I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 30/11/20 A Domenica, 6/12/20
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Galbo: Appreso della malattia grave e rara (l'adrenoleucodistrofia)che ha colpito il loro bambino, due genitori studiano una possibile cura. Diretto dal regista australiano George Miller e tratto della vera vicenda dei coniugi Odone, il film si muove sul terreno pericoloso del dramma strappalacrime ma l'effetto stucchevole è quasi sempre evitato grazie alla recitazione asciutta e poco autoreferenziale dei due protagonisti. Esempio di cinema poco appariscente ed accattivante ma piuttosto serio e rigoroso.
Lunedì, 30/11/20 ALLE ORE 14:00 14:00 su Rai Movie
Homesick: Shaft è il nipote dell'omonimo detective nero creato da Tidyman e assurto a eroe simbolo della blaxploitation dei '70: lo interpreta con look fashion e sciupafemmine un ottimo S. L. Jackson, che ne accentua i metodi spicci e poco ortodossi e la sensibilità per la causa afroamericana. La storia è semplice, lineare, con continue scene d'azione e un gran finale anti-buonista degno dei polizieschi classici. Bale, sadico e razzista figlio di papà, sembra un pariolino trapiantato nella Grande Mela. Un anthem lo score di Isaac Hayes.
MEMORABILE: Bale in carcere. Il duello tra Jackson e Wright.
Lunedì, 30/11/20 ALLE ORE 15:55 15:55 su Rai Movie
B. Legnani: È inferiore al suo mito, ma è innegabile che, onestamente, mantenga il non molto che promette. Adatto anche ai ragazzi, senza essere solo per ragazzi, benché la trama sia molto semplicistica. Non brilla Cannavale, ma risalta Merli. Nel contorno, varie presenze di culto: vistoso il grande Nino Vingelli, una sola battuta per Dante Cleri, idem (in campo lungo) per Aldo Rendine ("Panunzio!"), quasi subliminale la Mancini (identificata da Luca Rea in una cliente del ristorante a Mergellina!).
MEMORABILE: Il cazzotto che Spencer tira al suo capo.
Cotola: Spesso considerato (a torto) una delle tante e semplici commediole italiane dell'epoca, è in realtà un film ben più complesso, ricco di riferimenti (alti) cinematografici, musicali e letterari. Notevolissime le invenzioni linguistiche, così come pure la fotografia di Carlo De Palma, i personaggi (alcuni dei quali irresistibili), le interpretazioni degli attori, i titoli di testa e di coda, i costumi, le musiche e chi più ne ha più ne metta. Un capolavoro ricco di idee, inventiva e fantasia. Da vedere e rivedere ed assolutamente da non perdere.
Lunedì, 30/11/20 ALLE ORE 19:55 19:55 su Rai Movie
Caesars: Siamo lontani da certi vertici raggiunti dal duo (penso a I figli del deserto o ad Annuncio matrimoniale) ma il divertimento è assicurato. Il film ha una struttura anomala essendo nettamente diviso in due parti. Le scene più divertenti si svolgono all'interno del labirinto del giardino di Oxford con Stanlio alle prese con una terza mano. La comicità in certe situazioni può apparire datata, ma gli amanti della coppia trascorreranno un'oretta in allegria. **!
Lunedì, 30/11/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Galbo: Si fa fatica a vederlo se non si è adolescenti questo strano ibrido tra commedia horror, film sentimentale e racconto di formazione. Il protagonista è uno zombie che non vorrebbe esserlo, è buono e si innamora. Lo spunto, per quanto originale (ma poi non troppo) non viene sviluppato da una sceneggiatura scontata e all'insegna del luogo comune romantico/sentimentale dal target giovanilistico. Non aiuta la scialba prova degli attori, protagonista compreso, forse distratto dal make up.
Giùan: Confezione filmica che ben riassume pregi e difetti del cinema "alto" british. Oldroyd ci mette (fin troppo) poco a metterci a parte della sua navigata sapienza teatrale, piombandoci con acuminata brillantezza nel clima morbosamente inquieto che diverrà la cifra pervasiva dell'opera. Se però scenografie, costumi e ricostruzione ambientale riverberano doviziosamente la raggelante smania senza redenzione di una Pugh dalla respingente sensualità, il corollario dei personaggi (la cameriera, lo stalliere, Lester Sr. e Jr.) si rivela inerte e antidialettico.
MEMORABILE: La Pugh costretta a spogliarsi restando nuda e con la faccia contro il muro.
Lunedì, 30/11/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Gestarsh99: Abbacinamento visivo e brividio sottopelle. Reazioni intensissime che erompono spontanee di fronte a una prospezione avveniristica così straordinariamente evocativa, "stendhaliana" e stimolante. Kosinski fotografa a volo d'aquila la catastrofe globale, riproducendo con grandiosità un pianeta azzurro mutacico, nuclearizzato, desertificato a morte eppur ancor monumentale, mirifico, madido di asfissiante bellezza. Gioia per gli occhi nebulizzata da un florilegio di citazioni fierissime e sonorità ragguardevolmente spettacolari e coinvolgenti. Un tributo filiale alla Terra che toglie il respiro.
MEMORABILE: Cruise che cita con serena naturalezza i suoi Top Gun e Mission Impossible; Gli omaggi a 2001, Matrix, Il pianeta delle scimmie, Robocop e Independence Day.
Galbo: Ormai specializzato in pellicole d'azione, l'attore e regista Peter Berg conferma il proprio talento con la ricostruzione dell'attentato alla maratona di Boston. Il film è ben realizzato, curato nella ricostruzione dell'evento e della caccia agli attentatori che ne seguì. Il "taglio" è in alcune scene quasi documentaristico anche se non manca l'elemento retorico affidato al personaggio interpretato da Mark Whalberg. Il cast è ben scelto e offre una convincente prova corale.
Martedì, 1/12/20 ALLE ORE 03:30 03:30 su Rai Movie
Homesick: Tutti i parametri del film d'azione sono pienamente rispettati e soddisfatti: ritmo celere, assenza di tempi morti, brevi parentesi umoristiche e romantiche. e un continuo susseguirsi di appassionanti combattimenti che vedono protagonista l'esperto d'arti marziali Joe Lewis. Grande parata di stars - da notare la colorita caratterizzazione di Pleasence, onnipotente generale con plotone d'esecuzione motorizzato - e passaggi da una location internazionale all'altra. Difetti? L'aver svelato da subito allo spettatore come stiano le cose. **!/***
MEMORABILE: Strode sistema i teppisti; la lotta in fabbrica sotto lo sguardo affascinato e divertito dell'assistente di Capucine; i duelli con i giapponesi.
Il Gobbo: Due prestigiatori sono scambiati per i temibilissimi pistoleri Sheridan e Mason, attesi a Paradise City per liberarla da una banda che la taglieggia... Per alcuni anni il western all'italiana è stato pressochè solo un sotto-filone comico, prodotto da Emo Bistolfi, più o meno sempre uguale in trama, cast e staff tecnico. Questo è sopra la media per alcuni tocchi bizzarri e un notevole quantitativo di omicidi efferati, benché per ridere. C'è un'esplicita parodia di Rio Bravo. Bonissima la Boschero, Tony Renis canta le terribili canzoni
Il ferrini: La Sinistra ha attraversato molti cambiamenti e continua a farlo. Il più importante di questi è stato senz'altro il passaggio dal PCI al PDS, momento storico che Benvenuti fotografa con abilità e perizia mostrandocelo attraverso gli occhi della gente comune. Si susseguono sullo schermo tanti attori toscani (immancabile il trio di Pinocchio: Ceccherini, Paci, Monni). Una sceneggiatura forse imperfetta ma di certo utile per inquadrare l'Italia pre-berlusconiana (non solo nel voto ma anche nelle abitudini). Si ride, più spesso si sor-ride.
