I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 19/04/21 A Domenica, 25/04/21
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Giùan: Ispira un sentimento di straniante tristezza l’ultimo film di Petri, il regista italiano che con più coscienza ha tentato di intersecare profondità psicanalitiche e analisi sociopolitica. Tristezza determinata da un incombente senso di morte che, sempre presente nell’opera dell’autore romano, qui diventa pervasiva mancanza di orientamento, impossibilità a trovare un senso non cinematografico ma addirittura umano. Il grottesco si tinge così di cupa amarezza e l’ansiogena performance di Giannini non aiuta. Sincero vuoto chissà... a rendere?
MEMORABILE: La bellezza di Angela Molina; La Colli che lavora all’uncinetto; I sindacalisti; Il seno della Clement che sfiora Giannini.
Lunedì, 19/04/21 ALLE ORE 08:45 08:45 su Rai Movie
Pigro: Quattro episodi dedicati al gallismo italiano, dalla comicità stantia, anzi per niente divertenti, basati più che altro su soggetti pseudo-boccacceschi da barzelletta sciapa, senza la capacità, ma neppure la potenzialità, di diventare storie comiche (figuriamoci con interpreti poco carismatici, forse eccetto Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, tuttavia qui particolarmente insipidi). Si salva un quinto episodio, che non c’entra nulla con il tema, e solo per la presenza di un Totò che viaggia in automatico, ma almeno diverte.
Il Dandi: Non esiste la trama, ça va sans dire, ma ciò che è più grave è che non esiste manco la musica: l'ossessivo leitmotiv è una brutta e antiquata canzonetta che non sta in piedi, travestita con manierismi finto-beat e ripetuta fino alla nausea. Anche il cast, togliendo le belle ragazze, presenta troppi quarantenni come improbabili studenti. Peccato perché Polselli, dal canto suo, mostra pure una conoscenza dei tempi musicali migliore di altri; ma imbastire un finto-musicarello senza canzoni e cantanti era cosa improba.
MEMORABILE: "Ballando mi stringo a te, te, te / e tu mi allontani da te, te, te / ma io ritorno da te, te, te" (sic).
Galbo: Film sui difficili rapporti tra una madre e una figlia con la prima che inizia una relazione con un attempato astronauta e la seconda che si ammala di cancro. Celebre film di James L. Brooks, dal grandissimo successo commerciale (e vincitore di 5 Oscar tra cui quello di miglior film), Voglia di tenerezza deve la sua fortuna all’abile miscela tra i toni della commedia e quelli del dramma dovuti ad un’accorta regia nonché alle ottime interpretazioni di un cast di primissimo livello. Da vedere fazzoletti alla mano.
Lunedì, 19/04/21 ALLE ORE 10:30 10:30 su Rai Movie
Galbo: Due cugini rivaleggiano per l'amore di una fanciulla. Forse uno dei film con Franco & Ciccio maggiormente scialbi che per fortuna dura poco. Poche gag divertenti e giochi di parole che intrattengono giusto qualche minuto. Gli attori (comprimari compresi) fanno quello che possono ma il film è veramente poca cosa.
Herrkinski: Tra i Rourke minori ma non per questo meno validi, il film di Temple ha anche il merito di affiancare all'attore il rapper Tupac in una delle sue poche ma significative apparizioni cinematografiche prima della prematura scomparsa lo stesso anno. Tra droga, vita di strada e lotte tra gang non si vede nulla di nuovo, ma la rappresentazione dello squallore suburbano è resa con cruda efficacia e Rourke è naturalmente calato al 100% nel personaggio del loser, in bilico di durezza e rassegnazione. Ritmo altalenante, comunque più che potabile.
Xamini: Cosa succede se Hollywood prende Hollywood e ci ride sopra? Che ride anche lo spettatore. What Just Happened è un meta-film nevrotico, privo di pause, girato, ma soprattutto montato con una certa maestria. Commedia brillante, luccica dei talenti di qualche mostro sacro e dell'autoironia di cui è pervasa, in particolare nelle scene che vedono in azione il regista idealista di Wincott, l'agente di Turturro o Bruce Willis nel ruolo di se stesso. Ne risulta un affresco disincantato e cinico, ma leggero e privo di specifici obiettivi. A parte quello di strappare un sorriso, ovviamente.
MEMORABILE: Wincott, il tavolino e le caramelle. "Ho studiato a Standford". L'uscita di Willis dalla roulotte.
Lunedì, 19/04/21 ALLE ORE 19:25 19:25 su Rai Movie
Geppo: Mitico barzelletta-movie rimasto per secoli invisibile, all'epoca sequestrato e maltrattato. In realtà il film di Nando Cicero non ha una vera e propria trama, semplicemente si passa da una barzelletta all'altra. Cicero era il maestro di questo genere di commedie, inventava personaggi strani e divertenti e qui sa dirigere bene la Del Santo. Troviamo poi un Bombolo abbastanza diverso del solito che interpreta un medico marito della Lassander (cosa abbastanza surreale). Ricco di ottimi e bravi caratteristi. Un mio cult personale!
MEMORABILE: Franco Bracardi incontra Lory Del Santo con la foca nella carrozzina: "Ma chi è questo... il figlio di Costanzo?"; Italo Vegliante al cinema.
Lunedì, 19/04/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Pumpkh75: Bravo Eli: oltre a una regia sorprendente, stavolta i Funny fames sono davvero funny e senza per questo rinunciare né alla necessarie atrocità psicologiche di fondo né a satiriche declinazioni della morale. Azzecatissime le due “porcelline” malandrine, meno un Reeves ottimo quando fa la parte del salame ma che si sfalda sul registro drammatico. Una chicca personale (i vinili e i Kiss per soundtrack) lo issano ulteriormente verso quel compiuto gradimento che, a parte il quiz e qualche minuto in più, si merita senza affanni.
Lunedì, 19/04/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Galbo: Tra i migliori film western mai realizzati, L'uomo di Laramie è uno dei migliori frutti della collaborazione tra il regista Anthony Mann e il grande attore James Stewart. Il pregio principale del film è quello di fornire un'immagine realistica e priva di stereotipi della vita di frontiera non priva di durezze e momenti di grande violenza. Molto suggestivo visivamente, il film è interpretato da un cast di grande livello.
Galbo: Un film che vede Edoardo Leo sempre più maturo come regista in un tema non facile e che poteva prestarsi a uno svolgimento più scontato. Il regista invece lavora su una buona sceneggiatura che sottolinea (senza essere pedante) le difficoltà sociali e lavorative contemporanee. Leo si dimostra inoltre abile nella scelta degli attori, a partire da una misurata Foglietta è un Papaleo assai incisivo. Un buon film.
Lunedì, 19/04/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Caesars: Se siete in cerca di almeno un elemento di originalità potete tranquillamente stare lontani da questa pellicola in cui tutto è già stato visto, fatto anche meglio, in decine di altri prodotti. Lei giovane ballerina classica lascia la città dove viveva con la mamma defunta e raggiunge Chicago. Qui frequenta la scuola dove conosce un ballerino di hip hop di colore. L'amore tra i due ridarà gioia di vivere alla protagonista. Niente che possa entusiasmare, a cominciare dalla recitazione degli attori e proseguendo con una regia piatta. Dimenticabile.
Rambo90: A me piace molto lo stile di Tony Scott e questo film è uno dei suoi più notevoli. Il classico scontro fra due diversi caratteri (Washington e Hackman) è qui ben tenuto da un grande senso del ritmo e da un montaggio praticamente perfetto. I due protagonisti sono entrambi bravissimi (ma Hackman è ovviamente superiore) e anche il resto del cast (tra cui Viggo Mortensen) se la cava. Alla sceneggiatura ha messo mano anche Tarantino, non accreditato.
Lunedì, 19/04/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai Movie
Daniela: Bel western classico dal respiro ford-fondiano, che ripercorre alcuni topoi del genere - a partire dall'ingaggio da parte dei "bravi" cittadini che vogliono essere protetti dal prepotente di turno, salvo poi accettarlo fra le loro fila quando questo diventa ricco ed influente. Venati di ironia, i laconici dialoghi fra Harris e Mortensen (grandi entrambi) disegnano con pudore un sodalizio virile destinato a spezzarsi di fronte ad un terzo incomodo in gonnella (Zellweger, insopportabile). Secchi gli scontri a fuoco, bellissimo il finale all'insegna del sacrificio e della rinuncia.
MEMORABILE: Virgil-Harris ogni tanto perde il filo e l'amico Everett-Mortensen gli viene in aiuto suggerendo la parola giusta
Mco: Ci sono pellicole che regalano momenti spensierati e felici, anche soltanto mostrando un paesaggio di natura od una spiaggia all'alba. Ci sono poesie che si compongono chiudendo gli occhi prima di lasciarci andare tra le grinfie di Morfeo. C'è un camper che ospita tre amici in cerca di qualcosa, quello che sia non si sa. Ci sale su una bella giovane, ladra di soldi e di cuori. Innata l'empatia col trio. Il resto è musica, sorrisi e risate (con un Ceccherini in gran forma). E poi tutti con Papaleo a urlare la propria joie de vivre.
MEMORABILE: "Hanno detto che sei carina". "Mia madre è molto meglio" (Asia-Viola interrogata dalla Nicolodi-Sibilla)...
