I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 17/05/21 A Domenica, 23/05/21
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Gestarsh99: Quasi sicuramente è il film con Totò più popolare, trasmesso e ritrasmesso a ciclo continuo in tv e sempre con gradimenti di ascolto elevati e costanti. Un prodotto costruito all'epoca soprattutto per lanciare nel mondo del cinema il volto della luccicante e solare Dorian Gray, oltre che la voce calda e vibrante del bravo Teddy Reno. Col tempo però, quelli che dovevano essere semplici siparietti comici a supporto dell'innocuo sentimentalismo della storiella centrale, sono irresistibilmente divenuti il vero geniale motivo d'interesse dell'intera messinscena.
MEMORABILE: La storica dettatura della lettera di Totò a Peppino: "Punto... due punti... ma sì, fai avvedè che abbondiamo. Abbondandissis adbondandum!"
Lunedì, 17/05/21 ALLE ORE 09:30 09:30 su Rai Storia
B. Legnani: Mediocre parodia de Il Gattopardo. Ci sono anche cose "non basse" ("morto mi farebbe... Senso" - la carrozzella lungo la scalinata - Vianello è "Baldigari", nome da anagrammare), forse non capite dai tifosi di Franco e Ciccio, in questo film il cui grande e salvifico successo, al di là del richiamo della pellicola parodiata, pare oggi inspiegabile. Bonucci guarda in macchina, come Oliver Hardy, ma l'esito è diverso...
Lunedì, 17/05/21 ALLE ORE 10:10 10:10 su Rai Movie
Gestarsh99: Tecnicamente parlando, in questa seconda avventura giraldiana Corbucci si defila abbastanza dal tenore prettamente poliziesco del primo capitolo, amplificando sia il volume delle scurrilità verbali che la sostanza dei siparietti da barzelletta. Calma piatta invece per ciò che concerne il copione, con la solita banda di ladruncoli di borgata che si inguaia sfruculiando il potentone a stelle e strisce di stanza in Italia. Piccola apparizione per Bombolo, che dal terzo episodio in poi diverrà presenza comica fissa destinata a incassare improperi, manrovesci e pedate nel didietro dal compagnone Milian.
MEMORABILE: "Ah cammeriè, arriva 'sta pizza?"; Bombolo costretto a rimangiarsi a tavola il "prodotto" del suo sfregio domiciliare...
Caesars: Il pregio maggiore del film è di essere ambientato in Val d'Aosta e quindi la fotografia può regalarci bellissime immagini di questa regione. Per il resto un film abbastanza esile che comunque si può vedere tranquillamente; forse uno dei migliori di Nuti. Ornella Muti come al solito si fa ammirare più per la sua bellezza che per la sua recitazione.
Saintgifts: Buon film di guerra, considerato il migliore di Fuller, che narra la vicenda dei 3000 volontari guidati dal generale Merrill in Birmania. Reso bene lo sforzo che i militari sono chiamati a fare quando dopo marce estenuanti e battaglie viene negato loro l'avvicendamento e devono proseguire, ormai scoperti dai giapponesi. Le battaglie difettano solo per come attaccano i giapponesi che, in qualche occasione avanzano insensatamente facendosi falcidiare troppo facilmente; molto buona invece quella tra i blocchi di cemento. Superlativo Chandler.
MEMORABILE: La commozione dei sergente Kolowicz (Claude Akins) quando la vecchia birmana gli porge una tazza di riso.
Panza: Un Io, Chiara e lo scuro 2.0. Dopo essere stato bastonato per OcchioPinocchio, Nuti prende una pausa di riflessione e si ripresenta riprendendo i temi al pubblico più cari, centrando l'obiettivo. La storia ha la sua attrattiva grazie a qualche gag centrata e a una regia alla ricerca di inquadrature di ampio respiro. La Ferilli è comunque da urlo, riuscendo anche a recitare in maniera convincente. Simpatiche le parti affidate al grande Novello Novelli. Musiche sempre del fido fratello, ma qui meno adatte al contesto. Non male.
Galbo: Caccia della marina americana ad un sommergibile che trasporta un decodificatore utile per rintracciare gli spostamente dei temibili U-boat nazisti. Tra i film di ambientazione sottomarina, U-571 di Jonathan Mostow è uno dei più riusciti. Sebbene storicamente non correttissimo (la vicenda è reale ma i protagonisti non furono americani ma inglesi), il film è molto ben realizzato e avvincente. Il regista riesce a rendere bene il senso claustrofobico delle profondità marine e la tensione delle azioni di guerra. Buono il cast.
Lunedì, 17/05/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Cotola: Grandissimo film western che affronta alcuni dei temi e delle situazioni tipiche del
genere e del cinema americano: l'individualismo, il self-mademan, il sognoimpossibile, l'amicizia virile, il fiume, il trasferimento della mandria (mai vista una cosa imponente), e tanto altro. L'andamento è come quello del fiume o della mandria: a tratti lento ma comunque avvolgente, a tratti impetuoso e trascinante. Grandioso Wayne ma Clift (appena al suo secondo film) già non gli era da meno. Manca un filino al capolavoro, forse per colpa di quel finale troppo ottimista. In ogni caso imperdibile.
Markus: Bisogna stare attenti a dare della "checca" in diretta tv: ci si ritrova - da etero - ad allenare una squadra di pallanuoto... gay! Il succo del discorso è l'ormai nota questione della battuta sessista da far pagare a chi l'ha detta, come a dire che i tempi del "finocchio" e giù tutti a ridere è finito da tempo. Giusto così, ma il film è parecchio scarso: non convince né sul fronte mentale né in quello agonistico; resta quindi solo una pellicola girata con garbo ma scarsa di contenuti e anche di momenti davvero coinvolgenti. Ci si trascina senza nerbo in una vicenda scontata.
Lunedì, 17/05/21 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 1
Gestarsh99: Thriller spionistico oltrecortina che ha in tutto e per tutto l'aria d'un tech-noir fantapolitico. Debuttante in solitaria alla regia, Leitch sposa poligamicamente il neonismo stylish refniano e i contorcimenti balistico-marziali ligi al Besson-touch, ricostruendo nei giorni storici del Mauerfall quel venefico nido di vespe tra servizi segreti inglesi, tedeschi, sovietici e francesi. Opera che sa intortar bene, perché assai più lineare, accademica e saldamente imbullonata ai cliché di quanto vorrebbe in fondo far creder il suo intrichìo di matchballs, plùrimi voltafaccia e fùlmina in clausola.
MEMORABILE: Il coreografico e ferocissimo combattimento tra le scale del palazzo (anche candidato come "best fight scene" agli "MTV Movie & TV Awards" del 2018).
Camibella: Un attore disoccupato per tirare a campare si traveste da donna per ottenere una parte in una fiction televisiva, si innamora di una giovane collega e viene corteggiato dal padre di lei. Metti insieme un regista superlativo come Pollack e un attore immenso come Dustin Hoffman in una commedia degli equivoci ove il travestimento è sempre sinonimo di divertimento e otterremo un film delizioso ed elegante, mai scurrile e pieno di situazioni esilaranti. Solo un Oscar vinto (Jessica Lange), ma ne avrebbe meritati molti di più.
MEMORABILE: Il finale con Hoffman che sveste i panni di donna in diretta televisiva.
Herrkinski: Certo è un film che va visto senza pretese, ma non per questo è del tutto disprezzabile. Mix riuscito tra teen-comedy anni '80 (anche a causa dei classici Haim e Feldman) e horror vampiresco con contorno di iconografia punk, "Ragazzi Perduti" è un film davvero godibile, con parecchie sequenze azzeccate ed effetti speciali all'altezza (spesso anche parecchio splatter). Grande il giovane Kiefer Sutherland, a suo agio nel ruolo di leader dei cattivi e ottime musiche (sia il tema principale che i brani degli INXS). Gloriosamente '80s.
Lunedì, 17/05/21 ALLE ORE 22:50 22:50 su Paramount channel
Markus: Un ragazzino deve abbandonare il suo pastore tedesco di nome Rainy in Louisiana perché i genitori son costretti a trasferirsi per lavoro a New York, ma il cane li raggiungerà. Favoletta per bambini con il nostro fido amico che si giostra in situazioni limite a dir poco incredibili. Pellicola assai scarsa destinata alle famiglie in cerca di un sano disimpegno e una facile lacrima. Freud diceva: "Il sentimento per i cani è lo stesso che nutriamo per i bambini". Questo film, qualora ce ne fosse bisogno, lo dimostra ancora.
Lunedì, 17/05/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai Premium
Lucius: Uno strano delitto apre la vicenda: una ragazza viene trovata assassinata vicino al mare, vestita da uomo; partono le indagini. La regia è quella che è, la fotografia latita, ma le indagini si intrecciano con una trama che appassiona. Si potevano evitare alcune cadute di tono da caserma, ma nel complesso, grazie anche agli attori protagonisti (sugli altri sorvolo), il prodotto risulta dignitoso. Trieste fa da cornice ad un prodotto di rottura, che sdogana l'omosessualità maschile in prima serata. Chi ha ucciso la ragazza? E perché?
Belfagor: Realista nella realizzazione e soprattutto nella concezione di base: Milk, ben lungi dall'essere un infallibile supereroe, è qui ritratto in tutte le sue sfaccettature (e la bravura di Sean Penn sta proprio nel calarsi pienamente in ognuna di esse). Ciò nonostante, nulla viene tolto alla potenza del suo messaggio e del suo esempio, che può anzi essere espresso senza retorica. Ottimo lavoro anche da parte del resto del cast, specialmente Franco e Brolin. Un film "classico" per Van Sant, davvero apprezzabile.
