I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 23/11/20 A Domenica, 29/11/20
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Homesick: Ancora lontano dall'electro-wave dei Chrisma, Maurizio Arcieri interpreta una serie di scadenti canzonette nella solita storiella d'amore a lieto fine, supportato dalle spalle di Delle Piane e Fangareggi. Qualche momento divertente con il fragoroso Dapporto, la vulcanica Biagini - entrambi bravissimi - e la naturale ruspanteria della Vazzoler; insostenibili Ric e Gian e opaca la De Santis.
Il Gobbo: Scoperta un'infedeltà coniugale, la bella Marta pone al marito una condizione per perdonarlo: anche lei potrà tradirlo una volta. Ma lui... Commediola di Festa Campanile, leggerina e un po' datata, ma briosa, con una Spaak deliziosa e perfida nel gabbare il geloso e vacuo Manfredi. Buon ritmo, belle scenografie lounge, spettacolari abitini della Spaak per feticisti sixties. L'onnipresente canzoncina-leit motiv ("Bada Caterina") è cantata da Carmen Villani!
MEMORABILE: Il sublime cameo di Caprioli, "modello di nudo maschile come da inserzione"
Galbo: Il regista premio Oscar Jonathan Demme mette mano al remake del celebre Sciarada, attualizzandolo ma mantenendone sostanzialmente invariata trama ed ambientazioni. Il risulato non è all'altezza del predecessore specie per lo scarso carisma degli interpreti, volenterosi ma privi del fascino di Grant e della Hepburn. Inoltre il film, pure dignitosamente confezionato, manca dello spirto leggero e del grande ritmo della commedia di Donen.
Lunedì, 23/11/20 ALLE ORE 17:30 17:30 su Rai Movie
Piero68: Se la sceneggiatura non entusiasma e il cast stellare alla fine risulta addirittura dispersivo non si può non dare atto a Attenborough di aver girato un war movie all'epoca impensabile (era il 1977!), sia per dispendio di mezzi che per soluzioni registiche. In un'epoca in cui gli effetti speciali in questo tipo di film erano davvero agli albori il regista regala scene cruente e fa sentire comunque lo spettatore sul campo di battaglia. Non un capolavoro ma, ripeto, va sicuramente apprezzato lo sforzo.
Lunedì, 23/11/20 ALLE ORE 20:05 20:05 su Rai Movie
B. Legnani: Lungometraggio molto buono del duo, superiore alla media, con alcune cose da antologìa, specialmente i "double take" di Ollio: il film ne è quasi un’esaltazione. Grandi presenze di Finlayson e di Billy Gilbert. Il meccanismo iterativo delle scale ricorda quello della comica premio Oscar in cui è lo stesso Gilbert a ricevere dai due La scatola musicale.
MEMORABILE: Ollio che, equivocando, crede che Stanlio sia privo di una gamba.
Lunedì, 23/11/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Kinodrop: Commedia super patinata che rilegge in chiave umoristica i cliché del western tra la cruda realtà evocata dal protagonista e le vicende leggere e sentimentali. Più azzeccata la prima parte, che illustra le particolarità dei vari protagonisti; la seconda è più melensa, ma coerente con lo stile paradossale del regista. Attori scoppiettanti, panorami e musica iper west rassicuranti e piacevoli. Doppiaggio efficace preso in prestito dalla fortunata serie televisiva (I Griffin). Un po' lungo, ma si guarda sorridendo anche per le numerose citazioni.
MEMORABILE: La premessa di Macfarlane sull'atroce vecchio west; La fidanzata prostituta e "casta"; Il ranch di ovini anarchici; La disarmante autenticità di Stark.
Lunedì, 23/11/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Galbo: Il tema dei freaks, già nobilmente affrontato dal cinema del passato, ritorna questa volta con registri narrativi da commedia in questo film di Paul Weitz (regista già avvezzo al genere). Il risultato è un opera abbastanza godibile grazie alla presenza di personaggi ben caratterizzati e il cui limite è una sceneggiatura che mette troppa carne al fuoco. Buona la prova del cast, con presenze illustre come Defoe e il solito bravissimo Reilly.
Pigro: Oggi: bambino americano è creduto reincarnazione di un lama; ieri: storia del principe Siddharta. Doppio binario narrativo per un film di illustrazione dei principi del buddismo, capace di avvincere ed emozionare. Bertolucci sceglie la via della spettacolarità per raccontare le due vicende, riempiendo gli occhi di immagini e situazioni affascinanti, alla ricerca di una traduzione filmica dell'immaginazione fantastica della cultura indiana. Ma in questo modo rischia di superficializzare i contenuti. Comunque un film importante.
Galbo: Tra i migliori drammi realizzati di ambientazione carceraria, L'isola dell'ingiustizia è un aspro film di denuncia sociale sulle brutalità del regime penitenziario. Il regista realizza un film basato su una solida sceneggiatura e molto efficace nel mostrare allo spettatore le brutalità e le sevizie psico-fisiche delle pene detentive spesso riuscendo ad evitare i luoghi comuni del genere. Ottima intepretazione (forse la sua migliore) di Kevin Bacon. Da vedere.
Lunedì, 23/11/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Nicola81: La prima parte è intrigante, quella conclusiva addirittura elettrizzante. Una rapina in banca (realmente avvenuta) diventa il pretesto per mostrarci un insolito spaccato di Inghilterra fatto di crimine, pornografia, politici viziosi, corrotti, che non risparmia nemmeno la Casa Reale. Donaldson dirige con ritmi perfetti una storia parecchio intricata e al tempo stesso plausibile, senza propinarci quelle spacconate che affliggono gran parte del più recente cinema action. Cast senza stelle ma decisamente in parte. Una vera sorpresa!
Lunedì, 23/11/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Cotola: Dopo il riuscito Le tre sepolture, Lee Jones torna a girare per il cinema e si conferma regista capace e raffinato firmando uno splendido dramma western. Colpisce non solo per le belle immagini (merito anche di una notevole fotografia) ma anche per una storia di dolore e sofferenza (con coraggioso "colpo di scena" arrivati a due terzi di film) che coinvolge lo spettatore sin dall'inizio e continua a farlo fino alla fine nonostante ritmi comunque un po' rilassati. Belli anche i personaggi tratteggiati dalla sceneggiatura: su tutti spicca ovviamente quello di Mary Bee. Notevole.
MEMORABILE: Le proposte di matrimonio che Mary Bee fa agli uomini. La follia delle tre donne. Il ritorno all'albergo.
Didda23: Non poi cosi male, questa trasposizione filmica della saga videoludica creata dalla Ubisoft. E' impressionante l'aderenza con lo stile del videogioco, soprattutto nelle scene d'azione che ripropongono le medesime movenze. Kurzel mostra un piglio registico e una cura delle inquadrature considerevole; peccato che la storia di per sé non sia proprio il massimo nonostante qua e là sia presente qualche dialogo interessante. Cast di all star (Cotillard, Fassbender, Rampling, Irons) che non toglie né aggiunge nulla in termini di qualità complessiva.
MEMORABILE: Il credo; La sincronizzazione; La mela.
Caesars: Non male, anche se ovviamente il confronto con la pellicola di Risi lo vede perdente su tutta la linea. Però il film è gradevole e De Luigi e la Littizzetto forniscono una prova più che dignitosa, avendo il buon gusto di tenersi lontani dai modelli attoriali dell'originale. Buona anche la prova di Besentini nel ruolo di Stucchi. Una commedia con poche idee originali ma girata con garbo e senza volgarità, cosa che per il cinema italiano odierno può considerarsi già un bel traguardo.
Giùan: Muovendosi su un terreno cinematografico (ed etico) distante dai biopic hollywoodiani, la Nicchiarelli realizza questa sorta di profilo d'artista al crepuscolo con un rigore asciutto ma partecipe. Cadenzando la narrazione sulla laconicità elusiva e talora perversamente ironica di Nico (il rapporto col manager Richard), il film lambisce più volte la scialba prosaicità, salvo sterzare improvvisamente con passaggi di lunare, emozionante poesia (il "blitz" cecoslovacco con la fuga a ritmo di "Big in Japan"). Reticente il rapporto col figlio. Perfetta la Dyrholm.
Gestarsh99: Una preoccupante catena di suicidi mette in allarme la popolazione dell'East-coast. Non si tratta però di "semplice" terrorismo... Come già aveva fatto Darabont con The Mist, Shyamalan realizza una moderna risposta ai cataclismi romeriani: non c'è più nulla da combattere che sia in carne ed ossa, la morte è una brezza impalpabile, un venticello letale apparso dal nulla e che finisce nel nulla. Un atto di difesa della natura messo in immagini col solito stile dell'autore: violenza sobria e aura imperscrutabile che permane anche a fine visione.
MEMORABILE: L'uomo che si suicida stendendosi davanti ad una moto-falciatrice in funzione da lui stessso azionata.
