I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 7/06/21 A Domenica, 13/06/21
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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B. Legnani: Grazioso filmetto con Franco&Ciccio, in cui non esagerano con smorfie e tormentoni, grazie ad una sceneggiatura (a sedici mani...) che, pur con qualche momento di stanca, riesce a divertire. C'è un bel cast di contorno, nel quale però non funziona Noschese, qui inutile. Stupende la Neri e la Vianello. Da notare che Cesare Polacco ricicla (con sorpresa finale) la battuta sulla Brillantina Linetti: peraltro altre frasi prese da Carosello sono citate altre volte (se sente anche un "Ullallà: è una cuccagna!").
MEMORABILE: I due vanno a Forcella per fare il gioco delle tre carte...
Lunedì, 7/06/21 ALLE ORE 12:00 12:00 su Rai Movie
Giùan: Nella filmografia del primo Antonioni, qesto film è più vicino a La signora senza camelie che al capolavoro Cronaca di un amore. Comunque opera di passaggio cruciale verso quello che diventerà un cinema nel quale gli ambienti definiscono gli stati d'animo dei personaggi mentre gli artifici narrativi in funzione drammaturgica son progressivamente eliminati. In tal senso il "diario intimo" di Pavese viene tradotto (da Suso Cecchi e la De Cèspedes) in senso ellittico cronachistico. Bel ruolo per la Rossi Drago e intensa prova in tono minore della Cortese.
Lunedì, 7/06/21 ALLE ORE 15:55 15:55 su Rai Movie
Enzus79: Sergio Corbucci, nel western, difficilmente delude. Il mercenario si dimostra come uno delle sue perle. Con azione, sorrisi, frasi ad effetto e scene amorose. Gli attori sono tutti bravi (anche se Musante non è Milian). Jack Palance perfetto nel ruolo del cattivo. Ottima la colonna sonora.
Galbo: Film che mette al centro la vita amorosa del protagonista, tralasciando (come era inevitabile) molti dettagli del libro. Fatta questa premessa, si tratta di un buon film nel quale la sceneggiatura riesce a mettere a fuoco piuttosto bene i personaggi inserendoli adeguatamente nel loro contesto sociale e ambientale. Ottimi i duetti tra Giamatti e Hoffman, che interpretano benissimo i loro personaggi. Regia senza infamia e senza lode.
Lunedì, 7/06/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Buiomega71: Il west di Tarantino e un irrefrenabile luna park di citazioni e omaggi (bellissimi quelli musicali), geyser di sangue che mandano in visibilio (lavoro coi fiocchi per Nicotero) e sparatorie iperviolente tra le più belle viste in vita mia (da mandare in pensione John Woo e co.). Più che il west italico, ricorda un Radici versione pulp e rigonfio di splatter. Visivamente superlativo (Quentin gira come pochi), dialoghi fiume (tipicamente e logorroicamente tarantiniani). Chiusa finale che sa un po' di pagliacciata, ma si respirano assolutamente momenti di grandissimo cinema!
MEMORABILE: I cani (tenuti da un Tom Savini versione zozzo redneck) che sbranano lo schiavo D'Artagnan; Di Caprio che umilia Brunhilde a tavola; Le splattersparatorie.
Pigro: Quando ho scoperto che questo film (stra-premiato) è l’opera prima di un ventenne, per giunta a sfondo autobiografico, nel quale il regista-sceneggiatore-produttore è pure protagonista, non ci volevo credere: un lavoro potente, sia narrativamente che visivamente, rabbioso e misurato, travolgente e asciutto, insomma ottimo (Dolan: un nome da ricordare!). La storia del rapporto schizofrenico di odio-amore tra madre (scostante) e figlio (gay) - entrambi attori formidabili - è esplosiva, magari eccessiva e tirata, ma capace di scuotere profondamente. Da vedere.
Gestarsh99: Ideatori di corti e fake trailer semileggendari (ma non popolari quanto meriterebbero) come Bagman e Demonitron, i fratelli Whissell continuano infaticabilmente a migliorarsi: messo per un attimo da parte lo splatter "comicruento", i Nostri virano su un thriller nostalgicamente impregnato di immagini e sapori riconducibili a opere come I Goonies, Ammazzavampiri e Stand by me, tratteggiando in tutta calma attorno ai protagonisti la perfetta illustrazione epocale inconfondibilmente tramandata dal cinema per ragazzi degli eighties. Un ritemprante amarcord da mille accendini scintillanti nel buio.
MEMORABILE: Le scene con le BMX che da un lato citano [f=5403]Karate kid[/f] e dall'altro si riallacciano al [f=36530]precedente film[/f] del trio registico.
Caesars: Filmetto che racconta una storia non molto originale in un modo tutt'altro che entusiasmante. Non tutto è da buttare, ma il risultato finale raggiunge la sufficenza e nulla più. Certo gentil sesso non resterà insensibile al fascino del bel Richard Gere, ma dal punto di vista recitativo il meglio viene dal sergente di ferro interpretato da Louis Gosset jr (e Kubrick in qualche modo ripropporrà il personaggio nel suo Full Metal Jacket). Sostanzialmente un film vedibile, ma perderselo non è un gran peccato.
Digital: Storia opportunamente romanzata della coraggiosa giornalista Federica Angeli, dal 2013 sotto scorta per l’inchiesta sulla criminalità organizzata di Ostia. Un film coinvolgente il cui principale punto di forza risiede in una Gerini davvero brava nel ruolo di protagonista che deve barcamenarsi tra la famiglia, un marito protettivo e le minacce sempre più perniciose dei criminali che si è messa contro. Cast di contorno scelto con grande acume, con menzione d'onore per un Mirko Frezza in grande spolvero come feroce boss dei Costa. Notevole!
Caesars: Discreta coomedia/action, che parodizza gli agenti segreti alla 007 senza scontentare gli amanti degli effetti speciali (veramente notevoli, soprattutto se rapportati all'epoca in cui furono realizzati). La parte che preferisco è la prima, più virata verso la commedia e verso il sorriso, mentre la seconda, pur riuscitissima nel suo genere, è più caciarosa ed effettistica e alla lunga mi ha annoiato un po'. Comunque il prodotto è riuscito, anche grazie alle interpretazioni di Schwarzenneger e della Curtis, ancora incredibilmente bella.
Galbo: Vita parallela di due personaggi nella Napoli contemporanea. Il film di Paolo Sorrentino ha il pregio di evitare abilmente i clichè della città partenopea affidandosi ad una storia di fallimenti e (tentati) riscatti completamente immersa in un particolare contesto sociale che rifugge da percorsi narrativi già sfruttati per rifugiarsi nel terreno della disillusione. Per il regista un esordio già molto maturo. Ottimo il cast.
Lunedì, 7/06/21 ALLE ORE 22:50 22:50 su Paramount channel
Capannelle: Riuscita davvero questa commedia dove ogni attore è al giusto posto e la regia procede sicura senza inventarsi stramberie. Certo, l'innata simpatia della Vega e della bambina che interpreta la figlia donano un tocco speciale ma non sono da meno la tormentata compostezza di Sandler, le nevrosi della Leoni e le figure della loro figlia e della nonna. Niente di clamorosamente nuovo ma tra piccole /grandi nevrosi e problemi sociali esposti col dovuto tatto c'è modo di divertirsi ed assistere ad alcun scene da manuale. 3 pallini e mezzo.
MEMORABILE: Il dialogo a tre il marito, Flor e la bambina che fa da traduttrice.
Lucius: Figura dfficile quella di Artemisia, pittrice caravaggesca, ossessionata dal voler dipingere corpi maschili nudi a tal punto da arrivare, suo malgrado, a perdere la propria verginità ed essere accusata di colpevolezza della cosa nel processo a lei dedicato. La pellicola è stucchevole ma la protagonista è perfettamente calata nel tormentato ma libero personaggio della pittrice, vittima di pregiudizi per l'epoca. L'erotismo è carnale e il chiaroscuro efficace.
Daniela: Lei è un'ex ballerina depressa, lui uno scrittore in crisi d'ispirazione. In piena crisi matrimoniale, si trasferiscono in una amena località della costa francese. L' esempio dei vicini, una coppia più giovane in piena fase tubante, potrà riavvicinare i due coniugi tanto belli ed annoiati? Interrogativo che difficilmente angustierà lo spettatore perché poco si salva in questo film uggioso e voyeristico dalle patinate pretese autoriali. E quel che si salva, ovvero la splendida ambientazione, è comunque falsato, dato che siamo a Malta e non in Francia come ci viene fatto credere.
Fedeerra: Pascal Laugier ci racconta, a suo modo, la condizione di donna-oggetto e l'aberrante oscenità che può nascondersi dietro ogni forma di feticismo. Ne esce fuori un film saturo di dolore e sangue, impreziosito da una messinscena perfetta (tra il gotico e il pop) e da interpretazioni al limite del masochismo. Un meraviglioso grand guignol in perfetto equilibrio tra arte e spazzatura.
Martedì, 8/06/21 ALLE ORE 00:10 00:10 su Rai Movie
Nicola81: Niente male questo Django apocrifo, che rispetto all'originale di Corbucci vanta un soggetto persino più interessante e articolato, cui forse la sceneggiatura non rende appieno giustizia. Supportato dalla bella fotografia del futuro regista Barboni e dalle buone musiche di Reverberi (con canzone di Nicola Di Bari), Baldi dimostra di avere senso del ritmo e una padronanza innegabile nelle sequenze d'azione. Gli attori hanno le facce giuste (Terence Hill bravo anche nel drammatico), i doppiatori fanno il resto. Sottovalutato.
