I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 8/03/21 A Domenica, 14/03/21
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Galbo: Una delle opere più compiute e memorabili del neorealismo italiano, è questo film diretto da De Sica (con sceneggiatura di Zavattini) e tratto da un romanzo di Alberto Moravia. Con grande abilità il regista racconta la durezza e le privazioni della gente comune alle prese con il dramma bellico, scegliendo toni duri e realistici ed evitando le facili spettacolarizzazioni con alcune scene che risultano di grande impatto emotivo. Bravissima la Loren.
Saintgifts: Un lavoro durato quattro anni quello della scrittrice canadese Naomi Klein, che ha prodotto questo documentario girato in diverse località del globo e diretto dal marito. Lo scopo, oltre che quello di mostrare le attività più inquinanti della nostra atmosfera, della terra e delle acque, è quello di cogliere questa crisi e trasformarla in opportunità per tentare di salvare il nostro pianeta. Più che produrre documenti o dati scientifici, la Klein fa leva sull'emotività mostrando coloro che, pur non inquinando, subiscono maggiormente i danni prodotti da "noi".
MEMORABILE: La nativa canadese di Alberta contro l'estrazione di petrolio dalle sabbie, che guida un grosso pickup; L'orso polare (all'inizio e alla fine).
Lunedì, 8/03/21 ALLE ORE 15:05 15:05 su Rai Storia
Galbo: Di origine teatrale, Due partite ha mantenuto sullo schermo la classica impostazione da palcoscenico e questo rappresenta insieme il limite ed uno dei punti forza del film. Se il contesto appare infatti troppo "da interni", è indubbiamente apprezzabile la bontà della sceneggiatura e dei dialoghi, rafforzati dall'ottima intepretazione del cast che annovera alcune delle migliori attrici italiani, con vere punte di eccellenza come nel caso della Cortellesi. Buona la ricostruzione ambientale nella prima parte del film.
Belfagor: Western più tombale che crepuscolare, in cui un vecchio e malato pistolero raggiunge Carson City per regolare un ultimo conto in sospeso. Prossimo alla morte, Wayne fa i conti con sé stesso e con il genere che lo ha reso celebre in un film che, per quanto intriso di mesta e decadente nostalgia, riesce a offrire una visione spassionata di un mondo violento grazie anche a un umorismo freddo, alla regia asciutta di Siegel e a personaggi che fanno il verso agli stereotipi del western. Finale commovente, da epitaffio.
MEMORABILE: Il viaggio in tram verso la resa dei conti.
Pessoa: Storia di un self-made-man americano dai primi spinelli al traffico internazionale di cocaina. Una storia vera come immagino ce ne siano state tante e forse sarebbe stato un film come tanti, senza quel protagonista. John Christopher Depp II semplicemente si innamora del personaggio e fornisce quella che secondo me è la migliore interpretazione della sua carriera. Brava anche Penelope Cruz. Alcuni momenti divertenti, alcuni piuttosto forti, dialoghi ben scritti, splendida fotografia. Guadagna punti nelle visioni successive. Per tutti.
MEMORABILE: "Tonno" quando fuma; Il controllo in dogana; L'incontro con Escobar.
Mco: In un sistema dove si ricorre sempre più spesso a sproloqui e trivialità assortite vien quasi da gridare al miracolo quando ci si trova dinanzi a un progetto come questo. Semplice, con simpatiche freddure da cabaret televisivo (notevole quella della corrispondenza tra occhi e testa) e due bravi attori. La smania di soldi contrapposta alle difficoltà economiche e gli affetti che vi ruotano attorno sono la struttura base. A ciò si aggiunga una nota sentimentale che non stona e una serie di bellezze femminili da copertina. Proprio un bel film.
MEMORABILE: L'occhialuto ipovedente in porta a calcetto; La veglia al morto con arrivo dei veri parenti australiani (nani); I titoli di coda.
Lunedì, 8/03/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Markus: Las Vegas con le sue insegne luminose che si stagliano nel cielo, lo squallore del giorno e la magia della notte fanno da cornice a una vicenda che ci mostra la difficile vita di una guardia del corpo (Statham). Lo spettatore viene coinvolto in una sorta di spionistico/action di discreta fattura, ahimé un po' frenato da qualche errore di regia e da una sceneggiatura che a un certo punto direziona la pellicola verso una sorta di Regalo di natale in salsa yankee che vista la location ci sta ma che pare francamente accozzata.
Lunedì, 8/03/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Daniela: Coraggiosa maestrina diventa fuorilegge per vendicare la morte del padre, coltivatore ucciso perché non voleva cedere la propria terra agli speculatori... Western picaresco con simpatici inserti musicali affidati ad un duo di cantastorie d'eccezione, piuttosto anonimo nella regia e banale nella sceneggiatura, che però può contare sulla fresca bellezza di Jane Fonda e soprattutto sulla formidabile prestazione di Lee Marvin nel doppio ruolo di due pistoleri: il malvagio col naso d'argento e quello ad alto tasso alcolico, assoldato per affrontare il primo. Gradevole, senza troppe pretese.
MEMORABILE: La vestizione stile matador di Lee Marvin, ripulito e sbarbato, tutto in nero ed argento, con pistole dal calcio di madreperla
Lunedì, 8/03/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Galbo: La ricerca dell'amore ideale vagheggiato da anni porta una giovane americana, in procinto di sposarsi, in Italia. Commedia romantica di livello medio basso, non degna del prestigioso regista che la dirige (Norman Jewison ha fatto decisamente di meglio). Al di là della storiella di poco conto infatti, il film è letteralmente infarcito di irritanti luoghi comuni di tipo turistico riguardanti l'Italia raccontata con accenti che definire da cartolina è poco. Discreta la prova della protagonista, Marisa Tomei. Evitabile.
Disorder: Molto bello. Non il classico polpettone storico-politico (cosa che più temevo) ma un insolito biopic, incentrato quasi completamente sulla straordinaria storia d'amore tra i due protagonisti, la nota attivista birmana Aung San Suu Kyi e il marito, professore universitario inglese. Lo stile è quello classico di Besson, molto patinato ed enfatico, che oggettivamente può non piacere a tutti ma che personalmente amo molto. Un altro ottimo lavoro che consiglio caldamente ai fan del regista francese.
Ira72: Knightley gioca facile - ma discretamente - nella sua ennesima prova in costume, che la vede protagonista nei panni della chiacchierata, amata, detestata e imitatissima Colette. Scrittrice, attrice, icona del tempo che tutto si è concesso, tra molti vizi e virtù. Il film si concentra solo su un ventennio di questa vita molto vissuta (dal suo primo matrimonio, all’inizio della relazione con Missy), è confezionato con cura e molto fedele alla realtà. Però. Manca di un guizzo e c’è sentore di compitino scolastico: ben svolto ma carente di pathos. Un po’ ruffiano.
Capannelle: Il castello di vetro è un progetto ingegneristico del padre alcolizzato di una famiglia cresciuta nell'indigenza e nell'anarchia sociale. Questo non impedirà ai figli di trovare una forma di riscatto sociale, specie nella figlia Jeannette avviata alla carriera giornalistica. Il film segue due piani temporali e regala una buona prima parte, poi si diluisce in tempi lunghi ed epiloghi poco convincenti o stereotipati. Cast discreto ma che non sempre trova adeguato sviluppo nei rispettivi personaggi.
Fabbiu: La sceneggiatura di Nick Cave (che ha curato anche l'aspetto musicale del film) prende spunto da un romanzo ma ci mette del suo: dosa violenza, cinismo e spirito country; così questa storia ha un fascino originale pur essendo parte di un contesto ormai fin troppo visto, al cinema. Il film non è perfetto, in particolare nel ritmo, ma dopo una prima fase un po' caotica e conosciuti i personaggi, parte in crescendo, tra azione e dramma che riescono a coinvolgere; merito anche di una bella fotografia boschiva molto curata.
Rambo90: Stallone torna sul ring (a 60 anni) in tutti i sensi: si, perché il film, oltre a essere il ritorno di Rocky, testimonia la sua rinascita artistica dopo 3 anni di assenza dagli schermi (ed escludiamo il ridicolo Spy Kids 3D). Il film dà nuova linfa a lui e alla saga, rendendolo il migliore (insieme al primo) e più commovente episodio della serie. Stupendo finale per una serie intramontabile e grande (nuovo) inizio per Stallone.
Gestarsh99: Il più costoso e il più premiato film di sempre, studiato e preparato da Cameron durante diversi anni di certosina e scrupolosa composizione, cercando di coniugare senza sbavature gli incredibili progressi della grafica 3d, la ferrea aderenza al fatto storico e l'evasione fiabesca di una Cenerentola rivisitata in chiave maschile. Un kolossal ed un capolavoro incompreso e snobbato da tanta critica ma che personalmente considero una grandiosa versione modernizzata ed iper-tech dei classici alla Via col vento, in cui il melodramma dalle forti valenze epiche va ad innestarsi in uno scenario storicamente documentato e drammaticamente reale. Lo zenith di Cameron.
MEMORABILE: Le incredibili e verissime riprese documentarie subacquee del relitto del Titanic.
Lunedì, 8/03/21 ALLE ORE 22:45 22:45 su Rai Movie
Galbo: Western di produzione francese che si aggira dalle parti della commedia. Tutta la struttura narrativa e' impostata sull' incontro/scontro tra le due protagoniste ma alla lunga questo spunto si rivela insufficiente e il film si trascina stancamente fino ad un finale scontato. La regia e' piuttosto anonima, mentre il cast fa il suo dovere. Discreto il doppiaggio italiano.
