I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 26/10/20 A Domenica, 1/11/20
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Graf: Forse il migliore film girato da De Santis lontano dai turgori melodrammatici di alcuni film precedenti. Il realismo spiccio e asciutto di un tragico fatto di cronaca del '51 è l’occasione per un’analisi che da sociale si innalza ad approfondito studio psicologico del piccolo e modesto mondo femminile dell’Italia del dopoguerra. Sogni, aspirazioni, ambizioni ma anche la tenacia e la concretezza tutta da donna di conquistare un sicuro e tranquillo posto di lavoro. Una sinfonia di personaggi e di fatti armoniosamente orchestrata dal regista di Fondi.
MEMORABILE: Il dolce ma volitivo volto di Maria Grazia Francia (un'attrice fiorentina che ammiro molto), qui nel ruolo di Cornelia Riva.
Siska80: Sorprendente la vena dissacratoria di Ingrassia, a partire dal titolo (una trovata geniale) e proseguendo poi con il tipo di "possessione" della quale sono vittime i protagonisti: il baby maniaco, la ragazzina ninfomane, la donna che soffre di irsutismo, il sindaco che si comporta come un drogato (se non fosse per la repentinità con cui si manifestano le problematiche, non si potrebbe di certo attribuirle a forze demoniache!). Buono il cast, di cattivo gusto la palese frecciata a Franchi.
MEMORABILE: La follia corale durante la cerimonia d'insediamento di Pasqualino.
Digital: Un bandito, dopo aver rapinato una banca si dà alla fuga. A inseguirlo ci si mettono il compagno della ex moglie e alcuni uomini senza scrupoli decisi a intascarsi la refurtiva. Western che si guarda con estremo piacere grazie alla regia vivace capace di rendere interessante una storia che pur essendo risaputa, non manca di elargire tensione, tra furibondi corpi a corpi e spettacolari scontri a fuoco. Murphy è una garanzia nel ruolo dell'eroe senza macchia, mentre McGavin gigioneggia come villain. Veloce, mordace b-movie d'antan da riscoprire.
B. Legnani: Celebre film ad episodi, piuttosto disuguali. Bello quello con Sordi, che rifà l’americano “de Roma”; divertente quello surreale con Pozzetto (in tv viene tagliata una scena con la Ralli, per cui lo spettatore non capisce, nel finale, perché Pozzetto parli di collànt). Più deboli quello con Celentano (nonostante una paio di battute notevoli ed una Lilli Carati in fiore) e quello con Villaggio (nel quale si vedono Carmen Russo e Luca Sportelli, non accreditati).
Galbo: Commedia "elettorale" diretta Barry Levinson, rappresenta un'utile ocasione per trattare dei rapporti tra politica e propaganda pubblicitaria. Piuttosto attuale, l'idea del comico che fa carriera nella politica (Grillo vi dice qualcosa ?) è venuta qualche anno fa agli autori di questo film. Pellicola brillante nella prima parte, decisamente più scontata nella seconda, può contare su un Robin Williams in buona forma e su un Christopher Walken davvero straordinario. Doppiaggio italiano assai infelice.
Lunedì, 26/10/20 ALLE ORE 19:30 19:30 su *altro (specificare)
Pigro: Il tradizionale tema fiabesco dell'incantesimo da spezzare rivive in versione horror coniugandosi con quello della casa stregata: insieme danno vita a una casa-mostro (terribile, ma anche sofferente) che i soliti intraprendenti bambini (ma stavolta più simpatici del solito) dovranno sconfiggere. Un delizioso film d'animazione, tecnicamente molto ben realizzato e con ottime caratterizzazioni di tutti i personaggi... casa compresa.
Galbo: Il filo conduttore dei film da regista di Rocco Papaleo è costituito da personaggi che sono dei simpatici cialtroni, accattivanti ma nello stesso tempo innocui e inconsistenti. Il pregio principale di questo film è l'ambientazione, con "non luoghi" significativi (la nave, l'hotel decadente, Montevideo) che si riflettono sulla personalità dei protagonisti. Attori bravi (Gassman in particolare) e buona colonna sonora. La storia però non è particolarmente interessante e la sceneggiatura mostra più di una debolezza.
Pigro: Cinquant’anni di storia delle lotte per i diritti dei neri negli Usa, viste dalla prospettiva di un maggiordomo della Casa Bianca, dal KKK a Obama. La panoramica è interessante e istruttiva, ma forzatamente sintetica e affrettata. Lo sforzo di dare corpo umano a una materia di questo tipo funziona abbastanza (le vicissitudini familiari), ma le rapide apparizioni dei presidenti li costringono in un’aneddotica poco utile. Film riuscito a metà, tra biografia umana e impegno civile, comunque piacevole da vedere. Utile per cineforum.
Lunedì, 26/10/20 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 1
Galbo: Il giovane analista Jack Ryan tenta di sventare un complotto contro gli Stati Uniti. Interpretato in passato da vari attori, il personaggio di Jack Ryan torna con Chris Pine in un film godibile, in cui il valore aggiunto è costituito dalla efficace regia di Kenneth Branagh (anche coprotagonista). A metà tra action e thriller spionistico, il film si segnala per scene d'azione efficaci e un buon uso della tensione. Buona la prova del cast nel quale si segnalano il redivivo Kevin Kostner e Keira Knightley
Gestarsh99: Unico poliziesco girato a Bari, quello di Massi è un film crepuscolare e rassegnato, un po' in controtendenza col vitalismo giustizialista dei prodotti lenziani. Lo scenario delle vicende è una città incastrata in un pericolosissimo triangolo di ferro ai cui vertici troviamo Saxon (uno dei commissari più duri e revanscisti dell'epoca), Lee J. Cobb (un perfetto capomafia) e Renzo Palmer (astioso ed irresponsabile direttore della Gazzetta). Al centro la sciagurata sorte di un delinquentello e della sua futura sposa. Un'opera amara e sconsolata.
MEMORABILE: Le bellissime riprese del lungomare di Bari, col suo lungo treno di lampioni e le onde che si abbattono sui frangiflutti: una città mai così fredda.
Lunedì, 26/10/20 ALLE ORE 23:10 23:10 su *Sky cinema action
Gestarsh99: Abbacinamento visivo e brividio sottopelle. Reazioni intensissime che erompono spontanee di fronte a una prospezione avveniristica così straordinariamente evocativa, "stendhaliana" e stimolante. Kosinski fotografa a volo d'aquila la catastrofe globale, riproducendo con grandiosità un pianeta azzurro mutacico, nuclearizzato, desertificato a morte eppur ancor monumentale, mirifico, madido di asfissiante bellezza. Gioia per gli occhi nebulizzata da un florilegio di citazioni fierissime e sonorità ragguardevolmente spettacolari e coinvolgenti. Un tributo filiale alla Terra che toglie il respiro.
MEMORABILE: Cruise che cita con serena naturalezza i suoi Top Gun e Mission Impossible; Gli omaggi a 2001, Matrix, Il pianeta delle scimmie, Robocop e Independence Day.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 00:40 00:40 su Cine 34
Homesick: Fantarcheologico e a tratti post-atomico, dominato da una costante ironia che permette agli intrepidi protagonisti di ridere e scherzare anche nei momenti di pericolo più grave: evidentemente essi non prendevano la vicenda troppo seriamente e pare altresì che lo stesso regista non fosse per nulla convinto di questo film... Le grandiose scene d'azione sono nel classico e competente stile di Deodato, con una discreta dose di violenza: musiche ad hoc dei fratelli De Angelis. Piaciuto.