MEMORABILE: La bella trovata della banda degli impiccati; Le badilate; La strage nel saloon; La revolverata alla rovescia; Il finale.
Panza: Fraco e Ciccio avranno ormai dietro settanta/ottanta film da protagonisti ma sono ancora freschi e adorabili. Sarà l'ambiente calcistico preso di mira, ma i due sono esplosivi e sorretti da una storia davvero simpatica. La base è sempre la commedia degli equivoci che sfocia in una serie di battute e giochi di parole magari elementari ma messi in scena con indubbio gusto dei tempi comici. Ottima la messa in scena e curato anche il cast, fra cui ricordo Enzo Andronico in una prova molto interessante. Sicuramente fra i migliori della coppia, senza cali.
Martedì, 8/06/21 ALLE ORE 01:40 01:40 su Rai Movie
Capannelle: Il processo a Eichmann è stato oggetto di diverse rappresentazioni e questa non mi pare la più memorabile. Il tentativo di sottolineare l'importanza dell'eco mediatica è interessante ma dura poco e anche la compagine degli attori non mi sembra particolarmente ispirata, anche se professionale. E la regia di Williams è di puro stampo televisivo, teatrale. Sempre impressionanti gli spezzoni dell'epoca.
Daidae: Molti bassi e pochissimi alti per questo film diretto da uno dei migliori registi anni 70 e interpretato da un attore immenso come Gassman. Nonostante le buone possibilità, questa commedia che si vorrebbe di denuncia si salva per il rotto della cuffia. Albertini fa poco più che un cameo e appaiono per pochi istanti anche Jimmy il fenomeno (qui accreditato col vero nome) e Lino Banfi. La parte peggiore è sicuramente la festa africana, veramente ridicola.
MEMORABILE: Albertini miete il grano con fazzoletto rosso e grida... "Alalà"??? Mah...; La festa africana, con un capo di stato da annali del ridicolo.
Martedì, 8/06/21 ALLE ORE 03:10 03:10 su Rai Movie
Pigro: Inghilterra 1961, quando l’omosessualità era un reato: un giovane gay ricattato si uccide; un avvocato sposato e segretamente gay indaga a costo di fare un sofferto coming out. Per la prima volta nella storia viene detta la parola “omosessuale” in un film, che oltretutto mostra gli omosessuali come persone normali, integrate nel tessuto sociale, ma vittime del ricatto per colpa di leggi inique. Un thriller di denuncia molto ben realizzato, di grande efficacia e drammaticità, con un ottimo Dirk Bogarde tra ottimi comprimari.
Martedì, 8/06/21 ALLE ORE 06:55 06:55 su Rai Movie
Samuel1979: Bragaglia fa emergere la "giusta" immagine del condottiero cartaginese, visto non più come spietato uomo di guerra ma come un uomo di nobili sentimenti, cosciente dei limiti del suo esercito nonostante la sua superiorità negli scontri. Le scene di guerra sul fiume Ofanto sono di buona fattura, anche se il più delle volte il regista sorvola sugli scontri di numerose battaglie. A volte ci si annoia, ma la visione vale la pena; c’è un "imberbe" Girotti, ma anche un irriconoscibile Pedersoli nelle vesti di Rutario.
MEMORABILE: Il corpo senza vita di Quintilio davanti gli occhi di Annibale.
Markus: Gioie e dolori in ufficio; così Avati avrebbe potuto intitolare questo film ambientato a Bologna in cui sono sviscerate ambizioni, paure e sentimenti di un giovane bancario un po’ timido (magistralmente interpretato da Botosso, ma a dire il vero tutto il cast appare adatto). L'ufficio e il “dopo-lavoro” come luoghi d’incontro/scontro di varie umanità, spesso meschine e false che indubbiamente, pur nel consueto stile confidenziale di Pupi, puntano i piedi nel quotidiano in cui molti possono ritrovarsi. L’Avati degli Anni ’80 risulta anche in questo caso particolarmente ispirato.
Martedì, 8/06/21 ALLE ORE 08:35 08:35 su Rai Movie
Pigro: Titolo ingannevole per un film di montaggio di 9 stralci da 6 celebri film del periodo d'oro di Totò (da metà anni '50 ai primissimi '60) per ricordarlo a un anno dalla morte. Antologia molto ridotta, ma piuttosto ben congegnata grazie a una selezione di scene (quasi sempre) memorabili, in cui Totò se la vede di volta in volta con i suoi compagni più significativi (Peppino, Fabrizi, Taranto). Si ride, dunque, quindi la visione del film non è tempo sprecato; e però di per sé questo collage aggiunge poco, anzi nulla, al grande Totò.
Martedì, 8/06/21 ALLE ORE 12:10 12:10 su Rai Movie
Cotola: Storia collettiva e storie private a parte, mi ha colpito soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi: a ben guardare infatti, non ce n'è uno tra i protagonisti, a mio avviso, davvero postivo. Sono un po' tutti un impasto di bianco
e nero, e in molti agiscono in modo pavido e totalmente individualista. Forse avrebbe giovato dare meno spazio alla storia d'amore, ma le qualità ci sono: in particolare la bella prova degli attori e la notevole fotografia di Carlo di Palma. Ottima la ricostruzione.
MEMORABILE: Nel finale: la stretta di mano tra Ferzetti e Moschin.
Rigoletto: Grazioso film all'acqua di rose, in cui tutto funziona pacificamente dal primo all'ultimo minuto: niente scossoni ma nemmeno rovinose cadute di stile che avrebbero pregiudicato il lavoro. La riscoperta del mito della semplicità attraverso la semplicità dei racconti mitologici e leggendari. Bravi i protagonisti (ho apprezzato particolarmente Lithgow e la Dillon). Meraviglioso il Bigfoot, con uno sguardo quasi umano e un sorriso contagioso.
MEMORABILE: La pulizia del Bigfoot al suono della sigla degli Addams.
Panza: Fraco e Ciccio avranno ormai dietro settanta/ottanta film da protagonisti ma sono ancora freschi e adorabili. Sarà l'ambiente calcistico preso di mira, ma i due sono esplosivi e sorretti da una storia davvero simpatica. La base è sempre la commedia degli equivoci che sfocia in una serie di battute e giochi di parole magari elementari ma messi in scena con indubbio gusto dei tempi comici. Ottima la messa in scena e curato anche il cast, fra cui ricordo Enzo Andronico in una prova molto interessante. Sicuramente fra i migliori della coppia, senza cali.
Galbo: Nella Shangai degli anni '30, storia d'amore tra una contessa russa caduta in disgrazia e un ex diplomatico americano. La ricostruzione ambientale ottima (molto bella la fotografia) e la bella prova degli interpreti non riescono a colmare i limiti che spesso si evidenziano nel film di Ivory, quello cioè di raccontare le vicende senza una grande partecipazione emotiva.
Geppo: Come vivono gli italiani in Germania? Ce lo spiega questo divertentissimo film tedesco. Una trama molto godibile con attori bravissimi (soprattutto Lino Banfi che qui recita in "deutsch" doppiandosi da sè, incredibile ma vero!). Il film è la conferma, almeno per me, che Banfi riesce ancora a far ridere. C'è una netta differenza tra gli ultimi film di Banfi interpretati in Italia e questo film tedesco girato con grande maestria. Sergio Rubini, bravo anche lui, appare come partecipazione straordinaria. Sono lieto di inserirlo sul Davinotti.
Giùan: Paradossale film a episodi: così estenuantemente lungo che fin quando non ebbi il videoregistratore non riuscì mai a vedere quello finale di Sordi, mentre quello di Bolognini mi usciva dalle cornee tanti eran i passaggi tv. Sciapo il primo appunto, con un Tognazzi cupo ma una Sandrelli formidabilmente solare che merita la visione. Godibilissimo quello centrale di Salce con ambientazione esotico-letteraria, citazione aperta per Hemingway e bel duetto Villaggio-Rizzoli. Infine vetero-ruspante quanto al solito tonitruante Sordi, mai misurato alla regia.
MEMORABILE: La Sandrelli che sfida l’infoiato Ugo spogliandosi e invitandolo a scoparla... smontandolo. Il tentativo di amplesso in sacco a pelo Villaggio-Rizzoli.
Galbo: Molto complicato realizzare una commedia western con una struttura narrativa quasi demenziale. Ne fa le spese Richard Donner capace artigiano del cinema che prende spunto da una serie televisiva americana di grande successo (ma Jodie Foster è palesemente spaesata e fuori contesto) e riunisce un cast prestigioso. Grazie ai nomi reclutati, il film ha momenti godibili ma nel complesso è noioso e patisce l'eccessiva lunghezza.
Gestarsh99: Ricostruzione biografica di un fatto avvenuto nel 2009 nelle acque del Corno D'Africa, quando un mercantile americano finì incredibilmente ostaggio di un quartetto di pirati somali decisi a tutto pur di riscuotere il mega-riscatto pattuito. Greengrass segue un codice deontologico più che professionale e sa con esattezza i punti in cui alzare fattivamente la leva dello spettacolo e quelli in cui al contrario far scorrere la cronaca documentata senza adulterazioni. Lungi dai classici villain da action, i sequestratori restano solo straccioni vittime della miseria e delle illusioni postcoloniali.
MEMORABILE: L'enorme dispiegamento di forze militari messe in campo per coordinare le difficilissime trattative col gruppetto di spiantati sequestratori.