Martedì, 1/12/20 ALLE ORE 09:15 09:15 su Rai Movie
B. Legnani: Il riferimento a fatti e persone reali - recita la didascalia iniziale - è casuale. Tutt'altro che casuale, invece, il riferimento al capolavoro con Laurel e Hardy. Ma qui manca completamente il ritmo (cosa non rara nei film di Simonelli) e l'azione avventurosa lascia davvero il tempo che trova. Si salva solo qualche tocco di Raimondo Vianello, ufficiale cisalpino ambizioso ed ingenuo.
B. Legnani: L'origine cartoonistica della regia trova il suo acme nei complessi macchinari tendenti al suicidio, sistematicamente falliti (manca solo la sigla ACME su qualche prodotto...). Film intrigante, che cala nella seconda parte (i trogloditi non sono azzeccati e la trama cede un po'), con un finale ipercitazionistico, da Stanlio e Ollio al catastrofico statunitense. Idea di base solida, condotta bene, con l'ausilio di facce giuste.
Galbo: Regista di uno dei primi film dalla parte dei nativi americani, Delmer Daves ripropone il tema del conflitto con gli indiani in questo Rullo di tamburi, anche se il protagonista interpretato da Charles Bronson è decisamente il personaggio più interessante se rapportato al marmoreo Alan Ladd. Si tratta di un western godibile dove, oltre al tema centrale, è apprezzabile la sontuosa fotografia dei paesaggi naturali splendidamente resi sullo schermo.
Martedì, 1/12/20 ALLE ORE 16:35 16:35 su Rai Movie
Caesars: Western classico, diretto con mano robusta da Robert Wise che si avvale di un ottimo Robert Mitchum contornato da un buon cast attoriale; belli i paesaggi, ben fotografati in b&n. La trama, pur non originalissima, riesce a tener desta l'attenzione grazie al ruolo non totalmente "positivo" del suo protagonista. Inevitabile, ma non necessaria, la love story che fortunatamente non ruba troppo metraggio alla storia. Non memorabile, ma comunque meritevole di visione.
Daniela: Dopo la fine della guerra civile, un tenente nordista è incaricato di recuperare un carico d'oro rubato dai sudisti nascosto in territorio indiano: missione resa ancora più difficile dalle trame di un sudista mascalzone (Duryea, sempre impeccabile in ruoli di questo tipo) e dall'avidità dei compagni di avventura. Pura routine accumulativa, a cui non manca neppure il coté sentimentale, affidato ad un personaggio particolarmente incongruo (la tizia in questione resta perfettamente truccata e pettinata anche dopo giorni di traversata del deserto). Confezione discreta, interesse scarso.
Martedì, 1/12/20 ALLE ORE 20:50 20:50 su Italia 2
Dusso: Il ritorno di Veronica Mars in quel di Neptune coincide oltre che naturalmente con un omicidio da risolvere anche con i problemi attuali e i tanti ricordi. Un ritorno per i fan della serie che dovrebbero gradire. Il plot è intrigante, anche se molto conciso per via della breve durata e risolto alla fine piuttosto facilmente; ci saranno sorprese di vario genere e una scena nel finale è notevole. Confezione quindi buona, anche se forse qualcosa di meglio si poteva fare.
Jandileida: Buon biopic dal taglio classico che ha però almeno due pregi che gli conferiscono una certa dignità: in primo luogo la mancanza di quell'odore di santità che sempre promana dai protagonisti di questo tipo di pellicole; in secondo l'interpretazione di Keaton, che dà il meglio di sé interpretando questo cinico "stupratore" del vero sogno americano, pronto a tutto pur di vedere trionfare il proprio ipertrofico ego. Non dispiace nemmeno la ricostruzione ambientale e Hancock confeziona la storia con leggerezza e ritmo. Riuscito.
Markus: Un film che non aggiunge nulla a quanto già messo in scena da Verdone nel suo periodo - a mio giudizio - migliore (1987/96). Ci troviamo di fronte al solito menage a trois all’italiana, con l’aggiunta degli stilemi “verdoniani” (parlare di malattie, di farmaci, le sue note smorfie). La storia risulta poco credibile e leggermente a favore del personaggio interpretato da Verdone. Le attrici sono anche brave, ma ricalcano - anche in questo caso - personaggi già interpretati da partner di Verdone nei suoi film precedenti.
Martedì, 1/12/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Galbo: L'ardua impresa di realizzare una pellicola più scadente della precedente riesce all'ineffabile duo Mark Neveldine e Brian Taylor. I due registi hanno evidentemente preso il protagonista per un personaggio comico (e l'autoironia non c'entra !), costruendogli intorno un film scadente e raffazzonato nel quale la trama è risibile e che vorrebbe (senza riuscirci) riprendente lo spirito dei b-movie. Il film è anche troppo lungo per la sopportazione dello spettatore medio che non ha nemmeno il piacere di assistere ad effetti speciali degni di nota.
Pigro: Rievocazione precisa del primo grande scandalo della tv Usa: fin troppo precisa (e lunga). Il film è ben fatto e ben diretto (e con un piacevole Turturro), ma sconta una sceneggiatura che eccede sia in riferimenti locali sia in divagazioni romanzesche. Il risultato è un lavoro tutto cerebrale, dove non si può far altro che ammirare questo o quell’elemento specifico, ma dove alla fine non solo non c’è emozione, ma perfino la denuncia del Moloch televisivo si annacqua in una generica curiosità di quanto erano strani un tempo gli americani…
Taxius: In un futuro distopico con la severissima legge del figlio unico sette sorelle gemelle, per sopravvivere, sono costrette a interpretare un personaggio unico e a dividerselo ognuna un giorno alla settimana. Naomi Rapace è molto brava a interpretare sette personaggi dal carattere e il look diversi. Così, nonostante il tema di base non sia poi troppo originale il film funziona grazie alla protagonista, all'ottima regia e a una trama interessante ricca di azione e con diversi colpi di scena.
Caesars: Possiamo tranquillamente dire che questo remake ha un unico grande pregio: può far venir voglia ai più volonterosi di recuperare l'originale di Robert Wise. Per il resto, escludendo Jennifer Connelly bella come sempre, non ci viene offerto granchè: tutti i clichè del genere sono riproposti pedissequamente e senza nessun guizzo di originalità. La domanda davanti a questi prodotti è sempre quella: possibile che a Hollywood non si riesca a pensare altro che a fare remake spesso, per non dire sempre, inutili?
Martedì, 1/12/20 ALLE ORE 22:50 22:50 su Rai Movie
Dusso: Film davvero gradevole e godibilissimo che fa molto divertire. Merito di una sceneggiatura buona anche se nel secondo tempo si perde un po'. Ottima Uma Thurman, molto carismatico il suo personaggio, azzeccata l'ambientazione newyorkese. Gli effetti speciali sono ben fatti. Insomma, una buona commedia.