Lunedì, 23/11/20 ALLE ORE 23:15 23:15 su Rai Movie
Daniela: Un rude allevatore preferisce il figlio maggiore Ed, irruento e ribelle come un puledro selvaggio, al minore Davy, più calmo e riflessivo. Quando Ed provoca la morte di un indiano per ripicca, il padre ne prende le difese ma... Buon western declinato in chiave di melodramma famigliare il cui asse portante non è la rivalità tra fratelli come prospettata all'inizio ma la competizione tra un padre orgoglioso che non vuole rinunciare al suo ruolo padronale ed un figlio che, somigliandogli nel carattere, non vuol essere secondo a nessuno. Buona la prova di Van Heflin, discrete le altre.
Herrkinski: Ultima prova del bravo De Martino, che con un budget evidentemente basso punta troppo in alto; la carne al fuoco è tanta, troppa, a causa di una sceneggiatura delirante che mixa film apocalittico, alieni, cospirazioni, suggestioni antropologiche, spettri e altro ancora in un thriller dal piglio fantascientifico. Al tempo stesso però è come salire su una giostra del più folle cinemabis, tra cadute nel trash e squarci di buon cinema, con l'ineffabile Warbeck che se la cava anche stavolta con totale sprezzo del ridicolo. Non riuscito, ma diverte!
MEMORABILE: L'alieno nella teca; La doccia totalmente gratuita della Trotter; Gli spettri fluttuanti; Warbeck che parla col Warbeck-alieno; Lo scontro finale.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 01:00 01:00 su Rai Movie
Caesars: Marlon Brando illumina con la sua interpretazione questo film che ci racconta qualcosa sulle logiche colonialiste viste nell'ottica post sessantottina. L'azione si svolge nell'ottocento in un'immaginaria isola delle Antille dominata dai portoghesi, dove arriva un misterioso inglese (Brando) che si occuperà di far sorgere una rivoluzione contro gli occupanti; ovviamente il solo scopo è quello di cambiare i padroni, non di liberare gli schiavi. Bello anche se un po' pesante. Fa un po' specie vedere Renato Salvatori con la pelle scura da meticcio.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 01:40 01:40 su Cine 34
Homesick: Anche in questa ricostruzione delle sventure di Marianna de Levya e Giampaolo Osio il cinema di Visconti jr. pencola tra logica commerciale e libera autorialità; ovvero, resta incerto tra distendersi sull'epidermide sensazionalistica e morbosa della vicenda (lussurie, intrighi, scandali e supplizi da romanzo d’appendice) o inciderla con il ricorso a fonti storiche dirette e le raffinatezze estetiche ereditate da zio Luchino. Interpretazioni nella media, con balzi di Carraro e della Gravina. Al cantastorie Carnelutti il regista affida il proprio amore per la natia terra lombarda.
Myvincent: Due uomini si incrociano, uno sbarbatello, l'altro con la vocazione del capo (pur amante della libertà) e sarà per tutti e due una nuova lezione di vita. Fra compagnie virili e battute non proprio eleganti, si consumerà una guerra contro un filo spinato ingiusto che può solo segnare soprusi nel diritto dei liberi pascoli. Una storia incentrata sul personaggio di Gannon, uomo solitario e affascinante (per tanti, uomini e donne), raccontata senza dover ricorrere a facili sentimentalismi. Plauso a Tony Franciosa in un ruolo difficilmente dimenticabile.
Marcolino1: In una Spagna suggestiva con l'anima popolare, calorosa e impetuosa dei sobborghi si sviluppano tre storie d'amore tormentate, che coprono tutte le età della vita, messe a confronto tra loro. Tra gli attori, credibili nel loro ruolo, risalta il giovanissimo Haudepin, che si esprime con disinvoltura anche nelle scene drammatiche, interagisce con gli altri personaggi con ammirevole complicità, arguto osservatore della realtà che lo circonda, astuto nel perseguire il desiderio di ricostruzione della propria famiglia con maestria e sensibilità.
MEMORABILE: L'amore infelice dell'adolescente e l'incendio nel bosco; L'amante del padre di Haudepin messa fuori uso in quattro mosse dal bambino stesso.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 03:15 03:15 su Rai Movie
Caesars: Film che riesce, tutto sommato, a divertire. De Martino dirige con mano sicura una storia assurda e piena di buchi; se a ciò aggiungiamo che l'interprete principale è il fratello del ben più celebre Sean (e nel film interpreta il fratello di uno 00qualcosa), che coprotagonisti sono Bernard Lee e Lois Maxwell (fissi nei film di 007 dell'epoca) e Adolfo Celi e Daniela Bianchi (interpreti entrambi in due diversi film della serie), abbiamo un quadro ben chiaro di cosa ci può offrire lo spettacolo. Concludendo: mediocre ma con un suo perché. **
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 03:30 03:30 su Paramount channel
Belfagor: Miss Marple indaga sulla morte di una cameriera all'interno del lussuoso Bertram Hotel, questa volta con l'aiuto di una donna di servizio appassionata di misteri. Episodio non molto riuscito della serie TV, nonostante le ambientazioni eleganti da giallo classico e la solita bravura della McEwan. Il problema principale consiste nel fatto che la protagonista tende ad essere messa in ombra dagli altri personaggi.
Homesick: Scisso dal mito, il peplum abbraccia una certa verosimiglianza storica - le persecuzioni contro i cristiani, l’uccisione di Caracalla e l’avvento di Macrino (217 d.C.) – e rinuncia alle esagerazioni, ma la formula dell’eroe forzuto che difende i deboli e le fanciulle in pericolo resta immutata, così come le prove di coraggio e la minaccia dei supplizi. I muscoli sono di Scott, la leggiadria della bionda Wandisa Guida, la perfidia di Lulli, Farnese, Borromel e della Vargas, la crudeltà di Tordi; a De Vico toccano l’astuzia e le battute comiche.
Markus: Ragazzino figlio di una cantante sempre impegnata è lasciato in un collegio sul Lago Maggiore. Un giorno fugge e, quasi annegato, viene salvato da un filosofo naturalista locale. Giovanni Paolucci mette in scena un dramma psicologico con sfumature non tanto velate d'una stucchevole pedagogia; un film insomma destinato ai ragazzi o per meglio dire a chi insegna a costoro. L'opera, tolto il fascino del tempo che fu e qualche scorcio lacustre, non va oltre a una tediosa storia sul filo della lacrima.
Ronax: Farsaccia militare fra le meno note ma anche fra le più deprimenti che questo tutt'altro che esaltante filone abbia mai partorito. Presentati come "i Pierrots", Nino Terzo, Max Turilli e Mimmo Baldi danno vita a una serie ininterrotta di gag dalle pietose pretese umoristiche che in realtà non fanno ridere. Privo di un qualsivoglia straccio di sceneggiatura, abbandonato a se stesso da una regia solo nominale, il film acquista un minimo di verve solo nell'ultima parte, con le esercitazione montane e un classico finale a torte in faccia.
MEMORABILE: I tic di Mulè travestito da generale scozzese.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 09:55 09:55 su Cine 34
Saralex: Buon peplum di Costa anche se non spicca - e non sarà ricordato - né per la sceneggiatura né per gli effetti speciali. Uno scialbo Jacques Sernas è questa volta secondo me un gradino più sotto di John Drew Barrymore, che si fa notare anche per il suo perfido personaggio. Misera la particina della bellissima Canale, sprecata in un ruolo marginale. Idem per Gordon Mitchell. Al doppiaggio i Grandi Maestri: Cigoli, Capecchi e Simoneschi.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 10:30 10:30 su Rai Movie
B. Legnani: La prima mezzora, gustosa, fa sperare in molto di più. Invece, a partire dall'interminabile duello con i suoi pazzeschi "dei ex machina", il film cala e resta più che altro una galleria di situazioni un po' eccessive. Montesano è in forma e Panelli è grande; Gassman esagera, mentre Pambieri è compostissimo. La Pieroni, stucchevolmente a bocca dischiusa, è troppo caricata per la parte e il calcatissimo doppiaggio certo non la riporta nei ranghi. Banale la Chauveau. Film a stento sufficiente e, pertanto, evitabile senza problemi.
MEMORABILE: La nomina a Conte.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 12:25 12:25 su Rai Movie
Dusso: Western scanzonatissimo di Caiano con ottimo quartetto di protagonisti; da ricordare la scena del tavolo della morte, ma il film è tutto discretamente sceneggiato: diverte e intrattiene. La popputa Boschero è la notevolissima bellona di turno; sempre ottimo Salerno.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 15:15 15:15 su Cine 34
B. Legnani: Gradevole e disuguale. Divertente la prima parte, nella quale Franco spara multe a raffica e fa sorridere continuamente per le sue trovate (la multa che rifila alla Pagnani è un vero capolavoro). Come spesso càpita con i Franco e Ciccio, la trama perde mordente a metà del secondo tempo, quando si ricorre a una situazione forzata per arrivare alla fine. In ogni caso, un film simpatico, con un gustosissimo Umberto D’Orsi.