Lucius: L'indiscusso fascino del Technicolor, una soundtrack suggestiva, nei momenti mesti quanto in quelli allegri, per un classico da recuperare, sparito nell'oblio del tempo. La pellicola non è strettamente autobiografica, non solo almeno; mai titolo italiano fu più appropriato. Un incantesimo di film che ottenne varie nomination agli Oscar e che riesce ad ammaliare grazie a una sceneggiatura realistica e toccante. Cast ispirato e fotografia sublime. Hai voglia di vedere un vecchio, buon film?
Myvincent: Racconto forte che apre a considerazioni altrettanto forti sulla Cina di Mao, sulla Rivoluzione culturale e sui cinesi (nostri "vicini" di casa). Le tematiche politiche generano effetti indubbiamente drammatici, espressi in situazioni di lirismo a grande impatto emotivo. La prima parte del film ha il sapore di un cinema "neo-istorico-realista", con una Gong Li di grande efficacia espressiva.
MEMORABILE: Il trucco perfetto che invecchia con realismo i protagonisti nell'ultima scena.
Caesars: Un bel cast di attori per un film da dimenticare. La storia di quest'avvocato che decide di iscriversi ad un corso di danza e di tenere la cosa nascosta alla moglie (che giustamente incomincia ad insospettirsi non poco per lo strano comportamento del marito) non riesce proprio ad appassionare. Insulso.
Martedì, 8/06/21 ALLE ORE 23:20 23:20 su Rai Movie
Herrkinski: Riflessione sullo pseudo-giornalismo dei 2000 fatto di sensazionalismo, violenza e notizie falsate, prevedibile quanto efficace nel descrivere una realtà presente sugli schermi di tutto il mondo ogni giorno. La parte "fiction" mette in scena un Gyllenhaal che ricalca modelli come il cinismo e l'arrivismo del Bateman di American psycho (pur in tono minore) o il classico deodatiano Cannibal holocaust (quel "continua a girare" suona troppo familiare), pur senza raggiungere apici di violenza espliciti. Plauso al finale negativo, pur se sotto tono.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 00:00 00:00 su Mediaset Extra
Gabrius79: Il grande Corrado si cimenta in questo unico tv movie (doveva diventare una serie ma lui morì prematuramente) e dimostra di non essere all'altezza come attore anche a causa di una sceneggiatura sbiadita e priva di mordente. Sorrisi stentati. Interessante comunque per ricordare un personaggio televisivo fra i più amati in assoluto grazie alla sua bonomia, alla sua ironia pungente e mai volgare.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 00:50 00:50 su Rete 4
Ci risiamo coll'evaso: soprattutto in tv è tema che funziona da sempre e qui, già dalle prime immagini di fuga nel bosco, sembra svolgersi seguendo il più tradizionale degli schemi. Luois (Olejnik) se n'è scappato di prigione con altri due: uno l'han fatto fuori e l'altro catturato. La polizia contatta subito Diana (Booth), la donna a causa della cui testimonianza l'uomo venne condannato: il processo stabilì che Louis le uccise il padre e il fidanzato nel garage della lussuosa villa dove lei ancora abita e dove lui lavorava come giardiniere. Fu la testimone chiave perché lo trovò a fianco...Leggi tutto dei due cadaveri con le mani ancora sporche di sangue. L'uomo è evaso a centinaia di miglia da lì e la polizia sostiene che quello sarebbe proprio l'ultimo posto in cui andrebbe ma... indovinate un po'? La sera stessa Louis s'introduce in casa della donna e a pistola spianata la lega alla sedia! Tuttavia, e qui sta la relativa novità, si proclama da subito innocente, relativamente al doppio omicidio di cui sopra. Pretende di vedere i filmati della telecamere di sorveglianza che lei in tanti anni non aveva degnato di uno sgurardo, di tornare sul luogo del delitto... Ci si chiede quindi se sia davvero lui il vero assassino o se la giustizia abbia preso una di quei colossali granchi che nella fiction sono la regola. Attorno a questo interrogativo gira il film, inizialmente davvero inconsistente nonostante una recitazione accettabile da parte dell'intero cast. La suspense è inoculata a forza, l'evaso non ha affatto l'aria minacciosa ma solo due occhi che fin dalla prima immagine al telegiornale sembrano uscirgli dalle orbite e il rapporto tra i due protagonisti è meno convenzionale del previsto. Quanto agli altri personaggi (il fratello di lei con relativa moglie, l'avvocato e qualche poliziotto in funzione di comparsa o poco più) riempiono un po' la trafila dei possibili sospetti giusto per farci capire che non siamo in un dramma ma in un thriller che potrebbe riservare qualche sorpresa. Che in effetti, volendo chiudere gli occhi sulle incongruenze e l'implausibilità di molte circostanze, arriva. Diciamo che il tutto si basa su un paio di simpatiche idee riguardo alla soluzione (il cellulare...) e che il resto è stato costruito senza fantasia per supportarle. Per questo la fase migliore è sicuramente l'ultima, in cui la tensione a suo modo monta e si assiste allo sperato colpo di scena. Il risultato, insomma, questo EYEWITNESS (premio al titolo meno originale dell'anno) lo porta a casa, senza che d'altro canto ci si possa felicitare granché... Craig Olejnik, noto per la serie THE LISTENER, è un carcerato meno invadente o brutale del previsto e in questo caso all'orecchio predilige l'occhio.Chiudi
Cotola: Divertente, bizzarro e gustoso film di difficile collocazione che, nonostante qualche ovvietà (specie per ciò che riguarda il finale), si continua a far apprezzare nonostante siano ormai passati quasi quarant'anni. Notevole esordio cinematografico di Schivazappa (che in futuro non si ripeterà più a questi livelli) che può contare su momenti davvero spassosi e riusciti e sulle scenografie futuriste che non si dimenticano facilmente. Un piccolo gioiellino misconosciuto, dal gusto ferreriano, da riscoprire e rivalutare. Se potete non perdetevelo.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 01:30 01:30 su Rai Movie
Gestarsh99: Thriller d'azione pugilistica inquadrato in quel provincialismo sportivo fatto di incontri truccati, scommesse clandestine, sconfitte a tavolino e magna-magna sottoboschivo tra manager corrotti e potenti organizzazioni occulte non meglio identificate. Il mestiere tecnico di Prosperi è come sempre di buona fattura, ma il racconto svela i classici intoppi di certa produzione "generica" tricolore, con situazioni poco incisive, svoltarelle telefonate e un repertorio di cliché narrativi meno entusiasmante di una partita a carte al circolo reduci. Gli italo-americani Blake e Borgnine ci mettono molta faccia ma poco cuore.
MEMORABILE: Milian nei panni hippieggianti e pre-giraldiani di infido pedinatore.
Galbo: Buona commedia che punta la sua attenzione sul mondo del lavoro e in particolare sugli ambienti lavorativi in cui dominano la competizione e la rivalità generazionale. Piuttosto curata la sceneggiatura, che presenta un' efficace caratterizzazione dei personaggi principali, con il sempre bravo Dennis Quaid, nei panni del cinquantenne che vede la propria vita professionale e personale insidiata dal rampante Topher Grace.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 02:00 02:00 su Cine 34
Disorder: Quasi non sembra vero di vedere un buon film di genere poliziesco datato 1992, girato da un professionista ancora in palla e con un budget decente: probabilmente un miracolo dovuto al "botto" di Besson e della sua Nikita giusto un paio d'anni prima, che fece riaccendere un po' di interesse per queste produzioni. La pellicola scorre bene; forse si poteva fare qualche sforzo in più per la trama (abbastanza prevedibile), ma tutto sommato si arriva alla fine senza problemi, nonostante la cospicua durata. Brava anche la protagonista. Discreto.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 03:10 03:10 su Rai Movie
Daniela: Uscito di galera, Tom accetta di lavorare come trasportatore di ghiaia nonostante le condizioni imposte costringano gli autisti a ritmi insostenibili mettendoli in competizione tra di loro... Film riuscito nella parte in cui mostra la piccola comunità di camionisti dominata da un prepotente in combutta con i padroni sfruttatori, meno dal lato della vita privata del protagonista con i suoi problemi familiari e sentimentali. Buona la prova del cast: vigoroso Baker, brutale McGoohan, commovente Lom nel ruolo di un italiano ex prigioniero di guerra che sogna di tornare in patria.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 04:30 04:30 su Rete 4
Undying: Nel periodo del carnevale, ad Ivrea, tra due occasionali amanti sfocia un forte legame che dà corso ad un rapporto d'intesa sessuale destinato a risolversi in un breve arco di tempo. Soft porno d'ultima categoria, realizzato unicamente per solcare l'onda del successo ottenuto dalla Sandrelli, da poco proposta con malizioso titolo da Brass. La banalità del film risiede nel gioco a due tra sconosciuti, sviluppato senza il minimo senso dell'erotismo. Violentata, senza pudore, appare l'economia narrativa dell'intera storia, che si sarebbe potuta raccontare (magari anche meglio) in soli 20 minuti.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 06:30 06:30 su Rai Movie
Daniela: Sorelle cartaginesi di bell'aspetto e nobili origini dopo essere stata vendute come schiave ad una matrona romana proterva affrontano coraggiosamente traversie assortite, compresi travagli d'amore e cecità, grazie alla loro fede cristiana... Fiacchissimo peplum edificante con personaggi buoni che sembrano santini viventi e cattivi con la faccia di mariuoli, comunque tutti con meno spessore di un cartoncino. A differenza di casi analoghi, nessun interprete riesce ad apportare un valore aggiunto ed anche l'umorismo involontario non offre ristoro. Perdibilissimo.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 07:30 07:30 su Cine 34
Deepred89: Tripudio pop con una Vitti al top della sua contagiosa simpatia, quasi da camera (rare le scene lontane dall'appartamento) ma caloroso e inventivo nelle inquadrature e brillante nei dialoghi. Trama semplicissima ma piacere sommo, da gustare col sorriso sulle labbra sorseggiando con godimento il fascino (discreto o indiscreto poco importa) della borghesia sessantottina. Trama a ben vedere ridotta all'osso, ma film assolutamente adorabile.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 08:05 08:05 su Rai Movie
Giacomovie: Un vagabondo viene indotto a recarsi a Parigi dove scopre di avere un ricco sosia. Il tema del doppio è caro a Totò e qui gli permette di utilizzare il suo repertorio con un gioco di equivoci a volte scontato ma sempre divertente. La varietà di situazioni tiene alti ritmo e buonumore e vi sono alcuni celebri momenti (come la scena in treno e la canzone "Miss").