MEMORABILE: Il riflesso della scena del crimine sul fischietto.
Lunedì, 17/05/21 ALLE ORE 23:35 23:35 su Rai Movie
Rambo90: Western dallo spunto abbastanza interessante, con la riuscita figura dell'antagonista che si ostina a proseguire una guerra ormai finita, ma con una sceneggiatura non sempre all'altezza. Hamilton risalta più di Glenn Ford, che parla poco e in fondo si vede a singhiozzi, perché la maggior parte delle scene sono a favore dei sudisti in fuga. Il ritmo è sostenuto ed è un peccato che la regia sia un po' incolore, perché poteva uscirne un piccolo gioiello. Non male.
Buiomega71: La versione che amo di più in assoluto, ex aequo con il Nosferatu herzoghiano. Per nulla ruffiano (come lo sarà il Dracula di Coppola), accarezzato dalla magnifica fotografia di Gilbert Taylor e dalla musica di John Williams. Badham si conferma regista sensibile e visionario (il ragno sulla ragnatela dall'alto dell'inquadratura), con picchi horror notevoli (le vampire piuttosto feroci e con ottimi make up). Di culto le scene d'amore con luce rossa sparata al massimo. Langella non incute molto timore, ma il film è una gioia per gli occhi.
MEMORABILE: Il finale sull'albero della nave, una diversa rappresentazione sulla fine del conte Dracula.
Martedì, 18/05/21 ALLE ORE 01:00 01:00 su Rai Movie
Homesick: In origine Brass aveva pensato ad un western “weird”, sperimentale e fumettistico, ma in fase di montaggio venne in gran parte modificato rendendolo simile a tanti altri film del genere. La peculiarità sta nel montaggio frenetico, in momenti bondage (la donna nuda legata al palo), nei dialoghi coloriti di messicanismi e in una fotografia dai toni a volte scarlatti e roventi. L’impiccagione anticipa il flashback C’era una volta il West. Musiche simil-morriconiane di Nini Rosso.
MEMORABILE: I ritratti del Grande Concho alle pareti.
Daidae: Alquanto banale film di Fidani. La Fani, pessima in altre opere, è perlomeno digeribile in qui, deprimente il resto del cast (in particolare quello maschile). Filmetto che si può guardare a patto di non attendersi troppo, vicino alla mediocrità ma non male.
Martedì, 18/05/21 ALLE ORE 07:00 07:00 su Rai Movie
Reeves: Siamo in zona neorealismo rosa, con le speranze dei giovani, l'arte di sopravvivere e le piccole cattiverie di chi ha i soldi. Però Sordi come al solito riesce a imprimere un ritmo incredibile a tutta la vicenda, rendendola piu moderna. Gli altri attori piu o meno se la cavano, ma Stoppa primeggia e Sergio Tofano imprime una caratterizzazione forte all'assistente di Sordi, soprattutto nel dialogo completamente surreale con il prete.
MEMORABILE: Il prete che ascolta la "confessione" di Sordi e il suo "transfert" con Tofano.
Martedì, 18/05/21 ALLE ORE 10:30 10:30 su Rai Movie
Gestarsh99: La commedia poliziesca all'insegna della battutaccia dissacrante svolta con effetti curiosi nel thriller all'italiana, esibendo però un Giraldi meno infallibile che in passato, più volte gabbato dalla fine scaltrezza britannica di una spalla arguta come David Hemmings, qui appaiato assieme al protagonista in una strana coppia fonte di saporiti duetti. Il miglior episodio della saga, in cui la ricetta corbucciana a base di scazzottate da saloon, intercalari coloriti e maccheroni-police mantiene un grado di rosolatura ottimale, senza scuocere nella ripetitività che minerà alcuni dei sequel a venire.
MEMORABILE: Le truffe messe in atto da Milian ed Hemmings nella loro utile trasferta a San Francisco...
Pigro: La vita di Mosè in una spettacolare realizzazione targata dal più grandioso dei registi hollywoodiani, Cecil B. De Mille. La fedeltà biblica, canalizzata dalle regole del grande cinema, è il perno per un imponente affresco su cui eccelle Heston, circondato da ottimi comprimari (notevole Brynner) e migliaia di comparse. La cosa straordinaria è che l'enfasi, l'oleografia, la retorica e l'eccesso riescono a far filtrare in questo kolossal anche un sincero afflato epico-religioso. Tra tutte le scene, mitica è la traversata del Mar Rosso.
Caesars: Altro buon connubio tra Robert Redford e Sydney Pollack, questo western anomalo. Oltre che per l'ottima interpretazione dell'attore principale, la pellicola sa farsi valere per una sceneggiatura assai valida sorretta da una stupenda fotografia. Film come questo si potevano realizzare solamente nei "mitici" anni settanta e contribuiscono notevolmente ad accrescere il rimpianto per un certo tipo di cinema che non esiste più. Straconsigliata la visione.
Martedì, 18/05/21 ALLE ORE 19:10 19:10 su Cine 34
Gestarsh99: Il prototipo dei Pierini-fake ha i connotati scarsi del brevilineo Esposito, mini-Rascel sboccato e malefico, in un ruolo ben lontano dalla focalità del suo immediato ispiratore. L'inventario del film pare invece svaccarsi tra carab(b)inieri da barzelletta e macchiettismo vernacolare centrosudista: Terzo fa il maresciallo tartaglione, Adriana Russo la ciociara molto Lollo-ma-tutt'altro-che-frigida, Ciardo l'apulo-saudita dal gergo incomprensibile e Ghiani, ça va sans dire, il "sardo di comprendonio". Tra mega-peti, archeo-battute e fredduracce ibernanti, ogni tanto una risata di pietà scappa.
MEMORABILE: Nino Terzo che esclama: "Attenzione: ho bisogno un tappo!" (sic!); Ghiani che prova a potare l'acqua del rubinetto con le cesoie...
Martedì, 18/05/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Paulaster: Nella cittadina perfetta del titolo la tranquillità viene interrotta dall’arrivo di una famiglia nera e da un crimine. Ambientazione alla Truman show (curata anche nella fotografia) in cui Clooney non riesce a saldare la componente razziale coi vari assassinii. Discreto nei primi sviluppi che aggrovigliano la storia, perde mordente proprio verso la fine (pasticciato il ruolo del bambino che assiste in pratica a tutto). Damon fa il minimo e la Moore ricalca il ruolo di The hours. Il momento migliore è con l’investigatore dell’assicurazione.
MEMORABILE: Il confronto all’americana alla polizia; Gli spari attraverso il materasso; L’incidente della macchina contro il camion.
Martedì, 18/05/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Gestarsh99: Esordio al fulmicotone quello della coppia registica più irriguardosa e sconveniente d'America, che parte subito in quarta con una commedia degli equivoci scorrettissima ed iper-demenziale, trascinata e sballottata a destra e a manca dai "calatissimi" Carrey e Daniels a suon di sganassoni uro-fecali e calembour mongoflettici di bassissima lega. Nessun background a giustificare l'incoscienza decerebrata ed esasperante dei due madornali idioti protagonisti, sguinzagliati senza tante cerimonie in medias res a detrimento di qualsiasi galateo audio-visivo. Sinapticamente nefasto.
MEMORABILE: La minzione in bottiglia on-the-road di Carrey; la crepitante e fragorosa evacuazione post-purga di Daniels; il "patchwork avicolo" venduto al bimbo cieco...
Galbo: Commedia francese di grande successo in patria, diretta e interpretata da Josiane Balasko. L'autrice, che racconta di uno strano ménage tra una casalinga, il marito e una lesbica di cui la donna si invaghisce. Un film apparentemente trasgressivo ma piuttosto convenzionale nella caratterizzazione dei personaggi e tuttavia piacevole per la discreta qualità della scrittura oltre che per la bravura e la simpatia dei tre protagonisti.
Martedì, 18/05/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Enzus79: Film basato su di un personaggio radiofonico, intrattiene e discretamente diverte, ma purtroppo alla fine lascia con l'amaro in bocca: è il solito "carrozzone" di azione e gag, senza un filo narrativo che si avvicini alla logica. Da un regista quale è Gondry ci si aspettava decisamente qualcosa di meglio. Seth Rogen è simpatico, ma chi convince di più è la sua spalla Jay Chou.
Martedì, 18/05/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Digital: Una bella sui quaranta lascia il lavoro per intraprendere una carriera in un’importante agenzia di finanza. Di film caratterizzati dal protagonista che arriva al successo partendo dal basso se ne son visti a bizzeffe e questo è solo l’ultimo esempio. Niente di trascendentale; tuttavia, malgrado la semplice morale di fondo e snodi narrativi ampiamente pronosticabili, si guarda senza sbuffare eccessivamente. La Lopez è sempre uno splendore e la pellicola, se la si inquadra nella giusta prospettiva, può garantire un discreto intrattenimento.
Galbo: Una storia di razzismo e ottusità bigotta raccontata in un film che rifugge il clamore e sceglie i toni pacati della forza del diritto, con una regia dal taglio decisamente intimista. Ne deriva un film godibile e lineare su una vicenda che pare incredibile sia davvero avvenuta, ma che ha fatto la storia. Ottima la ricostruzione ambientale. I protagonisti sono bravi e credibili, così come il resto del cast. Un buon film.