Galbo: Don Siegel omaggia il western "leggero" e Clint Eastwood il personaggio che lo ha reso famoso, con la complicità di Ennio Morricone che firma lo score musicale. L'insieme è piacevole e contribuisce alla sua riuscita la spigliata MacLaine che abbastanza a sorpresa trova una buona alchimia con il protagonista maschile. Il tono è quasi sempre scanzonato e irriverente, come si conviene ad una commedia western. Non un capolavoro, ma godibile.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 19:55 19:55 su Rai Movie
B. Legnani: Più che discreta pellicola con Oliver & Hardy che partono in grande stile: anziché completare la loro degna opera, regalano il ben di Dio ai truffatori. Grande prestazione di Finlayson, che stavolta non è la sfortunata vittima del duo, ma è un tipo losco. Ollio, dopo vari tentativi, riesce ad accendersi il dito...
MEMORABILE: Il meccanismo che fa decollare il mulo.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 20:50 20:50 su 20 Mediaset
Rambo90: Un killer si affeziona alla ragazzina che dovrebbe uccidere, così da cacciatore diventa bersaglio e cerca di proteggerla. Una trama già vista, ma girata con professionalità dal discreto Mostow, che cerca di imprimere un taglio più realistico al tutto riuscendoci in parte. Worthington è discreto e convince abbastanza nel ruolo del protagonista tormentato, la coprotagonista se la cava bene. Non c'è traccia di originalità ma si lascia vedere. Non male le scene action.
Domino86: Commedia americana incentrata sulla guerra tra i sessi dove gli stereotipi la fanno da padroni. Sicuramente l'idea poteva essere sviluppata un tantino meglio, tuttavia sappiamo bene che gli standard delle commedie d'oltreoceano non sono poi così elevati.
Il Gobbo: Brooks è un anziano e malato pistolero, che ha ancora un conto da regolare. Una vedova, un ragazzo e un vecchio medico cercano di dissuaderlo, ma una leggenda è una leggenda. John Wayne malato di cancro nella vita come nel film; un cast di vecchie glorie; un'elegia di un tempo (e di un cinema) che non c'è più. All'ultimo duello il Duca va in tram, e noi ci commuoviamo come vecchie zitelle, finale da vedere in piedi sull'attenti. Capolavoro.
MEMORABILE: Appunto John Wayne sul tram, che raggiunge il saloon della resa dei conti.
Galbo: Nel 1964, nel sud razzista degli Stati Uniti vengono assassinati dal Ku Klux Klan tre attivisti del movimento dei diritti civili. Valido film di Alan Parker molto efficace nel dipingere una certa società americana in cui molti sono complici di atti di razzismo. Sceneggiatura ben scritta (sebbene un po' scontata in alcuni passaggi) con alcuni momenti molto intensi (vedi la scena dell'impiccagione) interpretata da due bravi attori; molto efficace in particolare la prova di Hackman poliziotto dai modi rudi ma efficaci.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Giùan: È il Cinema (americano) bellezza! La parafrasi del digrignante grido bogartiano non poteva essere rilanciata che dal magistero di Spielberg, unico in grado di ridar vigore e credibilità a un "mezzo" (la settima arte non meno che la stampa) in evidente crisi di comunicazione come di autorevolezza. L'eterno ragazzo di Cincinnati rimarca i canoni della classicità ma la sua nostalgia di un tempo perduto non ha nulla di decadente, risultando semmai febbrilmente adolescenziale (il Bradlee di Hanks) e caparbiamente femminile (il pettirosso tycoon della Streep).
MEMORABILE: La telefonata a più voci per la scelta di andare in stampa; Meryl che scende la s a Linate del tribunale circondata e "toccata" da sguardi femminili.
Gestarsh99: Da zoticona di campagna a rivelazione regina del pattinaggio mondiale. Ben attillato nel suo tutù da (finto) docufilm, ecco il biopic sulla Harding, viragine on-ice che tra storici exploit e disonorevoli scandali monopolizzò le cronache sportive dei primi anni '90. La parabola auto-affermativa del brutto anatroccolo sdrucciola proprio al suo acme nell'erto fossato del Fargo-dramma sulla stupidità umana, conformandosi a un modus narrandi sornionamente fredduristico e dernier cri, slalomante fra presunte ammissioni, verosimili double-versions e mezze ricostruzioni azzoppate. Esercizietto catchy.
MEMORABILE: La piacevolissima colonna sonora composta da un bel repertorio vintage.
Daniela: Per l'esordio dietro la macchina di presa, Fiennes sceglie la strada della fedeltà letteraria al verbo sheasperiano, trasponendo però la vicenda in tempi moderni: Romani e Volsci si affrontano imbracciando il mitra, il popolo romano manifesta con bandiere e striscioni, i dibattiti politici sono ospitati nei talk show della tv. Strada già battuta da altri (Luhrmann, Taymor, Loncraine solo per fare qualche nome) ma che si dimostra anche qui piuttosto intrigante, grazie anche alla buona prova del cast in cui spicca Redgrave nel ruolo della madre
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 22:45 22:45 su Italia 2
Caesars: Dopo la parodia sui morti viventi Edgar Wright stavolta punta l'occhio sul genere poliziesco/thriller; i risultati sono però inferiori a quelli ottenuti con la pellicola che lo rese celebre. Il film è ben girato, ben interpretato e fino a un certo punto si lascia seguire con un certo interesse (pur essendo, per i miei gusti, un po' troppo "fracassone" nella colonna sonora e negli effetti sonori), però dopo che si è svelato chi ha ucciso (e perché) i vari personaggi, comincia a girare a vuoto allungando il brodo senza particolare costrutto.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 22:50 22:50 su Paramount channel
Daniela: Simpatica la partenza in stile falso documentario, formula inflazionata ma qui originale in quanto applicata ad un film di animazione. Purtroppo, a parte questa trovata, la trama è la solita storia d'iniziazione di un ragazzo ambizioso che, attraverso varie esperienze, impara che il successo non è tutto nella vita ed il fatto si tratti di un pinguino saltarocce incide poco. Di buona qualità l'animazione ma non sempre felice la caratterizzazione dei personaggi, alcune dei quali risultano poco simpatici. Discutibili anche le inflessioni dialettali presenti nel doppiaggio italiano.
Martedì, 24/11/20 ALLE ORE 23:10 23:10 su Rai Movie
Rambo90: Ritratto di famiglia allo sfascio, custode di tanti segreti non così segreti (o almeno non per tutti) e di rancori accumulati nel tempo. Wells dirige in modo asciutto lasciando spazio alle splendide interpretazioni del ricco cast, che trova nella Streep e nella Roberts due eccellenti punte di diamante. Ci si commuove un po', si sorride anche, non si sa che parti prendere e le ambientazioni assolate e afose della provincia americana fanno il resto. Ottimo.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 00:45 00:45 su Rete 4
Enzus79: Film basato sui rapporti di amicizia di tre ragazzi, che vinta una scommessa (truffando) si divideranno. Nolte interpreta benissimo un personaggio rancoroso, invidioso di Bridge che ha raggiunto il successo e si è sposato con la sua ex. Gli attori sono tutti bravi, soprattutto la Stone (anche se compare per dieci minuti).
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 00:55 00:55 su Cielo
Daidae: Bello da vedere, ma l'originalità latita. La prima parte è praticamente copiata da A letto con il nemico, l'altra ricorda un po' troppo Lo strano vizio della signora Wardh. È ben recitato e segue i canoni tipici del giallo thriller all'italiana anni '70 e '80; quindi, se paragonato alla media di quei film e non dei primi anni 90 diciamo che regge. Alla fine un'occhiata la merita.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 03:00 03:00 su Rai Movie
Cotola: Ad inquadrature ed immagini sempre molto curate e di straordinaria bellezza (gli scorci paesaggistici sono tra i più mozzafiato di sempre), si unisce un contenuto molto intrigante. L'analisi familiare è pungente ed interessante e lo script pone interrogativi non banali senza mai dispensare certezze ma seminando dubbi. Accade poco, eppure dice tanto e le emozioni non mancano. E se il finale è in calando per la piega scontata che prende, le ultime immagini rimescolano le carte e gettano una luce diversa sull'epilogo che resta comunque la parte meno convincente della pellicola.
MEMORABILE: Tutte le inquadrature sugli splendidi paesaggi innevati: da mozzare il fiato.
Ruber: Veramente un gran bel film, scritto e diretto da Agresti che, inserendo tratti biografici, disegna la figura di un bambino intorno al quale ruotano le sue vicende familiari nell'Argentina degli anni '60. Il piccolo Valentin vuole conoscere la mamma, vuole aiutare la nonna, si fa domande e vuole risposte dal mondo dei grandi che forse è distratto nei suoi confronti. La sceneggiatura basa le fondamenta su amicizia e famiglia e il tutto è cosi ben realizzato che i dialoghi divertenti del bambino devono far molto riflettere gli adulti. Il piccolo Noya è da applausi.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 04:55 04:55 su Rete 4
Pessoa: Interessante film di Paolella che propone una volta tanto un Montagnani impegnato in un ruolo vero, fuori dalla teoria di lazzi e cachinni che era costretto ad emettere nelle commedie sexy. La storia sa di già visto ma non mancano momenti godibili, il cast non demerita nonostante i limiti di alcuni interpreti, mentre la confezione modesta risente del budget limitato. Pregevoli alcune location sudamericane con una ricostruzione antropica non priva di una certa cognizione di causa. Non è un capolavoro, ma si può guardare senza rimpianti.