Gestarsh99: Dall'omonimo videogame della Capcom una trasposizione non proprio horror, che assieme al quasi contemporaneo 28 Giorni dopo ha contribuito al ritorno di fiamma del filone zombifico; produce, scrive e dirige Paul Anderson, piccola volpe della fanta-estetica più commerciale. In questa occasione la bellissima Jovovich non è quell'eroina fulgida, spettacolare e centralissima offertaci da Besson ma inizia a scaldare muscoli e carattere in previsione del secondo capitolo a cielo aperto. Tutte le risorse impiegate sono in direzione action, per l'accezione psico-tematica rivolgersi a Boyle.
MEMORABILE: Gli omaggi all'[f=2321]Aliens[/f] di Cameron: la milizia super-organizzata che esplora un territorio ignoto e claustrofobico; Il liker gigeriano.
Daidae: Molto molto inferiore al precedente (a me è piaciuto nonostante non fosse un capolavoro). La bellezza della Alt è meno sfruttata ma si lascia apprezzare. Ovviamente anche qui la casta Carol non ci concede manco un nudo usando controfigure e trucchi vari; per il resto niente di che. Mediocre a dir poco.
Martedì, 9/03/21 ALLE ORE 00:20 00:20 su Rai Premium
Ruber: Filmtv drammatico con un insegnante tedesco che porta la conoscenza del gioco del calcio nella scuole tedesce nell'800; tuttavia la morale che ne scaturisce coinvolge la realizzazione di sogni e desideri nei ragazzi che si apprestano ad incontrare la vita. La sceneggiatura e i dialoghi ben scritti fanno sì che il film non sia il solito e banale raccontino sul personaggio storico di turno. Un buon cast giovane e una regia attenta completano un film dignitoso.
Martedì, 9/03/21 ALLE ORE 00:30 00:30 su Rai Movie
Capannelle: Tra l'autobiografico e il teneramente adolescenziale, il film della Argento presenta una bravissima interprete e poco più. La carrellata di situazioni grottesche e il disegno manicheo dei personaggi rendono infatti difficile prenderlo sul serio. Conviene allora rifugiarsi nella scene tra bambini, nei loro scherzi e voglie di attenzioni, negli sguardi di Aria per trovare qualcosa di genuino. Varietà degli ambienti e scelte musicali interessanti, regia legnosa, scrittura da dimenticare.
Galbo: Sorvolando sulla scarsa logica dell’assunto (una sola valle in tutto il pianeta risparmiata dalla catastrofe nucleare!), un film che di fantascientifico ha solo le premesse e che diventa presto un ibrido tra survival movie e dramma esistenziale, tutto con ritmi rarefatti di un opera non brutta ma noiosa e tutto sommato abbastanza banale nelle sue ovvie metafore. Si salvano l’ambientazione suggestiva e la buona prova degli unici (se si escludono gli animali) tre personaggi in scena.
Caesars: Non male questa commedia all'italiana ambientata all'epoca napoleonica, che ci regala almeno due sorprese: Massimo Ceccherini, che risulta una spanna al di sopra degli altri comprimari e, soprattutto, Monica Bellucci, che oltre ad essere sempre splendida questa volta riesce anche a recitare (e risulta pure ascoltabile). Bravi comunque tutti gli interpreti a cominciare da Elio Germano, che vorrebbe uccidere Napoleone (interpretato dal sempre ottimo Daniel Auteuil). Non eccezionale, ma un prodotto che merita la visione.
Martedì, 9/03/21 ALLE ORE 02:30 02:30 su Rai Movie
Lou: Notevole opera prima, che racconta con garbo la breve e tormentata vita affettiva e artistica della poetessa milanese Antonia Pozzi, morta suicida a 26 anni nel 1938. Grande cura dei dettagli, ritmo lento ma con soluzioni moderne, in grado di trasmettere immediatezza e autenticità. Efficace ritratto di un'inquietudine giovanile, grazie alla fisicità e all'espressività dell'ottima debuttante Linda Caridi.
Markus: L’esordio alla regia di Aristide Massaccesi (si rivelerà un prolifico mestierante del cinema popolare) avviene con uno degli innumerevoli film boccacceschi/decamerotici usciti nelle annate comprese tra il 1971 e il 1973. Nulla di nuovo sotto il profilo delle novità, si assiste quindi alle solite novelle piccanti (si fa per dire...) di mille altri “decameroni”, tuttavia bisogna dar atto che una regia svelta e un discreto ritmo narrativo danno respiro alla pellicola (che si rivela dunque tra i migliori esempi nel genere).
Rambo90: Una commedia garbata, dallo stile molto farsesco e dalla comicità vecchio stile, che ha dalla sua un bel ritmo e varie battute indovinate. Certo la trama non è granché e il trionfo dei buoni sentimenti è scontatissimo, ma la bravura di Macario e i suoi tempi comici ancora perfettamente intatti fanno la differenza. Sue le battute migliori, soprattutto nella seconda parte più effervescente, in un personaggio che gli calza a pennello. Brava anche la Pavone, seppure un po' troppo sopra le righe e ottimi i comprimari. Da vedere.
Martedì, 9/03/21 ALLE ORE 07:05 07:05 su Rai Movie
Caesars: Pur trattandosi di un tipico melodramma in pieno stile Anni Cinquanta, la pellicola è ben diretta e altrettanto ben interpretata da Pietro Germi, riuscendo così ad essere superiore a molti prodotti simili girati in quel periodo. Da segnalare anche il giovanissimo Edoardo Nevola, che riesce a non risultare stucchevole, cosa assai rara nei ragazzini del nostro cinema. Anche gli altri interpreti si fanno apprezzare, mentre Sylva Koscina colpisce anche per la sua folgorante bellezza. Un film che merita la visione.
B. Legnani: Fumettone che, con buona pace della tradizione, inventa strambe sorti per Menelao (che fa pessima figura…) e la riconquistata consorte Elena, partiti da Troia dopo la fine della guerra. Vicenda che si svolge tutta in Egitto (Tebe è qui la città africana, non quella greca), in mezzo ai soliti complotti, le usuali usurpazioni, passaggi segreti e via dicendo. Vicenda risibile, parzialmente riscattata da prestazioni attoriali che, qua e là, non sono male.
Galbo: Western dai toni ironici, la cui vicenda viene collocata alla fine dell'epopea della frontiera che lascia il posto alla modernità tecnologica. Particolarmente simboliche e "iconiche" le figure dei protagonisti, ultimi simboli romantici di un passato che non vuole farsi da parte. Atipico ma godibile, è un film segnato positivamente dall'interpretazione cinica e "sorniona" di Robert Mitchum.
124c: Tre episodi divertenti e molto anni '70. Forse il migliore dei tre è quello con Lino Banfi, per le trovate esotiche (la Fenech in versione giapponese, finalmente doppiata dalla stessa Edwige), la cena al ristorante pugliese, la Vukotic fidanzata furiosa e i vari travestimenti (Banfi versione geisha). Il bello, però, non è (ri)vedere la coppia Fenech/Banfi o constatare che Adriano Celentano, anche nei panni dell'impresario eccentrico Constantin, se la sa cavare bene, ma un giovane Michele Placido alle prese con Barbara Bouchet! Tre.
MEMORABILE: Salvatore Baccaro versione bagnino che flirta con la Vukotic, la segretaria Maria Teresa Rita e Lory del Santo, giovane amante del capo di Banfi.
Martedì, 9/03/21 ALLE ORE 20:00 20:00 su Rai Movie
Galbo: Qualche sprazzo di (grande) comicità in un film che non è certamente una delle migliori produzioni del duo Laurel & Hardy. I due attori interpretano una coppia di domestici che si mette nei guai per supportare il datore di lavoro. Non essendo gli unici protagonisti, Stanlio & Ollio "sfruttano" abilmente gli spezzoni nei quali compaiono con il loro grande mestiere, ma la sceneggiatura riserva scarne soddisfazioni.
Giùan: Dopo due film sull'attualità della guerra (i reduci del Golfo, la caccia a Bin Laden), il talento controverso della Bigelow si cimenta con un incandescente pezzo di storia americana e lo fa con la muscolarità diretta ma anticonvenzionale divenuta cifra stilistica del suo cinema. Come in Fuller, la rappresentazione del reale della regista è "temperata" da una visionarietà nella quale anche il sonoro (e non parliamo solo dello score) si prende la sua parte. Se il limite è nel manicheismo del cattivo agente di Poulter, la guardia giurata di Boyega disorienta.
Martedì, 9/03/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Xamini: I giovanotti del cinema italiano recitano il Boccaccio, in una riduzione di 5 novelle, raccordate dall'espediente narrativo originale, a dettare il contesto. Quel che si nota sin dai trailer è una saporita messa in scena, tra scelta di location di pregio, costumi e fotografia. Le interpretazioni (non sempre felici) restano su un registro smaccatamente teatrale in cui le frasi dell'autore vengono citate solo di rado. Il risultato è un'opera che fa sorridere ma si guarda bene dal travolgere.
MEMORABILE: Il Calandrino di Rossi Stuart, la badessa della Cortellesi.
Homesick: Un buon film, che con piglio deciso attraversa i vari percorsi del “bidone”, della commedia familiare a sfondo drammatico (il difficile rapporto tra il padre e la figlia ritrovata), dello squilibrio psichico, del noir e della riconciliazione dopo la duplice batosta finale. Il montaggio frenetico è veicolo acconcio per le nevrosi di Cage – in una delle sue prove migliori insieme a quella, simile, di Stress da vampiro – che forma un’effervescente coppia con la Lohmann, bravissima nel calarsi nei panni e negli atteggiamenti di una quattordicenne pur non essendolo affatto (è nata nel '79).
