I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 26/07/21 A Domenica, 1/08/21
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Gestarsh99: Pur non vantando la secca esemplarità di Roma a mano armata o Milano odia, questo film dello specialista Lenzi riesce in ogni modo ad intrattenere vigorosamente, in primis grazie alla "colorita" esuberanza del bravo Milian, che qui esordisce nei panni del personaggio che l'ha reso più celebre in Italia, lo sboccatissimo e pittoresco borgataro romano Er Monnezza, gagliardo saltimbanco dal cuore d'oro in mezzo a una schiera impressionante di facciacce da galera. La piccola Melandri, altrove vittima sacrificale di rapine e rapimenti dagli esiti sempre infausti, almeno stavolta salva le penne.
MEMORABILE: La buggeratura finale regalata da Milian al trafelato Cassinelli...
Ruber: Funziona meglio del previsto la strana coppia Banfi/Villaggio in questa commedia diretta dal navigato regista Mogherini, che scrive una sceneggiatura in cui il mare riveste un ruolo primario per i due comici. Banfi nelle vesti di uno scalcinato ex comandante navale viene tirato dentro a sua insaputa in una truffa assicurativa. La sceneggiatura, pur se leggera, vive di momenti con buone gag fra i due, appoggiate anche da valide spalle (Bucci in primis, molto meno Haber) e si lascia guardare. Regia discreta.
MEMORABILE: Il pranzo con i berberi nel Sahara, con tanto di vestito tirato via dal povero Banfi alla figlia di capo locale con conseguenze terribili per lui.
Pigro: Un ladruncolo, un detective e una bionda alla ricerca della chiave di diversi omicidi: gran frullato di noir e commedia, action e demenziale, il tutto ben agitato da una sceneggiatura che gioca col pubblico, un ritmo sincopato e una regia che punta sull'originalità a tutti i costi. Ma il pregio del film è anche il suo difetto: la volontà di stupire si traduce spesso in frenetismi e gag gratuite, rischiando il tanto fumo e poco arrosto. Insomma, alla fine qualche risata ci esce pure e le sorpresa non mancano, ma l'effetto caciara non aiuta.
Lunedì, 26/07/21 ALLE ORE 17:30 17:30 su Rai Movie
Homesick: Tutto quello che ci si aspetta da un vecchio film d’avventura tricolore: passioni, usurpatori, trionfo della giustizia, ironia, poche chiacchiere e tanta azione, con le grandiose scene di arrembaggio e duello supervisionate da Franco Fantasia, decano dei maestri d’armi di Cinecittà. La Venere eponima è una Canale dallo sguardo smeraldino e lesta di spada che si contrappone al tirannico Müller e alla maligna Gabel; al suo fianco i prodi Serato e Jaspe e il pirata Lorenzon. La fotografia è un caldo Eastmancolor: i fanatici del cinema mainstream e degli artefatti digitali sono avvertiti…
MEMORABILE: Il coraggio della Orfei; lo scontro finale e la scioccante rivelazione di Jaspe.
Lunedì, 26/07/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Galbo: Dopo Le tre sepolture, un altro western drammatico per Tommy Lee Jones. Al centro la figura di una donna non più giovane, che attraversa un vasto territorio per una missione di carità. La regia classica e anti spettacolare, si concentra soprattutto sul dramma umano a cui fanno da sfondo suggestivi paesaggi ben fotografati. Lo stesso regista e la coprotagonista Hilary Swank danno vita a due personaggi duri e fragili allo stesso tempo, supportati da altri ottimi attori (la Streep su tutti) nelle parti secondarie. Un buon film.
Lunedì, 26/07/21 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Galbo: Regista con un passato piuttosto glorioso nell'action, Renny Harlin ha proseguito su questa strada, con sempre minore fortuna commerciale. Questo 12 Round è il classico "revenge movie" nel quale l'eroe di turno (un poliziotto) viene sottoposte ad ardue prove per salvare la compagna prigionera del sadico di turno assetato di vendetta. Benchè ricco di momenti poco plausibili o francamente inverosimili, il film (grazie all'esperienza del regista nel genere) non è mal realizzato (anche se il cast non è memorabile) ed offre alcuni momenti di svago.
Giùan: Il film che è servito da "pattern" e/o fonte d'ispirazione della "meglio" commedia italiana degli ultimi anni (sob! da Il nome del figlio a Perfetti sconosciuti) è una scaltra operazione di scrittura (non a caso reclama a gran voce la sua origine teatrale), gestita cinematograficamente con ottimo (se pur convenzionale) senso del ritmo e recitata da un cast (fin troppo) perfettamente a fuoco. Berling e Bruel "dartagnaneggian" maramaldi, la Benguigui e la El Zein han splendide facce. Geniale la trovata del nome. Di stereotipata efficacia sciovinista.
Il Dandi: Ennesima farsa documentaristica sul ceto medio italiano travolto dal boom economico: Gassman sa costruire un personaggio assai distante dagli analoghi sordiani, meno spregiudicato ("ruba", suggerisce a un collega di ufficio, ma poi si rifiuta di farsi coinvolgere in attività illegali quando ne ha l'occasione) e più dignitoso (la prima volta che ha intenzione di chiedere un prestito all'ex-compagno di scuola ci rinuncia per non dargli soddisfazione). Finale inevitabilmente moralista (del resto anche quello del Sorpasso lo era) ma non posticcio.
MEMORABILE: Il duetto con Umberto D'Orsi.
Martedì, 27/07/21 ALLE ORE 12:15 12:15 su Rai Movie
Daniela: Il babbo Doge lo vorrebbe sposato ad una ricca aristocratica ed ambasciatore a Parigi ma il prode Manrico, travestito da simil Zorro, preferisce combattere i pirati ed amoreggiare con una focosa piratessa dall'improbabile look... L'attendibilità storica non è il punto forte di questo cappa e spada, poco originale e con personaggi stereotipati interpretati da attori a cui non è stata chiesta introspezione psicologica e fini sfumature ma solo il fisique du role. Tuttavia, è proprio questa ingenuità narrativa a salvare il film dall'ignominia: convenzionale ma non disprezzabile.
MEMORABILE: Il personaggio della zio scapolo impenitente interpretato da Giulio Marchetti, al quale sono delegati gli intermezzi di alleggerimento ironico
Galbo: Un ancora piuttosto “tonico” Bruce Willis è il protagonista di una commedia d’azione ambientata nel quartiere Venice di Los Angeles. Se la trama è piuttosto risicata, abbastanza riuscita è la caratterizzazione dei personaggi, protagonista in primis ma anche l’amico John Goodman e l’irresistibile cagnetto Buddy. Il ritmo è buono e il film (anche grazie ad una buona ambientazione) si segue piacevolmente fino alla fine. Peccato per il doppiaggio italiano mediocre.