Redeyes: Pellicola curata che tratta la situazione dei fattori alle prese con la crisi dell'agricoltura, ma sopratutto con il Credito agrario. Efficace il parallelo crisi economica e familiare, ben resa da Shepard e Lange, assolutamente in parte. La regia è attenta e cattura uno squarcio di America con una bella fotografia. Finale non deludente.
Martedì, 18/05/21 ALLE ORE 23:15 23:15 su 20 Mediaset
Rambo90: Essenzialmente un film sentimentale nascosto da una trama fantascientifica (tratta da un racconto del grande Dick), ben diretto da Nolfi e davvero appassionante. Il meglio lo offre l'ottima interpretazione di Damon (ma anche la Blunt e Stamp sono bravi) e il ritmo, pur se con qualche lentezza, riesce a coinvolgere a dovere. Ovviamente la storia è originalissima (non sapendola, all'inizio mai mi sarei aspettato quello che sarebbe accaduto) e il finale moraleggiante l'ho apprezzato molto. Notevole.
Martedì, 18/05/21 ALLE ORE 23:25 23:25 su Cine 34
Caesars: Film che vive esclusivamente sulla performance attoriale di Sordi, semplicemente perfetto per il ruolo. Per il resto, pur sceneggiata da alcune delle migliori penne del periodo, la storiella non regala grandi emozioni; in aggiunta a ciò è da segnalare che, per allungare il brodo, ci sono alcuni momenti tirati troppo per le lunghe o francamente evitabili (vedi il numero musicale di Abbe Lane). Insomma, un prodotto non certo brutto, ma con resa inferiore alle potenzialità in gioco.
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 00:30 00:30 su Rai Movie
Galbo: Film efficace ed inquietante ritratto dei tempi del socialismo reale della DDR. Senza cedere nelle facili spettacolarizzazioni, il regista ci trasporta nell'abisso delle aberrazioni del comunismo con un racconto asciutto magnificamente interpretato e dotato di una sceneggiatura di ferro. I protagonisti sono semplicemente perfetti, nelle loro parti. Da vedere come una lezione di storia.
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 02:50 02:50 su Cine 34
Lucius: Sospeso in un clima di kammerspiel, recitato con grande vigore espressivo, si discosta dal cinema impegnato di De Santis pur restando godibile per l'intera durata. Da un lato l'amore coniugale, dall'altro quello eccitativo, che qui ha il volto della Miletic, molto similare alla Marion di Psyco. L'alcova: una garçonnière nel centro di Roma. La sequenza dell'hula hoop, nonostante la valenza evocativa, è del tutto inadatta al momento in cui è inserita. Il tradimento è un'arma a doppio taglio, può ferire, ma non necessariamente uccide. Intimista.
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 02:56 02:56 su Rete 4
Geppo: Spensieratezza, tante belle canzoni, balli, feste, spiaggia e mare sono gli ingredienti di questo film, che tutto sommato si lascia vedere con piacere. Racconta di un'estate negli anni '60 (anche se a rivederlo oggi ricorda più l'estate degli anni '80) e nel cast figurano grandi caratteristi come Mario Carotenuto e Gianni Agus (qui davvero bravi). La colonna sonora è curata da Edoardo Vianello, Peppino Di Capri e Little Tony, presenti anche nel film nella parte di loro stessi. Ci sono anche Carmen Russo e un giovanissimo Sebastiano Somma. Non è male.
MEMORABILE: La telefonata di Olimpia Di Nardo. Little Tony che canta "Tutti frutti".
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 06:55 06:55 su Rai Movie
Renato: Il film sulla guapparia per eccellenza. Diretto con buon piglio da un regista ultrasessantenne qui alla sua ultima regìa, fece da apripista ad un certo cinema di successo negli anni a venire. Il personaggio di Merola segue un percorso piuttosto classico, il film non è ancora costruito interamente su di lui ma funziona comunque molto bene. Parecchie le canzoni e grandissimo il finale "curtiello cu curtiello".
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 07:00 07:00 su Cine 34
Gestarsh99: Proprio come il Nero de L'istruttoria è chiusa, Gemma è un'altro rametto finito tra le ruote dentate dell'apparato malavitoso: dalle recluse oscurità penitenziarie ci si sposta però all'aria aperta di una Palermo piccola, distratta e insignificante. L'assenza di allacciamenti testuali alla politica o alle isituzioni non fa che avallare lo strapotere di una presenza criminosa vessatoria ma anche sfuggente e semi-invisibile. Resta in ultimo lo stereotipo dell'uomo siciliano qualunque, costretto di giorno in giorno a giocarsi e ricomprarsi la vita al banco dei pegni parastatale della mafia.
MEMORABILE: La sensibile e appropriata trasparenza emotiva della nivea Eleonora Giorgi; Il colpo di scena nel bagagliaio...
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 08:40 08:40 su Rai Movie
Puppigallo: Il classico cacciapalle montato, gonfio e tronfio, che finirà quasi regolarmente col fare figuracce. Verdone è in grande forma, la sceneggiatura è quello che è, ma i momenti divertenti sono numerosi (scartato al provino, gli scambi Verdone-Sordi, o Verdone-ragazza, all’inizio). Sordi (“avvocato”) disegna un piacevole personaggio sopra le righe e la narrazione ha poche pause (rallenta un po’ quando lei a casa di Verdone, o quando sono al mare). E poi, vedere come gioca a flipper il protagonista, non si scorda più. Davvero niente male.
MEMORABILE: Il piano prestabilito, con incidente per l’assicurazione; e Sordi che gli raccomanda: “Sbatti il fianco sinistro, quello della milza”.
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 09:00 09:00 su Cine 34
Homesick: Ennesima riproposizione/variazione delle avventure dell'impareggiabile cane, sempre alle prese con nevi, orsi, altri cani, bambini in pericolo, assassini e furfanti vari. La sceneggiatura è banale e ripetitiva, Merli meno convincente del solito nelle scene d'azione,supervisionate da un maestro d'armi doc come Stefanelli. Bravi Silva e Palmer, ma il merito maggiore va al bel pastore tedesco Sacha, nel ruolo di Zanna Bianca. Solo per appassionati.
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 14:50 14:50 su Cine 34
Ciavazzaro: Diretta dal buon Nichetti, una fiction davvero brutta. Massimo Ghini in queata occasione fatica davvero nel dare una buona prova recitativa, la storia è pessima, approssimativa (con gran finale, magari...). Il cast secondario non aiuta (forse la Autieri soprattutto come presenza, ma non basta). Bocciato senza speranza.
Ruber: Pallida pellicola in cui il denaro per sbarcare il lunario dopo la perdita del lavoro diventa il soggetto principale. La messinscena non è delle migliori, tuttavia si segnalano dei buoni momenti action che inalzano dal torpore generale. La sceneggiatura, povera di idee, vede il protagonista farsi rubare da due ragazzini una cospicua somma di denaro destinata a un cartello della droga. Cast senza infamia e senza lode che si attiene al compitino, frutto anche di dialoghi troppo scontati. Qualche sparatoria e inseguimento non lo salva.
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 16:40 16:40 su Rai 4
Galbo: Piacevole commedia tipicamente made in USA ben diretta (praticamente senza pause di sorta) da Delbert Mann. Protagonista un agente pubblicitario che entra in rotta di collisione con una sua concorrente. Attori in forma smagliante, specie Doris Day allora all'apice della carriera. Oltre a divertire il film è l'occasione anche per una (garbata) satira del mondo della pubblicità.
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 17:40 17:40 su Rai Movie
Galbo: Film dedicato (come altri due precedenti) alla mitica cavalleria americana. L'elemento di spicco è il rapporto tra l'anziano militare (splendidamente interpretato da un già maturo John Wayne) e il giovane ufficiale inesperto. Straordinari i paesaggi della Monument Valley, efficacemente fotografati (come già nell'ottimo Sentieri selvaggi). Alcune scene sono da storia del cinema.
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 19:10 19:10 su Cine 34
Herrkinski: Notevole performance comica per l'Abatantuono prima maniera, qui spalleggiato dalla star del periodo Laura Antonelli. La "strana coppia" tutto sommato funziona, anche se a tenere in piedi la baracca è sempre la comicità straripante e strampalata del comico milanese; e a proposito di milanesi, come non citare l'apparizione del mitico Guido Nicheli, qui particolarmente ispirato. Il film fila via liscio e strappa parecchie risate, senza scadere eccessivamente in volgarità; bravo Abatantuono nel dare varie sfaccettature al suo tipico "terrunciello".
Galbo: Trhiller ma anche (non molto velata) critica al sistema politico, sicuramente uno dei film migliori di Pollack. La fuga disperata di Redford dalle cellule deviate della cia è resa grazie ad una sceneggiatura ed una regia impeccabili, oltre che ad una delle migliori prove del Redford attore. I tre giorni del condor si inserisce in quel filone cinematografico degli anni '70 fatto di impegno ed evasione insieme che il cinema di Pollack ha mantenuto negli anni fino al recente The Interpreter.
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Rai 4
Herrkinski: Discreta variazione su temi classici della cinematografia crime/noir; una storia tra trafficanti di droga, infiltrati e poliziotti corrotti che risulta interessante più che altro per lo spunto sul tema dell'amicizia fraterna e per il twist a metà film, improbabile ma in grado di mantenere alta l'attenzione. Violenza piuttosto spinta, con sanguinosi scontri a mano armata e regolamenti di conti cruenti; le quasi due ore di durata non sono del tutto giustificabili e nel complesso la sospensione dell'incredulità è necessaria; comunque non male.
