I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 1/02/21 A Domenica, 7/02/21
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Gestarsh99: Commedia degli equivoci e barzellettistica sui matti tamponano a gran velocità il carabi-movie più trash, disastrandosi e accartocciandosi in uno scemenzario su celluloide infelicemente ispirato al mattoliano Il medico dei pazzi. Nessun Principe della risata a regger la scena ma tanti minuscoli paggetti di corte sparsi a casaccio, unicamente capaci di strappare sberleffi di derisione. Scambiando il copione per una tavola di Rohrschach, l'irriconoscibile Carnimeo stringe al collo di questo film una miserrima catena di sketch mal combinati buona solo a tirar giù la ghigliottina sperata.
MEMORABILE: Jimmy il fenomeno che prende a martellate i propri testicoli; "Ma non ti fa male?" "Si, ma quando sbaglio è una goduria che non finisce mai".
Homesick: L'adolescenza è età difficile, specie se vissuta nel dolore della separazione dei propri genitori e nel crollo improvviso del candore e dei punti fermi dell'infanzia; nell'opera terza del brasiliano Dhalia questi sentimenti sono trasmessi dall'intensità della naturalezza - che è poi il modo più sano ed efficace per fare cinema - di cui sono emblema gli occhi scuri, inquieti e profondi della quattordicenne Laura Neiva e le spiagge e le rupi di Rio. Acuiscono l'atmosfera intimista e raccolta le interpretazioni pacate e minimali di Cassell e della Bloch e le note malinconiche di Antonio Pinto.
MEMORABILE: La confessione della madre alla figlia.
Rambo90: Allen viene a Roma e ci regala quattro storie leggere leggere, alternate ma mai intrecciate. Le più divertenti sono quelle con Allen stesso (sempre in gran forma) e con uno straordinario Benigni. Alla coppia Baldwin/Eisenberg spetta la palma del migliore: un episodio surreale, riflessivo e colto come i migliori del maestro. Infine c'è l'infimo episodio con la Cruz, banale e puerile, con imbarazzanti interpretazioni della Mastronardi e Scamarcio. Sfilacciato, ma si ride spesso e si pensa anche un po'. Notevole.
Lunedì, 1/02/21 ALLE ORE 17:55 17:55 su Rai Movie
Daniela: Tourneur e Bava in staffetta per narrare le gesta di Filippide, alterando non poco la leggenda che lo indica come il primo maratoneta della storia. Farsi di corsa 42 km per portare una lieta notizia è un gesto eroico, ma poco decisivo, mentre qui il pettoruto Reeves si dà molto da fare per determinare la vittoria. Sandalone di quelli fatti con lo stampino, retorico fino allo spasmo, ma girato con professionalità e reso gradevole dalla presenza di tante facce note: Lupo marziale, Garrani saggio, Fantoni vil traditore.
Lunedì, 1/02/21 ALLE ORE 19:30 19:30 su Rai Movie
Minitina80: Simpatica parodia che vanta come punto di forza le numerosissime comparse, più o meno celebri, che lo rendono un prodotto unico e interessante nel suo genere. Al di là di questa singolare caratteristica il film riesce a convincere sotto tutti i punti di vista e a elevarsi sopra la media (trattandosi pur sempre di una parodia). Si lascia guardare con gusto. Bravissimi Franchi e Ingrassia.
Lunedì, 1/02/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Il Gobbo: L'abilissimo cowboy Alvarez Kelly è rapito da un pugno di confederati, che vuole costringerlo a trasbordare un'enorme mandria sottratta ai nordisti... Piacevole western del vecchio Dmytryk, una vera pacchia per i fans dei bovini, di cui è offerto un notevole campionario, e lo stampede forse più spettacolare (certo il più affollato) visto al cinema. Gli ottimi Holden e Widmark (doppiati da Peppino Rinaldi e Nando Gazzolo) si dividono la ribalta con consumato mestiere.
Giùan: Sia detto intanto, a imperituro ludibrio del commentatore, che al cinema il film m'ha aperto i condotti lacrimali (cosa che non mi capita raramente ma che non m'accadeva da tempo). Il che, oltre a introdurre una categoria interpretativa, quella dell'emotività, ovviamente tabù oltrechè ambigua e ambivalente, dà conto dell'abilità del duo Boyle/Sorkin nel proporre il loro parziale point of view sul "(s)oggetto di marketing Jobs" (si vedano le stesse reiterazioni dello script). Teatrale, virulento, sottolineatissimo, con una gran Winslet e indubbio senso del ritmo.
MEMORABILE: Le reprimende di Johanna Hoffmann a Jobs ogni volta che si tocca il tasto della figia di lui; L'ultimo incontro tra Fassbender/Jobs e Sculley/Daniels.
Galbo: Sceneggiato e prodotto da Luc Besson, The Transporter è una produzione franco-americana che segue i principi dell'action movie quasi alla lettera, concentrandosi sul sottogenere (glorioso per questo genere di cinema) degli inseguimenti automobilistici (del resto il protagonista è un autista-trasportatore). Ne deriva un film godibile (specie nella prima parte), in cui il protagonista Jason Statham è sufficientemente auto-ironico da non prendersi mai completamente sul serio.
Gestarsh99: Il mockumentary intraprende una pista molto più snodata del solito, ristrutturandosi con versatilità in uno pseudo-reportage che, occhieggiate le internautiche modalità shock del Cablegate e delle rivelazioni di Wikileaks, simula il recupero e l'analisi di filmati amatoriali e scottante materiale audio/video governativamente secretato. Con molta più eloquenza e speditezza espressiva di un Soderbergh, il rinnovato Levinson espone senza censure la cronistoria multimediale di un'aggressiva epidemia virale, ultimo anello di una catena di sciagure ambientali in letale circolo vizioso. Giugulante.
MEMORABILE: Gli effetti esponenziali causati dal brodo tossico di scorie radioattive, escrementi animali, farmaci mutageni, metalli pesanti e fauna ittica infetta.
Belfagor: Zitto zitto, Amenabar forgia un gioiello dietro l'altro. La controversa storia di Ipazia è il fulcro di questo film ad un tempo intellettuale e spettacolare, che si contraddistingue per una raffinata scenografia e una serie di arditi esperimenti di ripresa (notevoli gli stacchi siderali). Non poteva esserci scelta migliore di Rachel Weisz per interpretare la protagonista, una musa della ragione contro la violenza e l'intolleranza. Qualche licenza storica per un film notevole ed appassionante.
MEMORABILE: Il contrasto fra la silenziosa volta celeste studiata da Ipazia e le scene di violenza nella città.
Fedeerra: Pascal Laugier ci racconta, a suo modo, la condizione di donna-oggetto e l'aberrante oscenità che può nascondersi dietro ogni forma di feticismo. Ne esce fuori un film saturo di dolore e sangue, impreziosito da una messinscena perfetta (tra il gotico e il pop) e da interpretazioni al limite del masochismo. Un meraviglioso grand guignol in perfetto equilibrio tra arte e spazzatura.
Lucius: Nonostante la sceneggiatura presenti situazioni già viste nell'ambito del genere, il regista è riuscito a ricreare quelle atmosfere pregne di paure, tipiche del periodo in questione, paure con cui gli ebrei dovevano fare i conti nel periodo storico più buio dell'intera umanità; in più ha osato, inscenando una storia d'amore tra un'ebrea e un nazista e anche di questo gli va dato merito. La pellicola presenta inoltre una ricostruzione storica eccellente. A differenza di Bastardi senza gloria, non c'è ironia ma solo terrore e voglia di sopravvivere. Cult.
Caesars: Pur essendo un buon film mi pare che sia un po' sopravvalutato. E' la pellicola che ha rivelato al mondo Sylvester Stallone e ne ha decretato il successo. Storia tipicamente "americana", dove con la forza della volontà si può arrivare al successo. Ben diretto da John Avildsen, vanta le ottime interpretazioni di Burgess Meredith, Burt Young e Talia Shire, oltre ovviamente a quella del personaggio principale. La somma di tutti gli ingredienti ne fanno un buon prodotto che vale sicuramente la visione.
Rambo90: Al quarto capitolo, la serie cinematografica si contamina con quella telesiva: al classico protagonista Lambert si aggiunge Paul, protagonista dell'epigono tv e il ritmo ne guadagna. Certo i combattimenti non sono più gli stessi e la regia è anonima, ma resta un piacevole senso del ritmo e la storia si fa seguire fino alla fine. Imperdibile per i fan di Lambert e della saga, un buon divertimento per tutti gli altri.
Lunedì, 1/02/21 ALLE ORE 23:10 23:10 su Rai Movie
Caesars: Davvero bizzarro questo western, che pare non sapere bene che strada intraprendere. C'è un interminabile prologo (quasi 10 minuti) che mette a dura prova l'attenzione dello spettatore. Poi parte il film vero e proprio e le cose migliorano, ma solo leggermente. Trama che pare quasi un assemblaggio di parti indipendenti tra loro (il cattivissimo, del quale il prologo narra gesta e nefandezze, sparisce dopo pochi minuti... il suo "sostituto" fatto fuori subito dopo...) e che vede un uso inconsueto degli indiani, che usano anche armi anomale.