Martedì, 27/07/21 ALLE ORE 18:35 18:35 su Cine 34
Zender: Regia elementare, molti interni, impostazione sommariamente teatrale, ma un tale volume d'idee e di spirito nei dialoghi che ti fa sorvolare su tutto; chi li interpreta ne è poi veicolo ideale per ricchezza espressiva e sfumature: Troisi e Arena animano almeno un paio di lunghi duetti indimenticabili, la nutrita controparte femminile assiste bene. Il meglio del Massimo Troisi comico di grande valore e unico nel suo inimitabile salire e scendere di tono nei discorsi non lo s'incontra solo ricominciando da tre...
MEMORABILE: Meglio 50 giorni da orsacchiotto; "Io... in classe mia ero il terzo. Come ordine... Cioè quando dice 'il primo della classe'... Ero il terzo. Mica è male."
Martedì, 27/07/21 ALLE ORE 19:10 19:10 su Rai Movie
Herrkinski: Convincente commedia anni '80, diretta dallo specialista Steno, che vede protagonista un Pozzetto in forma smagliante, sempre in bilico tra la comicità meneghina della sua classica maschera e sprazzi quasi seriosi, più riflessivi; a prevalere nel film è comunque il lato comico, che mette in scena una storia di corna dagli sviluppi tutto sommato originali, aiutata da un cast di caratteristi e presenzialisti del genere quali Vargas, la Guida, l'ottima spalla Maccione e non ultimo Abatantuono, che si guadagna pure il manifesto (immeritato). Buono.
Martedì, 27/07/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Paramount channel
Gestarsh99: Che banche, quelle della Londra del '71! Custodi non di belle ricchezze da ostentare bensì di brutte miserie da occultare: segreti disdicevoli, foto compromettenti, magagne illecite e tutta una ragnatela di sporchi affari tra polizia corrotta, mondo del porno, servizi segreti, giri di bordelli, attivisti politici ed esponenti troppo libertini della casa reale. Con sbeffeggiante precisione, Donaldson stringe i suoi insetti in un complesso intrico di ricatti e controricatti, di alleanze e contro-alleanze, esibendosi nel suo miglior spy-thriller, solido anche grazie alla professionalità di Statham.
MEMORABILE: Lo stupendo parco auto d'epoca sfoggiato durante tutto il film: Jaguar, Bentley, Rover, Bmw, Chevrolet e Mercedes.
Martedì, 27/07/21 ALLE ORE 21:05 21:05 su Italia 2
Herrkinski: Satira sul buon vicinato che risulta molto americana nei temi e nella messinscena, perlopiù tenuta in piedi dalle prove di un cast affiatato e divertente; lo script infatti non è granché e specialmente dall'inizio del secondo tempo fino allo scricchiolante finale sembra perdere l'ispirazione iniziale. La prima parte, inclusa la visita alla casa dei vicini, rimane quindi la migliore e i numerosissimi riferimenti cinefili sono gustosi, così come le scenografie; nel complesso un film molto 80s che ben s'inserisce nella filmografia di Dante ma che avrebbe potuto esser sviluppato meglio.
MEMORABILE: Hanks fa zapping e trova solo film horror che gli causeranno un brutto incubo; Il dottore che sale dalle scale della cantina, citazione [f=1937]fulciana[/f].
Martedì, 27/07/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Utilizzando la stessa cornice grafico-computerizzata del "chroma-key" che aveva fatto la fortuna di Sin City, Snyder traspone su pellicola un altro fumetto di Miller. Ben lungi da propositi di veridicità storica (tranne che per il reparto costumi), il film si presenta come una gloriosa esaltazione kitsch della cultura bellico-marziale degli Spartani, che contrappongono la loro valorosa dedizione machista al sacrificio alla mostruosità promiscua dei Persiani. Rimandi a Tolkien, Il gladiatore e Conan per un'opera di abbacinante fascismo estetico.
MEMORABILE: Il ritorno del giovane Leonida a Sparta, dopo aver ucciso il "lupo dal freddo inverno", con il tappeto trionfale dei Carmina Burana.
Martedì, 27/07/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su Cine 34
Il Gobbo: Non appena la titolare del corpo de quo appare per la prima volta si capisce come andrà a finire questo quasi-remake di Ossessione. Rispetto ai rischi latenti le battute esistenziali sono poche e asciutte, il gigionismo di Salerno entro i limiti del patto di stabilità e Manzella (doppiato da Massimo Turci) meglio del solito. Quanto a Zeudi Araya, per essere, era. Un po' sgangherato il montaggio dell'amplesso sulla spiaggia, con la sabbia che a ogni stacco va e viene dagli occhi della Zeudona.
Mercoledì, 28/07/21 ALLE ORE 00:50 00:50 su Cine 34
Gestarsh99: L'ennesimo dei para-Pierini. Qui, nelle vesti di mattatore, troviamo il corpulento Ariani, in verità per nulla credibile come scolaro pestifero (forse perché all'epoca aveva già i suoi bei 41 anni suonati!). Il film è veramente tristissimo e le musichette di sottofondo non fanno altro che da lente d'ingrandimento allo squallore di battute vecchie come il cucco. Lenzi dimostra di trovarsi a grandissimo disagio con un genere che, oltre a non esser nelle sue corde, non gli consente di mettere in luce tutte le sue capacità tecniche da action-movie director.
MEMORABILE: Fa specie vedere tra gli interpreti il volto amato di Mario Brega, immerso anch'esso in un tale calderone di sciatterie.
Mercoledì, 28/07/21 ALLE ORE 06:30 06:30 su Cine 34
Pessoa: Dramma sentimentale di Mazzacurati che rilegge un romanzo di Cassola da cui riprende essenzialmente i toni crepuscolari, tralasciando le pagine sociali e politiche dello scrittore romano. La sceneggiatura, intrisa di un cupo pessimismo, non va oltre la banalità e mortifica l'impegno dei due protagonisti. Scene e costumi molto curati, ritmo lentissimo. Le poche battute di alleggerimento cadono nel vuoto mentre il cammino verso la parola fine è un percorso a tratti estenuante. Messeri il migliore del gruppo. Si può soprassedere.
Galbo: Apparentemente poco conciliabili, Diane Kruger e Dany Boon si rivelano una coppia assai assortita in una commedia francese gradevole e abbastanza originale. La sceneggiatura mette insieme situazioni paradossali e dialoghi divertenti e il regista (reduce dal riuscito Il truffacuori) dirige con buon senso del ritmo. Qualche passaggio un po' scontato, specie nel finale, ma mal complesso un film riuscito.
Buiomega71: Il western peckinpahniano si trasforma in asfalto con possenti bisonti della strada a fare da carovana verso la libertà e contro i soprusi della legge, con il mito della frontiera nell'ultimo eroe di Kristofferson e nel bastardissimo sceriffo di Borgnine. La vena da commedia viene stemperata dai classici ralenti del maestro (i camion che sbandano o si ribaltano), dai pestaggi piuttosto violenti, dal turpiloquio insistito e volgarissimo. Si sente, comunque, la mano di Sam. Film "minore" ma godibilissimo.