Galbo: Riunione di una famiglia allargata in occasione del quarto matrimonio di una ex attrice. La classica commedia americana in cui con toni dolce amari vengono a galla rimpianti e recriminazioni. L’impressione è quella di una leggerezza priva di spessore che non risparmia luoghi comuni e personaggi stereotipati. Ad elevare il livello la performance di attori come Glenn Close e sopratutto John Malcovich raffinato e misurato come sempre, la cui prova rappresenta uno dei motivi per guardare il film.
Stefania: In un film di cassetta, basato sull'appeal commerciale dei due divi protagonisti, il massimo che si può fare è inserire, quasi surrettiziamente, piccoli tocchi di originalità su un canovaccio altamente prevedibile. I fan della Houston e di Costner non vogliono essere spiazzati, vogliono pensare che, quella storia, potrebbe averla scritta anche uno di loro. E infatti è così! Diverso il capitolo regia: mi pare professionale, con buone ricostruzioni di ambienti hollywoodiani. Divertenti gli scambi di battute acide, all'inizio, tra Frank e Rachel.
MEMORABILE: La nuova missione di Frank "dopo Rachel" è proteggere un cardinale in viaggio apostolico: e questo sì che sarebbe stato un bel film!
Martedì, 20/04/21 ALLE ORE 02:30 02:30 su Rai Movie
Black hole: Con evidenti analogie con Il grande campione di Mark Robson, questo bellissimo film racconta la parabola di un corpulento minatore che si scopre talento nel mondo del rugby. Harris, anche per i suoi trascorsi sportivi, dà una forte autenticità al personaggio; ruvido, irascibile, ambizioso, incapace di contenere le sue violente emozioni anche con la donna che cerca di amare. Non a caso il film inizia dal dentista, proprio per sottolineare subito l'insubordinazione di Frank in uno sport fatto da codici ferrei. Un film assolutamente da vedere.
MEMORABILE: Le scene in mischia sul campo da rugby.
Markus: Farsa vagamente sexy che promette molto ma mantiene poco. L'ambientazione sicula, con le quasi immancabili faccende di mafia gestite a mo' di commedia, sono tirate persino per le lunghe; se poi ci aggiungiamo che un caratterista come Enzo Monteduro viene elevato a protagonista... c'è poco da star allegri. Le squallide scenografie fanno da triste cornice a una storia che Roberto Bianchi Montero gestisce come può, salvato solo in parte dalla professionalità di qualche attore (Francesco Mulé, Venantino Venantini e la bella Valeria Fabrizi).
Martedì, 20/04/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Modo: Non boccerei questo film di Sordi. Anzi, lo trovo molto english, come dice il titolo. Certo alcune scene sembrano forzate, ma nel complesso si ride e il tema di fondo è abbastanza malinconico, complice le belle immagini di Londra e la ragazzetta disinibita. Si sentono gli anni del film anche in una Inghilterra già allora avanti nella mentalità e libertà, ma il tutto è comunque piacevole. Sempre bravo Sordi, qui anche come regista.
Martedì, 20/04/21 ALLE ORE 07:05 07:05 su Rai Movie
Markus: Uomo vessato da parenti, colleghi e amici decide di farsi giustizia. Dalla violenta "notte" di Charles Bronson al ben più bonario... Mezzogiorno (ovviamente riferito al Meridione d'Italia; qui sta la "grandiosità" del titolo) di Franco Franchi. Parte di quella manciata di film girati senza Ciccio Ingrassia, la pellicola di Mario Amendola insegue un filone parodistico ormai alle corte; non basta nemmeno la verve del comico siculo, per ravvivare una vicenda che non riesce mai a essere divertente. Resta il "fascino" vintage degli Anni '70.
Daidae: Interessante film sentimentale che presenta diversi spunti drammatici alternati a momenti più "leggeri", quasi da commedia. Girato quasi tutto negli Stati Uniti, ma di produzione italiana. Buona la fotografia, nel cast fa un ottima prova Carlo Delle Piane; discreta anche Brooke Shields. Valide le musiche, passabili le ambientazioni. Sicuramente un film da riscoprire.
Martedì, 20/04/21 ALLE ORE 09:17 09:17 su Rai Movie
Markus: Il mitico grido “Patroclooooo!” di Bracardi in realtà non è funzionale al racconto e in fin dei conti non si capisce cosa c’entri, ma la pellicola, che possiamo considerare del filone “militaresco”, è piuttosto divertente e godibile. L’aspetto piacevole del film è tutto sulle spalle di un giovane Pippo Franco, che ci delizia con il suo surreale umorismo e con il solito personaggio dell’imbranato. Divertente la scena in cui Pippo Franco taglia (malamente) i capelli ad un colonnello.
Martedì, 20/04/21 ALLE ORE 09:19 09:19 su Rai Movie
Jandileida: Finalmente un film di denuncia rigoroso, nello stile del più puro cinema d'inchiesta italiano anni '70, girato senza fronzoli e senza nascondere nulla, né delle miserie del sistema carcerario italiano né degli errori di quel povero Cristo morto ammazzato dopo una settimana di insensata agonia. Cremonini riesce a non scadere nella lacrima e al tempo stesso a tenere la barra dritta nel profluvio di emozioni che il film scatena nello spettatore: complimenti. Immenso Borghi.
Martedì, 20/04/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Galbo: L'impiegato Sandy Patterson, a seguito di una clonazione delle proprie carte di credito, si mette sulle tracce della responsabile. Un tema d'attualità (quello dei furti d'identità), fornisce lo spunto per una gradevole commedia. Il ritmo elevato impresso dal regista Seth Gordon contribuisce alla riuscita dell'opera, ma è decisiva la presenza di due attori come Jason Bateman e Melissa McCarthy, i cui diversi stili di recitazione si integrano perfettamente. Buona la prova dei caratteristi tra i quali spicca Robert Patrick. Discreto il doppiaggio.
Paulaster: Problemi in famiglia tra una massaia quasi disperata e un critico teatrale arrivista. Divertente solo a tratti (con un paio di furbe canzoncine della Day) ma variegata sulle riflessioni morali dell'essere giudice senza voler esser giudicati. Corretta fin troppo dal punto di vista matrimoniale lascia perplessi sul ruolo di papà di Niven con le sue esternazioni riguardo i figli che gli pregiudicano la libertà. Confezione curata.
MEMORABILE: Il figlio chiuso in gabbia con il chiavistello.
Galbo: Su un personaggio realmente esistito, Steve Mc Queen basa una delle sue ultime e più intense prove cinematografiche. Benché rientri ufficialmente nel genere western, Tom Horn è essenzialmente il ritratto molto realista di un uomo non a suo agio nei tempi in cui vive, stanco e disilluso; la storia procede con una certa lentezza ma è realizzata con grande bravura e cura per l'aspetto tecnico oltre che per la caratterizzazione dei personaggi, il che rende il film decisamente godibile.
Martedì, 20/04/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Markus: Il gestore di un teatro in fallimento adotta suo malgrado due bambini impostigli da un'eredità. S'accorgerà in breve tempo che il più piccolo ha degli strani poteri sovrannaturali. Dopo la parentesi di Mister Felicità, Alessandro Siani torna alla mielosa favola moderna alla Si accettano miracoli; quelle fatte di buoni sentimenti elargiti dalla formula natalizia tutta musiche di maniera e lucine. C'è da dire che il cabarettista partenopeo riesce a far sorridere, forse conscio dell'eredità di Troisi (et similia) che si porta addosso.
Martedì, 20/04/21 ALLE ORE 21:25 21:25 su NOVE TV
Redeyes: Cruise Hunt è sinonimo di qualità nel genere: una buona "credibilità" e una faccia da schiaffi; sua compagna di sventure è la sventola del Sud, Diaz. Funziona benissimo la coppia che ben si destreggia fra sparatorie e ironia, ricordando quasi, in questo senso, il duo ad alta velocità Reeves/Bullock. Il film in sé non dice niente di nuovo e non regge il paragone coi suoi simili, tuttavia non gli si nega un divertimento di fondo che fa passare bene una serata in poltrona. Non il miglior Cruise ma certamente gradevole.
Martedì, 20/04/21 ALLE ORE 23:10 23:10 su Rai Movie
Vito: Grande film di Stone - che sembra aver ritrovato la verve polemica ed efficace di un tempo - sul caso Snowden e sulle divulgazioni circa la sorveglianza di massa del 2013. Il regista americano confeziona una sorta di cyber-thriller con tocchi quasi orwelliani dal gran ritmo; tantissima tensione, un'ottima regia e una sceneggiatura perfetta. Eccellente Joseph Gordon-Levitt, che offre un'interpretazione intensa e sofferta (come è quella di tutti i grandi eroi).
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 00:50 00:50 su Rete 4
Galbo: Il titolo italiano del film è deviante perchè più che di doppia personalità si può parlare per il protagonista di personalità multiple. L'opera è in puro stile De Palma con evidenti citazioni ad opere del passato di altri (è spesso Hitchcock il supremo modello di riferimento) ma anche dello stesso regista. Godibile, ha però il limite di un'eccessiva complicazione della sceneggiatura che lo rende a volte ostico. Molto bravo il protagonista.