Herrkinski: Un noir in piena regola, che tenta (talvolta riuscendoci, anche grazie ad alcuni riusciti accorgimenti stilistici) di riallacciarsi alle atmosfere dei grandi classici del genere usciti tra il '40 e il '60; non manca ovviamente anche qualche influenza hitchcockiana. Se da un lato l'operazione è apprezzabile, dall'altro la trama risente di continui deja-vu, parzialmente riabilitati dai colpi di scena degli ultimi venti minuti. La confezione ineccepibile e la buona prova degli attori completano un film di certo non inedito ma ben realizzato.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 05:25 05:25 su Cine 34
B. Legnani: Bruttissimo e tedioso film dell'ultimo Tognazzi. Regìa e vicenda televisive nel senso peggiore, recitato male da tutti (talora, pare incredibile, persino dal colonnello), sceneggiatura che oscilla fra l'incerto e l'inverosimile, ma capace di avere un numero incredibilmente alto di battute telefonate. Come se non bastasse, lo snodo finale ha tutta l'aria di essere stato creato perché non si sapeva come far finire il film. Insalvabile, come imperdonabile è l'errore di definire più volte "svedese" il norvegese Ibsen.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 07:15 07:15 su Rai Movie
B. Legnani: Flebile film a episodi (talora barzellette, come nel caso della Masiero, che nasconde nell'armadio il non accreditato Mario Passante, Lambertoni di sordiana memoria), nonostante il buon cast, che vive sulla simpatia di Nino Taranto, ma che offre davvero poco allo spettatore. Lo stesso Sordi, che popola un episodio del film, non riesce a creare (per colpa del soggetto, non per demerito suo) qualcosa che, nella mediocrità del tutto, riesca a farsi rammentare. L'episodio migliore è quello con la Bosé e Walter Chiari. Da sottolineare (per capire un episodio) che all'epoca l'adulterio era un reato.
MEMORABILE: Dappporto che qua e là parla in francese.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 08:30 08:30 su Cine 34
Pigro: Quattro amici si rinchiudono in una villa dove mangiare senza fine. Spietato apologo grottesco sull'autoannullamento dell'individuo e della società borghese, eccessivo e funebre, amaro e tragico, dove anche l'eros - condotto da una disponibile magna mater - è viatico della fine. Omaggio al banchetto satirico di Boileau, citato nel film, ricorda la Sodoma dei quattro potenti autoreclusi di Sade, ma ha il sapore di un lungo funerale. Notevoli i grandissimi attori coinvolti (forse Mastroianni un po' meno degli altri).
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 09:05 09:05 su Rai Movie
Rambo90: Divertente ricostruzione (anche se non proprio esattissima) degli ultimi giorni del regno di Ferdinando di Borbone. Più che i dialoghi e le trovate, abbastanza banali, il film si regge sulla grande interpretazione dei suoi protagonisti, a cominciare da Peppino ed Eduardo che gareggiano in bravura. Da citare anche Rascel, Fabrizi e De Sica. Un film da vedere per apprezzare gli attori del nostro cinema di una volta.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 10:40 10:40 su Cine 34
Giùan: Nelle sue sporadiche ma molto sentite incursioni registiche, Tognazzi ha sempre privilegiato l'apologo grottesco tanto caro al suo sodale Ferreri. I viaggiatori si muove appunto su questo solco ma fa un passo in più sul piano dell'ambizione, come segnalano non tanto la tematica (il racconto fantastico alla Buzzati), quanto la suggestiva ambientazione (i vulcani di Lanzarote) e il secco viraggio drammatico della seconda parte. Il risultato è un film sofferto ma poco controllato, diseguale ma attraente sul male di vivere dell'anzianità. Ornella desnuda...
Graf: Un solido e avvincente thrilling. Il regista riesce a tenere le fila del racconto fino alla fine senza nessun cedimento, né sul piano del ritmo, moderatamente sostenuto ma implacabile, né sul piano della tensione della vicenda che rimane sempre elevata. Il disegno dei personaggi rimane in superficie ed è assai convenzionale, il tono generale è molto serioso, certi dialoghi appaiono francamente sbrigativi ma l’obbiettivo di divertire lo spettatore con la paura e l’angoscia che suscita il misterioso cecchino che non vediamo mai in faccia è raggiunto.
MEMORABILE: Di memorabile di questo film é da sottolineare il montaggio; Una vera lezione da studiare e ristudiare.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 13:40 13:40 su Paramount channel
Belfagor: Episodio poco riuscito, in quanto il materiale non è gestito bene e la tensione del giallo viene sprecata a causa di un'esecuzione meramente televisiva. La McEwan si conferma più che valida per il ruolo dell'anziana e simpatica detective, ma si fa sentire la carenza di ironia e la mancanza di un ritmo vivace da giallo classico che coinvolga lo spettatore.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 14:55 14:55 su Cine 34
B. Legnani: Graziosa opera di Tognazzi, con una prima mezzora davvero buona, dopo la quale il film va un po' calando, però restando sopra la sufficienza (**½). Tognazzi regista imprime sobrietà al Tognazzi attore, affiancato da un ottimo Moschin, mentre la leziosa Buccella (produce Cecchi Gori) viene a noia, come fa, del resto, pure il film nella mezzora conclusiva. Centrato Franco Fabrizi, autista e maggiordomo.
MEMORABILE: "Ci amiamo da molto tempo?" "Beh... per ora siamo solo marito e moglie."
Galbo: Dopo il notevole Il buio oltre la siepe, si rinnova il sodalizio artistico tra il regista Robert Mulligan e Gregory Peck. Ancora una volta l'attore americano interpreta un personaggio dalla forte connotazione morale in un western solo a tratti rientrante nei parametri classici del genere. Ritmi lenti (specie nella prima parte) e riflessivi; si punta sulla caratterizzazione dei personaggi e sulla descrizione degli ambienti, fino al climax finale. Nel complesso, un film godibile.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 16:50 16:50 su Cine 34
Caesars: Attualissima, feroce commedia girata con maestria da Dino Risi ed ottimamente interpretata da Tognazzi (il giudice) e Gassman (l'industriale). Commedie come questa fecero grande il cinema italiano ed è un vero peccato che non si riescano più a farne; d'altronde dove si può trovare oggi una coppia di attori di questo calibro? Non perfetto ma consigliabilissimo.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 17:50 17:50 su Rai Movie
Homesick: Tardo western italo-spagnolo, offre il curioso spunto della prodigiosa memoria visiva del protagonista che lo aiuta a risolvere il giallo – eliminare gli assassini del padre, alla cui morte ha assistito impotente – e si assesta su buoni livelli di ritmo e scelte narrative salvo precipitare in un finale stereotipato e rovinoso (la pistola gettata via e la scazzottata a due). L’infido Carlos Romero Marchent (efficacemente doppiato da G. Bellini) e l’integerrimo Mejuto ritraggono i personaggi più interessanti, essendo Lawrence contenuto oltre misura e la De Santis un pesciolino fuor d’acqua.