MEMORABILE: La rissa al bar; Borgnine che apostrofa "Anatra di gomma" con un "Anatra di merda"; L'inizio con la MacGraw scosciata in spider; La carovana di camion.
Mercoledì, 28/07/21 ALLE ORE 14:20 14:20 su Rai 4
Il Gobbo: Tsui Chik, dietro l'apprenza di bibliotecario, è una sorta di superman sfuggito aun'organizzazione criminale, che decide di colpire in grande stile. Ideato da Tsui Hark, un mischione di Batman, Darkman, Green Hornet (cui ammicca la maschera) e quant'altro, tutto orientato allo spettacolo, che in barba ad apparenti, deliberate concessioni a un gusto "internazionale", si dipana secondo uno stile inconfondibilmente hong-konghese, che esalta le coreografie del mitico Yuen Woo Ping. Fumettone divertente, un seguito.
Mercoledì, 28/07/21 ALLE ORE 19:00 19:00 su Rai Movie
Stefania: Uno spunto boccaccesco (giovane sposa costretta a restare vergine: come si regolerà?), linguaggio dannunziano portato volutamente sopra le righe con effetto parodistico, facce da commedia all'italiana: esiti non sgradevoli ma certo mediocri. Forse Comencini vuole raccontare, con tonalità farsesco-scollacciate, una storia di liberazione femminile, in un preciso contesto storico-geografico (le conquiste coloniali in Africa, la Sicilia ancora gattopardesca, la Parigi libertina), ma ciò che resta del film sono la polposa Antonelli e la solida, competente caratterizzazione di Placido. E' poco...
MEMORABILE: La voce narrante dell'Antonelli che chiosa la storia: lessico dannunziano, dizione sicilianissima!
Mercoledì, 28/07/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Emulsionare armonicamente nello stesso film due generi distantissimi come western e fantascienza è cosa assai più improba che abbinare fagiolata e meringhe in un unico piatto. Disponendo però dell'appoggio "capitale" di gente come Howard e Spielberg, anche un Favreau può infiocchettarsi senza troppe ambasce un prodotto moderatamente godibile, in cui incrociare opportunismi anticipatori sia sul crossover esasperato del venturo Machete kills sia sulla riesumazione corbucciana portata poi in porto in Django unchained. La resa illuminante degli arsi paesaggi arenari del New Mexico è sbalorditiva.
MEMORABILE: Harrison Ford che cede il posto da Indiana Jones di frontiera al più aitante Daniel Craig.
Mercoledì, 28/07/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Graf: Tra un trascurabile Villaggio, l’appena decente Celentano, un Pozzetto in buona forma e divertente nelle sue battute stralunate, chi si impone in modo prepotente in questo discreto film a episodi di Corbucci è la Maschera della Commedia dell’Arte di Sordi, che riprende per la terza volta il suo fortunato personaggio di Nando Moriconi, diseredato trasteverino sbruffone e arrogante ma, in realtà, vigliacco e pusillanime. Poliziotto privato alle dipendenza di un "cumenda", travolge tutti e tutto con la sua presenza scenica e con la sua energia comica.
MEMORABILE: Nando Moriconi: da fanfarone mite e bonario degli anni ’50 con il mito dell’America a funereo e molesto poliziotto. Un segno dei tempi.
Mercoledì, 28/07/21 ALLE ORE 21:15 21:15 su Rai 4
Daniela: Partendo da un microcosmo di violenza familiare, una apocalisse che vede la Svezia sotto attacco: terrorismo, invasione da parte di una imprecisata potenza straniera (ma le allusioni sono chiare), infine una devastante arma biologica... Dopo partenza lenta in chiave intimista, un'evoluzione in crescendo condita dai soliti stereotipi del genere catastrofico come il Cassandro in grado di cogliere i segnali di pericolo prima degli altri. Nel complesso ben poco originale, ma alcune sequenze risultano efficaci e l'indeterminatezza della minaccia contribuisce a creare una sensazione ansiogena.
MEMORABILE: La sequenza dell'autoscontro sul ponte; La pioggia di uccelli
Mercoledì, 28/07/21 ALLE ORE 23:45 23:45 su Cine 34
Markus: "I giorni del commissario Ambrosio" è un poutpourri di genere poliziesco, giallo e commedia all’italiana. Il film, a dire il vero, è più ricordato per essere una delle ultime interpretazioni di Ugo Tognazzi che per il suo valore artistico; in ogni caso (sulla base del romanzo “Il caso Kodra” di Olivieri Renato uscito nel ‘78), Corbucci cerca di dare un taglio moderno e paratelevisivo al film. Una certa cura nei profili caratteriali dei personaggi, ma il risultato - a mio avviso - è un po’ raffazzonato.
Gestarsh99: Primo e fondamentale tomo del Pentateuco poliziesco eastwoodiano. Tourniquet mitopoietico del petrigno Callaghan, l'irlandesaccio dal grilletto scalpitante, espettorazione urbana del più rantoloso e inveterato catarro di frontiera: anafilatticamente allergico a creanze formali e catenacci disciplinari, sempre a brutto muso contro i catoni del legalismo e i burocrati dei codicilli procedurali. Nel mirino della sua 44 magnum, un taglieggiante cecchino "zodiacale", crucialmente esequiato dalla regia intramuscolo di Don Siegel, pellaccia scorzosa del cinema più nervuto e intransigente.
MEMORABILE: La violenta sequenza girata all'interno dello stadio.
Daidae: Con questo film entra in scena il "Kommissar X" (che da noi diventa Joe Louis Walker). Il film è realizzato molto bene, presenta le ovvie location borghesi ed eleganti, macchine sportive e l'agente segreto (meglio... un investigatore privato) che si fa largo a suon di cazzotti e conquiste amorose. Buone le scene d'azione, che vedono ottimi "cascatori" lanciarsi tra le altre cose in un tuffo impressionante. Ottimo il cast, con Tony Kendall e Brad Harris. Nel suo sottogenere uno dei prodotti migliori.
MEMORABILE: Il tuffo dalla scogliera; Gli effetti delle radiazioni; Le donne "automa".
Pigro: La storia di un serial killer di donne a Londra è l'occasione per Hitchcock di misurarsi apertamente con la nuova era pop, più scanzonata dei decenni precedenti. Ma grattando sotto l'allegria della capitale del trend Hitch trova l'indicibile, e ne viene fuori uno straziante e livido film dalle nuances macabre e brutali come non mai. Quel che perde in genialità (del suo periodo d'oro) lo acquista in amara pensosità, senza perdere la capacità di giocare con suspense e ironia (che convergono nell'impareggiabile scena del cadavere fra le patate).