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 01:20 01:20 su Cine 34
Myvincent: Uno dei miglior lavori di Ozpetek, dentro a quella cultura che è più congeniale a lui stesso. In prossimità della decadenza imperiale ottomana si sviluppa un racconto del racconto, stile "Mille e una notte", in cui la concubina di un harem è la protagonista assoluta fra tanti volti incipriati. Un affresco di affascinante bellezza, forte dei costumi e delle scenografie orientali e di una narrazione ipnotica, riportata nell'occidente italiano, grazie ai volti espressivi di Lucia Bosè e Valeria Golino. Imperdibile.
MEMORABILE: Le succulente pietanze orientali riccamente imbandite fra le "ospiti" dell'harem...
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 01:35 01:35 su Rai Movie
Daniela: Quando il marito finisce in carcere per un reato grave (intuiamo pedofilia, anche se non viene esplicitato), Hannah cerca di continuare inutilmente la vita di prima... Pallaoro inchioda la cinepresa su volto e sul corpo di Rampling che ripaga con una interpretazione pregevole tutta fatta di sfumature, tuttavia la reticenza del racconto, unita ad una messa in scena raffinata ma troppo trattenuta, finisce per raffreddare la partecipazione emotiva, per cui il film, pur interessante, stenta a coinvolgere ed appassionare.
MEMORABILE: Hannah mente al marito in carcere per nascondere la rottura dei rapporti con il figlio ed il nipotino
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 03:10 03:10 su Rai Movie
Caesars: Film che riesce, tutto sommato, a divertire. De Martino dirige con mano sicura una storia assurda e piena di buchi; se a ciò aggiungiamo che l'interprete principale è il fratello del ben più celebre Sean (e nel film interpreta il fratello di uno 00qualcosa), che coprotagonisti sono Bernard Lee e Lois Maxwell (fissi nei film di 007 dell'epoca) e Adolfo Celi e Daniela Bianchi (interpreti entrambi in due diversi film della serie), abbiamo un quadro ben chiaro di cosa ci può offrire lo spettacolo. Concludendo: mediocre ma con un suo perché. **
Il Dandi: Uno dei più celebri rip-off de L'esorcista, a tratti perfino più godibile dell'originale friedkiniano in virtù delle notazioni folkloristiche (di quelle già apprezzate in Rondi e Fulci, per intenderci) che De Martino non ha bisogno di essere un antropologo per mettere in relazione alla dimensione satanica: gli basta essere un italiano. Punti deboli (qualche dialogo ingenuo, qualche effetto speciale mal invecchiato) abbondantemente superati da punti di vera forza (location e cast spettacolare, messo in ombra dalla prova splendida della Gravina).
MEMORABILE: L'incipit con la Madonna.
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 04:45 04:45 su Rete 4
Daidae: Bel film di spionaggio e azione, interpretato bene e che non scivola nella banalità, non annoia mai. Visti gli anni ('60) oltretutto non ci sono inutili scene di sesso ma solo un'elegante e bella agentessa in guêpière. Per il resto segue i classici canoni del genere: armi segrete, scienziati, guerra fredda...
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 07:00 07:00 su Rai Movie
Galbo: Il realmente accaduto dirottamento di un aereo dell'Air France verso l'Uganda (da cui il titolo originale, Raid on Entebbe) è lo spunto di un film realizzato per la televisione. La professionalità del regista Irvin Kershner e il prestigioso cast impegnato assicurano una "confezione" professionale, ma il film delude per la scarsa tensione e per le limitate scene d'azione, cosa poco perdonabile in un'opera del genere.
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 10:50 10:50 su Rai Movie
Panza: Dimenticabile commedia che dimostra quanto venissero scritti svogliatamente i film con Franco e Ciccio e quanto si lasciassero improvvisare i due attori. La storia è inutilmente complicata e ravvivata solo in parte dai soliti giochi di parole e smorfie. Poca roba a rendere almeno guardabile il film, che crolla notevolmente quando i due protagonisti scompaiono dalla scena. Robetta fatta purtroppo in catena di montaggio per sfruttare al massimo il successo dalla coppia, che anche con materiale povero dimostra di avere tempi comici perfetti.
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 10:50 10:50 su Cine 34
Pigro: Lei si sente trascurata da lui che ama solo i cavalli; l’arrivo di un poliziotto privato movimenta il triste ménage. La trama è di una noia mortale, banale e stiracchiata fino allo stremo. Gli attori, altrove bravi, qui fanno la gara a chi recita peggio, Abatantuono in testa (simpatico, ma dopo 10 minuti ci si aspetterebbero anche altre qualità oltre alla simpatica storpiatura cabarettistica delle parole). La regia è piatta e favorisce il naturale assopimento dello spettatore che, nonostante gli sforzi, non riesce a ridere. Da dimenticare.
Giùan: Film che porta in qualche modo a compimento tutta la prima filmografia cronemberghiana (quella che va dal Demone all'immediatamente precedente Scanners). Anche qui il semantema portante è la costruzione allucinata d'un universo filmico claustrofobico, quasi totalmente cerebrale, sostanzialmente impermeabile dall'esterno, dunque sostanzialmente metaforico, psicologico, capace però, in virtù appunto della sua programmatica essenzialità, di alludere (e profetizzare) figurativamente come nelle linee narrative alla pervasività del rapporto uomo-media tecnologici.
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 19:25 19:25 su Rai Movie
Geppo: Ultima parodia western per la celebre coppia Franchi e Ingrassia. È senza dubbio il migliore dei quattro film diretti dal regista Osvaldo Civirani (o in questo caso Richard Kean). I primi venti minuti sono davvero divertenti, poi arrivano alcune scene tirate per le lunghe. Meno male che nella seconda parte c'è la partita a poker ad alzare notevolmente il livello del film. Ci sono Lucretia Love bellissima e un Ciccio Ingrassia ancor fresco del suo primo film da solista La violenza: quinto potere. Tutto sommato non poi un così brutto film.
MEMORABILE: La stazione di servizio per i cavalli.
Galbo: Da David Lynch il film che non ti aspetti, il più improbabile considerata la sua filmografia ma probabilmente l'opera più intensa ed ispirata. La storia dell'agricoltore che percorre un lungo tragitto in trattore per recarsi dal fratello è un viaggio nella provincia americana più profonda ma anche nelle emozioni individuali di personaggi tratteggiati con grande sensibilità. Molto intensa la prova del protagonista Richard Farnsworth e suggestiva la fotografia. Commovente.
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 21:15 21:15 su Cine 34
Herrkinski: Modesta commedia degli equivoci che sembra fare il verso ai film di inizio anni '80 di Banfi, Vitali & co., ma senza raggiungerne minimamente la verve comica. Calà e Greggio se la cavano (con quest'ultimo più sopportabile che in altri casi) ma non brillano, a causa di una sceneggiatura che gli mette in bocca dialoghi scontati e che presenta situazioni viste e straviste, senza aggiungere nemmeno un ritmo decente. Il film parte bene ma poi lentamente si impantana, sprecando le prove di bravi caratteristi come Nicheli e Santonastaso.
MEMORABILE: Calà: "Ma questa non è una camera, è il Camerun!"
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Rai 4
Ryo: La scelta registica del "video amatoriale ritrovato" è uno stile che ha il suo perché, proprio perché sembra "vero". Qui ci troviamo di fronte a un film che pretende di usare quella tecnica, ma è palese che c'è una fotografia studiata: luci e inquadrature sempre perfette, attori fintissimi senza un briciolo di spontaneità e tante reazioni di scarsa credibilità. La trama prende spunto da Rosemary's baby ma va in tutt'un altra direzione. Discreti gli effetti speciali, ma a questo punto sarebbe stato meglio fare un film alla vecchia maniera.
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Gestarsh99: Ultimatum alla Terra del terzo tipo. Sempre più irriconoscibile l'ex artigiano delle tenebre Proyas, invescato in un horrorucolo su commissione che raccozza macchinalmente questioni come prescienza, casualità, determinismo e loffi scarabocchi di trame note (Final destination, The mothman prophecies, Ultime dal cielo). Un carnevale della risata in cui l'escatologismo giudeocristiano getta ben presto la maschera cela-sponsor denudando la sua futurologica identità raeliana. Cage si dispera per tutto il film ma le sue sono lacrime di coccodrillo che seccano all'istante (anche l'illuso spettatore).
MEMORABILE: Lo scialbo commiato apocalittico...
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 22:50 22:50 su *Sky cinema action
Gestarsh99: Si torna ai tempi di Leviathan e Creatura degli abissi con quest'horror sottomarino derivativo ma talassofobico e assemblato con perizia. Dopo l'isolamento spaziale e i cerebralismi intellettualistici (più o meno sopportabili) dei primi due fanta-indie, Eubank blockbusterizza le ambizioni epifaniche del proprio cinema e scende negli sprofondi abissali dell'oceano, specillando le mostruosità adopelagiche annidate nella Fossa delle Marianne. Immancabili i temi registici dell'enucleazione fisico-mentale dalla realtà immanente e delle "alienanti" insidie trascendentali del (e dal) cosmo.
MEMORABILE: I continui omaggi che rimandano difilati ad [f=1651]Alien[/f]; La gigantesca manifestazione "lovecraftiana".