MEMORABILE: Le belle location, naturali ed urbane; La scena finale.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 05:30 05:30 su Cine 34
B. Legnani: La sua caratteristica principale (un cast ricco di volti celebri) è di sovente anche il suo limite, perché scatta la gara al riconoscimento, il che distrae dalla trama. Non è un caso, forse, che quando il film si compone di duetti (Chiari-Lollo o Chiari-Mangano) esso prenda quota, fino al pensoso (e probabilmente autobiografico) finale, uno dei momenti migliori del film, insieme alla gestione del necrologio. Funziona meglio la seconda parte rispetto alla prima, troppo spezzettata in quadri spesso molto brevi e non sempre riuscitissimi.
Giùan: Una delle vette di Peckinpah, può esser considerato paradigmatico della bipolare percezione cui il suo cinema ci "costringe". Una lunga elegia crepuscolare interrotta da una violenza capace di esser catartica senza mai diventare liberatoria. Unico erede diretto del Padre Ford (John), Sam continua a cantare l'amicizia e lo spirito di sacrificio del Maestro, in un contesto morale però in cui quei valori non hanno più nulla di "provvidenziale" e il nichilismo pare già una risposta coerente al marcio che avanza. Vera e propria Guernica del cinema western.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 14:00 14:00 su Rai Movie
Faggi: Western riflessivo, specchio di dinamiche familiari, sociali e generazionali: inequivocabilmente figlio del suo tempo, esattamente a piombo su temi di ribellismo, legalità e illegalità, mutamenti comportamentali. Finale amaro, concettualmente necessario; ma, in attesa di riscontro, non prevedibile nella soluzione figurativa, che sarà violenta senza eccessi grafici, di sobria teatralità. Regia pulita e nitida, devotamente dedita a mettere a fuoco una storia; attori coscienti dei ruoli e quindi agiti da giuste mosse.
Caesars: Intensa interpretazione da parte di Jessica Lange, qui nel ruolo di un avvocato penalista che accetta di prendere le difese del padre, accusato di essere un ex ufficiale delle SS colpevole di aver torturato e ucciso nella Budapest occupata dai nazisti, convinta della sua completa innocenza. Costa Gavras confeziona un prodotto che tocca temi importanti riuscendo anche a fornire il giusto grado di spettacolatità. Consigliatissimo.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 16:45 16:45 su Rete 4
Cotola: La vita del direttore di un casinò verrà sconvolta dall'arrivo di una bimba dimenticata nella sua casa da gioco. Indovinate come finirà? Innocua e garbata commedia in cui l'elemento comico-divertente dovrebbe scaturire dalla presenza della bambina e dalle sue perle di, eccessiva, saggezza. Il bersaglio viene centrato solo in alcune occasioni, ma il film, pur senza troppe pretese, è piacevole e si lascia vedere senza grossi problemi magari per passare una serata con tutta la famiglia.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 17:30 17:30 su Rai Movie
Trivex: Un film sicuramente dotato di mezzi, di attori, di regia. Gli scenari polverosi e l'abilità degli spadaccini concorrono a creare una buona atmosfera, sdrammatizzata ma passionale, supportata da una opulenta scelta di costumi sudamericani. Storia lunga, ma non annoia quasi mai, per il suo riscontro mitico (quello del costume tante volte indossato nei carnevali sereni da bambino). La mano italiana conferisce gusto e qualche particolare originale nei duelli, con le inevitabili ricadute verso la comicità, con l'impiastro sergente umiliato dalla zeta dell'eroe.
MEMORABILE: Il duello finale, lunghissimo, nel quale vengono utilizzate molte armi (notevole il conflitto sulla croce di legno sospesa).
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 20:10 20:10 su Rai Movie
B. Legnani: Uno dei film più deludenti di Stan Laurel e Oliver Hardy, nonostante la sua celebrità. Forse il non conoscere la pellicola parodiata crea qualche problema, ma resta il fatto che questa storia di evasi e di mascheramento da negri che lavorano in una piantagione non crea momenti di divertimento.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 20:50 20:50 su 20 Mediaset
Galbo: John McClane conduce in porto la sua quarta avventura un po' appesantito nel fisico ma ancora in grado di dare sonore lezioni ai cattivi di turno. Die Hard 4 è un action adrenalinico girato con larghezza di mezzi, in sé per nulla originale (film così ne vengono e ne saranno prodotti a decine) ma nobilitato dalla presenza di un protagonista sufficientemente carismatico. I limiti sono il non avere curato come si doveva le parti (pochissime in verità) non di azione pura (fiacche) e di avere affiancato a Willis attori scialbi e poco simpatici.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 20:55 20:55 su *Sky cinema action
Gestarsh99: Basta leggere il nome del regista per comprender sin da subito che per misericordia e condiscendenza non è affatto giornata. Tira brutta aria per quel canagliume in debito "iuris et sanguinis" verso una vedova disfigliata recisa dagli affetti nella maniera più infame. Sparatorie, esplosioni, scontri fisici, automedicazioni con graffette e chucknorrismi in quantità: tutto molto strong, molto sostenuto, molto ramboidale. Un revenge matrifocale da accademia oleografica, con l'imprendibile sgominatrice di gang a far da capo hooligan per la gioia e il tifo scalmanato dei tanti neesoniani da stadio.
MEMORABILE: Il sommario rattoppo della ferita tramite spillatrice; L'eliminazione del giudice corrotto.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Kinodrop: Una famiglia pakistana trapiantata in Norvegia porta con sé tutto il retaggio di valori inconciliabili con la cultura dell’occidente. A farne le spese è la giovane Nisha, ”colpevole” di desiderare una vita di libertà e di libere scelte. Storia molto didascalica e ultraprevedibile con diverse lungaggini distribuite tra Europa e Pakistan e un finale che vorrebbe salvare capre e cavoli. Nell’insieme non è sgradevole (salvo cenni di melò), con momenti di quasi incredulità e di rabbia; può insegnare qualcosa a spettatori di opinioni magari opposte.
Galbo: Una tra le più belle e riuscite commedia americane degli ultimi anni, questo apparentemente semplice film di Spielberg è un piccolo capolavoro: la storia (vera) di Frank Abbagnale racchiude in sè una delle possibili visioni del sogno americano ed è diretta dal grande regista con straordinaria leggerezza di toni e immenso senso del ritmo anche, grazie alla presenza di un grande cast sia nei ruoli principali che in quelli di contorno (bravissimi Martin Sheen e Christopher Walken).
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Pinhead80: La sorpresa vera è stata quella di trovare nei titoli di testa Harlin come regista. Questo mi aveva illuso di poter trovare un buon film. Niente di più sbagliato. Le scopiazzature da altri film a carattere storico/mitologico sono evidentissime, tanto che se accorgerebbe chiunque mastichi un po' di cinema. Originalità a parte si tratta di un film brutto che non ha mordente e che scarseggia pure a livello di effetti speciali. Un'opera che si dimentica immediatamente dopo averla vista. Passare oltre.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Rai 4
Herrkinski: Dramma femminista a sfondo vigilantesco che si muove su coordinate più arty della media; rispetto a esempio al recente Peppermint qui non ci sono azione o spettacolarità e la maggior parte delle scene violente vengono solo fatte intuire, mentre più enfasi viene data al tratteggio psicologico e al tema degli abusi familiari. L'atmosfera fredda e cupa è ben resa tramite la fotografia e una ost perlopiù assente, salvo rari effetti ambient; eccellente la Wilde, ma nel complesso il film è troppo statico e la propaganda misandrica è a senso unico.
Belfagor: Riportare su pellicola l'enorme entità politica, giuridica e psicologica del processo di Norimberga è un'impresa enorme, ma questa fiction riesce a gestire bene il tempo e il materiale a disposizione. Ottime prove da parte del cast, specialmente Cox nella parte di Göring, carismatico e manipolatore fino alla fine. Buona idea anche quella di limitare le musiche per contribuire all'atmosfera realista. Un film equilibrato che evita i cliché del genere.
MEMORABILE: Höss che spiega come deplorasse la crudeltà gratuita ad Auschwitz; la lettura delle sentenze; la definizione del male come mancanza di empatia.