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 09:20 09:20 su Cine 34
Graf: L'ultimo film di Monicelli che merita di essere ricordato. Un po' asfittico nell'ipirazione, incerto nel ritmo, a volte lacunoso nella sceneggiatura il film, di impostazione corale, costruito con i modi della ballata popolare, incanta per la semplice profondità con cui racconta la vita e la morte tramite la vicenda on the road di un gruppo di goffi pugili, messi insieme alla meno peggio dal signor Dieci (un credibile Paolo Villaggio) che attraversano l'Italia dell'immediato dopoguerra in cerca di un po' di cibo e di fortuna. Una piccola ma preziosa gemma.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 09:42 09:42 su Rai Movie
Caesars: Non male, anche se ovviamente il confronto con la pellicola di Risi lo vede perdente su tutta la linea. Però il film è gradevole e De Luigi e la Littizzetto forniscono una prova più che dignitosa, avendo il buon gusto di tenersi lontani dai modelli attoriali dell'originale. Buona anche la prova di Besentini nel ruolo di Stucchi. Una commedia con poche idee originali ma girata con garbo e senza volgarità, cosa che per il cinema italiano odierno può considerarsi già un bel traguardo.
Piero68: Action abbastanza piatto che segue tutti i cliché di genere. Hackford fa quel che può e il suo tocco si vede. Tuttavia la pellicola acquista valore grazie alla magnifica interpretazione di Morse (ottimo caratterista inspiegabilmente usato troppo poco) nei panni del prigioniero. Resto del cast di spessore ma che si limita a svolgere il solito compitino. Crowe compreso. Non male la fotografia, merito dello scafato Idziak, quello di Black Hawk Down.
Mco: Thomas è stato costretto dagli alti ranghi mafiosi ad abbandonare gli States per raggiungere lo "zio Nicola" a Venezia. Qui lavorerà nell'albergo di quest'ultimo, ai comandi della moglie Thelma. La storia ha una sua originalità e sfrutta al meglio la cornice pittorica di Venezia e dei suoi canali per dipanare l'intreccio tra malavita e sentimenti (impossibili). La Seigner meriterebbe un commento a parte per la sua capacità di seduzione, sia quando si mostra nuda che quando è vestita. Buoni anche gli altri, Mantegna in primis. Gradevole mélange.
MEMORABILE: L'amplesso "bestiale" sotto la pioggia battente.
Markus: Madre di famiglia si ritrova coinvolta, per una diabolica e apparente combinazione, in un fattaccio di cronaca e quindi processata con l'accusa di aggressione. Tutto è contro di lei, ma... Tv-movie al cardiopalma: nonostante la puerilità del soggetto, la banalità dei dialoghi e i personaggi stereotipati subentra la curiosità di vedere come andrà a finire (un po' come succede nelle soap-opera, per esempio). E' proprio vero che è meglio agitarsi nel dubbio piuttosto che riposare nell'errore...
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 16:30 16:30 su Rete 4
Nando: Il grande scrittore americano in un evento della sua giovinezza narrato con garbo senza eccessivi sentimentalismi ma con un occhio passionale. Discrete la ricostruzione scenografica e l'indagine psicologica dei due protagonisti, lievemente macchiettistico il doppiaggio del medico con carenza napoletana. Appropriati i due interpreti.
Galbo: Abbandonata dal marito, Helena si rivolge ad una sedicente veggente. Sua figlia a sua volta è in crisi con il marito, scrittore fallito. Allen indaga sull'animo umano prendendo a pretesto il tema dell'occulto. Come in altre occasioni i personaggi del regista si rivelano deboli, ma anche cinici e profittatori, con un'umanità che rivela meschinamente il suo lato più fragile. Sceneggiatura di buon livello e bella prova del cast, per un film che pur non tra i suoi migliori è senz'altro godibile e ben realizzato. Molto curata la colonna sonora.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 19:55 19:55 su Rai Movie
Galbo: Per chi non concepisce il duo Hardy/Laurel "monco", è difficilmente accettabile questa prova del primo senza il fedele compagno. Nel complesso la storia di Zenobia non è male, strappa qualche sorriso e la prova degli attori è più che dignitosa. Peccato per l'"handicap" di partenza...
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Pigro: Cineasta fallito degli anni 30 parte per girare il suo kolossal, ma in un’isola trova esseri mostruosi. Ci sono tre film, uno dopo l’altro: il primo è la commedia di un fallimento e di un’utopia tra le strade di New York e una nave conradiana (intrigante); il secondo è il classico film di mostri da effetti speciali con ritmo alla Indiana Jones (inutile); il terzo è la copia del finale di King Kong, ma centellinata all’inverosimile e senza nuove idee (noiosa). Un’esaltazione della fantasia che finisce nello sbadiglio.
Jandileida: Il vecchio John firma questo classicone del cinema unendo il genere guerra-carcerario alla pellicola sportiva, una categoria filmica spesso foriera di delusioni. Stavolta invece la parte relativa al football è quella che colpisce più nel segno: agli ordini di un Caine serio e troppo pasciuto per essere un calciatore professionista prigioniero di guerra, ci sono tutta una serie di volti noti del calcio accompagnati da un divertente Stallone. Il resto del film è invece relativamente piatto e largamente prevedibile, seppur nobilitato dalla mano di un grande artigiano della settima arte.
Herrkinski: Il mix tra film-verità sulla brutalità della guerra civile in Burundi e croc-movie poteva funzionare... sulla carta. Invece questo film è sbilanciato: troppo spazio alla parte della guerriglia (peraltro abbastanza realistica, anche a livello di crudeltà visiva) e poco spazio al coccodrillone, che quando appare diverte (con certe sequenze gore niente male), ma sembra più un elemento supplementare al resto della vicenda. Buono il cast, ma il film annoia alla svelta, nonostante la buona confezione e un certo budget. Meglio certi B-movies.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su *LaEffe
Capannelle: Argentina anni 60: paesaggi da favola, comunità germanofone e un personaggio misterioso capace di adulare e inquietare al tempo stesso. La Puenzo cala bene elementi da thriller e da romanzo storico in questa atmosfera, morbosa quanto basta senza ricorrere a strappi eclatanti. Descrive inquietudini adolescenziali, adulti senza certezze e orrori del passato attraverso un parco attori funzionale e un continuo gioco di sguardi e ambiguità. Un buon risultato con un soggetto che pare non passare mai di moda.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Rambo90: Action di serie B, fatto con lo stampino e uguale a mille altri. Tecnologia da recuperare, ragazza da salvare, terrorista pazzo che vuole azzerare il mondo. C'è davvero poco da segnalare, con una prima parte molto noiosa passata a suon di chiacchierare e una seconda piena di sparatorie senza inventiva. Metcalfe non ha il carisma necessario a sostenere un film del genere e la sua squadra è anonima. Willis è ancora una volta in partecipazione mercenaria, Rizzuto è un villain davvero imbarazzante. Regia almeno discreta.
Il ferrini: Il The day after tomorrow dei poveri, che già non era un capolavoro ma poteva almeno contare su un buon cast ed effetti speciali dignitosi. Qui la CGI, per fortuna poca, fa rimpiangere Sharknado, per tacere della recitazione e delle voragini nello script. Gli stereotipi ci sono tutti: il genio che ha previsto tutto ma a cui nessuno crede, chi si deve immolare andando incontro alla morte (alla Armageddon, ma stavolta su un furgone) e la love story, il tutto innaffiato di retorica ambientalista e inquadrature della bandiera americana (congelata).
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 22:55 22:55 su Paramount channel
Didda23: Il film mantiene l'ironia di base della serie e con l'utilizzo delle nuove tecnologie riesce ad essere addirittura più convincente. Infatti si apprezza sia a livello di regia che a livello di sceneggiatura (quest'ultima ricca di dialoghi finalmente riusciti ed indovinati). Il cast se la cava egregiamente e Bradley Cooper sembra nato per interpretare il ruolo di Sberla. Le due ore scorrono velocemente per merito di un ritmo perfetto, quindi non si segnalano tempi morti. Divertente; un film decisamente riuscito.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su *altro (specificare)
Rambo90: Un thriller ben girato, dalla storia molto interessante e coinvolgente, un po' limitato dal punto di vista del budget ma riscattato da una storia mai troppo prevedibile. Liotta è molto bravo, affiancato da un Dafoe in parte e una Rodriguez un po' defilata ma ugualmente necessaria. C'è anche qualche scena d'azione ben fatta e il finale può essere commovente. Buono.