Mercoledì, 21/04/21 ALLE ORE 23:15 23:15 su Paramount channel
Galbo: Un cittadino egiziano da anni negli Stati Uniti viene sequestrato dai servizi segreti e torturato per il sospetto della sua partecipazione ad un attentato in un paese arabo. La moglie è impegnata nella sua ricerca. Film che ha il merito di fare conoscere la disumana pratica della Rendition (per l'appunto la "consegna" di cittadini sospetti). Il film presenta connotati assolutamente realistici e delinea molto bene il quadro politico e sociale del terrorismo medio-orientale grazie ad una sceneggiatura rigorosa e ai suoi bravi intepreti.
Jdelarge: Curioso e innovativo spaghetti western di matrice francese, scritto da Dario Argento e diretto da Hossein. Il personaggio principale, a differenza della maggior parte dei protagonisti degli spaghetti western nostrani, è decisamente più umano e vulnerabile, tant'è che il finale risulta del tutto coerente con la storia, peraltro scritta in modo davvero pregevole. Le atmosfere cupe e il ritratto del protagonista ricordano molto Il grande silenzio di Corbucci. Nel complesso manca un po' di personalità alla regia, ma il film è più che riuscito.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 00:45 00:45 su Rai Movie
Nando: L'annosa guerra giovanilistica, nel Salento degli anni 70, tra due gruppi di adolescenti: da una parte i cafoni, poveri e incolti, dall'altra i signori, ricchi damerini. Una battaglia senza esclusione di colpi che condurrà a un finale tragico. Nel mezzo la variante impazzita di un cafone con venature cittadine che cambierà il corso delle cose. Nel complesso piacevole, nonostante il massiccio uso del dialetto pugliese. Bravi i giovani attori e menzione per le due interpreti femminili.
Zender: Melodramma in costume che da una prima parte invischiata nelle sabbie della leziosità sa muoversi bene in direzione di un clima fosco, a tratti sadiano, calato tra le brume di una Venezia autunnale colta con gusto e un occhio puntato al Don’t look now di Roeg. Presenze femminili importanti e magnetiche (la Beswick soprattutto), clima d’incombente mistero avatiano che rivela il nome del cosceneggiatore fin quasi ad avocargli virtualmente il film. Certo manca la mano del Pupi futuro, ma le prove per uno stile già s’intravedono.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 02:20 02:20 su Rai Movie
Pigro: La crisi esistenziale di un giovane avviluppato nei suoi fallimenti: architetto disoccupato, senza soldi, in rotta con la ragazza, in partenza per il Vietnam. In contraltare, la descrizione dei ventenni che invece hanno un progetto di vita tra musica e giornalismo. L’equilibrio fra slancio vitale, indifferenza e mancanza di prospettive è di un desolato e amaro pessimismo (ma senza pesantezza narrativa), che trova una piccola oasi nell’illusorio rapporto con una modella per voyeur (una fascinosa Aimée), il cui amore è destinato a non durare.
Daidae: Questo è uno di quei film che pensi: sarà una boiata, sarà noioso, sarà troppo melenso... invece lo guardi e ti sorprende. Bellissima fiaba moderna, con un ragazzo che non vuole crescere e un contorno di buoni sentimenti, amore, etc. A parte le melense melodie col flauto del giovane il film scorre e piace per novanta minuti. Stupenda la fotografia di una splendida Venezia anni 80, interpretazione del giovane passabile, giganteschi la Lisi e Von Sydow. Da vedere.
Daniela: Trapper ben deciso a rimanere a piede libero deve resistere alle trappole matrimoniali che gli vengono tese da una ragazza intraprendente che vuol accalappiarlo con le buone o con le cattive... Commedia western con una prorompente Parker ed un insolitamente rilassato Taylor, dal ritmo brioso e alcune gag simpatiche, a patto di vederla in originale in cui la famiglia dell'aspirante sposa è irlandese, in quanto nella versione italiana la trasformazione della nazionalità risulta assai bizzarra, considerato il cast: McLaghen che si esprime in dialetto napoletano è un cavolo a merenda parlante.
Fauno: A differenza di altri mondos, anzichè spaziare tende ad approfondire tre o quattro nazioni che fungono da caposaldo. In tal modo si capisce il motivo per cui la vacca sia sacra in India e come esser fuori casta sia un incubo; come il Giappone si sia tolto l'onta della Seconda Guerra con l'ossessione per il piacere e l'indifferenza per chi soffre; come nei paesi nordici la programmazione delle nascite sia connessa alla tendenza al suicidio; infine, per l'Indocina, la vera funzione delle lustrascarpe e delle fumerie a Hong Kong nonché l'esistenza di un muro a Macao.
MEMORABILE: Le gabbie di Bombay; La messa nel lebbrosario; Il divorzio pakistano; La torre di Stoccolma; I tatuaggi; I bambini svizzeri; Il legame follia-tabù-verità.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 04:05 04:05 su Rai Movie
Pesten: Il sogno americano condensato da Wayne in meno di 60 minuti. La voglia del cowboy di costruirsi un futuro e di popolare le lande desolate dell'ovest in un film quasi storico, visto che la narrazione si basa sul processo di evoluzione della società stessa (l'arrivo del telegrafo). L'incipit c'è, ma poi il resto è principalmente un susseguirsi di corse con la diligenza, fino a quella finale che porta al lieto fine. Wayne a suo agio ormai gira più film nello stesso anno.
Panza: L'intreccio non è nemmeno così datato e statico visto che si tratta della vendetta di un fuorilegge a cui è stato ucciso il fratello. Purtroppo il film risente in alcune scene del peso degli anni (la scelta delle musiche, il finale con tragicomica Bibbia in sovrimpressione) risultando a tratti noioso, pur nella sua breve durata. Restano però una bella prova degli attori (valorizzata dal bel doppiaggio) e ambientazioni valorizzate da una fotografia abile. Il titolo affibbiato dagli italiani è abbastanza sviante rispetto a quello originale.
MEMORABILE: Il trattamento riservato alla salma del fratello: ricoperta di sputi, insozzata con torsoli di mela, il requiem viene coperto con musica da ballo.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 05:05 05:05 su Cine 34
124c: Umberto Lenzi fa di Ercole (Steve Reeves) la tigre della Malesia, Sandokan, facendogli vivere un'avventura ambientata nella foresta di Labuan. Niente abbordaggi (forse perché costavano), niente urla disumane (Kabir Bedi, Sollima e relativo sceneggiato arriveranno 11 anni dopo), ma un pugno di pirati in fuga da un lord Guillonk perfido. Marianna Guillonk non viene mai definita la Perla di Labuan e Yanez/Bosic è troppo all'inglese per essere portoghese. Il film si dimentica. Reeves troppo bolso.
MEMORABILE: L'attacco finale notturno dei tigrotti di Sandokan e dei Daijaki alla fortezza di Guilloonk.
Daidae: Unica regia di Remigio Del Grosso. Chi si aspetta un peplum con Ursus protagonista centrale rimarrà deluso: il protagonista principale è un principe polacco e il film è ascrivibile al genere storico-avventura. Fotografia ottima, un valido cast nel quale si mette in mostra Tom Felleghy e Ettore Manni giovane nel ruolo del principe-soldato. Non male anche il resto del cast, comprendente anche due nomi internazionali. Un film ben fatto, che nonostante sia del 1961 ha più ritmo e di decine di pellicole prodotte successivamente.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 08:45 08:45 su Rai Movie
Belfagor: Un cantante lirico sbruffone sposa la figlia di un ricco macellaio per mantenersi la carriera. I pregi fondamentali del film, velleitario quanto le aspirazioni del protagonista, sono due: far ridere sull'opera senza scadere nella volgarità e sfruttare al meglio il conflitto fra i personaggi di Sordi e Fabrizi, che regalano svariati scambi di battute. All'istrionismo del protagonista non resiste neppure la Traviata, che verrà sconvolta all'ultimo minuto nel divertente finale.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 09:25 09:25 su Cine 34
Galbo: Intrigo spionistico che ha per protagonista un giornalista americano. Presenta tutti gli ingredienti del genere, mescolati però con pochissima fantasia e diretti dal regista in modo piuttosto anonimo. Anche il protagonista non è nulla di che; meglio la prova del cast di supporto.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 10:00 10:00 su Rai Movie
Anthonyvm: Nei trapped movie la logica non è sempre una necessità: è il caso di questo piccolo ma interessante thriller che sfrutta la location claustrofobica per eccellenza (la cabina bloccata di un ascensore) per imbastire un racconto coinvolgente (per quanto inverosimile) sul solito tema "homo homini lupus", soffermandosi sull'incomunicabilità che affligge la società moderna (fra le generazioni, fra le caste, fra i sessi). Una caricatura pessimista, punteggiata da momenti di ottima suspense e scene realisticamente dolorose. Buono il finale maligno.
MEMORABILE: La conturbante Soutendijk; I tentativi di aprire le porte in equilibrio precario; Il racconto del tizio bloccato in un furgone frigorifero; Il finale.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 10:25 10:25 su Rai Movie
Geppo: È sicuramente il film più comico e divertente di Tomas Milian. Questa volta Tomas esce dai suoi personaggi più noti (Giraldi e Monnezza) ed interpreta l'ex calciatore e truffatore Bruno Marangoni. La coppia Milian e Mazzarella è davvero splendida e funziona alla grande, anche se sono due mondi diversi. Sulla trama posso confermare che scorre molto piacevole... Milian passa da una truffa all'altra con però alcuni flashback che aiutano a ricostruire la sua sfortunata carriera calcistica. Divertente la colonna sonora e buona la regia di Corbucci.