Giovedì, 29/07/21 ALLE ORE 18:55 18:55 su Rai Movie
Rambo90: Un po' fiacco. Sebbene parta bene e Celentano (per quanto improbabile) sia simpatico nel suo napoletano, si arena dopo la prima parte con una serie di svolte prevedibili e tentativi mal riusciti di coniugare dramma e commedia. Inoltre dura un po' troppo, con scene che potevano essere accorciate quando non addirittura omesse. Non aiuta nemmeno l'atmosfera plumbea con la fotografia dai colori smorti. Simpatico Toffolo, seppur sottoutilizzato.
Giovedì, 29/07/21 ALLE ORE 20:55 20:55 su TV2000
Nota bene: Non trovo il modulo si segnalazione del quale si parla all'inizio di questa sezione e quindi rispondo qui.
Tersilli: L'ultimo grande capolavoro assoluto di Vittorio De Sica. Partendo dall'omonimo romanzo di Giorgio Bassani, il regista realizza questo splendido melodramma ambientato durante il fascismo. Regia e fotografia ottime, suggestive le musiche di Manuel De Sica. Interpretazioni impeccabili: eccellente Romolo Valli, ottimo Lino Capolicchio e splendida Dominique Sanda. Finale commovente. Poetico.
Giovedì, 29/07/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Xamini: Diretto con mestiere da Sollima, pratico del genere, Soldado è duro e intenso come Sicario ma deve scontare una sceneggiatura più dozzinale: purtroppo la battuta di Brolin che stona già nel trailer non è una svista ma l'avvisaglia di un'impronta decisamente più americana. E così via libera ad almeno due soluzioni narrative a dir poco discutibili e in generale a una chiusura troppo frettolosa, che perde molta della forza acquisita nella prima parte e in fase di regia.
Giovedì, 29/07/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Nel trambusto positivo di folli bisbocce prematrimoniali e dissolute ubriacature lobotomizzanti Phillips azzarda il cambio di copione, infilando il sentiero retrò del buddy-buddy on the road. Purtroppo questa commedia non ha la stessa carica effervescente di un faccia a faccia invernale Martin/Candy e i momenti d'ilarità convulsiva si spengono nella scarsa motilità dei due primattori, che sembrano non entrare mai in concreta sintonia tra loro. La perfetta complementarietà empatica conseguita in Una notte da leoni resta un lontano miraggio. Risate a freddo per un divertimento a secco.
MEMORABILE: Galifianakis che si masturba in auto in simultanea col cane...
Gestarsh99: Salti di gioia in casa Tesla per un "difettario" automobilistico che snocciola e spiattella con la metodica cattiveria di un salatore di piaghe tutti gli inconvenienti meccanici, i malfunzionamenti operativi e le rischiose criticità insidiosamente acquattati fra i chip dell'automazione veicolare. Da Sport Utility Vagon a Sport Hostility Vagon, pervertendo una cassaforte tecnologica di sicurezza e interattività in una gabbia mortale sorda e inaccessibile al dolore umano. Per una volta, l'Italietta in trasferta si ritaglia una sua piccola oasi di paura e isolamento nel deserto salino dello Utah.
MEMORABILE: Il faccino violaceo del bimbo infagottato nel costume da orsacchiotto e cinturato in auto a 42 gradi sotto il sole implacabile del deserto...
Jandileida: Di cognome fa Tempesta, dopo cinque minuti svita la gamba ad un rapinatore, dopo sette (!) anni di coma si risveglia ed è subito pronto ad ammucchiarsi con la Le Brock e in più si autocura con l'agopuntura: è questo lo Steven che tutti noi adepti non possiamo (e non vogliamo) dimenticare (meglio non parlare del dirigibile che recita solo su dvd). Secondo film di Seagal e secondo centro: l'esperto Malmuth ce la mette tutta per dare gran ritmo alla pellicola, i comprimari se la cavano alla grande e la fisicità del protagonista riempie la scena.
Giovedì, 29/07/21 ALLE ORE 22:55 22:55 su Cine 34
Gestarsh99: Con un occhio a Il giorno della civetta e l'altro a Il tagliagole, Fulci sfida le ire di benpensanti e clericali. Tra paesaggi aridi e superstizioni connaturate ai costumi locali, si sviluppa uno dei thrilling più scandalosi e scabri mai realizzati: personaggi sporchi, situazioni morbose, omicidi memorabili (quello della maciara omaggiato da Tarantino ne Le iene), una grandissima Bolkan. Per nulla argentiano, resta il capolavoro di Fulci.
Galbo: Bell'esempio di cinema di grande impegno sociale. Da una storia (vera) recente che ha sullo sfondo la guerra tra etnie nel piccolo stato africano del Rwanda, un film emozionante e fatto con il cuore; bellissima la figura del direttore d'albergo che con i mezzi a sua disposizione riesce a salvare dalla morte molti suoi connazionali oltre alla propria famiglia. Un vero eroe per caso splendidamente interpretato da Don Cheadle. Un film per emozionarsi, conoscere la storia e riflettere.
Venerdì, 30/07/21 ALLE ORE 00:40 00:40 su Italia 1
Herrkinski: Variazione all'inglese sul tema possessioni demoniache, molto in voga negli ultimi anni. Girato con uno stile a metà tra il documentaristico/POV e l'horror classico, il film ha dalla sua l'ambientazione settantiana, ben fatta, ma soprattutto un cast per una volta all'altezza: facce estremamente espressive e recitazione sopra la media. La storia, pur non essendo originale, è risolta in maniera abbastanza interessante ed è basata più sui dialoghi che sulla spettacolarità; qualche atmosfera riuscita e buona l'ambiguità dei personaggi. Non male...
Venerdì, 30/07/21 ALLE ORE 01:10 01:10 su Rai Movie
Galbo: Continua la tradizione del cinema americano impegnato sui temi della libertà di stampa e della manipolazione dell'informazione, tema che proprio Redford ha contribuito a lanciare. Da questo punto di vista, il film di James Vanderblit non dice nulla di nuovo. Si tratta però di opera "solida", nella quale è difficile trovare difetti: una sceneggiatura ben scritta, un montaggio che assicura un ritmo adeguato ed ottime interpretazioni sia dei protagonisti che dei comprimari. Godibile e informativo.
Venerdì, 30/07/21 ALLE ORE 03:20 03:20 su Rai Movie
Pigro: Due piccoli trafficanti di droga attraversano in moto le praterie americane facendo vari incontri. Per Hopper questi due rappresentano la vera libertà in opposizione alla società intollerante: segno dei tempi, in cui droga e sregolatezza erano idealizzati. Ma qui l'affermazione è confusa e ambigua, così come ambiguo e confuso è il film, costruito slabbrando il plot senza distruggerlo, inserendo canzoni e paesaggi a mo' di siparietto tra le scene dialogate, insomma facendo l'alternativo senza prescindere dai canoni hollywoodiani. Bel finale.