MEMORABILE: «Un, dos, tres…»; i tic di Cage e le sue forsennate pulizie domestiche.
Domino86: Altro capitolo della saga della famosa Bridget; non mancano di certo gli spunti di divertimento marispetto agli altri film si è perso qualcosa. La formula comunque rimane la stessa dei capitoli precedenti e questo sicuramente aiuta: squadra vincente non si cambia. Forse leggermente inverosimili certi passaggi ma si può dire facciano parte di questo "format".
Capannelle: Come in molte commedie degli ultimi lustri si cerca di far ridere e commuovere sommessamente, senza cercare drammatizzazioni artificiose e inserendo rapporti di coppia che nascono dalle situazioni più improbabili. Anche come personaggi non propone scavi o variabili di chissà quale pregio, ma si può dire che le loro relazioni funzionino e siano tratteggiate con cura. I riferimenti alla Dolce vita felliniana aprono e chiudono il film: pur rimanendo sullo scolastico aggiungono qualcosa di piacevole.
Martedì, 9/03/21 ALLE ORE 23:20 23:20 su Rai Movie
Cotola: Oggi paga un filino il segno del tempo che passa, ma si capiscono già la bontà qualitativa del regista e soprattutto gli indirizzi che prenderà il suo cinema interessato ad un'umanità semplice ed ordinaria che fa dei rapporti con gli altri la sua cifra. Qui poi siamo dalle parti del neorealismo visto l'uso di attori non professionisti e di uno stile sobrio e semplice che si rivela del tutto funzionale all'estrema semplicità della storia raccontata. I due personaggi, verso i quali si prova un moto di empatia e di tenerezza, sono rappresentati velocemente, eppure sembra di conoscerli da sempre.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 00:55 00:55 su Rai Premium
Ruber: Veramente godibile questo filmtv drammatico ma che ha una veste assolutamente da grande schermo, a partire dal cast tutto di prim'ordine, con una sceneggiatura veramente molto ben scritta. La storia appassiona fin dall'inizio e cresce drammaticamente tra il giallo e il noir: parte con un delitto sulla spiaggia di una bella e perfida donna e si arrampica fino a scoprire la coppia Ferilli/Dionisi in crisi sentimentale, con la Ferilli naturalmente al centro della vicenda. Ottimi dialoghi e regia.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 00:55 00:55 su Rai Movie
Pigro: Una americana ferita in Marocco da un pastorello, una giapponese sordomuta, una festa di nozze in Messico. E' il destino di questo mondo: tutto è collegato nonostante la babele delle lingue (il doppiaggio italiano è abominevole: appiattisce il senso stesso del film, in cui si contano almeno 6 lingue diverse continuamente intrecciate), nonostante i problemi siano profondamente diversi nel deserto magrebino, al confine messicano o nella metropoli moderna, tutti segnati dalla presenza della polizia e dal trionfo della stupidità umana. Capolavoro.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 01:15 01:15 su Cine 34
Markus: Sulla scia del successo di Sturmtruppen e del boom del 1977 dei film "nazi", ecco il contributo di Marino Girolami al genere demenziale in un contesto drammatico. Ci si avvale di un gruppo di attori all'epoca soprattutto impegnato nella commedia scollacciata e pochadistica, ma la loro innata verve non basta a colmare le lacune di un film che non funziona quasi mai. Si ride davvero poco: scenette fiacche e mal assortite accompagnano lo spettatore in una sorta di "barzelletta-movie" con il freno a mano tirato. Deludente.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 03:10 03:10 su Rai Movie
Gestarsh99: Economico virus-movie, denso e concentrato, che sembra rimaterializzare lo spettro incombente della tragedia dell'11 Settembre 2001. Sin troppo chiari i richiami al tremendo attentato terroristico alle Twin Towers: la prima e la seconda esplosione a distanza ravvicinata, la terza in un aeroporto, l'edificio che crolla, la nube di polvere che si alza nel cielo, la strana cenere biancastra che si deposita ed appiccica dappertutto. Alle convulse ecatombi visive di Emmerich e Shyamalan, Gorak risponde con l'esplorazione domestica dei conflitti tra amore ed istinto.
MEMORABILE: Il braccio catapultato nell'auto della protagonista; l'imprevedibile colpo di coda finale.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 04:15 04:15 su Cine 34
Gestarsh99: Inutile far notare quanto l'influenza del Darione nazionale contamini ogni passaggio di questo ennesimo titolo "numerologico". Un buon giallo comunque, in cui spadroneggiano primi piani fuorvianti e disonesti zoom sugli sguardi torvi e sospettosi di alcuni degli interpreti. Differentemente dal solito, Anthony Steffen mostra davvero un raro stato di grazia con la sua perfetta immedesimazione nei panni del compositore cieco. A tratti allucinato, il film di Pastore presenta inoltre la sequenza forse più splatter mai vista sino ad allora su schermo.
MEMORABILE: Shirley Corrigan, novella Janet Leigh, affettata a colpi di rasoio sotto la doccia.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 06:00 06:00 su Cine 34
Rocchiola: Questo audace colpo dei soliti ignoti ambientato in un triveneto opulento e crudele conferma che Mazzacurati è l’unico vero erede della commedia all’italiana. Ricco di ottime caratterizzazioni e acute annotazioni sociali, il film riporta ai classici dei maestri come Monicelli e Comencini. Si ride e ci appassiona alle vicende di questi due emarginati mirabilmente incarnati da un Bentivoglio alla miglior prova di sempre e un Albanese finalmente svincolato dalle solite gag televisive. Insuccesso immeritato per un’opera colta, agre e divertente.
MEMORABILE: “Anche i bambini delle elementari erano più avanti di noi”; “La mia città fattura come l’intero Portogallo, ma se non hai i soldi non c’è mica pietà”.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 06:30 06:30 su Rai Movie
Geppo: È decisamente il miglior film di Pippo Franco e di Pingitore. Dopo il pessimo Il casinista si rifanno entrambi con questa straordinaria pelliccola davvero spassosa e ricca di gag strepitose grazie anche agli ottimi caratteristi che fanno da contorno alla storia. È il ruolo giusto per Pippo Franco, qui davvero bravissimo. Il povero Stroppaghetti Marino (Pippo Franco) per trovar casa a tutti i costi passa da una disavventura all'altra. Bravi Enzo Cannavale, Gigi Reder (sopratutto), Roberto Della Casa... e poi naturale... Bombolo non si discute. Cult!
MEMORABILE: L'ufficio del dottor Pellecchia (Gigi Reder); Lo smoking di Bombolo; La collezione di francobolli di Oreste Lionello.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 08:00 08:00 su Cine 34
Homesick: "La Cavalcata delle Valchirie" di Wagner apre le marziali danze dei Vichinghi, che aspirano ad impadronirsi della spada d'oro e del tesoro dei Nibelunghi. Un film di avventura convenzionale in duelli, torture, scene di massa e amori, che reca il marchio di fabbrica del cinema nostrano nei mirabili cromatismi notturni (la fotografia baviana è di Mario Parapetti) della foresta pietrificata. L'esile Peyer è un inadatto protagonista, cui si contrappone un Mitchell più belluino e sghignazzante che mai, giustamente accreditato come primo nome nei titoli di testa.
MEMORABILE: L'intervento risolutivo delle frecce delle Valchirie guidate da Pamela Tudor.
Mascherato: Un ritorno al Medioevo, quello profetizzato dallo sceneggiatore David Koepp al suo primo film da regista. Un blackout prolungato che fa precipitare un'intera comunità nel peggiore degli incubi e dà il via ad una catena di violenze e sopraffazioni. La nostra civiltà, quindi, si regge sull'energia? L'autore risponde affermativamente e lo argomenta con una litote cinematografica, mostrando cosa succederebbe in assenza di elettricità. La cosa più grave è che, a distanza di 12 anni, ci siamo quasi.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 16:35 16:35 su Rete 4
Galbo: Diretto da David Lowell Rich è un melodrammone alla Douglas Sirk. La storia ruota intorno ad una donna (la Madame X del titolo) dalla vita tormentata. Come da tradizione per i film del genere, la sceneggiatura è ricca di avvenimenti e ovviamente poco improntata alla sobrietà. Scene e costumi curatissimi, ma il pezzo forte è la recitazione, sopra le righe ma assai efficace, di una magnifica Lana Turner. In scena anche ottimi caratteristi. Non male il doppiaggio.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 20:10 20:10 su Rai Movie
Caesars: Pellicola nettamente divisa in due parti: nella prima (la migliore) vediamo i protagonisti impiegati in fabbrica e poi a casa, nella seconda si ritovano invece su una imbarcazione (Ollio deve respirare aria di mare per guarire da un esaurimento), sulla quale si è rifugiato anche un criminale, con tutte le conseguenze del caso. Stanlio e Ollio sono sempre simpatici e divertenti, ma la qualità delle gag è questa volta meno elevata del solito. Non certamente uno dei migliori film della celebre coppia comica.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 20:40 20:40 su *altro (specificare)
Rambo90: Cesare ha trovato il modo di sconfiggere il piccolo villaggio gallico: distruggendogli la foresta intorno e creando un centro residenziale per romani. Primo cartone di Asterix interamente girato in animazione non tradizionale, con un'ottima tecnica e dei bellissimi movimenti e tratti tondeggianti per i personaggi. La storia è più articolata del solito e presenta numerose sottotracce (persino il consumismo viene tirato dentro) che rendono il tutto un divertimento colto e non solo per bambini. Si ride spesso e il ritmo è ottimo. Notevole.