Caesars: Lento, pesante e sostanzialmente anche poco interessante; limiti non certo di poco conto per questa pellicola fortemente voluta dalla Close (anche co-sceneggiatrice e co-produttrice, oltre che protagonista assoluta). Dal punto di vista tecnico nulla da eccepire: eleganza formale e interpretazioni sono impeccabili, ma quello che manca totalmente è la capacità di coinvolgere il pubblico nei tormenti della protagonista. Film comunque non banale, e questo è un buon merito. Diciamo tra ** e **!...
Taxius: Buon esordio cinematografico di Luke Scott che dimostra di aver assimilato piuttosto bene la magica arte dal papà Ridley. La storia è quella già vista sugli umani sintetici potenzialmente molto pericolosi che poi sfuggono al controllo dei loro creatori. Da segnalare un'ottima atmosfera cupa dai colori spenti e la bella ambientazione misto foresta e bunker sotterraneo. Il film gioca tutto sull'ambiguità della ragazza sintetica e della protagonista. Bello il colpo di scena finale. Nulla di eccezionale, ma comunque un buon film.
Giùan: La pellicola italiana più scomoda del primo decennio del 2000. Garrone parte ancora da una patologia, ma il film è meno ammiccante de L'imbalsamatore e quel che più conta crea un universo malsano totalmente credibile per quanto disturbante. La logica del potere e del dominio sull'altro, che sottende il rapporto d'amore (ma non solo) è di matrice Fassbinderiana, senza straniamento cinefilo però. In Primo amore infatti colpisce la qualità morbosa connaturata alla Regia, letteralmente incollata ai due protagonisti (Trevisan e Cescon). Film che arriva all'osso.
MEMORABILE: La cadenza veneta: lo sguardo di Trevisan; Il corpo di Michela Cescon; I primi piani sfocati dei due nella gita in barca.
Caesars: Siamo a livelli incredibili di "bruttezza" cinematografica. Non c'è nulla di salvabile in questo film... e qui sta il bello. Infatti, come spesso accade quando un prodotto è così scadente, esso riesce ad assumere un fascino perverso che lo rende "imperdibile" (almeno agli occhi dello scrivente). Impossibile contare i momenti davvero esilaranti della pellicola, in quanto è costantemente pervasa da una sciatteria realizzativa che rasenta l'incredibile. Straconsigliato a chi piace farsi del male (cinematograficamente parlando).
Martedì, 2/02/21 ALLE ORE 04:50 04:50 su Rai Movie
Pessoa: Interessante film d'avventura di Paolella che racconta di due agenti segreti ante litteram che si intrufolano fra i pirati per recuperare un documento. I fondamentali del genere ci sono tutti (compresa la melensa love story) e Barker (già Tarzan dopo Weissmuller) trova una buona intesa con lo specialista del genere Lorenzon. La storia, scritta e sceneggiata dallo stesso regista con il fido Sollima, si fa seguire senza grossi cali di ritmo. Scenografie e costumi ben curati (benché poveristici). Buone scene d'azione. Piacerà agli appassionati.
MEMORABILE: La festa da Calico Jack (un bravissimo Walter Barnes).
Martedì, 2/02/21 ALLE ORE 06:35 06:35 su Rai Movie
Gabrius79: Film piuttosto piacevole grazie a un Sordi attore in forma (il Sordi regista lo è un po' meno) e a un nugolo di donne che ruotano attorno alla sua figura. Tra di loro spiccano un’ottima Masina e una ammaliante Mangano, le altre risultano più deboli. L’eccessiva lunghezza della pellicola non giova molto, ma Sordi sa il fatto suo e porta a termine il suo compito di Dongiovanni. Curiose apparizioni per Enza Sampò e per i giovani Laura Antonelli e Dario Argento (che fa il prete). Piacevoli musiche di Piero Piccioni e buona fotografia.
Martedì, 2/02/21 ALLE ORE 09:05 09:05 su Rai Movie
Siska80: Quadro desolante e impietoso di un'Italia che, a distanza di quasi mezzo secolo, continua ad avere gli stessi problemi raccontati da questa efficace commedia: malasanità, corruzione, asservimento ai potenti, discriminazione delle classi medio-povere. Il titolo ha un intento meramente parodico: Gabbiani non viene maltrattato in quanto uomo del sud ma solo perché considerato un mediocre, e colpisce (ovviamente in maniera surreale) prevalentemente di mattina (c'è di mezzo una bomba che esplode appunto a mezzogiorno). Franchi eccezionale, buono il main theme, toccante il finale.
MEMORABILE: Franco manda all'ospedale tre furfanti a colpi di calzino riempito di monetine!
B. Legnani: Scombinato ma tre volte commovente, perché del tempo che fu, perché di un'ingenuità disarmante (incongruenze temporali, comportamenti illogici, incredibili "deus ex machina"...) e perché lo vidi al cinema dell'oratorio quando avevo 10 anni. Mediocre peplum, con Kirk Morris pesce lesso. Perfetto Serato, troiesca la Gallotti, non priva di fascino Ombretta Colli, nella quale era all'epoca difficile vedere la futura Presidente della Provincia di Milano.
MEMORABILE: Le fintissime stalattiti e stalagmiti...
Martedì, 2/02/21 ALLE ORE 14:05 14:05 su Rai Movie
Jdelarge: Film memorabile nell'ambito dell'immenso filone spaghetti-western diretto dal talentuoso Parolini, che dà vita al personaggio di Sabata, interpretato dal solito ottimo Van Cleef. Eccellente la prova dell'intero cast a partire da Berger nei panni di Banjo e da Ressel, perfetto nella parte del cattivo. Il ritmo del film è sempre frenetico, la trama buona, le cosiddette leggi del western all'italiana vengono rispettate tutte (talvolta con ironia) e la colonna sonora è di alta qualità. Titolo fondamentale nel genere.
MEMORABILE: Banjo, che affronta 5 uomini con il suo "strumento musicale".
Daniela: Julian, dopo un anno di lotta contro il cancro, ha deciso di sospendere le cure. L'amico Tomas, da tempo trasferitosi in Canada, lo raggiunge a Madrid per passare 4 giorni insieme... Film che affronta in maniera diretta il tema dell'accettazione della morte, forse l'ultimo vero tabù ancora rimasto nella società occidentale, mescolandolo a quello dell'amicizia virile. Straordinariamente intenso Darin ma anche Camara ben interpreta il ruolo non facile di spettatore, talvolta imbarazzato, dei preparativi dell'altro prima della fine, soprattutto nel trovare una nuova casa per il cane Truman.
MEMORABILE: Il saluto finale a tre, con la presenza muta di Truman: impossibile non provare compassione e commozione
Martedì, 2/02/21 ALLE ORE 20:50 20:50 su 20 Mediaset
Galbo: Uomini e donne dai poteri straordinari perseguitati da loschi enti governativi che vogliono sfruttare le loro capacità; il tema è ormai abusato, dai personaggi marvel alle serie televisive (Heroes) e questo film di Paul McGuigan non apporta elementi nuovi al tema. Fatta questa considerazione, bisogna ammettere che lo spettacolo è ben realizzato, forte di una buona resa tecnica (gli effetti speciali più che soddisfacenti) e di una discreta ambientazione. Piuttosto prevedibile la sceneggiatura ma in fondo un film godibile.
Daniela: Affermato consulente matrimoniale, Demaison non riesce a portare avanti alcuna relazione sentimentale, dato che porta una sfiga pazzesca alle donne di cui si innamora... Commedia romantica con qualche tocco di demenzialità (alcuni incidenti alle malcapitate sono buffi), che svolge uno spunto curioso senza sforzarsi troppo quanto ad originalità, compreso l'epilogo assai banale. Se la visione non è sgradevole, il merito è tutto dei due protagonisti, poco noti (almeno per noi) ma spontanei, anche se purtroppo non supportati dal modesto cast di contorno.
MEMORABILE: L'incidente che porta al rogo del nido
Martedì, 2/02/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Galbo: Dopo il bellissimo Le vite degli altri, il regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck "floppa" clamorosamente con questo insipido film di spionaggio giallo-rosa. Un film sulla carta vincente, per il nome del regista, l'affascinante location e il prestigio degli interpreti. Forse presi da ciò, i realizzatori del film hanno dimenticato la sceneggiatura, confezionando una storia insipida, con personaggi poco interessanti ed interpretazioni (comprese le comparsate italiche) non all'altezza.
Markus: Esordio fortunato per il regista Luca Verdone, che inaspettatamente non ha saputo replicare. Il regista si avvale del noto fratello Carlo e di un Renato Pozzetto in stato di grazia. Il duo è un po’ forzato e probabilmente impensabile nella vita reale, ma nel film funziona e fa divertire non poco lo spettatore. Congeniale il cast di caratteristi “ciccioni”. Un film davvero riuscito che, seppur non manchi di banalità tipiche di quegli anni, può essere considerato tra i più significativi degli Anni Ottanta.
Martedì, 2/02/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Pigro: Seconda puntata delle avventure del bambino che da solo riesce a sopravvivere e a castigare i due soliti ladri: questa volta non siamo più a casa, bensì a New York. Trama e trovate prevedibili, dopo aver visto il precedente film, ma non per questo Columbus fa annoiare. Anzi, il film è ben fatto, con ritmo e con un briciolo di sadismo in più nell’infierire sui due poveri malfattori. Insomma, vedibile e quasi godibile, anche se è caduta l’originalità e ogni aspettativa è sistematicamente confermata.