Deepred89: Splendido e sfaccettatissimo ritratto di signora sviscerato tramite un intreccio da mistery di quartiere che si fa revenge dai tocchi quasi almodovariani. Imprevedibile e mai banale, psicologicamente finissimo, perfettamente bilanciato tra glacialità, ironia e impennate nel torbido. Notevole la Huppert, sempre con l'espressione giusta al momento giusto. Qualche parentesi tirata per le lunghe nel primo tempo, riscattata dal notevole colpo di coda rivelatore, che risolve con classe certi piccoli dettagli rimasti in sospeso.
MEMORABILE: L'ultima sorpresa, sotto le righe, quasi eastwoodiana, mentre le statue vengono riposte nel camion.
Redeyes: Ad anni dal notevole Philadelphia si torna a trattare un tema scomodo e doloroso come l'AIDS e per quanto appaia come una bestemmia, lo si fa con un piglio più convincente e meno "artificio". Impressionante la prova del poliedrico McConaughey: mai teatrale, mai superfluo, al suo fianco un Leto a suo agio con droghe e disperazione e una Gardner finalmente convincente. Il film scorre, colpendo a più riprese lo spettatore ma senza indugiare in patetismi a buon mercato o storielle d'amore inverosimili. Eccellente.
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 02:50 02:50 su Rai Movie
B. Legnani: Piacevole commedia, cui avrebbe giovato maggior concisione. Un ritmo non elevato causa cadute di attenzione nelle prolisse fantasie di Tognazzi (che le riprenderà nel suo mediocre Cattivi pensieri), ma sùbito dopo il film riprende quota, grazie anche a una cast di livello elevatissimo e ad una regìa di alto rango. Il meccanismo "se tradisco io, devo pensare che lo faccia lei" è infallibile, perché diverte e rende partecipi. **½ abbondante...
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 03:05 03:05 su Rete 4
Pigro: Non è solo la storia di Act Up! e Tag, che per 10 anni dal 1987 hanno costretto governo e case farmaceutiche, con le loro azioni (tra cui quella spettacolare della coperta di fronte alla Casa Bianca), a dare una diversa agenda per l’Aids. È soprattutto la dimostrazione di come una poderosa onda d’urto di attivisti può cambiare le sorti imposte dal potere e ridare vita ai morituri. Interviste e tantissimi filmati di repertorio, anche delicati (con i conflitti intestini), informano, fanno capire e riescono a trasmettere forti emozioni.
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Caesars: Buona ricostruzione da parte di Giuliano Montaldo del celebre caso di Sacco e Vanzetti, sorretta dalla recitazione degna di plauso sia di Cucciolla che di Volontè. Non si tratta di grandissimo cinema ma di un'opera più che degna che merita di essere conosciuta anche per il suo valore di impegno civile. Consigliato a tutti coloro che vogliono conoscere una delle pagine più indegne della storia americana.
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 06:55 06:55 su Rai Movie
Caesars: Deludente. Peccato perché il cast attoriale è di tutto rispetto e l'impegno a livello produttivo è assai elevato, ma il risultato finale è ben inferiore a quanto ci si possa aspettare. L'inizio è anche abbastanza convincente ma ben presto la situazione si fa statica e ripetitiva, con scene tirate troppo per le lunghe. Rimane la buona prova dei protagonisti, una cura realizzativa davvero encomiabile e, soprattutto, la bellezza della Antonelli: veramente mozzafiato.
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 09:15 09:15 su Cine 34
B. Legnani: Incredibile simil-tarzan di indescrivibili sciatteria e mancanza di logica, come si capisce sin dall'evasione iniziale, una delle cose più assurde mai viste in un film. Il reiterato inserimento nella vicenda di scene palesemente di repertorio (cascate, animali selvaggi eccetera) rende il tutto surreale, ma anche l'azione reale ha buchi paurosi. Nel miserrimo contesto si vedono la signorilità di Vargas e Dottesio. La bella è Gisela Hahn. Non riesco a immaginare ove sia stato proiettato: cinemini parrocchiali di arretratissime zone montane?
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 14:10 14:10 su Rai Movie
Guru: Un vecchio mandriano si arrende alle capacità del figlio artista e molla tutto ciò che sino ad allora aveva amato: la terra. Ma la realtà è ben diversa e il ragazzo si troverà di fronte alla “vendetta”. Armonioso e con buona sceneggiatura, il film crea una apprezzabile complicità tra gli interpreti. E’ anche un valido thriller, con colpi di scena degni di un giallo! Dimenticavo... il saper disegnare è fondamentale, per questo film.
Saintgifts: Un film su cui pesano molto i commenti a posteriori (anche se le polemiche negli Usa cominciarono subito dopo l'uscita). Successivamente, alcune ottime opere che hanno raccontato il conflitto in Vietnam in modo più obiettivo hanno dato il colpo di grazia a prodotti come questo. È senz'altro un film di guerra vecchio stampo, per certi versi assomiglia ai western (prima dello spartiacque Soldato blu) che ci dicevano senza mezze misure come i bianchi erano buoni e gli indiani cattivi; e anche li c'era John Wayne. Film mediocre e politicamente molto discutibile.
MEMORABILE: Il modo in cui viene recuperato, dall'aereo, il generale vietcong.
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 17:30 17:30 su Rai Movie
Alex1988: Tardo spaghetti western, genere, all'uscita del film, ormai diventato ripetitivo (questo film ne è la prova). Però, anche se sono presenti tutti gli argomenti tipici del genere (cacciatori di taglie interessati soltanto al denaro, amore, vendetta ecc.) e si nota la povertà di mezzi, il film è diretto con mestiere e si segue volentieri. Nulla di eccelso, va da sé.
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 19:40 19:40 su Rai Movie
Rambo90: Tra i film dell'ultimo periodo della coppia è uno dei più simpatici. Funzionano sia il ritmo sia l'innesto delle vecchie gag su una trama piuttosto nuova; in particolare la prima parte, con la scoperta delle varie invenzioni e i disastri che ne conseguono. Inoltre i due appaiono più convinti rispetto a opere coeve come Maestri di ballo. Bene anche i comprimari e la messa in scena curata.
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 20:50 20:50 su Cine 34
Galbo: Commedia di Paolo Genovese dallo spunto decisamente originale; anche l'andamento non è male anche se compare qua e là qualche incongruenza di troppo nella sceneggiatura e l'ambiente in cui i personaggi si muovono è eccessivamente patinato. Al di là di tali limiti, il film è divertente e si avvale di un cast decisamente affiatato nel quale spicca positivamente la sopresa di Ricky Memphis in un ruolo per lui inedito ma interpretato con grande bravura.
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Galbo: James Cameron rilegge il mito di 007 ingaggiando sulla carta l'attore più improbabile nel ruolo; a sorpresa il risultato è un film volutamente sopra le righe che risulta molto divertente e godibile; parte del merito va proprio al protagonista, che si prende bonariamente in giro e fornisce (dopo quelle del terminator) la sua migliore interpretazione; ottima anche la prova della Curtis. Il film inoltre è un action realizzato in modo impeccabile con alcune ottime sequenze (vedi l'inseguimento sul ponte).
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Giùan: La qualità più intrigante e persin tenera (utilizzerò una terminologia non esattamente "critica") che si riscontra durante la visione è lo scoprirsi a fare il tifo per un film che in alcuni momenti pare barcollare, cedere, avere un fulcro fragile e che invece tiene, si rialza con cuore e acciaio e va. Il collante sta nella coerente sincerità con la quale Mainetti dirige il suo "robottino", una buona fede in grado di superare ostacoli e buche di percorso. Nota di merito per l'intero cast, con Marinelli che Ledgereggia con destrezza. Noi restiamo tutti con te.