Galbo: Versione romanzata di una parte della vita del grande scrittore inglese e del rapporto con una donna che lo solleva da una crisi creativa (riesce a concludere la scrittura di Romeo e Giulietta) e della quale si innamora. Al di là dell'improbabilità della storia, il film di John Madden è un gradevole spettacolo, realizzato con dovizia di mezzi e molto curato sia nella sceneggiatura (scritta da Tom Stoppard),nella ricostruzione scenica (assolutamente sontuosa) e nella scelta del cast, con la Paltrow e la Dench entrambe premiate con l'Oscar.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Giùan: In termini prettamente cinematografici bel passo avanti rispetto a A.C.A.B., con l'innesto di Rulli& Petraglia in fase di script che aggiunge un salto di qualità per ritmo e tensione. Analogamente profonda e cupa l'ambientazione bladerunneriana, amplificata dalla crepuscolare fotografia di Carnera. A non convincere è ancora quella turgida grandeur cinefila che appiattisce e riduce a cliché la luce di verità che si pretenderebe dischiudere sulla realtà italica. Specchio della citata dicotomia le prove di un convinto Amendola e un improbabilissimo Germano.
MEMORABILE: La coppia maledetta Borghi/Scarano; L'inseguimento al supemercato; La caciara in casa Anacleti.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai 4
Gestarsh99: E venne il giorno del dopo-fine del mondo. Dopo tanti horror-fantasy sotto il segno del vedo e non vedo, Shyamalan sterza di netto nella fantascienza futuristica: mai prima d'ora il nostro si era espresso con così tanta pulizia d'intenti, senza quei levantini giochi a orologeria o quelle dissipanti epifanie illusorie che codificano la sua produzione. Un vero e proprio platform-adventure di formazione imperniato su un ragazzino e Madre Natura ultrice, di certo deludente per la pochezza dei contenuti e la pacchianeria del digitale, ma se non altro agile e fibrillante a livello di entertainment.
MEMORABILE: Il volo "petaurico" in tuta alare giù per lo strapiombo silvestre.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 21:15 21:15 su Cielo
Ennesimo esempio di fantascienza televisiva di nessuna fantasia che non si preoccupa minimamente di prendersi gioco di ogni logica per imbastire una storia di cui si capisce il senso solo a grandi linee. Pare che per via di una tempesta solare il pianeta Mercurio sia uscito dalla sua orbita e si stia dirigendo a grandi passi verso la Terra. L'astronave Nautilus (co-pilotata da un orientale con cappellino!), che stava gironzolando lì nei pressi come se fosse a un tiro di schioppo da casa, finisce quasi travolta dal caos di asteroidi. A bordo c'è tra gli altri la moglie (Farr) del dottor Preston...Leggi tutto (Avecedo), uno scienziato che aveva messo a punto un complicato sistema di scudi energetici chiamato “Project 7”, il quale riesce a contattare la consorte (la NASA non è in grado) attraverso la radiola di un ragazzetto che, oltre a prendere le solite stazioni, entra curiosamente in contatto diretto con l'astronave, distante come minimo 80 milioni di km (ricezione chiara e perfetta!). I coniugi si parlano, discutono, piangono, si dicono paroline d'amore ma intanto l'influenza di Mercurio sulla Terra inizia a farsi sentire: i metalli si distorcono e da lontano il giovane scienziato nota che sopra Seattle galleggiano nell'aria (i soliti effetti in CGI con ricostruzioni in 3d pietose) decine e decine di auto. Osservando lo spettacolo da una trentina di chilometri di distanza, il dottor Preston azzarda una considerazione che neanche con un telescopio: “Tra le cose in volo non vedo oggetti in legno e neanche in plastica”. Complimenti per la vista, vien da dire, ma l'importante è la conclusione: la forza fa levitare solo cose in metallo, parrebbe, e da qui il collega può concludere che "dev'essere per forza colpa di Mercurio". Verissimo: il pianeta è sempre più vicino e la soluzione del centro militare è quella di sparargli addosso la solita selva di missili nucleari. Il che a questo punto ci fa riflettere ancora una volta sulla bizzarra concezione degli autori delle distanze, perché puntare un pianeta con dei missili e raggiungerlo in una ventina di secondi non dovrebbe essere roba che fai se Mercurio s'è appena mosso un po' dalla sua posizione... Ma delle distanze mai nessuno parla: tutto sembra a portata di mano e naturalmente i missili esplodono per conto loro ben prima di raggiungere il bersaglio. Preston sa che ormai l'unica speranza rimasta è il suo benedetto “Project 7”; anche perché le altre nazioni evidentemente se ne stanno altamente fregando, del problema; non c'è percezione alcuna di un mondo esterno a quello dei protagonisti. Si noti anzi che una volta usciti dalla base l'azione si svolge su un'unica strada (in cui passano le auto dei protagonisti a più riprese) o al massimo a bordo del Nautilus, dove la valente moglie di Preston si trova a dover fare tutto da sola causa perdita dei piloti e un computer di bordo che dall'inizio la perseguita ripetendo avaria di qua, avaria di là senza che mai alcun danno reale si manifesti. Oltretutto fino a poco prima la donna aveva detto di non saper nemmeno guidare o quasi: scoprirla d'improvviso asso della cloche vedendola guidare il mezzo fuori da una selva di meteore fa pensare; e forse concludere che una coppia simile non poteva non essere destinata al successo: i nostri eroi riusciranno a salvare da soli la Terra portandosi dietro il radioamatore che tiene in valigetta il prezioso strumento per tenerli in contatto. Qualche vittima di poco conto, disastri contenuti che non vanno molto oltre le auto che si alzano in cielo e che ne discendono d'improvviso schiantandosi o le due o tre meteore che si piantano qua e là nel terreno con la loro scia di fuoco. Qualcuno azzarda pure un paio di battute come a dire una sceneggiatura c'era anche; ma il caos è tale, nell'implausibilità della vicenda, che è difficile considerare il tutto seriamente. Ci si divertisse, almeno...Chiudi
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Markus: Per via di una mezz'ora centrale priva di action questo terzo capitolo lo ritengo un filo inferiore ai primi due, ma l'ossatura dell'ormai collaudato brand c'è tutta, a partire da un paio di trashissime scene di guerriglia che spingono sul pedale dell'inverosimile per deliziare - riuscendoci - un pubblico alla ricerca di grasse risate (in questo senso aiuta anche Banderas con un azzeccato ruolo). Il ruolo del “cattivone” di turno è affibbiato a un efficace Mel Gibson.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Caesars: Checco Zalone ancora una volta riesce, con l'aiuto del "solito" Gennaro Nunziante, a confezionare una commedia gradevole, lontana da facili volgarità, che riesce a divertire pur senza far gridare al miracolo. Rispetto ai precedenti lavori del comico pugliese qui le location sono più internazionali, ma quello che viene dipinto è sempre il ritratto del popolo italiano, con i suoi pregi e difetti. Il film si snoda leggero tra situazioni e sketch, alcune volte riuscite altre volte meno, unite tra loro dalla simpatia del protagonista.
Mercoledì, 10/03/21 ALLE ORE 23:15 23:15 su Canale 5
Galbo: Dopo la morte del padre, il giovane Oskar cerca le tracce del genitore, riposte in una misteriosa chiave. Stephen Daldry dirige un film basato sull'elaborazione del dolore e su una famiglia disgregata dalla tragedia dell'11 Settembre. Il protagonista (l'eccellente Thomas Horn) compie una ricerca che rappresenta il filo conduttore del film e che è contemporaneamente un viaggio nella profondità della sua sofferenza. La sceneggiatura cerca di evitare per quanto possibile la retorica del dolore, e riesce nell'intento mostrando mirabile equilibrio.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 00:00 00:00 su Rai Movie
Nando: Discreto noir per Amendola che narra quattro storie ambientate in 48 ore di permesso carcerario. Veritiera quella che vede protagonista lo stesso regista e che culmina con l'epilogo più consueto. Forzata e alla fine incompleta quella interpretata da Argentero che se la cava comunque con dignità. Favolistica, nel finale, la vicenda dei due giovani interpreti che offre, comunque, durante la narrazione due validi spaccati totalmente diversi tra loro. Personalmente mi aspettavo una durata maggiore.
Giùan: Irripetibile e unico, sia nella carriera del regista (letteralmente al film della vita) che nella storia "ontologica" del cinema. Linklater (degno di livorosa ammirazione) realizza il film che ogni amante della settima arte, dal sognatore ombelicale al visionario incallito, proietta nella sua testa quotidianamente: filma il movimento fisico e cinematografico della vita nel suo (dis)farsi nel tempo. Sperimentale nella forma e indicibilmente realistico nella sostanza, summa di pensiero e azione cinefila, un monito di quell'essere per la morte che la celluloide riassume inesorabilmente.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 00:45 00:45 su Cine 34
Fauno: La femminilizzazione del cult coppoliano non è né stolta né tronfia e anzi questo film minore è da rivalutare alla grande. Come è nello stile di Vari, uccisioni e regolamenti di conti vanno per le spicce, ma non risparmiano violenza e proseguono fino a fare il vuoto biologico. Come si risponde in maniera più efficace? Con la classe più pura, che è quella femminile... Il tutto condotto da un valzer gradevolissimo, che diventa ossessivo proprio per come vanno a finire gli eventi, ma anche il casus belli, dichiarato alla fine, si rivela ottimo come impatto.
MEMORABILE: L'eliminazione del procuratore, ma ancor più l'ammazzamento finale... Fulci raggiungerà un livello del genere [f=1817]sette anni dopo[/f]!
