage pubblicitario poco onesto. Thelma non è un horror e ha ben poco a che vedere col capolavoro depalmiamo. È un coming of age con incursioni (nemmeno troppo riuscite) paranormali permetato da un'atmosfera gelida e rarefatta. Non è un brutto film, anzi, esteticamente è splendido e alcune scene vi incanteranno gli occhi (le analisi psichiatriche). Buono il cast e molto bello il finale.
Venerdì, 24/09/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Xamini: Action non deve significare necessariamente sceneggiatura scarna, mancanza di spiegazioni o che. Wanted vive di alterne fortune: da un lato alcune scene action che osano davvero ai limiti e che - perbacco! - ci stanno, eccome; dall'altro un abuso di alcuni effetti (la deformazione dell'ambiente, ad esempio) o la mancanza di giustificazioni per alcune trovate. Più in generale, la sceneggiatura soffre in più di una circostanza, arrivando a rendersi ridicola persino nello sviluppo della pur buona idea centrale (il telaio del Fato; qualcuno di voi ha mai giocato a Loom?).
MEMORABILE: Il modo in cui uccide la vittima sull'auto e i piccoli spunti ironici, come la scritta "FUCK YOU" che salta fuori dalla tastiera rotta...
Venerdì, 24/09/21 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 1
Capannelle: Il classico sequel che prende i personaggi vincenti del primo Rambo - intendo lui e il capitano istruttore – e li sposta nel contesto vietnamita per il solito recupero prigionieri. Fin qui nulla di male, ma scene e dialoghi sono scontati e non esiste confronto col primo episodio. Si salvano alcune scene di battaglia che presentano un tasso di inventiva e spettacolarità accettabile. E le rimostranze finali di John verso il capo operazione.
Deepred89: Lodevole tentativo di realizzare un thriller dalla scrittura ambiziosa e sfaccettata, non appesantito da alibi politici o sociologici, solo con un'apprezzabilissima voglia di narrare e coinvolgere, leggibile anche come storia, dal sapore quasi avatiano, di vecchie amicizie infrante. Regia sapiente e quasi mai gratuita, belle atmosfere livide, migliorabile solo nella conclusione, tutt'altro che imprevedibile e anticipata da un dettaglio (sempre efficace, va detto) che scatenerà potenziali déjà vu negli appassionati del genere. Scamarcio pare aver trovato la sua dimensione.
Ciavazzaro: Tremendo. Neanche i volti degli amati Bologna (purtroppo doppiato) e Paul Muller (prete) riescono a rendere il film guardabile. Lolitesca la Rey in alcune audaci scene di nudo, Clementi spento come il suo personaggio; anche le musiche di Cipriani sono più sottotono rispetto ai suoi standard; tanto che il mortifero finale arriva allo spettatore quasi come una liberazione.
MEMORABILE: I terribili flashback sessuali del protagonista e il liberatorio finale (per lo spettatore!)
Cotola: Uno dei primi esempi di commistione tra due generi molto lontani fra loro: commedia ed arti marziali. Il risultato è piuttosto godibile e divertente e, a tratti, anche avvincente. I combattimenti sono ben coreografati e non contengono troppi eccessi, la storia, molto semplice, scorre via veloce. Difficile chiedere di più ad un film del genere anche se devo dire che personalmente avrei preferito un film di genere puro privo dei, pur abbastanza riusciti, innesti comici.
Capannelle: Un Clint in forma per una storia classica delle sue ma con toni più da commedia e... una maggiore comprensione per il genere femminile. Il ruolo da cacciatore di taglie gli sta ovviamente bene addosso e la gang di cattivi è una versione addomesticata delle bande paramilitari nascoste nella selva americana. Tra le comparse presenti nel bar un giovane Jim Carrey (con smorfie ancora contenute) e un sosia di James Woods.
Venerdì, 24/09/21 ALLE ORE 22:55 22:55 su Cine 34
B. Legnani: Noiosetto prodotto che presenta però una Gloria Guida per la quale non esistono aggettivi adeguati. Ma oltre a lei c'è pochissimo. La parte più interessante è quella iniziale ed onirica, non finissima, ma almeno in grado di discostarsi dalla banalità che arriva quando il film ha virato verso la commedia scollacciata familiare, nel cui àmbito tocca punti infimi (Rossi-Stuart nazi...). Recitato malissimo e alla "buona la prima" (quel limone che cade...), a esclusione di Pani (nel logoro cliché dell'alternativo). Un pallino e mezzo, con generosità.