MEMORABILE: Il tuffo nel Tevere; "A Hiroshi"; Marinelli che si esibisce in Un emozione da poco; "...e poi era Buona Domenica".
Ira72: Considerando che il film è ispirato a una storia, ma soprattutto a una casa, vera... ci si aspettano fuoco e fiamme o perlomeno brividi. E quindi si sta lì, per tutta la durata del film, in attesa di qualche guizzo, un minimo di inquietudine o qualunque emozione degna di un horror. Invece no. Le uniche, brevissime scene, che destano dal torpore sono quelle del trailer. Il resto è ben confezionato, con un cast di tutto rispetto. Ma. Non succede nulla, se non qualche prevedibile spauracchio che, essendo appunto prevedibile, diventa quasi noioso.
Rambo90: Non uno dei più riusciti con Chan, per colpa di una delle storie più mal scritte e ridicole della sua carriera. Tutto è un pretesto per piazzare combattimenti e inseguimenti pericolosi, girati bene e spettacolari ma che da soli non riescono a rendere il film appassionante. La prima parte regge meglio, la seconda (con tutta la noiosa gara finale) affonda.
Zender: La New York del 1940 vissuta prevalentemente in interni, resa soffice da musiche e fotografia, confortevole dagli arredamenti d'epoca. La abita un Allen in modalità Va' e uccidi; ancora brillante, specialmente nei duetti a doppio sesso (sensazionale la fredda Hunt, più stereotipata la femme fatale Theron), investiga ignaro su se stesso infilando con apparente svogliatezza gag qua e là esilaranti. Magari non memorabile è però l'ennesimo dolce, friabile mattone di una parete “leggera” sì, ma inscalfibile.
MEMORABILE: Il banjo che attacca nei momenti di "possessione" ipnotica.
Il Gobbo: Una tizia è rapita da una sadica cui ha soffiato il ganzo, e che si vendica esibendola nel suo night/bordello di lusso con consumazione + orgia; un'altra va in vacanza e scopre il sesso. Dice, e che c'entrano? Sono sorelle... Franco svogliato fa e pluribus unum, ma il troncone sentimentale è deprimente e l'altro, più caratteristico, si salva per qualche scena nel night (luogo archetipico di Tio Jess). Ma il complesso è bruttarello e noiosissimo. Pseudonimo monouso.
Mercoledì, 2/12/20 ALLE ORE 23:10 23:10 su Cine 34
Markus: Sullo sfondo di un'anonima città (volutamente celata) e dell'Italia sciagurata dei giorni nostri, in questo film seguiamo varie storie d’umanità che s’incrociano intrattenendo con leggerezza, ma anche con intelligenza. Soldini approfitta del talento degli attori per servirci dialoghi felici scanditi da buoni tempi (trascendendo talune volte nella macchietta, che tuttavia è perdonabile sotto il profilo dello spettacolo). Quello che colpisce è ormai un sempre più bravo Mastandrea.
Rambo90: Jackie Chan (che si chiama così anche nel film) si reca in Corea per salutare il padre morente mai conosciuto, ma questi in punto di morte lo infila in un pasticcio fatto di oppio, spie e signori della droga. Inizio intrigante, che si trasforma presto in una lunga serie di inseguimenti e risse che non lasciano il tempo di caratterizzare bene i personaggi, tutti anonimi (compreso il protagonista). Comunque il ritmo è svelto e l'insieme sufficientemente spettacolare da divertire. Jackie si esibisce in un stunt finale davvero notevole.
Gestarsh99: Pur non vantando la secca esemplarità di Roma a mano armata o Milano odia, questo film dello specialista Lenzi riesce in ogni modo ad intrattenere vigorosamente, in primis grazie alla "colorita" esuberanza del bravo Milian, che qui esordisce nei panni del personaggio che l'ha reso più celebre in Italia, lo sboccatissimo e pittoresco borgataro romano Er Monnezza, gagliardo saltimbanco dal cuore d'oro in mezzo a una schiera impressionante di facciacce da galera. La piccola Melandri, altrove vittima sacrificale di rapine e rapimenti dagli esiti sempre infausti, almeno stavolta salva le penne.
MEMORABILE: La buggeratura finale regalata da Milian al trafelato Cassinelli...
Taxius: Commedia leggera con protagoniste madre e figlia esperte truffatrici di uomini sciocchi, in questo caso il povero Ray Liotta. La storia è molto divertente, per quanto semplice, ed è sorretta da un cast di notevole livello (una su tutte la Weaver, senza dimenticare la bellissima Hewitt). La parte centrale, quella con Hackman, è forse la meno divertente, ma non per questo risulta noiosa. Film poco impegnativo e leggero, adatto per una serata rilassante.
B. Legnani: Molto curioso, interessante. Pellicola di grandissime facce (Citti, Proietti, le due Melato, Tognazzi, Croccolo, Stoppa, Placido...) che rende quasi credibile la Foster che parla in romanesco. A un certo punto si vede, attraverso un buco nel casotto, pure Franca Scagnetti! Se il mattatore, dovendo scegliere, è un fantastico Paolo Stoppa, la parte meno riuscita è quella con la Deneuve (in una scena girata alla Fonti del Clitunno). Bella la parte del sogno. Quasi un buon film.
Cotola: Classico film fatto per non far capire niente a nessuno al fine di poterlo poi così spacciare per una pellicola d’autore. In realtà le cose stanno in maniera del tutto diversa: trattasi, infatti, di un “pasticcio” indigeribile a base di sesso e psicanalisi (Bellocchio si è ispirato ancora una volta alle teorie dello psichiatra Massimo Fagioli) che non coinvolge minimamente lo spettatore ma anzi lo annoia mortalmente. Se lo visionerete lo farete a vostro rischio e pericolo. Come si dice: uomo avvisato…
B. Legnani: Invecchiato, eccessivo. Costruito sulle pulzelle (vince la Giorgi), lascia un che di approssimativo, calcando troppo dove non c'era bisogno. Calderone, già assistente di Bertolucci, a un anno dall'uscita di Ultimo tango, non resiste alla libidine di mettere in scena, dopo un quarto d'ora di film, titoli compresi, una scopata fra due (quasi) sconosciuti. Dialoghi stereotipati ("Avremmo tutti bisogno di un po' di riposo" è presente in migliaia di film: meno male che qui lo dice Ferzetti, il che rende la cosa perfino plausibile).
Galbo: Produzione spionistica italiana diretta da Sergio Corbucci, che si rifà al tradizionale corollario narrativo del genere, con tanto di furto di microfilms e fughe rocambolesche. La vicenda avviene sullo sfondo di un'Atene assai suggestiva ma il film fa fatica a "carburare", non appassiona quasi mai e si dimentica in fretta. Passabile ma non esaltante la prova degli attori.
Galbo: L'epica di crociati ha trovato in Ridley Scott il suo narratore migliore, anche se Le Crociate (ingiustamente snobbato da critica e pubblico) è un film certo non perfetto. Il limite maggiore è la scelta di Orlando Bloom come protagonista: l'attore ce la mette tutta,ma non ha il carisma adeguato per il personaggio. Per il resto siamo di fronte ad un film ottimamente realizzato (le scene di battaglia sono splendide) con una bellissima fotografia ed una regia superlativa. Una delle "chicche" del film è la presenza di Norton, del quale non si vede mai il volto.