Daniela: Spedito in missione verso Alpha Centauri, il misogino Milutin si trova accoppiato a forza ad un androide femmina creato a misura dei suoi desideri inconsci. Prima diffidente, Milutin finisce per innamorarsi del suo "oggetto sessuale" ma nel frattempo Nimani è entrata in modalità "i circuiti sono miei e me li gestisco io". Fantascienza serba ambiziosa ma dal fiato corto: vorrebbe essere una riflessione sulla natura umana ma sembra una love story spaziale prevedibile che troppo punta sulla nudità della bella Stoya. Scarsa alchimia fra i due protagonisti, discrete le scenografie.
Mco: Neorealismo 2.0 per quest'opera postuma del novarese Caligari. Si segue la curva di vita di due giovani della Ostia più difficile, quella dei palazzi fatiscenti e degli alloggi di fortuna. Si scende sino a sentire le fiamme dell'inferno per poi risalire al piano terra. Ma non per tutti e due le cose si stabilizzeranno, in uno squarcio di (a)normalità fatta di droga, danaro e lavori occasionali. Marinelli è davvero straordinario, Borghi gli sta a ruota, ma anche l'ambiente circostante è al pari di un attore in carne e ossa. Capolavoro.
MEMORABILE: La rissa davanti al bar; Cesare dolcissimo con la nipote.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 01:30 01:30 su Rai Movie
Lou: Denuncia potente e sconvolgente sulla prostituzione minorile in Cambogia, che mostra il modo orribile e inaccettabile con il quale bambine e bambini giovanissimi vengono sfruttati e abusati, a beneficio anche del turismo sessuale. Un prodotto semplice ma autentico, realizzato con pochi mezzi raccolti col crowdfunding, con un intreccio narrativo debole che mostra molte incoerenze, ma comunque funzionale a trasmettere con efficacia l'allarme e a smuovere le coscienze.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 02:00 02:00 su Rai Premium
Rufus68: La storia delle riduzioni da Lovecraft è costellata di fallimenti e ignominie, ma questa della Rai rimane una delle migliori, a tutt'oggi. Il senso di oppressione e insondabile minaccia che pervade il racconto originale è difficilmente riproducibile (anche se i registi mostrano più di una finezza necessaria a evocarlo), eppure il film si lascia guardare con piacere. Merito delle eleganti scenografie e della correttezza delle interpretazioni (appena po' teatrali). Lodevole Sbragia.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 03:10 03:10 su Rai Movie
Capannelle: Film complesso, nonostante una semplicità di fondo che viene presentata talvolta con genuinità e finezza di elaborazione, talvolta con inutili pretese di autorialità. Non mancano eccellenti spunti tragicomici o di riflessione su classici contrasti sia generazionali che sociali. Brava la regista a dosare certi momenti e il parco attori, anche se tende a crogiolarsi un po' troppo o giocare al disfattismo da tavolino. Film da prendere con le molle, ma alla fine convincente.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Puppigallo: Pellicola bellica, che se da una parte mostra il logorio dell'età, soprattutto quando ci si sofferma sui piloti (si capisce quasi subito chi morirà), dall'altra regge abbastanza bene, soprattutto quando c'è azione (gli attacchi subìti e organizzati). In più, i diversi punti di vista dei due protagonisti, che li porteranno allo scontro (uno è puro esercito, l'altro più umano, refrattario alle responsabilità del comando e quindi più accondiscendente, ma proprio per questo, in certi casi dannoso), fanno sì che anche nei momenti di quiete la narrazione non perda troppi colpi. Non male.
MEMORABILE: L'appoggio aereo ravvicinato, che non convince le alte sfere; Il discorso dell'indiano con la gamba crivellata; La lavapiatti trasformata in pompa.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 10:25 10:25 su Rai Movie
Geppo: Mariano Laurenti è in un certo senso una garanzia, per come dirige in maniera sicura Nino D'Angelo. La trama è piacevole e strappa qualche sorriso (a parte alcune sequenze banali, ma nulla di deludente). Ovviamente dopo i film precedenti (Un jeans e una maglietta e La discoteca) Laurenti sentiva l'esigenza di cambiare la partner femminile di Nino e quindi al posto della storica Roberta Olivieri sceglie Claudia Vegliante (azzeccatissima). Fantastiche le ambientazioni newyorkesi a Little Italy. Bravi anche Enzo Cerusico e Eddie Constantine.
MEMORABILE: Nino D'Angelo canta "Notte in bianco" nel ristorante; I piccoli furti di Nino e Matumba per tirare su qualche soldo; Lo scontro con le biciclette.
Gestarsh99: Tre anni dopo un'opera sgranata e di nicchia come Pi Greco, Aronofsky si ripresenta con un film ancora più duro ed esplicito ma probabilmente meno penetrante e personale del precedente. Il regista abbandona quel bianco-nero rancido e spettrale dell'esordio ma non sfugge alla tentazione di riutilizzarne in parte gli stilemi (montaggio in alcuni punti sincopato, accompagnamento musicale techno, loop ossessivi). Una disumana discesa negli inferi della dipendenza, agghindata in un abito cool, accattivante e glorificato dalla magistrale partitura d'archi del Kronos Quartet.
MEMORABILE: Ellen Burstyn, impressionante nella sua appassionata intensità e la sempreverde Jennifer Connelly, che qui riserverà un vero pugno "hard" nello stomaco
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 12:10 12:10 su Rai Movie
Renato: Divertente avventuroso con Gemma nei panni di Robin Hood. E' tutto un gran combattere ovviamente, ed il protagonista è quasi sempre non controfigurato; molto buono anche il cast secondario con il grande Adorf e la meravigliosa Dionisio in versione biondo platino, sebbene qui la sua espressività sia prossima allo zero. E Nello Pazzafini nella foresta di Sherwood fa il suo effetto...
Cotola: Remake di un film di Vidor i cui caratteri principali sono di essere incredibilmente rozzo e lacrimevole (secondo il Morandini c’è una scena di pianto ogni dieci minuti) firmato da Zeffirelli che fa leva sugli aspetti più biechi per ottenere la commozione degli spettatori. Semplicemente disgutoso soprattutto perché firmato da un presunto “autore” che non dovrebbe ricorrere a certi mezzucci per emozionare.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 15:50 15:50 su Rai Movie
Matalo!: Leone li chiamava Parolinate; fracassoni, pieni di gadgets, con l'ossessione delle Derringer. Ma anche professionali e divertenti, questi western de simpatico Parolini si lasciano vedere. Questo forse è il migliore di tutti, nonostante un finale tirato via. Il mix di pistoleri e militari asburgici in Messico è stato testato in altre pellicole (tra cui il somm Vera Cruz; bella musica di Nicolai, bella foto di Mancori, simpatico Dean Reed, adorato da Parolini. Impagabile Sanchez e i suoi tacones de la muerte.
MEMORABILE: Il canto della morte scandito dai tacchi dell'indio; Parolini non amava Brynner mentre aveva un gran feeling con Dean Reed.
Galbo: Una corsa contro il tempo per recuperare una pistola rubata al centro di questo bel poliziesco di Don Siegel. La vicenda è raccontata in modo secco e conciso da una sceneggiatura estremamente incisiva che caratterizza al meglio i personaggi. Ottima l'interpretazione del cast, nel quale spiccano Richard Widmark ed Henry Fonda. Bello il finale. Da vedere.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Gestarsh99: Debutto del maresciallo Giraldi nel primo degli 11 film che compongono la fortunata serie a metà tra action alla carbonara e commedia ridanciana. Nico è un po' l'evoluzione del personaggio motorizzato, manesco e scurrile de Il giustiziere sfida la città: un agente "pane e mortazza" tenero coi pesci piccoli ma duro e senza remore coi caporioni del giro grosso. Siamo ancora in pieno poliziesco all'italiana, specificità che verrà pian piano scalzata negli episodi successivi dall'elemento comico-volgare, anche per l'entrata in scena del grande Bombolo. Orecchiabilissimo lo score dei fratelli De Angelis.
MEMORABILE: Replica sibillina di Milian/Giraldi alla proposta indecente del frivolo damerino tentatore: "A Chiappè, su 'sta fava 'n se scurèggia!"...
Galbo: Eroe di guerra, caduto in disgrazia cerca di redimersi in una "mission impossible". Questa in due parole la trama (poco originale) di questo ennesimo action americano, giustamente passato inosservato all'epoca della sua realizzazione. La parte del protagonista è affidata ad un attore privo del carisma necessario per essere credibile. Meglio, anche perchà affidato a volti più professionali, il cast di contorno. Totalmente prevedibile e privo di spunti originali e coinvolgenti, si trascina stancamente fino alla fine.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Gestarsh99: Tutte errate le previsioni su questo telegrafico ma intenso reality-horror ideato e sovvenzionato da quel paragnosta(l) di Oren Peli. Ci si attendeva un altro logorante nocument(ari)o, una frittatona di noia e incomprensibili riprese "sismografiche" e invece ecco materializzarsi un'onesta pellicola in terza persona, condensato astringente di suspense capace di ripristinare attrattivamente la catacombalità selenica di una delle locations più spaventose sulla faccia della terra: la radioattivissima Pryp'jat'. Classica visione paurosa da assaporare a notte fonda in buia e silenziosa solitudine...
MEMORABILE: La perfetta ricostruzione del paesaggio spettrale e abbandonato della cittadina contaminata dal disastro di Chernobyl...
Galbo: Ennesima trasposizione cinematografica dell’omonimo lavoro letterario della Austen questa diretta da Joe Wright porta dei cambiamenti rispetto alla pagina scritta ma rimane fedele allo spirito dell’opera ed è encomiabile nella particolare cura alla caratterizzazione psicologica dei personaggi. Molto curati come da attesa il contesto ambientale e la scenografia; buono il cast nel quale spicca Brenda Blethyn.