Mercoledì, 25/11/20 ALLE ORE 22:50 22:50 su Cine 34
Disorder: Quasi un lungo hard dalla trama assolutamente pretestuosa e funzionale al fatto che la Parietti faccia vedere il più possibile. La fotografia con pretese artistiche indugia lungamente su pezzi di carne sanguinante o sulle carcasse di animali da macelleria: voltastomaco assicurato. Assai deludente la prova attorale della Parietti, che incespica sulle parole ed è monoespressiva. Discreti gli altri ma non serve a nulla. Terribile.
MEMORABILE: Nel primo incontro della Parietti col macellaio, si sente in sottofondo musicale "T'appartengo" di Ambra: più trash di così...
Faggi: Strana, grezza, simpatica, allucinazione porno; involontariamente esilarante (ha comunque l'aria di non prendersi troppo sul serio? Non si capisce). Il regista sembra fuori di cervello, gli attori idem; il giovane Stallone è imperdibile (si fa per dire). Notevole certa porno-psichedelia tra il geniale e il casareccio; notevole certo sperimentalismo ruspante (quanto casuale? Nemmeno questo si capisce). Impossibile decifrare il resto. Serie Y da non perdere.
B. Legnani: Ordinaria, non sgradevole produzione del periodo, con budget non elevato e con palesi richiami a Per un pugno di dollari. Padronanza registica e presenza di Milian (con relativo doppiaggio) fanno galleggiare un film che ha qualche crepa, come il comportamento autolesionista del personaggio di Piave e snodi un po' faciloni. Ma che gioia vedere amati volti in seconde (Pigozzi), terze (la Corrigan) e ultime linee (orgia di n.c.: Zanussi, la Canghiari, Bertocci...). Meno bella del solito la Benussi. Location romane già viste in mille film...
B. Legnani: Insomma... SEDOTTO E VIOLENTATO è una barzelletta scollacciata che richiama sin troppo il meccanismo di Imputato, alzatevi! ARRIVA LO SCEICCO sbraca da sùbito ed è, alla fine, pure prevedibile. LA VISITA DI CONTROLLO ha un paio di trovatine e nulla più (con Salce duetta Orchidea, da lui diretta nel bellissimo Colpo di stato). Il migliore è PRETE PER FORZA che, nonostante l'eccesso di buffoneria, qua e là ha qualche momento gustoso. Ma il tutto non arriva a **. Pertato *½
MEMORABILE: "I cuori fanno brutti scherzi..." " Ma non giochiamo a quadri?"
Pigro: Una rockstar è usata dal governo e poi dalla chiesa per condizionare i giovani. La regia lucida e graffiante di Watkins compone uno spietato affresco della civiltà contemporanea e delle sue ipocrisie. Protagonista è il cantante Paul Jones, che - ironia della sorte - in seguito passerà davvero dal pop alla chiesa! Scene potenti e impressionanti (i concerti con i fans impazziti) per un apologo satirico sulla politica, la religione, i media, la cultura giovanile "alternativa" creata a tavolino dai poteri forti. Quanto lungimirante e attuale...!
Giovedì, 26/11/20 ALLE ORE 07:20 07:20 su Cine 34
Caesars: L'ultima opera di Pupi Avati delude un po'. Il regista emiliano ci ha abituato già da tempo a piccole storie con protagonisti sfortunati e perdenti che in qualche modo comunque hanno un loro riscatto: questa volta non riesce a colpire nel segno. Un po' di colpa probabilmente l'hanno le tre attrici che impersonano le figlie di Abatantuono ma il difetto maggiore sta proprio nella storia che non riesce a decollare; e anche il divertimento è abbastanza limitato. Peccato. Provaci ancora Pupi.
Giovedì, 26/11/20 ALLE ORE 08:20 08:20 su Rai Movie
Daniela: I due poveri ma belli si sono finalmente sposati con le loro belle ma povere. Causa botte in testa, uno dei due burini si troverà però catapultato in tutt'altro ambiente sociale... Il terzo capitolo della piccola saga, in cui la scena è quasi interamente occupata da Salvatori mentre Arena si limita a fare da spalla, è una commediola degli equivoci basata sull'espediente della perdita di memoria, con alcune gags simpatiche e ed altre invece tirate troppo per le lunghe. Fra i personaggi di contorno, spicca Memmo Carotenuto, qui afono.
Giovedì, 26/11/20 ALLE ORE 09:00 09:00 su Cine 34
Dusso: Grande film di intrattenimento di Michele Lupo. Prima parte con la delicata rapina e la seconda da thriller con gustosissimo inizo su un set western. Grande il motivetto di De Masi e buoni i colpi di scena. Da rivalutare e riscoprire assolutamente. Per me, fin qui, il miglior film del regista siciliano.
Daniela: Quando la figlioletta entra in coma a seguito di un incidente, i genitori si rivolgono ad una dottoressa che sta sperimentando una nuova terapia di stimolazione sensoriale alla Cell...Fritto misto fra dramma familiare, paranormale, scienza alla kazzinger, sprazzi horror, interpretato con scarsa convinzione dal cast (Garcia catatonico più della bimbetta), sceneggiato in maniera pedestre, con personaggi e spunti affastellati senza costrutto che vanificano l'interesse potenziale del soggetto. A parte qualche sequenza (il salvataggio notturno), anche la confezione appare mediocre.
Rambo90: Un sottomarino va in collisione con una nave e sprofonda ad oltre 400 metri di profondità. Il salvataggio sarà lungo e pericoloso. Avvincente catastrofico pieno di tensione, portato avanti da una regia solida e da un ottimo cast con protagonista il sempre grande Charlton Heston. Anche David Carradine se la cava in coppia con Ned Beatty. Imperdibile per i fan del genere.
Rambo90: Molto divertente, costruito su un copione prettamente farsesco e un'unica idea, ma che permette ai due protagonisti in gran forma di dare il meglio, tra espressioni esilaranti e duetti davvero ben ritmati. La regia di Oz li asseconda con tempi veloci e il contorno di buoni caratteristi fa il resto. Anche l'ambientazione nella casa sul laghetto ha un suo perché. Riuscito.
Giovedì, 26/11/20 ALLE ORE 20:05 20:05 su Rai Movie
Caesars: Pellicola nettamente divisa in due parti: nella prima (la migliore) vediamo i protagonisti impiegati in fabbrica e poi a casa, nella seconda si ritovano invece su una imbarcazione (Ollio deve respirare aria di mare per guarire da un esaurimento), sulla quale si è rifugiato anche un criminale, con tutte le conseguenze del caso. Stanlio e Ollio sono sempre simpatici e divertenti, ma la qualità delle gag è questa volta meno elevata del solito. Non certamente uno dei migliori film della celebre coppia comica.
Galbo: Il granitico Arnold del film originale sostituito da tale Jason Momoa più che a Conan fa pensare ad un allegro guascone in un mondo da incubi. Quando le idee latitano si ricorre ai vecchi eroi ma di un remake di questo genere non si sentiva certo il bisogno, e la causa principale del naufragio artistico è proprio il suo protagonista totalmente inadatto. Per il resto, un film con qualche momento godibile, efficace nell'ambientazione ma dal ritmo altalenante. Anche la prova del resto del cast non fa gridare al miracolo.
Giovedì, 26/11/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Giùan: Rentrèe in bello stile di Stone alla fiction di denuncia politico/civile con un film "concettualmente" classico (per il suo partito preso esplicitamente liberal) ma che prova stilisticamente con una certa tenace destrezza a tener il passo di fronte a una materia cinematograficamente duttile e indocile. La controversa vicenda Snowden viene così ovviamente appianata a fini "ideologici" ma la parabola del giovane patriota in buona fede (reso correttamente da Gordon-Levitt) è ben svolta. Complimenti alla sensualità della Woodley e al torvo Corbin/Ifans.
MEMORABILE: Il personaggio di Nic Cage: cervellone in ammollo pre-pensionato.
Gestarsh99: Dopo un serioso decennio di testamenti drammatici e drammi testamentari, Gibson dimentica finalmente tribolazioni e cupe sofferenze e rinfila la sua vecchia casacca autoironica da scavezzacollo "armato e letale", proiettandosi a tutta birra oltre i confini del Messico più corrotto, feccioso e graveolente, in un adventure carcerario copiosamente pulpizzato dal tortilla-style rodrigueziano (avvisaglie di Machete kills) e da un corollario di degrado e violenza squallidamente "favelistico" (City of God... Viaggio in Paradiso...). Tra refurtive nascoste, minori in pericolo e spassose bastardate il film fa sempre pieno centro.
MEMORABILE: Gibson che rapina un carcerato durante una tranquilla "seduta di gabinetto"...
Giovedì, 26/11/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Galbo: Sulla carta un racconto affascinante di un genere che potremmo definire di fantascienza con implicazioni sociali, nei fatti un film riuscito a metà. Bravo sceneggiatore e regista, Alexander Payne mette forse troppa carne al fuoco. Il film è più godibile nella prima parte, con le sue connotazioni umoristiche ma si appesantisce nella seconda laddove il discorso sull’ecologia e l’estinzione della razza umana viene introdotto ma non approfondito a sufficienza, nonostante l’impegno di un protagonista ben scelto come Matt Damon.
