I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 11/01/21 A Domenica, 17/01/21
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Digital: Per sapere chi si intasca indebitamente le paghe dei soldati romani, un console si reca, sotto falsa identità, a Treviri. Dopo molte peripezie riuscirà a far luce sull'accaduto. Sword and sandal non dei più riusciti a causa di una storia priva di spessore, la cui sceneggiatura è stata probabilmente scritta su un ritaglio di Post-it. Più di una riserva anche sul protagonista, interpretato da un poco carismatico Roland Carey. Apprezzabili le scene di massa e lo charme di Maria Grazia Spina, mentre il doppiaggio è abbastanza scadente.
Galbo: Solido film avventuroso americano fatto con grande mestiere e decisamente godibile nel suo genere. Al di là della trama, non particolarmente originale, colpisce la vocazione "documentaristica" dell'opera con immagini di grande suggestione del continente africano (esaltate peraltro da un'ottima fotografia) che sicuramente ebbero un grande impatto all'epoca dell'uscita nelle sale. Convincenti gli interpreti.
Lunedì, 11/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Distopia adolescenziale bigbrotherizzata che ingloba senza sete filologica mitopoiesi ellenica, panem et circenses romani e tutta una tradizione cine-letteraria che va da Orwell a Bartel passando per Battle Royale e L'implacabile. Rispetto alla tiritera anodina del fanta-mainstream l'amabaradam futuristico resta secondario, lasciando spiragli a quel po' di descrizione contestuale e psicologica. Nel subisso di banali sdolcinatezze twilightiane s'alza a pelo d'acqua la scontata ricodifica metaforica della società odierna, governata a bacchetta dalla sciacallesca catalizzazione massmediatica.
Caesars: Per me questo film è stato una mezza delusione. La storia, tratta da un fatto reale, sulla carta era buona e il cast di tutto rispetto. La realizzazione però è troppo retorica e non riesce a far appassionare alle vicende raccontate. Gli attori forniscono una prova più che dignitosa ma ciò non basta a far guadagnare alla pellicola più di due pallini.
Lunedì, 11/01/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Galbo: Per chi cerca action senza troppe pretese, nulla di meglio di un film con Jason Statham. Nel sequel di Professione assassino le situazioni improbabili abbondano, ma la spettacolarità è garantita (gli effetti speciali e gli stunt sono fatti benissimo) e le ambientazioni (esotiche e non) molto curate. L'attore inoltre interpreta il proprio personaggio senza prendersi troppo sul serio e con un piacevole sfondo di autoironia. Non male dopotutto.
Gestarsh99: A caval vincente non si guarda in bocca, sicché, obbedienti come scolari agli insegnamenti del prof Botteghino, Jaume e Liam tornano, è proprio il caso di dirlo, sui vecchi binari del giallo cervellotico, reload catastroferroviario del troposferico Non Stop. Neeson, Poirot 2.0 maratonescamente obbligato a galoppar su e giù per vagoni, evidenzia un gap prestazionale inter-genere di spessore teologico: negli action è un dio sceso in terra che sdraia anche i pali della luce, nei thriller invece il povero cristo che le busca di santa ragione ogni volta che spiccica parola.
MEMORABILE: La combo di mazzate sonore a colpi di chitarra elettrica.
Lunedì, 11/01/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Puppigallo: Western atipico, che si trasforma in una sorta di Via Crucis espiatoria per il protagonista, "lapidato" dai giudizi dei compagni di viaggio (ma come riporta lui "Non giudicare, se non vuoi essere giudicato"). Cooper è al crepuscolo e questo può aver giovato nella caratterizzazione del personaggio (un uomo profondamente cambiato da una reazione nel recente passato). Il resto del cast se la cava dignitosamente, su tutti la donna che fuma e beve senza problemi e colui che, più di tutti, lo vuole eliminare. La tensione è a un buon livello e, nonostante il finale buttato lì, merita la visione.
MEMORABILE: Le interviste "Hai pensato a cosa vuol dire la medaglia d'onore?". "Sì, due dollari in più al mese"; "In ognuno di noi vive un bimbo storpiato".
Rambo90: Ispirato alla leggenda di una catena di Internet, questo horror perde un buono spunto di partenza (quasi un Jumanji orrorifico) con una sceneggiatura piena di buchi a cui segue una regia scolastica che dilata troppo i ritmi. Prima parte un po' noiosa, poi inizia a succedere qualcosa e almeno qualche buona sequenza si vede (come quella che cita esplicitamente Donnie Darko). Il cast se la cava, con il grande Englund in un ruolo non marginale che dà i punti ai classici ragazzi protagonisti. Finale discreto.
Caesars: Peter Weir riesce a raccontarci l'ennesima storia di un testimone d'omicidio braccato dai cattivi regalandoci però qualcosa di decisamente diverso. Il testimone è un bambino Hamish, popolazione americana che vive assolutamente fuori dal tempo, rifiutando qualunque innovazione tecnica. Ed è proprio presso il villaggio Hamish che il poliziotto "buono" Harrison Ford troverà rifugio assieme al piccolo testimone. Weir riesce a fondere bene le varie anime del racconto: poliziesco, sentimentale e di costume risultando tutt'altro che banale.
Rambo90: Film sportivo di grande impatto, soprattutto grazie alla carismatica interpretazione di Hopkins: le sue espressioni bonarie e le eccentricità del personaggio conquistano da subito. La confezione professionale, con una bella fotografia e la regia più che esperta di Donaldson, fanno il resto, con un ritmo che non langue mai nonostante la lunga durata e la giusta commistione tra umorismo e serietà. Simpatica anche la galleria di personaggi che il protagonista incontra lungo il suo viaggio, emozionante la corsa finale. Notevole.
Caesars: Dopo il folgorante esordio di Reservoir dogs Tarantino replica con questo "Pulp fiction", che gli porterà Palma d'oro a Cannes e imperitura notorietà. Anche se gli ho preferito il predecessore, Pulp fiction è veramente geniale. Il modo con cui tutte le storie si intersecano e si separano, riuscendo a chiudersi senza errori di sorta, è incredibile. Ancora una volta c'è tanta violenza, ma stemperata da una dose di ironia veramente notevole. Molto ma molto bello, un grande esempio di cinema.
Caesars: Premetto che non ho mai sentito il bisogno che il capolavoro Alien figliasse e diventasse una saga. Questo nuovo capitolo, sequel del prequel dell'originale, non presenta grandi motivi d'interesse: solito mondo ostile dove gli esploratori non usano un minimo di prudenza per evitare guai, soliti effetti speciali, attori che faticano a uscire dall'anonimato. Va comunque dato atto a Scott di riuscire a mantenere viva l'attenzione con una regia incisiva.
Caesars: De Palma è il grandissimo regista che tutti conosciamo: se in un suo film recitano attori del calibro di De Niro (era dai primi Anni Settanta che non lavoravano insieme) e Sean Connery, quale risultato ne poteva venire fuori? Un ottimo film, ovviamente. La storia del manipolo di eroi che consegnarono alla giustizia Al Capone è raccontata con la giusta enfasi; la maestria tecnica del regista rasenta qui la perfezione, De Palma si prende addirittura il lusso di citare La corazzata Potemkin. Non il capolavoro di De Palma, ma un film da non mancare assolutamente.
Caesars: Probabilmente il miglior film "americano" di Peter Weir, è anche una grandissima prova di attore da parte di Jim Carey (troppo spesso sacrificato in ruoli idioti). Divertente ma allo stesso tempo commovente e riflessivo, è uno splendido esempio di come si possa coniugare impegno e spettacolo. L'idea di partenza non è originalissima (anche La morte in diretta ha uno spunto analogo) ma la storia è sviluppata con molta intelligenza e merita assolutamente di essere vista.
Martedì, 12/01/21 ALLE ORE 01:10 01:10 su Rai Movie
Galbo: Tra spionaggio e melodramma, una vicenda ambientata nell'isola greca (allora colonia britannica) nel secondo dopoguerra. Il limite del film è sicuramente una regia impersonale che non riesce a mantenere la tensione che la vicenda richiederebbe. Gli attori non vengono ben utilizzati. Buona l'ambientazione. Discreto il doppiaggio italiano.
Homesick: Ingentilito dalla presenza della Koscina, un b-movie bellico-avventuroso certo non memorabile, ma dallo svolgimento essenziale, una buona dose d'azione, tocchi di humour e avvolto nella luminosa fotografia di Franco Delli Colli; a tal proposito, appaiono tuttavia alquanto stonate le scene di repertorio in bianco e nero. Allo statico protagonista Buchholz si contrappongono i più interessanti volti di Berger, di Riccardo Garrone e dei caratteristi Castellani e Gaddi.
MEMORABILE: Castellano a Berger: «Continuano a dire "La colomba non deve volare": per me non ha mai spiccato il volo...».