Nando: Commedia sentimentale con forti toni giovanilistici in cui gli amori adolescenziali emergono preponderanti. Situazioni abbastanza consuete con tipico lieto fine. Cast appropriato con la Moore sempre affascinante mentre la Cyrus non brilla, anzi blatera spesso. Molto leggero nonostante affronti il conflitto tra genitori e figli in modo quasi veritiero.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 23:10 23:10 su Rai Movie
Rambo90: La vita di Achille, diviso tra i suoi lavoro di autista di autobus e di cantante (di matrimoni). Spunto che poteva essere simpatico ma che si perde in un film senza vera trama, con tante scenette messe insieme e personaggi piccolissimi senza vero carattere né struttura. Izzo ce la mette tutta ma non ha le spalle per reggere un film, Celestini sembra spaesato e Tammaro diverte quando canta dimostrandosi però poco adatto alla recitazione, quasi intimidito dal mezzo. Ritmo fiacco, finale incredibilmente assurdo. Evitabile.
MEMORABILE: Le canzoni di Tony Tammaro.
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 23:20 23:20 su Italia 1
Gestarsh99: Shyamalan si dà al fakeumentary, filmando col proprio lindore espressivo un "remake inverso" di Quella strana casa. L'autore si ritrova la strada spianata da un gran numero di docu-horror e, da lucido sintetizzatore di frequenze stilistiche, sa ottimamente valorizzarne funzionamento e struttura coi relativi addentellati di jumpscares e sballottamenti convulsivi. La sua regia è sobria di virtuosismi ma comunque all'altezza del compito primario: tener desta l'attenzione sino al disvelamento risolutivo (equazione a due incognite che per molti risulterà calcolabile già dai primi minuti).
MEMORABILE: La nonna, rivolta alla servizievole nipotina: "Ti dispiace entrare nel forno e dare una pulita?"; La profumatissima collezione di pannoloni "farciti".
Mercoledì, 9/06/21 ALLE ORE 23:40 23:40 su Italia 2
Mco: Un lungometraggio derivativo, parodia di tutti gli archetipi spionistici di 007 e compagni, non potrà che essere parecchio "forzato". Si ridacchia, non si ride, si abbozza, non ci si diverte. Carell è abbastanza simpatico e la Hathaway sensuale quanto basta ma nel complesso il giocattolino non funziona al meglio. Il trailer è più esilarante di quanto in realtà sia la pellicola, e ho detto tutto.
Markus: Graziosa trentenne in procinto di sposarsi è sessualmente insoddisfatta. L'incontro con una guru del sesso l'aiuterà a sbloccarsi. Come da titolo è una commedia sentimentalmente scorretta, ma la non correttezza è soprattutto ai danni dello spettatore che deve sorbirsi fatti difficilmente constatabili nelle realtà di tutti i giorni. Il cinema si sa è anche concepito per sognare, ma allora perché non affondare meglio il colpo orientandolo verso una farsa comica? Viene invece dato per vero l'incredibile (e improvvisa) libertà sessuale d'una donna. Film dolente in più parti.
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 00:45 00:45 su Cine 34
Nando: Istant-movie documentaristico, in cui si osservano operazioni di polizia reali frammiste ad una tragica storia familiare avente contorni melodrammatici. La morte improvvisa di un figlio adolescente spinge un famoso giornalista ad intraprendere una solida inchiesta sul mondo della droga milanese. Melenso e spaventosamente ruffiano.
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 01:10 01:10 su Rai Movie
Daniela: Dio è un essere spregevole, iracondo ed accidioso, sua moglie una povera casalinga oppressa, il figlio maggiore se n'è andato da tempo ed anche la figlia medita di fare lo stesso, dopo aver boicottato il PC paterno... E'il prologo ironicamente blasfemo di un film che non mantiene tutte le promesse iniziali: avremo voluto seguire di più le disavventure terrene di questo Dio cialtrone rispetto alla ricerca di 6 nuovi apostoli da parte della bambina. Con maggior rigore e causticità poteva uscirne un capolavoro, ma anche così è un film bizzarro ed amabile, ricco di invenzioni visive e poesia.
MEMORABILE: Le prove di creazione prima di Adamo; La genesi delle leggi di Murphy
Mco: Trovato sulla mia squadra di onnivoro fagocitatore quasi per caso. E dopo qualche minuto il mio dito stava per schiacciare il pulsante di un altro canale ma... ho restito e mi sono divertito. Sì, proprio così, divincolandomi tra volgarità d'ogni sorta, freddure old style, demenzialità tendenti all'assurdo e passerella inesauribile di richiami e citazioni inerenti a film e personaggi. La "principessa delle fogne" è la numero uno, sine dubio, col suo livello d'idiozia inarrivabile. Ma è in buona compagnia...
MEMORABILE: "È solo uno sbaffetto...".
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 02:30 02:30 su Cine 34
Giùan: L'esordio di un genio come Federico, più che anticipare la visionarietà delle future Opere, avviene all'insegna della vena grottesco-caricaturale che lo aveva accompagnato come giovane vignettista. Lo sceicco è un vivido bozzetto piccolo borghese (lo spunto è di Antonioni). Di felliniano c'è ancor poco (vista pure la scarsità di mezzi), mentre di Fellini ritroviamo la Roma tentacolare, la passione per le facce, la denuncia di certa sciatteria della fabbrica dei sogni (qui i fotoromanzi, in futuro la TV). Bravissimo Trieste (e poi riesce a contener Albertone).
MEMORABILE: L'altalena del divo; Sordi sgamato dalla moglie; Wanda e Sordi al bar con la musica che esce dalla radio e crea una situazione "sognante".
Motorship: Film infarcito di gag risibili e terrificanti ma che comunque riesce a tirarsi fuori dallo sfacelo totale grazie all'abilità di un Lando Buzzanca piuttosto in forma e dell'ottimo resto del cast, composto da adorabili caratteristi dell'epoca (in particolare la Perego, D'Orsi e Muller). Per il resto solite frasi e battute tipiche delle commedie di ambientazione medievale alla "Brancaleone" o "decamerotiche" più o meno divertenti. Per quel che concerne il cast femminile spettacolare Igli Villani e molte altre belle donzelle di contorno.
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 04:30 04:30 su Cine 34
Pessoa: Decamerotico nella media, cui le firme di Amendola e Corbucci garantiscono un certo decoro evitando le solite derive scatologiche ed altre amenità dello stesso tipo. Tanti i nudi, maschili e femminili, con Girolami che per non sbagliare fa spogliare anche narratori e audience nella cornice di raccordo fra un racconto e l'altro. Cast quasi tutto formato da seconde linee, non sempre credibili e confezione non scarsissima, anche se purtroppo una sceneggiatura davvero deficitaria non permette al film di uscire dalla mediocrità. Per appassionati del genere.
Giùan: Il "pellegrinaggio" di un giovane proletario alla ricerca di un lavoro in una Roma infame e viziosa. Tra le più potenti trasposizioni moraviane e misconosciuto frutto del sodalizio Bolognini (regista)/Pasolini (scrittore). L'amalgama tra l'estetica dell'immagine del primo (si veda l'eloquenza virtuosistica del piano sequenza iniziale nella borgata) e la volontà del secondo di sondare l'ipocrisia dei tabù di quegli anni (prostituzione morale e materiale, corruzione, degrado civico), trova una quadra non calligrafca. Perfino Sorel è credibile, magnifica Lea.
MEMORABILE: Il piano sequenza tra i caseggiati della borgata; L'untuoso personaggio di Stoppa; La bellezza di Jeanne Valerie.
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 06:55 06:55 su Rai Movie
B. Legnani: Film avventuroso per ragazzi (quelli dell'epoca), talora decoroso per la messa in scena, talora insufficiente per banalità o assurdità. La trama, di pura fantasia, conserva nomi storici (i re Enrico e Stefano), ma àltera i casati. Mark Damon (nel ruolo di Ivanohe) sorride sempre, la Nell – in un ruolo casto – è legnosa ma burrosissima. Ci sono Pigozzi e la Sini. Il doppiaggio di Cigoli, ovviamente, è portentoso pure qui.
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 11:28 11:28 su Cine 34
Herrkinski: Una commedia corale agrodolce, a tratti riflessiva, con sconfinamenti nel malinconico. Questa la summa del bel film diretto da Pompucci, regista che evidentemente sa tenere a bada personalità prorompenti come Villaggio e Abatantuono (entrambi misurati, perfettamente nel loro ruolo) nonchè realizzare inquadrature suggestive della location marittima. Un plauso anche al resto del cast; buona pure la fotografia. Sicuramente uno dei prodotti migliori usciti dalla commedia italiana degli anni '90, erroneamente scambiato da molti per un film frivolo.
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 12:10 12:10 su Rai Movie
Il Dandi: Prima trasposizione cinematografica dell'universo sciasciano e primo frutto del tridente Petri-Pirro-Volonté: un film da rivalutare con la giusta maturità, giacché la descrizione della cultura omertosa è assai meno palmare e meno folkloristica di quanto sarà in Il giorno della civetta. Petri spezza un apparente piattume documentaristico infilando a sorpresa un uso di zoom e grandangoli da thriller pop e tappezzando ogni ambiente con i quadri espressionisti di Guttuso. La sensualità dolente della Papas è il giusto vertice fra l'esitanza di Volonté e la tracotanza di Ferzetti.
MEMORABILE: Volonté si definisce alla polizia un tipo "astratto" e la mamma fraintendendo conferma: "Sì, è distratto".