B. Legnani: Pessimo. Ibrido mal riuscito, perché non è erotico, non è "colpo perfetto", non è (tanto meno) giallo-rosa. Resta impresso solo per l'incredibile incrocio di attrici dell'erotico italiano: Rizzoli, icona del presente, Mell, icona del passato, Lotar, icona dell'hard italiano dell'immediato, Pozzi, icona dell'hard italiano del futuro, Belle icona arsaniana, Grandi, icona erotica del futuro. Tutte doppiate: quella più espressiva (quindi più brava) è la Lotar! Il più brutto film con Gastone Moschin che io abbia visto. Perfida ironia su Renato Zero.
MEMORABILE: Nell'incipit, il servizio fotografico prima alla Rizzoli, poi alla Pozzi.
Venerdì, 24/09/21 ALLE ORE 23:55 23:55 su Rai Premium
Ruber: Discreta realizzazione Rai sulla vita del buon maestro Alberto Manzi, che negli anni '60 con il noto programma della tv pubblica alfabetizzò migliaia di persone con metodi semplici e molto innovativi per l'epoca andando contro anche al rigido sistema scolastico del tempo. Santamaria si cala perfettamente nel personaggio e riesce a dargli quell'aria dolce e soave. Il resto del cast è sempre di contorno in queste biografie ed esegue il compitino senza sbavature. La sceneggiatura alcune volte è da lacrima facile ma ci si accontenta, visto il contesto.
Sabato, 25/09/21 ALLE ORE 00:40 00:40 su Rai Movie
Galbo: Tesa e riuscita “vivisezione” del logoramento di un rapporto matrimoniale. Il regista utilizza con molta efficacia la casa in cui si svolge tutta la vicenda, con spazi angusti che vengono mostrati in parallelo al logoramento del rapporto tra i due personaggi e ai dialoghi colmi di racore e scanditi attraverso un countdown che termina con un imprevisto rasserenamento. Eccellente al prova dei protagonisti. Da vedere.
B. Legnani: Tremenda, insalvabile commediaccia che non fa mai ridere, con trama, prima ancora che poco plausibile (il che spesso conta poco), assai sciatta (in estate nebbia in Val Padana e lezioni all’Università?) e ricca di momenti di fastidiosa assurdità. Come se non bastasse, è lentissima. Ovviamente belle la Guida e la Scott, ma la parte positiva del film è tutta lì.
Sabato, 25/09/21 ALLE ORE 01:00 01:00 su Paramount channel
Caesars: Non perfetto ma comunque interessante ed avvincente. Un sergente istruttore americano viene ucciso durante un'esecitazione a Panama. Da chi, come e perché? Le testimonianze fornite dai soldati sono discordi e sarà dura far luce sull'accaduto. Storia abbstanza interessante molto ben diretta e ben interpretata. La sceneggiatura non è esente da buchi e gioca non proprio pulito con gli spettatori, ma è decisamente un film godibile che merita la visione.
Cotola: Delizioso film di Truffaut che con questa pellicola chiuse, inaspettatamente e prematuramente, la sua carriera, omaggiando alla grande un genere a lui molto caro: il giallo-rosa. La storia diverte ed appassiona grazie ad un riuscito meccanismo narrativo e ad una coppia di attori in gran forma con una Fanny Ardant semplicemente splendida.
Daniela: Uomo mite e remissivo vive con la sorella maggiore vedova e la minore morbosamente attratta da lui, tanto da ricorrere a tutti i mezzi per impedirgli il matrimonio... Nella filmografia del regista, film minore ma non privo di pregi, a partire dalla prova di Fitzgerald, infida e febbrile quanto è schietta Raines. Meno convincente Sanders in un ruolo molto diverso da quelli a cui è legata la sua fama: qui appare mansueto fino alla dabbenaggine, il che rende poco credibile una certa svolta nella trama. Il vero problema è però un epilogo imposto dalla produzione che pare appiccicato con lo sputo.
Il Gobbo: Jim Farrell, gambler e donnaiolo, per sfuggire a mariti cornificati ruba il cavallo di un tizio incaricato di un trasporto d'oro: a Los Alamos lo aspettano in tanti... Terribile paella-western comicarolo che promette male fin dalla canzoncina dei titoli (di Nico Fidenco) e infatti mantiene: qualche buona idea sciupata da una regia sciattona. Inguardabile il protagonista Luis Davila (una specie di Rossano Brazzi andaluso), ci sono per fortuna Fernando Sancho e la mitica Rosalba Neri.