Gestarsh99: Unico poliziesco girato a Bari, quello di Massi è un film crepuscolare e rassegnato, un po' in controtendenza col vitalismo giustizialista dei prodotti lenziani. Lo scenario delle vicende è una città incastrata in un pericolosissimo triangolo di ferro ai cui vertici troviamo Saxon (uno dei commissari più duri e revanscisti dell'epoca), Lee J. Cobb (un perfetto capomafia) e Renzo Palmer (astioso ed irresponsabile direttore della Gazzetta). Al centro la sciagurata sorte di un delinquentello e della sua futura sposa. Un'opera amara e sconsolata.
MEMORABILE: Le bellissime riprese del lungomare di Bari, col suo lungo treno di lampioni e le onde che si abbattono sui frangiflutti: una città mai così fredda.
Caesars: Elegante la messa in scena di Zeffirelli e buone le interpretazioni dei protagonisti, in particolare quella della Gaisbourg. Sostanzialmente questo adattamento del romanzo di Charlotte Bronte può dirsi riuscito, anche se risente di un po' di pesantezza generale che lascia trapelare qualche momento di noia. Comunque il regista conferma di riuscire a dare il meglio quando ha a che fare con ambientazioni "storiche" in costume. Quasi buono.
Martedì, 12/01/21 ALLE ORE 09:55 09:55 su Cine 34
Reeves: Ottimo peplum diretto da De Martino e ben interpretato da due cattivi "da urlo" come Dominici e Anchoriz. L'elemento fantastico è garantito da una Medusa assai diversa da quella tramandata dall'iconografia mitologica. Colpisce soprattutto il senso di ritmo che De Martino riesce a imporre in un film girato in Spagna in cui i protagonisti principali sono la Medusa e un mostro antidiluviano creato nientemeno che da Carlo Rambaldi. Bellissima la miss Italia Anna Ranalli, un'Andromeda da ricordare.
MEMORABILE: "Sono solo una donna e capisco di aver sbagliato tutto": Andromeda non è certo una protofemminista...
B. Legnani: Commediola che parte neppure male, ma che cala progressivamente col trascorrere del tempo, sfilacciando una trama debole, tenuta occasionalmente in piedi dalla bravura degli interpreti, fra i quali spiccano Fabrizi e la Vitti, che però nulla possono contro la debolezza della soluzione finale. Nei ruoli di contorno Alberto Sorrentino muto, e Marisa Traversi in una delle sue tante interpretazioni di donna facile.
Martedì, 12/01/21 ALLE ORE 10:15 10:15 su Rai Movie
Ryo: Ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto, diventa un'opera di grande spessore sociale. L'irresistibile carisma di Nino Manfredi ci accompagna per tutto il film fra battute ironiche e momenti di profonda riflessione. Tutto il cast è brillante e spiccano, oltre a Manfredi, i bravissimi Ghiani, Gullotta e Rudolph Walker. Attuale come oggi, una bella resa sul problema dell'emigrazione e i razzisti luoghi comuni. Delizioso.
MEMORABILE: "Non è questione di essere neri o bianchi. È questione di essere stronzi. Se eri blu eri stronzo uguale!"
Martedì, 12/01/21 ALLE ORE 15:20 15:20 su Cine 34
Mco: La cultura si afferma come cristallizzazione di un momentum anche a distanza di tempo. Se si tengono in considerazione queste premesse si può cogliere l'essenza di film come questi, atti a portare alla ribalta personaggi popolari che appartangono a un piccolo ma significativo universo, consci del fatto che talvolta anche una meteora può allietare nella sua brevitas. Vernia è brillante e separa due personaggi per non tediare oltremodo con i suoi refrain "zelighiani" e riesce a costruire un prodotto meno sciocco di quanto sembri. Spensierato.
MEMORABILE: Il colloquio per entrare nel Corpo della Finanza, degno dei migliori "Pierino".
Martedì, 12/01/21 ALLE ORE 16:00 16:00 su Rai Movie
Cotola: Divertente spaghetti-western dall’aria scanzonata che scorre via abbastanza veloce e gradevole nonostante da un punto di vista della sceneggiatura non presenti troppe sorprese, fatta eccezione per il ben finale che è sicuramente più cupo e pessimista per la media del genere e visto il tono assunto dal film fino a quel momento. La regia è più che decente, gli attori pure ed anche abbastanza simpatici. Credo che gli amanti del genere non ne rimarranno delusi. E anche gli spettatori “normali”.
Ultimo: Non siamo ai livelli del periodo di Hong Kong, ma John Woo è ancora in grado di realizzare film d'azione di qualità: questa pellicola ne è un esempio. Le sparatorie sono ben eseguite, la vicenda si sviluppa bene e i due attori protagonisti, Travolta e Slater, sono perfettamente in parte, con il primo di poco superiore. Pecca un po' nel finale, ma rimane un film notevole.
Martedì, 12/01/21 ALLE ORE 17:40 17:40 su Rai Movie
B. Legnani: Sorprendente ed originale. Con la progettazione della rapina in banca (che richiama un altro personaggio di Volonté) il film prende una piega inaspettata, che lo schiude ad una seconda parte in virtù della quale si evita la trappola del temuto manicheismo, si avvince l'attenzione dello spettatore e ci si avvia verso un'affascinante resa dei conti. Il contesto e il potere rendono "cattivi" i "candidi": questo il messaggio principale, cui se ne affiancano altri, da riferire ad altri personaggi, fra i quali l'ottimo Berger. Ben diretto, ben recitato, ben fotografato (tinte pastello, con dominio del marrone chiaro). Frequente l'uso dell'ellissi narrativa.
MEMORABILE: La voce fuori campo di Volonté lega la progettazione alla realizzazione del "colpo".
Martedì, 12/01/21 ALLE ORE 19:25 19:25 su Rai Movie
B. Legnani: Operina che colpisce chi non conosceva i Gatti, ma dalla quale, chi già bene li conosceva, si attendeva un poco di più. Film disuguale, ma con qualche momento esilarante. Il film in cui i Gatti fanno le comparse ha lo straordinario titolo "La dottoressa del distretto / ogni sera ci ha il vizietto / di portarsi gli alpini a letto". Il Papa, vedendo i Gatti per tv, fra una risata e l'altra dice "Gaudeamus! Gaudeamus!" Ci sono Lauzi, Bologna, Jimmy il Fenomeno...
MEMORABILE: Il citato titolo del film con Orchidea.
Martedì, 12/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Daniela: Lui è un insegnante di letteratura, lei di arti figurative. Entrambi sanno coinvolgere i loro studenti nelle rispettive materie, di cui sostengono la superiorità. All'inizio son scintille, ma forse con l'amore potranno superare i loro guai... Schepisi sa il mestiere, i protagonisti si impegnano, la sceneggiatura tenta di mettere in ballo argomenti meno banali del solito tira e molla sentimentale, però la storia scivola via senza coinvolgere né appassionare e la sfida scolastica fra parole e immagini appare piuttosto pretestuosa. Film fiacco.
Rambo90: Western d'impianto classico, che sembra ricordare Il cavaliere della valle solitaria, drammatico ma senza fronzoli, con una trama asciutta che porta dritta alla vendetta. La messa in scena è buona, così come la fotografia, tanto che sembra di assistere a un film del periodo d'oro del genere. Le performance dei Sutherland sono perfette: padre e figlio anche nel film, mostrano sintonia e calzano a pennello i rispettivi ruoli. Gran sparatoria finale. Notevole, soprattutto per i fan del genere.
Pigro: Una Mary Poppins in versione killer: è la governante che risolve così i problemi della famiglia, riportando la felicità. Idea modesta, che non riesce a far mai decollare quel po' di sano humor nero che pretende di avere. Scialba la storia (che inizia a carburare solo verso la fine, al momento della rivelazione sulla vera identità della vecchietta), tiepida la regia con un ritmo fiacco che perde colpi, loffi perfino gli attori che pure sarebbero bravi e che devono vedersela con personaggi inconsistenti. Non si ride proprio mai. Insipido.
Martedì, 12/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su *Premium Cinema
Gestarsh99: Pur se cinematograficamente riciclato in molteplici occasioni, l'espediente quantistico-nicciano dell'eterno ritorno "circoscritto" è sempre un bel crogiolo di spettacolare suspense cardiocinetica nonchè di prodigo arrovellamento cerebrale, sia per chi è al di là, sia per chi è al di qua dello schermo. In questa circostanza, la struttura replicativa di Ricomincio da capo incorpora i lineamenti thriller/fantascientifici di un Source code per gettarli in pasto alla tagliola cruenta de Le morti di Ian stone. Al timone della barca c'è Tom Cruise e naufragar gli è dolce in questo mare di Déjà vu.
MEMORABILE: L'imbarazzantissimo arrampicamento sugli specchi di Cruise all'inattesa comunica del suo irrevocabile arruolamento in battaglia...