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Pigro: Dio ordina a un politico vanitoso di costruire una nuova arca della salvezza. Alcuni spunti sono carini, alcune situazioni simpatiche: questo è ciò che rende passabile questo film. Per il resto, la storia è mal impostata (favola? apologo? divertissement?), poco equilibrata, con oscillazioni dal demenziale al moralistico, con uno sviluppo finale che, a parte la gag (pur prevedibile) dell’attesa della pioggia, scivola nella pacchianata e nella retorica (che comunque è spesso presente in salsa evangelica). Sciocchi ma carini i titoli di coda.
Caesars: Un buon film, probabilmente ottimo, che però mi ha sempre lasciato leggermente perplesso. Non so esattamente cosa gli manchi, o cosa abbia, per non farmelo giudicare un capolavoro, ma a me il film piace senza riuscire però ad entusiasmarmi. Mi manca la conoscenza del testo da cui Coppola è partito ("Cuore di tenebra" di Joseph Conrad) e questo è sicuramente un mio limite, comunque non posso non notare come il film sia girato benissimo e altrettanto ben interpretato (Marlon Brando è letteralmente superlativo e anche la fotografia è stupenda). Da vedere.
Mercoledì, 19/05/21 ALLE ORE 23:10 23:10 su Rai 4
Gestarsh99: Si "ricomincia da capo" in questo piccolo fantadramma canadese, insolitamente ambientato in un centro di recupero per tossicodipendenti. Tre i personaggi coinvolti nel time-loop, prigionieri di un ciclico mercoledì in perenne azzeramento e ripartenza. Diverrà per loro un incubo senza uscita al limite dell'autoannientamento, fra deliri di onnipotenza e messa in pratica di ogni nefandezza criminale. Le situazioni non sono granché interessanti e si procede per ridondanze, con l'esortazione ultima ad assumersi responsabilità importanti superando i blocchi mentali per decisioni nette e coraggiose.
Von Leppe: Film vampirico erotico, molto ben fatto, protagonisti un Mark Damon tenebroso e ottocentesco in un doppio ruolo e Rosalba Neri in quello della Contessa Dracula, molto azzeccata per la parte e ispirata al personaggio di Erzsebet Bathory (bella la scena del bagno nel sangue). La trama ruota intorno a un fatidico anello dei nibelunghi da cercare in Transilvania. La parte finale è ottima e solleva di molto la qualità del film, fatto con pochi soldi e girato in Italia.
Gestarsh99: Il comico e il tragico, analoghe facce kafkiane dell'assurdo, trascolorate nelle farragini paradossali di certo apparato giuridico-penitenziario all'italiana. Visione che procura un forte carico di scoraggiamento e drammatico disagio, dacché Sordi come da copione mette in moto quella nevrotica, penata macchina attoriale abile a tendere un filo diretto di identificazione con lo spettatore, che da par suo si ritrova - quasi fisicamente - a sudare, soffrire e costiparsi lungo tutta la "via trucis" del protagonista. S'inizia sogghignando spaesati e si finisce deglutendo ogni più amaro avvilimento.
MEMORABILE: Sordi umiliantemente scortato in stazione assieme agli altri detenuti sotto lo sguardo implacabile della gente; La deportazione "auschwitziana"...
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 02:35 02:35 su Rai Movie
Bubobubo: La piccola Luciana la comunione non la vuol fare: come il defunto padre e il goffo fratello Arturo è comunista di ferro, unica compagna in un partito che celebra di riflesso la corsa allo spazio ma sembra dimenticarsi delle sovrastrutture sociali. L'esordio alla regia di Susanna Nicchiarelli è un Bildungsroman attentissimo alla ricostruzione ambientale, che affronta con delicatezza l'adolescenza tempestosa di un personaggio fuori dagli schemi (libero socialmente e sessualmente, senza timori verso l'autorità costituita). Piccolo grande ritratto di un'Italia contro ormai perduta.
MEMORABILE: Le sequenze iniziali; Le frizioni con il patrigno Armando (Rubini); Spedizione punitiva alla sede del PSI.
Rambo90: Molto più noioso e puerile del precedente. Il plot ruota ancora una volta attorno a un tesoro che vogliono in tanti, il russo è idealmente sostituito da uno scozzese e le risse (mal orchestrate) si sprecano. Si ride poco e il personaggio di Alleluja viene sopraffatto da una serie di macchiette di contorno sguaiate e sopra le righe. Anche la regia manca di ritmo e così alla fine c'è davvero poco che rimane impresso.
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 03:55 03:55 su Cine 34
B. Legnani: Narrativamente povero, se si esclude l'episodio con De Sica, conta più che altro o per il nostalgico o per l'amante degli spettacoli e delle canzoni del tempo che fu. Il cast è godibilissimo ed e nettamente superiore a ciò che viene messo in scena, a parte qualche fase della coppia De Sica-Padovani, con il numero "Balocchi e profumi" inframmezzato da insulti reciproci, cantato dal primo con istrionismo irresistibile. Che la censura fascista fosse sessualmente meno chiusa di quella democristiana (episodio con Rascele/Rascel) è cosa nota.
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 06:40 06:40 su Cine 34
Il Dandi: Gradevole opera giovanile di Scola che tenta di traghettare la commedia all'italiana del boom economico (il fortunato titolo è una delle trovate migliori) verso i territori più internazionali della commedia brillante (non sempre riuscendovi). Il meccanismo alla lunga si fa ripetitivo e non reggerebbe senza la febbrile eloquenza di Gassman, che nei panni del rampollo aristocratico scapolo e donnaiolo condannato dal suo blasone a un'eterna adolescenza ci sguazza a meraviglia.
MEMORABILE: Le telefonate di Gassman al nonno.
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 06:50 06:50 su Rai Movie
Daidae: Mi è piaciuto tantissimo. Abatantuono è irresistibile con la sua classica parlata e sforna simpatiche battute. La Fenech è sempre un belvedere con quel fisico pieno e prorompente; perfetto Enrico Maria Salerno e ottima la regia del valido Steno (un po' meno validi saranno i figli negli anni a seguire). Vengono omaggiati/citati personaggi esistenti come la Fallaci (qui chiamata Orietta Fallani) e classici del cinema italiano e non (Shining, Profondo rosso e Il gatto a nove code). Da vedere.
MEMORABILE: Abatantuono: Si toglie la tonaca di Monza.
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 08:30 08:30 su Cine 34
Fauno: Agli spy-movies non sono affezionato, ma davanti a una chicca del genere mi inchino eccome... L'organizzazione del piano è a dir poco magistrale e lascia a bocca aperta; lo sfondo è composto da cambi di ambientazione, ritmo sempre alto, musica splendida, personaggi memorabili (Barnard e Ferenc su tutti); lo spirito inglese viene trapiantato al meglio: la determinazione è glaciale, ma i risvolti sono spesso grotteschi e mirabolanti. Ciò che incanta è questa perfezione semplice, linare, come il miglior orologio svizzero... Veramente al bacio!
MEMORABILE: Straordinario il cazzottone durante il ballo, ma anche il bloccaggio di Celi nella metropolitana.
Reeves: Pensare che dietro le cascate di Monte Gelato si nasconda una regina cattiva con tanto di telecamere a circuito chiuso è solo uno dei motivi di fascino di questo tardo mitologico, che per creare attenzione (il pubblico stava passando ad altri generi, soprattutto al western) raddoppia addirittura i muscolosi protagonisti. Semplice, ma proprio per questo affascinante.
MEMORABILE: "Anche noi abbiamo qualcuno che ci aspetta": i due fratellini si congedano.
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 09:36 09:36 su Cine 34
B. Legnani: Iper-vanzinistico. Talora fatuo, talora divertente. Talora arrangiato, talora ineccepibile. In una parola: la disuguaglianza fatta film, con momenti incredibili, come la porno-epifanìa (non è una bestemmia: chi non ci crede consulti il dizionario) di Edelweiss e di Eva Henger. Non so perché, ma il giro d'Italia dei vari episodi m'ha rammentato i cinegiornali LUCE, con le folle nelle varie piazze d'Italia ad ascoltare gli altoparlanti collegati con Piazza Venezia.
MEMORABILE: L'episodio marchigiano, familiare e jessicante.
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 10:40 10:40 su Cine 34
Giùan: Con questo film Avati si conferma l'unico Maestro del cinema italiano (giovane o vecchio, buono o cattivo), realmente avido di storie e di Storia (quella che passa per la quotidianità dei tanti). Sullo sfondo della Bologna tra fascismo e dopoguerra, fotografata come una cartolina d'antan da Rachini, si muovono immobili la figlia Rohrbacher e il papà Orlando, osservatori atoni di una realtà alla quale non vogliono adeguarsi e che attendono corrisponda a loro. Grandi prestazioni d'attori (sorprendenti Neri e Greggio) ma troppa puzza di letteraria naftalina.
Galbo: Deve molto ad Alfred Hitchcock questo thriller di Edward Dmytryk, oltre che per la complessità della trama (il tema centrale è quello dell'amnesia) per la costruzione della tensione e il meccanismo narrativo generale, anche se manca quella componente sottilmente ironica che caratterizza i capolavori del maestro inglese. Buona la prova dei due protagonisti Gregory Peck e Walter Matthau.