MEMORABILE: Le taglie da un dollaro offerte dal misterioso (ma non per lo spettatore) “Il Risorto”; la sparatoria.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 20:50 20:50 su Cine 34
Zender: Dietro l’apparenza di un semplice melodramma che volge talora in caricatura Monicelli sintetizza un credibilissimo mondo cresciuto all’ombra della fabbrica e dell’ingenuo progressismo del Nord, sublimato nell’indimenticabile Vincenzina di Jannacci tra i casermoni e i fumi dell’hinterland milanese. Lei è giovane e strabella, il Basletti un furbone che l’ha sedotta minorenne per portarsela dal Vesuvio a Cologno Monzese. Struggente, esilarante, acuto, il film è lo specchio di un Tognazzi a livelli eccelsi, che lo domina e lo stravolge sfoggiando una gamma espressiva strabiliante.
MEMORABILE: Il progressivo disvelarsi del tradimento nel racconto di Vincenzina vissuto sul volto colmo di malcelata apprensione del Basletti.
Galbo: Una gradevole sorpresa questo film diretto da Burt Kennedy e che appartiene al filone in cui il western ha connotati leggeri, quasi da commedia. Incentrato sui personaggi interpretati da due "colossi" come Wayne e Douglas, non dimentica tuttavia la caratterizzazione dei personaggi minori ed è segnato un buon ritmo impresso dalla regia. Gradevole anche la colonna sonora.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Italia 2
Markus: Per essere un "n. 2" niente male davvero: strappa la risata senza impegno e distrae per un paio d’ore lo spettatore con qualche amarezza da dimenticare. La vicenda, molto "basic", poggia le basi su dei classici dell’american style, in una "lotta" tra ragazzine in epoca di college (con tutti i suoi usi e costumi) e i classicissimi trenta/quarantenni stressati. Se l’occhio maschile un po' bavoso sarà in parte appagato da cotanta carne giovane, quello femminile si aggrapperà ai palestratissimi muscoli di Efron.
Gestarsh99: Non ci si annoia di certo quando un film (in questo caso il remake di un cult) reca il sigillo di un compianto professionista come Tony Scott. Si potrebbe imputare di tutto al fratellino meno colossal(e) di Ridley ma non di aver lasciato mai a stomaco vuoto tutto quel pubblico affamato d'intrattenimento di classe. Come una turbomacchina motrice, il regista trasforma anche qui le impiccate tempistiche e le convulsive precipitazioni action in materia di svago pressochè illimitato, consegnando a occhi chiusi la patata bollente nelle mani del sodale Washington e dell' "onni-tarantinante" Travolta.
MEMORABILE: Il sorcio che s'intrufola malandrino nei pantaloni del cecchino proprio nel momento meno opportuno...
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Galbo: Una rappresentazione dell'attività medica a volte un po' retorica ma realistica e molto lontana da quella a cui ci hanno abituato il cinema e la televisione anglo americana. La figura del protagonista è ricca di umanità anche nella testardaggine di volere proseguire il suo lavoro nonostante la malattia. Cluzet è molto bravo ma non è da meno la Denicourt. Ben resa l'ambientazione della profonda provincia francese, aspra nei personaggi ma profondamente solidale. Buon film.
Caesars: Il tema è scottante (l'invenzione del vibratore), anche se viene trattato solo marginalmente. Probabilmente solo una commedia inglese avrebbe potuto accostarsi a questo soggetto senza dover ricorrere a inutili volgarità. Di questo va dato merito alla pellicola. Altro punto a suo favore le interpretazioni, tutte azzeccate. Peccato invece che la trama manchi di quel qualcosa in più per risultare maggiormente gustosa e che l'epilogo sia scontato e un po' troppo sdolcinato. Comunque un prodotto più che sufficiente.
Martedì, 27/10/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Caesars: Checco Zalone ancora una volta riesce, con l'aiuto del "solito" Gennaro Nunziante, a confezionare una commedia gradevole, lontana da facili volgarità, che riesce a divertire pur senza far gridare al miracolo. Rispetto ai precedenti lavori del comico pugliese qui le location sono più internazionali, ma quello che viene dipinto è sempre il ritratto del popolo italiano, con i suoi pregi e difetti. Il film si snoda leggero tra situazioni e sketch, alcune volte riuscite altre volte meno, unite tra loro dalla simpatia del protagonista.
Caesars: Il regista Sonnenfeld confeziona una gradevole commedia che ha dalla sua una forte originalità ed effetti speciali davvero riusciti. La girandola di situazioni trascinante e il ritmo sempre elevatissimo garantiscono il divertimento per spettatori di tutte le età. Buona l'interpretazione della coppia Tommy Lee Jones- Will Smith. Quel che si dice un buon film!
Caesars: Buon film di Scola nel quale viene disegnata la vita in una città di provincia del Veneto, in cui tutto sembra calmo e tranquillo ma che nasconde gli inevitabili intrallazzi a base di sesso. Tognazzi tratteggia molto bene la figura del commissario disincantato che cerca di far meglio che può il suo dovere; molto bene anche i comprimari, tra i quali troviamo anche un buon Cimarosa. Pur essendo sicuramente debitore di Signore e signori, questo prodotto merita la visione. Direi che 3 pallini ci stanno tutti.
Rambo90: Film di guerra con toni a volte scanzonati e da commedia, tutto sommato divertente, anche se con alcuni passaggi non troppo riusciti. Oltre alla buona regia di Cosmatos e alle tante esplosioni, è sicuramente simpatico vedere tanti divi recitare insieme (anche con un buon affiatamento), in particolare Moore nei panni di un maggiore austriaco e Gould che non perde occasione per piazzare battute. La seconda parte è più incalzante, con la bella sequenza della presa del monastero. Buono.
Capannelle: Ha una faccia da Pippo ma se lo provocate può diventare parecchio incazzoso. Un bell'affresco di Refn che non insiste tanto sul grottesco pulp quanto sul noir melodrammatico. Elegante nella confezione, sobrio nei personaggi, meno sobrio nei lampi di violenza. Particolare nell'imboccare una strada che viene subito stravolta. E senza troppi cliché: fughe stradali silenziose, pregiudicati saggi e poco gelosi, ballerine compostamente impassibili di fronte alle disgrazie del loro pappone.
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 03:30 03:30 su Rete 4
Markus: Per una volta il lacrima movie si distacca dal fenomeno malattia-morte infantile per deviare la “sfiga” su di una bella ragazza (Pamela Villoresi). Molto sentita l’interpretazione di Richard Johnson nei panni di un pianista fallito, che saprà aiutare la bella ragazza, almeno moralmente... Eccezionale e suggestiva la colonna sonora del Maestro Stelvio Cipriani, tanto da essere più ricordata della pellicola, che comunque ebbe un buon successo (sopratutto in Giappone!).
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 03:40 03:40 su Rai Movie
Il Gobbo: Vedova di un gangster deve testimoniare a un importante processo. Un poliziotto la scorta, ma il viaggio avviene in treno e parecchi passeggeri hanno cattive intenzioni... Grande piccolo gioiello del noir ancora una volta dovuto al maestro Fleischer, che sfrutta al massimo le opportunità di suspense offerte dall'ambientazione ferroviaria. Attori di qualità, battute fulminanti, trovate ingegnose, e il tutto risolto in 70 minuti. Di film così s'è perso lo stampo.