Deepred89: Commedia drammatica saffico-adolescenziale di medio livello, interessante ma un po' insapore. La regia sceglie di narrare il film attraverso una serie di sequenze spesso non collegate tra di loro, utilizzando uno stile lievemente sporco che, nonostante la quasi totale mancanza di scene spinte, può rimandare a "L'adolescente" della Breillat. L'utilizzo della telecamera a mano in alcune sequenze è piuttosto inutile e la storia non sempre riesce a conquistare, ma le due protagoniste sono bravissime, la fotografia è ottima e le buone musiche.
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 13:25 13:25 su Cine 34
Deepred89: Commedia surreale tutt'altro che disprezzabile, di un'ingenuità che suscita simpatia, alimentata dalla comicità di un Boldi scatenatissimo e probabilmente ai suoi vertici e da alcuni tocchi bizzarri e fiabeschi che ricordano il Lattuada degli anni 70 (un amore selvaggio come in Le farò da padre, l'incubo delle cliniche psichiatriche come in Oh, Serafina!). La Grimaldi possiede le espressioni giuste per il ruolo, ma perde qualcosa in credibilità quando deve esprimersi anche vocalmente. Soggetto esile ma scorrevole, regia semplice e puntuale, datatissimi i sintetizzatori di Zambrini.
MEMORABILE: L'equivoco dovuto al nuovo abito leopardato della D'Obici.
Galbo: Eccellente opera del maestro Altman alle prese con un (per lui insolito) giallo di impostazione classica (ma con alcune varianti) di ambientazione inglese. Il risultato è un film che parte da una sceneggiatura di ferro (ricca di sottigliezze nei dialoghi sempre brillanti e ricchi di sfumature) girato con maestria registica quasi tutto in interni ed interpretato da attori in stato di grazia. Il cast combina volti nuovi talentuosi come Clive Owen a veri e propri grandi della recitazione come Maggie Smith ed Helen Mirren. Da vedere senza indugi.
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 17:40 17:40 su Rai Movie
Faggi: Un classico di grande forza visiva e narrativa, ricco di materiale umano, d'avventura, di scenari eccezionali (veri). Girato con carattere e finezze, interpretato da un ricco cast impeccabile (Douglas si dimostra davvero efficace, meritando ancora una volta la fama di grande attore), con una sceneggiatura molto bella e articolata per dar spazio a tutti i personaggi. Finale superbo, romantico senza miele gratuito (tutto il prodotto è, in fondo, ferrato di sano romanticismo western).
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Nicola81: Appassionata ricostruzione di uno dei momenti più bui della storia italiana. Sul banco degli imputati siedono non solo il fascismo e quanti lo coprirono (monarchia, confindustria, Vaticano), ma anche un'opposizione lacerata e incapace di andare oltre gesti sterili come l'Aventino. Il rischio didascalismo è sempre in agguato, ma Vancini dirige al meglio anche gli attori apparentemente meno duttili: Adorf è il miglior Mussolini mai visto sullo schermo, Damiani un convincente Amendola, De Sica e Montagnani trovano un'inaspettata alchimia. ***!
MEMORABILE: I titoli di testa; Il discorso di Matteotti; Orsini interrogato da De Sica; Il finale.
Galbo: Da un film corale e "verboso" come Margin call, ad una vera e propria epopea della solitudine umana, rappresentata dalla ieratica figura di un roccioso protagonista come Redford. Il regista J.C. Chandor compie una non indifferente inversione di rotta, ma All is lost è decisamente un film riuscito, merito della tensione che il regista sa dare alle belle immagini e alla vicenda e del suo magnifico protagonista. Finale memorabile.
Gestarsh99: Divincolatosi in via temporanea dalla catena di montaggio che sembra inespressamente legarlo a doppia maglia alle maxiproduzioni con Liam Neeson, Collet-Serra va a prendersi una boccata d'aria fresca sulle bianche distese di sabbia della costiera messicana (ma in realtà australiana). Non c'è tempo per surf, tintarelle o ricongiungimenti spirituali con persone care passate a miglior vita: in agguato c'è un carcarodónte assatanato di dimensioni spielberghiane! Fosforescente, vivace e fluitante come un survival alla Boyle; eccessivo, disperato e combattuto come solo la più ganza sharksploitation.
MEMORABILE: Lo strappo sulla coscia "rambescamente" ricucito con catenina e orecchini (!); Lo spettacolo luminescente delle meduse; La fine atroce dello squalo...
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Capannelle: L'inizio fa già capire come Sorkin, già sceneggiatore di film di successo, sfrutti la sua esperienza puntando su ritmo serrato e dialoghi pungenti. Nel prosieguo prende forma la bravura della Chastain nel condurre il gioco di questa singolare biografia, coadiuvata da validi interpreti e trovate anche divertenti. Può non tornare tutto o apparire troppo ammiccante come racconto ma energia e stile non mancano.
Markus: Le quattro figlie di una coppia di settantenni (con il papà decisamente conservatore), dopo aver sposato i rispettivi quattro mariti extracomunitari danno il "triste" annuncio ai genitori: vogliono lasciare la Francia! Continuano le peripezie di Christian Clavier (asse portante della pellicola) viste nel non memorabile primo capitolo. Si ridacchia, con una certa brillantezza, anche in questa continuazione evidentemente concepita per battere cassa dopo l'enorme successo riscontrato in patria e non solo. Scorrevole ma nulla di più.
Caesars: La moda hollywoodiana di rifare vecchi film stranieri colpisce anche il nostro Profumo di donna; ovviamente il risultato è ben lungi da raggiungere quello dell'originale. Buona l'interpretazione di Pacino che doveva scontrarsi con quella, validissima, di Vittorio Gassman; purtoppo, come sempre succede quando si americanizza la vicenda, essa perde un pò del fascino che aveva in origine. Gli inserti scolastici appesantiscono inutilmente il film. Retoricissimo il processo finale. Si può vedere.
Capannelle: In una coppia lei riacquista la vista e cominciano a insinuarsi dubbi sulla relazione coniugale. Lo sviluppo di questo quasi thriller segue strade anche fin troppo ardite, con uno stile visivo che per certi versi propone scorci notevoli ma per altri sembra puntare più sulla forma che sul contenuto. Contenuto potenzialmente intrigante ma che più di una volta mostra appunto problemi di messa a fuoco. Attori nella media, con la Lively che ci mette una discreta gamma di emozioni.
Faggi: Purtroppo questo lavoro di Borowczyk delude; e non poco. L'inconsistenza si infiltra in quasi tutti i fotogrammi e alla fine si direbbe di aver assistito a una serie di bozzetti o di studi preparatori eseguiti con scarsa o assente ispirazione. Qua e là si riconosce la mano del Maestro ma più che la mano destra sembra la sinistra. Se non manca qualche passaggio che incuriosisce e illude (lo strumento di piacere intagliato a sembianza d'uomo) l'insieme rischia di precipitare nel baratro dell'indifferenza.
Giovedì, 10/06/21 ALLE ORE 23:20 23:20 su Cine 34
Capannelle: E bravo Castellitto: una reunion familiare che poteva avere i consueti, melensi risvolti melodrammatici assume invece un registro semiserio, rischiando sì di andare sul pacchiano ma trovando invece un buon equilibrio tra grottesco e riflessivo. Ogni tanto qualche dialogo o smorfia non necessari, ma diverse sequenze divertono e l'insieme dei personaggi si muove bene, dal trio di quarantenni alla disfida tra la preside e la giornalista. E... indovina chi viene in campagna!
Gestarsh99: Misadventure safaristico di scuola boera che trasborda idealmente il panico emergenziale di un Open water nelle infuocate pianure della savana sudafricana, mercanteggiando poco responsabilmente tra disinformazione naturalistica e strumentale distorsione etologica, sempre sull'onda lunga dello Spielberg acquatile anni '70. I pinnati selacimorfi cedono il ruolo ad un paio di leoni dai comportamenti più umani che animali, razionalmente sdraiati tra gli aridi tappeti di cespugli in tacita attesa dei loro bipedi pranzetti strepitanti. La concitazione epinefrinica scampanella però a vuoto sulle aprassiche reazioni dei protagonisti. Ultime grida sotto il Botswana.
MEMORABILE: Il giovane bracconiere estratto dalla jeep e sbranato dai leoni...
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 00:30 00:30 su Italia 1
Galbo: Giovane studente di San Francisco attraversa un periodo di volontaria astinenza sessuale dopo un'esperienza amorosa infelice. Destinata prevalentemente ad un pubblico post-adolescenziale, questa commedia di Michael Lehman sbeffeggia il sesso (e l'astinenza da questo) in modo piuttosto facile e scontato non facendosi mancare nessuno dei luoghi comuni narrativi del genere. L'umorismo di cui vive il film è pertanto piuttosto grossolano anche se talvolta colpisc efficacemente il bersaglio. Si può vedere.
Pessoa: Totò e Peppino erano ormai una coppia collaudata e di sicuro successo, per cui in questo film i due attori vengono coinvolti in una scontata parodia del film di Fellini priva di qualsiasi fondamento narrativo. Anche i due protagonisti sembrano avere talvolta le polveri bagnate (Totò era nella fase della cecità quasi completa) e benché non manchino momenti anche molto esilaranti, ci sono scene che sembrano troppo lunghe e alcuni componenti del cast si amalgamano poco con i due protagonisti, soprattutto nella parte finale. Guardabile.
MEMORABILE: La scena con le due straniere al night, con un fondamentale lavoro di squadra delle comparse, comprese le due bravissime ragazze.