Pigro: Mi chiedo come si possa odiare a tal punto il balletto dello Schiaccianoci da realizzare un tale pretenzioso pasticcio: tolti i balletti, convertite le musiche in stupide canzoncine e trasformata la storia in un’allegoria politica ambientata negli anni 20/30, con tanto di personaggi come Freud e Einstein (!), scenografie klimtiane e soprattutto topi simil-nazisti. Al netto di queste improvvide modifiche (e dei virtuosismi attorali dei ratti Turturro e de la Tour), il film è comunque pasticciato e fastidioso per troppe ambizioni mal direzionate.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 15:45 15:45 su Rai Movie
Reeves: Ingenuo western in cui gli inglesi sono pessimi, i francesi buoni e il confine tra Canada e Stati Uniti consiste in un ponticello di legno su un fiumicciattolo. Molte ingenuità, ma anche belle scene d'azione guastate da tre presenze femminile stereotipate e antipatiche. George Marin ci crede, Franco Fantasia tira molto bene di spada (è la sua specialità), De Ossorio farà meglio con gli horror.
MEMORABILE: Il trapper ucciso dagli inglesi nella sparatoria: ripreso da quattro angolature divere, ma c'è solo lui....
Jurgen77: Convenzionale film di guerra, tipico degli anni Settanta, che sfrutta la presenza di un Richard Burton ancora in buona forma per narrare la consueta avventura di un gruppo di commandos inglesi nel teatro di guerra africano durante l'ultimo conflitto mondiale. Attori "spalla" di seconda fascia e ritmo non eccelso. Il film si lascia tuttavia guardare e le ambientazioni desertiche non sono male. Qualche scena di carri armati è sicuramente riciclata da altre pellicole. Nel complesso sufficiente, ma nulla di più...
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 19:03 19:03 su Cine 34
Ciavazzaro: Di questo film di chiara impronta televisiva salvo poche cose. Sabrina Ferilli innanzitutto, che in questo film recita sicuramente meglio che in molte altre occasioni e che mostra un'ottima presenza fisica. Il resto del cast al contrario non sembra proprio in palla. La storia poi non convince e ci offre un finale buonista assolutamente orrido e inaccettabile.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 19:10 19:10 su Rai Movie
Gestarsh99: Esauriti i pendolarismi Italia-USA-Italia, le maresciallate di Nico er Pirata piantano per sempre le radici in terra autoctona, segnando anche l'ideale giro di boa del popolare ciclo endecafilmico. Di turno stavolta un giallo alla romanaccia, malamente innescato da spinterogeni letterari antidiluviani ("10 Piccoli indiani"; il blackout "mortifero") e poi costretto verso circuiti tortuosi impercorribili da un tassista della commedia come Corbucci (le ricostruzioni relativistiche in stile Rashomon). A magazzino trivialità maccheroniche, manate sui glutei e l'inevitabile compilation di sberle onomatopeiche.
MEMORABILE: Massimo Vanni e l'ossigenato John P. Dulaney che pomiciano in auto simulando una coppietta infrascata...
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 19:35 19:35 su *altro (specificare)
Nota bene: su SuperSix: https://www.supersixtv.net/
Il Dandi: Avventure apocrife abbastanza godibili: la produzione infatti non possiede i diritti sul "canone" di Doyle (l'unico episodio ispirato a un racconto originale è "La fascia maculata") e vengono riproposte alcune storie di una serie degli anni '50 inedita in Italia, sempre prodotta da Sheldon Leonard. Pesa un po' il format ridotto (episodi di appena 25 minuti), ma le interpretazioni e le ambientazioni (girato a Varsavia) sono abbastanza riuscite. Stravista sulle più anonime tv private italiane, dove fu un costante tappabuchi degli anni '80.
Galbo: Nell’ostile terra britannica si svolgono le vicende di un giovane romano che vuole vendicare l’onore del padre. Il film di Kevin Macdonald (ha al suo attivo il bel L’ultimo re di Scozia) non è un capolavoro ed è limitato da un protagonista (Channing Tatum) poco credibile come romano (meglio il coprotagonista Jamie Bell). Tuttavia assolve più che dignitosamente il compito di intrattenere lo spettatore grazie ad una riuscita caratterizzazione ambientale e alla capacità del regista di imprimere alla vicenda un buon ritmo.
Pinhead80: Passato e presente s'incontrano in una favola d'amore senza tempo in cui due persone si sfiorano, s'incrociano e si amano più forti di ogni intrusione esterna. Quando l'amore è quello giusto nulla può permettere che questo non si concretizzi. I sentimenti prevalgono sugli eventi e anche quando questi sembrano prendere il sopravvento in maniera ineluttabile l'unione dei due spaventa tutto ciò che si frappone tra di loro. Una favola che tutti si augurano che diventi realtà.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Galbo: Film dalle discrete ed originali premesse narrative: il protagonista muore più volte ed ogni volta rinasce in un diverso contesto. La regia è affidata a Dario Piana (già direttore di spot pubblicitari e del non memorabile Sotto il vestito niente 2) che mostra un discreto talento televisivo. Il vero grosso limite del film è una sceneggiatura che piuttosto presto diventa inconcludente e ripetitiva e non sa sfruttare adeguatamente la buona idea di base.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Xamini: La principessa di Svezia ha un fondoschiena invitante e Vaughn ce lo dice attraverso uno spy action fatto di personaggi stupidelli e del tutto privi di carisma nel loro essere caricaturali. A parte la succitata, quindi, nessuna battuta memorabile, così come nessun personaggio da non dimenticare, per una rincorsa alla comicità che prende gli strumenti messi a disposizione dagli action contemporanei (nei modi e nei tempi), ma soprattutto dai classici (007 sopra a tutti) perculandoli abbondantemente. Solo che le risate non sono così sguaiate da giustificare del tutto l'operazione.
MEMORABILE: Le principesse non sono più quelle di una volta... Per fortuna
Hackett: Rivisitazione del celebre e bellissimo The wicker man, questo nuovo thriller ha decisamente una caratura diversa. Parte male con la scelta dell'interprete, un Cage espressivo quanto gli scogli antistanti l'isola. Il film perde quell'aura malata dell'originale che, complice anche la presenza di Christopher Lee, aveva un'atmosfera più inquietante e sospesa. La tensione si affaccia in alcune sequenze ben girate ma la virata femminista della trama convince poco e nel finale, a differenza del primo film, la cerimonia in maschera sfiora il ridicolo.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Didda23: La mancanza di caratteristi all'altezza fortunatamente è compensata dallo strapotere recitativo di una coppia assortita perfettamente: La Hudson nei panni della acidella che la fa penare è geniale e McConaughey recita molto sul pezzo senza sbagliare un'espressione. Nonostante lo script sia la fiera della banalità, la buona colonna sonora nella quale spicca la meravigliosa "Feels like home" della Kreviazuk e il buon ritmo mettono lo spettatore a proprio agio accompagnandolo senza sforzo fino alla fine. Piacevole.
Schramm: Col nome che si ritrova, Van Sant doveva prima o poi vedersela con l’assonante elemento che tanto dà di che speculare e sfruttare le povere genti che ancora vivono a ridosso di una radicata contemporaneità contadina. Ma nell’illustrare il braccio di ferro tra quest’ultima e gli interessi di una corporazione che vende fumo danneggiando ogni arrosto, Gus secerne cinema di gran classe, prendendo esempio dal vigoroso respiro narrativo dalle migliori serie tv, tenendo sottobanco l’apologo ecologista. A reggergli le signorili vesti un Matt Damon di tutto rispetto, un redivivo Holbrook che dà il meglio della sua carriera e una Dewitt la cui intensità fa rilucere tutto il film.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su 20 Mediaset
Viccrowley: Il film va visto necessariamente in lingua originale: il doppiaggio, oltre a essere mediocre, disintegra letteralmente buona parte delle gag e dei giochi di parole su cui si basa la comicità. Per il resto l'operazione è di grana grossa, con ricorso continuo a una volgarità che molte volte non strappa nemmeno il sorriso, complice un cast non sempre in parte nonostante uno straripante Rogen. Non tutto è da buttare, ma mi aspettavo di più.
MEMORABILE: La festa a tema De Niro; Rogen e la Byrne alle prese con la "mungitura".
Galbo: Forse impensabile nella prima parte della carriera di Schwarzenegger un film intimista come Aftermath. Sebbene presumibilmente penalizzato da un budget limitato, il film descrive abbastanza bene da un lato la difficile elaborazione di un lutto, dall'altra i sensi di colpa legati allo stesso evento. L'attore austro americano è evidentemente il nome forte del cast e se la cava bene, ma non va sottovalutata la prova intensa del coprotagonista, il bravo Scott McNairy. Peccato che i dialoghi siano molto spesso banali. Non male nel complesso.