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 15:55 15:55 su Rai Movie
Rambo90: Non è malaccio, il tema della vendetta è abusatissimo nel western del periodo ma Squitieri azzecca il ritmo e qualche sequenza e non ci si annoia. È interessante soprattutto la mania del protagonista di prendere gli scalpi agli indiani, così come il trabocchetto finale in cui cade il cattivo. Le sparatorie sono un po' confuse, anche alcune inquadrature ma non mi è dispiaciuto, anche per la presenza di un Zacharias particolarmente ispirato e di un Rassimov cattivo perfetto; mann invece è uno stoccafisso e Kinski appare pochino. Non male.
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 16:45 16:45 su Rete 4
Cotola: Vista oggi, dal punto di vista narrativo la storia potrebbe sembrare piuttosto semplice e scontata (ma all'epoca non lo era affatto) ma quel che resta è di sicuro la bellissima regia di Daves: ha il coraggio di andare controcorrente e sa usare magistralmente il colore, riuscendo a girare un film che a distanza di tanti anni continua ad avvolgere lo spettatore ed a suscitare forti emozioni. Celeberrimo il tema musicale di Max Steiner. All'epoca suscitò grande scandalo ed ebbe uno straordinario successo commerciale.
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Nicola81: Inutile spendere troppe parole per quello che non è soltanto il kolossal per antonomasia ma in assoluto uno dei film più famosi e (giustamente) premiati della storia del cinema. Talmente grandioso nella messa in scena e avvincente nella narrazione da non risultare neppure particolarmente noioso, sebbene una durata simile si faccia inevitabilmente sentire. Anche il messaggio evangelico è veicolato con notevole intelligenza (le fugaci apparizioni di Gesù). Ottima prova del cast, con Charlton Heston nel ruolo della vita.
MEMORABILE: Dire la battaglia navale e la corsa delle quadrighe sarà pure scontato, ma è proprio così...
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Paulaster: Tre ragazzi puntano a diventare sceneggiatori. Mondiali di calcio che servono solo per l'allocazione storica e accenni a personaggi dell'epoca per prendere qualcuno in giro (De Michelis). Dei protagonisti il toscano è il meno peggio, ma è pur sempre il solito personaggio di Virzì. La parte migliore è la descrizione dei vecchi tromboni che non accettano il nuovo che avanza. Moralina finale sul ruolo dello spettatore e sul fatto che basterebbe osservare meglio la realtà. Nota per Roncato.
MEMORABILE: La Muti che alza la gonna; Le musiche di Rota in sottofondo; I soldi a Fellini.
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Quando Tuppence Beresford (Scacchi) e suo marito vanno a trovare zia Ada all'ospizio, tra gli ospiti riconosciamo pure miss Marple (McEwan): c'è finita dentro anche lei, ci si chiede? No, è solo lì per far compagnia a una conoscente; ma intanto zia Ada muore e una sua amica, tale signora Lancaster, golosa di caramelle Polo, scompare a sua volta dall'ospizio perché qualcuno passa per portarla via. Coincidenza? Difficile... Così Tuppence, in attesa che suo marito torni da un viaggio di lavoro, racconta tutto a miss Murple e insieme a lei cerca di risolvere l'arcano, che riguarda soprattutto...Leggi tutto un misterioso quadro - regalato dalla Lancaster alla defunta Ada - dov'è dipinto un casolare di campagna. E' così che Tuppence e miss Marple partono alla ricerca del casolare dopo aver saputo da un esperto d'arte il nome della località ritratta. Giungeranno in un villaggio dove nessuno dice di aver mai visto quella casa ma dove sembrano celarsi segreti inconfessabili. Molti degli abitanti forse sanno molto più di quanto confessino alle due investigatrici. Anzi, va detto che è soprattutto Tuppence a portare avanti le indagini, con la Murple ferma in seconda linea a suggerire e condurre qualche blando interrogatorio i prima persona; ma anche lei ha piacere a lasciare il campo libero all'amica, vessata da un marito che la sottostima e invece donna dall'ingegno acuto. E' curioso sottolineare che il romanzo della Christie aveva come protagonista la coppia di investigatori Tommy & Tuppence (presenti in altri quattro romanzi della scrittrice), mentre per questa trasposizione video si è provveduto a inserire pure la Marple in modo da poter ascrivere l'episodio alla serie dedicata a quest'ultima. Sotto la regia dell'ungherese Peter Medak, che tutti ancora tendono a ricordare - almeno in campo horror - come il regista del riuscito CHANGELING, la storia si sviluppa fittissima di accadimenti come da tradizione, con la durata di un'ora e mezza che fatica a coprire con la necessaria distensione i complicati sviluppi della vicenda. Se infatti la prima parte pone le basi per un mistero che appare davvero intrigante (in special modo per lo studio del quadro che si scopre contraffatto e che sembra contenere molte informazioni nascoste), la seconda rischia di avvolgersi su se stessa con la comparsa di un gran numero di personaggi e la solita dose di ambiguità forzate che se in un romanzo possono essere lette con la dovuta attenzione, in un film rischiano costantemente di complicare l'insieme in modo eccessivo. Il talento di Medak emerge nel finale, degno di un autentico horror, girato in una notte rischiarata da lame di luce. Troppo tardi, però... La milanese Greta Scacchi, invecchiata ma ancora affascinante, provvede a una recitazione di livello che il resto del cast non sempre pare in grado di sostenere. Chiudi
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Rai 4
Pumpkh75: La Hollywood dell’orrore si strafoga di Oriente: prima Sadako e Kajako, ora l’intera foresta di Aokigahara. Tra le fanciulle e questa fratta di fantasmi, però, passa però la stessa differenza che c'è tra una quercia e una frasca: la novità è svanita, fotocopie spiegazzate di jumpscares sono ovunque, si disossa anche Blair Witch Project ma invece della carne si tiene la carcassa. Togliendo l’incipit e il finale (corretto, ma anche lui fagocitato dalla bulimia mainstream), il resto abbandona per sempre la memoria la mattina dopo. Futile.
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Caesars: Prodotto che sfrutta la notorietà di John Travolta e il successo del telefilm "Happy days" per sfornare la solita storiellina ambientata negli anni '50. Il film risulta comunque gradevole, per chi non ha grosse pretese, grazie ai numeri musicali ben coreografati, alla bravura di Travolta e alla bellezza di Olivia Newton-John. Sicuramente non è imperdibile.
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Spike
Gestarsh99: Orsi e ri-morsi storici. Con tanto di dentatura e artigli tirati a lucido per la ghiotta rentrée, l'ingordo plantìgrado rugliante rispunta a sorpresa sui cineschermi mondiali obbedendo a ciò che Madre Sceneggia(N)atura gli comanda: turbare l'allegra gitarella escursionistica di due improvvidi campeggiatori mal equipaggiati (tanto di nécessaire d'emergenza quanto di pratico buonsenso). Il selvaggio palcoscenico ontariense è il set ottimale per quest'horror survivalistico dalle ingannevoli ombreggiature thriller, che pur nel risaputo evolversi tiene sulla corda ogni equilibrismo della suspense.
MEMORABILE: Lo squartamento ultragore del (mancato) promesso sposo della bionda protagonista...