Pinhead80: Dal Medio Oriente arrivano storie di una semplicità disarmante in grado di far riflettere e commuovere allo stesso tempo. L'amore qui è un lusso che non tutti possono permettersi, soprattutto quando in ballo c'è un posto di lavoro e due etnie che mal si sopportano. Nella testardaggine del protagonista c'è la volontà di un popolo di lottare per le cose in cui crede e per ciò che più ama. L'amore è sempre più forte di ogni cosa.
Giovedì, 26/11/20 ALLE ORE 21:15 21:15 su *Sky cinema collection
Mco: La somma di due addendi di ottima qualità non porta sempre a un risultato analogo. Peccato che i due fattori siano due autorità in materia di commedia e tempi comici. Sebbene l'idea di partenza della clinica per obesi non sia male, si denota subito che difetta proprio l'olio giusto per far girare a pieno regime gli ingranaggi del plot. Anzi che ridere a crepapelle si sorride, ma anche no. Vi è però una carrellata di caratteristi mica da ridere, con Diogene e la Fabrizi e Yamanouchi su tutti...
MEMORABILE: La valigetta di Pozzetto, con i vari strati...
Rambo90: Commedia di routine sulla terza età, riscattata però dai tre protagonisti di lusso, affiatati tra loro e che regalano prove davvero maiuscole: Pacino, Walken e Arkin (più defilato) sono qui il principale motivo per vedere questo film. Grazie a loro quindi ogni tanto si sorride, ci si commuove verso il finale e acquista senso la sceneggiatura, che ogni tanto strizza l'occhio al loro grande passato cinematografico. Buono.
Urraghe: Documentario sulla vita e il declino di Diego Armando Maradona. Un racconto che inizia in una povera baracca in Argentina, passa all’apice del successo in una Napoli sventrata dalla camorra per ripiombare nell’abisso di un uomo distrutto dalla tossicodipendenza. Documentario estremamente interessante che non indugia sul calcio preferendo descrivere l’ambiente nel quale Maradona si è voluto calare. Un uomo solo, travolto dagli eventi. Montaggio eccellente per un bel documentario che rimane nella memoria e approfondisce molti aspetti. Assolutamente da vedere.
MEMORABILE: La partitella di un Maradona ingrassato in un campetto di calcio; L'intervista in studio per la televisione argentina.
Saintgifts: Un film senz'anima. Gli ingredienti ci sono tutti, non manca proprio nulla di tutto ciò che ci si aspetta in questo genere di lavoro. Ci sono pure attori di buon livello, costretti però in una sceneggiatura talmente anonima che non basta il loro impegno a impedire la noia totale. Se posso fare un paragone è come se avessero costruito un essere prendendo pezzi di corpo perfetti ma che non legano tra di loro. Una sorta di moderno Prometeo che però si muove a scatti e compie meccanicamente azioni imparate a memoria senza conoscerne il significato.
Venerdì, 27/11/20 ALLE ORE 00:15 00:15 su Rai Movie
Capannelle: Cronaca dell'assassinio di Kennedy e dei giorni seguenti. Ci si attiene ai fatti e ai pseudo-fatti (il che evita eccessi retorici) rivelando qualche particolare interessante ma al contempo si limita sensibilmente il coinvolgimento. Attori e regia non girano male e questo permette di non scadere ai livelli di certi film tv, ma si ha anche la sensazione di un'occasione sprecata o, peggio, dell'ennesimo film sul tema di cui non si sentiva il bisogno.
Venerdì, 27/11/20 ALLE ORE 00:25 00:25 su Cine 34
Markus: Curiosa pellicola di genere tardo-poliziottesco, ma che attinge soprattutto agli stilemi del classico film sul furto ingegnoso, cioè il così detto “colpo grosso”. Convincente l’interpretazione (anche in maschera!) di Franco Nero, che qui ha a che fare anche con la seducente Dalila Di Lazzaro nei panni d'una sguattera a dire il vero con temperamento “mignottesco”; il che non guasta. Un giovane Bentivoglio interpreta un gay sedotto dal “bel tenebroso” dagli occhi azzurri (Nero) ed il suo profumo (il legnoso "Denim").
Galbo: Ex promessa della boxe e membro dell'IRA, imprigionato per motivi politici, un irlandese torna a Belfast nel suo quartiere d'origine dove farà i conti con il proprio passato. Questo film ripropone la collaborazione tra Day-Lewis e il regista Sheridan, già insieme per Il mio piede sinistro e Nel nome del padre in una storia efficace che ben tratteggia la situazione politica irlandese ma anche intimista nel descrivere il privato del personaggio ottimamente interpretato dall'attore britannico. Brava anche la Watson.
Daidae: Banalissimo film di avventura con sfumature gialle, diretto male dal non proprio eccellente regista sardo Batzella. A parte i bellissimi paesaggi turchi, ancora salvi dal caotico turismo odierno c'è davvero poco da salvare, il cast è buono (nella parte di uno dei cattivi anche lo stesso Batzella) ma la sceneggiatura è da buttare via, in alcuni momenti non si capisce un tubo. Mediocre e confusionario.
MEMORABILE: La casa con le trappole.
Venerdì, 27/11/20 ALLE ORE 01:40 01:40 su Rai Movie
Lucius: Decadente, inquieto come il personaggio interpretato da Delon, provinciale e terribilmente fascinoso. Ritmo volutamente lento che contribuisce alla catarsi del protagonista (un insegnante che arriva alla cattedra in una provincia abitata da vitelloni, con uno stile di vita tutto loro) in una storia difficile e improbabile, ma che intende esplorare nei più reconditi meandri dell'inconscio. Grande cast ispirato; peccato per il poco spazio dato alla Valli. Ottimo e conturbante anche il tema della Vanoni. Intenso.
Piero68: Ascrivere questo film al genere commedia è riduttivo. Perché, seppur parta come tale, il film riserverà sorprese e sterzate in direzione della vera e propria satira sociale. Crisi economica, disoccupazione, rampantismo, arrivismo, pari opportunità calpestate alcuni dei temi toccati dalla grandissima sceneggiatura di Tonino Zera che ultimamente, abbandonate le "vanzinate", si sta dedicando a film molto più interessanti. Buona anche la prova della Farina, che in maniera asciutta dirige un buon cast su cui giganteggiano la Ramazzotti e De Rienzo. Buon cinema davvero.
MEMORABILE: I primi piani sulle scarpe della Ramazzotti; La pusher di medicine; La cena con famiglia di lei in cui De Rienzo prova a indovinare i nessi parentali.
Venerdì, 27/11/20 ALLE ORE 04:00 04:00 su Rai Movie
Pesten: Fratelli divisi dai genitori e da loro stessi dai soliti fuorilegge, sullo sfondo del Nevada e gli allevatori che vanno verso ovest. Il protagonista adulto (Wayne) forma dei vigilantes (canterini) che difendono le carovane e al tempo stesso cerca suo fratello e chi ha distrutto la sua famiglia. La storia procede in maniera interessante, ma sembra che a un certo punto il regista si renda conto che il film dura solo 57 minuti scarsi e si trova costretto a risolvere il tutto in pochi minuti, spaccando e in qualche modo azzoppando il film.
MEMORABILE: Le stupende Alabama Hills di Lone Pine, California, dove vengono girate le scene più importanti del film.
Venerdì, 27/11/20 ALLE ORE 09:00 09:00 su Cine 34
Capannelle: Storia condotta con maestria su un binario agrodolce che non ricorre a sketch troppo teatrali né intende calcare la mano sul sociale. Ecco allora che quasi tutti i personaggi funzionano alla grande, a cominciare da un Totò che lascia condurre la danza a De Filippo ma ritaglia per sé alcune mosse/uscite esilaranti. Gli equivoci paralleli (l'acquisto, la casa chiusa, i soldati..) scorrono senza intoppi e si ride con piacere. Morale di fondo: le case chiuse erano assai affollate.
MEMORABILE: Il moltiplicarsi della famiglia slava. Totò che scopre il dipinto.
Caesars: Probabilmente non così brutto come se ne legge, ma eccessivamente lungo e con un cast attoriale inadeguato: la scelta di far impersonare a Colin Farrell la parte di Alessandro Magno è schiava di un certo meccanismo hollywoodiano e risulta completamente sbagliata. Per il resto il film è ben costruito, la massa di dollari messa campo aiuta non poco le sorti finali della pellicola, anche se non certo memorabile. Si può vedere, anche se non sono sicurissimo che valga più di certi "peplum" nostrani.
Venerdì, 27/11/20 ALLE ORE 10:45 10:45 su Cine 34
Gestarsh99: A dispetto di una critica ufficiale che lo ha sempre stroncato, a me il Celentano attore è sempre piaciuto. Il suo modo di fare sardonico e megalomane mi ha sempre divertito e soddisfatto. In questo film la sua immedesimazione scimmiesca è pressochè perfetta, anche perché connaturata al suo essere gommosamente disarticolato. Per una volta sceneggiatura e dialoghi passano in secondo piano, sommersi dalle musiche cupe e martellanti e dalla rustica metamorfosi pinocchiesca del molleggiato. Bella e sensuale la Bouquet, bravi Andreasi e Robutti.