Martedì, 12/01/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Galbo: Difficile giudicare un film su un personaggio ampiamente sfruttato dal cinema. La storia di Superman trova nuova linfa nel film di Zack Snyder, il cui pregio principale è quello di tentare nuove vie narrative e di impiegare un cast di tutto rispetto, a partire da un credibile protagonista. Peccato che la regia non dimostri una grande personalità e la sceneggiatura non sia adeguatamente sviluppata. Rimane uno spettacolo tecnicamente di tutto rispetto, meritevole di visione.
Markus: Il dispiego di grandi nomi del cinema quali Robert De Niro e Sigourney Weaver e il genere sempreverde del "cinema soprannaturale" sono stati a mio avviso male utilizzati da Cortés, che presenta una vicenda povera d'idee allungata all'infinito senza sforzarsi di dare un tocco personale a una storia già vista in mille altri film. Dialoghi banali e situazioni davvero poco credibili (camuffati in una confezione di lusso) complessivamente irritano. Una certa cura nella fotografia scagiona la pellicola dall'infamia dell'inaccettabile vaccata.
Piero68: Un ottimo film sulla tragedia dell'Olocausto. Questa volta si sfrutta un taglio diverso e la cosa convince. Attraverso la ricerca di una bambina al tempo dei fatti, una storia molto umana fatta di sentimenti veri e senza l'applicazione di una fuorviante retorica. È il semplice racconto di una storia. Una di quelle che chi come ma ha quasi 50 anni avrà sentito raccontare dai genitori o dai nonni che quelle tragedie le hanno vissute davvero. Bravo il cast e ottime le caratterizzazioni. Finale da antologia con un cammeo di Aidan Quinn strepitoso.
MEMORABILE: "E tu cosa avresti fatto se fossi stato lì?" (A Parigi durante il rastrellamento) "Avrei seguito l'evento per televisione come per la guerra in Iraq".
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 00:45 00:45 su Rai Movie
Pigro: Le lacrime nella vita degli umani, il limbo spaesante della consapevolezza della data della morte, le risate beffarde rivolte a un dio cattivo e volgare, il senso profondo di una salvezza che può venire solo dalle donne: la dea madre e la figlia di dio. Un frullato di emozioni concentrato in una giostra impazzita e genialoide, che frulla intuizioni narrative e visive, lasciando ammaliati e sbalorditi. Un grido di dolore e un’affermazione di pietas per la condizione umana nascosto in un caleidoscopio ludico e a tratti grottesco.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 00:45 00:45 su Rete 4
Galbo: Dopo il buon Terapia e pallottole (originale nello spunto e girato con i giusti ritmi della commedia avvalendosi di una buona sceneggiatura) questo sequel è chiaramente girato per motivi "alimentari"; il film non fa che riproporre (giusto variandole leggermente) le situazioni e i personaggi del primo capitolo e l'indubbia simpatia degli interpreti (più Crystal di De Niro) non basta a salvare il film da una noiosa deriva.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 00:50 00:50 su Rete 4
Daidae: Ottima commedia con Paolo Villaggio. Primo film dopo gli sketch del cabaret, con il protagonista che tratteggia un personaggio lontano anni luce dalla macchietta fantozziana alla quale siamo abituati. All'apparenza onesto, è in realtà intenzionato a passare su tutti e tutto pur di avanzare di carriera. Ottima la recitazione di Villaggio, bene il resto del cast, commedia da riscoprire.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 00:50 00:50 su Cielo
B. Legnani: La regìa di Borowczyk era "inquietante" nel bellissimo La Bestia, non solo per la presenza di scene scabrose, perché si intuiva qualcosa di "non normale" anche quando la situazione era svincolata dal torbido. La controprova è in questo film, nel quale il regista prende la protagonista di una vicenda popolare e la sballotta lungo i tornanti e i tormenti della vita, con una maestrìa registica impressionante. Attori eccellenti. Molto notevole.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 03:50 03:50 su Rai Movie
Markus: La città di Chicago, almeno per il cinema poliziesco/noir d'antan, era terra di gangster; ecco quindi l'ennesimo film incentrato sull'argomento con il ruolo-chiave di una donna più avvezza alla criminalità che alle faccende di casa. L'opera di Woodruff scorre via ma non lascia il segno, in quanto la vicenda non spicca mai il volo come si converrebbe e quei pochi momenti di tensione sono smorzati da alcune virate da commedia sentimentale. Resta in ogni caso la bella ed elegante estetica di quegli anni.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 07:55 07:55 su Cine 34
Alex1988: L'inedita coppia Margherita Buy-Paolo Hendel, per quanto potesse essere, almeno sulla carta, interessante, non riesce a reggere a lungo. Così come la storia che vede coinvolti i due protagonisti; lei, ragazza svampita appassionata di parole crociate che si innamora di Eolo, elettricista donnaiolo. E nonostante Luchetti cerchi di non realizzare una commedia "mordi e fuggi", inserendo qua e là degli echi felliniani, il film non decolla. E neanche la conclusione riesce a risollevare le sorti. Peccato.
Gestarsh99: Messe in transitorio stand-by le sue campanilistiche sceneggiatone melò/criminali, Brescia tenta di dar forma a una vicenda più moderna ed esportabile, immettendo l'abituale città vesuviana nel contesto internazionale del traffico di eroina e della rivoluzione islamica in Iran (roba da instant-movie). Ed effettivamente questo noir "c'a pummarola 'ncoppa" un suo quid se lo appalta, riuscendo ad essere ironico e movimentato senza esondazioni sensazionalistiche nè inopportuni sbrodolamenti neomelodici. Ineguagliabile la frase con cui Mario Merola spedisce al creatore l'acerrimo mascalzone Sabato.
MEMORABILE: "Michele Vizzì... si n'omm 'e mmerda!"; "Mang't 'sti cunfiett!"; Garko e Brescia che si autosponsorizzano davanti alla locandina de "Lo scugnizzo"...
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 09:35 09:35 su Cine 34
Panza: Lo sbaglio è stato dare al film un'atmosfera western con l'onnipresenza delle monotone musiche di Gori e scene lente alla Leone. Se poi aggiungiamo che il governatore è la figura politica più ingenua mai vista in un film che si fa gabbare dall'esattore di turno, otterremo un incedere discontinuo con pochi duelli nemmeno così interessanti. Le location sono abbastanza desolanti, segno che questo film è stato girato con poco sforzo produttivo ma anche creativo. Il frequentatore dei film d'avventura Quiney non è così male, avendo un viso adatto.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 10:45 10:45 su Rai Movie
Renato: Il film sulla guapparia per eccellenza. Diretto con buon piglio da un regista ultrasessantenne qui alla sua ultima regìa, fece da apripista ad un certo cinema di successo negli anni a venire. Il personaggio di Merola segue un percorso piuttosto classico, il film non è ancora costruito interamente su di lui ma funziona comunque molto bene. Parecchie le canzoni e grandissimo il finale "curtiello cu curtiello".
Digital: Appena uscito di galera, Stick si vuol rifare una vita, ma viene coinvolto da un amico in una faccenda di droga. Il nostro si troverà invischiato con loschi personaggi intenzionati a farlo fuori. Pellicola che cerca di innestare dell’ironia nella classica intelaiatura da action movie Anni Ottanta con risultati men che modesti. Il ritmo, dopo un inizio promettente, tende a rallentare un po’ troppo e la parentesi amorosa acuisce ancor di più tale difetto. Il Reynolds attore non delude, ma da un punto di vista registico lascia a desiderare.