Anthonyvm: Più curiosa che davvero interessante la storia (vera) narrata dall'esordiente Billy Ray, che si concentra sul ritratto psicologico del protagonista, giornalista bugiardo e manipolatore meschino, più che sulle questioni etiche e sociologiche riguardanti l'influenza dei media sul pubblico. Forse con qualche minuto di metraggio in più (anche per approfondire il background personale di Glass, di cui poco ci è dato sapere) ne sarebbe uscito un film rilevante, ma anche così com'è resta un prodotto piacevole e memorabile, sorretto da un buon cast.
MEMORABILE: Il fantomatico giovane hacker e le sue capricciose richieste; Glass piagnucola e si mortifica quando il capo lo accusa; L'aula scolastica nel finale.
Caesars: Newman sostituisce Colla per la sua seconda regia. Non sapremo mai cosa sarebbe stato il film con la regia originaria, ma il risultato finale è sicuramente soddisfacente. Storia sobria, senza grandi eccessi né a livello di messa in scena né come trama, ma coinvolgente e, soprattutto, recitata ottimamente da tutti gli interpreti. Si assiste tra l'altro ad una delle morti più "incredibili" mai portate sullo schermo. Molto bella la fotografia che riprende le immense foreste dell'Oregon, dove la famiglia protagonista del film lavora. Davvero buono.
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Galbo: Lo spunto iniziale e la descrizione di una società (futuribile?) che consente una tantum il libero sfogo degli istinti più brutali, sono alla fine la cosa più riuscita del film insieme ad alcune suggestioni visive (il piccolo robot spia che si aggira per casa). Peccato che il film, anche di breve durata, faccia progressivamente stemperare la tensione, ricorrendo agli stereotipi del genere "casa assediata", benché il finale non sia così scontato. Cast ben scelto.
Gestarsh99: Fa meraviglia che un ottimo autore di tutt'altri trascorsi come Neil Jordan abbia voluto provocatoriamente affacciarsi su un filone settantiano così truce e controverso: quello della giustizia privata. Più che a Il giustiziere della notte il film si accosta con lentezza intimistica al quarto capitolo callaghaniano, riproponendo il poliziotto e la giustiziera uniti da un vincolo assai profondo. Non si tratta del consueto timballo edificante che condanna il vigilantismo ed equipara aguzzino primario e vittima vindice ma di un bel sasso in bocca al nostro caro Sistema "evoluto": l'amore, l'istinto e il sentimento sono per natura al di sopra della legge.
MEMORABILE: "Assicurati che sia registrata, una pistola, prima di usarla".
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Caesars: Remake di un classico della fantascienza a sua volta tratto da un romanzo di H. G. Wells. Dire inutile è limitativo: si parte con una storiella d'amore finita male come pretesto per far vagare nel tempo il protagonista. Tutto è girato in funzione degli effetti speciali e non riesce a regalare neanche un pochino d'emozione o di stupore. Mah...
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Digital: Ex agente dell’FBI intende riportare a galla un caso di omicidio irrisolto in cui aveva perso la vita la figlia di una collega. Troverà parecchi ostacoli, ma la sua tenacia lo premierà. Thriller che parte fiaccamente per poi riscattarsi man mano che la storia progredisce, garantendo mistero e suspense. La regia è abile a mescolare le carte in tavola, il che rende il colpo di scena finale spiazzante (sebbene non del tutto imprevedibile). Nel pregiato cast è la Roberts a fornire la migliore performance; bravo Ejiofor, evanescente la Kidman.
Galbo: Gracie Hart, agente dell'FBI diventata famosa in seguito agli avvenimenti del primo film, viene adoperata come testimonial dalla sua agenzia, finchè torna in pista per un caso.Sequel di Miss Detective, Miss FBI è realizzato con pochissima fantasia sulla falsariga del primo film che possedeva una certa freschezza ed originalità che questo episodio perde completamente per diventare una commedia con spunti di film d'azione non particolarmente divertente e con interpreti piuttosto distratti.
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 2
Rebis: Dal dietro le quinte dei Nuovi Padri Fondatori al delirio metropolitano, un incubo inzaccherato di allucinazioni horror e scorci apocalittici: DeMonaco realizza il film perfetto, il migliore della trilogia, carpenteriano nell'anima - l'azione culmina coerentemente all'interno di una chiesa - ossessivo nel ritmo e nel sound design, plumbeo, ideologico, politicamente schierato e manicheo, ma proprio per questo ancor più appassionante. I personaggi sono la quintessenza del cinema d'assedio: e se Leo Barnes non è certo Jena Plissken - ma si difende alla grande - il cuore batte per Laney Rucker.
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Deepred89: Un Eastwood decisamente ispirato (sia dietro che davanti la mdp, dando in entrambi i casi prova di encomiabile sobrietà) rilegge il noir smussandone i toni cupi e violenti, oscillando tra la commedia e il dramma sentimentale, trovando il suo punto di forza nella contrapposizione tra pacatezza e slanci più prettamente di pancia. Confezione senza sbavature, qualche forzatura a livello di verosimiglianza che gioca però a favore del lato umano della vicenda. Secondo tempo in crescendo, che rivela l'anima romantica del suo regista-protagonista.
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 21:30 21:30 su NOVE TV
Gestarsh99: Riposti in archivio i suoi cosmo-visitatori minuti e pacifici, Spielberg passa a rimpastare gli invasori più crudeli dell'intera sci-fi anni '50, cedendo alle blandizie calamitose dei disaster alla Emmerich. Come da tradizione autoriale, i dialoghi sono intrisi di piagnucolanti zuccherosità melodrammatiche e le psicologie dei tre protagonisti, quando non seguono il tabellino dei topoi, sventolano abulicamente nella direzione in cui soffia il vento, animando quadrettini familiari retorici e poco pertinenti. A far da braccioli restan la furba suspense e i subcoscienti allacci a Schindler's list.
MEMORABILE: Gli accenni a Schindler's List: gli sfollati fermi davanti a un passaggio a livello; La pioggia di indumenti; "questa non è una una guerra, è uno sterminio".
Gestarsh99: Tarantino si discosta per un attimo dai bizzarri andirivieni temporali e dalla struttura ad episodi rimescolati/concatenati dei suoi precedenti film per dirigere un'opera dal montaggio canonico, ritagliandosi così tutto il tempo necessario a creare un'atmosfera vintage caldamente soffusa ed approfondire personaggi e situazioni, governati dal sobrio doppiogiochismo di una maliziosa ma castigata Pam Grier. Blaxploitation anni '70, commedia, noir, thriller e sentimento brillantemente disciolti ed amalgamati in quello che è già diventato un classico sempreverde.
MEMORABILE: De Niro e Bridget Fonda che guardano in tv [f=1524]La belva col mitra[/f] di Grieco.
Giovedì, 20/05/21 ALLE ORE 22:50 22:50 su Cine 34
Xamini: Una pellicola che parte come thriller, rivela presto la sua anima di commedia e poi si concede qualche minuto da road movie. Il grande Abatantuono, travolto dagli eventi inattesi della vita, è l'occhio dello spettatore, attonito tanto dinanzi alle meraviglie di Puerto Escondido quanto di fronte alla meravigliosa bizzarria del caso. Salvatores fa un gran lavoro nel ricreare l'atmosfera messicana, ma colui che si deve amare, in questo film, è Carpentieri e il suo eccezionale personaggio sul filo di lana dell'esistenza.
MEMORABILE: Carpentieri quando, con quell'aria trasognata che ammicca a Paolo Conte, accenna un "Messico e nuvole".
Herrkinski: Senza dubbio tra i peggiori film della Guida, mal diretta nel ruolo della suorina veneta con pruriti, poco presente nella prima ora e apprezzabile solo nei due brevi nudi dell'ultima mezz'ora. Per il resto noia a profusione, tra dialoghi di scarso interesse e un cast poco convincente, a parte forse Stander nella parte dello zio-casanova; bella comunque la location finto-sicula, con una fotografia notturna d'atmosfera sia in esterni che in interni. Il finale pessimista a sorpresa, nello stile della più bieca sexploitation, chiude un film pessimo.
Didda23: Sequel di un discreto film (firmato sempre da Lee e con cast identico) che vede lo stesso gruppo di amici incontrarsi nuovamente - dopo anni - per festeggiare il Natale. Il tono qui è decisamente più "drammatico" rispetto al capostipite, nonostante la presenza di personaggi (quello di Howard) e di situazioni (lo scontro fra De Sousa e Hall) che stemperano decisamente il tono della vicenda. Una regia concreta e di livello gioca dignitosamente con registri diversi, mentre la sceneggiatura - seppur con qualche dinamica prevedibile - non è mai evanescente.
MEMORABILE: La crisi creativa dello scrittore; Il "razzismo" nei confronti del bianco; L'ultima partita con tentativo di record.
Daniela: Dopo esser stato piantato dalla fidanzata perché troppo mollaccione, Adolfo scopre che il padre non è un fabbricante di salcicce ma un abilissimo agente segreto: entrambi sono ora nel mirino di un criminale con molti scagnozzi e sarà dura salvare la pelle... Simpatica commedia spagnola che rinfresca con brio una vecchia parodia a fumetti delle avventure di James Bond: la parte più godibile consiste non nell'azione che resta nell'ambito della routine ma nei dialoghi padre-figlio da cui emergono le differenze generazionali, con le certezze del primo a confronto con le insicurezze del secondo.
MEMORABILE: Adolfo sorprende il padre mentre sta "passando" un cadavere nel tricacarne
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 00:10 00:10 su Canale 5
Domino86: Il bello di questo tipo di film non va cercato nella regia, nelle interpretazioni e nello stile bensì dalla capacità di documentare e raccontare fatti realmente accaduti per poterli rendere noti al grande pubblico. Una vicenda pazzesca, terrificante e al tempo stesso incredibile per il risultato ottenuto. Considerato tuttavia il finale ci si chiede dove sia la giustizia, a questo mondo.