Giovedì, 22/04/21 ALLE ORE 23:20 23:20 su Rai Movie
Piero68: Dallo sceneggiatore premio Oscar di The departed, un altro noir pessimistico, anche questo ottimamente sceneggiato, che però purtroppo vive di alti e basi. Tra le strade di Londra un ex delinquente cerca la redenzione, ma il passato è più forte di lui. Se Farrel finalmente convince in un ruolo, la Knightley è soltanto un sacco vuoto e inutile. Winstone insuperabile e cast ben assortito. A una prima parte lenta e noiosa si alterna una seconda di altissimo livello, con un finale davvero convincente. Ottimi colonna sonora e montaggio.
Lucius: Il capolavoro erotico di John Derek ambientato in un'isola disabitata (al centro della quale si ritrovano, prive di ogni inibizione, due coppie di amici desiderose di lasciarsi alle spalle la routine quotidiana), si preannuncia come un film liberatorio. Il contatto assoluto con la natura spingerà le due coppie alla totale libertà, ispirandole a sperimentare nuove esperienze sessuali. Nudità a profusione e una natura suggestiva per un erotico d'autore.
Pinhead80: Un film senza tempo in uno spazio non definito e in un luogo dove Dio sembra essersi dimenticato dell'esistenza di chi vi abita. Sia nella strada che ne cuori degli uomini solo macerie di una vita in frantumi che cerca disperatamente di attaccarsi a quel poco che ancora è visibile. Non è un film di facile assimilazione ma è sicuramente un'opera conturbante per come si spinge all'estremo senza dover mostrare a tutti i costi.
MEMORABILE: La danza di Ben Mendelsohn durante il gioco perverso della conchiglia di vetro.
Pigro: La rivincita di una morale civile e dell'orgoglio italiano nel piccolo truffatore "diventato" generale badogliano per far la spia per i tedeschi. Una storia intensa che Rossellini racconta con rigore e durezza, aiutato da un De Sica di grande intensità, capace di giocare col suo personaggio sul filo delle sfumature. Bella la scansione del film in due parti: la guerra fuori che genera trucchi per la sopravvivenza, e poi la guerra dentro (dentro il carcere e dentro la persona) che non permette più trucchi e impone scelte di vita. Importante.
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 01:00 01:00 su Rai Movie
Galbo: Alla fine degli anni 20 a Edimburgo il celebre illusionista Houdini viene contattato da una presunta sensitiva Mary McGarvie, che sostiene di potergli riferire le ultime parole pronunciate da sua madre sul letto di morte. Tra fantasia e realtà (è celebre l’avversione di Houdini per i sensitivi che considerava dei ciarlatani), la regista Armstrong dirige un film che ha il pregio dell’accurata ricostruzione ambientale e della buona prova del cast. Il limite è invece dato da una sceneggiatura che si perde troppo dietro il romanzetto amoroso.
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 01:15 01:15 su Cine 34
Mco: Per i primi venti minuti sembra un film tratto dai romanzi di Stephen King, con quei ragazzotti che si giurano etrena fedeltà. Il tempo scorre inesorabile e irrompe una nuova realtà in cui uno dei giovani, diventato poliziotto, si trova alle calcagna di un boss della droga. Il cast rende bene il disagio di un'esistenza desolante e annichilita dal contesto sociale, soprattutto per merito degli ottimi ed espressivi Vannoli e Leo. La durata non esigua contribuisce a caratterizzare al meglio situazioni e personaggi. Finale toccante.
MEMORABILE: La danza della pioggia; Le farneticazioni di Vannoli sotto l'effetto della cocaina.
Markus: Film in sei episodi che vengono raccontati al tribunale durante alcuni strampalati processi. Franco e Ciccio fanno da collante alle storie e sono i protagonisti di due dei segmenti, ma non riescono quasi mai a strappare un sorriso nonostante l'innata verve. Molto deludente anche Vianello (al cinema non ha mai funzionato). Salva un po' la baracca Chiari, ma le vicende in cui lui è inserito hanno il fiato corto e non si va mai oltre il ghigno. Qualche buona gag (qui malamente adoperata) sarà in futuro riciclata in altre pellicole.
Markus: Lui, lei e una camera d'albergo. Un rapporto d'amore, odio, un tormentato sentimento elargito allo spettatore attraverso un film dal taglio fortemente teatrale/drammatico. Francesco Maselli è in vena di film d'autore senza qui mostrare le capacità per realizzarlo: il rapporto rappresentato appare artefatto, eccessivamente pregno di paturnie ed eccessi che non riescono mai a entusiasmare. Resta quindi il tentativo, non molto riuscito, per la coppia Kinski/Dapporto, di rendersi credibili in quei panni. L'idea poteva essere buona, ma la resa non convince.
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Giùan: Tra i vertici della filmografia di Comencini e del suo peculiare connubio stilistico tra delicatezza del tocco e uno spirito corrosivo che non abbisogna di alcuna corrività. Così il romanzo di formazione del piccolo (poi giovane) Giacomo non cade in nessun facile prodromo pruriginoso, riflettendo piuttosto la decadenza morale di una Serenissima nella quale deboscia e denaro han sostituito ogni valore religioso o d’intrapresa, rendendo il sesso strumento di potere e sopravvivenza. Splendido script di Suso e magnifica orchestrazione del poliedrico cast.
MEMORABILE: I bigliettini d’amore nell’urna della questua; Il Don Gozzi di Grassilli; Il Malipiero di Brumbell; La nonna di Clara Colosimo; La Zanetta della Buccella.
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 06:55 06:55 su Rai Movie
Geppo: Uno dei dieci film di Franco e Ciccio realizzati nel 1970, come in catena di montaggio. A quel tempo la coppia funzionava alla grande e quindi le produzioni battevano il ferro finché era caldo. Nulla di particolare: si sorride e il film si lascia vedere con allegria, grazie anche all'irresistibile simpatia del duo comico siciliano. Azzeccata l'ambientazione laziale, trasformata in una giungla nera con tanto di animali selvaggi. Tra le solite spalle classiche troviamo un bravissimo Enzo Andronico. Come film mi sembra adatto anche ai bambini.
MEMORABILE: Le truffe di Enzo Andronico ai danni di Franco e Ciccio.
Gestarsh99: Proprio come il Nero de L'istruttoria è chiusa, Gemma è un'altro rametto finito tra le ruote dentate dell'apparato malavitoso: dalle recluse oscurità penitenziarie ci si sposta però all'aria aperta di una Palermo piccola, distratta e insignificante. L'assenza di allacciamenti testuali alla politica o alle isituzioni non fa che avallare lo strapotere di una presenza criminosa vessatoria ma anche sfuggente e semi-invisibile. Resta in ultimo lo stereotipo dell'uomo siciliano qualunque, costretto di giorno in giorno a giocarsi e ricomprarsi la vita al banco dei pegni parastatale della mafia.
MEMORABILE: La sensibile e appropriata trasparenza emotiva della nivea Eleonora Giorgi; Il colpo di scena nel bagagliaio...
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 08:35 08:35 su Rai Movie
Giùan: Titolo chiave nella filmografia di Monicelli, regista che ha dato sempre il meglio di sè nell'agro, sensibile nel mostrar la tristezza che la risata comunque maschera. Eccolo qui, grazie all'aiuto in sceneggiatura della Signora Suso e dei grandi Age/Scarpelli, ricostituire la coppia Totò-Magnani per ridarceli non più come icone impresse nella pellicola ma come comparse della vita: soli, inadeguati, costretti a difendere la lorò dignità con unghie laccate e pochi denti. Un film in cui tutti "recitano" una parte dall'inizio alla fine. Crepuscolare e finale.
MEMORABILE: La parte iniziale quando si gira la scena "di massa"; il tormentone dei 13 a tavola; la canzone Geppina Gepi; il finale.
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 08:45 08:45 su Cine 34
Markus: La Melato è nel suo periodo artisticamente migliore: la parte della madre (sola) di Michele e gli anni Settanta "tra sogno e tragedia" le consentono di sfoggiare il suo lato tragicomico ideale in una situazione a lei congeniale, ma la messa in scena verte verso il tedioso e i dialoghi sono forzatamente letterati. Film insolito per Monicelli, tuttavia da considerarsi un curioso tentativo di elevarsi in un cinema allora impegnato e di parte, ma l'esperimento non è propriamente riuscito. Polpettone "settantiano".
Lucius: L'impressione che ho avuto dalla visione di questo film è che sia stato realizzato con pochi mezzi, ma con mestiere ed impegno. La Stone, bella come sempre ma anche brava, dà vita agli incubi e alle paure di un personaggio di non facile interpretazione, ingannato e rinchiuso a sua insaputa in un appartamento dove anche il minimo oggetto è fissato a terra e senza possibilità di fuga. Budget limitato risultato non scontato.
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 10:30 10:30 su Rai Movie
Undying: Qualche risata riesce a scapparci, per l'incredibilità che, nel complesso, tale operazione suscita. Non si tratta di un film con trama lineare, pur essendo presente un certo intreccio narrativo, ma piuttosto Lo Cascio preferisce mettere in fila una lunga serie di gag, facendo ricorso alla presenza di un notevole numero di caratteristi. L'idea di fondo del film è quella di "sbertucciare" certo tipo di cinema bis (il poliziesco, in particolare) facendo uso di cliché opportunamente messi alla berlina (l'inseguimento in auto, le battute da "caserma", i rimandi a titoli di genere). Impensabile.