Gestarsh99: Si corre a perdifiato in questo adventure-thriller rupestre, ove la natura selvaggia delle Highlands scozzesi e le asperrime bellezze scenografiche hanno un peso estetico-emotivo fondamentale per la riuscita dell'opera. Da par suo Gilbey seleziona e raggruma, con brillante abilità, l'action spasmodica e i colpi bassi del classico manhunt-movie e la suspense acrofobica del filone "arrampicate mortali", scapicollandosi tra vertiginose scalate, torrenti impetuosi e precipizi a picco sul vuoto. Il melting pot di stereotipi narrativi non grida al miracolo ma lo sfarzo tecnico-spettacolare altrochè.
MEMORABILE: Il ritrovamento nel bosco della bambina serba, segregata in una mini-cisterna nascosta sotto il fogliame.
Caesars: Commedia sentimentale non del tutto riuscita. Harrison Ford è un pilota d'aereo che vive in un arcipelago nei tropici. Tutto bene per lui fino a che nell'isola arriva Anne Heche che lo convince ad accompagnarla in un'escursione; i due finiranno dentro una tempesta con conseguente atterraggio su un'isola deserta. Come si può intuire l'originalità latita assai e non bastano la corretta confezione ed interpretazione (senza grandi entusiasmi) dei protagonisti per dire che la pellicola sia riuscita. Va bene per una serata di relax.
Martedì, 2/02/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su *Sky cinema collection
Gestarsh99: Guerra tra polizie in quel di Parigi, guerra (in)civile, senza esclusione di colpi bassi nei genitali, di quelli che ti s'innervano nello stomaco, su cui ci rigurgiti pure l'anima. O.K. Corral shakespeariano tra due sbirri archetipici: il Brutto-Cattivo zelante, schifosamente incolto al buon senso, aggrappato coi denti al "mors tua vita mea"; e quello insubordinato, passionalmente istintivo, amato da tutti, il Buono. Invidie sofferte, carriere castrate e collera nera che trovan requie solo nei gesti più revulsivi e lupigni. Senza scampo la notte di Marchal, latèbra cosmica di vinti e perdenti.
MEMORABILE: Le drammatiche sequenze dell'assassinio dell'agente Eddy Valence e della cerimonia funebre in suo onore fortemente simbolica.
Trivex: Un sogno che diverrà realtà. Semplice e lineare, forse scontato ma è comunque un buon film. Ci sono elementi classici che pervadono il cammino di chi riesce ed è un palmo sopra gli altri, perché il sogno di cui sopra è quello americano. Di contorno allo scienziato temporaneamente affidato al sottoterra, ci sono le dinamiche della vita in miniera, col padre che fa il capo severo ma umano, contrapponendosi al "sindacalismo"che invece qui esprime la parte meno efficiente. E' l'America dell'individualismo liberale, per loro la miglior fonte di successo.
MEMORABILE: I primi esperimenti falliti; Il lancio finale.
Mco: Location il mare del Giappone: sottomarino USA viene colpito da quello che il comandante reputa essere un altro sottomarino, che in realtà è inesistente. La storia non appare da Oscar dell'originalità ma vi posso assicurare che le ritrosie iniziali vengono presto soverchiate da un ritmo elegantemente spedito e dalla buona prova dell'intero cast (pressochè esclusivamnte maschile). Il regista è esperto in B movie (Leprechaun 3 e 4 e Atomic Dog vi bastano come esempi?). So cheap so good.
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 01:00 01:00 su Rai Movie
Nancy: Le piccole donne turche: non è facile mantenere in piedi la credibilità e l'originalità dell'operazione, che spesso segue la strada del già visto e da molto, ma del resto a ben pensarci sembra normale che in occidente lo si legga come "già visto". Il film acquista quindi un valore prettamente sociale in relazione al contesto del paese dal quale proviene, un Paese in cui parlare di libertà femminile è ancora peccato, per cui film come questo sono dei gioiellini da salvare che vanno oltre il mero valore estetico o narrativo (che pure è ben visibile).
MEMORABILE: I bagni di luce mattutina sui corpi adolescenti delle cinque sorelle.
Galbo: Film che occupa un posto particolare nella filmografia del grande Robert Altman. Le sceneggiature ricche di dialoghi dei suoi film più riusciti (America oggi su tutti) lasciano posto ad una vicenda in cui la trama è un mero pretesto e le parole dei dialoghi sono sostituiti dai movimenti del corpo nelle sequenze (bellissime) dei balli. Tutto il resto agisce da sottotesto e questo per un ammiratore del cinema migliore del maestro può costituire un limite.
Myvincent: Manon, bellissima, ama solo il bello (e i belli), ricerca l'alta moda e passa da un letto all'altro senza tanti scrupoli. Poi l'amore sembra arriderla, ma sarà dura per l'uomo che proverà a catturarla. La storia arcinota di Prévost qui ha le gambe e le chiome di Catherine Deneuve, con un personaggio più borderline che mai, intriso di quei lisi dogmi sessantottini che sono più alibi che altro. Una zuppa fredda che però è piena dei gesti e degli atteggiamenti di quella che è l'attrice francese più famosa al mondo.
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 03:00 03:00 su Cine 34
Fauno: Un film divertentissimo, imprevedibile, con una Lollo da fuochi d'artificio e una Milva già carismatica e prorompente, anche se ancora grezzuccia fisicamente. Ippolita sa di avere così tanta beltà al suo attivo da far fondere chiunque come neve al sole e fa il bello e il cattivo tempo, senza però umiliare e sapendosi fermare un attimo prima che una piaga diventi insanabile; al momento giusto. Questa era la media comportamentale delle belle di 50 anni fa; oggi ce lo possiamo sognare, visto che si arriva a vendere online la propria verginità.
MEMORABILE: "...Se non lo saprai mai mi vorrai più bene..."
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 03:20 03:20 su Rete 4
Caesars: Deludente. Forse se si fosse potuta vedere l'opera prima dei vari tagli censori impostigli all'epoca, il giudizio potrebbe essere meno severo, ma il film che si può visionare ora è inutile e noioso. Fortunatamente ad "allietare" la visione concorrono alcune bellezze tipiche del periodo (la Belli e l'Antonelli tra tutte) ma ciò non basta a far arrivare alla fine senza tirare più di uno sbadiglio. Comunque da apprezzare il tentativo di Fulci di mettere alla berlina il rapporto chiesa-politica, anche se il risultato è quello che è.
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 04:25 04:25 su Cine 34
Caesars: A suo tempo bistrattato dalla critica ufficiale, il film non è poi così male. Certo l'idea ha il fiato corto, ambientare tutta la storia in un ambiente chiuso dove si sfidano un serpente mamba e una donna rende alla lunga il tutto un po' ripetitivo, però il film diretto da Orfini ha un suo interesse dovuto proprio alla situazione in cui si trova la protagonista. Cattivo come sempre Gregg Henry. Non male, una visione la può meritare.
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 06:50 06:50 su Rai Movie
Rufus68: A prima vista pare un filmino sull'evasione nei sogni di un semplice travet; poi la trama si complica piacevolmente e i piani del reale e dell'onirico si confondono l'uno nell'altro. E Puccini, con garbo svagato, ci svela l'irruzione dell'efficientismo di marca nordica nella torpida burocrazia impiegatizia nonché l'avanzare di un tipo di famiglia poco tradizionale (i protagonisti sono scapoli o separati). La morale è che il sogno è forse l'unica difesa che contrasti la modernità. Ottimo Manfredi, dal piglio fra brillante e malinconico.
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 10:25 10:25 su Cine 34
Reeves: Il peplum nel 1966 era ormai finito ma Alfonso Brescia cerca di rinverdirlo con questo ibrido in cui si parla di spie e di agenti segreti, ma l'ambientazione è quella del cinema mitologico e il protagonista Renato Rossini, pur non avendo poteri soprannaturali, si cimenta comunque in prove di forza davvero erculee. Brescia supplisce con un buon ritmo all'evidente mancanza di mezzi, Helga Linè è una bellissima danzatrice del ventre, Renato Rossini mostra un fisico davvero scultoreo.
MEMORABILE: "E' innocuo" "Morto lo sarà ancora di piu": i due cattivi parlano del protagonista. "Per lei darei un occhio": un guercio osserva Helga Linè ballare
Stubby: Non male questo film per ragazzi che vede due bande di ragazzini rivali combattere tra loro. Non ho visto l'originale ma questo remake è abbastanza divertente, con situazione tra l'avventuroso, il comico e il dramma familiare. Certamente merita una visione.
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 15:50 15:50 su Rai Movie
Il Gobbo: Tre bambini assistono con la madre alla spietata uccisione del padre. Cresciuti, cercano vendetta, ma uno di loro, divenuto agente federale, vuole farlo attraverso la legge... Bellissimo western ispanico, uno dei migliori pre-leoniani: "americano" nella forma (del resto il più anziano dei Marchent non amava la variante italiana), ma spagnolissimo nell'impianto psicologico tutto grandi passioni e conflitti morali. Buon cast, musiche (americaneggianti anch'esse) di Ortolani, grandi spazi dell'Almeria e di Colmenar Viejo. Da non perdere
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 16:40 16:40 su Rete 4
Nancy: Un buon film di guerra, che ha tuttavia come limite i mezzi dell'epoca: è del 1962, quindi chapeau per Fuller ma altresì ciò lo rende abbastanza mal invecchiato. Ad ogni modo buonissima la scelta del regista di raccontare la storia di un intero plotone e non di un solo soldato in particolare, che fa avvicinare di più la tensione filmica al reale motivo bellico che non a un qualche evento diegetico legato alle vite dei protagonisti. Eccezionale Chandler, peraltro qui alla sua ultima prova attoriale prima della prematura scomparsa.