Venerdì, 30/07/21 ALLE ORE 08:40 08:40 su Cine 34
Gestarsh99: Damiani prende il largo da una Sicilia già abbondantemente processata per riparare ancora una volta in area capitolina e calare mani e arnesi in quel poliziesco italico ormai prossimo alla sepoltura, rinvigorendolo come un Lazzaro biblico attraverso un curialesco intrico di risvolti illeciti e doppiogiochi opposti ed equivoci, non dissimili dalle stereoscopie sociali tipiche del suo cinema di denuncia (le infiltrazioni criminali, le "agevolazioni", le pressioni, i ricatti sotterranei ad hoc). Gemma non sgarra un'espressione ed è molto meno macchietta che nel palermitano Un uomo in ginocchio.
MEMORABILE: La pistolettata tracheo-mandibolare che stronca il commissario Laganà (Franco Odoardi).
Venerdì, 30/07/21 ALLE ORE 17:30 17:30 su Rai Movie
Graf: Il western di Leone che preferisco. Sovversivo nella tecnica, nello stile e nella storia ma anche giovane, sbarazzino, vivace nel ritmo e sollecito nelle risoluzioni drammatiche senza quegli appesantimenti retorici e quelle estrinsecazioni enfatiche che saranno una costante del suo cinema futuro. Nonostante la brutalità della materia e l’amoralità delle situazioni Leone elabora uno sguardo sul mondo innocente e candido come di un bambino assoggettato al potere gigantesco e esagerato delle immagini e dei suoni che diventano la via per vivere il mito.
MEMORABILE: Il climax della scena del cimitero con duello, montato con l'anticlimax della scena di Eastwood che cerca con calma l'oro nelle botti della cantina.
Venerdì, 30/07/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Galbo: Dopo gli X-Men, il bravo regista Singer è alle prese con il super eroe americano per eccellenza, l'uomo d'acciaio da tempo assente dal grande schermo.Il risultato non è all'altezza delle aspettative probabilmente a causa del minore interesse del personaggio (piuttosto bidimensionale) rispetto ai più complessi personaggi con super poteri visti negli ultimi anni. Tuttavia il film appare visivamente di grande impatto ed offre almeno una grande intepretazione quella di Spacey nei panni di Lex Luthor.
Venerdì, 30/07/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Buiomega71: Johnston si scrolla di dosso il marchio di regista per famiglie e dirige un "werewolf movie" sporco, cattivo e grondante carne e sangue. Chi se ne importa dello script banale e poco originale, quando c'è puro divertimento tra deliziose iperbole splatter (che mai ti aspetteresti dal regista di Rocketeer), squisite citazioni a King Kong (licantropo che impazza nella piazza), Shining versione King (le siepi a forma di animali) e sprazzi visivi tra la fiaba e il macabro che lasciano il segno. Un po' baracconesco il finale stile wrestling, ma lo spettacolo regge alla grande.
MEMORABILE: I flashback di Del Toro bambino, dove Johnston regala piacevoli tocchi fantasy; I macabri incubi di Del Toro dopo le terribili "cure" al manicomio.
Gestarsh99: Il Moloch dello scrittore. L'insonne della Magione genera mostri, rostri della mente che incuneano anime, smembrano corpi, trafiggono porte (a)dimensionali, aprendo abissi in cui riflettersi senza spazio di riflessione: Per sempre. L'Overlook Hotel: l'antiMonolito, il totem regressista dell'Eterno Ritorno umano ai primordi dell'irragione, il polìtopo che scardina il nesso di causalità tra Suggestione e Follia. Trasformazione isocora, palindromicamente organica, di un 2001 scavato in backward sino all'Osso: Odissea cristallizzante di un raggelato piteco nel labirinto a ritroso di sé.
MEMORABILE: La densa onda di sangue che prorompe metafisicamente dal vano dell'ascensore per poi travolgere i corridoi dell'hotel; I colpi di accetta sulla porta.
Gestarsh99: Prendendo un po' a modello l'Aliens di Cameron (uscito nelle sale l'anno precedente), il muscolare McTiernan sposta tutta l'azione nella giungla centro-americana e realizza uno dei cult-movie più classici e sempreverdi degli anni '80. Un'opera che, sviluppandosi attraverso i generi più disparati (horror, fantascienza, bellico-avventuroso), coniuga in maniera perfetta il militarismo doc di stampo reaganiano all'orrore scaturito dalla presenza di una creatura tanto repellente quanto intelligente ed affascinante. Schwarzy in uno dei suoi ruoli migliori.
MEMORABILE: Quando la creatura, sfilandosi il suo casco/sarcofago, mostra ad Arnold il suo volto aracniforme.
Fauno: Lasciando da parte l'indiscutibile bellezza di Nadia, sottolineo che è uno dei pochi film del genere che non esprime nulla di drammatico o di fallimentare nella differenza fra noi e le popolazioni esotiche, peraltro qui anche abbastanza civilizzate. E non sono affatto forzati o fuori luogo miti, magia ed esoterismo, anzi, non c'è da meravigliarsi se in un futuro non lontano verranno rivalutati e apprezzati anche da noi e non solo nelle sette o congreghe segrete. Tema musicale da apoteosi... Beryl's tune quasi più bella di Djamballà.
MEMORABILE: "...Quando il mare ha una forza che non controlli, lasciati trasportare dalla sua onda..."
Giùan: Volendone forzar la lettura diremmo che i Racconti delle 4 stagioni si situano a metà tra la trascendenza dei contes morèaux e la crepuscolarità di Commedie e proverbi, ma in verità questo primo episodio della serie mostra ancora l'inesplicabile unicum dell'opera rohmeriana, capace con una singolarità pascaliana di inquadrare il mutevole spettro dei sentimenti attraverso dialoghi che parrebbero continuamente "in fieri" e volti di chiarezza neoclassica. Splendido studio femminile che unisce e contrappone la temperata Teyssèdre e la vulcanica Darel.
MEMORABILE: Il pranzo a quattro a Fontainebleau con le sue tensioni sempre meno sotterranee; La faccia di Questeur, che gareggia in antipatia con quella di Luchini.
Giùan: Il secondo episodio del ciclo Commedie e Proverbi rischia di deludere i fan del Maestro francese. Non è la sincerità d'ispirazione che manca a questo ritratto femminile il cui moto d'animo corrisponde anche al continuo spostamento logistico (in auto, barca o metrò). Il fatto è però che il milieu nel quale Felìcie si muove è quanto di meno rohmeriano si possa immaginare (le coiffeur pour damme, gli interni piccoli borghesi), con conseguente svilimento delle fatidiche costanti registiche della Grazia e del Caso. Intensa la Vèry, impalpabile il cast maschile.