Giùan: Riuscito thriller metropolitano diretto da un regista destinato poi al quasi anonimato. Cupo e secco, deve la sua aura cult allo stile iperrealista, capace di rendere la violenza in un modo palpabile, senza sentirsene tuttavia direttamente partecipi. Epigono degli straordinari poliieschi dei '70 ed ancora ben distante da quelli che saranno i canoni del genere nel nuovo decennio, possiede appunto quel tanto di fascino agè che lo rende magnetico. Lo stesso dicasi dei due antagonisti: Stallone (versione Serpico) e Hauer (al suo primo ruolo schizzato in USA).
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 12:30 12:30 su *altro (specificare)
Nota bene: su SuperSIx: https://www.supersixtv.net/
Il Dandi: Avventure apocrife abbastanza godibili: la produzione infatti non possiede i diritti sul "canone" di Doyle (l'unico episodio ispirato a un racconto originale è "La fascia maculata") e vengono riproposte alcune storie di una serie degli anni '50 inedita in Italia, sempre prodotta da Sheldon Leonard. Pesa un po' il format ridotto (episodi di appena 25 minuti), ma le interpretazioni e le ambientazioni (girato a Varsavia) sono abbastanza riuscite. Stravista sulle più anonime tv private italiane, dove fu un costante tappabuchi degli anni '80.
Deepred89: Chabrol conferma un talento innato nel conquistare senza alzare mai la voce, impiegando toni dimessi e sotto le righe. Certamente la cosa non gli riesce per magia: abbiamo infatti un soggetto che cattura sin dall'incipit, grigie ambientazioni specchio del protagonista, gustosi dilemmi morali, colpi di scena che incalzano con silenziosa naturalezza, un cast perfetto nel ricoprire una serie di ruoli emblematici, un po' di borghesia annoiata a dare colore e a imprimere il marchio di fabbrica. Finale non sorprendente, coerente coi toni del film.
Pigro: Uccelli contro uomini. L’incredibile (e misterioso anche alla fine) attacco dei volatili è raccontato in un inesorabile crescendo, che ha come ambigui testimoni i pappagallini inseparabili che la protagonista acquista all’inizio. Suspence, terrore, enigma sono le parole d’ordine di questo ennesimo capolavoro di Hitchcock, che sovverte tutte le consuetudini del bon ton cinematografico, arrivando a un finale sconcertante. Da non perdere.
Ciavazzaro: Seguito de L'avventura del Poseidon, il film conta sulla solida regia di Allen e un ottimo cast di attori. Savalas come cattivo funziona molto bene e Caine è perfetto. Anche il cast secondario è ottimo e nonostante il catastrofico latiti il film è comunque da vedere.
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 19:10 19:10 su Cine 34
Giùan: Un discreto e secco ambo del binomio Nando Cicero/Lando Buzzanca (che non usciranno più assieme sulla stessa ruota cinematografica). Il film ha un'atmosfera abbastanza originale, quasi cupa e in qualche modo claustrofobica, ed entrambi (attore e regista) paiono piuttosto controllati e poco disposti a lasciarsi andare. In tal senso però la sceneggiatura di Vianello e Continenza avrebbe dovuto esser più strutturata per permettere al film di decollare sul serio. Bravo comunque Lando. Bellissima la finta imbelle Gloria.
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Daniela: Ad un certo punto la protagonista, una studiosa costretta a difendersi dall'accusa di diffamazione intentata da un collega che nega la realtà storica dell'Olocausto, accenna a Kafka. Ed in effetti, risulta arduo comprendere la necessità di ricorrere ad una strategia processuale puntigliosa ma anche tanto prudente ed "omissiva" rispetto alle sofferenze di vittime e sopravvissuti, per cui, anche se l'esito del giudizio finale è positivo, l'impressione dominante resta quella dello sconcerto. Regia diligente che molto punta sul cast: convincono Wilkinson e soprattutto Spall, meno Weisz.
Giùan: Scorre rapido e indolore Lions for lambs, il che per un film di tal fatta non è esattamente un complimento. L'icona liberal Redford prova a dar conto (riuscendoci anche bene) della complessità di torti e ragioni che si celano dietro la contemporanea politica "coloniale" USA, mostrando al contempo una lucidità non peregrina nell'indicare il nemico "interno" della assenza (o difetto) di democrazia. I tre piani di racconto son raccontati con un montaggio serrato ma classico e gli attori han chiaro il messaggio. Resta però un fastidioso senso d'affettazione.
MEMORABILE: Il duetto Cruise-Streep con entrambi che sembran far il verso ai loro personaggi di viscidone patentato e frigida pronta però a smontarsi per un nonnulla.
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Gestarsh99: Un remake null'affatto malvagio, in cui manca però l'input per approfondire caratteri, psicologie e propositi: tutto si sussegue repentinamente, prediligendo l'azione e gli scontri. Come dimostrerà in seguito con 300, Snyder ha ben chiaro il senso dello spettacolo, sa dosare i tempi e creare sequenze tese, convulse e complesse, facendo ricorso anche ad inquadrature insolite e particolari. Rivendicazioni e metafore socio-ideologiche restano invece sullo sfondo, dietro quello schermo tv in cui sproloquia arcigno un telepredicatore dal volto di Ken Foree...
MEMORABILE: I titoli di coda che cancellano ogni residua speranza...
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 21:01 21:01 su Cine 34
Geppo: Il cinema di Sergio Martino non invecchia mai. Non è un film geniale, ma comunque spassoso e divertente. Di certo non posso includerlo fra i migliori film di Edwige Fenech ma Lino Banfi sa far ridere e divertire a patto che il genere di comicità vi piaccia! Renzo Montagnani è bravissimo nel suo ruolo, per me una delle facce più divertenti del cinema italiano. Bella e funzionale la nostra Barbara Bouchet. Ciliegina sulla torta: l'interpretazione di Pippo Santonastaso. Divertente la colonna sonora di Detto Mariano.
Galbo: Thriller abbastanza banale che punta molto sul connubio tra i due protagonisti che offrono allo spettatore due stili diversi di recitazione intepretando due sicari in concorrenza tra loro. Per il resto, film dimenticabile fatto di esplosioni, azione e poco altro su sceneggiatura non memorabile. Alla fine l'elemento migliore è la (strana per il genere di film) presenza della brava Julianne Moore.
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Vito: Tre storie sul traffico di droga tra Massico e Usa che si intrecciano tra loro. Ottima la regia di Soderbergh che non fa pesare la lunga durata e perfetti anche sceneggiatura, montaggio, oltre naturalmente alla splendida fotografia dal forte significato simbolico che cambia a seconda dell'ambiente. Grande cast.
Capannelle: Il film è godibile, senza dubbio, abbandonando ogni pretesa di originalità o di personaggi che lascino un segno indelebile. Ricostruzione accurata con mezzi d'epoca e location esterne e interne, qualche battuta azzeccata e attori che fanno il loro dovere. La vicenda è nella media, con cali di ritmo nella parte centrale e si notano personaggii messi un po' a forza, dalla infermiera sexy del carcere all'amante con la sua corte di intellettuali. Insomma, sembrano varianti non necessarie che rendono l'insieme più sfilacciato.
Caesars: Grande cinema d'intrattenimento che darà origine a due (per il momento) seguiti e numerose imitazioni. Avventura fracassona molto ben realizzata, come solo ad Hollywood si riesce a fare. Harrison Ford risulta perfetto per il ruolo ed è difficile a questo punto immaginare al suo posto Tom Selleck, al quale era stata proposta la parte. Quello che rende interessante l'operazione è la grande ironia presente lungo tutto il racconto. Le quasi due ore di film scorrono via tutte in un fiato.
Pinhead80: Il triangolo amoroso ha da sempre ispirato autori di vario genere a rappresentarlo al cinema. Questo ne è un classico esempio. È difficile trovare un film dal grosso carico erotico che riesca a coinvolgere anche dal punto di vista della storia. Amantes soddisfa appieno il pubblico perché la storia è quella di un amore struggente e l'erotismo si respira come l'erba dei campi appena tagliata. L'amore è la passione sono quanto di più illogico ci possa essere al mondo. Qui l'amore folle attraversa i cuori squarciandoli senza rispetto.
Venerdì, 23/04/21 ALLE ORE 23:20 23:20 su *Premium Cinema
Gestarsh99: Prequel nato con l'intento di snocciolare la genesi e le motivazioni del famigerato episodio principale, dalla tradizione cannibalica intrafamiliare alla deformità di Leatherface sino alla sua passione per macellazioni e tassidermia. Rispetto alla figuraccia da pupazzone Michelin offerta nell'ottuso remake nispeliano, Faccia di cuoio riacquista un peso orrorifico minimo, mentre Lee Ermey spreme all'eccesso il fanatismo prevaricatore del suo storico sergente di ferro kubrickiano. La brusca e deludente accelerazione finale getta però in caciara tutte le onorevoli premure iniziali.
Markus: Dopo Ice spiders Takács ritorna sull'argomento con questo Spiders 3D, film che mescola le carte dell’apocalittico a basso costo, del fantascientifico e dell’horror di serie Z senza però esser convincente e, momenti di stanca a parte, non aiuta una finta e malinconica New York di cartapesta ricostruita nell'est europeo. I grossi ragni posseduti dagli alieni ruggiscono, barriscono, piangono e talvolta belano; insomma, vivono! Peccato che per vederli in azione tocchi attendere metà film. Si poteva fare di meglio, questo è evidente.