Giacomovie: In un’ambientazione da cartolina turistica che favorisce il relax visivo sfila un campionario umano di situazioni e personaggi: marachelle infantili, bulli pieni d’iniziativa in cerca di conquiste, donne in attesa dell’abbordaggio balneare, finti acciaccati che ricorrono alle cure termali per amore, ecc. Con allegria (umoristica solo quanto basta) ci si può riflettere sullo specchio di un’Italia che comincia ad essere spigliata e sfacciata. Un film leggero nella direzione e nelle situazioni, adatto per un pomeriggio di svago.
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Stefania: Diana, cattiva Biancaneve, vuole uccidere la buona matrigna, Frank è un principe-nanetto, che lei vuole tenere in salotto, in camera da letto, in giardino... Quando il nanetto vuole fuggire, non ci sta, Diana-Biancaneve, a restare ancora sola. Lontano dal capolavoro "Vertigine", è comunque di gran classe questo ibrido tra noir e dramma giudiziario. La Simmons, coi suoi occhi freddi ma tristi e la maniacale ripetizione di certi gesti regala profondità inattese al suo personaggio, un ibrido anch'esso, tra cinica dark lady e povera ragazza ricca, viziata e mai amata.
MEMORABILE: Diana che suona il piano, lo sguardo assolutamente distaccato, mentre l'auto della sua matrigna precipita dalla scarpata.
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 07:55 07:55 su Rai Movie
Undying: Qualche risata riesce a scapparci, per l'incredibilità che, nel complesso, tale operazione suscita. Non si tratta di un film con trama lineare, pur essendo presente un certo intreccio narrativo, ma piuttosto Lo Cascio preferisce mettere in fila una lunga serie di gag, facendo ricorso alla presenza di un notevole numero di caratteristi. L'idea di fondo del film è quella di "sbertucciare" certo tipo di cinema bis (il poliziesco, in particolare) facendo uso di cliché opportunamente messi alla berlina (l'inseguimento in auto, le battute da "caserma", i rimandi a titoli di genere). Impensabile.
Il Gobbo: Pierre de Savigny incrocia la sua strada con quella di due ladri: li trascina nella filibusta e di lì a un'impresa spericolata... Divertente e sorprendente divagazione piratesca di Steno, sempre però nel segno del divertimento: ma non manca nessun ingrediente classico, dai combattimenti navali a quelli a fil di spada, dalle congiure di palazzo alle agnizioni, alle scenette comiche. La Pierangeli fa un doppio ruolo (ah, l'abusato tema dei gemelli... ), mentre vari brutti ceffi del nostro bis compongono la ciurmaglia. Godibile
Pigro: Una droga psichedelica che apre la mente non verso lisergici mondi libertari ma per soddisfare ambizioni molto materiali di denaro e successo. Ma basta ricordare Faust, o anche solo aver visto Strange days, per sapere che c’è un prezzo da pagare: così dalle invenzioni 'stupefacenti' si passa presto a un’andatura thriller con ritmo da action movie. Dribblato il potenziale lato filosofico, si punta decisamente sull’avventurosa lotta per la sopravvivenza, con una buona narrazione incalzante. Finale mediocre.
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 11:20 11:20 su Cine 34
Il Dandi: Piacevolissima satira sociale a sfondo grottesco, sorretta da un sorprendente (perché oggi sconosciuto ai più) Villaggio pre-fantozziano che ricorda la cattiveria del suo Professor Kranz televisivo. Nocivo ma erroneo il confronto con il sordiano Medico della mutua, perché Tersilli era un servile ambizioso che covava il suo arrivismo fin dalla scelta di iscriversi alla facoltà di Medicina, mentre questo è un intransigente moralista che parte da pretese di idealismo per trasformarsi strada facendo in un mostro. Da recuperare.
MEMORABILE: Profilassi, anestesia, amputazione! Medico pietoso, medico omeopatico, fecero di ogni ammalato un morto!
Pigro: Un Costa-Gavras affabulatorio, quasi romantico, racconta l’avventura epica di un clandestino come fosse una nuova Odissea, dallo sbarco che ricorda l’approdo nell’isola dei Feaci all’arrivo a una Parigi-Itaca dove però non c’è più chi credeva lo attendesse, passando per tanti incontri, dalla turista-Circe che lo lega troppo a sé al Polifemo-polizia che bracca l’astuto neo-Ulisse sempre pronto a inventare nuovi modi per fuggire. L’immigrazione come mito in un’opera in cui il clandestino non è più vittima ma eroe. Approccio interessante.
Pesten: Western straordinario. Wayne è in età avanzata ma ruba assolutamente la scena a tutti con una grande interpretazione, forse una delle migliori della sua carriera. Nel guadagna il film, che vede comunque l'ottimo lavoro degli altri due protagonisti, la Darby e Campbell. Non ci sono momenti di pausa, anche quando l'azione è minima ci sono i dialoghi a rendere il tutto frizzante e in continuo movimento. A dir poco eccezionali le location e le riprese in esterno, con inquadrature che lasciano senza fiato per maestosità. Fastidioso il doppiaggio italiano della Darby.
MEMORABILE: Le location pazzesche, su tutte l'Hot Creek nelle scene della sparatoria alla cabin.
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 19:10 19:10 su Cine 34
Herrkinski: Con un soggetto di base non troppo dissimile da Malizia e dal contemporaneo Grazie... nonna (con la stessa Fenech), una commedia sexy che ha il merito di avere iniziato il vero e proprio filone "scolastico" del genere. Il cast raggruppa tanti dei migliori caratteristi storici, con Carotenuto e D'Angelo sugli scudi; la Fenech è al top della forma e in generale ci si diverte abbastanza. Rispetto a tanti prodotti che seguiranno si denota ancora una certa freschezza e il film è scorrevole e ben fatto, confermandosi tra i migliori di Cicero.
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 19:20 19:20 su *altro (specificare)
Caesars: Bell'esempio di animazione alternativa per la tecnica usata (personaggi di plastilina animati a passo 1), che si rifà platealmente ai vecchi film di "evasione da prigioni belliche" tipo Stalag 17 e "La grande fuga". Il pollaio è identico ai lager visti nei film citati, con tanto di appelli e contrappelli, e chi non rispetta le ferree regole della produzione finisce in pentola. Ancora una volta genitori e figli hanno un prodotto che possono gustarsi assieme. Simpatico.
Galbo: Episodio finale della saga dedicata alla principessa Sissi, è probabilmente il migliore dei tre film. La sceneggiatura infatti accenna per la prima volta alla complessità del personaggio, facendo intravedere i momenti meno felici del suo regno anche se il tono si mantiene sempre favolistico e non manca il lieto fine di prammatica. Buona come al solito la ricostruzione ambientale e scenografica, oltre alla prova della protagonista.
Giùan: Ci sono da sempre film di cui, per ancestrali e non meglio sondati motivi, ritardo la visione. L'esorcista dell'ammiratissimo Friedkin è stato per anni tra quelli. Quando tempo fa, all'uscita dell'uncut, mi decisi, la pellicola mi si palesò come la profanazione di una tomba e i frames lenti, pesanti, implacabili mi destaron quel timor panico e di Dio che prima o poi ci prende(rà) tutti. Non ha nulla di reale questo capolavoro del disagio: è l'esasperazione programmatica dell'immanente, del tangibile, del controllabile che lo rende "spaventoso". Paura eh?
MEMORABILE: Gli sguardi straniati degli attori tutti, il loro parlare letterario e virtuale; il vento "favoloso" e improbabile che soffia.
Gestarsh99: Quella di Malick è una poematica trascendente così solenne e monumentale che non può non lasciare ogni volta ipnotizzati e colmi di meraviglia: tanto misterica e introspettiva nella sua impenetrabile semplicità quanto eliaca e adamantina in quella complessità gnoseologica che l'assiste sin dal lontano '98. La grandeur della narrazione cinematografica si fa aerea e spirituale, spiccando il suo volo pindarico attraverso gli eoni del tempo e i ricordi dell'animo umano, sin dentro l'infanzia (propria e del Mondo), in un sublime e maestoso componimento sull'accettazione della Vita e della Morte.
MEMORABILE: La contrita confessione "riappacificatrice" tra papà Pitt e figlio maggiore Jack; Le scuse di Jack al fratello minore R. L.
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Daniela: Sono state fatte molte ipotesi in merito alla misteriosa sparizione di Agatha Christie. Nel film di Apted del 1979 si immagina che sia stata motivata dall'intenzione di commettere un delitto, in questo film tv inglese scompare per risolverne uno avvenuto anni prima a bordo di un treno e rimasto impunito, traendo poi spunto dalla vicenda per scrivere uno dei suoi romanzi più famosi. La trama è ingegnosa ma il film si fa seguire con modesto interesse per una certa piattezza nella messa in scena e la scarsa verve della protagonista. Non all'altezza di un qualsiasi episodio di Poirot con Suchet.
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 2
Gestarsh99: È un po' fissato Morales con le intromissioni domestiche clandestine e gli ospiti furtivi e invisibili, perché anche qui, dopo un accenno introduttivo alla stigmaticità geminina, la storia prende rapida la piega del mistery "molestatorio", cucicchiato per l'occasione attorno alla disabilità penalizzante della protagonista. Ci si tiene stretti al vecchio corrimano di Terrore cieco e Gli occhi della notte, sobbarcandosi anche gli aggravi melò che il paella-thriller si porta di suo in saccoccia. Gratuito di girotondi inconcludenti; facilino e accomiatante come un familiare di cui si conoscono vizi, virtù, abitudini e reazioni.
MEMORABILE: L'iniezione intraoculare amorevolmente somministrata dal figlio alla mamma ingannatrice...