Il Dandi: Come nel precedente La città si difende Germi unisce un pessimismo generale ad un'umana pietà per i deboli. Il plurilinguismo di Gadda viene ovviamente ridotto al romanesco più cinematograficamente accettato, ma le caratterizzazioni non scadono mai nel bozzettismo (grande Urzì) e la lezione neorealista viene aggiornata con il noir americano (vedi i morbosi flashback). Dalla borghesia nevrotica al popolino sghignazzante, dalle maniere spicce della polizia alla sua competizione coi i carabinieri, Germi produce, senza saperlo, un'opera seminale.
MEMORABILE: Germi al telefono con la sua amante (che non si vede mai, come la moglie di [f=4719]Colombo[/f]); la canzone "Sinnò me moro".
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 00:40 00:40 su Italia 1
Markus: Commedia volta al completo disimpegno, con le solite due sorelle diverse tra loro ma riunite per una causa. Il duo Fey/Poehler (peraltro accoppiata artistica collaudata) rappresenta quel genere di quarantenni ancora sexy che il film, tra il nostalgico e il moderno, cerca di rappresentare per sommi capi senza troppo indugiare in patetismi e questo indubbiamente è il punto vincente di una pellicola altrimenti dimenticabile. Si ridacchia, ma il ritmo c'è e le due attraenti attrici sono sul pezzo.
Daniela: “Quando leggerai questa lettera io forse sarò morta”: così, all'inizio del film, il pianista Stefan si rende conto troppo tardi di essere stato oggetto per molti anni di una passione d'amore capace di superare ogni ostacolo, ma non di scalfire la sua superficialità d'uomo vacuo, colpevolmente distratto (quante volte ha incontrato Lisa senza riconoscerla?). Una materia che poteva risolversi in un melodramma strappalacrime, diretta da Ophuls diventa un inno sublime alla profondità dell'amore femminile. Capolavoro assoluto, Fontaine vibrante.
MEMORABILE: Il finto viaggio in carrozza, con i panorami che scorrono dal finestrino.
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 03:20 03:20 su Rai Movie
Daidae: Bello. Classico poliziesco all'italiana con una variante: auto da corsa! Infatti sia i poliziotti (Palma) che i criminali (il nizzardo) sono 2 assi del volante. Va segnalato che in questo gioiello, a differenza di certe schifezze dei giorni nostri, le corse d'auto e relativi incidenti sono veri, opera di Remy e del suo ottimo gruppo di cascatori. Eccellente Merli, bene Infanti e Sbragia.
MEMORABILE: "Come mi hai preso tu ci sarebbe riuscito anche un vigile urbano".
Gestarsh99: Teoremino civico-mafioso valido e signorile nell'allestimento e altrettanto definito nella resa interpretativa, tanto da approssimare la qualifica di "film di attori", ben scortato dall'abile foga recitativa di Belushi e da giovevoli comprimari come Gassman e la Roger. Dove l'opera cola a perpendicolo è invece nella sostanza narrativa, nei propositi analitici su nodi politico-economici (il traffico mondiale di droga, la svolta antiproibizionistica, il "do ut des" pagnottistico) sin troppo complessi per un'esternazione così schematizzata, più somigliante ad un bel servizio fotografico per l'ente turistico provinciale.
MEMORABILE: Gli scorci palermitani ottimamente fotografati.
Il Dandi: Canto del cigno della serie Emanuelle nera (i film successivi che sfruttano il personaggio possono esserne considerati degli spin-off), a mio avviso uno degli episodi migliori. Pochi film esemplificano in maniera così piacevole la "poetica" del regista, ereditando dal mondo movie solo le istanze più turistico-cartolinesche e abbandonando quelle effetto-shock; per non parlare dell'erotismo: è da film del genere che si impara a capire come l'immaginario cinematografico dell'hardcore più recente sia cresciuto influenzato da questi precursori soft.
MEMORABILE: La batteria di Venantini (beato lui) con Ely Galleani e Laura Gesmer.
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 06:40 06:40 su Rai Movie
Nando: Commedia italiana che si avvale di un grande Sordi inserito nel suo ambiente più consono, la romanità per eccellenza. Vicissitudini popolari con una Koscina bella ma doppiata. Piacevole per le situazioni e i momenti esilaranti e poi un plauso a Riva, Carotenuto e il gentile Manni. Da rivalutare nonostante la semplicità.
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 08:10 08:10 su Cine 34
Galbo: Il film riprende i canoni narrativi della commedia all'italiana, aggiornandoli al gusto moderno e trapiantondoli nella little Italy di Malindi, località esotica in cui si muove un sottobosco di soggetti spesso loschi e dove domina, perfettamente a suo agio, il personaggio ben intepretato (sebbene gigioneggi un po' troppo) da Diego Abatantuono. In realtà la prova dell'attore milanese è uno dei motivi principali per cui vale la pena vedere il film, con gli altri attori (tranne forse Sperandeo) che fanno da contorno.
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 08:30 08:30 su Rai Movie
Panza: Il peggior difetto di questo film è l'uso eccessivo e sempre fuori luogo di giochi di parole che funzionano solo 20'. Si passa poi a riempitivi francamente inutili ed inseguimenti allungati di diversi minuti che vogliono creare una sottotrama amorosa risibile. Si ride nei primi minuti grazie a qualche battutina di Franchi e a Ingrassia che riesce a ritagliarsi un minimo di spazio. In tale confusione nemmeno Terzo e Banfi risultano salvifici per un film davvero scontato e noioso sotto ogni punto di vista. La sigla d'apertura è di Little Tony.
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 14:05 14:05 su Rai Movie
Jdelarge: Bello e originale, questo western di Juan Bosch ha nella sceneggiatura e nella fotografia i suoi punti di forza maggiore. Quasi interamente girato in interni, il film è claustrofobico e cupo, complice un'accurata scelta delle luci. Fernando Sancho è il vero mattatore della pellicola, mentre il resto del cast fa il suo senza impressionare più di tanto. Qualche lungaggine e ingenuità di troppo a partire da metà film vanno a inficiare sul risultato finale, che però è decisamente buono.
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 15:10 15:10 su Cine 34
Zender: Un film che piace soprattutto per la figura di Villaggio, che si riappropria del suo genovese e indovina il personaggio, dandogli uno spessore e un'umanità impensabili (pur rimanendo ancorato a molte gag fantozziane risapute). Certe sue "tirate" in taxi sui poveri e onesti lasciano il segno. Più anonimo il doppio personaggio di Dorelli, ma la regia svelta di Corbucci riesce a tappare le falle. Meglio la prima parte, perché l'ultima, tra elicotteri e raid mafiosi (il solito Sal Borgese), rallenta. Buona e verace la coppia Laurito/Pappalardo.
MEMORABILE: Sciaccaluga tenta di interpretare servilmente i monosillabi siculi del minacciosissimo boss Sal Borgese.
Tarabas: Fondamentalmente, una rivisitazione di Un dollaro d'onore, di cui riprende temi e situazioni forse con una maggiore nota di amarezza sin dall'avvio, con il primo scontro tra Wayne e i McDonald. Hawks tiene magistralmente sotto controllo il tono del film ottenendo un ottimo equilibrio tra dramma e commedia, affidata in buona misura al personaggio del giovane James Caan e al classico comprimario western Hunnicutt. Forse non è intenso come il predecessore, ma è un gran western che piacerà molto agli appassionati e non deluderà gli altri.
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Galbo: Un litigio allontana due sorelle molto differenti tra loro, una giovane avvocatessa totalmente dedita al lavoro, l'altra ragazza instabile che cambia continuamente vita e lavoro. Bella commedia di un regista molto poliedrico come Curtis Hanson. Totalmente dedicata al mondo femminile (gli uomini sono assolutamente marginali) ne indaga desideri ed aspirazioni (confrontandoli anche con quelli passati grazie al personaggio della MacLaine) con molta sensibilità grazie ad una buona sceneggiatura (e ai dialoghi). Buono il cast.
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Pessoa: Trama facile facile per l'ennesima commedia sexy sull'impotenza maschile. La prima parte regge meglio grazie a bravi caratteristi come Leontini e Ressel, poi la sceneggiatura scade nel banale. Giuffrè non ha purtroppo la verve comica di Banfi o Montagnani e spesso il film langue. La Fenech una volta tanto protagonista assoluta è bravissima e concede spesso le sue forme perfette alla camera, prendendosi in carico una buona parte del film. Ma non basta per la sufficienza.
Pessoa: Ferrara stende il suo velo impietoso su una delle pagine più nere della Repubblica e lo fa con il solito stile a metà fra cronaca e documentario. La denuncia delle falle del sistema e della connivenza fra Stato e mafia giunge fin troppo chiara (del resto il regista certe cose non le ha mai mandate a dire), ma la resa filmica è appesantita da un rigore formale che frena l'impatto emozionale delle vicende narrate. Ventura tiene alla grande il personaggio, un po' meno la De Sio. Rimane una buona occasione per ripassare la nostra storia recente.