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 17:45 17:45 su Rai Movie
Digital: Sottostimato e godibile western, caratterizzato da un sadismo e una violenza, decisamente al di sopra della media di questo genere. Bazzoni ci va giù pesante, girando sequenze particolarmente truci come quelle ambientate nel penitenziario di Yuma, dove Steve Reeves (protagonista piuttosto inespressivo) e gli altri galeotti vengono puntualmente maltrattati da un ferocissimo Nello Pazzafini. Piccola parte per Rosalba Neri nel ruolo di una meretrice restia a farsi vedere in déshabillé.
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 18:50 18:50 su Cine 34
Capannelle: Variopinta presa in giro dei costumi dell'Italia pallonara. Sordi viene inserito in un contesto paesano modello Peppone e Don Camillo, reso molto bene. Il suo personaggio è meno opportunista del solito, anzi dovrà lottare per resistere alle frustrazioni degli accesissimi tifosi che pretendono tutto (e in questo oggi nulla è cambiato...). Ci sono delle pause (ad esempio tutta la fase del ritiro non punge) ma è quasi inevitabile, visto il genere. E rispetto ai più recenti film sul calcio ha il pregio di non puntare sulle comparsate dei vari Totti & C...
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 19:25 19:25 su Rai Movie
Mco: Uno dei "Franco e Ciccio" meno abusati dalle tv nostrane, anche nei periodi di palinsesto estivo. L'ambientazione è il (finto) Far West, laddove i nostri ne combinano da par loro, tra travestimenti, arruolamenti e gag del repertorio ("Il colonnello Cirio"...). Chi ama il duo amerà anche questa pellicola, non trascendentale ma dotata di quello spirito-bis (o tris) che con gli anni soffia sempre più nella sua direzione.
MEMORABILE: "Sergente, mi ha dato un cavallo senza testa??!!"
Myvincent: L'ennesimo scienziato pazzo cerca di riprodurre il giardino dell'Eden in terra grazie a semi "archeologici"; senonché l'inquinamento radioattivo crea una mostruosa pianta distruttiva... Il formato tv giustifica la pochezza dei mezzi e degli effetti computerizzati, mentre gli intenti ambientalistici e moraleggianti suonano un po' falsi. Da non confondersi coll'omonimo film del '32, di altro genere.
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Il trend produttivo del "fu così che tutto ebbe inizio" coinvolge immancabilmente anche la storica saga inaugurata da Schaffner nel '68. Ed è un racconto che prende e appassiona, sfilando con leggerezza e lineare prevedibilità dalla classica fanta-medicina umanitaria fuori controllo ad un inconsueto "monkey-in-prison" aderente ai più rodati canoni cine-carcerari, sino a sfociare nella pre-apocalissi alla Cameron/Romero. Un atto di ribellione ed autocoscienza ruffiano ma emozionante, convenzionale ma genuino, incline alla lacrima facile ma venato di una commozione istintiva ed immediata.
MEMORABILE: Le animazioni al computer dei primati; il "No" rabbiosamente orgoglioso urlato contro il suo aguzzino da Caesar (lo scimpanzè ribelle protagonista).
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Mco: Quando la poesia si fa musica e i paesaggi si fondono con le note. La distanza è lunga, se percorsa a piedi, per abbracciare lo Jonio dopo aver lasciato il Tirreno, ma permette di trovare l'essenza ultima che (vive e) sostanzia realmente (in) ognuno di noi. Il cast è ben assortito e Gazzè regala una prova di silenzi che si fanno espressioni, colpendo la Mezzogiorno (e non solo). Cinema italiano che deve essere veduto anche e soprattutto all'estero, al fine di mostrare un'anima che spesso (ci) viene negata. Acme il concerto per pochi eletti.
MEMORABILE: Gli irresistibili "gnummaridd"...
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Pigro: Principe africano va a cercare moglie a New York, dove si innamora della figlia del proprietario di un fast food. L'esile e prevedibile trama non deve ingannare: non solo Eddie Murphy è molto bravo, così come è buono il cast che lo circonda, ma la storia stessa è ben sceneggiata risultando convincente nel suo mix tra commedia sentimentale e umoristica, con un buon ritmo scandito con gusto da Landis. Insomma, un film piacevole che merita la visione.
Herrkinski: Thriller d'impianto classico, ambientato nei meandri di un ospedale, nel quale la testimone di un delitto è rincorsa dai killer. Il sistema di chiusure automatiche, porte di sicurezza e reparti abbandonati avrebbe dovuto conferire almeno un po' d'atmosfera e tensione ma le possibilità vengono sfruttate poco e male; l'attenzione cala presto, il cast è incolore (su tutti Willis e Guttenberg, in apparizioni opache definibili "alimentari") e c'è una tale assenza di scene memorabili che il film si dimentica immediatamente dopo la visione. Si può evitare.
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Caesars: Fantascienza, ma di quella che non deve ricorrere a mirabolanti effetti speciali per conquistare gli spettatori. Qui di fantascientifico c'è solo l'ambientazione futura, in cui gli uomini vengono discriminati a seconda che essi siano nati naturalmente (classificati non validi) oppure attraverso manipolazioni genetiche (validi). Trama interessante ben sviluppata da Andrew Niccol; Ethan Hawke, pur non espressivissimo, interpreta bene il suo personaggio, ma molto meglio di lui fa, in un ruolo secondario, il grande Alan Arkin. Buono.
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 22:15 22:15 su *altro (specificare)
Caesars: Interessante documentario che ci racconta le odissee alle quali sono sottoposti gli uccelli migratori durante i loro spostamenti. Immagini coinvolgenti frutto di un lavoro durato parecchio tempo, durante il quale alcuni esemplari di volatili sono stati educati a riconoscere gli operatori. Manca il commento fuori campo, sostituito da musiche assai consone allo scopo.
Gestarsh99: Sfruttando in maniera indegna l'eco delle cronache nere sul commercio clandestino di organi in Sudamerica, Stockwell dirige un teen-horror travestito da gorno senza badare a consecutio e verosimiglianze ma buttando idee interessanti in un grossolano tritacarne. La prima parte è discreta, anche se prevedibilmente scontata ed insapore, ma la seconda precipita il film nel pressapochismo più inconcepibile, con personaggi che appaiono e scompaiono a piacimento e scene sotterranee alla Marshall talmente buie da risultare incomprensibili. Sperperato.
MEMORABILE: L'immersione degli inesperti ragazzuoli nelle grotte acquatiche sotterranee, affrontate da loro quasi fossero navigati speleologi subacquei.
Galbo: Tratto dal romanzo "La maestra di piano" di Peyrefitte, è un ritratto piuttosto riuscito ed efficace della classe borghese decadente e corrotta del ventennio fascista nella città decadente per eccellenza, Venezia. Sullo sfondo della città lagunare si svolge la torbida vicenda diretta da Tonino Cervi, che utilizza bene la suggestione dei luoghi e ben dirige un cast abbastanza ispirato.
Bubobubo: Tra gli horror degli ultimi cinque anni, questo è uno di quelli che ha ricevuto meno fortuna critica e meno attenzione di pubblico, complice - forse - una trama adattata su schemi di genere che definire collaudati è dire poco. Si poteva forse fare a meno di certe strizzatine d'occhio post-apocalittiche, ed è chiaro fin da subito che la metafora dell'intruso avrà prima o poi pratici risvolti corporei, ma il film corre comunque sul filo di una tensione bene orchestrata, amplificata dal ricorso ad ambienti minimal e quasi sempre chiusi. Buono!
Mercoledì, 3/02/21 ALLE ORE 23:35 23:35 su Canale 5
Nando: Gli albori della grande stilista francese analizzati nel campo sentimentale con le vicende che la porteranno alla creazione della nota maison. Buone le ricostruzioni dell'epoca con le situazioni tendenti al patinato ma comunque dignitose. Appropriata la Tautou mentre Nivola sembra troppo etereo.
Caesars: Delusione quest'ultima prova registica di Martin Scorsese: non che il film sia da buttare, ma è lontano dal capolavoro che alcuni proclamano. La recitazione di Jack Nicholson è buona, ma eccessivamente sopra le righe e probabilmente il ruolo non era adatto a questo grande attore. I due protagonisti, Leonardo Di Caprio e Matt Damon, non forniscono prove particolarmente efficaci (soprattutto il secondo), meglio fanno Mark Wahlberg e Martin Sheen in ruoli secondari. Non sarebbe l'ora di finirla di rifare film recentissimi come Infernal affairs?
Galbo: Gli anni '80 sono passati da un pezzo ma sembra non se ne siano accorti Stallone e De Niro, protagonisti di una commedia sportiva insieme ad un'altra grande reduce, Kim Basinger che comunque è quella invecchiata meglio. Malinconico atto (pre)finale di una grande carriera, Il grande match si trascina stancamente tra battute che non fanno ridere, personaggi sbagliati e appena qualche spunto, che un regista privo di talento non sa cogliere. Da evitare.