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 23:05 23:05 su Cielo
Undying: Ultimi giorni di vita di uno spietato e sadico imperatore: tra una lunga sequela di degenerazioni sessuali e diaboliche esecuzioni. Sulla scia del più celebre Caligola brassiano (dal regista erotico abbandonato in fase di editing e diventato quindi Gore Vidal's Caligola) Mattei dirige il secondo film di un duetto (l'altro è Caligola e Messalina) pressoché realizzato con il medesimo cast tecnico artistico. Ottenendo, sul piano sleazy (ma non solo), un risultato praticamente identico al predecessore.
Mercoledì, 28/10/20 ALLE ORE 23:45 23:45 su Italia 1
Ryo: Film cult anni 80 che di buono ha solo una fantastica colonna sonora e le bellissime performance di ballo.Banale e mediocre nella storia, anche se il messaggio è giusto. La recitazione è discreta. Un classico degli anni 80 che tuttavia non affascina come tanti altri film per adolescenti di questo periodo. Non terribile, ma abbastanza sopravvalutato sì.
Von Leppe: Franco in questo film riesce a creare l'atmosfera settecentesca e surreale dei romanzi del marchese De Sade, utilizzando tra le scenografie anche le architetture di Antoni Gaudí. Certo la trama è edulcorata rispetto all'opera scritta (specie nel finale, totalmente diverso), ma il risultato non è male. Buona l'idea di mostrare De Sade in prigione che scrive la storia, interpretato da Klaus Kinski. Notevole pure il resto del cast (la giovane Romina Power non è bravissima ma va bene nella parte).
Pigro: Frammenti di ricordi dalla Rimini degli Anni Trenta, filtrati attraverso lo sguardo trasognato di un adolescente ancora un po' infantile e la tipica fantasia ruspante romagnola. Il film "autobiografico" di Fellini è una gioia dello spirito, capace di trasformarsi da memoria privata a patrimonio di tutti, grazie agli episodi quasi archetipici che lo compongono: dalla tabaccaia tettona all'arrivo del Rex, senza dimenticare l'allampanata apparizione dello "zio" Ciccio Ingrassia. Un film oniricamente vitale e poetico, con una musica leggendaria.
Giùan: A Venezia, prostituta d'alto bordo francese e ragazzotto italiano vorrebbero “mettere in mezzo” una giovane ereditiera americana gravemente malata. Chi ama James vi ritroverà ahimè solo un esangue “sondaggio” per tradurre in immagini la crudele estetica del romanzo. Constatata l'impossibilità di rappresentare l'intreccio intellettuale jamesiano e il confronto culturale insito in esso, Jacquot alterna plein air lagunari, interni parigini e inquadrature in cui a un cast pur di buona qualità è affidato l'improbo compito di “rivelare” ambiguità. Placido stenta.
MEMORABILE: L'eleganza "glaciale" della Sanda; Gli sguardi "malati" della Huppert.
Nando: Pellicola indubbiamente artigianale che scimmiottando, anche in maniera dignitosa, film notevoli, denuncia la pazzia di un capitano dell'esercito americano che pur di ottenere un briciolo di gloria invia i suoi uomini a morte certa. La ribellione di uno sconosciuto Prete, comunque adatto al ruolo (così come Marsina) metterà fine alla vergogna nonostante un brutto finale. Nel complesso non male.
Giovedì, 29/10/20 ALLE ORE 04:05 04:05 su Cine 34
Caesars: All'inizio pare anche discreto, ma presto il film si addormenta, rischio che corre anche lo spettatore nonostante una serie di nudi di Edwige Fenech in strepitosa forma fisica. Tognazzi regista si conferma assai inferiore al Tognazzi attore e ci propina un'insulsa storiella il cui tema dominante è la gelosia, sentimento che rovina la vita sia a chi la prova che a chi la subisce, condita con un po' di critica sociale. Si arriva a fatica alla soluzione finale del "mistero" dello sgabuzzino. Dimenticabile. *!
Giovedì, 29/10/20 ALLE ORE 08:50 08:50 su Cine 34
Homesick: Intrigo spionistico internazionale con bische, scambi di persona, false identità, zuffe interminabili, spie, controspie e Clark che, seppur una tantum non nelle vesti di “Agente 077”, ricalca sempre look e comportamenti di James Bond. Comprimari interessanti come Nusciak, Vannucchi, Albertini, Hintermann e Infanti ritraggono inevitabilmente figure stereotipate del genere. Si riconoscono una certa scioltezza, il fascino cromatico sixties del Technicolor di Stelvio Massi (direttore della fotografia) e i caldi, eleganti clangori di Ortolani.
MEMORABILE: L'assassino che si ritrova davanti al filmato che lo inchioda.
Il ferrini: Commedia anni '80 adatta solo ai nostalgici dell'epoca. La recitazione è piuttosto atroce, compresa la Gerini all'epoca delle riprese sedicenne e la moda nonché il linguaggio paninaro non aiutano. Vasco si presta al gioco, sebbene non dica una parola, e lo si vede in varie occasioni, fino al gran finale col suo concerto (era il tour di "C'è chi dice no"); sul palco anche il compianto Massimo Riva. La sceneggiatura è un incrocio di storielle senza spessore fra adolescenti che dicono frasi tipo: intimo di squinzia, o la bella addormentata nel buscopan. Tenero.
Giovedì, 29/10/20 ALLE ORE 15:10 15:10 su Cine 34
B. Legnani: Amabile in maniera superiore all'effettivo suo valore. La simpatìa del protagonista (delizioso il suo ingresso nell'augusto istituto scolastico della Livorno-bene) ci porta a seguire la pellicola pure con una certa indulgenza. Ho trovato azzeccato il commento della voce fuori campo, sgradevole e ritrito il personaggio figlio-di-papà, uno degli elementi che impedisce, seppur di poco, all'opera di assurgere fino al rango di buon film. Discreto.
Giovedì, 29/10/20 ALLE ORE 15:35 15:35 su Rai Movie
Daniela: Bel western classico dal respiro ford-fondiano, che ripercorre alcuni topoi del genere - a partire dall'ingaggio da parte dei "bravi" cittadini che vogliono essere protetti dal prepotente di turno, salvo poi accettarlo fra le loro fila quando questo diventa ricco ed influente. Venati di ironia, i laconici dialoghi fra Harris e Mortensen (grandi entrambi) disegnano con pudore un sodalizio virile destinato a spezzarsi di fronte ad un terzo incomodo in gonnella (Zellweger, insopportabile). Secchi gli scontri a fuoco, bellissimo il finale all'insegna del sacrificio e della rinuncia.
MEMORABILE: Virgil-Harris ogni tanto perde il filo e l'amico Everett-Mortensen gli viene in aiuto suggerendo la parola giusta
Galbo: Secondo e non particolarmente riuscito film del filone catastrofico di ambientazione aerea dopo il capostipite Airport, questo episodio tende a replicare lo schema del film del 1970, ma con minore efficacia. Il film che coniuga una serie di storie personali (intepretate da vecchie e nuove glorie cinematografiche hollywoodiane) ad effetti speciali tecnologicamente avanzati, risulta più artificioso del precedente (specie nel finale) e rimane nella memoria sopratutto per il riuscito personaggio intepretato dalla brava e bella Karen Black.
Giovedì, 29/10/20 ALLE ORE 17:40 17:40 su Rai Movie
Faggi: Produzione RKO quindi essenzialità, mezzi usati al meglio, niente fronzoli, passioni forti, intrigo e mistero. Western solido e denso, con più piani narrativi che si fondono bene insieme; vicenda gialla e sentimentale, unita alle questioni d'onore, di potere, di prestigio, di vendetta e regolamento di conti tipiche del genere. Grandi attori (Wayne, Raines), curiosa sceneggiatura e regia che, se pur di mestiere e senza particolari impennate, non fa una piega. Un classico, in fondo.