Daniela: Improvvisamente ritrovatosi single, Martin, scrittore di frasi per biglietti augurali, cerca una nuova anima gemella, ma sarà dura... Per sua fortuna, Grodin, altro single cronico sempre sull'orlo del suicidio, saprà dispensargli buoni consigli per sopravvivere alla solitudine in una grande città. Ottima coppia di interpreti per una commedia brillante, spassosissima nella prima parte, mentre nella seconda tende a sbracare nel grottesco, anche se è gustosa la citazione del Laureato nel finale. Per una serata in allegria, 3 +
MEMORABILE: Il sudore spray, la festa con le sagome, il cane da riporto
Galbo: Piccolo grande film britannico che colloca magistralmente una vicenda privata in un contesto pubblico e politico. La balbuzie del futuro sovrano Giorgio VI è affare di stato e viene affrontata da un brillante e poco ortodosso logopedista. Il film analizza la relazione tra i due personaggi principali con una mirabile caratterizzazione psicologica, una notevole ricostruzione ambientale e le grandi interpretazioni di Colin Firth e Geoffrey Rush.Una sorpresa Helena Bonham Carter. Ottima la prova del regista. Da vedere.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Xamini: Inferiore a La migliore offerta, La corrispondenza racconta di una bella ossessione: la comunicazione su piani temporali differenti, il contatto impossibile con il non più esistente. Olga, presente dalla prima all'ultima inquadratura, presta bene il suo volto (e il suo non trascurabile corpicino) all'operazione; che è sì ben strutturata in questa comunicazione asincrona per filmati (prima lui, poi lei) ma talora dà la sensazione di lungaggine o comunque di lasciare intendere con troppo anticipo la direzione presa e di trascinarsi un po'. Poche sorprese, pochi lazzi, una visione piacevole, non di più.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai 4
Herrkinski: Remake del bel thriller Anni '90 che segue abbastanza pedissequamente l'originale; salvo alcune modernizzazioni (tra tutte la CGI nei vari sogni dei protagonisti) il copione non offre troppe modifiche ma è comunque ben scritto, con alcune parti coinvolgenti e un cast all'altezza tra cui ritroviamo un invecchiato Sutherland in un cameo di secondo piano. Il mestiere del regista è indubbio e l'ora e 45 passa piuttosto agevolmente; magari non se ne sentiva il bisogno, ma a parte la mancanza di originalità può dirsi almeno sul livello del prototipo.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Giùan: Sopravvissuto a Duellanti, Alieni, corridori sul filo e Gladiatori, ma passato pure per Crociate ed esodi, il cinema del marziano Scott palesa ancora un invidiabile dinamismo pescando il "giovane" ma già stantiamente scaltro script di Goddard riuscendone a nascondere almeno parzialmente lo spaziale guasconismo yankee in cui rischia di perdersi e avvilirci. Così il gioco di Ridley punta soprattutto sullo straordinario cast a supporto di Damon (citazioni d'obbligo per Chastain, Daniels e Ejiofor) e su un ritmo senza fiato ma dal respiro (visivo) corto.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Belfagor: C'è la Fonda nei panni di un mostro (mormone) di nonna, la Lohan che fa la mean girl e la Huffman che fa i salti mortali in pieno stile desperate. Peccato solo che le tre componenti, invece di sostenersi, si smorzino a vicenda. Nemmeno la biforcazione fra la commedia e il dramma riesce bene, in questo film che vorrebbe essere femminista ma finisce col sembrare quasi misogino. L'impegno delle tre protagoniste, ognuna con uno stile ben diverso, è notevole, ma non eleva la pellicola oltre la mera sufficienza.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Rai 2
Galbo: Ad Amsterdam nel 1600, la giovane orfana Sophie sposa un ricco ed anziano mercante e cerca di dargli un figlio. Dramma in costume ambientato durante il commercio dei ricercati fiori di tulipano (da qui il titolo originale), il film di Justin Chadwick eccelle nella ricostruzione ambientale, con scene e costumi impeccabili. Lo stile oscilla tra quello della commedia nella prima parte e il dramma sentimentale nella seconda: le due componenti sono ben equilibrate e la vicenda, peraltro interpretata da ottimi attori, si segue con piacere. Buon film
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su Paramount channel
Ciavazzaro: Sicuramente particolare. Con una curiosa idea di partenza (quella della famiglia che rimane chiusa in un bunker per 35 anni convinti che sopra sia scoppiata l'atomica, quando in realtà è solamente precipitato un aereoplano sulla loro casa) è sfruttata in modo ottimale. Walken offre una buona interpretazione, Fraser (che si emoziona davanti al mare di fronte ai suoi due amici stupiti) pure. Guardatelo e vi verrà voglia di dargli una seconda visione (come è successo a me).
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 23:15 23:15 su Rai 4
Ziovania: Come una garage band di teenager qualsiasi, Guccini sceglie il mulino di Pavana sull’Appennino emiliano per registrare l’ultimo disco in compagnia dei fidi musicisti di sempre (età media ben oltre i 60). Ci si aspetta qualche pillola di saggezza, che non manca, ma a emergere è la malinconia di un mondo lontano tenuto vivo dai ricordi. Il film si adagia su tale visione e non poteva essere altrimenti, conformandosi ai ritmi lenti di un’altra epoca. Il microcosmo gucciniano potrà risultare poco spettacolare ma non insincero.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 23:30 23:30 su 7 Gold
Galbo: Dopo un periodo in Iraq, tre soldati dell'esercito americano cercano con difficoltà di reinserirsi nella vita civile. Il film del regista e produttore Irwin Winkler è l'ennesimo esempio del ricco filone dedicato alla vita post-bellica ma è anche uno dei meno riusciti. Dopo un inizio promettente (bella la ricostruzione di un agguato alle forze USA in Iraq) il film devia su binari prevedibili e scontati, trasformandosi in un drammone retorico e appesantito da una sceneggiatura scontata. Anche il cast dà il minimo sindacale. Evitabile.
Mercoledì, 13/01/21 ALLE ORE 23:55 23:55 su Italia 1
Gestarsh99: Il survival riadattato al vuoto cosmico. Scrutinando con acume il depalmiano Mission to Mars, Cuaron ne escinde chirurgicamente uno dei momenti clou più disperati assemblandogli attorno 90 tesissimi minuti di odissea orbitale. L'iperrealismo 3d apre squarci insostenibili sulle immense difficoltà di adattamento che comporta l'ambiente più ostile di tutti, andando oltre il mero spettacolo (pur magistralmente abbagliante) per teletrasportare l'occhio nella rarefazione di un incubo al tempo stesso annientante e totalizzante, ricettacolo compresso/espanso di tutte le peggiori fobie immaginabili.
MEMORABILE: George Clooney redivivo che rientra dall'oblò per ridare forza a una Bullock oramai rinunciataria.
Rambo90: Con leggerezza e una bella ricostruzione ambientale, Frears racconta la storia quasi favolistica e sognatrice della Jenkins, con una bella delicatezza e una sceneggiatura brillante, che non scivola mai nel melodrammatico nemmeno verso il prevedibile finale. A emozionare di più sono però le interpretazioni di Grant e della Streep, entrambi maestosi e di classe, naturali e capaci di passare benissimo dalla commedia al drammatico. Notevole anche il cast di contorno per un film ben fatto e piacevole da vedere.
Giovedì, 14/01/21 ALLE ORE 00:40 00:40 su Cine 34
Rambo90: Bel film di attori, con una storia di partenza non particolarmente elaborata ma che sa sfruttare benissimo le doti di ogni singolo interprete. Abatantuono e Villaggio immensi, come sempre, ma anche Messeri, Fassari, Salimbeni dimostrano di essere validi attori di personaggi costruiti con grande realtà. Curiosa la colonna sonora, belle le ambientazioni e l'atmosfera che si respira. Comparsata per il grande Ciccio Ingrassia e inquadrature ben fatte. Solo il ritmo a volte stenta un po' ma non fa nulla.
MEMORABILE: "Se vinco ti taglio il codino!"
Giovedì, 14/01/21 ALLE ORE 01:40 01:40 su Rai Movie
Nando: Un adolescente italo filippino e il suo struggente ricordo del padre defunto che si scontra con la dura attualità di un patrigno autoritario e laido. Una vicenda intensa che propone spunti interessanti e mostra una buona interpretazione di Colangeli e Fiorello, qui duro e cattivo. Sorprendente Manaloto giovane protagonista.
B. Legnani: Piccolo film, motoristico e nostalgico. Fatto per i fan di Agostini (si vede pure Renzo Pasolini), presenta anche gare su circuiti cittadini. Trama non troppo lineare, coi dialoghi finali in Germania che paiono aggiustati per dare un po’ più di senso. Cast dell’epoca, con la fascinosa Daniela Giordano, Isabella Savona e Armando Francioli (gli ultimi due all’epoca iper-presenti nei fotoromanzi). Il migliore di tutti è (ovviamente) Giampiero Albertini. Piccolo ruolo per Gianfranco D’Angelo.
MEMORABILE: "La cosa è celere, celere..." E arriva la Polizia.
Giovedì, 14/01/21 ALLE ORE 03:00 03:00 su Rai Movie
Homesick: Il deserto, dove hanno luogo fughe, inseguimenti e sparatorie, è lo spettacolare scenario per un film d'avventura ordinario e non molto avvincente, costruito intorno ad un colossale furto di diamanti e concluso in modo tronco come se il regista avesse in preparazione un seguito. Nel cast svetta un istrionico Telly Savalas, acidissimo e implacabile capo della sicurezza.
Galbo: Scritta e diretta dal commediografo americano David Mamet, è una raffinata satira sul mondo del cinema attraverso il ritratto di una troupe di cineasti in trasferta da Hollywood nella deliziosa (paesaggisticamente parlando) regione del Vermont. Punto di forza è la bella sceneggiatura che tratteggia ritratti al vetriolo dei personaggi, sia quelli appartenenti al dorato (si fa per dire) mondo del cinema, sia i "locali" che interagiscono con i primi, affascinati dall'abbagliante mondo hollywoodiano. Film che diverte con intelligenza.
Giovedì, 14/01/21 ALLE ORE 08:40 08:40 su Rai Movie
Giùan: Riguardoso, sottile, partecipe analizzatore dell'evoluzione del femminino nella società italiana del dopoguerra, Pietrangeli filma il suo capolavoro. Storia d'una "ragazza in carriera" modernissima e al contempo parabola cupissima, in forma di Commedia lieve, sulle miserie che il boom economico si portava dietro in termini di mercificazione dei rapporti umani. Scritta mirabilmente dal regista coi fidi Scola e Maccari, Adriana è "personificata" dall'attrice più "avanti" del cinema italiano: le fan coorte uno stuolo di figure maschili da manuale. Splendido.