Parsifal68: Western confusionario e zeppo di luoghi comuni che dimostra la scarsa predisposizione del cinema francese nella produzione di film del genere. Non bastano due mostri sacri come Quinn e Bronson a salvare una pellicola stanca e noiosa, nella quale solo pochi spunti sono apprezzabili. Azzeccata invece la location che ben riproduce la frontiera messicana.
Markus: Storie d'amore e d'amicizia a Londra raccontate attraverso le maglie di un gruppo di trentenni stressati dai classici tormenti di chi vorrebbe ma non sempre può e via dicendo. Lo spaccato di vita - se così si può dire - offerto dalla regia di Sam Miller non è dei più entusiasmanti: ci si limita a raccontare vicende umane d'ordinaria amministrazione, con qualche stiracchiata ma talvolta funzionale introspezione psicologica. Il buon ritmo e una certa cura nei dialoghi e nella fotografia in parte risollevano le sorti di un prodotto paratelevisivo di non grande spessore.
Giovedì, 3/12/20 ALLE ORE 20:55 20:55 su Italia 2
Herrkinski: I titoli di testa facevano ben sperare: fotografia sgranata e sporca, score alla Goblin, sinistre immagini di manichini... Purtroppo però, da quando il film vero e proprio inizia, ci si rende ben presto conto che ci troviamo di fronte a un classico horror moderno, con tutti i limiti del caso. L'idea di fondo non è neanche male e di sicuro le marionette incutono sempre una certa angoscia, ma lo svolgimento ricorda tanto gli horror orientali alla The Ring che hanno proliferato negli ultimi anni, e il ritmo lascia a desiderare. Peccato.
Herrkinski: Un eccellente Pearlman nel ruolo di un vecchio e saggio killer professionista in un mix tra crime-movie e thriller non privo di lievi spunti umoristici e parentesi agrodolci, a disegnare un profilo ben fatto del personaggio Asher e di chi lo circonda. Svariate le similitudini con Carlito's way a livello di script ma stilisticamente siamo ben lontani; qui mancano il pathos drammatico e la durezza (pur non rinunciando ad alcune scene di violenza) e siamo maggiormente in territori noir. Nel complesso un film un po' piacione ma altresì gradevole.
Rambo90: Filmetto senza spessore, tutto giocato sull'inedita coppia Vitti-Celentano, tra l'altro non troppo affiatata. Valgono di più i loro assoli che i duetti (in particolare Celentano riesce a strappare qualche risata con alcune battute non-sense). Molto meglio Carotenuto, naturale e simpatico come sempre. La regia di Rossi è fiacca, ma se non altro riesce nella scelta delle location. Mediocre.
Taxius: Un chirurgo plastico per vendicarsi del killer che ha ucciso il fratello decide di rapirlo e fargli l'operazione trasformandolo in donna; poi si scatenerà la contro-vendetta. Idea originale ma gestita piuttosto male da una regia non all'altezza che lascia poco spazio all'azione. Pessimo il trucco della Rodridguez in versione uomo... un po' di barba finta e una voce artefatta non sono sufficienti a renderla un uomo credibile. Qualche scena di nudo integrale della protagonista non basta per rendere interessante questa pellicola.
Giovedì, 3/12/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Caesars: Siamo giunti al quarto episodio e quindi al quarto anno della scuola di maghi di Hogwarts. I protagonisti stanno crescendo e quindi incominciano a manifestarsi i primi problemi legati all'adolescenza che contribuiscono a spezzare l'atmosfera sempre più cupa della nrrazione. Ancora un cambio di regista: questa volta è il turno dell'inglese Mike Newell che se la cava egregiamente. La saga continua a crescere e diventa sempre più minacciosa per il giovane protagonista. Non male.
Lucius: La ricostruzione storica così come la fotografia sono degne di nota. I due protagonisti sono calati nei rispettivi ruoli che è una meraviglia. Si avverte la loro complicità che travalica l'amicizia. La regia è avvincente. Una pellicola sorprendente fatta di tanti elementi: azione, sangue, natura incontaminata, valori, eroismo. Alcune sfaccettature aiutano a comprendere bene certe dinamiche nei rapporti tra commilitoni e schiavi nella vita nell'antica Roma. La sceneggiatura risulta coinvolgente. Un' opera emozionale. Ipnotico.
Galbo: Trasposizione cinematografica di una famosa serie televisiva americana, The Green Hornet ha per protagonista l'ennesimo supereroe che stavolta si finge cattivo ma è in realtà dalla parte della legge. Il talentuoso Michel Gondry lascia da parte la sua personalità (che pure ci ha dato film di buon livello) ed esegue il compitino affidatogli con solerzia ma senza grandi sprazzi creativi. Ne risulta un film anonimo (anche per colpa di un protagonista incolore come Seth Rogen) rigorosamente destinato agli appassionati del genere.
Pinhead80: Jamie Foxx è un ladro da quattro soldi che non riesce a rubare nemmeno dei gamberoni. Suo malgrado verrà coinvolto in un gioco pericoloso da un investigatore senza scrupoli che lo userà come esca. Non c'è un attimo di tregua in questo film, sia per l'azione, sia per la parlantina a raffica di mitra del protagonista. L'opera è ottima perché il personaggio principale viene ben approfondito ed esce fuori la brava persona che cerca di arrangiarsi dopo un'infanzia difficile. Superlativo il cattivo interpretato da Doug Hutchison.
Giovedì, 3/12/20 ALLE ORE 23:10 23:10 su Rai Movie
Gabrius79: Una commedia francese dai toni a volte briosi e a volte fin troppo zuccherosi che racconta le vicissitudini di una famiglia di sordomuti a eccezione della figlia (che è un po' l'asse portante del film). Può far commuovere in alcuni momenti perché spesso viene toccata la corda dei sentimenti. Peccato che a volte il film rallenti e ceda spazio alla noia.
Rambo90: Divertente commedia di Corbucci che sfrutta in parte i temi e lo stile della Stangata (pure se con molta meno originalità nei colpi di scena). La coppia Quinn-Celentano, per quanto stranissima, funziona e dà vita a duetti davvero spassosi; insieme a loro ci sono poi una bellissima Corinne Clery e una sempre brava Capucine, nonchè uno stuolo enorme di caratteristi (tra cui spicca Borgese). In definitiva un film godibile, non eccelso ma sicuramente buono. Simpatica la colonna sonora di Luttazzi.
B. Legnani: Pur facendo la tara dei decenni passati, è un banale fumetto dal capolavoro del Tasso, con il rinforzo di trame d'amore. Personaggi ridotti a macchiette, scene di battaglia e snodi narrativi risibili. Cast eterogeneo con, fra gli altri, il sempre deludente Rabal, un'efficacissima Canale, una Koscina che si stenta a vedere nei anni della guerriera, mentre Tamberlani è un buffo, ma perfetto, Pietro l'Eremita. Surreale l'[ab]uso dell'EUR per gli esterni di Gerusalemme... Qua e là si salvano alcune immagini, forse costruite sulla base di noti dipinti (come alcune fasi delle esequie di Dudone).