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Enzus79: Da un romanzo di Ron Rash. Dramma sentimentale che si svolge negli Stati Uniti degli anni Venti. Non annoia, però ci si accorge già dall'inizio come andrà a finire: prima parte interessante, mentre la seconda tende a velocizzare tutto, come se fosse un thriller in cui si deve scoprire chi è l'assassino.. Mancano momenti da ricordare. Rhys Ifans completamente fuori ruolo.
Kanon: "Troppa grazia!". Deve averlo pensato Sanz dinanzi alle quattro sorelline e chi medita sull'Oscar accaparrato. Nonostante la penna di Berlanga e il succulento contesto (para-libertino e anticlericale) agli albori della guerra civile, ciò che se ne cava è niente più d'una timida e barbosa pochade dove la mansione-teatro degli eventi vorrebbe fungere da ombelico della Spagna 1931. Purtroppo lo humor spesso si dà alla macchia e sovente spetta ai comprimari andarlo a cercare. Su 2 ore di film, è chiedere un po' troppo a noialtri.
MEMORABILE: L'incipit vagamente grottesco; La figlia lesbica.
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 22:40 22:40 su Cine 34
Buiomega71: Uno tra i film italiani più sottovalutati degli anni 90. Il fratello "minore" di Carlo si dimostra autore sensibile e pittorico, attento ai particolari, dotato di eleganza ed estetica visiva notevole. Lo script è piuttosto zoppicante, a volte stucchevole e con pochi guizzi, coadiuvato da un cast non sempre all'altezza (ma la dama nostalgica della Valli lascia il segno). Pregno di atmosfere e sapori zeffirelliani nonché bertolucciani, sorretto dalla bellissima fotografia di Alfio Contini e splendidi scorci della campagna toscana. Incantevole.
MEMORABILE: Papa ci prova con la Welch: mal gliene incoglie; La scena d'amore in auto; La stessa atmosfera che si respira ne La maschera della Infascelli.
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 23:25 23:25 su Rai Movie
Silvestro: Un bel film capace di dimostrare la potenza e l'importanza del cinema anche e soprattutto in un'ora buia come quella della Seconda Guerra Mondiale. Regia onesta e pulita, sceneggiatura coerente e coesa, ottima interpretazione degli attori con un Bill Nighy davvero strepitoso e la giovane protagonista deliziosa. Mai retorico o sopra le righe (cosa per niente scontata quando si ha come sfondo la guerra), la pellicola tratta inoltre con intelligenza la tematica dell'emancipazione femminile. Consigliato.
Venerdì, 11/06/21 ALLE ORE 23:30 23:30 su Canale 5
Caesars: Divertente commedia girata con mestiere da quel Rob Reiner al quale dobbiamo il capolavoro Stand by me. S'immagina che la storia de Il laureato fosse basata su accadimenti reali di una famiglia di Pasadena; Jennifer Aniston, basandosi su vaghi indizi, si convince di essere la figlia non di suo padre ma di Kevin Costner (che sarebbe il personaggio interpretato da Dustin Hoffman nel film del 1968) che ebbe la celebre relazione con la madre ormai defunta (il personaggio che fu di Katharine Ross). Niente di eccezionale ma più che discreto.
B. Legnani: Insalvabile commediaccia erotica che inizia male (camionista milanese, che parla inspiegabilmente romagnolo, si sposa con ragazza siciliana che neppure conosce e che, vergine, posa per le riviste sexy) e prosegue sullo stesso livello. Maria Pia Conte (non esattamente la Hepburn) nell’imperante cagneria sembra la Hepburn. Flauto è simpatico, ma viene presto a noia. Unica trovata riuscita: Vincenzo De Toma (l’uomo del "Pennello Cinghiale") fa il vigile urbano milanese.
MEMORABILE: La citata apparizione di De Toma e i nudi su rivista della Borghi.
Giùan: Sconcerta ancora per l'intrinseca capacità di andar tanto intimamente a fondo nell'analisi della pur frusta figura geometrica del triangolo borghese. A dispetto della freddezza stilistica criticamente segnalata, mi pare sia uno di quei film in cui la sensibilità di Truffaut si sostanzia in tutta la sua esasperazione anche cinematografica (la preparazione alla tragedia finale, coi tentativi reiterati dell'editore di parlar con la moglie). Desailly s'autocondanna alla fucilazione, la Dorleac si fa rimpiangere, la Benedetti ha pure l'acconciatura killer.
MEMORABILE: Desailly che finge di non riconoscere la Dorleac dopo la serata cinefilo-letteraria; I resti della colazione per il gattino; I litigi tra coniugi.
Il Dandi: Primo e migliore poliziesco di Massi, che si segnala per un alto tasso di drammaticità lontano dal tono più scanzonatamente action che caratterizzerà la sua produzione specialistica nel genere. I protagonisti (Milian non doppiato col sigaro in bocca, Moschin con la tosse e il Borsalino, la Casini oca giuliva) faticano a dare troppo carattere a personaggi che restano abbozzati, ma i comprimari sono azzeccati e al loro meglio (su tutti svettano Leontini e Castellano).
MEMORABILE: I rapinatori travestiti da preti al posto di blocco.
Sabato, 12/06/21 ALLE ORE 03:00 03:00 su Rai Movie
Il ferrini: Capitolo fondamentale della lunga saga, efficace nel tratteggiare il personaggio di Tobin Bell e nello sciogliere i nodi narrativi rimasti in sospeso nel primo e nel secondo episodio. Cresce, se possibile, la componente splatter (cruda e insistita la scena dell'operazione al cervello), peccato non si possa dire altrettanto della qualità degli enigmi e delle trappole, che cominciano inevitabilmente ad assomigliarsi. Nonostante la dipartita del protagonista si pongono già le basi per il quarto film, che inizierà proprio con la sua autopsia.
Il Gobbo: In effetti niente di spaghettesco in questo rifacimento di innumeri e canonici cappelloni americani col forte, gli indiani e i conflitti. L'insieme però è dignitoso e si lascia guardare. I cinici distributori italiani qualche anno dopo appiccicarono titoli in stile leoniano, schiaffarono Ringo nel doppiaggio e nel titolo, e tentarono di rivendere il tutto come un western all'italiana. Discreto.
Sabato, 12/06/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Il Dandi: L'escamotage dell'intervista al redattore dell'autobiografia è furbo e Attenborough riesce a tenersi sempre lontano sia dal gossip che dall'agiografia (rischi consistenti, data la materia). Alcuni argomenti (la persecuzione maccartista, la genesi del Grande dittatore) non riescono a evitare un pizzico di didascalica retorica; ma tutta la prima parte sul guitto da vaudeville che scopre per la prima volta la nascente industria del cinema trabocca di sincero e coinvolgente amore per il mezzo. Impagabile l'interpretazione di Robert Downey jr.
MEMORABILE: L'invenzione del personaggio del vagabondo; L'ostinazione di Chaplin a non voler far parlare il suo personaggio in [f=7355]Luci della città[/f].
Sabato, 12/06/21 ALLE ORE 07:10 07:10 su Rai Movie
Stefania: Frenetico burlesque con ottime sequenze acrobatiche. All'inizio, la forza del film sta nel contrapporre l'annoiata nevrastenia del miliardario Arthur all'attitudine "zen" di chi lo circonda, soprattutto del saggio maestro cinese. Poi, il meccanismo si ribalta: deciso a difendere con ogni mezzo quella vita che tanto disprezzava, costretto a fughe con ogni mezzo di locomozione possibile, travestimenti, lotte senza quartiere, Arthur acquisisce imperturbabilità... e quasi si diverte. Buon film d'avventura, comico, con morale... filosofica!
MEMORABILE: Il mafioso cinese, l'Al Capone di Hong Kong: una specie di Buddha in camicia di raso arancione, perennemente incazzato!
Geppo: CAPOLAVORO ASSOLUTO!!! Il mio miglior Franco e Ciccio movie di sempre. È uno dei pochi film che secondo me fa ridere dal primo all'ultimo minuto! Le gag comiche sono infinite... "La festa della contessa", per esempio: ogni volta che rivedo questa scena ho le lacrime agli occhi. W Franco e Ciccio, che con la semplicità riuscivano a fare film che ancora oggi fanno ridere e rilassare.
Gestarsh99: Ambra, all'epoca, pur di scrollarsi l'infantile clichè della "ragazzina imbecillotta di Non è la Rai", accettò con incontenibile entusiasmo il progetto di questo film per la tv: fare l'attrice era stata sempre una delle sue aspirazioni. Del grave errore commesso se ne accorse troppo tardi, ripudiando in diretta il film prima della messa in onda. Una versione borgatara di Cenerentola, disastrosa sotto qualsiasi profilo la si osservi: grandi caratteristi in miseria, visione datatissima e surreale della nobiltà, moraline penose a far da concime su tutto...
MEMORABILE: Guido Nicheli ambasciatore della Bassa Sassonia...
Sabato, 12/06/21 ALLE ORE 12:30 12:30 su Rai Movie
Galbo: Bel film tratto da un romanzo di Veronesi; il tema non è tanto l'elaborazione del lutto quanto la difficoltà di rapportarsi al dolore e agli altri esseri umani in caso di gravi eventi che devastano le vite. Il protagonista trova riparo all'ondata che lo investe fermandosi e osservando il microcosmo che lo circonda, adottando nello stesso tempo un atteggiamento protettivo nei confronti di chi dipende da lui (la figlia principalmente ma non solo). Bravissimo Moretti.