MEMORABILE: Ovviamente il numero del "trenino" di Tognazzi; il pezzo con Adorf pugile "suonato"; i cambi di acconciatura della Sandrelli.
Giovedì, 14/01/21 ALLE ORE 09:30 09:30 su Cine 34
Homesick: Nella Berlino divisa Est e Ovest rischiano di scontrarsi e far scoppiare una terza guerra mondiale... Puro intrattenimento che abbonda in humour e action rivisitando la casistica dei film di James Bond: spie e controspie, una femme fatale ambigua e inafferrabile (la Lee, pure munita di gadget in extremis) un folle bramoso di conquista, un Roger Hanin rubacuori e doppiato da Pino Locchi e musiche dichiaratamente normaniane di Nicolai. Aiuto regista è Enzo G. Castellari, che partecipa più volte a sparatorie e scazzottate; le locations includono Francia, Germania e Messico.
MEMORABILE: L’inseguimento tra i ruderi aztechi; l’agguato nelle fogne; i proclami materialisti e guerrafondai della Lee.
Giovedì, 14/01/21 ALLE ORE 10:40 10:40 su Rai Movie
Markus: Il mitico grido “Patroclooooo!” di Bracardi in realtà non è funzionale al racconto e in fin dei conti non si capisce cosa c’entri, ma la pellicola, che possiamo considerare del filone “militaresco”, è piuttosto divertente e godibile. L’aspetto piacevole del film è tutto sulle spalle di un giovane Pippo Franco, che ci delizia con il suo surreale umorismo e con il solito personaggio dell’imbranato. Divertente la scena in cui Pippo Franco taglia (malamente) i capelli ad un colonnello.
Giùan: Dal punto di vista dell’etica cinematografica Clint si ricollega in qualche modo al vecchio Ford de L’assassinio di Liberty Valance. Se però il film è altrettanto rigoroso del modello nel ribadire le atroci verità della storia come le efferate necessità dell’epica e della propaganda, Eastwood deroga talora dall’asciuttezza che il racconto avrebbe meritato, scivolando, peraltro comprensibilmente, in qualche eccesso spettacolar/patetico (produce Spielberg, scrive Haggis). Si tratta comunque di un'opera autorevole, con tre persuasivi dannati eroi per caso.
MEMORABILE: L’incontro dei 3 reduci con i parenti dei compagni morti; L’indiano Ira che (forse) ciondola per strada e a cui Doc non dà il passaggio.
Caesars: Superpolpettone melodrammatico che ha il torto di confrontarsi con la realtà della storia, quando gli italiani stanziati in Grecia nel 1943 furono massacrati dai soldati nazisti. Nicholas Cage appare del tutto fuori luogo e i nostri soldati sono rappresentati nel modo più stereotipato possibile. La realizzazione è professionale, ma si poteva ottenere decisamente qualcosa di meglio. Evitabile tranquillamente.
Rambo90: Le peripezie amorose di un pilota americano e di una bella spia russa, divisi fra il dovere verso la patria e il loro rapporto. Film di propaganda nascosto sotto una piacevole patina di commedia, con dialoghi brillanti e una bella prova d'affiatamento della coppia Wayne-Leigh. Un po' fuori luogo le varie sequenze aeree che spezzano il ritmo, pur se a volte davvero spettacolari. Buono.
Giovedì, 14/01/21 ALLE ORE 18:45 18:45 su Cine 34
Zender: Regia elementare, molti interni, impostazione sommariamente teatrale, ma un tale volume d'idee e di spirito nei dialoghi che ti fa sorvolare su tutto; chi li interpreta ne è poi veicolo ideale per ricchezza espressiva e sfumature: Troisi e Arena animano almeno un paio di lunghi duetti indimenticabili, la nutrita controparte femminile assiste bene. Il meglio del Massimo Troisi comico di grande valore e unico nel suo inimitabile salire e scendere di tono nei discorsi non lo s'incontra solo ricominciando da tre...
MEMORABILE: Meglio 50 giorni da orsacchiotto; "Io... in classe mia ero il terzo. Come ordine... Cioè quando dice 'il primo della classe'... Ero il terzo. Mica è male."
Giovedì, 14/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Rambo90: Fantascienza visionaria e interessante, che non si sofferma troppo sulla trama action (inseguimenti e sparatorie sembrano giusto un di più) ma anzi cerca di analizzare (come Limitless, ma in modo semi-scientifico) cosa potrebbe fare una persona usando più del 20% del proprio cervello. Ritmo buono, ottimi accostamenti di immagini e una Johansson in parte per un film che può sorprendere chi cerca il semplice svago commerciale. Da vedere.
Pigro: Difficile essere originali in una commedia sullo scontro tra suocera e nuora, e questo film conferma le preoccupazioni, nonostante l’arretramento del solito conflitto al momento pre-matrimoniale. Fortunatamente alcune situazioni che smuovono al riso e soprattutto la verve interpretativa di Jane Fonda tengono a galla questo racconto, dal plot piuttosto scialbo, sulla dog-sitter precaria che vuole impalmare il rampollo (alquanto lesso) di una ricchissima ex star tv. Comunque si passa senza problemi un’ora e mezza, e già questo è tanto.
Galbo: Sovente snobbato ingiustamente dalla critica, è in realtà il primo film della maturità di Steven Spielberg. La vicenda del bambino americano "disperso" in Cina durante la guerra, è la storia di una crescita forzata, della maturità violentemente raggiunta dal protagonista. Alcune scene (ad esempio il distacco dai genitori ma anche la ricomposizione della famiglia) sono semplicemente memorabili e confermano Spielberg come uno dei più grandi registi viventi. Ottima la prova del giovanissimo Bale.
Giovedì, 14/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Caesars: Un film on the road la cui trama funge solo da spunto per collegare gli sketch comici del celebre trio. Alcuni episodi sono letteralmente separati dal resto della storia e sono la riproposizione di scenette già viste in teatro e/o televisione. La scommessa di riproporre la loro comicità su grande schermo è vinta anche se il film non è riuscito al 100%. Un buon esordio, leggermente acerbo, che nel futuro vedrà il trio crescere anche dal punto di vista cinematografico. Da vedere.
Minitina80: Un misto di situazioni divertenti e una manciata di buoni sentimenti garantiscono un sano e gradevole intrattenimento che lascia soddisfatti e con la pancia piena. Funziona benissimo la coppia di ladri a cui un piccolo biondino dal carattere poco arrendevole darà del filo da torcere. Se tutto procede liscio il merito va riconosciuto anche alla regia di Columbus, abile nel confezionare una commedia dai tempi giusti. Superbo il contributo di John Williams la cui “Somewhere In My Memory” si propone come piccolo classico.
Rambo90: Un ex poliziotto fa piazza pulita dei malviventi e dei corrotti che hanno ucciso suo figlio. Un poliziesco molto lento, non senza pregi registici (il che è molto, considerato che siamo in piena serie B) ma non sempre interessante. Messner se la cava anche come protagonista pur non avendo molte espressioni, ma la scena gli viene rubata dai compassati comprimari tra cui un vecchissimo ma incisivo Cobbs. Seagal è un villain in vena di perle sulla vita, fa molto ma non combatte mai tranne che in un finale troppo repentino. Vedibile ma non esaltante.
Caesars: Si tratta probabilmente del miglior film di James Cameron, regista che a mio avviso è un poco sopravvalutato. Visto all'epoca, il film rappresentò una piacevole sorpresa, con un ritmo narrativo molto serrato che non lascia praticamente un attimo di tregua. Verrà, purtroppo, molto imitato e genererà dei seguiti. Decisamente in parte Schwarzenegger nel ruolo del robot indistruttibile. L'idea di partenza deve molto ad un misconosciuto filmettino del 1966 "Cyborg, Anno 2087 - Metà Uomo, Metà Macchina... Programmato per Uccidere".
Mco: Il figlio di Henry "Fonzie" Winkler regala una commedia che, sotto la coltre romantica, cela l'incapacità di accettare la vita; chi perché vede sfumare il sogno femminile, chi perché preferisce l'alcol alle fatiche e chi ancora perché è terrorizzato dal futuro. Angarano si fa apprezzare nel ruolo di sognatore, la Thurman è di una bellezza stratosferica nella sua lunga figura solo apparentemente algida. Una sorta di poesia sull'elaborazione del distacco.
MEMORABILE: La Thurman che scruta dal divano un Angarano insolitamente su di giri durante la festa.
Giovedì, 14/01/21 ALLE ORE 23:20 23:20 su Italia 1
Galbo: Veramente inguardabile questo ennesimo sequel della serie Home Alone. In questo film non funziona nulla! dalla solita vecchia idea rimasticata, a gag poco originali e mal realizzate, fino agli interpreti di rara antipatia e scarsissime capacità.