MEMORABILE: Per recuperare una lattina rotolata in un tombino, Celentano sposta un'intera piazza con monumento annesso. Il sottofondo musicale è da pelle d'oca!
Galbo: Il penultimo film di Joseph L. Mankiewicz è un western atipico con numerose sfumature brillanti. Ricco di ritmo e ben equilibrato tra sequenze d'azione e parti più leggere, si avvale dell'apporto di due magnifici attori come Fonda e Douglas che "duettano" splendidamente affiancati da caratteristi altrettanto validi nella migliore tradizione del cinema americano del periodo.
Alex1988: Poliziesco intriso di atmosfere western e anche "peckinpahniane", vista l'ambientazione messico-statunitense e la presenza, tra i comprimari, di Warren Oates, attore feticcio di Peckinpah. Il tema del film è più che mai attuale (l'immigrazione clandestina), ma ne è venuto fuori un ibrido non proprio riuscito. Comunque la confezione è buona e Nicholson meno istrione del solito. Buone anche le musiche di Ry Cooder.
Homesick: Quando ci si ostina a tenere troppa carne al fuoco si rischia di far bruciare tutto: rievocazione di utopie comunitarie e terrorismo degli anni Settanta, passaggio da adolescenza a età adulta, amor fraterno e depressioni nascoste sono trattate con estrema superficialità e infarcite di un romanticismo di maniera. La Diaz si cala nel poco credibile ruolo di terrorista politica; la Brewster si ricorda più per i suoi lunghi, lisci capelli corvini che per la performance di ragazzina ossessionata dal ricordo della sorella scomparsa. Regia anonima.
Venerdì, 27/11/20 ALLE ORE 20:05 20:05 su Rai Movie
B. Legnani: Debole film di Oliver e Hardy, non più con Hal Roach, bensì con la Metro. Qui i due non sono protagonisti assoluti come il pubblico li vorrebbe e, pur creando qualche buon momento con il risaputo talento (specialmente nella parte al fronte), non riescono ad incidere come nel neppure lontano loro passato. Guardabile.
Herrkinski: La prima parte è assolutamente divertente: Clint nei panni del sergente Gunny Highway se ne esce con battute eccezionali e in generale il suo rapporto con la truppa di lavativi e con gli antipatici superiori è davvero entusiasmante. La seconda parte del film purtroppo è poco più di un normalissimo film di guerra, neanche tanto spettacolare. Rimane una indubbia professionalità di fondo e se si riesce a superare l'americanismo a tutti i costi che la pellicola sprizza da ogni fotogramma, risulterà un film con ottimi momenti e un grande Clint.
MEMORABILE: Troppe battute per essere citate tutte, ma di sicuro l'inizio in galera è grandissimo!
Venerdì, 27/11/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Viccrowley: Chi direbbe mai che il regista di bombaroli cinecomics fotocopia come Iron Man possa tirare fuori dal cilindro una commedia così garbata? Favreau inoltre raddoppia tenendo per sé anche il ruolo da protagonista e donandogli spessore e umanità conditi da grande ironia. Il suo chef stellato che riscopre il valore dei sentimenti oltre che l'amore per il suo lavoro è personaggio sfaccettato che si circonda di azzeccati comprimari per raccontare una garbata storia che passa da commedia a road movie senza colpo ferire.
Venerdì, 27/11/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Markus: Dopo Ice spiders Takács ritorna sull'argomento con questo Spiders 3D, film che mescola le carte dell’apocalittico a basso costo, del fantascientifico e dell’horror di serie Z senza però esser convincente e, momenti di stanca a parte, non aiuta una finta e malinconica New York di cartapesta ricostruita nell'est europeo. I grossi ragni posseduti dagli alieni ruggiscono, barriscono, piangono e talvolta belano; insomma, vivono! Peccato che per vederli in azione tocchi attendere metà film. Si poteva fare di meglio, questo è evidente.
Lythops: Polpettone fortemente, smaccatamente ispirato a Nikita con tanto di sequenza assai simile, cita anche Tarantino e John Woo; dopo un inizio assai personale, comunque in stile videogioco, prosegue tra scene d'azione pura e personaggi che disorientano spesso per la somiglianza tra loro. Lento quando i combattimenti vengono a mancare, alla lunga risulta stancante ed eccessivamente fumettistico anche per i tanti politraumi che non risolvono. Può piacere agli amanti del genere e la spettacolarità spesso appassiona. Nient'altro.
Faggi: L'artefice Eric Rochat scrive, dirige e produce: con risultati non proprio esaltanti. Il ritorno a Roissy, promesso dal titolo italiano, è una specie di bugia. Molto fumo estetico, niente arrosto erotico. Controproducente tentare paragoni con Histoire d'O di Jaeckin (dove c'è vero lirismo sensuale). Qualche bella immagine con tocchi da copertine di Vogue e Playboy emulsionate col surrealismo lusingano gli occhi ma non convincono il cervello. La sola audacia è nella scena zoofila. Molta patina e molta noia. Musica mediocre. Vuoto. Bocciato.
Rambo90: Mi è piaciuto molto; è vero, non ci sono trovate originali (anche se la trama anticipa di un anno quella di Rambo 2) ma tanto ritmo e ottime sequenze d'azione (soprattutto nella seconda parte). Walsh è simpatico come aiutante del protagonista e Chuck Norris, anche se è quello che è, in questo genere di film è sempre una presenza gradita. Buona anche la colonna sonora.
Belfagor: Ispirato a un evento realmente accaduto, è una tipica opera di formazione che ondeggia fra momenti di autentica avventura (come la sequenza del nubifragio) e le inevitabili americanate nascoste dal velo della lezione morale. La caratterizzazione dei personaggi non è il massimo e le interazioni sono piuttosto prevedibili, ma il film conserva sempre un buon ritmo e una certa dignità, risultando buonista ma non troppo.
Venerdì, 27/11/20 ALLE ORE 23:15 23:15 su Cine 34
B. Legnani: Scombiccheratissima commediaccia, che non funziona già dal fatto d'avere Enzo Monteduro come protagonista, il che può reggere per uno sketch, non per un lungometaggio (l'attore, per la regìa di Montero, mostra qui il pisellino ma, con lo stesso regista, farà anni dopo qualcosa di pepatissimo). Non si capisce bene cosa si volesse fare, con personaggi che spariscono (la Gori, la Fabrizi), caratterizzazioni eccessive (Venantini), trama che salta, si riallaccia, riscompare. Gineceo notevole: stupenda la Covello, di gran classe la Fabrizi, irresistibile il sorriso della Lindt.
Gestarsh99: Una coppia in crisi, una villa isolata e degli sconosciuti alla porta, capaci di entrare e uscire a piacimento: la morte sarà questione di ore. Messe in conto pellicole precedenti quali Them e Funny games, Bertino riesce ugualmente a tirar fuori un thriller efficace che punta sulle suggestioni, sui repentini e terrorizzanti rumori di scena, piuttosto che sul sangue o sul rigore logico. Dei carnefici non si conoscono i volti né i moventi né gli scopi ma solo il grado elevato di sadismo psicologico. Un truce gioco del gatto col topo dai vaghi (ma più che evidenti) accenni mansoniani.
Sabato, 28/11/20 ALLE ORE 00:30 00:30 su Rai Movie
Galbo: In tutto lo splendore della Venezia rinascimentale, le avventure di una nota cortigiana nonchè erudita letterata. Il film di Marshall Herskovitz è in definitiva abbastanza godibile al netto di una ricostruzione ambientale un pò troppo hollywoodiana e patinata, verosimilmente poco realistica. Il personaggio è comunque interessante, la vicenda prende lo spettatore e gli attori forniscono una prova più che dignitosa. Discreto il doppiaggio.
Belfagor: Sontuoso, raffinato affresco di una vita e di un regno, fra luci ed ombre. La regia di Kapur è efficace nel delineare la natura conflittuale dell'ascesa di Elisabetta I. Non ci sono molte sviolinate romantiche, ma l'impostazione lirica di certe scene crea dei momenti sinceramente toccanti. Costumi eccellenti. Il cast, ricco di nomi celebri, offre delle ottime interpretazioni. Punto centrale del film è una splendida Cate Blanchett dal nobile pallore che si identifica pienamente con il personaggio della regina.
Deepred89: Un dichiarato manifesto di misoginia filmica, con tutti gli stereotipi del caso: un universo femminile rappresentato nientemeno che da Valeria Marini (ci sarebbe pure un'Anita Ekberg che si destreggia tra carni e carabine, ma sorvoliamo) genuflesso di fronte al maschio violento ed erotomane, meglio se pelato e galeotto. Moralismi a parte, oltre a una manciata di siparietti erotici e violenti rimangono solo noia, squallore, dialoghi atroci e un prefinale con inseguimento alla Michael Myers. Definirlo vaccata è un oltraggio al mondo bovino.