MEMORABILE: "Sai cosa hanno in comune le donne e il whisky? Tutte e due ti prendono in giro ma non se ne può fare a meno" (il vecchietto "Gabby" a Wayne).
Galbo: Per il suo debutto da regista cinematografico, Dustin Hoffman sceglie una storia ambientata in una casa di riposo per musicisti. Nulla di eclatante, ma una vicenda semplice che da modo al regista di rappresentare con sincerità di ispirazione un mondo poco conosciuto, con personaggi ben carattterizzati dal punto di vista psicologico, una bella e suggestiva ricostruzione ambientale e soprattutto lasciare il giusto spazio ad un eccellente gruppo di attori.
Giovedì, 29/10/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Belfagor: Dopo gli Xenomorph, la Weaver deve affrontare un'altra minaccia in costante adattamento: un serial killer che copia il modus operandi dei colleghi passati alla storia. Coevo di Seven, ne è la controparte "femminile", nella quale gli omicidi sono presentati con un certo distacco per focalizzare l'attenzione sul rapporto tra la profiler e la detective, reso credibile dalla coppia Weaver-Hunter. Peccato per la durata resa inutilmente lunga dalle scene con Mulroney, che sembra messo lì per imitare Mulder di X-files.
Galbo: Riuscito action con l'immarcescibile Stallone impegnato in una cornice montana. Se si lasciano da parte alcune incongruenze di sceneggiatura ed eventi altamente improbabili (tipo immersione sotto i ghiacci e riemersione senza danni apparenti) si passano un paio d'ore all'insegna dell'evasione pura e nulla più. Stallone è meno inespressivo del solito, ma questa è una delle sue migliori interpretazioni dopo le saghe di Rocky e Rambo.
Giovedì, 29/10/20 ALLE ORE 23:10 23:10 su Rai Movie
Gestarsh99: Hoblit, professionista in thriller dal potenziale metafisico, si sposta su un qualcosa di più terreno ma non per questo meno aperto alla speculazione mediologica. L'occhio che uccide-va in analogico per postume proiezioni casalinghe ora lo fa in digitale, trasmettendo in contemporanea su scala mondiale. Le sulfureità "scacchistiche" di Seven, Saw e Il silenzio degli innocenti si prostrano al j'accuse contro gli agguati del web e la sadica scopofilia che pulsa come un blob occulto dietro i monitor installati in ogni antro domiciliare. Anche in sala però, come in rete, le visualizzazioni premiano spesso la mediocrità.
MEMORABILE: L'agente dell'FBI sciolto nell'acido da batteria...
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 00:30 00:30 su Cine 34
Gestarsh99: Conformemente all'ottica degli eighties, le scuole del futuro non sono templi di maturazione giovanile o luoghi sacri dell'insegnamento; tutt'altro, sono centri-sociali-okkupati al servizio di bandacce incontrastabili. E per rimetter in riga tutti quanti servono solo le cattive maniere: un "massacratore da Central College"! Lester ne ha tanta di buona volontà ma purtroppo non è Daalder: il mucchietto di personaggi che raffigura ha la spessezza della carta velina e il banalissimo plot imbastitogli attorno non osa alcun meta-discorso che travalichi lo srotolamento di angherìe e contro-angherìe.
MEMORABILE: Il capobanda scaraventato giù a penzoloni dal lucernario col cappio al collo proprio durante il saggio musicale dell'orchestra scolastica.
Skinner: Dall'autore di The opposite of sex un film che ne riprende ingredienti e formula, con meno peso al versante thrilling-noir e più a quello comedy-drama. Ecco dunque gay, lesbiche, famiglie disfunzionali e qualche intrigo, ma dal '98 di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e il film risulta nato vecchio e mai sorprendente né caustica. Un ritmo compassato e una lunghezza eccessiva non aiutano la scorrevolezza della visione. Restano alla mente giusto una Maggie Gillenhaal bella quanto brava e un Tom Arnold Sorprendente.
B. Legnani: Film non facile, con esiti così palesemente firmati che basterebbe vederne trenta secondi per capire che è Fellini. Molte cose ricordano l'ottimo La città delle Donne. Di particolare riguardo la notevole prestazione di Paolo Villaggio e la capacità del Maestro di far parere attori da grande schermo i moltissimi che invece provengono dal piccolo. Potrebbe sembrare cosa non così importante, ma se andiamo a fare dei confronti...
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 03:50 03:50 su Paramount channel
Rambo90: Un'occasione sprecata. Il lavoro sugli ambienti e sulla ricostruzione d'epoca era ottimo, così come il cast, in cui figurano facce note come la Burrows e Sands. Anche la trama è molto aderente al romanzo di origine; peccato proprio per il forzato inserimento di Miss Marple (nel libro non figura), che scioglie le tensioni di una storia molto coinvolgente proprio perché nessuno era al di sopra degli altri. La sua presenza smorza i rapporti fra alcuni personaggi e ne elimina uno interessante, rendendo anche il ritmo troppo blando. Mediocre.
Panza: Prendendo spunto da un testo di De Filippo viene messa in scena questa interessante riflessione sulla vita e la miseria. Lo sfondo è Napoli, palcoscenico perfetto e incolmabile per questo genere di film che hanno come protagonisti persone del popolo. Si accentua troppo il melodramma anche se il testo di partenza presenta alcuni pensieri molto profondi. Taranto recita molto bene e possiede davvero il phisique du role per il ruolo del ladruncolo di strada. Emozionante ma verboso il finale, ambientato in un fantascientifico paradiso.
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 06:00 06:00 su Cine 34
B. Legnani: Film di medio livello (**) del bel tempo del cinema italiano che fu. Nulla di eccezionale, con una vicenda gialla conclusiva i cui barocchi e inverosimili movimenti ricordano addirittura quelli della complessa soluzione di Assassinio sul Nilo. Dorelli come sempre perfetto in questi ruoli, che sono un misto di astuzia e di candore. Dufilho inverosimile coma italo-americano. Carina la Villoresi, ma soccombe al grande fascino della Spina (oggi la si direbbe MILF...). Divertente Robutti. Qualche gag non è vecchia, ma addirittura stravecchia.
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 06:30 06:30 su Rai Movie
Giacomovie: Totò è Antonio Scorcelletti, un abile copista al quale viene commissionata una "Maya in camicia" per farla passare come autentica del Goya. Anche se non è il migliore tra i film di Totò, è tra i più simpatici, per una verve umoristica che non cala d'intensità (a cui contribuisce pure un pimpante Louis De Funès), tanti giochi di parole e per una sceneggiatura articolata, nonostante la sua semplicità.
Galbo: Film molto particolare questo diretto dal regista inglese (e la nazionalità è importante !) Christopher Smith. Il film si può considerare infatti un horror ma condito da abbondanti dosi di sarcasmo che si esprimono attraverso una critica piuttosto feroce alla società che mercanteggia armi (quella dei protagonisti) i cui dipendenti subiranno una sorta di crudele contrappasso. Il regista riesce a mantenere alta la tensione senza mai (o quasi) eccedere nel facile effetto splatter ma utilizzando spesso una tipica ironia britannica.