Giovedì, 14/01/21 ALLE ORE 23:30 23:30 su Paramount channel
Anthonyvm: Interessantissimo giallo di stampo più che classico, elegante, lento e sontuoso come la tradizione impone. Ottima ambientazione d'epoca, ben ricostruita, che fa da scenografia a un verboso e affascinante spettacolo, composto come di consueto da parenti serpenti, possibili complotti, sospetti e omicidi. Il mistero è intrigante e la soluzione tutt'altro che ovvia, come ci si aspetta da un lavoro della Christie. In particolare il finale riserva alcuni colpi di scena decisamente riusciti. La Close ruba la scena a tutti (a partire dalla locandina).
MEMORABILE: La Close che dichiara guerra alle talpe; La cena di famiglia dove emerge tutto l'astio nutrito dai componenti della stessa; La rivelazione conclusiva.
Galbo: Ennesima trasposizione cinematografica di un'opera di Stephen King, Cuori in atlantide è pervaso da un senso di malinconia e di struggente rimpianto per l'innocenza perduta (come spesso avviene per il mondo dello scrittore americano) ben tradotti dalle suggestive immagini di Scott Hicks. A ciò si aggiunge l'immacabile tocco di mistero e soprannaturale. Il film merita per l'impeccabile intepretazione di Hopkins tra le più convincenti della sua carriera. Efficace e suggestiva l'ambientazione scenica.
Faggi: Commedia francese con due grandi star che si prodigano per salvare una baracca satirica velleitaria, poco coinvolgente, che gira a vuoto e infine lascia il tempo che trova. Brigitte Bardot è una monaca in vena di avventure, Annie Girardot è una prostituta: si incontrano e dovrebbero accadere scintille umoristiche; dovrebbero... Solo se si estrapola dall'insieme qualche frammento e se ci si lascia affascinare dalla bravura e dalla bellezza delle due protagoniste (assolute, il resto del cast è mero contorno) si troverà qualcosa da salvare.
Markus: Festa Campanile trae da un suo romanzo un film ricercatamente drammatico e dalle venature erotiche, ma il risultato è destinato a replicare l’ennesimo film neo-sofisticato all’italiana con personaggi imborghesiti e annoiati avulsi dalla vita reale. Gazzara nella solita parte di gigione che si trova - suo malgrado - in situazioni erotiche (così è moralmente giustificato). La Muti affascina come sempre ma non essendo molto dotata come attrice è in definitiva fuori parte sia in vesti sensuali, sia drammatiche (che non mancano).
Fauno: Il grosso limite è che il vizio che dà il titolo al film, in realtà il lesbismo, viene nominato ma non sviluppato, al fine di dare molto più spazio al thriller (con risultati dignitosi) e alle battute del brigadiere (il vero protagonista è lui, non il commissario!). In pratica il lesbismo avrebbe tranquillamente potuto sfondare la diga e inondare tutto, ma Cimarosa ha preferito serrare a fondo i bulloni e fare una performance in assolo nella vallata sottostante. Risultato discreto, ma dello stesso regista è infinitamente meglio No alla violenza...
MEMORABILE: Il discorso del questore sui politici è strabiliante; Divertente l'interrogatorio molto blando a Davoli.
Venerdì, 15/01/21 ALLE ORE 06:45 06:45 su Rai Movie
Daidae: I romantici e bellissimi paesaggi africani fanno da cornice a questo discreto film di Magni. Bene il cast, Stander si spegne quasi subito e non lascia traccia, Pippo Franco non è male nel ruolo serio e la Spaak è ottima. Direi che tre pallini ci stanno tutti.
Daniela: Nel XI sec. un cavaliere normanno, preso possesso di una nuova terra per conto del suo signore, adotta gli usi del luogo reclamando lo jus primae noctis, ma poi, innamorato, si pone in urto con i popolani tenendo presso di sè la donna... Detta così, sembrerebbe poca cosa, ma il film, nonostante una certa pesantezza e qualche didascalismo di troppo, costituisce una rappresentanza medievale originale, a tratti vigorosa e appassionante, insolitamente cupa e realistica per l'epoca in cui è stato girato. Opera senza troppi guizzi, ma robusta e ben piantata come il suo protagonista.
MEMORABILE: Le sequenze dell'attacco alla torre, con tutte le varie tecniche militari di assedio
Venerdì, 15/01/21 ALLE ORE 16:05 16:05 su Rai Movie
Nando: Western farsesco in cui ci sono gli elementi tradizionali che caratterizzano il filone cercando allo stesso tempo di mantenere basso il livello di pathos. Da un soggetto di Flaiano, Tessari realizza una pellicola non eccelsa che punta anche sull'ironia. Valido Gemma, un po' imbalsamato Benvenuti: d'altronde non è il suo mestiere.
Puppigallo: Bravo e simpatico John Candy nel ruolo dello zio senza arte né parte, che si ritrova a dover accudire per qualche giorno i nipoti. La sceneggiatura è di carta velina e la morale è dietro l’angolo, ma John, che era un rubicondo fuoriclasse della comicità, usando tutte le sue armi (la dialettica, le espressioni facciali e il linguaggio del corpo), riesce a strappare un buon numero di risate (la colazione, terrorizzare il ragazzo della nipote, a scuola per la piccola). Nel complesso, abbastanza divertente e consigliabile, ma con leggerezza.
MEMORABILE: Partita notturna a golf, dove il ragazzo della nipote è il bersaglio mobile.
Herrkinski: Non così male. Thrillerone con Eastwood che si distacca parzialmente dal ruolo di Ispettore Callaghan per interpretare un altro ispettore, caratterizzato però da una condotta morale molto più dubbia. Il film unisce il thriller-con-serial-killer classico con il poliziesco, dando vita a una vicenda notturna, ambientata a New Orleans (che però si vede ben poco), in cui il tormentato Eastwood si lancia in una caccia all'uomo che purtroppo non appassiona più di tanto, nonostante la pellicola abbia i suoi momenti. Non indispensabile, ma discreto.
MEMORABILE: Il finale sulle rotaie.
Venerdì, 15/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Galbo: La storia del primo saltatore con gli sci olimpico della storia britannica. Un film su un "eroe" della working class inglese, con evidenti limitazioni fisiche, che la sceneggiatura rende in un incrocio di candore, ostinazione e forza di volontà e che trova nel giovane Taron Egerton (spalleggiato dai veterani Hugh Jackman e Christopher Walken) un bravissimo protagonista. Un film biografico ben strutturato e dalla riuscita ambientazione, forse un pò troppo retorico ma godibile.
Venerdì, 15/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Galbo: Un nuovo cambio di regia, il ritorno a Providence e il recupero di una parte del cast originale, segnano la terza avventura dei vermi assassini adesso opportunamente mutati e dotati di capacità di volo. Il film mantiene un accettabile livello di divertimento grazie alla bontà degli effetti speciali e all'impiego di un cast di validi caratteristi (con Michael Gross assurto al ruolo di protagonista). Non un capolavoro ma piuttosto godibile.
Venerdì, 15/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Caesars: Rivisto dopo 32 anni: devo dire che ne avevo un ricordo (leggermente) migliore. La commedia non riesce a divertire e le uniche cose veramente notevoli sono le grazie, abbondantemente mostrate, di Edwige Fenech. Peccato, perché gli attori di contorno sono tutti ottimi caratteristi (Caprioli, Carotenuto, Delle Piane), ma la loro prova attoriale si perde in un marasma di sciocchezze che rendono non troppo agevole guardare il film senza usare l'avanzamento rapido. Darà il via ad un numero non trascurabile di "cloni".
Venerdì, 15/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su *Sky cinema uno
Gestarsh99: Questo thriller reclusivo, che a una prima annusata dissipa l'odoraccio del secondarismo sbattuto ai quattro venti, va un po' oltre quanto offerto nei titoli quotati che saltano alla mente dopo le immagini di apertura: oltre a confinare i suoi cinque sconosciuti in un'area ignota per un tempo indefinito, li depriva anche della memoria, sia a breve che a lungo termine. La partita che si disputa non è pertanto quella vermiglia al massacro, arbitrata da crittografi demiurghi col fischietto chissà dove, ma si accentra negli sforzi mnemonici volti a radarizzare le due squadrette in campo. L'esito fuori programma solo ai calci di rigore.
MEMORABILE: Il bastardissimo coup de theatre conclusivo...
Gestarsh99: A 13 anni di distanza da Rapimento e riscatto, Hackford rimette mano a una storia di violenza condita di spunti romantici, sovrapponendo costruttivamente heist-movie ed action vendicativo. L'antieroe bastonatore è Jason Statham, che torna a interpretare il ruolo da indefettibile Lupin già svolto con puntualità ne La rapina perfetta, potendosi però stavolta permettere di gozzovigliare smaliziatamente sul lavoro sporco dei quattro complici fedifraghi. Alla giusta salatura ironico-sentimentale provvede la spalla Jennifer Lopez, simpatica agente immobiliare single e sfortunata. Popcornevolissimo.