Kanon: Rien a faire. Nulla può l'improbabile coppia di stelle cadenti Andrews-Mastroianni dinanzi a simili po(r)chade. Un prêt-à-porter dei clichés: l'italiano gran viveur, guicciardinesco latin lover (inde)fesso tra ma(s)chi(li)smo e mammismo e l'inglesina self control, pragmatica ed algida da tè delle cinque. Svaporata farsetta di trombati che finiranno... ci siam capiti. Sullo sfondo aleggia una torre Eiffel che assume - alla luce di tutto questo - inquietanti simbolismi fallocratici. Champagne annacquato. Prosit!
MEMORABILE: Mastroianni che spara un rutto in faccia alla Andrews.
Rambo90: Robusto film bellico come se ne facevano una volta: messa in scena grandiosa, scene di battaglia realistiche e spettacolari, grande colonna sonora. Seppure un po' lungo il non annoia, anzi avvince, anche grazie alle belle interpretazioni di un cast particolarmente ricco: Shaw è un nazista maniaco credibilissimo, Savalas regala qualche momento ironico, Fonda e Ryan di classe come sempre. Da non perdere.
Gestarsh99: Impressionante come il vecchio Eastwood non ne stia sbagliando più una, in questi ultimi 10 anni. La sua cifra stilistica improntata al classicismo più scorrevole e sobrio, le figure e gli argomenti trattati riescono a mettere lo spettatore sempre a suo agio. Di nuovo un personaggio razzista, solitario, scontroso, misantropo, insoddisfatto del modello odierno di famiglia e poco fiducioso nella validità delle soluzioni prospettate dalla chiesa; nuovamente i temi dell'adolescenza difficile, del riscatto da un rimorso oscuro e mai elaborato, della scelta volontaria della propria morte; di nuovo un film dolorosamente anti-moderno.
MEMORABILE: Le continue smorfie di disprezzo di Eastwood.
Venerdì, 4/12/20 ALLE ORE 20:55 20:55 su Italia 2
Pigro: Ragni diventati giganti per colpa della radioattività invadono una cittadina americana seminando la distruzione. Divertito omaggio ai b-movie degli anni 50 con improbabili insettoni in libera uscita, il film cerca di riprendere quel clima e contemporaneamente lo rilegge ironicamente, immergendosi in un frullato di fantascienza, terrore, splatter e comicità. Il mix non riesce perfettamente, nonostante la partecipata adesione degli attori e il rigore folle della storia, ma regala qua e là qualche spunto simpatico.
Buiomega71: Spacciato come sequel di Histoire d'O, in realtà è una nuova versione tratta dal romanzo della Reage. Purtroppo sono lontane anni luce le raffinatezze bdsm di Jaeckin e le perversioni in salsa kitsh di Rochat. Patinato, indolore, incolore, fiacco, sembra un prodotto sfornato da Playboy, con pessima fotografia flou e una regia paratelevisiva. Non bastano alcune scudisciate, atmosfere sadomasochistiche e una parata di splendide modelle ignude per sollevare questo inutile "remake" dalla noia e dalla mediocrità. Plastico sesso soft da seconda serata.
MEMORABILE: Il castello di Sir Stephen; Le prodezze lesbo; La bellezza e il fondo schiena della Ciardi; Le frustate con atmosfere da horror di serie Z.
Venerdì, 4/12/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Galbo: I registi hanno il merito di rendere bene il clima “settantiano” pervaso da una discriminazione sportiva nei confronti degli atleti di sesso femminile, portando alla notorietà una vicenda non conosciutissima, se non dagli estimatori dello sport in questione. I due attori sono credibili e il film, anche nelle sequenze sportive, ben realizzato. Peccato che i caratteri dei personaggi vengano resi in modo troppo stereotipato e il film scorra in modo prevedibile, senza momenti di grande personalità.
Galbo: Bravo musicista, Holland ha sempre sacrificato il proprio talento a causa delle necessità economiche ma è stato molto amato dai suoi studenti. Fa parte della nobile categoria dei film pedagogici (il cui esempio più illustre rimane L'attimo fuggente) questo diretto da Stephen Herek. Personaggi monodimensionali e sceneggiatura furbamente "tarata" sulla commozione dello spettatore. Eppure si fa vedere grazie alla performance di un Richard Dreyfuss in grande forma e alla bella colonna sonora. Finale d'effetto.
Rambo90: Un ex crociato difende un bambino cinese, futuro imperatore e la sorella dalla ferocia del fratello più grande. Un film che vorrebbe essere epico ma fallisce sotto tutti i punti di vista. La storia è banale e il ritmo troppo lento, la regia dell'esordiente Powell riesce bene nei combattimenti ma scade nei dialoghi e nella messa in scena generale. La recitazione è il colpo di grazia: se Christensen se la cavicchia, Cage esagera con smorfie e urli, rendendo ridicola ogni sua inquadratura. Evitabile.
Gestarsh99: Ultimo bagliore del crepuscolo per Dirty Harry, giunto al terminal della sua marcia bonificante sul pantano delinquenziale di San Francisco. Pistolettate in pieno viso e micro-machines esplosive in questo epilogo autoironico e metacinematograficamente engagé: accattivante nell'appiccar fuochi polemici contro la mediatizzazione della violenza al cinema e in tv; godibilmente spregiudicato nell'arpionar mentecattaggini interattive di un doppelganger a vizi privati e pubbliche manie di divi e primedonne dell'horror-stardom. Impareggiabile il cabotinage di Carrey nel videoclippaccio rock.
MEMORABILE: L'esagitato inseguimento tra l'auto civetta di Callaghan e la mini-Corvette radiocomandata; Il videoclip "esorcistico-guns&rosian-alicecooperiano"...
Venerdì, 4/12/20 ALLE ORE 23:15 23:15 su Rai Movie
Caesars: Il film può vantare una cura formale veramente notevole e una prova attoriale molto buona (a mio giudizio Mara una spanna sopra Blanchett, anche aiutata dal ruolo). Purtroppo però il resto non viaggia allo stesso livello, a cominciare da una sceneggiatura non eccessivamente intrigante (tratta da un romanzo della grande Highsmith) e ritmi eccessivamente lenti (una mezz'oretta in meno avrebbe giovato). Insomma, un discreto film a cui manca qualcosa per diventare buono.
Galbo: Film di Ang Lee dedicato all'incomunicabilità nei rapporti familiari. Ambientato in un gelido inverno in una cittadina del Connecticut, ha per protagonista una famiglia della borghesia benestante in cui si assiste ad un progressivo deterioramento dei rapporti e nel quale la tempesa del titolo avrà un valore catartico. Tratto da un romanzo dell'autore Ricky Moody, il film ha una buona sceneggiatura con dialoghi spesso taglienti ma crudelmente efficaci ed è interpretato, quasi come una piece teatrale da un gruppo di ottimi attori tra cui Kline.
Caesars: Anche se penso che ogni film di Cronenberg meriti di essere visto, devo dire che questa sua ultima fatica non convince troppo. Il regista canadese vuol fornirci un quadro dissacratorio dello star system hollywoodiano, ma lo fa senza grande inventiva, affidandosi a una sceneggiatura abbastanza debole. Gli attori funzionano bene e in parte risollevano il risultato finale.
Homesick: Pur molto al di sotto degli esiti raggiunti con le atmosfere allusive e inquietanti de Il bacio della pantera – qui affievolite dalla tendenza al melodrammatico -, la premiata ditta Lewton-Toruneur continua ad esplorare il lato oscuro della realtà, che si manifesta nel dualismo tra ragione e superstizione e tra bellezza e corruzione dell’animo. La fotografia fonde luci ed ombre con rara maestria, dipingendo sequenze memorabili come l’incontro con la catatonica nella torre, la camminata notturna, l’epifania dello zombie nero e tutto il rituale voodoo.