B. Legnani: La traduzione maccheronica del titolo (=film disastroso) dice la verità. Se questo è l'umorismo che proviene dal paese a stelle e strisce che sta dall'altra parte dell'Atlantico è lecito vedervi l'ennesima crepa dell'egemonia statunitense sul mondo. Non so se il film sia uscito nelle nostre sale e, in caso affermativo, se sia stato un successo. Se così non è avvenuto, un po' di speranza per la cultura occidentale viene dalla cara Europa. Più che triviale, il film è grossolano, inutile e fatto male. Dire di più sarebbe fiato sprecato.
Homesick: Quando ci si ostina a tenere troppa carne al fuoco si rischia di far bruciare tutto: rievocazione di utopie comunitarie e terrorismo degli anni Settanta, passaggio da adolescenza a età adulta, amor fraterno e depressioni nascoste sono trattate con estrema superficialità e infarcite di un romanticismo di maniera. La Diaz si cala nel poco credibile ruolo di terrorista politica; la Brewster si ricorda più per i suoi lunghi, lisci capelli corvini che per la performance di ragazzina ossessionata dal ricordo della sorella scomparsa. Regia anonima.
Panza: Senza Herzog a tenere le briglie della sua incontrollabile personalità, Kinski realizza questo suo ultimo delirio che con una regia spoglia riesce a stupire e anche a emozionare. Opera indescrivibile e certamente non facile nella struttura, che si eleva completamente nell'ultimo straziante e perfetto quarto d'ora. Bistrattato dal pubblico, merita invece di essere visto anche solo per la volontà di portare avanti un progetto anarcoide (prodotto dalla Medusa!) che aveva però bisogno di un regista più esperto per farne un papabile capolavoro.
MEMORABILE: Il continuo tappeto musicale formato dalle musiche di Paganini.
Sabato, 28/11/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Caesars: Chiaramente ispirata agli 007 movie, di gran moda in quel periodo, questa pellicola ne rappresenta la versione scanzonata e ironica. La trama, piuttosto banale e confusa, è assolutamente poca cosa, ma il film viene "nobilitato" dagli scambi verbali tra Dean Martin e Sharon Tate, che assicurano la giusta dose di divertimento. Come si conviene a un film dell'epoca i colori accesi regnano sovrani e donano gioia agli occhi. Non certo un capolavoro ma, se si è in cerca di uno svago mentale, può valere la visione.
Galbo: Western parodistico interpretato dal duo Franchi & Ingrassia in un periodo per loro artisticamente molto impegnativo. Questo è peraltro uno dei loro film maggiormente curati e divertenti. Funzionano l'ambientazione e la sceneggiatura che sfrutta abilmente i due comici, affiancati da ottimi attori (come Aroldo Tieri e Ernesto Calindri) nelle parti secondarie. Non certo un capolavoro ma un film godibile.
Homesick: Sin dai primi minuti sono dichiarati gli intenti della pellicola. Come già successo in Filo da torcere e Fai come ti pare, la tipica ruvidezza di Eastwood si ammorbidisce nello humour e nell'inclinazione per il rosa, che non è solo il colore della Cadillac eponima. Buone le (abbondanti) scene action, la sinergia tra un Eastwood anche in vena di travestimenti e la vivace Peters e le caratterizzazioni di Geoffrey Lewis e della teppaglia neonazista.
MEMORABILE: Le fantasiose trovate di Tommy Nowak per catturare i latitanti.
Herrkinski: Un sequel inevitabile ma dignitoso, che si adatta alle esigenze di mercato aumentando il livello di violenza e sangue e caratterizzando ancor più il tremendo Chucky, ormai assurto a protagonista assoluto, sagace e diabolico (sempre notevoli le animazioni e i make-up di Yagher). Buono ancora una volta il cast, dove spicca la graziosa Elise; l'azione non manca e il finale nella fabbrica assume toni quasi da cartoon, surreale e colorato. Gradevole da vedere in tandem con il prototipo; la serie avrebbe fatto meglio a fermarsi qui, ma si sa...
MEMORABILE: Nella cantina della casa; Nella fabbrica.
Gestarsh99: Displuvio massimo nella storia del thriller investigativo a tinte extrastrong: sia esteticamente che strutturalmente è un'opera che nel tempo ha esteso il proprio influsso a tutta quella corrente horror, slasher, poliziesca in cui l'omicida seriale ossequia un piano demoniaco a stadi ingravescenti. Acroterio ineguagliato del portfolio fincheriano, coi suoi colpi di scena squassanti, l'eptagonale trabeazione punitiva, il clima di nembosa imminenza nostradàmica e la solenne atarassia interpretativa di Spacey, numinoso dannatore arcimessianico da cute anserina permanente. Inattingibile.
MEMORABILE: La pioggia incessante che segue e perseguita i protagonisti come una piaga biblica; il finale agghiacciante e non catartico.
Scarlett: La pellicola si salva per la magnifica fotografia e gli scenari ideati. Dà l'idea che sia stato più curato questo aspetto rispetto al ritmo della storia, che scorre invece con lentezza inaudita. Cassel può convincere al massimo come bestia ma è molto lontano e troppo avanti con l'età per essere credibile come eroe maschile di questa fiaba (e peraltro nemmeno al suo meglio). Una bellissima confezione visiva, ma con una totale assenza di sostanza.
Galbo: La validissima trilogia di Jason Bourne è seguita da un quarto capitolo altrettanto valido affidato a Tony Gilroy, già sceneggiatore dei primi film. Ottimo film d’azione, The Bourne Legacy è segnato da un ritmo che aumenta progressivamente dalla parte iniziale introduttiva verso un esplosivo finale, con scene d’azione realizzate con grande maestria e una buona e non scontata scelta delle locations (le Filippine ad esempio). Decisamente felice la scelta dei due protagonisti.
Tarabas: Poco più di una featurette (durata intorno ai 15 minuti) nella quale vari personaggi del mondo del cinema tessono il panegirico di Goodfellas, ripetendo continuamente quanto li abbia influenzati. Per me l'extra meno interessante del pacchetto bluray sia nella prima versione che nell'attuale (quella del 25mo anniversario). Tra tutti i contributi, il più bizzarro è quello di Darabont, quando dice che mentre girava Il miglio verde guardava e riguardava il capolavoro di Scorsese (io, onestamente, non trovo molti punti di contatto tra i due film).
Giùan: Film negli anni assurto all'aura di culto. Scorsese, da vero esteta, studioso e, quel che più conta, appassionato di cinema, piega le necessità della commissione come le proprie stesse prerogative d'autore girando un furioso ma pianificato omaggio ai b-movie americani del periodo '40-'50. Tutto in Cape fear è abnorme, eccessivo, evidente, plateale, in una parola "emozionante", finalità cui concorre appunto tanto cinema giudicato "inferiore". Il disagio creato dall'operazione, anche dal punto di vista del giudizio critico, ne vidima la riuscita. Portentoso Bob.
MEMORABILE: Gli occhi(etti) di Juliette Lewis; La splendida, lussureggiante fotografia di Freddie Francis.
Domenica, 29/11/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Galbo: Nulla possono i cattivi (giamaicani questa volta) contro super-macho Steven Segal!. Tra i numerosi film interpretati dall'attore (?) americano, questo è uno dei più divertenti; nulla di originale, sparatorie ed arti marziali, ma gli appassionati del genere troveranno pane per i loro denti ed usciranno soddisfatti dalla visione.
R.f.e.: Un film come questo, non va certo valutato per la sua moralina, molto American Way of Life, ma semmai per la solare interpretazione di tutti gli attori, in particolare Henry Fonda - qui insolitamente doppiato da Bruno Persa - nonché per l'ambientazione, gli stupendi scorci del Grand Teton National Park. Negli anni '70 ispirò la gradevole serie televisiva Una famiglia americana. Si noti, en passant, nel ruolo di Claris, una Mimsy Farmer diciottenne, ancora lontana dai suoi futuri - e inquietanti - exploit argentiani e barilliani!
Domenica, 29/11/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Italia 1
Gestarsh99: Brutta regressione del filone viral-romeriano in forma di vetero-blockbuster anni '90 tutto azione ed effetti in CG. Il classico catastrofismo planetario di un Emmerich e il frastuono mitragliante e tarantolato di un Michael Bay fanno da imballaggio cartonato al gran faccione da francobollo di Brad Pitt, protagonisticamente arruolato(si) in prima linea tra disastri aerei, pandemie dilanianti, espugnazioni simil-medievali e poco elettrizzanti "umbrellate" da laboratorio. Una sindrome da jet-lag di quasi due ore intercalata da un lagnoso paracadutarsi sui quattro cantoni dell'emisfero boreale.
MEMORABILE: L'assalto degli infetti alle mura di Gerusalemme...