Digital: A un pittoresco uomo sui quaranta viene data l’opportunità di ricevere centomila euro se si occuperà del fratellastro di tredici anni. Commedia agrodolce come nella migliore tradizione italiana (e il film è pieno di citazioni) ove a stupire, più che il notoriamente bravo Fresi, è il giovane Giovanni Fuoco, davvero spontaneo e molto credibile. Veltroni dirige con mano felice, alternando momenti spensierati ad altri più commoventi creando un’apprezzabile alchimia. Da rimarcare la bella fotografia assolata e il cast di contorno.
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Gestarsh99: Proseguono senza colpo ferire le inguaiate peripezie dell'ex-agente Mills, che torna a difendere la sua integrità familiare trasvolando dall'insidiosa Parigi notturna del primo episodio al diurno - ma ancor più buio - conglomerato cittadino di Istanbul. Un sequel meno fresco nel suo distruttivo disboscamento umano a suon di calci, pugni, scariche di pallottole e corse urbane ad ostacoli. Neeson spiattella ancora una volta tutti gli artifici dei classici eroi del grande schermo, dalla scaltrezza spionistica di 007 alle doti marziali di Seagal, dal fiato lungo de Il fuggitivo alla programmatica inscalfibilità di Terminator.
MEMORABILE: L'autolocalizzazione "ad orecchio" attraverso il rumore delle granate esplose...
Vito: Il dragone da Hong Kong arriva a Roma, pronto a difendere i più deboli e affrontare decine di nemici a pugni, calci e colpi di nunchaku. Forse il miglior film di Lee, si regge tutto sulla sua figura carismatica, che qui dirige, scrive, coreografa e produce. Lo scontro con Norris come due moderni gladiatori al Colosseo è un punto altissimo del cinema marziale e del cinema in generale. Imprescindibile.
MEMORABILE: Lee che, in segno di rispetto per l'avversario sconfitto, posa sul corpo senza vita di Norris la sua cintura nera.
Giùan: Pur viaggiando costantemente sul filo della succedaneità, l'ipertrofico road movie di De La Iglesia, sa (man)tener d(t)esta l'attenzione dello spettatore rilanciando la propria velocità con brusche dosi di selvaggio satanismo (l'invasato Romeo di Bardem), bizzarro humour nero virato in slow burn (l'unbreakeable agente di Gandolfini è indimenticabile), sensualità eccessiva (cui Aimee Graham contribuisce non meno che Rosie/Perdita). La sensazione che resta è comunque quella spiacevole del troppo pieno ma non si può dir manchi di estremo sperimentalismo.
MEMORABILE: I deliri di Barde durante la Santèria.
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 23:15 23:15 su Italia 1
Gestarsh99: Un gioco da ragazzi, verrebbe da dire. Sin troppo semplice lo scorrimento di questo piacevole e stringatissimo crime-action contrabbandistico, organizzato in maniera assai professionale, veloce e leggera, anche nei punti in cui le complicanze e le inflessioni violente s'impossessano della scena. Il reticolo d'imprevisti che sorregge la suspense è lubrificato a dovere dalle tipiche e fortunosissime coincidenze cronografiche a prova di sgamo. Di vispa diligenza la prestazione di Wahlberg; ottime invece le infami presenze di Ribisi e Foster. Irrisione "stangatesca", sornioneria ironica e palmi di naso come se piovesse.
MEMORABILE: Lo scontro a fuoco coi blindati delle forze dell'ordine panamensi; La tela di Pollock serenamente ignorata come un misero straccio qualsiasi...
Venerdì, 21/05/21 ALLE ORE 23:25 23:25 su Rai Movie
Capannelle: Riesce a divertire per oltre due ore, mantenendo la presa nonostante la girandola di personaggi coinvolti. Proprio la varietà dei caratteri e delle musiche fa pensare a certe opere corali in cui sguazzano anche i registi di casa nostra, ma va dato atto a Canet di mantenere sempre alto il ritmo e di non cadere mai in banalità se non quando ci infila i tour di paracadutismo per far pubblicità a qualche agenzia del luogo o cede al sentimentalismo nel finale. Ottimo il cast, ma la palma del migliore spetta a Lellouche.
Sabato, 22/05/21 ALLE ORE 00:44 00:44 su Cine 34
Nota bene: In programmazione anche domenica alle 04,25
Daidae: Film curioso che punta tutto sulla bellissima Sonia Viviani (sfruttata poco dal nostro cinema a mio parere), allora diciottenne. Trama particolare, non è certamente un capolavoro ma non mi sento di stroncarlo. Contando poi la qualità delle commedie sexy di quegli anni... diciamo che una sufficienza piena ci sta.
Pigro: Ci voleva lo stile stralunato e raggelato di Suleiman per raccontare pillole di storia israelo-palestinese attraverso la vita della famiglia del regista. Dal ’48 a oggi, cioè dalla partecipazione iniziale al crescente disagio e amarezza, sia per la decadenza anagrafica dei genitori sia per quella antropologica dei palestinesi: dalla resistenza all’intifada al karaoke. Migliore l’ultima parte, in cui il protagonista assiste imperscrutabile all’avanzare del vuoto. Geniali il carrarmato che segue il tipo che parla al telefono e il salto del muro.
Nando: Una ex spia siriana ritiratasi in Canada viene a sapere del rapimento della figlia e dovrà tornare nella sua terra d'origine per salvarla e fare i conti con il proprio passato. Film abbastanza scontato in cui le scene d'azione sono poco memorabili e lo sviluppo narrativo banale, con la presenza di vecchie amicizie e vecchi amori. Talvolta alcune situazioni appaiono addirittura contorte e poco attinenti alla narrazione. Cast che annovera tra gli altri anche la Tomei, qui alla sufficienza risicata.
Homesick: Tardo epigono dei gialli complottisti alla Lenzi, si caratterizza per gli assolati panorami naturali (la costa pugliese) e per il trio di delicate bellezze femminili (Schurer, Strebel, Guerrieri) che ulteriormente lo illumina ed enfatizza: è questo il traino di un film – peraltro privo di ritmo e montato in modo svogliato – che solo verso il finale attinge con parsimonia e timidezza al repertorio del genere.
Pigro: Prima la povertà dei contadini francesi prima della Rivoluzione, poi le lotte di classe in Egitto: le due parti del film dialogano a distanza, mostrando la vicinanza tra Europa e mondo arabo sotto il segno dell’oppressione e repressione dei ricchi padroni. L’opera insiste su lunghe panoramiche quasi sempre senza esseri viventi, scandite da una voce sciatta che declama i testi: una ricerca estrema di “verità” attraverso scollamenti tra visto e detto, che lo spettatore ha il compito di ricucire. Ma l’ideologia ha il sopravvento sull’efficacia.
Sabato, 22/05/21 ALLE ORE 06:50 06:50 su Rai Movie
Il Gobbo: Nuovo Ercole di Francisci, introdotto dalla divertente colluttazione con Primo Carnera, e che vive pressochè solo per la bellezza figurativa che Bava regala alla parte centrale del film, nel misterioso regno della bella e sfortunata Sylvia Lopez, seppellita al cimitero di Montparnasse. C'è però qualche battuta a vuoto, anche se il gayissimo cattivo impersonato da Fantoni innalza positivamente il tasso di kitsch. Il peplum era ormai una realtà.
Giùan: Film ad episodi sul tema della pruderie sessuale e dell'emancipazione erotica nel Belpaese (perlopiù frustrata e frustrante), come usavasi nei rocamboleschi '70. Curioso il ricorso a 3 registi il cui cinema è stato decisamente poco "confidente" con l'argomento. Loy a disagio con un episodio (quello del Villaggio superdotato) che negli anni acquisisce invece forza grottesca notevole; quello del binomio Magni-Manfredi ha un'insolita eleganza formale; strepitoso e pungente infine il bozzetto di Comencini con Sordi laido Monsignore e la Sandrelli in gran forma.
MEMORABILE: La "delucidazione" che il porporato Sordi dà alla Sandrelli riguardo alla momentanea privazione dell'arbitrio sessuale in ascensore.
Sabato, 22/05/21 ALLE ORE 11:00 11:00 su Rai Movie
Graf: Fizzarotti dirige il film con brio e qualche estro. La storia del barcaiolo di Capri Andrea che si innamora, ricambiato, della principessa napoletana Rosetta Belmonte è vecchia e usurata ma il regista la racconta con quella sfrontata ingenuità e con quel tocco di rara gentilezza che permette al candore della messa in scena di elevarsi a dignitoso segno estetico. Incisive le interpretazioni di Bice Valori e Nino Taranto, Al Bano canta bene, La Power è fatata ma legnosa, Cannavale e Nino Terzo non funzionano granché, Pippo Baudo ancor meno.
MEMORABILE: Il barcaiolo di umile estrazione Andrea si svela all'improvviso e incomprensibilmente un abile esperto d'arte: è il magico potere del cinema, bellezza!
Sabato, 22/05/21 ALLE ORE 12:30 12:30 su Rai Movie
Galbo: L'autore di un soggetto cinematografico che "entra" dentro la vicenda da lui raccontata ed interagisce con i personaggi, è l'espediente narrativo del film di Gabriele Salvatore e, sebbene di pirandelliana memoria, è uno spunto piuttosto interessante. Purtroppo non risulta supportato da una sceneggiatura all'altezza che si perde in vicende poco interessanti anche se il buon cast fa di tutto per sopperire a qualche "falla" di troppo.
Markus: Una commediola ad episodi non memorabile, ma efficace e che si lascia sempre vedere volentieri. Il risultato artistico dei singoli episodi è alterno e per una volta abbasso il pollice per quello con Celentano che, a mio avviso, risulta fiacco. Divertente l'episodio con Banfi e poi la Fenech giapponesina è un culto! Pochadistico e godibile l'episodio con Placido, dunque di mio gradimento (arrivo quasi a definirlo il migliore del trio). In dvd (Federal video) è tagliato.