Gestarsh99: Il film, per forza di cose, rivela purtroppo tutti i limiti derivanti dall'obbligo di far combaciare nel mosaico della trama i vari momenti strombazzati nel celebre fake trailer. Rodriguez parte con l'intento di bissare l'esplosiva novità del suo grezzo e fumante Planet Terror ma non riesce a ricrearne la medesima carica dirompente: le scelte stilistiche si ripetono, le trovate originali scarseggiano, i personaggi non emanano quel fascino fumettistico sufficientemente solido. E l'eterno caratterista Trejo finisce col soccombere più volte al peso smodato del suo ruolo.
MEMORABILE: Gli ultimi 20 minuti: una catasta trashistica affastellata senza alcun senso ed ordine.
Giovedì, 4/02/21 ALLE ORE 01:00 01:00 su Rai Movie
Giùan: Garrone testimonia la propria stazza artistica pur in un'opera tutto sommato sabbatica dal punto di vista autoriale. Il film infatti si articola come un magistrale saggio visivo sui canoni fondamentali del barocco poetico: la meraviglia, l'artificio, l'esibizione di preziosismi stilistici, l'azzardato nesso tra elementi contrastanti. Il risultato, ineccepibile sul piano della forma cinematografica, è però parzialmente pregiudicato da una siderale mancanza di coinvolgimento alle storie e ai personaggi, weird per una volta senza sostanza e privi d'anima.
Ronax: Non siamo nella Framcia del Re Sole ma nell'Africa postcoloniale degli anni '60, dove la figlia di un magnate della finanza parigina si reca per recuperare il fratello, un ex collaborazionista dei nazisti lì rifugiatosi. Banale nel mix di avventura e di dramma psicologico, il film trova qualche bel momento nella descrizione del torbido ambiente del villaggio sahariano, rifugio di relitti, criminali e avventurieri di ogni sorta. Bravo Daniel Gelin, come sempre sopra le righe Valentina Cortese, da cardiopalma la splendida Michèle Mercier.
Giovedì, 4/02/21 ALLE ORE 03:00 03:00 su Paramount channel
Capannelle: Può esser visto come l'ennesimo film sulle storture della guerra del Vietnam (viste nella fase di preparazione che poi è storicamente la più adatta allo scopo) certamente non apporta molto di nuovo se non una buona compattezza d'insieme e dei protagonisti, visto che oltre a Farrell ci sono altri eccellenti interpreti e caratteristi del cinema a stelle e strisce. In tono anche fotografia e sonoro.
Homesick: Fotoromanzo nel deserto africano che l’Amerigo nazionale (dopo Vespucci, s’intende…) porta in scena con somma fatica, bloccandosi in situazioni puerili, personaggi stereotipati e in continui tempi morti: quei 98 minuti sembrano durare il doppio, tanto lo svolgersi è lento e piatto. Alla fine ciò che rimane impresso sono gli occhi vitrei di Hélène Chanel. Dimenticato e dimenticabile.
MEMORABILE: La fuga nel deserto di Morris, in mezzo a tempesta e sabbie mobili.
B. Legnani: Cast (Browne, Vargas, Ressel) da spionistico italiano Anni Sessanta, difatti come genere ci siamo vicino. Credevo peggio. Non solo si lascia guardare, ma la carica umoristica pare molto meno mielosa o sciocchina rispetto a prodotti coevi o consimili. Certo: occorre perdonare alcune semplificazioni (furgone senza scorta?) o assurdità (il messaggio criptico detto per radio?), ma alle vicende di 007 si perdona molto di più. C'è di molto peggio. Ultimo film della grande Olga Solbelli. Fra i non accreditati John Stacy.
Daniela: Nel romanzo di McEwan, il nome della città non è esplicitato, ma solo Venezia, nel suo aspetto più morbido e decadente, poteva ospitare una storia di morbosa sensualità come quella che Schrader traspone in modo elegante, pur senza riuscire a trasmetterne tutte le sfumature. Fondamentale il quartetto attoriale: Everett giovane semidio inconsapevole della propria bellezza, Walken insinuante ed ipnotico come un cobra, Mirren fine ed ambigua nel ruolo della moglie masochista, Richardson presenza leggiadra dai riflessi preraffaelliti.
Galbo: Stuart Rosenberg dirige un bel film di ambientazione carceraria, interpretato da un ottimo Paul Newman (affiancato dall'altrettanto bravo George Kennedy), al cui personaggio la distribuzione italiana cambia chissà perché il nome. Nick (o Luke) è un ribelle anarchico ben tratteggiato dalla sceneggiatura che lo inserisce in un contesto ambientale altrettanto ben ricostruito. Il film si avvale inoltre di una suggestiva fotografia ed è ben doppiato. Da vedere.
Giovedì, 4/02/21 ALLE ORE 17:45 17:45 su Rai Movie
Alex1988: Ormai, dopo lo straordinario successo del Django di Sergio Corbucci, bastava inserire quel nome nel titolo per fare soldi; non sempre la formula ha funzionato. In ogni caso, questo Figlio di Django non lascia, certamente, il segno come l'originale; trattasi di un modesto spaghetti western con una trama vagamente da "giallo". Interessante la figura del prete (ex?) pistolero.
Giovedì, 4/02/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Pigro: Un piatto sentimentalismo a buon mercato affonda nella prevedibilità e nell’insulsaggine un’idea potenzialmente potente: un incidente aereo rivela la tresca di due amanti alle spalle dei loro coniugi che, superstiti, devono affrontare la verità ormai immutabile. Un’investigazione poliziesca e introspettiva al contempo, che pone di fronte all’interrogativo su se sia più forte il rovello del passato o il suo superamento. Ma la storiella abbandona presto la profondità per dilagare in un terribile mélo, complice un Ford particolarmente amorfo.
Giovedì, 4/02/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Daniela: Alcune delle domande che più assillano i fans dell'horror: perché il numero 5 porta tanta sfiga? perché i personaggi si comportano tanto stupidamente di fronte al pericolo? perché solo la ragazza più "seria" del gruppo ha qualche possibilità di sopravvivenza? L'esordiente Goddard declina le risposte sulla scia tracciata da Craven con Scream, quella della destrutturazione ipercitazionista condita da abbondanti dosi di ironia. Il risultato, interessante ma certo poco originale fino ad un certo punto, raggiunge invece lo scopo nel delirante finale splatteroso ed apocalittico, che spiazza e diverte
MEMORABILE: La scommessa fra i tecnici del laboratorio - la visione delle "scatole" trasparenti - "Vergine? Io?" "Beh, ci accontentiamo di quel che troviamo"
Giovedì, 4/02/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su *Premium Cinema
Gestarsh99: Basta leggere il nome del regista per comprender sin da subito che per misericordia e condiscendenza non è affatto giornata. Tira brutta aria per quel canagliume in debito "iuris et sanguinis" verso una vedova disfigliata recisa dagli affetti nella maniera più infame. Sparatorie, esplosioni, scontri fisici, automedicazioni con graffette e chucknorrismi in quantità: tutto molto strong, molto sostenuto, molto ramboidale. Un revenge matrifocale da accademia oleografica, con l'imprendibile sgominatrice di gang a far da capo hooligan per la gioia e il tifo scalmanato dei tanti neesoniani da stadio.
MEMORABILE: Il sommario rattoppo della ferita tramite spillatrice; L'eliminazione del giudice corrotto.
Digital: Il capitolo numero due dell’equalizzatore ha una partenza decisamente poco sprint, con lunghi silenzi e una trama apparentemente esornativa. Fortunatamente, con il passare dei minuti, il tutto si fa più chiaro, il ritmo aumenta e ogni tessera del puzzle si incastra perfettamente all'interno di un action movie vibrante, con colpi di scena poco pronosticabili e una regia ispirata. Il connubio Fuqua-Washington è una garanzia e produce un film che, pur non inventandosi niente, intrattiene perfettamente. Da antologia il bellissimo finale tempestoso.
Harrys: Ovvero come fare del buon thriller fantascientifico ai giorni nostri. Il pretesto è totalmente frutto dei nostri tempi, l'impianto quel che di più classicheggiante si possa immaginare. Il postmodernismo insito nella sorprendente regia (straordinario il "vertigo") è la chiave di volta: lo stato mentale alterato del protagonista ed il germe cospirativo sono idee vincenti in quanto centellinate con estrema perizia. "Faccia da schiaffi" Cooper funziona alla grande, De Niro finalmente in un ruolo degno del suo calibro. Crank con una solida sceneggiatura. ***1/2
Giovedì, 4/02/21 ALLE ORE 22:50 22:50 su Rai Premium
Homesick: Cinquant'anni di storia d'Italia attraverso i mutamenti nelle abitudini alimentari degli italiani, che cambiano in conseguenza di pubblicità, mode, politica, condizioni economiche, età, incidenti (Chernobyl), nuove scoperte medico-scientifiche. Basata sui ricordi personali e familiari delle due registe, l'agile narrazione della De Sio commenta un ricco repertorio di spezzoni televisivi e documentaristici relativi ai vari decenni, durante i quali prendono la parola sia gente comune che personaggi famosi come Nino Manfredi e Ricky Tognazzi. Gradevolmente istruttivo.
MEMORABILE: Il giornalista alla centenaria amante della cucina rustica ma a cui non piace il latte: «E che cosa beve?». «Er vino!»; Fabrizi che pesca spaghetti.