Sabato, 31/07/21 ALLE ORE 10:30 10:30 su Rai Movie
Gestarsh99: Esauriti i pendolarismi Italia-USA-Italia, le maresciallate di Nico er Pirata piantano per sempre le radici in terra autoctona, segnando anche l'ideale giro di boa del popolare ciclo endecafilmico. Di turno stavolta un giallo alla romanaccia, malamente innescato da spinterogeni letterari antidiluviani ("10 Piccoli indiani"; il blackout "mortifero") e poi costretto verso circuiti tortuosi impercorribili da un tassista della commedia come Corbucci (le ricostruzioni relativistiche in stile Rashomon). A magazzino trivialità maccheroniche, manate sui glutei e l'inevitabile compilation di sberle onomatopeiche.
MEMORABILE: Massimo Vanni e l'ossigenato John P. Dulaney che pomiciano in auto simulando una coppietta infrascata...
Galbo: Remake del film di Tay Garnett (con Lana Turner), realizzato nel 1946, questo film diretto da Bob Rafelson rende evidente quello che nell'opera originale appariva sempre sottinteso: il legame tra sesso e violenza. In questo caso il regista mette al centro della scena l'evoluzione di un rapporto che nato come prettamente fisico subisce una profonda metamorfosi. Nonostante sia ben realizzato, il film appare però meno interessante del predecessore forse proprio perchè troppo esplicito. Buono il cast.
Bella la vita sulla costa californiana per una scrittrice di polizieschi di successo (Brannagh) e la sua figlia diciottenne Lily (Gatlin Kate James); almeno fino a quando la seconda, mentre fa jogging al parco, non viene assalita da un bruto mascherato che tenta di violentarla. Interviene d'improvviso in sua difesa un giovane, Mick Grant (Austin James), il quale blocca l'uomo dicendo alla ragazza di scappare. Qualche tempo dopo i due si incontrano nuovamente e lei decide che forse è il momento di iniziare a frequentarsi, considerato anche l'aspetto piacente di Mick e il fatto...Leggi tutto che il suo ex fidanzato, Scott (Heartman), benché dica ancora di amarla, se n'è andato da poco a letto con un'altra... Tutto bene? Mica tanto... L'amorevole, schivo, gentile e ben piazzato Mick ha qualche ombra nel suo passato: dopo qualche ricerca Scott scopre infatti che poco o nulla è dato sapere del ragazzo, quasi fosse un vero fantasma... Da qui si moltiplicano gli interrogativi, i dubbi che assalgono tutte le persone che a Lily vogliono bene, a cominciare dalla madre naturalmente e dalla sua migliore amica (Bushman), anche se poi chi si attiva di più continua ad essere il suo ex, piuttosto viscido ma ansioso di poterci tornare insieme. Qualcosa a dire il vero fa pure lo spettinatissimo poliziotto (Muldoon) che si occupa delle indagini legate al tentativo di violenza carnale a Lily e di un successivo agguato a sua madre. Se quindi il fulcro della storia è il misterioso passato del ragazzo che ha salvato Lily al parco (tema comunissimo, per un thriller), ciò che il film cerca di fare è di complicare la vicenda con una serie di diramazioni che comunque si riallaccino al tema principale, senza trascurare nemmeno il mestiere della madre: persino i suoi romanzi polizieschi avranno infatti una parte attiva nella soluzione (a dire il vero piuttosto confusa) dell'enigma. Lo svolgimento non è dissimile da quello dei tanti prodotti televisivi di genere, pur se l'assenza di un protagonista in grado di dare una direzione al film con un'interpretazione superiore si avverte: dal momento che al centro della storia stanno i giovani, la resa è non scadente ma un po' anonima, con la Brannagh a fare da madre apprensiva e comprensiva relegata a un ruolo piuttosto insignificante. Ad ogni modo l'intreccio è sufficientemente intrigante e un minimo di curiosità riesce a metterla, ricorrendo ai facili meccanismi del caso. Più alto della media televisiva il numero delle vittime, ma la violenza resta bandita o quasi. Qualche scena di tensione al buio, inserita apparentemente più per dovere che altro, e un Austin James non troppo espressivo per la parte. Ha però saputo conquistarsi l'amore vero della bella Gatlin Green (oggi Gatlin James, per l'appunto), e c'è da pensare che i baci tra loro non fossero solo... finzione (il trasporto è curiosamente evidente).Chiudi
Sabato, 31/07/21 ALLE ORE 20:50 20:50 su 20 Mediaset
Rambo90: Hyams è un regista di grossa esperienza e abilità, e anche con un budget scarso è riuscito a confezionare un action thriller migliore di molte produzioni analoghe. L'intreccio è semplice ma ben costruito, con un bel ritmo e buoni combattimenti (soprattutto la strage iniziale). Van Damme è un cattivo sopra le righe, che ruba spesso e volentieri la scena ai due eroi improvvisati, adatti alla parte ma forse poco carismatici. Buono.
Xamini: Garrone trova la quadra, partendo da un episodio di cronaca, posizionandosi in un set naturale che rivaleggia con Scampia, ma vive di poesia propria e bilanciando il crudo del proprio racconto con l'umanità schiacciata e dolce di questo toelettatore per cani. Un uomo piccolo innamorato della propria figlia e dei cani, per un'interpretazione enorme, che fa il paio con quella del villain della vicenda, un delinquente locale che usa le mani al posto delle parole. Inquadrature, colori, contrasto, musica, niente sbavature.
MEMORABILE: I momenti felici accompagnati da musica surreale, quasi un altrove di sogno, inesistente.
Pigro: Un film piuttosto classico, sia nella storia (una testimone da proteggere e da scortare fino al processo) che nella narrazione (l'inseguimento dei killer, i sotterfugi, l'ambiente chiuso di un treno in corsa, la scena madre sul tetto dei vagoni). Proprio la normalità e prevedibilità di plot, sceneggiatura e regia, tutto supportato da un buon mestiere, rendono ben digeribile e godibile quest'opera che tuttavia non riesce mai a fare un piccolo saltà di qualità. Un buon film che si accontenta di essere buono senza voler aspirare al meglio.
Paulaster: Ragazzina verrà rapita a un matrimonio. Più che un thriller è un giallo per scoprire il colpevole. Farhadi parte da un ampio preambolo per strutturare una sceneggiatura basata sugli scheletri all'interno di una famiglia. Attenzione eccessiva nei reciproci sospetti, tanto da far dimenticare le sorti della vittima. Conclusione piatta. Cruz in parte come madre disperata, Bardem alternante, Darin non pervenuto.
MEMORABILE: La rivelazione su chi è il padre; La vendita per finta della vigna; Il messaggio delle medicine.