Caesars: Tratto da un romanzo di Michael Crichton (che non ho letto) è l'ennesimo racconto di viaggi nel tempo. Questa volta sono un professore e alcuni suoi allievi a vedersi proiettati nel medioevo e precisamente durante la guerra dei 100 anni. Azione e avventura si coniugano bene in questo film che mantiene quello che promette: intrattenimento senza particolari punte di qualità ma comunque ben realizzato. Donner è regista di mestiere che ha saputo, in passato, realizzare opere più meritorie.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 21:30 21:30 su 20 Mediaset
Taxius: In un futuro distopico, in cui tutte le risorse valgono come l'oro, ogni membro della società deve essere produttivo e chi non lo è viene considerato uno scomodo peso. Fuga per il futuro è un po' la sagra del già visto e del banale ma, nonostante tutto, non è completamente da buttare grazie a una trama scorrevole e a un Nicolas Cage meglio del solito. La confezione purtroppo resta assai sciatta, tipica dei film TV, ma onestamente pensavo peggio.
Giovedì, 11/03/21 ALLE ORE 21:40 21:40 su Canale 5
Galbo: Ipertrofico per forma e contenuti, Wonder Woman è uno strano ibrido tra fantasy, "super hero movie" e film bellico e d'azione. Il target è chiaramente giovanile e in questo senso non si può negare che sia realizzato con cura, anche se la computer grafica è un po' troppo invadente. Lo limitano la durata eccessiva e una prima parte (quella ambientata nell'isola delle Amazzoni) che sfiora il ridicolo. Interpreti adeguati che non si prendono mai troppo sul serio.
Lucius: Un film coraggiosamente imperfetto intasato di sporco sesso fumo e violenza. L'interpretazione di Asia è buona forse perché il personaggio che interpreta ha qualcosa a che fare con la sua vita passata da ragazzaccia. Un film dannatamente pretenzioso ma che, nella sua imperfezione, merita di essere visto.
Nando: Un Accorsi coinvolgente ci conduce in una vicenda di corse automobilistiche miscelata con situazioni familiari. Ritmo sempre elevato tra motori rombanti e bei paesaggi verdi. Una pellicola sorprendente che offre un buon cinema italico fatto di adrenalina e sentimenti. Probabilmente una delle migliori prove di Accorsi, monumentale.
Venerdì, 12/03/21 ALLE ORE 01:20 01:20 su Rai Movie
Markus: Anche se il film non vinse alcun Oscar, il grande successo di pubblico e l’aura da capolavoro settantiano l’ha consegnato alla storia come uno dei classici del cinema statunitense e, in effetti, le interpretazioni di McQueen e di Hoffman danno valore aggiunto al forte racconto carcerario composto di sofferenze e cancellazione della dignità umana secondo i secolari dettami della detenzione punitiva (oltre che dal romanzo da cui il film è tratto). Lento nello svolgimento ma consono ai canoni di quel tempo.
Schramm: Ogni società ha i criminali che si merita. L'italietta provincialoide, zimbello d'Europa, per criminali ha due poveri cristi maligni quanto Gianni e Pinotto e organizzati come Stanlio e Ollio, vittime della buona volontà di mettere una pezza ai propri debiti e riequilibrare fratture familiari. Malgrado l'amarissimo sfondo, come la bevanda da cui prende titolo il film è allegria, è simpatia, è fantasia: magari non fa impazzire il mondo, ma svetta in mezzo al ciarpame nostrano. La maschera dolente di un Iacchetti felicemente convertito al dramma lascia più di un segno. E allora daidaidai stappa!
Venerdì, 12/03/21 ALLE ORE 04:24 04:24 su Cine 34
Markus: La location, la presenza della Giordano e naturalmente l’abbondante dose di trash ricorda Zombi horror (peraltro girato nello stesso anno) ma qui, al posto degli zombi, abbiamo un’entità soprannaturale che con spirito di ritorsione massacra con stravaganti metodologie gli ospiti di una villa. Dal punto di vista pruriginoso lo spettatore del tempo poteva essere appagato dalla presenza di un cast femminile in perenne topless. A Milano si direbbe “tanta roba...”.
Venerdì, 12/03/21 ALLE ORE 09:00 09:00 su Rai Movie
Domila1: Un film da riscoprire, assolutamente attuale, che vede i due sotto forma di inediti missionari in un 1890 schiavista, ma che allo stesso tempo (tra grandi scazzottate, gag e diatribe tra i due) contiene tutte le formule di un classico film di Spencer-Hill. Ritenuto uno dei loro peggiori degli anni ‘70, è invece uno dei loro migliori, che non sfigura affatto di fronte ai loro classici più noti.
MEMORABILE: “Settimo non rubare” (con cazzotto annesso); “Io non c’entro, sono un buon cristiano, padre” “e allora ti benedico” (con schiaffone annesso).
Kinodrop: Bob una volta evaso dalla prigione, cerca caparbiamente di riunirsi alla famiglia per dare una svolta a una vita sul filo del rasoio. Sullo sfondo drammatico di una vicenda di rapina e carcerazione si innesta una forte storia d'amore e di fedeltà che finisce per prevalere sul puro e semplice svolgersi dei fatti. Notevole l'analisi psicologica dei personaggi, favorita anche da una lentezza funzionale alla complessità dei sentimenti e delle passioni, in un'ambientazione suggestiva del Texas rurale. Cast di gran livello, specie la coppia Mara-Affleck.
Pigro: Le vicende di una giovane donna nella Francia del 500 in 5 film: il primo presenta la nostra eroina alle prese con un matrimonio combinato con un nobile, gentile ma sfregiato, che la ripugna. Classico feuilleton in costume che oscilla tra avventura cortigiano-militare e sentimentalismo sexy. Il film funziona proprio per la sua natura di romanzone d’appendice (con mille colpi di scena). L’accoppiata della bella (e prosperosa) Michèlle Mercier e del mostro (e fascinoso) Robert Hossein finisce dritta dritta nel gotha delle coppie memorabili.
Venerdì, 12/03/21 ALLE ORE 14:30 14:30 su Cine 34
Rambo90: Bella commedia diretta dal grande Salce e con un Dorelli perfettamente in parte. La sceneggiatura è piena di momenti brillanti, si sorride spesso (senza mai scadere in volgarità) e anche il cast di contorno è perfetto: dalla dolce Giorgi al simpatico cameriere Giacomo Furia fino all'antipatico Angelo Infanti. C'è molta critica nei confronti degli ipocriti e dei falsi, cosa che mi ha fatto apprezzare questa commedia amara ancora di più. Questo è il buon cinema italiano.
Venerdì, 12/03/21 ALLE ORE 15:40 15:40 su Rai Movie
Rambo90: Un western all'italiana molto riuscito, diverso dallo spaghetti e più vicino alle storie dei classici hollywoodiani, ma con i luoghi e i silenzi tipici di un prodotto nostrano. Heflin e Roland sono due attori di grande carisma, capaci di enorme espressività, ma non gli è da meno Klaus Kinski, in uno dei suoi soliti ruoli psicotici (e stavolta anche in sospetto di omosessualità). Hilton invece incide poco. Buone le musiche di Nicolai e Rustichelli. Notevole.
Galbo: Per questo film, Hitchcok abbandona le atmosfere del torbido thriller ed affronta (con grande successo) il genere giallo-rosa, curando più che la vicenda in sè, le interazioni tra i personaggi ed affidandosi pertanto alla coppia "glamour" per eccellenza, quella composta da Cary Grant e Grace Kelly. I due sono inseriti in un contesto da fiaba (la Costa Azzurra), che viene splendidamente fotografato per un film che è quasi un "divertissement" per il regista, che cura più la confezione che il contenuto. Delizioso.
Venerdì, 12/03/21 ALLE ORE 19:00 19:00 su Cine 34
Faggi: Tra i molteplici prodotti della commedia sexy all'italiana ha una buona cura formale e originalità (anticipa temi e situazioni che si vedranno in boiate successive); se poi non si dubita della potenza fisica (anche attoriale) di una Fenech nel periodo aureo e di un Pippo Franco in forma, il prodotto è notevole. Divertente lo è di sicuro e ci sono battute strepitose. Per Fantozzi è un capolavoro, altro che La corazzata...
Venerdì, 12/03/21 ALLE ORE 19:55 19:55 su Rai Movie
Rambo90: Uno dei miei preferiti con Laurel e Hardy: la storia è un modo per dare il via ad una serie di gag ininterrotte e quasi tutte azzeccate e spassose. Vedendolo ho sempre riso tantissimo ed è per questo che lo considero un film comico quasi perfetto, se non fosse appunto per una storia prevedibile già dai primi minuti. Tante le scene da ricordare: il mulo sul balcone, Ollio che cade sempre in acqua, Stan che mangia il cappello e usa il pollice come accendino, i vari tentativi di salire dalla finestra. Un cult.
Venerdì, 12/03/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Markus: La Villani dice: "Quando faccio l'amore con un certo impegno è un po' come se fosse la prima volta"; appare evidente che dietro quell'ingenuo "un po'" c'è tutto un mondo sessuale che la cinepresa di Rigo, attraverso le maglie della commedia brillante, affronta per soddisfare un po' di militi in libera uscita ma, ahimè, la volgarità è più verbale che nei fatti. C'è Harry Reems (il porno-attore prestato alla commedia nostrana come in Luna di miele in tre) che, complice un bel doppiaggio, si dimostra poliedrico ed espressivo (anche da vestito!).