MEMORABILE: I lussuosissimi e soleggiati scorci turistici di Palm Springs.
Daniela: Londra anni '40. Povera governante riesce a farsi assumere come segretaria da un'attricetta che si barcamena fra 3 uomini, non sapendo scegliere fra soldi, carriera ed amore. Nell'arco di un solo giorno, la vita di entrambe subirà una svolta decisiva. Commedia sentimentale frizzantina come la piacevole colonna sonora, anche se le bollicine sono un pò svaporate e la sceneggiatura non brilla certo per inventiva. Nel buon cast spicca Shirley Henderson, brunetta infida più acida dell'aceto.
Venerdì, 15/01/21 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Deepred89: Commedia sorretta da due protagonisti in grande spolvero (non soltanto De Sica, ottimo come sempre, ma anche un Boldi perfettamente in parte), che ricicla un soggetto stravisto senza riuscire a valorizzarlo particolarmente con gag degne di nota. Comicità, malinconia e imbarazzo involontario, con la prima componente che tende fortunatamente a prevalere, mentre una regia sin troppo virtuosa (long-take, grandangoli, inquadrature dal basso) nobilita la confezione ma non gioca a favore del divertimento.
Vito: Ancora una volta il mite architetto Paul Kersey vestirà i panni di vigilante solitario dando la caccia ai teppisti. Torna Bronson e torna anche Winner per questo sequel targato Cannon. L'ambientazione si sposta a Los Angeles, la violenza si moltiplica tra stupri selvaggi e vendette raggiungendo anche vette di durezza poco sostenibili. Inferiore naturalmente al primo capitolo ma un'ottima pellicola.
Venerdì, 15/01/21 ALLE ORE 23:00 23:00 su Cine 34
Giùan: Un discreto e secco ambo del binomio Nando Cicero/Lando Buzzanca (che non usciranno più assieme sulla stessa ruota cinematografica). Il film ha un'atmosfera abbastanza originale, quasi cupa e in qualche modo claustrofobica, ed entrambi (attore e regista) paiono piuttosto controllati e poco disposti a lasciarsi andare. In tal senso però la sceneggiatura di Vianello e Continenza avrebbe dovuto esser più strutturata per permettere al film di decollare sul serio. Bravo comunque Lando. Bellissima la finta imbelle Gloria.
Rambo90: Mitico film d'azione anni ottanta, ben girato, con ottime sequenze d'azione, buona colonna sonora (di Alan Silvestri) e scene di dirottamento addirittura da lacrimuccia. Se contiamo che il cast è pieno di eccellenti attori guidati da Chuck Norris e dal grandissimo Lee Marvin (purtroppo al suo ultimo film), beh, allora il film si piazza sicuramente fra gli action movie da vedere almeno una volta.
Venerdì, 15/01/21 ALLE ORE 23:10 23:10 su Canale 5
Caesars: La legge dei sequel presenta ben poche eccezioni: è quasi sempre inferiore (spesso di molto) all'originale. Questa pellicola segue la regola; se il primo film, pur non essendo certo un capolavoro, si lasciava guardare volentieri, questo seguito (inutile, ma inevitabile dal punto di commerciale) dà esattamente quello che ci si aspetta: poco, a parte l'interpretazione della Zellweger e qualche situazione che strappa un sorriso. Va comunque bene se si vuole passare una serata in completo relax mentale. **
Trivex: Incredibile crossover italiano, dove albergano varie e nuove tendenze, in corso di affermazione. Le inserzioni sui periodici finalizzati alla ricerca dell'amore (o del sesso), le rivendicazioni femministe contro la donna-oggetto (notevole l'attacco delle militanti), la possibilità di usare la chirurgia per correggere il proprio corpo (e non solo sotto il profilo estetico). Non è proprio incalzante; anzi, in alcuni parti risulta noioso, dilungandosi oltremisura in dialoghi inutili, mentre altrove accelera e diverte. Comunque il finale sconcerta, con un sorriso.
Caesars: Parodia dei film "horror" degli ultimi anni con particolare riferimento a Scream, svolta con un discreto senso del ritmo ma con un umorismo di livello molto grossolano. Ci si può divertire ma siamo lontani dagli effetti ilari ottenuti dai fratelli Zucker e Jim Abrahams ne L'aereo più pazzo del mondo. Grande successo di pubblico che ha portato a 3 seguiti (per il momento).
Sabato, 16/01/21 ALLE ORE 02:55 02:55 su Rai Movie
Didda23: L'opera è incredibilmente magnetica e ipnotica, nonostante a livello di trama non succeda quasi nulla nel corso delle due ore. Jarmusch muove il mezzo magnificamente bene (forse come mai in passato) e coaudiuvato da una notevole colonna sonora rende interessante la quotidianità di una coppia di vampiri che filosofeggia sull'esistenza e sul senso dell'arte. Hiddleston è perfetto nei panni del decadente romantico e la Swinton non è da meno. La magia che pervade la pellicola si smorza leggermente con l'avvento della Wasikowska, ma è un'inezia perchè il sentore di grande cinema rimane intatto.
MEMORABILE: Il proiettile di legno; La meravigliosa colonna sonora; Il valore simbolico di Detroit.
Sabato, 16/01/21 ALLE ORE 04:50 04:50 su Rai Movie
Giùan: Punto di non ritorno e in qualche modo anche di "rottura" (dopo girerà solo un film e 1/2), del cinema di De Santis, quello in cui giungono a estrema tensione (e contraddizione) l'afflato neorealista, l'epica socialista e il respiro "hollywoodiano" dello stile registico. Il contrappunto letterario (l'epistolario di alcuni soldati dell'Armir) e il carattere "episodico" della sceneggiatura, appesantiscono sicuramente il film, più forse della sua dichiarata partigianeria. Opera dall'allure polverosa, diretto però con gran senso visivo e scene d'impatto lirico.
MEMORABILE: L'ufficiale medico napoletano che dà l'indirizzo di casa alla ragazza russa; La ritirata nella tempesta di neve col camion che passa sui soldati.
Cotola: Bel polar dai toni lividi, disperati e decisamente amari, in cui giganteggia il notevole e sfaccettato personaggio interpretato da Lino Ventura che fornisce una prova davvero maiuscola. La storia è interessante e procede bene in modo graduale fino a giungere all'agghiacciante finale. Gli amanti del genere non se lo lascino scappare.
Sabato, 16/01/21 ALLE ORE 12:00 12:00 su Rai Movie
Galbo: Due impiegati in un centro commerciale sono in lizza per un posto da direttore in un nuovo punto vendita. L'arrivismo e le competizioni per la scalata sociale vengono proposte in una commedia americana non particolarmente riuscita. Le armi della satira sono abbastanza "spuntate ", con gag poco divertenti basate sui contrasti sociali e razziali ma poco modo incisive. I due protagonisti e i caratteristi che li circondano (c'è anche Jason Bateman in un piccolo ruolo) fanno quello che possono ma la sceneggiatura è modesta e poco sviluppata.
Il Gobbo: Titolo capitale nella storia del western all'italiana, per aver lanciato l'ottimo Gemma, imposto il nome più sfruttato fino all'avvento di Django, inventato, insieme a 7 pistole per i Mac Gregor, il western brillante. Il dotato ma dispersivo Tessari del resto fece parte, con pochi altri illuminati, della cerchia dei Padri Fondatori riuniti intorno al Re Leone. Grande spettacolo e vari divertissements tessariani (e di Di Leo che sceneggia), dal suo cameo con la mosca alle citazioni shakespeariane a capocchia.
Pigro: Il poliziotto si fa infinocchiare dall’amante e finisce in una vorticosa corsa contro il tempo per evitare di essere incriminato di duplice omicidio. Inutile aspettarsi chissà cosa da un thriller d’azione che cerca di coniugare un’incredibile e machiavellico marchingegno complottista con una storia sentimentale. In realtà tutti gli ingredienti sono pepati al punto giusto, nonostante le esagerazioni, e rendono piacevole la visione. Routinario, ma con un ritmo azzeccato, sottilmente sospeso tra l’incalzante e il meditabondo.
Gestarsh99: Secondo appuntamento con l'immortale assassino senza volto partorito dalla lugubre fantasia di John Carpenter, che qui accolla al deferente Rosenthal la gestione del nuovo terreno di caccia nosocomiale. L'ombra teterrima e senz'anima dell'inscalfibile Myers scivola muta e ubiqua dentro corsie semivuote e sotterranei in disuso, tra soggettive opprimenti, pugnalate intra-ossee e qualche caldo omaggino "affogatorio" al giallo italiota d'antan. La trama incede catatonica, preda di una trance lancinante e l'intontito imbambolamento generale rallenta oniricamente gesti, pensieri e reazioni.
MEMORABILE: Le siringate intra-oculari; Il "cocente" affogamento di argentiana (o baviana) memoria.