MEMORABILE: La camminata notturna con la donna catatonica; Il rituale con la bambolina voodoo.
Caesars: All'epoca un film che "rompeva" col cinema classico (probabilmente per la prima volta un personaggio si volta verso la macchina da presa per parlare col pubblico), visto oggi però non ha più l'effetto dirompente di allora. Godard mostra di saper muovere molto bene la mdp, Belmondo recita benissimo e Jean Seberg è veramente splendida, ma la trama non entusiasma e certi sperimentalismi sembrano un po' fini a se stessi. Più importante che bello, merita comunque la visione. **!
Gestarsh99: Il prototipo dei Pierini-fake ha i connotati scarsi del brevilineo Esposito, mini-Rascel sboccato e malefico, in un ruolo ben lontano dalla focalità del suo immediato ispiratore. L'inventario del film pare invece svaccarsi tra carab(b)inieri da barzelletta e macchiettismo vernacolare centrosudista: Terzo fa il maresciallo tartaglione, Adriana Russo la ciociara molto Lollo-ma-tutt'altro-che-frigida, Ciardo l'apulo-saudita dal gergo incomprensibile e Ghiani, ça va sans dire, il "sardo di comprendonio". Tra mega-peti, archeo-battute e fredduracce ibernanti, ogni tanto una risata di pietà scappa.
MEMORABILE: Nino Terzo che esclama: "Attenzione: ho bisogno un tappo!" (sic!); Ghiani che prova a potare l'acqua del rubinetto con le cesoie...
Daniela: Nel 1917 nella campagna inglese, due bambine scattano alcune fotografie che mostrano esserini volanti... si tratta di fate?
Il fatto suscita l'interesse di chi ritiene si possa dimostrarne l'esistenza in modo scientifico, ma anche comprensibile scetticismo. Film che si ispira ad un vero dibattito che vide coinvolti fra gli altri Houdini (Keitel) e Arthur Conan Doyle (O'Toole), ma si schiera sin dall'inizio dalla parte della fantasia, senza però farne abbastanza uso nella regia, corretta ma piatta, inamidata, senza guizzi.
Galbo: Il regista Gary Felder autore dell'originale e riuscito Cosa fare a Denver quando sei morto torna con questo thriller di stampo decisamente convenzionale ma non privo di un certo fascino, affidato sopratutto alla carismatica figura di Morgan Freeman del panni del criminologo Cross a cui fa da contraltare la brava coprotagonista Judd. Per il resto il film si traduce nella solita caccia al serial killer di turno con alcuni momenti ben realizzati ma che devono molto a pellicole precedenti, in primis Il silenzio degli innocenti. Discreto
Herrkinski: Dietro il titolo fuorviante si cela un dramma borghese ambientato nel ventennio fascista, ben risolto con una generica location rurale e vestiti d'epoca; interessante il cast, su cui troneggia un Leroy nel ruolo di ripugnante gerarca e padre-padrone, nonché la sempre affascinante Dionisio. Le scene dedicate al pubblico softcore sono invero brevi e del tutto trascurabili, più atte a mostrare qualche nudo che altro; il film viaggia sui binari del dramma familiare e non rinuncia a qualche crudezza, come nel bel finale. Non così male, dopotutto...
Homesick: Le potenzialità umoristiche insiste nel primo capitolo si sviluppano in un auto-rifacimento demenziale su cui verrà eretto il sequel dallo stesso registro L’armata delle tenebre. L’ipercinetica steadycam orchestra un ludico circo degli orrori - soggettive rombanti, cadaveri ricomposti e danzanti, oggetti che prendono vita per macabri stacchetti slapstick, mostri linguacciuti, fiumane di sangue - in cui Bruce Campbell, armato di fucile e motosega, recita clownesco e divertito in quello che, a conti fatti, è una sorta di fumettistico one-man show: come dimenticare i suoi guai con la mano ribelle?
MEMORABILE: Campbell che dà la caccia alla sua mano mozzata ribelle e dispettosa: una sequenza degna dei cartoni di Hanna e Barbera!
Pigro: Massacri, fuga e detenzione di una coppia di efferati pluriomicidi, raccontati freneticamente in un iperbolico frullato di sangue e tv, in altre parole ciò che per Stone caratterizza il degrado della società americana: violenza e stupidità. Ma se la prima parte, con una notevole partitura da videoclip tra realtà sogno e trasfigurazione della violenza in chiave tv, è potente e sorprendente, la seconda rotola nella retorica, sia nello stile che nei contenuti che girano a vuoto in una satira vieta e stucchevole.
Sabato, 5/12/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Galbo: Un cuoco perde il lavoro perchè non sa leggere e scrivere; sarà aiutato da un'operaia vedova della quale si innamorerà. Bel film diretto da Martin Ritt che ha il merito di affrontare un tema insolito per il cinema hollywoodiano, l'analfabetismo, vera e propria piaga sociale di dimensioni insospettate. Il film affronta il problema con incisività ma anche con molto pudore grazie ai due grandi attori impiegati che offrono un'ottima recitazione senza clamori ma piuttosto su toni lievi e discreti. Regia diligente
Sabato, 5/12/20 ALLE ORE 21:15 21:15 su Rai Storia
Caesars: Pur trattandosi di un tipico melodramma in pieno stile Anni Cinquanta, la pellicola è ben diretta e altrettanto ben interpretata da Pietro Germi, riuscendo così ad essere superiore a molti prodotti simili girati in quel periodo. Da segnalare anche il giovanissimo Edoardo Nevola, che riesce a non risultare stucchevole, cosa assai rara nei ragazzini del nostro cinema. Anche gli altri interpreti si fanno apprezzare, mentre Sylva Koscina colpisce anche per la sua folgorante bellezza. Un film che merita la visione.
Trivex: Siamo dalle parti del capolavoro assoluto, per questa "genialata" emozionale non soltanto per bambini. Grandissima idea praticata benissimo, attraverso un'animazione d'eccellenza e un ritmo quasi sempre elevato. Resta un po' complicato per i più piccini e per questo per gli "under 7" è necessario l'accompagnamento dei genitori, onde evitare prolungati momenti d'incomprensione e forse di noia. Ci si emoziona e forse gli occhi, per taluni, potrebbero pure diventare umidicci (sempre a causa di queste "benedette" emozioni di noi fortunati esseri umani).
Saintgifts: Tratto dal famoso romanzo di Mark Twain, del quale però non riesce a rappresentare la parte più interessante (la vita e le usanze degli Stati del sud prima della guerra di secessione) se non in piccola parte e superficialmente. Nella trascrizione cinematografica viene anche omessa la presenza di Tom Sawyer e ci si concentra sulle figure di Huck e Jim (il campione di pugilato Archie Moore, che se la cava anche come attore), lo schiavo nero. Discutibile anche la scelta del protagonista, troppo bambino e troppo a modo. Presenza anche del grande Buster Keaton.
Caesars: Western all'italiana, girato quando il genere stava morendo, appartenente al sottogenere comico. La parte più divertente di tutto il film si ha in all'inizio, quando la moglie di Eli Wallach gli fa una filippica interminabile nella quale inserisce i titoli (e qualche nome di regista) di molti spaghetti western. Gli attori sono bravi, soprattutto Gemma e Milian, ma quest'ultimo per tutto il film sfoggia una nenia lamentosa che stufa presto. Quasi un remake in chiave parodistica di Sole rosso.