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 13:40 13:40 su Paramount channel
Belfagor: L'omicidio di una donna conosciuta durante un viaggio in treno spinge Miss Marple ad indagare su una serie di morti solo in apparenza accidentali. Sebbene l'adattamento sia molto libero (nel libro l'anziana detective non è nemmeno presenta), può dirsi riuscito. Il merito va al cast ben assortito, nel quale spicca la brava McKenzie protagonista. Buone anche le ambientazioni e la fotografia dalle tonalità fredde.
Graf: Grande Zinnermann! Uno dei rari esempi nel quale un film di origine letteraria non è inferiore al romanzo da cui è tratto. Il regista ha scelto la via della non spettacolarizzazione della vicenda–thrilling, una scelta stilistica che sembrava suicida ma che invece si è rilevata vincente. Niente ridondanza del linguaggio, anzi secchezza documentaristica, niente pedinamenti ma giochi di scacchi tra sicario e polizia, niente sparatorie assordanti ma silenzi tesi ed ansiosi, niente scoppi di violenza ma inganni freddi e razionali. Un film a sangue freddo.
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 17:15 17:15 su Cine 34
Rufus68: Irrisolto e alquanto bislacco. Il rovesciamento di ruoli fra sani e matti all'interno del manicomio risale a Poe: Pabst aggiorna la versione con riferimenti letterari moderni (Viarisio appare in un quadro come Big Brother orwelliano), ma fallisce sia nella denuncia che nei toni (commedia brillante? commedia nera?). È indubbio, tuttavia, che un'accattivante arietta pazzerella aleggi durante il film, anche per merito di Nascimbene che musica beffardamente la filastrocca "Oh, che bel castello". Fabrizi in versione minore.
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 17:40 17:40 su Rai Movie
Galbo: Film dedicato (come altri due precedenti) alla mitica cavalleria americana. L'elemento di spicco è il rapporto tra l'anziano militare (splendidamente interpretato da un già maturo John Wayne) e il giovane ufficiale inesperto. Straordinari i paesaggi della Monument Valley, efficacemente fotografati (come già nell'ottimo Sentieri selvaggi). Alcune scene sono da storia del cinema.
Daniela: Scopo vendetta contro la conduttrice di una trasmissione radiofonica che gli ha mandato a monte il matrimonio, pompiere cerca di renderle pan per focaccia... Commedia sentimentale di produzione industriale, con ingredienti collaudati, compresa la morale "niente regole in amore", molto prevedibile nei suo sviluppi, inevitabili equivoci compresi. Quando la storia non offre sorprese, tutto ricade sulla confezione (corretta ma anonima) e sul cast, non del tutto centrato: Thurman distratta, Firth sprecato, il migliore è il "Comico" Dean Morgan
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 19:30 19:30 su Rai Movie
Bruce: Bellissima anche da rivedere oggigiorno, in tempi di crisi, questa divertente e intelligente commedia di impronta teatrale che vede Totò protagonista (al fianco di altri validissimi attori e caratteristi, tra i quali anche una giovane Sophia Loren). Tanti gli spunti e i momenti comici, mai volgari, che sono stati ripresi e copiati in seguito da altri. Quanto talento! Splendida la prima parte, forse un po' scontata e prevedibile la seconda.
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 20:50 20:50 su Cine 34
Il Gobbo: Già amiamo poco i decamerotici in generale, se poi ci tocca accettare, come seduttore tanto infaticabile quanto irresistibile, Piero Focaccia la nostra pazienza viene sottoposta a una prova eccessiva: e chi si credeva, Mal? E con la Beneamata, poi? Vade retro. Decorosa fattura, come sempre bravo Garrone, inopinata presenza (in voce, doppia D'Orsi) di Nando Gazzolo, belle passerone, solita noia. Perdibile senza rimpianti, solo per ultras o archivisti del genere.
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 20:55 20:55 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Difficilmente la "Besson Family" ne sgarra una quando ha a che fare col lancio promozionale di giovani eroine abilissime nel maneggiare armi da fuoco, strategie logistiche e funambolismi felini: la nero-ispanica Saldana, anguilliforme lupinessa del parkour, non fa rimpiangere neanche per un istante la capofila Nikita. Non è solamente un action steso con affinata competenza ma anche una storia di sentimenti feriti, di affetti perduti, di caccia senza quartiere alle allodole del dolore attraverso lo specchio identificativo orchidàceo, simbolo di passione, audacia e orgoglio inconcusso.
MEMORABILE: L'agguato omicida nella singolarissima piscina verandata ridotta a "squaloteca".
Gestarsh99: Ultimo bagliore del crepuscolo per Dirty Harry, giunto al terminal della sua marcia bonificante sul pantano delinquenziale di San Francisco. Pistolettate in pieno viso e micro-machines esplosive in questo epilogo autoironico e metacinematograficamente engagé: accattivante nell'appiccar fuochi polemici contro la mediatizzazione della violenza al cinema e in tv; godibilmente spregiudicato nell'arpionar mentecattaggini interattive di un doppelganger a vizi privati e pubbliche manie di divi e primedonne dell'horror-stardom. Impareggiabile il cabotinage di Carrey nel videoclippaccio rock.
MEMORABILE: L'esagitato inseguimento tra l'auto civetta di Callaghan e la mini-Corvette radiocomandata; Il videoclip "esorcistico-guns&rosian-alicecooperiano"...
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 22:40 22:40 su Cine 34
Homesick: Sei storielle boccaccesche di mogli vogliose, mariti cornuti e frati dalla dubbia vocazione, nell'insieme allegre e sollazzevoli nonostante i finali quasi tronchi. Come d'abitudine, il fulcro è la giocosa esibizione di nudi femminili, disinvoltamente offerti dalle starlets di turno (Nell, Lehir, Damon, Beani, Vivaldi e Longo), mentre nel comparto maschile spiccano le simpatiche caratterizzazioni di Garrone e Musy. La volgarità si limita al normale turpiloquio, senza scadere in quel pessimo gusto scatologico riscontrabile nei peggiori esempi del genere.
MEMORABILE: La cornice con i rifugiati dalla peste; L'ingenuità di Garrone; La Beani nel confessionale; Le voglie notturne di Musy.
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai Movie
Capannelle: Gradevole commedia gestita con garbo ma anche senso del ritmo, con una regia e montaggio che giostrano bene le varie situazioni e si dimostrano in grado di sottolineare la verve dei protagonisti. Contribuisce alla riuscita lo script che, almeno per la prima ora, permette di viaggiare ad alti livelli senza inventarsi stranezze o scadimenti di gusto.
Venerdì, 30/10/20 ALLE ORE 23:10 23:10 su *Sky cinema uno
Gestarsh99: "It's all fun and games" fintantoché dal buio non fa capoccella il muso azzannatore d'uno squalo. Il cineapneista Roberts riporta tutti a 47 metri di profondità immergendo una quaterna di giovani studentesse dal rosso avvenire nelle anfrattuosità di una cava sotterranea sommersa. L'infilata di coups-de-théâtre che scudiscia frustrantemente gli ultimi minuti di apparente distensione finale è la ciliegina sull'aorta di uno shark-horror speleonautico che mostra parecchi punti di contatto con la Discesa nelle tenebre di Marshall. Claustrofobico? Beh, innegabile. Terrorizzante? Ehm, giusto un po'.