Sabato, 16/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Storia
Gestarsh99: Drammone proletario afflitto da un negativismo sfiduciato, nerissimo e irrevocabile, in cui Squitieri cerca di anatomizzare la vita d'inferno degli immigrati meridionali al nord, piccola gente oberata da un lavoro spersonalizzante e dal grigiume irrespirabile di città-prigioni. E screma la periferia operaia sottomessa al sudore e al sacrificio dai grandi centri urbani dediti ai vizi dissoluti; passa, osserva, girovaga a vuoto, schiamazza a vanvera senza mai riuscire a chiudere il cerchio assertivo né a quagliare risultati comprensibili. La classe operaia va in paradiso? Macchè, se ne torna al paesello.
MEMORABILE: Le stoccate all'irresponsabile terrorismo ideologico di militanti e intellettuali "bene"...
Galbo: Autore del primo film della serie Taken, Pierre Morel tenta di convertire Sean Penn al genere action, con un film dai buoni numeri potenziali. Con un cast di tutto rispetto, il regista realizza una storia che ha il prologo in Congo. The gunman conferma le capacità tecniche di Morel, con scene d'azione ben realizzate e coinvolgenti (l'assedio alla casa di campagna). Dove il film mostra i suoi limiti è in una sceneggiatura che introduce forzosamente un tema etico (che serve forse a giustificare la presenza di Penn) e nei dialoghi assai banali.
Galbo: Film del 1985 che fa parte dell'ultimo periodo di collaborazione artistica del duo Sperncer-Hill: lo si nota da una certa stanchezza dei due, probabilmente annoiati dalla ripetitività dei copioni che si trovavano ad interpretare. Tuttavia la simpatia dei due attori, unita al grande mestiere del regista Bruno Corbucci rende questa pellicola piuttosto gradevole; un aiuto viene certemente dalla bella location esotica scelta, la Florida non nuovo contesto alle avventure della coppia.
Daniela: Quando un giovane tossico che aveva arrestato tempo prima esce di prigione, un anziano agente della narcotici coinvolge il collega di pattuglia in una caccia all'uomo, adducendo motivi ben diversi da quelli reali... David Morse è un ottimo attore e riesce a dimostrarlo anche in questo modesto poliziesco, riuscendo a dare un poco di spessore umano ad un personaggio stereotipato di poliziotto in crisi. La sceneggiatura è però davvero poca cosa e l'epilogo, oltre che frettoloso, suona anche forzato.
Galbo: Non ha certo il pregio dell'originalità la storia di questo film con l'ennesimo personaggio che percorre la strada della perdizione personale salvo cercare un riscatto nel nome della propria famiglia. Di discreto si segnalano la prova del protagonista, un convincente David Schwimmer e il finale poco consolatorio. Per il resto, caratterizzazione dei personaggi molto stereotipata e sceneggiatura prevedibilissima.
Markus: Gli Stati Uniti visti sotto l'ottica del mondo-movie pensiero e di una buona dose di sogno americano allora imperante. Pazzie, eccessi, tecnologie e soprattutto le note contraddizioni del popolo americano date alla mercé di un pubblico senza pretese e per cinemini periferici nell'anno 1966. In tutto questo campionario - un po' tedioso - di eccessi, però, bisogna sottolineare qualche buona intuizione e se vogliamo premonizione del mondo d’oggi; da questo punto di vista l'opera di Vanzi può essere un interessante spaccato.
Domenica, 17/01/21 ALLE ORE 10:30 10:30 su Rai Movie
Gestarsh99: Intrappolato in quello che lui crede essere un manicomio, il "principe della risata" dovrà stare bene attento a scansare le innumerevoli insidie che gli riserverà la molesta comunità di esagitati condomini... In questa divertente commedia degli equivoci, il collaudato Mattòli, con la sua elementare immediatezza registica, si diverte a srotolare attorno a Totò tutta una galleria di stereotipi sui pazzi, passando in rassegna mitomani, schizofrenici e vedove visionarie. Come per il contemporaneo Miseria e nobiltà, più che di Cinema parliamo di teatro filmato ma poco ce ne cala, l'intrattenimento è assicurato.
MEMORABILE: "Noi facciamo prima Svezia, poi Norvegia e poi piano piano ce ne scendiamo sotto lo scandinavio[...] li c'è qualche bottiglia di vino..."
Domenica, 17/01/21 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Storia
Giùan: Gli va attribuito il commendevole merito d'aver tirato giù da certe pareti grigie (oggi piuttosto polverosi cassetti) il ritratto iconografico del Marx barbuto, incanutito e sornionamente anziano. Peck lo rappresenta, pur tra inevitabili ingenuità e anche una certa modestia cinematografica, nel suo dinamismo di giovane uomo la cui ostentazione di sicumera da studioso si compenetra alla fibrillazione di una sensibilità acutissima e alle pene di un esistenza materiale infame, incombente, dostojevskiana. Importante lo spazio per le figure femminili.
Rebis: Bisognerebbe affrontare i 179 minuti de Il Cacciatore senza audio per cogliere la forza espressiva delle sue immagini, la capienza emotiva generata dall’elaborato studio delle singole inquadrature. Il racconto essenziale (tre atti: prima, durante e dopo il Vietnam) e l’intensa partecipazione degli interpreti svuotano il linguaggio di ogni rilevanza di fronte all’irruzione lancinante dell’esperienza storica. Come per Coppola, l’orrore inconcepibile della guerra è trampolino di lancio per la mente speculativa nell’urgenza di sublimare il legame sconcertante, osmotico tra uomo e ambiente.
Galbo: Discreto film di genere che il regista dirige con cura ma in maniera un po' fredda, con poca partecipazione emotiva. Le situazioni narrative sembrano stereotipate e si fa largo uso di una serie di luoghi comuni del genere che vengono collocati in maniera acritica e con pochi contributi personali. Ciò nonostante il film risulta abbastanza godibile, con una buona ricostruzione ambientale e una bella colonna sonora. Degli attori, il migliore è Robert Duvall mentre Walhberg appare sprecato e Phoenix non è male.
Domenica, 17/01/21 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Didda23: Un film decisamente contromano, considerando il clima che si respira nel 2018. Purtroppo la sceneggiatura è avara di idee originali e abusa dei soliti cliché narrativi, con un finale che non convince. Però la regia è dinamica e cuce con accuratezza le varie fasi e la prova attoriale di Albanese è rimarchevole, con qualche momento di assoluto divertimento. Il resto del cast è mero contorno che non ravviva più di tanto la vicenda. Qualche bella location e musiche accettabili completano il tutto. Non male, ma era lecito chiedere di più.
MEMORABILE: La cura maniacale dell'orto; Il filo di Svezia; Albanese maestro di nuoto.
Gestarsh99: Un inno, seppur melenso e zuccheroso, al rabbonimento dell'anziano, cinico e ricco lord per mezzo della genuina e prorompente sfacciataggine del piccolo nipotino equanime e filantropo (un biondissimo Rick Schroder). Molto spassoso vedere un Alec Guinness serioso, impostato ed irremovibile, cedere blandamente alle lusinghe e alle richieste ingenuamente democratiche e filo-proletarie di quel suo minuscolo erede, tanto affezionato a tutta quella gente umile che il nonno maltratta e vessa da sempre. Un film per tutta la famiglia, ruffiano ma rinfrancante.
Galbo: Tra le migliori opere della prima parte della carriera di Almodovar, Che ho fatto io per meritare questo? è la summa dei temi del cinema del regista iberico: una divertente miscela di melodramma, sarcasmo, ironia e commedia brillante nella storia della casalinga frustrata che si ribella al suo destino, interpretata dall'attrice icona del regista, Carmen Maura.Ma tutto il cast è indovinato: dal truce marito, alla vicina di casa provocante, alla nonna diabetica, tutti entrano a fare parte della splendida galleria di mostri almodovariana.
Maxx g: Film crudo e attualissimo; è un esordio forte, quello di Schrader, che colpisce allo stomaco senza lasciare troppo spazio all'immaginazione: è il problema del mondo del lavoro, dello sfruttamento. Ben recitato da un giovane Keitel e da un valido Pryor, si guarda con attenzione (anche se il finale lascia un po' perplessi). Da recuperare.
MEMORABILE: La morte di uno dei tre operai "dissidenti".
Gestarsh99: Era impresa ardua ripercorrere il fenomenale tracciato grottesco/deformante che il buon Germi aveva imboccato negli anni '60, deviando definitivamente dall'ormai desueto selciato maestro del Neorealismo. Scola però riesce a trasferire quella stessa improba lezione (che western e crime-movies avevano già da tempo assorbito) nelle baraccopoli della periferia romana più fatiscente, mettendo in scena promiscuità, imbarbarimento e disumana avidità attraverso le vicende di una Famiglia Addams degradata ad agglomerato straccione senza più morale. Di "peggio" faranno solo Ciprì & Maresco, con Pasolini.
MEMORABILE: Un deturpatissimo Nino Manfredi che si auto-pratica una rudimentale lavanda gastrica con pompa da bici ed acqua fognaria di scarico marino... Tremendo!