Sabato, 25/09/21 ALLE ORE 02:35 02:35 su Rai Movie
Caesars: Pur inferiore alle due pellicole che l'hanno preceduto, anche questa terza prova registica di Gianni Di Gregorio risulta simpatica e si lascia vedere con piacere. Questa volta il nostro, anche qui protagonista, interpreta un impiegato che alle soglie della pensione si vede posticipare l'agognata meta di altri tre anni, con l'aggiunta dello spostamento di sede lavorativa. La storia è lieve e mostra anche momenti di "stanca", ma la simpatia del protagonista unita alle buone prove dei comprimari fa sì che il lavoro sia sicuramente più che dignitoso.
Buck: Gioiellino del gotico all'italiana. Un film semplice, nulla di eccezionale ma un "cult". Ci sono Ardisson (ma quanti film ha fatto nella sua carriera?), Christopher Lee (sì, proprio lui) ed altri caratteristi del cinema di genere oltre a Piero Vida, attore preparato. Un gotico che non ha nulla a che vedere con i vari Bava, Margheriti & company ma che nella sua semplicità e contesto è un culto.
Sabato, 25/09/21 ALLE ORE 12:10 12:10 su Rai Movie
Gestarsh99: La commedia poliziesca all'insegna della battutaccia dissacrante svolta con effetti curiosi nel thriller all'italiana, esibendo però un Giraldi meno infallibile che in passato, più volte gabbato dalla fine scaltrezza britannica di una spalla arguta come David Hemmings, qui appaiato assieme al protagonista in una strana coppia fonte di saporiti duetti. Il miglior episodio della saga, in cui la ricetta corbucciana a base di scazzottate da saloon, intercalari coloriti e maccheroni-police mantiene un grado di rosolatura ottimale, senza scuocere nella ripetitività che minerà alcuni dei sequel a venire.
MEMORABILE: Le truffe messe in atto da Milian ed Hemmings nella loro utile trasferta a San Francisco...
Markus: Un editore (Rey) sotto ricatto dell'autrice (Spaak) legge il suo romanzo e, magicamente, lo spettatore si troverà all'interno della "Pensione Desiderio", il luogo che fa da cornice alle vicende vagamente sexy della Goldsmith (allora reduce dai fasti de La cicala di Lattuada). In una malcelata ambizione autoriale, l'esordio registico di Angelucci lascia un po' perplessi: da una parte situazioni mai chiare che appesantiscono l'opera (tedio sempre dietro l'angolo) e, dall'altra, concessioni commerciali di quegli anni (nudità, morbosità).
Sabato, 25/09/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Jandileida: Ridotto all'osso quell'inutile orpello chiamato sceneggiatura, abbandonato ogni tentativo di denuncia sociale, possiamo accomodarci, con gioia, nell'abitacolo accanto a Statham. Eh sì, perché il film funziona e raggiunge, anche con una discreta classe per il genere "azione da videogame", i suoi scopi, ovvero intrattenere grazie a momenti action ben congegnati e a far sentire l'aficionado (me) a casa ritagliando per Jason un ruolo perfetto, duro fuori ma buono dentro. Film superiore alla media, dunque, anche grazie a un buon cast capitanato da Allen e McShane.
MEMORABILE: Le copilote: tutte, senza eccezioni, modelle di intimo; La faccia di Statham mentre gli stanno friggendo la macchina con un lanciafiamme.
Galbo: La presenza di tre grandi attori come Brando, De Niro e Norton per un thriller discreto realizzato da un autore di commedie come Frank Oz. La storia del colpo alla dogana di Montreal è realizzato senza facili indugi alla spettacolarità eccessiva ma con una certa attenzione all'aspetto psicologico dei personaggi principali. Il problema è che la sceneggiatura e i dialoghi si rivelano spesso deboli e la regia piuttosto anonima. Ovviamente le performance dei tre attori sono ottime, ma questo era piuttosto scontato.
Sabato, 25/09/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Galbo: Commedia americana leggera e innocua che ruota intorno a dinamiche legate alla terza età. I luoghi comuni non mancano, mentre la varietà (e il gran numero) di personaggi, con un incrocio di situazioni divertenti, consente al film di risultare godibile e disimpegnato. Fondamentale il contributo di un gruppo di ottime attrici che (auto)ironizzano sul passare del tempo. Si può vedere.