Paulaster: Un ministro della difesa israeliano andrà a vivere accanto a una coltivatrice di limoni palestinese. Esempio dei pessimi rapporti di vicinato in Cisgiordania dove le necessità militari sopprimono la storia e la cultura. L’argomento è serio, ma viene affiancato da esagerata enfasi sentimentale e da sguardi retorici tra le donne vicine di casa; anche il ruolo del ministro suona macchiettistico. Protagonista dall'atteggiamento prima smarrito poi combattivo, a volte risulta distaccato. Buona la soluzione finale.
MEMORABILE: La traduzione della lettera israeliana; I limoni presi per il ricevimento; L’immagine del frutteto al termine del film.
Giùan: Film che conferma Martino professionista abituato ad assecondare con originalità alcuni gusti del pubblico, destinati poi all'ampio sfruttamento commerciale in filoni seriali. In questo caso a far la differenza tra Cugini carnali e il di lì a poco dilagante genere "malizioso" sono, oltre al riconosciuto dinamismo della regia di Sergio, la declinazione in amarcord del pruriginoso e l'ambientazion salentina (di fronte alla cui veridicità impallidisce la Lecce di Ozpetek). Le mine vaganti Player e Cucciolla escon alla distanza, la Neri ha eros da controra.
Venerdì, 12/03/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Gestarsh99: Vent'anni dopo Il giorno degli zombi, Romero si rimette al comando della sua vorace armata sanguinaria di non-morti, portando su schermo idee e soluzioni del capitolo precedente, all'epoca accantonate per questioni di budget. La tensione inarrivabile e l'artigianalità granguignolesca della storica trilogia sono oramai un lontano ricordo e lasciano campo libero ad artificiose evoluzioni comportamentali ed insipidi condimenti splatter computerizzati. L'opera più scopertamente politica del regista newyorkese, in cui l'elemento horror cede al peso della metafora sull'America guerrafondaia ed isolazionista dell'era Bush.
MEMORABILE: Asia Argento che combatte nella gabbia degli zombi.
Herrkinski: Notevole western di Eastwood, che alla sua seconda regia si cimenta col genere che lo ha reso famoso, seguendo gli insegnamenti del maestro Leone. Il film, assimilabile allo spaghetti-western ma meno ironico e più violento, è un solido esempio di cinema di genere, girato correttamente, ottimamente interpretato da Eastwood e da un cast di contorno decisamente sopra la media. Un peccato che il doppiaggio italiano abbia eliminato i sottintesi soprannaturali della vicenda rendendo il finale tutto sommato un po' scontato, ma la storia funziona.
MEMORABILE: Il finale con il confronto notturno; la scena dal barbiere.
Venerdì, 12/03/21 ALLE ORE 22:50 22:50 su Cine 34
Markus: Un film centrato specialmente sulla figura di Montagnani, sfruttato però per l'ennesima volta come personaggio di maniera e maniaco del sesso senza impegno sminuendo, di fatto, quella che dovrebbe essere sulla carta una buona pellicola. Un nutrito cast di caratteristi di contorno fa da cornice, ma non aggiunge altro al film (fatto che evidenzia l'incapacità di Gaburro di gestire il materiale a disposizione). Film simpatico, ma che non lascia il segno.
Sabato, 13/03/21 ALLE ORE 00:40 00:40 su Rai Movie
Paulaster: Il giorno del funerale di uno scrittore la moglie racconta la vita del defunto a un giornalista. Sceneggiatura cronologica in capitoli che descrive anche i cambiamenti sociopolitici francesi. Prima parte brillante, specie nei dialoghi, diviene solo descrittiva nel prosieguo. Il ruolo del protagonista scrittore ha qualche ombra dato che viene accomunato a Philip Roth (!): dapprima sembra vacuo, poi volge al complessato. Anche qualche momento matrimoniale è un po' forzato. Discreta chiusura. Regia che si affida prevalentemente al montaggio.
MEMORABILE: La cena di Natale; La madre che spara al cane; Il gigolo a letto; Gli insulti della figlia.
Daniela: Il legame di sangue corre fra due fratelli poliziotti e il loro padre, sbirro in pensione affetto da Alzheimer. Il sangue scorre quando i due, convinti della colpevolezza del sospettato di un atroce delitto, lo picchiano a morte per farlo confessare, salvo scoprire subito dopo che l'omicida era un altro. Fanno sparire il corpo ma nessuna vanga può scavare tanto a fondo da seppellire i sensi di colpa... Più dramma familiare che thriller, un film sofferto, non del tutto convincente a livello di scrittura, ma di bella ambientazione e soprattutto ben interpretato dal pregevole cast.
Marcolino1: Il road movie qui incontra il tema della scissione dell'identità e dell'incesto. Mentre la prima tematica si appoggia a location e musiche suggestivi, per quanto riguarda le altre due non ci siamo. Porel e Walker non si assomigliano per niente, era meglio utilizzare lo stesso attore per il "doppio". Poca verosimiglianza anche nel rapporto fratello-sorella che si spinge "oltre", privo di introspezione psicologica e morbosità. Gli attori si limitano a svolgere il compito assegnatogli adagiandosi su una statica sufficienza.
MEMORABILE: La Farmer saluta il fratello, drammaticamente scomparso da anni, come se fosse appena tornato da una scampagnata.
Sabato, 13/03/21 ALLE ORE 02:55 02:55 su Rai Movie
Xamini: Malick è uno di quegli autori dotati di uno stile forte: a lui piace in particolare giocare con le dissonanze, spostando su tre assi differenti vicenda, immagini ed esperienza sonora. È un modo di comunicare che può affaticare, specie quando lo spettatore è sottoposto a un lavoro di ricostruzione, come in questo caso. Ma è un modo che arriva direttamente al subconscio, saltando a piè pari il razionale e può colpire anche forte. Nota di chiusura per la consueta immensa bellezza delle inquadrature, che si avvalgono anche di un eccellente lavoro in fotografia del buon Lubezki.
MEMORABILE: Dovendo scegliere qualcosa, direi la scena del "battesimo", quasi catartica
Il ferrini: Fra le regie di Di Palma, storico direttore della fotografia di Woody Allen, Teresa rappresenta l'opera più ambiziosa e grazie alla Vitti anche decisamente riuscita. L'epopea della protagonista, che inizia e termina con una liberatoria corsa in un prato, passa attraverso il fascismo, la liberazione, il boom economico e si sposta da Roma a Livorno, da Genova a Milano, raccontando una galleria di personaggi e di situazioni (le prigioni, i manicomi) memorabili. Si passa dalla commedia al dramma e viceversa con grande spontaneità. Gran film.
Sabato, 13/03/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Daniela: Notata durante una gara di tiro a fucile, una giovane donna viene assunta nello spettacolo circense di Buffalo Bill, diventando in breve una delle principali attrazioni, ma questo la mette in competizione col campione di tiro di cui si è innamorata... Rievocazione di una figura molto nota negli USA, interpreta da Stanwyck in modo risoluto ma anche dolce. Le attrazioni sono fedelmente rappresentate ed il film riesce ad incuriosire alternando i toni dal sentimentale al brillante. Simpatici i personaggi di Buffalo Bill e di Toro Seduto, entrambi oggetto di un'ironia molto bonaria.
MEMORABILE: La rinuncia alla vittoria per non umiliare l'avversario; I boccoli di Buffalo; Nell'epilogo, Toro Seduto passa all'azione come paraninfo.
Sabato, 13/03/21 ALLE ORE 06:20 06:20 su Rai Movie
Faggi: Ulterioriori e tarde allucinazioni (più probabilnente solo divagazioni) melodrammatiche di Matarazzo; con la sua attrice feticcio (Sanson). Non c'è Nazzari (altrove indispensabile per far salire la temperatura emotiva) ma c'è Garrone. Garbugli sentimentali e patemi d'animo, come d'ordinanza, qui a sfondo familiare; intrisi di cattiverie, segreti e dosi di miele millefiori. L'oggetto procede senza fulminanti guizzi; non eccelle. Ma scorre, tuttavia e convince alla visione; e specialmente se si è seguaci del Maestro lo si guarda con curiosità.
Rambo90: Un ex giudice di pace accetta l'incarico di fare da scorta alle paghe dei minatori, anche se ciò lo metterà contro il fratello fuorilegge. Western minore fra quelli interpretati da Stewart, con personaggi un po' stereotipati ma una confezione di gran classe. Bella la fotografia, ottime le interpretazioni (Duryea cattivo psicotico è da vedere) e la colonna sonora. Buono il lungo confronto finale, da vedere.
Galbo: Primo dei due film in cui Harrison Ford interpreta la figura di Jack Ryan, analista della CIA e uomo d’azione suo malgrado (il secondo è Sotto il segno del pericolo). Si tratta di un buon thriller in cui sceneggiatura (tratta da un libro di Tom Clancy) e messa in scena sono estremamente funzionali alla vicenda; funziona bene inoltre la contrapposizione tra i due personaggi principali, Ryan appunto e il suo avversario interpretato da Sean Bean.
Sabato, 13/03/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Storia
Giùan: Martone prova a colmar un vuoto cinematografico su un periodo "fondante" della storia patria, assimilandolo ma tutto sommato coerentemente a un altro momento storico di "vacanza" filmica, quello degli anni di piombo. "Noi credevamo" diventa così la narrazione grigia, metallica, claustrofobica dell'impossibilità di fare l'Italia e gli italiani senza però mai trovare quella trasfigurazione "onirica" e "fantastica" centrata da Bellocchio nello speculare Buongiorno, notte. Comunque adeguate la monolitica fede di Lo Cascio e l'untuosa insofferenza di Binasco.
MEMORABILE: Angelo (Valerio Binasco) insegue, incalza e minaccia Gallenga (Barbareschi) nel suo appartamento.