Giùan: A mio personale ricordo il più decadente e funereo film del nostrano filone erotico-morboso. Sarà l'ambientazione sicula che fa molto Delitto e castigo; sarà magari il suo muoversi nel milieu aristocratico-pretesco; sarà ancora che le ambizioni di Dallamano eran troppo alte rispetto al risibile soggetto. Certo è che lo pervade un'atmosfera cupa e triste di fondo, da cui non valgon a risollevarlo (anzi) le caratterizzazioni da gattopardo erotomane di Stander e da playboy vintage dell'altrove grande Caprioli. Certo c'è l'Edwige che...
Sabato, 24/04/21 ALLE ORE 01:05 01:05 su Rai Movie
Caesars: Bella senz'anima: così si potrebbe descrivere questa pellicola. Infatti la realizzazione formale è impeccabile: ambienti, costumi e fotografia sono esenti da critiche. Per quanto riguarda la trama invece siamo vicini al nulla. La storia della duchessa del Devonshire (personaggio realmente esistito) è portata sullo schermo in modo assai freddo, non riuscendo a provocare il minimo interesse per gli accadimenti che si susseguono. Anche gli interpreti, altrove molto più convincenti, non riescono a trasmettere le emozioni vissute dai loro personaggi. Evitabile.
Buiomega71: A parte i dialoghi filosofeggianti di stampo teatrale, l'opera oliveiriana trasuda di fiammeggiante incanto e ipnotismo (nella fotografia, negli interni barocchi, nella colonna sonora dalle venature quasi horror) che sfocia in tocchi onirici (le nozze di Francisca, l'allucinato banchetto che ne consegue) e surreali (con il cavallo nel salotto, la fuga nel bosco di notte) lambendo il tanfo necrofilo sul talamo di morte, chiudendo con farfalle nere e cuori estirpati sottovetro. Delicatezza di regia, disperazioni femminee e una durata fiume di inusuale bellezza spettrale.
MEMORABILE: Josè alla governante Franzina: "Hai un cattivo odore"; Francisca sul letto di morte che delira; Lo schiaffo di Josè a Francisca; Le frasi reiterate.
Gestarsh99: Per aver un senso e guadagnarsi approvazione, un remake coi controcrismi impone ossequio filologico irreprensibile (Psycho) o tutt'al più rimodulazioni genialmente vincenti (Maniac, Le colline hanno gli occhi). Qui però si trasgrediscono entrambe le clausole. Malgrado la confidenza pregressa con storie di emarginazione giovanile e discriminazione sessuale, Kimberly Peirce fa madornalmente cilecca limitandosi a stiepidire l'horror di De Palma con mediocri attualizzazioni all'era del cyberbullismo e levitazioni esorcistiche inutili come il sale nel budino. L'indiscreto fascino del fast-forward.
MEMORABILE: "Metti il tappo! Metti il tappo! Metti il tappo!"
Geppo: Sembra un film ambientato nell'antica Roma (come abitudine del regista Magni), ma in realtà si svolge ai giorni nostri. Interessante, ben strutturato e girato con una certa eleganza da Magni, presenta un Renzo Montagnani completamente diverso da come si è abituati a vederlo: interpreta un marito cinico, volgare e manesco che ci fa capire quante ottime qualità avesse Montagnani come attore. Vonetta McGee è azzeccata nel personaggio della moglie e bravo anche il compianto Cerusico: il suo personaggio fa molta tenerezza. Un film davvero riuscito.
Sabato, 24/04/21 ALLE ORE 03:25 03:25 su Paramount channel
Belfagor: Da un romanzo poco conosciuto della Christie (eppure fra i più amati dall'autrice stessa), un adattamento che non tenta dei cambiamenti azzardati come il coevo Orient Express ma riesce a coinvolgere grazie all'eleganza della confezione e alla capacità con la quale vengono gestiti i topoi da giallo classico. Il cast al centro di questo mistero dalla soluzione insolita e dal finale a effetto è dominato da una splendida Close che ruba la scena a tutti, anche se una Anderson corvina e sorniona guadagna un posto di rilievo.
MEMORABILE: Edith elenca i modi per sbarazzarsi delle talpe; "La sua descrizione di un assassino si adatta a tutti i membri di questa famiglia".
Sabato, 24/04/21 ALLE ORE 07:55 07:55 su Rai Movie
Markus: Il film di Grimaldi non si discosta molto dai diversi musicarelli con Al Bano e Romina usciti sul finire degli Anni '60: qualche canzonetta, buoni sentimenti che vertono in direzone della consueta solfa del Bene contro il Male (ottimo Carlo Giordana nei panni di un arrogante figlio di papà) e una manciata di comici per sketch più o meno spassosi. Nessuno eccelle, ma il tenore del film è quantomeno dignitoso. Particolarmente divertenti Franco e Ciccio, che qui impersonano due bizzarri salumieri.
Sabato, 24/04/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Galbo: Melodramma in costume dall’affascinante ambientazione bucolica: la fotografia è eccellente, con riprese paesaggistiche non scontate e poco leziose. La storia è quella di una donna che da della propria indipendenza una bandiera da portare con orgoglio. La sceneggiatura è ben scritta, ma gli attori (la cui scelta appare buona sulla carta) sembrano limitarsi a svolgere il compito con professionalità ma anche con una freddezza che contrasta decisamente con la passionalità che dovrebbero mostrare. Distaccato.
Undying: Rosa (l'attrice filippina Alessandra de Rossi) è costretta ad abbandonare il paese per essere assunta come domestica presso una famiglia cinese a Singapore. Giunge nella nuova casa proprio il "settimo mese lunare": tradizione vuole che i morti tornino a manifestarsi presso i vivi. Soprattutto (e questo è il caso) se all'interno della dimora è avvenuto un fatto di sangue. Banale il plot, ma l'eccellente fotografia, le trovate di regia (con dissolvenze originali) e il macabro contorno stile gotico italiano anni '60, lo rendono piacevole.
Gestarsh99: Ovunque metta piede, Paul Kersey si tira dietro sempre una carrettata di rogne che la metà basta. Rientrato all'ovile newyorchese come un bravo giustizier pròdigo, l'ultrasessantenne Charles diventa - per inappurate urgenze tafazziane - una specie di Jena Plissken raggrinzito al centro di una Brooklyn da vero e proprio incubo postatomico, con bande di punk invasati a cantarsela e suonarsela fra loro per lo strapazzamento dei cittadini del posto. Contrariamente all'episodio II, la violenza mostrata è così finta e sproporzionata da non rivelarsi scioccante ma alla peggio ridicola e sbellicante.
MEMORABILE: La guerriglia finale tra le gang di strada e mitraglia-Bronson su uno scenario in rovina da post-bombardamento aereo...
Pigro: Gli ultimi cinque giorni nella vita di Mussolini. La regia di Lizzani sceglie apparentemente l'understatement per mostrare invece, in una cornice politicamente (e storicamente) corretta, la psicologia di un dittatore che crolla. La stanchezza, la paura rabbiosa, l'umanità del duce non suggeriscono certo assoluzione. Un misuratissimo Rod Steiger (apprezzabile anche Lisa Gastoni) e la livida fotografia di Roberto Gerardi impongono rispetto per l'uomo e al contempo evidenziano la follia delle dittature attraverso la "piccolezza" di tutti i duci.
Pessoa: Valerii, pur conservando l'imprinting di Leone, mantiene uno stile proprio, riconoscibile, che lo porta a realizzare film di buon livello come questo. La trama ricalca un canone del genere, sceneggiato con molta cura e diretto con mano felice. Coburn tiene bene in mano il film fin dalla sua comparsa, Spencer molto a suo agio nel personaggio va di mestiere e di cuore mentre Savalas gioca di rimessa affidandosi molto alla mimica. Splendida fotografia di un West ormai al tramonto, dove la tecnologia comincia a fare la differenza.
MEMORABILE: Spencer che apre comunque la serratura della porta ormai distrutta per puntiglio; Il sistema d'allarme; L'assalto al forte.
Galbo: Una recluta della CIA si fa notare per i suoi metodi da un veterano il quale gli affida un importante incarico. Buon film di spionaggio dall'impianto narrativo abbastanza tradizionale ma molto efficace in cui è centrale il rapporto tra i due protagonisti dei quali la sceneggiatura approfondisce i rapporti con una discreta caratterizzazione psicologica. Le motivazioni contano in questo caso più della stessa azione e fondamentale in questo contesto appare la presenza di un grande attore come Pacino. Buona anche la prova di Farrell.
Rikycroc77: Il capitolo conclusivo di una delle trilogie animate più belle di sempre regala emozioni, divertimento e spettacolo. La qualità dell'animazione raggiunge livelli stellari e vengono affrontate tematiche come l'amore, l'accettazione del diverso e l'importanza di credere in se stessi. Il finale è simbolo del legame indissolubile di un'amicizia che né la distanza né il tempo spezzeranno mai. Meravigliosa la colonna sonora. Qualche passaggio troppo frettoloso e un villain poco sviluppato non rovinano un finale perfetto e dal sapore agrodolce.
MEMORABILE: Sdentato corteggia la Furia Bianca; Sdentato a la sua compagna volano insieme; Il mondo nascosto; I draghi-scorpione di Grimmel; Il finale.