Undying: Ultimi giorni di vita di uno spietato e sadico imperatore: tra una lunga sequela di degenerazioni sessuali e diaboliche esecuzioni. Sulla scia del più celebre Caligola brassiano (dal regista erotico abbandonato in fase di editing e diventato quindi Gore Vidal's Caligola) Mattei dirige il secondo film di un duetto (l'altro è Caligola e Messalina) pressoché realizzato con il medesimo cast tecnico artistico. Ottenendo, sul piano sleazy (ma non solo), un risultato praticamente identico al predecessore.
Il Dandi: Non solo un film solido (nella miglior tradizione di Hitchcock e Preminger) ma anche uno degli ultimi grandi thriller della Hollywood classica che sarebbe stata soppiantata di lì a poco. Infatti, pur riscoperto alla luce del remake di Scorsese (che ovviamente esaspera esplicitamente tutto ciò che qui è invece sottinteso), l'originale ancora lo supera in morbosità proprio a causa della sua capacità di fare di necessità virtù, lasciando qualcosa del Male all'immaginazione. Cast perfetto, anche se i due protagonisti mettono tutti in ombra.
MEMORABILE: Diane, prima di essere brutalizzata: "Il bello di te, Cady, è che con te una donna sa di non poter cadere più in basso di così".
Caesars: Brutto, girato con uno stile da videoclip che a me proprio non piace, trama abbastanza banale e confusa, attori che recitano da cani. Film che alla lunga affatica veramente. Non ho letto il romanzo di Lucarelli ma è un peccato che il suo nome venga associato a quest'opera. Da dimenticare.
Alex1988: Buona prova per tutti, dal regista agli attori (stranamente credibile anche la Ferilli), nell'affrontare un argomento sempre attuale, l'usura. Zingaretti, lontano anni luce dal suo Montalbano, dimostra grandi capacità anche in ruoli negativi. Il film è un vero pugno allo stomaco, ma proprio per questo riesce a rendersi interessante.
Venerdì, 5/02/21 ALLE ORE 03:25 03:25 su Rai Movie
Caesars: Film dal ritmo troppo lento, che fa fatica a entrare nel vivo della questione e quindi ad accendere l'interesse dello spettatore per la vicenda. Da rimarcare la pregevole interpretazione di Faye Dunaway (anche bellissima) alle prese con un personaggio non certo facile. Alcuni snodi narrativi, anche importanti, non convincono appieno. Per il resto nulla di particolare da segnalare se non l'inconsueta rappresentazione di Parigi, assai livida e lontana mille miglia dall'immagine cartolinesca che siamo abituati a vedere nei film.
Markus: L'ennesimo clone del ben più noto 007. Nella fitta schiera di film a tema di spionaggio all'italiana si aggiungono questo A. D3 (il belloccio Rod Dana) e il più tipico dei casi spionistici che girano attorno a un'arma atomica. Siamo a livelli di farsa di serie Zeta, ma certamente il regista Filippo Walter Ratti riesce a portare a casa un film dal discreto ritmo, che se non altro a tratti può generare un'involontaria ilarità, che talvolta è la salvezza di queste pellicole. Qualche bellezza succinta (Franca Polesello, Janine Reynaud) aiuta.
MEMORABILE: "La migliore cura di bellezza per una donna rimane il conto in banca"; "Tu vai ad abbaiare (cantare) al microfono".
Venerdì, 5/02/21 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Galbo: Anche se la versione di Sollima, interpretata da Kabir Bedi è entrata indelebilmente nella memoria del pubblico italiano, bisogna ammettere che questa versione delle avventure della Tigre della Malesia non è così malvagia. Certamente una versione penalizzata da una certa carenza di mezzi, ma tutto sommato un onesto e godibile film di avventura che si segue piacevolmente con un sentimento di fondo di dolce malinconia.
Trivex: Mafia-movie con voluminosi attributi, complessivamente strutturato molto bene, in particolare per i dialoghi ruggenti e per adeguate scelte di scena. Ottimo Kennedy come padrino all'antica e mai avevo visto un Saxon così "esaltato" nel ruolo del mafioso rampante e "pragmatico". Anche la parte con la Belli funziona, mentre le parentesi d'oltreoceano sono un complemento ideale per la rappresentazione "italo-americana" del fenomeno. Spregiudicato e violento, mette a confronto presunte visioni mafiose attraverso il non insolito conflitto tra antico e moderno.
MEMORABILE: Il finale, con i muratori che al suono della sirena lasciano il lavoro e "il resto"...
Venerdì, 5/02/21 ALLE ORE 06:30 06:30 su Rai Movie
B. Legnani: Ultimo film di De Sica. Sovente sbertucciato, a me è piaciuto. Bel film d’amore, con un inizio che è ancor più che pirandelliano. Perfetti i due protagonisti (per Kezich Burton “pensa ad altro”, ma non mi pare), cast di contorno notevole (formidabili i tre medici – ci sono pure Vargas e l’Incontrera), ambientazioni splendide ma non pesanti. Esagerata la chiusura affidata alla Loren (qui Kezich ha ragione: “zacconeggia”). I due fratelli si amano ma, non a caso, si chiamano l’uno Cesare e l’altro Antonio. Si va dal 1908 al 1915.
Saintgifts: Sull'onda del successo della canzone napoletana "Guaglione" (o forse in contemporanea) è stato girato questo film, che riesce perfettamente a portare sullo schermo lo spirito della canzone con una sceneggiatura che fila unta come le note della bella canzone. Claudio Villa ci mette la sua speciale voce e anche una timida storia d'amore, che rimane sullo sfondo rispetto a quella principale del giovane Hill con la scafata Dorian Gray. Titina De Filippo e uno stuolo di caratteristi capitanati da una Tina Pica in gran forma completano il notevole cast.
MEMORABILE: Virgilio Riento da quarant'anni tenta di comporre una canzone di successo, la moglie Tina Pica sopporta.
Venerdì, 5/02/21 ALLE ORE 10:10 10:10 su Rai Movie
Nando: Commediola sexy grottesca realizzata dalla fantasia di Campanile che illustra situazioni abbastanza colorite analizzando la figura di uno sfaticato, lavorativamente parlando, ma superdotato in campo sessuale. Il risultato è altalenante, con bei corpi in vista e qualche piccola volgarità gratuita; tuttavia Bucci e la Polito se la cavano discretamente e le figure femminili non lesinano qualche grazia.
Giùan: La seconda prova da director di Affleck tanto guadagna in termini di controllo delle molteplici componenti dello "spettacolo" hollywoodiano (action incalzante; tenuta di certa resa drammatica dello script; apporti tecnici apprezzabili, vedi fotografia; armonizzazione delle interpretazioni), quanto pare perder sul piano di quella originalità ellittica, rozza ma sincera, che aveva contrassegnato Gone baby gone. Il riferimento pare restare il vecchio Clint (qui nella sua versione più "seriale" e meno personale). Bravo Renner, seducenti Rebecca Hall e la Lively.
MEMORABILE: La rapina iniziale; La scena "telefonata", ma resa molto drammatica dagli interpreti, dell'incontro al bar tra Affleck, Renner e la Hall.
Fauno: Un buon film poco proiettato nelle sale italiane, che tratta l'apocalisse che esita da una guerra batteriologica, avvalendosi di un taglio più sull' avventuroso che rasenta quasi l'assurdo, piuttosto che sul drammatico. D'altronde il senso è quello di dimostrare come il genere umano, sano o malato che sia, perseveri alla fine negli stessi errori anche dinanzi a una circostanza del genere, con l'unica persona lungimirante che ci rimette per tutti...
Daniela: Nella Francia pre-rivoluzionaria, un aristocratico dalle idee progressiste compie audaci imprese con il volto coperto da una maschera. Quando viene sfregiato, per non essere scoperto chiede aiuto al fratello gemello, timido quanto lui è spavaldo... Dumas babbo fornisce il canovaccio, Christian-Jaque la sua abilità nelle trasposizioni in costume, ma il risultato è meno felice rispetto a Fanfan la Tulipe e non solo per la minore originalità. Delon è bellissimo ma pare più a suo agio in ruoli torbidi e tormentati piuttosto che in chiave brillante. Spettacolo non sgradevole ma un poco deludente.
Ciavazzaro: Ricostruzione biografica della vita di Cimarron, un giornalista avventuriero, a partire dalla fine dell'800 fino alla seconda guerra mondiale. Bravo Glenn Ford, ancora di più Maria Schell. Grande cast di caratteristi di contorno (Baxter, Wickes McCambridge). Da vedere. Coinvolgente e sorretto da buone interpretazioni.
Venerdì, 5/02/21 ALLE ORE 19:20 19:20 su Rai Movie
Caesars: Boccaccesco senza particolari doti ma forse superiore alla media dei tanti film del genere che uscirono sugli schermi negli Anni Settanta. Campanile non è l'ultimo dei registi e chiama a sè un cast di attori di nome (Randone e Scaccia) e di belle donne (Belli e Bouchet su tutte) oltre al solito Buzzanca, specialista nel ruolo di sciupafemmine. Soggetto e sceneggiatura sono quello che sono, ma per chi gradisce il genere c'è da accontentarsi. Non pessimo.
Venerdì, 5/02/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Galbo: Il regista Cameron riesce nell'intento di costruire un film anche migliore del precedente. Buona l'idea di ribaltare i ruoli assegnando a Scwarzenegger la parte del robot buono, introducendo il bravo Robert Patrick nella parte del cattivissimo ed evoluto cyborg che insegue i Connor; il film è un ottimo action molto ritmato (bel montaggio) senza pause di sorta. Rispetto al primo film (pure valido in questo senso) sono rimarchevoli gli ottimi effetti e l'inserimento di qualche momento ironico nella sceneggiatura.