Pigro: La storia della ragazzina indemoniata è una pietra miliare dell'horror su cui c'è poco da aggiungere. Molti sono i punti di forza di una pellicola che, basandosi su una trama esile, riesce a creare una narrazione potente: il senso di mistero che infonde angoscia e tensione; gli effetti speciali raccapriccianti e sconcertanti; i volti "normali" dei protagonisti che mostrano come l'inferno risieda nella nostra normalità; il mix di fotografia e musica che contribuisce all'atmosfera. Da segnalare in italiano la voce "demoniaca" di Laura Betti.
Gestarsh99: Ricostruzione biografica di un fatto avvenuto nel 2009 nelle acque del Corno D'Africa, quando un mercantile americano finì incredibilmente ostaggio di un quartetto di pirati somali decisi a tutto pur di riscuotere il mega-riscatto pattuito. Greengrass segue un codice deontologico più che professionale e sa con esattezza i punti in cui alzare fattivamente la leva dello spettacolo e quelli in cui al contrario far scorrere la cronaca documentata senza adulterazioni. Lungi dai classici villain da action, i sequestratori restano solo straccioni vittime della miseria e delle illusioni postcoloniali.
MEMORABILE: L'enorme dispiegamento di forze militari messe in campo per coordinare le difficilissime trattative col gruppetto di spiantati sequestratori.
Galbo: All’inizio degli anni ‘70, opera in Argentina una pericolosa banda criminale capeggiata da un giovane il cui aspetto angelico nasconde un feroce temperamento. Il regista ne mostra gli atti efferati, frutto di una totale assenza di moralità, aiutato dall'aspetto fisico e dalla performance del giovane protagonista, assai adatto al ruolo. Il limite è quello di un’operazione troppo attenta all’estetica e meno ai contenuti, con particolare riferimento alla collocazione della vicenda in un contesto storico che sarebbe stato interessante approfondire.
Domenica, 14/03/21 ALLE ORE 01:10 01:10 su Rai Movie
Galbo: La biografia della parte adolescenziale di un monumento della musica è realizzata sotto forma di commedia drammatica che se non entra più di tanto nella complessità del personaggio e si lascia prendere maggiormente dall'aneddotica, è tuttavia ben realizzata e piuttosto godibile. La ricostruzione ambientale è buona, e il protagonista rende abbastanza bene quel misto di ribellione e dolcezza che segnò effettivamente la figura di Lennon. Di impatto (ma volutamente non preponderante) la colonna sonora.
Von Leppe: Segue le premesse del primo, nella fotografia fredda e crepuscolare, negli effetti speciali ottimi: sopratutto i licantropi e il grosso vampiro. Novità interessanti rispetto al predecessore sono l'ambientazione invernale, montuosa e il prologo nel passato con tanto di armature e villaggio in legno. Difetta di una trama non entusiasmante e dell'azione con acrobazie che, essendo i protagonisti vampiri e licantropi, ci può stare. Degno seguito con un buon apparato visivo.
Domenica, 14/03/21 ALLE ORE 02:30 02:30 su Italia 1
Herrkinski: Spin-off dei vari Vietnam-movies simil-rambeschi/Norris-eschi interpretato dal mediocre Brown e girato dal nostro artigiano di genere Mattei. Oltre alle consuete location esotiche, tra l'altro discretamente fotografate, il film offre le consuete scene di guerriglia e il classico tema anni '80, caro agli yankee della guerra fredda, del soldato americano buono contro il tremendo leader russo. Dialoghi spesso al limite del ridicolo, una buona dose di violenza, sparatorie ed esplosioni, qualche buon caratterista; prossimo al trash, ma divertente.
MEMORABILE: "Amerikanski!"; Le lotte corpo-a-corpo tra Brown e il russo.
Ronax: Cronaca diretta della spedizione organizzata da Bruno Vailati nel 1968 per raggiungere il relitto dell'Andrea Doria e valutare la possibilità di riportarlo alla luce, impresa quest'ultima rivelatasi impossibile, come testimonia il fatto che dopo oltre mezzo secolo la nave giace tuttora sul fondale dell'oceano. Sorvolando del tutto sulle circostanze dell'incidente e sulle polemiche che ne seguirono, Vailati si concentra sulle riprese subacquee e sui rischi corsi dai coraggiosi partecipanti all'impresa, offrendo immagini intense ed emozionanti.
MEMORABILE: Il sub rinchiuso nella camera di decompressione per bloccare i rischi dell'embolia.
Domenica, 14/03/21 ALLE ORE 04:10 04:10 su Italia 1
Herrkinski: Mix tra horror e sci-fi del buon artigiano Mattei (in coppia col fedele Fragasso in sceneggiatura), che crea uno spin-off "cumulativo" di Terminator, Predator e Aliens (quest'ultimo viene particolarmente saccheggiato). Tuttavia, volendo superare questo dettaglio, l'ignobile titolazione italiana e interpreti così così, il film si lascia vedere, anche grazie a SPFX dignitosi e a qualche buona atmosfera. Venezia poteva essere sfruttata di più, comunque buona l'idea; lo splatter latita abbastanza, ma resta un discreto lavoro.
Fauno: Se non altro è bella la panoramica dell'Africa col Rally Safari. La trama invece è limitata al solito dualismo di piloti della stessa scuderia, in cui l'astro nascente scalpita per emergere mentre il più anziano usa i trucchi del mestiere, talvolta sporchi, pur di non farsi scalzare. Il clima del rally è entusiasmante, ma è una corsa molto meno protetta rispetto alle altre omologhe e se è la regola sbandare per via dei terreni scivolosi, è pure concreto il rischio di travolgere i temerari spettatori. Molto più simpatico lo staff che non i piloti...
MEMORABILE: "Attento, c'è un bambino"; L'ira di Bozzuffi e il suo abuso di alcool (che rattrista molto il film).
Domenica, 14/03/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Ira72: Su un piatto della bilancia metterei il cast, ottimo (in primis Mortensen, una garanzia), la fotografia e una buona regia. Sull'altro invece una storia non propriamente originale e un sentimentalismo un po' forzato che pesano non poco sulla riuscita finale del film. In sintesi un buon impasto, con ottimi pasticceri, che però confezionano un'accattivante torta... stucchevole. Nonostante il film duri due ore scorre bene, è una storia utopistica dal finale credibile. Ma non memorabile, a mio avviso.
Pigro: Storia vera di un pianista ebreo che riesce a sopravvivere al ghetto di Varsavia: film bellissimo, di grande precisione e emozione al tempo stesso. Emerge potente la figura solitaria e sola del protagonista (ottimo Brody) in mezzo a un'umanità coinvolta, ma quasi remota, di piccole comparse nella giostra della vita di ciascuno. Colpisce la quantità e varietà di ambienti chiusi (case, stanze, officine), diversi, nessuno claustrofobico ma tutti aperti a fughe prospettiche che danno l'illusione di una fuga e di un movimento in realtà impossibili.
Domenica, 14/03/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Galbo: Un film interessante per i temi trattati e per la figura del protagonista, genio autistico della contabilità. Molta carne al fuoco, forse troppa, e una certa incapacità della regia ad amalgamare il tutto, insieme ad una sceneggiatura troppo contorta e una lunghezza eccessiva. Di contro eccellente resa ambientale e una prova degli attori di prim'ordine, a partire da Ben Affleck, raramente così efficace come interprete. Nel complesso meritevole di visone ma un'occasione in parte mancata.
Pigro: Ce n’è per tutti nel mirino di questo ritratto graffiante dell’arrembante società americana: affari, politica, stampa, giustizia, potenti e diseredati, tutto quanto in un frullatore dai toni a tratti grotteschi e satirici, che illustrano una sorta di apocalisse della moralità e della convivenza. L’incidente d’auto che coinvolge un teppistello nero, trasformando un agente di borsa in un ricercato, è la rivelazione di un mondo di ipocrisie e interessi privati. Bel piano sequenza iniziale, momenti forti, ma Hanks e Willis nel ruolo sbagliato.
Lunedì, 15/03/21 ALLE ORE 02:00 02:00 su Rai Movie
Galbo: Opera seconda di Tanovic, è basata su una sceneggiatura non realizzata di Kieslowski ed affronta temi cari al regista scomparso tipo l’ineluttabilità del destino e la forza dei legami familiari. La (piuttosto facile) morale della pellicola è quella dell’abisso dentro le apparentemente salde e sicure mura di casa. Tanovic affronta la storia in modo freddo e impersonale dissipando senza troppo pathos i momenti cardine della storia e affidando i ruoli principali ad un gruppo di attori inadeguati come la Boquet, ridicolmente invecchiata.
Lunedì, 15/03/21 ALLE ORE 02:30 02:30 su Italia 1
Herrkinski: Un sequel in cui si riprende il personaggio principale ma stavolta interpretato dal monocorde Huff; per il resto il film si distacca abbastanza dal prototipo e offre una vicenda più a cavallo di action e avventura che bellica, nello stile di cose tipo Colombia connection ma chiaramente con un decimo del budget. Tra ostaggi da riscattare, diamanti e tutto l'armamentario del genere, un b-movie di discreta fattura girato nelle Filippine che offre un buon ritmo, qualche alleggerimento ironico, esplosioni e un finale abbastanza spettacolare; tutto sommato godibile per chi ama il genere.
Lunedì, 15/03/21 ALLE ORE 04:10 04:10 su Italia 1
Spectra: Un altro post-atomico del nostro Ricci senza molte pretese e girato sulla falsariga del precedente Rush. Dopo la terza guerra mondiale Rage -Conrad Nicholas (Bruno Minniti) nella lotta per la sopravvivenza se la dovrà vedere con esseri umani diventati cannibali. Mediocre... ma piacevole, forse, per gli appassionati del genere.