Xamini: Secondo film della serie, il budget raddoppia ma l'ottimo Terence Young deve affrontare una serie di problemi non indifferenti (si arriva al lutto per la scomparsa di Pedro Armendáriz, che scopre della malattia durante le riprese). Il film che ne risulta è uno spy con un ottimo impianto action (e una scazzottata decisamente rude per l'epoca), interpretazioni di livello e ambientazione d'incanto. Da annoverare tra i migliori della serie.
Galbo: Specializzatosi recentemente nelle commedie "geriatriche", il regista Rob Reiner persevera con un film che combina toni brillanti e sentimentali, come nella migliore tradizione del suo cinema e che è interpretato (splendidamente) da due attori "attempati", ma in grande forma. Se la Keaton è una certezza, sorprende per la naturalezza dimostrata Michael Douglas. Pur alle prese con un copione non eclatante per inventiva e originalità, la performance dei due protagonisti rende la pellicola meritevole di visione.
Markus: Il film è un mero sfruttamento commerciale privo di pathos e facente capo ai molti film in 3D della stagione 1982/83. La pellicola appare più figlia del Piranha di Dante che del capostipite di Spielberg, per via della sceneggiatura che attinge certi schemi del catastrofico. L'ambientazione nel parco di "Sea world" a Orlando è senz'altro affascinante e moderna, soprattutto per l'epoca, in cui in Europa non esistevano ancora parchi di questo genere. Sviluppo della vicenda lento ma non priva di qualche guizzo, anche trash...
Metakosmos: Considerato il primo lungometraggio realizzato da un regista africano nell'Africa subsahariana. Un'aspra quanto amara critica al colonialismo e alle conseguenze vive ancora oggi, tra cui il razzismo, l'indifferenza e la questione dell'identità sociale, il tutto sulle spalle di una ragazza senegalese in cerca di fortuna trapiantata a lavorare in una ricca famiglia parigina. Seppur cinematograficamente primitivo come lo spirito alla base, ciò non altera la potenza del messaggio, anzi, lo affina e lo rende ancora più diretto; vagamente godardiano.
Galbo: Terzo film dedicato alle vicende della celeberrima nave inglese, realizzato dal regista Donaldson con un occhio più attento alle vicende storiche e spostando (rispetto ai film precedenti, specie quello con Brando) l'attenzione più sulla figura del comandante (interpretato con una certa ricchezza di sfumature da Anthony Hopkins) che su quella dell'ufficiale ribelle (un ancora giovane Mel Gibson). Ne deriva uno spettacolo ben strutturato e godibile con una certa cura per la caratterizzazione dei personaggi. Buona la fotografia.
Xamini: Mentre la Forza si risveglia con qualche sbadiglio, arriva nei cinema un blockbuster forse più degno di nota: Spielberg ricostruisce con tutto il mestiere di cui è capace (ossia molto bene) la storia vera di questo avvocato chiamato nel '57 a difendere una spia sovietica smascherata e le relative evoluzioni della vicenda. Perfetti sia Hanks che Rylance, avvincente il racconto, ottima la fotografia, canonico in senso hollywoodiano lo stile. Ma non per questo meno gustoso. Almeno, non questa volta.
MEMORABILE: Il momento clou, al ponte da cui il titolo; la costruzione del muro.
Domenica, 26/09/21 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Gestarsh99: È quasi una partecipazione subliminale quella di Cage, dimessa, piallata, sottotono, senza i triccheballacche istrioneschi che incocainano mimica e smorfie. Smorto il film: un rape & revenge per intercessione divistica, con Nick mano fredda giustiziere silente a colmare le gravi inadempienze del sistema (la parentesi processuale con screditamento della vittima e semiassoluzione dei balordi). Temi come violenza di genere e pregiudizi misogini ("guarda com'era vestita", "perché era in giro a quell'ora?") vengono rapidamente appallottolati e gettati via come volantini dell'autolavaggio.
MEMORABILE: L'imperturbabilità espressiva con cui Cage fa fuori ciascuno degli stupratori impuniti, quasi fosse l'[f=10480]Anton Chigurh[/f] dei giustizieri in divisa...
Nancy: Il film racconta la vita dello scienziato Hawking e soprattutto del decorso della sua malattia alla muscolatura. E' un peccato che la storia di uno scienziato brillante, che poteva essere raccontata attraverso la sua ricerca scientifica, venga esposta alla lacrima facile della malattia e della deformità. Interessante comunque l'onesto racconto della vita coniugale. Ottima prova di Redmayne, premiato con l'Oscar. Il film nel suo complesso funziona, ma fa leva su troppe "facilonerie" narrative per potersi considerare un bel film; a tratti banale.