Markus: Honk Kong - allora di gran moda - è il panorama ideale per questa vicenda che scava nel torbido, in cui morbosità e mercificazione del sesso spesso vanno a braccetto. Annie Belle è una francesina di una modernità incredibile: bambina e donna nel contempo e perfetta per quel ruolo. Scivolata di Dallamano in un discreto ma amabile trash, resta indubbiamente un considerevole prodotto (peraltro tra i migliori esempi), che si allinea in quel filone erotico/esotico nato sulla scia del ben più noto Emmanuelle. Buone le musiche.
MEMORABILE: L'amante anziano di Annie Belle che, essendo impotente, si eccita col suono di un mangianastri.
Venerdì, 5/02/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 2
Gestarsh99: Le leggende sui bambini morti che tornano in vita incutono sempre un sacco d'apprensione, forse proprio per la netta antinomia fra l'innocenza della tenera età e la funerea aneddotica che ne adombra per tradizione l'oltrevita spiritico. Zombi o fantasmi che siano, i fuligginosi virgulti cardoneschi ce l'hanno a morte con tutti gli adulti in circolazione, solo gretti sfruttatori e infanticidi sconsiderati. Quantunque l'assodata elementarità delle dinamiche appaia un difetto ingiustificabile, l'angosciosa tenuta fobica del racconto si propaga caliginosamente nella semioscurità silvana senza ulteriori aggravanti.
MEMORABILE: I nebulosi scorci boschivi in cui si smarriscono madre e figlioletta durante la notte.
Gestarsh99: Non si fa in tempo a ricostruirla questa povera Casa Bianca che nel giro di qualche mesetto è già daccapo zimbello esplosivo di megalomani e terroristi vari. Seguendo la politica "bootlegale" della Asylum, la Columbia clona a modo suo il recente Olympus has fallen, stemperandone l'impostazione cavernicola con quella siringata di ironia che nell'originale mancava come la salute ai moribondi. In questa pellicola eterozigote Emmerich procede in senso opposto a quello di Fuqua, esponendo al pubblico ludibrio ogni smania guerrafondaia attraverso figure e risvolti molto più accettabili e graditi.
MEMORABILE: I cunicoli sotterranei (presumibilmente) utilizzati a suo tempo da JFK per introdurre clandestinamente Marilyn Monroe all'interno della Casa Bianca...
Venerdì, 5/02/21 ALLE ORE 22:45 22:45 su *Sky cinema action
Gestarsh99: A prima vista il film di West potrebbe sembrare uno dei tanti blockbuster a stelle e strisce mortalmente seri e megalomani: nulla di più superficiale! Questa è una pellicola delirante e persino un pochettino anarchica rispetto a certo Cinema action/muscolare alla Michael Bay; una sottile vena parodistica è quasi impossibile non notarla, soprattutto in Cage. Che dire poi di Steve Buscemi, pedofilo "hannibalesco" che si intenerisce di fronte ad una bambina indifesa che gioca con lui... In qualche frangente Con Air si rivela addirittura geniale.
Renato: Un cast di prim'ordine per un film barzellettistico non dei peggiori. Tecnicamente piuttosto rozzo, riesce comunque ad essere qua e là divertente, specialmente nell'episodio con Franco e Ciccio mariti bistrattati. Anche l'episodio di Salce funziona bene, mentre altri attori – come Pippo Franco – sono sprecati in ruoli minimali. Curioso il doppiaggio di Fausto Tozzi, che recita con la voce (imitata) di Amedeo Nazzari.
MEMORABILE: Franco: "Che significa partner? Di Partinico!"
Venerdì, 5/02/21 ALLE ORE 23:55 23:55 su 20 Mediaset
Ciavazzaro: Discreto. Curioso esempio di parodia western con Will Smith e Kenneth Branagh che si impegnano in modo più che sufficiente. Simpatiche alcune scene d'azione, come quella sul macchinario guidato dal cattivo di turno. Insomma si può vedere, a mio avviso.
Herrkinski: Curiosa commedia satirica che vede un inedito Milian nei panni di un borghese alle prese con una moglie svampita e pasticciona (la simpatica Buccella), con tutti gli equivoci e le bizzarrie del caso. Per l'epoca d'uscita il messaggio è abbastanza esplicito e non manca qualche timido nudo; la maggior parte della vicenda è comunque un insieme di scenette slapstick e surreali, alcune riuscite altre meno, risultando tutto sommato piuttosto godibile. Moschin e Gassman gigioneggiano con gusto; belli anche i titoli di testa e coda animati e lo stile pop anni 60. Una visione la può meritare.
Galbo: Torna Carpenter, ed è un ritorno in grande stile. The ward non dice nulla di nuovo ma lo dice maledettamente bene a riprova che il regista ha ancora molto da dare al cinema. A partire dall'incipit e dai (bellissimi) titoli di testa, Carpenter entra subito nel climax della vicenda e mantiene da par suo la tensione per tutta la durata del film. Vincente anche la scelta dell'ambientazione negli anni '60, con tutti i sottotesti legati al periodo. Da vedere.
Homesick: Pseudo-decamerotico dedicato alle conquiste del celebre sciupafemmine, qui incarnato nel volto nobile e nordico di Hoffman (doppiato da Gazzolo). I pregi risiedono in una Bouchet che entra in scena in pose bardotiane, in una splendida fotografia acquerellata (l’Eastmancolor di Goffredo Pacheco), in qualche professionale scena d’azione allestita dal maestro d’armi Franco Fantasia e nelle musiche di Savina. Irrimediabilmente lento e carente, invece, sul piano narrativo.
Pigro: Un'attrice che non parla e un'infermiera che si confida: relazione conflittuale o ricongiunzione di un'unica identità scissa? È misterioso e sottile questo film che racconta di una donna in fuga dalla vita e di un'altra che scopre le sue fragilità. Ciascuna sincera e al tempo stesso maschera ("persona" in latino) indagata in primissimi piani, perché la vita stessa è rappresentazione (e lo è anche quest'opera, come si vede dai pezzi metafilmici). Da lode la cura visiva calligrafica in un folgorante b/n e le strepitose attrici.
Giacomovie: Rimanda a Nuovo Cinema Paradiso per il percorso nostalgico, affrontato da un vecchio che va a trovare i 5 figli. Il risultato è un film non eccelso ma sincero su natura e sfumature dei legami familiari. Tramite il suo viaggio il personaggio del bravo Mastroianni riflette sulla vita sia con osservazioni dell’uomo vissuto che con l’ingenuità del vecchio tornato bambino. Sarà proprio il destino dei figli a fargli scoprire le amarezze della vita. Il film quindi, poco pubblicizzato ed apparentemente scarno, ha un preciso significato intrinseco. ***
MEMORABILE: “Quando una donna ti dice che non può più vivere senza di te, vuol dire che ti sta per lasciare”.
Daniela: Durante la campagna d'Africa, tre soldati e due ausiliarie a bordo di un'ambulanza diretta verso Alessandria devono attraversare il deserto pullulante di tedeschi... Meno noto rispetto al kolossal bellico diretto dal regista nel 1961 ma più intenso ed apprezzabile per l'assenza di retorica e l'afflato umanista che fa passare in secondo piano le ragioni della guerra rispetto alla necessità di cooperare di fronte alle avversità. Film forse ingenuo e troppo semplicistico, non privo di incongruenze e anacronismi anche vistosi, ma avvincente, sincero, splendidamente interpretato.
MEMORABILE: Nelle sabbie mobili; Sulla duna a retromarcia
Ira72: La storia di questa Cenerentola dell'arte, raccontata da Tim Burton, con una delle mie predilette (Amy Adams) mi affascinava parecchio ed è con questa mole di aspettative che ho dovuto fare i conti. Delusione cocente. Di Burton ho trovato qualcosina di fugace qua e là (gli occhioni caricaturizzati onnipresenti e un'atmosfera grottesca ricorrente). Brava la Adams, ma costretta in un teatrino di coppia al limite del ridicolo che toglie spessore alla storia artistica della pittrice Margaret. Nel complesso noioso e dimenticabile.
Daniela: Medico ingiustamente condannato per la morte dell'amata moglie scappa alla ricerca del vero assassino, tallonato da uno sbirro onesto e testardo ben deciso a riprenderlo... Film reso avvincente dalla sceneggiatura accurata, il ritmo sostenuto con sequenze al cardiopalma, i caratteri interessanti e gli interpreti perfettamente calati nei rispettivi ruoli (con Jones che qui batte il pur convincente Ford). Cattivi un poco stereotipati e uno scioglimento finale non del tutto all'altezza del travolgente inizio: sono questi i pochi difetti di uno dei migliori thriller degli anni '90.
MEMORABILE: Tutta la parte iniziale fino all'incidente con il ribaltamento del furgone - L'inseguimento dentro la tubatura, con tuffo finale
Giùan: Film che porta in qualche modo a compimento tutta la prima filmografia cronemberghiana (quella che va dal Demone all'immediatamente precedente Scanners). Anche qui il semantema portante è la costruzione allucinata d'un universo filmico claustrofobico, quasi totalmente cerebrale, sostanzialmente impermeabile dall'esterno, dunque sostanzialmente metaforico, psicologico, capace però, in virtù appunto della sua programmatica essenzialità, di alludere (e profetizzare) figurativamente come nelle linee narrative alla pervasività del rapporto uomo-media tecnologici.