Il Gobbo: Terzo Sartana ufficiale, fondamentale soprattutto per la musica di Nicolai, riutilizzata in dozzine di western successivi a partire da Il mio nome è Shangai Joe. Ricordo carissimo, essendo il primo spaghetti-western visto, da bambino, su una terribile tv privata sarda. Garko inalbera i baffoni, e si pappa senza difficoltà i mediocri cattivi (notare Wang, er cinese de Cinecittà, che fa finalmente... il cinese!), che penalizzano questo rispetto agli altri capitoli. Comunque non da buttare.
Gestarsh99: Action avventurosa e survival-drama sono i piatti principali di questo thriller montano-fluviale, girato a cavallo tra Oregon e Montana. Hanson sguaina anche qui il suo bel cavallo di battaglia, quello dell'infido estraneo che s'intrufola per tornaconti criminosi nella privacy familiare altrui, complici buona fede e crepe relazionali momentanee. La parte del subdolo fetentone se l'aggiudica Kevin Bacon, interprete non nuovo a ruoli dalla doppia anima ingannevole, che già aveva ordito persecuzioni "selvatiche" in "Una gita pericolosa". Abbastanza convincenti gli "attributi" della Streep.
MEMORABILE: I bellissimi scenari silvani e torrenziali in cui si svolge la vicenda.
Gippal: Di quegli abbracci che vengono spezzati senza alcuna spiegazione. Di quegli abbracci sinceri, sudati, vissuti, ma ahimè troppo brevi. Almodovar ci regala nuovamente una storia che vale la pena scoprire fino all'ultimo secondo; per la bellezza visiva, per la bravura degli attori, per le emozioni, per le autocitazioni ("Chicas y maletas" cita Donne sull'orlo di una crisi di nervi) e, soprattutto, per ciò che rende unico il cinema almodovariano: la Spagna, presente in ogni scena, direttamente o indirettamente.
MEMORABILE: I film bisogna finirli, anche se alla cieca.
Siska80: Palesemente sulla falsariga di Billy Elliot (ma anche al di sotto), assistiamo alla lotta di una ragazza per realizzare il sogno di diventare una ballerina affermata. Questo almeno fino a metà del film, poiché dopo si susseguono una serie di sodalizi o competizioni tra giovani promesse e incomprensioni tra allieve e docenti che sembrano scopiazzati addirittura da certi reality televisivi di oggi. Lunghezza eccessiva, cast anonimo, finale ovvio: brutto.
MEMORABILE: L'allieva espulsa che implora pietà in ginocchio; Il pasto riciclato.
Domenica, 1/08/21 ALLE ORE 00:40 00:40 su Rai Movie
Cotola: Ci sono già, seppure allo stato iniziale, i prodromi tematici del Crialese che verrà.
Ma se è normale che il film sia lontano anni luce dai lavori successivi per ciò che riguarda lo stile (e ciò ci può stare, poichè si tratta di un esordio), va giudicata
con più severità una certa pochezza narrativa che spinge il regista a ripiegare su
carinerie assortite e su strade piuttosto banali e risapute. Il finale (solo per metà
lieto e quindi parzialmente beffardo?) non migliora le cose. Quel che si dice un esordio non molto riuscito.
Galbo: Mediocre commedia diretta da Sergio Rubini, che vorrebbe cavalcare l'attualità parlando di mobbing e in particolare di molestie sessuali sul luogo di lavoro (in modo tutto sommato simile a Rivelazioni di Levinson), ma finisce per realizzare una commedia senza capo nè coda (la sceneggiatura è a dir poco lacunosa), sciatta e poco curata, e con interpreti (a partire dallo stesso regista) svogliati.
Giùan: Dopo la grigia e fredda (anche cinematograficamente) parentesi parigina di Racconto d'inverno, Rohmer ritrova l'estate e la freschezza dei suoi film "da spiaggia" (Le genou de Claire su tutti), donandoci l'ennesimo saggio, forse l'ultimo dotato di tanto vitalistico slancio, sulla dinamicità dei sentimenti, legata a doppio filo alla più fluida delle età: la gioventù. Straordinaria adesione degli attori ai personaggi e della mdp ai luoghi. Una naturalezza di sguardo che trova una volta tanto nel personaggio maschile (che bravo Poupaud) un estasiante compendio.
Domenica, 1/08/21 ALLE ORE 02:35 02:35 su Italia 1
Gestarsh99: Oltre agli abituali elementi erotici, questo quinto capitolo della serie ingloba anche il tema cannibalico, rispolverato qualche mese prima da Deodato. Le sequenze horror soffrono di effetti speciali mediocri ma ciò che disturba maggiormente sono i troppi momenti erotici, poco amalgamati col resto del tessuto filmico: tantissime scene gratuite di accoppiamenti vari e insistiti primissimi piani su organi femminili. D'Amato gira discretamente ma questo è uno dei suoi film meno riusciti: sconclusionato, stancante, prevedibile ed alquanto volgare.
MEMORABILE: La sequenza, assurdamente extra-contestuale, di Nieves Navarro che cornifica il marito (guardone?) con un nerboruto mandingo locale.
Domenica, 1/08/21 ALLE ORE 04:00 04:00 su Italia 1
Homesick: Più triviale e fetido del peggior decamerotico. Una commedia che non fa ridere e, anzi, fa provare compassione per i nomi coinvolti in cotanto disprezzo del cinema italiano: da Gemma - che si doppia da sé - imbarazzante come villico ingenuo e innamorato, alla Bach, che vede disonorata la propria bellezza. Aberranti i dialoghi tra i due bambini. Della serie "Come buttare via 90 minuti della propria vita"...
Zender: Spregevole nelle ricostruzioni di chi l'ha conosciuto e ha il compito di tratteggiarne il carattere, ora che è condannato a morte in un paese mediorientale Armando Feroci riesce indirettamente a far emergere la sua ingenua tenerezza, nascosta da quel gallismo puerile da sempre cifra stilistica di una delle più note facce verdoniane. Fanatico di macchine e di Elvis, Armando diverte quando nei panni di agente immobiliare seduce la futura moglie e quando fugge con la cognata non vedente (perfetta la Orioli) oppressa da un marito che non la fa mai ridere.
MEMORABILE: Il virtuosistico inganno uditivo ai danni della cognata cieca: un anonimo spiazzo nel verde spacciato per Piazza dei Miracoli a Pisa!
Gestarsh99: Quasi sicuramente è il film con Totò più popolare, trasmesso e ritrasmesso a ciclo continuo in tv e sempre con gradimenti di ascolto elevati e costanti. Un prodotto costruito all'epoca soprattutto per lanciare nel mondo del cinema il volto della luccicante e solare Dorian Gray, oltre che la voce calda e vibrante del bravo Teddy Reno. Col tempo però, quelli che dovevano essere semplici siparietti comici a supporto dell'innocuo sentimentalismo della storiella centrale, sono irresistibilmente divenuti il vero geniale motivo d'interesse dell'intera messinscena.