Sabato, 22/05/21 ALLE ORE 17:00 17:00 su Rai Storia
Panza: Simil-parodia del viscontiano Gattopardo. Il film si barcamena fra citazioni cinematografiche e (meta)cinematografiche ottenendo un risultato decente grazie alla mano di Corbucci. Si ricorre però sempre allo stratagemma del sosia e ai soliti travestimenti. Da antologia la partita a poker (Passo!), forse l'unico momento davvero memorabile del film. Oltre ciò nella pellicola si possono ritrovare alcune battute isolate che danno comunque al film un discretto risultato. Vianello in forma.
Sabato, 22/05/21 ALLE ORE 20:55 20:55 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Era difficoltoso riuscire a cavalcare un intero film addossandosi la completa centralità dei dialoghi, dell'azione e del poliedrico range di stati d'animo. Ciononostante Smith accetta la cimentosa prova molto seriamente, con zelante passione e ossequente correttezza immedesimativa. Nella sua spendereccia pattuizione mainstream è in ogni modo una pellicola d'autore, foriera di momenti assai toccanti e ben suffragata da una rimarchevole empatizzazione emotiva. La prosastica riduzione settantiana con Heston si volatilizza dinanzi a questa terza decorosissima trasposizione dell'opera di Matheson.
MEMORABILE: Alcuni momenti che vissuti dal protagonista: la commovente richiesta di dialogo rivolta al manichino; I tragici ricordi della famiglia in vita.
Zender: Ripescaggio e aggiornamento di tre "tipi" verdoniani in modalità luna di miele. Episodi alternati come da tradizione, ma non c'è più la freschezza travolgente degli esordi. Le gag non mancano (soprattutto nell'episodio di Raniero, un Furio 2.0), tuttavia Ivano e Jessica si beano troppo dell'o famo strano tendendo a ripetersi e la coppia ingenua e onesta non incide (pur divertendo). Comunque non ci si annoia, e anzi l'aggiunta di un feroce cinismo figlio di quei tempi carica il film di una valenza satirica nuova, che colpisce. Certi tormentoni han fatto epoca.
MEMORABILE: Ivano sulla terrazza dell'albergo fiorentino, davanti a una vista sull'Arno da mozzare il fiato: "Non riesco a individua' o stadio".
Galbo: Una delle migliori opere letterarie di Camilleri, incentrate sulla richiesta di una linea telefonica nell'immaginaria cittadina di Vigata a fine '800, in una trasposizione riuscita diretta da Roan Johnson. Il “sottobosco” provinciale è quello tipico dell’autore siciliano, con sotterfugi e furberie sottolineate da una buona sceneggiatura e ambientate nell’incantevole contesto siciliano. Ottima la scelta degli interpreti e dei caratteristi, con Alessio Vassallo e Fabrizio Bentivoglio su tutti e la divertente partecipazione di Corrado Guzzanti.
Il Dandi: Tardissimo (uno degli ultimi) western il cui titolo eponimo suona a metà fra un'imprecazione e il quasi omonimo strumento di macelleria. Martino (in pausa da altri generi come il protagonista) ha a disposizione ben poco: fango, pozzanghere, un villaggio western reso ormai fatiscente dal lungo inutilizzo, dialoghi mal scritti, attori poco in parte (non solo Merli: la superiorità di Leroy, pure truccato da vecchio paralitico, emerge impietosa su tutti). Con tali ingredienti il regista fa miracoli confezionando un film che si lascia ben guardare.
MEMORABILE: La vendetta finale, per quanto tagliata (è il caso di dirlo) con... l'accetta.
Herrkinski: Dietro il titolo fuorviante si cela un dramma borghese ambientato nel ventennio fascista, ben risolto con una generica location rurale e vestiti d'epoca; interessante il cast, su cui troneggia un Leroy nel ruolo di ripugnante gerarca e padre-padrone, nonché la sempre affascinante Dionisio. Le scene dedicate al pubblico softcore sono invero brevi e del tutto trascurabili, più atte a mostrare qualche nudo che altro; il film viaggia sui binari del dramma familiare e non rinuncia a qualche crudezza, come nel bel finale. Non così male, dopotutto...
Gestarsh99: La fantascienza di Blomkamp si rituffa a pescecane sugli argomenti sociali di District 9, quelli della discriminazione, della ghettizzazione, della forbice sociale, ricollocando futuribilmente la questione prioritaria dei flussi migratori dai Paesi poveri. Come in Romero e Joon-ho sopravanza l'idea di una società futura scissa a metà: da un lato gli abbienti arroccati tra agiatezze sintetiche, dall'altro la plebaglia ammassata a distanza in condizioni fatiscenti. Nobili propositi che all'atto pratico scemano gradualmente nella baracconata umanitaristica più smargiassa, buonista e strombazzante.
MEMORABILE: La prodigiosa capsula risanatrice che richiama e omaggia il macchinario rianimante di [f=142]Ultimatum alla Terra[/f] (1951).
Galbo: Ottimo esempio di intrattenimento di buon livello, 30 giorni di buio utilizza molti dei clichè dei film del genere horror con vampiri ma lo fa decisamente bene, proponendo una pellicola che mantiene per tutta la sua durata un alto livello di tensione. Decisamente azzeccata e suggestiva l'ambientazione in una piccola comunità isolata che vive 30 giorni di buio consecutivi; discreto il cast, sufficentemente raccapriccianti i "cattivi". Godibile.
Sabato, 22/05/21 ALLE ORE 23:10 23:10 su *Sky cinema collection
Gestarsh99: Storiaccia di vendetta ipocritamente retorica e antimilitarista, che tira in ballo guerra e religione solo come semplici cavicchi con cui lardellare a vuoto un infantile rubabandiera moral-predicatorio. Estenuantemente portato per le lunghe fra twist irricevibili e ribaltamenti di scena degni di un filmcon LeslieNielsen, l'insieme assomiglia tanto a una presa per i fondelli colossale ma la comicità della vicenda è ben più involontaria, micidiale e demoralizzante. Thriller da sbirciare rassegnatamente di sottecchi tra un facepalm e l'altro, sempre che si riesca a beccare l'istante propizio.
MEMORABILE: La limonata salata sulle ferite; De Niro appeso a testa in giù ad una cordicella infilata nel polpaccio; la scheggia di guerra estratta e usata come arma...
Markus: Complicata faccenda spionistica legata a uno scienziato nucleare, alla sua graziosa figlia (anch'essa ricercatrice) e a uno stuolo di loschi personaggi. La pellicola ha un'aria internazionale e per l'epoca sofisticata, con la consueta carrellata di luoghi dal mondo, molti interni e una marea di parole ai limiti del logorroico che rendono la pellicola a tratti tediosa nonché faticosa da comprendere in alcuni passaggi-chiave. Resta la buona resa di alcuni degli attori e un'eleganza formale oggi impensabile. Ritmo non elevatissimo.
Domenica, 23/05/21 ALLE ORE 02:20 02:20 su Italia 1
Herrkinski: Uno dei migliori del sodalizio Margheriti/Warbeck. Un bel film di guerra, che ovviamente pesca a piene mani dalla cinematografia d'oltreoceano dei Vietnam-movies (già dal titolo, richiamante il film di Cimino) ma paradossalmente richiama alla mente anche le atmosfere di alcuni cannibal-movies nostrani, grazie all'ambientazione nella giungla e ad un notevole spargimento di sangue e frattaglie, decisamente superiore alla media. Azione, avventura e violenza non mancano, così come un bel cast di nomi cari agli amanti del cinemabis. Da rivalutare!
Domenica, 23/05/21 ALLE ORE 04:00 04:00 su Italia 1
Herrkinski: Avventuroso a sfondo ecologista di Caminito, ambientato tra i bei scenari d'Africa e poi del Polo Nord. Kinski compare per tutta la parte iniziale in Africa, invecchiato ma ancora in discreta forma, ma a neanche metà del film scompare misteriosamente e poi viene fatto sapere che è morto. Viene il dubbio che abbia lasciato il film a metà, fatto sta che tutto il resto del film è sulle spalle di un Harvey Keitel non troppo convinto; e si capisce, data la sceneggiatura raffazzonata e il taglio televisivo della pellicola. Una misconosciuta bizzarria.
Domenica, 23/05/21 ALLE ORE 06:20 06:20 su Rai Movie
R.f.e.: Un piccolo gioiellino oggi dimenticato, intriso di poesia - ma fortunatamente privo di melensaggini disneyane - e immagini di grande bellezza. Sorta di bildungsroman "in negativo" nel quale la storia dell'amicizia fra un ragazzo e uno squalo - animale in realtà nobile, da rispettare - serve a Quilici per sottolineare maliconicamente la perdita di spontaneità degli abitanti di una piccola isola nel Pacifico, nel loro rapporto con la Natura, contaminati dal cosiddetto progresso...
Galbo: Un procuratore distrettuale e un'avvocatessa in carriera indagano su un furto di quadri del quale è accusata l'avvenente figlia dell'autore che sarà incriminata anche per omicidio. Thriller con pretese intellettualoidi diretto con un certo mestiere da Ivan Reitman. La professionalità del cast tecnico ed artistico (sul quale svetta la brava Debra Winger) non salva però il film dalla mediocrità dell'ovvio e del già visto con andamento e finale quanto mai scontato.