Galbo: Una giovane donna e un ex militare si ritrovano in un quartiere di New York durante un’insurrezione civile. Film d’azione a basso costo che supplisce con le sequenze d’azione, il ritmo e l’ambientazione metropolitana ad una sceneggiatura piuttosto povera e ad una storia improbabile. I limiti superano i pregi e l’interpretazione di un Bruce Willis in tono minore come Bautista non aiuta.
Gestarsh99: Ciò che nella forma appare come "semplice" cinema carcerario si rivela nella sostanza una silenziosissima e implacabile mini-epopea criminosa sotto il segno dell'umiltà metodologica: uno schiaffo di Anagni senza appello al mito depalmiano di Scarface. Anche Malik ha le sue cicatrici, un passato sconosciuto e la voglia di sovvertire le gerarchie, ma a differenza di Tony Montana ha un dono in più straordinario: la lungimiranza. Un "guardare oltre" e procedere per gradi realistici, lontano da clangori sfarzosi e protagonistici, proprio come il savio "est modus in rebus" sussurra da sempre.
MEMORABILE: L'ineccepibile "screwjob" coi controfiocchi servito in ultima battuta da Malik al boss corso Luciani.
Domenica, 7/02/21 ALLE ORE 01:30 01:30 su Rai Movie
Paulaster: Come se fosse ispirato a un ipotetico “Non è un paese per giovani”, il film si addentra nelle pieghe della provincia americana come una triste accusa. Nella sua narrativa piattezza Payne dimostra buon uso delle riprese con l’uso del b/n a fare da spina dorsale. A Dern basta lo sguardo stralunato per dominare la scena, anche se la truppa di vecchietti dà un valido contorno. Negativi i dialoghi (troppo incentrati sul sesso) e qualche accadimento temporale un po' forzato. Comunque un buon finale che lascia soddisfatti.
Il Gobbo: Mike Carter, poliziotto dal cazzotto facile, è messo fuori dai ranghi e accetta l'incarico di guardia del corpo di una vecchia e ricca signora. Scopre forse qualcosa sull'omicidio di un collega avvenuto anni prima... Robusto noir del misconosciuto Fleischer nella classica confezione RKO anni '40: ritmo incalzante, bianco e nero espressionista, totale assenza di fronzoli. Li chiamavano B-movies, erano gioiellini. Il protagonista Lawrence Tierney sarà il vecchio Joe de Le iene!!!
Daniela: Svegliatosi dal coma, un marinaio scopre che lo aspetta la corte marziale per alto tradimento. Non ricordando nulla di quanto avvenuto, fugge dall'ospedale per scoprire la verità... Trama interessante che richiama altre opere del periodo incentrate sui reduci di guerra, ma film dal fiato corto (supera a stento l'ora) con passaggi troppo affrettati ed un cast piuttosto anonimo (il volto più noto è quello di Hale, ossia la fedele Della segretaria di Mason). Per contro, risulta efficace la regia di F. che già ad inizio carriera dimostra solido mestiere, nonostante gli evidenti limiti di budget.
Domenica, 7/02/21 ALLE ORE 06:30 06:30 su Rai Movie
Gestarsh99: Melodramma camorristico-popolano inusitatamente al di fuori sia dei canoni "romantici" del noir urbano sia di quelli "concreti" del neorealismo criminoso bassofondistico. Di ritorno dal western, Squitieri impugna anche qui il modello statunitense - da Le Roy al coevo Coppola - e lo adatta senza alcuna scrupolosità sociologica al contesto delinquenziale partenopeo. Più che uomini d'onore napoletani i protagonisti sembrano gangster americani anni '30 e Pellegrin ha tutta la pettoruta "cazzimma" di un Al Capone da manuale. Freddo, inerte, di maniera: uno Squitieri acerbo che non trasmette emozioni.
MEMORABILE: Testi che scazzotta come una marionetta impedita...
Domenica, 7/02/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Storia
Galbo: La vita dello scrittore Amos Oz nella Gerusalemme post bellica, prima dell'indipendenza dello stato di Israele. Il debutto alla regia di Natalie Portman avviene con una storia fortemente impregnata delle sue origini ebraiche. Il film descrive bene le incertezze legate alla situazione politica e sociale, la difficile crescita di un bambino in quel contesto e la progressiva disgregazione psicologica della madre, interpretata dalla stessa regista. Il film ha il suo limite nell'approccio più calligrafico e di maniera che personale della regista.
Galbo: Un romanzo di Jane Austen viene integrato, per questo film, da brani tratti da diari e lettere dell'autrice. Ne deriva un bel ritratto di una donna, che nonostante le gravi difficoltà economiche mantiene un forte spirito indipendente. Come sempre nella Austen (e spesso nei film tratti dai suoi libri) appare evidente la critica dell'autrice nei confronti della società contemporanea. Il film si segnala per la bella caratterizzazione ambientale e per l'ottima sceneggiatura. Buona la prova degli attori.
Domenica, 7/02/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Ryo: Chi diceva che i sequel sono sempre inferiori al numero 1, con Deadpool 2 dovrà ricredersi. Il sequel del mercenario chiacchierone è geniale nella sua sceneggiatura, con continui colpi di scena e situazioni inaspettate e nuovi fantastici personaggi provenienti dall'universo mutante Marvel. Si ride tantissimo e alcune sequenze sono puro e assurdo genio.
MEMORABILE: La squadra X-force si butta col paracadute; Le gambe da bambino; La scena romantica fra Colosso e Deadpool; La scena dopo i titoli di coda!
Daniela: Già narrata in un film televisivo inglese del 1987, la più grande rivolta avvenuta in un campo di sterminio nazista in questo film russo diretto dall'attore che interpreta il protagonista trova una rappresentazione puntuale per quanto riguarda la preparazione e le fasi del piano, mentre convince meno nella definizione dei personaggi, soprattutto per quanto riguarda il comandante del campo 1 interpretato dall'incartapecorito Lambert. Pensando a quanto realmente accaduto, impossibile non provare orrore e commozione, anche a prescindere dai meriti del film, a tratti troppo retorico.
Domenica, 7/02/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su *Sky cinema action
Gestarsh99: Un gioco da ragazzi, verrebbe da dire. Sin troppo semplice lo scorrimento di questo piacevole e stringatissimo crime-action contrabbandistico, organizzato in maniera assai professionale, veloce e leggera, anche nei punti in cui le complicanze e le inflessioni violente s'impossessano della scena. Il reticolo d'imprevisti che sorregge la suspense è lubrificato a dovere dalle tipiche e fortunosissime coincidenze cronografiche a prova di sgamo. Di vispa diligenza la prestazione di Wahlberg; ottime invece le infami presenze di Ribisi e Foster. Irrisione "stangatesca", sornioneria ironica e palmi di naso come se piovesse.
MEMORABILE: Lo scontro a fuoco coi blindati delle forze dell'ordine panamensi; La tela di Pollock serenamente ignorata come un misero straccio qualsiasi...
Gestarsh99: Levinson, nella sua pellicola tratta da Crichton, rielabora e rende più commercialmente appetibili, semplificandole, molte delle intuizioni sbalorditive e delle profondissime riflessioni contenute in tre capolavori della fantascienza come l'ineguagliato 2001: Odissea nello spazio e le due pietre miliari tarkovskiane Solaris (1972) e Stalker (1979). I temi sono quelli più ostici ma anche più affascinanti: la coscienza umana, il dubbio, il subconscio, le psicosi da isolamento prolungato, il ruolo delle macchine ed il rapporto paradossale che esse avranno in futuro con l'uomo. Il risultato finale però è troppo altalenante.
MEMORABILE: La fobia di Samuel Jackson per i calamari...
Marcolino1: Il film è girato con un budget limitato, dalle scenografie di cartone ai costumi, ma il regista riesce a cavarsela dignitosamente nonostante tutto, confezionando nell'insieme un lungometraggio appetibile, anche nelle riprese degli esterni e della folla. Lo stile ricorda i peplum anni 50-60, anche se il film è del 1981, sia come ambientazione, sia per quanto concerne inquadrature e dialoghi. Con i due personaggi citati nel titolo logicamente si troveranno un crescendo di depravazioni, che degenereranno in animal-sex, nani e Salvatore Baccaro!
MEMORABILE: La coppia di neosposi con lui sodomizzato; Gli accoppiamenti tra asini e cavalli e la piscina col latte d'asina; La scena col nano e con Baccaro.
Lunedì, 8/02/21 ALLE ORE 01:00 01:00 su Rai Movie
Daniela: Altro che solitaria...a differenza di quanto accade allo scalognatissimo Redford, la navigazione di Cluzet è fitta di presenze: costantemente monitorato dal suo team, seguito dall'attenzione dei media, in contatto con la propria famiglia. Ma la presenza che cambia le carte in tavola è quella inattesa di un giovane clandestino, che trasforma l'impresa individualistica di rivincita di un eterno secondo in un'affermazione del valore dell'umanità. Sempre bravo ed intenso Cluzet. Peccato per alcune falle (scorte di acqua e cibo, diagnosi medica a distanza) che minano la credibilità della storia.