MEMORABILE: La storica dettatura della lettera di Totò a Peppino: "Punto... due punti... ma sì, fai avvedè che abbondiamo. Abbondandissis adbondandum!"
Domenica, 1/08/21 ALLE ORE 18:30 18:30 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Tra sciacallaggio atomico e revisionismo storico. Il disastro nucleare di Fukushima drizza le orecchie letargiche al radiomostro per eccellenza e il contatore Geiger del box office riprende a crepitare sui big money sonanti. Per rendere meno ovvia la trama di questo rimpastino opportunistico, al putiferio catastrofico si accodano persino due pipistrellosauri simil-Cloverfield in vena di effusioni - anche sfruttando la fissa del regista per le copule extralarge - ma l'insulsaggine del concept e la carenza pretensiosa di spettacolo frustrano e innervosiscono oltre ogni immaginazione. Snobzilla.
MEMORABILE: Il tirannosaurico "mega-eroe" che si allontana all'orizzonte come l'Ethan Edwards di [f=243]Sentieri selvaggi[/f]...
Nancy: Malick ci preannuncia il suo devoto amore per la Natura ("Madre", come la chiama la ragazza nel film), che sfocerà poi in Tree of life, raccontandoci la storia di quella stessa Pochaontas narrata qualche anno prima dalla Disney; e cosa potrebbe essere più azzeccato di questo per celebrare la natura? Le immagini, di una bellezza evocatrice e contemplativa, si sposano alle parole, spesso sussurrate interiormente, senza alcun movimento delle labbra, come il vento quasi costantemente in sottofondo. Ottimi Farrell e Q'orianka Kilcher. Ottimo film.
MEMORABILE: "L'amore: lo negheremo quando verrà a trovarci?"
Domenica, 1/08/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Storia
Daniela: Prima di pronunciare i voti, una novizia sempre vissuta fra orfanotrofio e convento si reca dalla sua unica parente, una zia che le rivela un segreto... Bianco e nero ed inquadrature sfuggenti, con il soggetto quasi sempre posto ai margini, per raccontare un pellegrinaggio della memoria da parte di due donne molto diverse l'una all'altra: l'ambientazione è quella grigia della Polonia comunista degli anni Sessanta, la memoria è legata a crimini atroci e colpevolmente coperti da un'intera comunità. Film pudico e dolente in cui l'unica luce è quella del volto purissimo della protagonista.
MEMORABILE: Il fondo alla fossa, il contadino risponde alla domanda di Ida: "Perché non ci sono anche io qui?"
Gestarsh99: Messico e nuvole, le fauci equoree dell'America han voglia di sbranare un po'! A pasturare i banchi di squali provvederanno malvolentieri due inesperte donne-avventura, schiacciate sul fondo oceanico tra l'incudine fisiologica di un'ossigenazione in perenne countdown (e una sindrome da decompressione sempre dietro l'angolo) e il martello biomarino in pugno ai dentutissimi pescecani. Survivalismo subacqueo che, pur nella sua conclamata faciloneria, afferra stretto per la nuca lo spettatore tirandolo giù a piombo in quella scomoda gabbia arrugginita fatta di panico, terrore e desiderio di fuga.
MEMORABILE: La parentesi para-realistica innescata nel finale per effetto della narcosi da azoto.
Pumpkh75: Ed eccoci al film sulla stanza dei reperti della famiglia Warren. Non contenti di averlo camuffato da terzo episodio sulla bambola meno attraente della storia del cinema (o è il terzo Conjuring? Tutto è confusamente sfumato...), la produzione si limita a elencare tutte le diaboliche presenze a mo' di inventario, senza approfondimenti e senza verve, lanciandoci con furbizia il boomerang dell'atmosfera curata ma colpendoci con una serie di cliché che, davvero, non spaventano più nessuno. Inutile e melensa la chiusura. La benzina scarseggia.
Lunedì, 2/08/21 ALLE ORE 00:20 00:20 su Rai Movie
Galbo: Realizzata nello spirito del cinema indipendente (benchè nobilitata da un cast "importante"), una commedia simpatica che punta sul personaggio principale usato come leva per descrivere una famiglia disfunzionale. Paul Rudd è perfetto nella parte dell'idiota del titolo, e il film merita la visione anche per la sua prova, benché narrativamente non sia particolarmente originale, anzi manchi di una vera e propria storia, riscattandosi grazie a dialoghi ben scritti.
Giùan: A torto accusato dalla amata Astrea d'averla tradita, Celadon prima tenta il suicidio e poi, per tener fede ai voleri di lei, le si tiene lontano fino alla naturale ricongiunzione. Collocando le sue prioritarie tematiche filosofico-sentimentali in una voluta atemporalità (il romanzo pastorale di D’Urfèè), Rohmer rivela uno slegamento col presente che si configura anche come critica dirompente verso la realtà ed il cinema del suo tempo. La letterarietà è compensata da una sensualità palpabile come dal consueto sincero trasporto per la bellezza muliebre.
MEMORABILE: La gamba nuda di Stephane de Crayencour; Il personaggio irridente di Hylas; Gli abbracci finali tra Astrea e Celadon.
Lunedì, 2/08/21 ALLE ORE 03:20 03:20 su Rai Movie
Gestarsh99: Thriller d'azione pugilistica inquadrato in quel provincialismo sportivo fatto di incontri truccati, scommesse clandestine, sconfitte a tavolino e magna-magna sottoboschivo tra manager corrotti e potenti organizzazioni occulte non meglio identificate. Il mestiere tecnico di Prosperi è come sempre di buona fattura, ma il racconto svela i classici intoppi di certa produzione "generica" tricolore, con situazioni poco incisive, svoltarelle telefonate e un repertorio di cliché narrativi meno entusiasmante di una partita a carte al circolo reduci. Gli italo-americani Blake e Borgnine ci mettono molta faccia ma poco cuore.
MEMORABILE: Milian nei panni hippieggianti e pre-giraldiani di infido pedinatore.
Buiomega71: Sarabanda kitschissima di fantadelirio (gli si avvicina solo Barbarella) in cui Hodges pigia sull'humor (la partita di football, la voce di Mike Bongiorno) con scenografie barocche e liberty che stanno tra le stramberie di Robert Fuest e quelle lisergiche di Ken Russell. Dagli uomini alati ad Arborea, dai costumini fantasexy della Muti alla austerità da dominatrix della Melato, sino alle assordanti ed esaltanti musiche dei Queen che sono valore aggiunto. Fumettosamente irresistibile, tra le space opera più originali, cheapissime e bizzarre mai girate. Personal cult.
MEMORABILE: L'anello in chiusa e la risata di Ming non dissimile da quella del [f=925]dottor Phibes[/f]; Aura seduce Flash; Kala frusta Aura in odor di BDSM lesbo.