Gestarsh99: Si "ricomincia da capo" in questo piccolo fantadramma canadese, insolitamente ambientato in un centro di recupero per tossicodipendenti. Tre i personaggi coinvolti nel time-loop, prigionieri di un ciclico mercoledì in perenne azzeramento e ripartenza. Diverrà per loro un incubo senza uscita al limite dell'autoannientamento, fra deliri di onnipotenza e messa in pratica di ogni nefandezza criminale. Le situazioni non sono granché interessanti e si procede per ridondanze, con l'esortazione ultima ad assumersi responsabilità importanti superando i blocchi mentali per decisioni nette e coraggiose.
Domenica, 6/12/20 ALLE ORE 00:45 00:45 su Rai Movie
Ruber: Sinise dirige un "Thelma & Louise" in versione maschile con una sceneggiatura dotata di buon ritmo ma che purtroppo vede un cast mal assortito: il duo Gere/Anderson è nella parte di due fratelli tra loro diversi che al fallimento della fattoria di proprietà risponderanno in maniera dura e scappando da una parte all'altra del paese e immergendosi in un vortice di problemi. La storia può sembrare un po' scontata, ma ha dalla sua un ritmo incalzante e buoni dialoghi. Sinise si rifarà con Uomini e topi.
MEMORABILE: Una giovane Helene Hunt in un piccolo cameo; Frank al fratello: "E non riuscivo a venire via prima ero proprio al limite"... a letto con una donna.
Domenica, 6/12/20 ALLE ORE 02:20 02:20 su Italia 1
Cotola: Era prevedibile che il romanzo di Raspe fosse congeniale a Gilliam. Ne è, infatti,
venuto fuori una pellicola molto bella e decisamente riuscita dal punto di vista visivo in cui il regista, coadiuvato da un cast tecnico di prima grandezza (Ferretti
alle scenografie, Rotunno alla fotografia, Pescucci ai costumi), mostra tutto il suo
estro visionario. Meno bene la sceneggiatura che non funziona del tutto, ma alla fine
il risultato è una gioia per gli occhi tutta da gustare.
Giùan: Esempio di film che non va da nessuna parte e che fa nutrir seri dubbi sul fatto che chi l'ha girato sapesse dove voleva andar a parare. Ayer, sceneggiatore del bellissimo Training day, si fa prender la mano in cabina di regia e corre dietro i suoi personaggi senza apparente filo logico. Così vediamo susseguirsi a stretto giro di posta sindromi post guerra del golfo, reminiscenze da Angeli con la faccia sporca, tentativi scorsesiani di redenzioni autopunitive. Bale ci crede fino a metterci i suoi soldi, ma la sensazione è di un marcio troppo patinato.
Caesars: Commedia brillante, con trama non molto originale in verità, che vede George Segal intraprendere una relazione extraconiugale con Glenda Jackson, con tutte le complicazioni che ne seguiranno. Il merito della sceneggiatura è quello di mantenere il ritmo della narrazione sempre molto alto con momenti veramente divertenti e il regista Melvin Frank ha mano felice nella direzione degli attori. All’epoca ebbe un discreto successo, peccato sia praticamente sparito dalla circolazione.
Domenica, 6/12/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Renato: Un giorno nella vita di George (Gary Lockwood, quello di 2001), un uomo che sembra quasi portato dal vento, in balia degli eventi che succedono intorno a lui. Demy firma con un'eleganza pericolosamente in bilico sulla maniera questo film che, forzando, potrebbe sembrare persino un elogio al menefreghismo: ma tra le tipiche carrellate ed i soliti interni coloratissimi, tratti distintivi del grande regista francese, non si ha affatto l'impressione di vedere un suo film minore, tutt'altro.
Pigro: In un'America postbellica regredita un attore si trasforma in postino e ricollega i baluardi dispersi della civiltà. La serietà con cui l’attore-regista ha girato questo film toglie il legittimo dubbio che si tratti di una farsa. Il portalettere, storica figura-emblema degli Usa nonché garante della democrazia (sic!), è celebrato in modo bislacco da un ispirato Costner in vena di retorica patriottica, che tinge di incongruente e assurdo una storia insulsa e fanfarona nel suo parossismo ideologico.
Galbo: Film promettente sulla carta grazie all'introduzione della figura di un angelo della morte discretamente interpretato da Pitt che fa da contrappunto alla figura del miliardario Hopkins al quale deve portare via la vita ma con cui nel contempo instaura un rapporto simbiotico (con reminiscenze della sindrome di Stoccolma vittima-carnefice). Il limite del film è una sceneggiatura troppo articolata con parecchi tempi morti che si riflettono in una durata eccessiva di un film che, benchè curato nei particolari, non riesce ad avvincere.
Domenica, 6/12/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Galbo: Spesso grande, il cinema americano sa essere anche molto piccolo quando dimentica la visione ideale e il senso etico realizzando film in cui la psicologia dei personaggi è tracciata secondo un insopportabile e rigido schematismo. E' il caso di Act of valor nel quale nessun dubbio sfiora i "buoni" e i cattivi sono cattivissimi neanche fossimo in un film degli anni '30. Tecnicamente ineccepibile ma moralmente inaccettabile.
Galbo: Film che racconta una caccia all'uomo che avviene per una vendetta personale. L'ambientazione è tanto varia (dalle montagne innevate al deserto arido) quanto ben realizzata, quasi come personaggio a sé stante della vicenda; il tono è crudo con sequenze forti e d' impatto, specie nella prima parte, quella maggiormente riuscita. Ottima la prova di Neeson e Brosnan, affiancati da validi caratteristi. Nella seconda parte, il tono e i personaggi sono più convenzionali ma questo non toglie spessore ad uno dei western più riusciti degli ultimi anni.
Domenica, 6/12/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 1
Pigro: L’amicizia tra l’orfanella e il gigante nano collezionista di sogni è oggetto di un film che mescola avventura e fiaba, concedendosi il lusso di arretrare sul terreno del plot (minimo) e allargarsi su quello della fascinazione e della sospensione poetica. Spielberg frulla un po’ tutto a cominciare da E.T., calandolo in un sapore un po’ retrò e puntando tutto sulla meraviglia. Gran fumo (sia pure di classe) e poco arrosto, con finale pomposo. Non fosse per gli effetti, sembrerebbe degli anni 50. Graziosa la parlata bislacca del GGG.
Lunedì, 7/12/20 ALLE ORE 00:30 00:30 su Rai Movie
Giùan: Lo stile socio-affabulatorio tipico di Leigh è qui declinato nei toni alternativi di una commedia dalla superficie lieve ma mai levigata, che nasconde il disagio di Vera Drake nelle pieghe della narrazione e relega la commozione di Segreti e bugie nella cornice che racchiude il film, facendoci riflettere sulla sorte di ognuno dei personaggi (barboni o folli istruttori di guida, assistenti sociali o bimbi problematici) che Poppy sfiora col suo disincanto costantemente partecipe. Grande (e rischiosa) prova d’attrice, frizzosa senza lazzi, di Sally Hawkins.
MEMORABILE: Le singole “lezioni” di guida tra Poppy e Scott; Il teneramente psicopatico Eddie Marsan.