MEMORABILE: La scena del congresso scientifico con la penna che cade: lacrime a fiumi, ma zero scienza.
Domenica, 26/09/21 ALLE ORE 21:15 21:15 su Cine 34
Herrkinski: Mica male questo film pozzettiano che ibrida la commedia con il gotico italiano anni '60 grazie anche alla bella ambientazione della casa stregata (la cupa, ma splendida, Villa Giovanelli). Nonostante un ritmo non certo frenetico, il film riserva comunque molti momenti riusciti, specialmente quando il comico può sbizzarrirsi nei suoi classici non-sense, come nei duetti col cane parlante (purtroppo doppiato in un napoletano che risulta grossolano). Il resto del cast non è granchè, gli effetti speciali tutto sommato funzionano. Spassoso.
MEMORABILE: Le scene in banca, specialmente quando Pozzetto diventa Hulk!
Domenica, 26/09/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Daniela: L'unico aspetto in cui San Andreas supera il vecchio Terremoto è quello degli effetti speciali. I due catastrofici invece condividono l'insipienza narrativa, la prevedibilità degli snodi, l'abbondanza di stereotipi, anzi qui la retorica familiare e le sciocchezze raggiungono vette superiori. Il film di Robson vince sul fronte attoriale, contando su una parata di stelle, mentre qui domina un action-man con poteri extra-man a cui il resto del cast si limita a far da corona. Ci si può anche divertire per tanta assurdità, a patto di considerare logica e verosimiglianza fra le prime vittime.
MEMORABILE: Meglio mantenere buoni rapporti con l'ex marito, soprattutto se fa il vigile del fuoco ed è un semidio (più dio che semi)
Gestarsh99: Tre validi interpreti - bravini nel bluff quanto nell'incartarsi - monopolizzano l'hostage-movie sviluppando una furbetta variazione "da camera" contrappuntata di ribaltoni, inciuci e scoop che rimescolano le carte in tavola a scadenza sin troppo regolare. Quel giro di sfondoni evitabilissimi in cui intoppa l'architettamento dell'intreccio non frena tuttavia la montante curiosità o la lievitazione delle ipotesi sugli sbocchi decisivi della tricùspide faccendaccia. Molto meglio di come possa apparire sulla carta ma anche meno scrupoloso e combaciante di quanto avrebbe potuto realmente essere.
MEMORABILE: L'allestimento a regola d'arte del covo del sequestro; I ripetuti tentativi a vuoto di far defluire il bossolo "galeotto" nello scarico del WC...
Galbo: Sulla carta interessante e avvincente, la storia del fondista Zamperini viene affrontata dalla regista Jolie con grande impegno e schierando un cast tecnico e artistico di tutto rispetto. Benchè affidata ai fratelli Coen, la sceneggiatura si rivela il lato debole dell'operazione: la psicologia dei personaggi è schematica e la retorica patriottistica spinta all'eccesso (i giapponesi sono tutti cattivi e sadici). I "numeri" della regista si notano in momenti come l'iniziale battaglia aerea ma nel complesso il livello del film è mediocre.
Il Dandi: Essendo Holmes un paradigma dell'ideologia razionalista e "sospettosa" dei suoi tempi appare naturale (oltre che affascinante e divertente) farlo incontrare ad uno dei protagonisti reali di tale mondo: Sigmud Freud. Trama gialla in secondo piano, mentre la vera verve della pellicola sta nel confronto tra il metodo deduttivo di Sherlock e quello analitico di Freud e ognuno dei due impara qualcosa dall'altro. Grande il Watson di Robert Duvall, che finalmente non è una caricatura e rende giustizia allo spirito di Doyle.
MEMORABILE: Freud: "Quando ha iniziato a drogarsi?" Holmes: "All'università... ero molto infelice". Cento anni prima o cento dopo la storia è sempre la stessa...
Pigro: Un film di primi piani: quelli di decine di testimoni della grande mutazione sociale dagli anni 70 di sex & drugs all'impatto mortale dell'Aids, fino alle speranze delle cure e alla nuova ignoranza sull'argomento. Documentario originalissimo non solo per il tema, ma anche per quel flusso corale di volti e parole che abitano location spiazzanti, contribuendo a ricostruire tragedie e speranze di generazioni. In mezzo, gli inserti diaristici dei due autori offrono un ulteriore livello di lettura. Importante, emozionante. Da vedere assolutamente.