MEMORABILE: Le fauci dello squalo che cercano di penetrare gli stretti pertugi subacquei in cui si rifugiano le protagoniste; I ripetuti colpi di... pinna finali.
B. Legnani: Modesto film di Biagetti (che pure qui non gestisce il ritmo, mal distribuendo il tempo alle varie fasi), che si salva dall’ignominia solo grazie a un quarto racconto gradevole e ben recitato (quello con Pino Ferrara, Dori, la Santilli e la Ferronao ) e da trame non male, però sfruttate maluccio (terribile la recitazione richiesta a Bufi Landi nella novella d’ambiente romagnolo e inspiegabile la scelta di filmare molte scene in un vero budello). Girato in fretta (notare la comparsa che perde palesemente l’equilibrio mentre impalla Pino Ferrara!). Dal gineceo stavolta spicca la Nell.
Myvincent: Opera difficile quella di un film sul più grande, ultimo poeta italiano del '900, ne effigia non solo la personalità ma anche la biografia, la produzione artistica, il pensiero. Il lavoro di Ferrara è un tentativo, riuscito, di proporre un'idea, un'interpretazione attorno a un personaggio dalla intensità a volte anche eccessiva. Il risultato è se non altro lontano da logiche "televisive" o scandalistiche o pruriginose. Indiscutibilmente bravo Willem Dafoe.
Taxius: Action molto frizzante, zeppo di esplosioni, morti ammazzati e sangue che ha come protagonisti una coppia di fattoni che in seguito si riveleranno essere ben più di due semplici ragazzi annoiati. Il film non è male, è girato bene ed è coinvolgente, ma ha una sceneggiatura debole e banale che lascia un po l'amaro in bocca per quello che poteva essere senza problemi un buon film. Non manca la componente romantica, mentre è assente quella comedy e questo, a ben vedere, è un altro piccolo difetto. Nel complesso non male.
Pigro: Il reclutamento di due ragazzi nella malavita in una escalation di crimini sembra inquadrare il film nell’ormai prolifico filone di Roma criminale. Ma qui il lavoro, cinematograficamente raffinato, è più sottile: la casualità, la leggerezza (incoscienza), le crepe invisibili che si aprono sotto la scorza da bulli (perfino del personaggio del padre, un efficace Tortora) costituiscono una sottotraccia significativa che denuncia uno sguardo non approssimativo. Peccato per l’inintellegibilità di gran parte dei dialoghi in romanesco sbiascicato.
Piero68: Nonostante la citazione del titolo e la tagline del film l'11/9 non c'entra proprio nulla ed è solo uno specchietto per le allodole. In una New York assolutamente normale il racconto di cinque storie che non si sa dove vogliano andare a parare. Anche se un discreto montaggio rende tutto fluido, è la narrazione che proprio non convince e le varie storie alla fine non solo non si intrecceranno mai ma, come già detto, con gli attentati non c'entrano proprio nulla. Cast non eccellente ma con qualche buona prestazione (come quella del solito Shalhoub).
MEMORABILE: La Gyllenhaal licenzia un suo assistente gay e poi lo apostrofa: "Sei solo un cliché".
Lucius: Il regista con questo film omaggia solamente Hitchcock; la storia è avvincente e per tutta la durata del film la tensione aleggia perennemente. La sceneggiatura è ovviamente diversa da quella de La finestra sul cortile e Elisabeth McGovern ha dato molto con la sua interpretazione di esca in questo film. L'interesse non cala mai. Decisamente un buon thriller.
Puppigallo: Una buona regia e attori decisamente in parte fanno di questa pellicola un interessante spaccato di "vita" di sottoprodotti dell'evoluzione umana. E a fare da contrasto con questa feccia sballata, c'è una bambina malata, conseguenza proprio del degrado psicofisico di gente che finisce per danneggiare anche chi nulla può e nulla ha potuto decidere. Eppure, persino da chi sembra dare solo il peggio (i due protagonisti), può nascere qualcosa di buono. Film che merita la visione, nonostante arranchi nella parte centrale, finendo per girare su se stesso, come in effetti fanno i tossicodipendenti.
MEMORABILE: La "cocaina frizzantina..."; "Ciao, brutta!"; Impasticcati in strada.
Daniela: Avrebbe le carte giuste per funzionare questo film d'esordio di Isaac, già produttore: cast senza stelle ma con molti attori bravi e/o noti, trama di guardie e ladri intrigata e potenzialmente intrigante, fotografia livida di una Londra crepuscolare e notturna. Potrebbe, ma non funziona. Nonostante l'eleganza di alcune sequenze, non riesce mai ad appassionare, neppure nei momenti più drammatici, lasciando l'impressione di un esercizio di stile freddo e scolastico.
Panza: L'intreccio non è nemmeno così datato e statico visto che si tratta della vendetta di un fuorilegge a cui è stato ucciso il fratello. Purtroppo il film risente in alcune scene del peso degli anni (la scelta delle musiche, il finale con tragicomica Bibbia in sovrimpressione) risultando a tratti noioso, pur nella sua breve durata. Restano però una bella prova degli attori (valorizzata dal bel doppiaggio) e ambientazioni valorizzate da una fotografia abile. Il titolo affibbiato dagli italiani è abbastanza sviante rispetto a quello originale.
MEMORABILE: Il trattamento riservato alla salma del fratello: ricoperta di sputi, insozzata con torsoli di mela, il requiem viene coperto con musica da ballo.
Sabato, 31/10/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Giacomovie: Campanile ha tratto il film da un suo romanzo, segno che ha creduto nell'idea di narrare la vita di Cristo da un'altra prospettiva. Il risultato gli ha dato ragione per la bontà di un progetto che ha saputo mescolare sacro e profano, umorismo e malinconia. A tal riguardo Montesano si trova a suo perfetto agio nel ruolo dell'umorista malinconico e la bella e sempre sexy Edwige Fenech trova spazio per mostrare non solo il corpo ma anche buone doti recitative. Adatto il contesto scenografico e ambientale, buone le musiche di Morricone.
Galbo: Film totalmente basato sull'incontro tra due personaggi capofila di un certo tipo di cinema popolare degli anni '70 e '80, Spencer e Milian. Il film strappa qualche risata ma avendo a disposizione questi due calibri (oltre ad un regista navigato come Corbucci) si poteva fare onestamente di più. La sceneggiatura è carente e il poco di buono che il film presenta deriva dalla bravura e simpatia dei due attori protagonisti, peraltro non affiancati da un cast all'altezza.
Il Gobbo: Divertente, corale, con qualche interpretazione di mestieraccio ma non piatta, e qualche battuta che va a segno. Magari ritmo non sempre sostenuto. Finale (a scelta) consolatorio, ma si sa che la filosofia della satira di pingitore & c. non è (e meno male) quella del plotone d'esecuzione dalla parte dei sedicenti migliori. Yespica notevole.
MEMORABILE: "Ormai questo non è un ginocchio, è un flipper"
Pigro: La tenera amicizia tra un ragazzino e un vampiro coetaneo sullo sfondo dei paesaggi transilvani, minacciati dai cacciatori di vampiri, supera la semplice simpatia del racconto per diventare anche l’occasione di un garbato modo di riflettere su due importanti questioni: la solidarietà tra diversi, che supera pregiudizi e stereotipi, e il rapporto sempre ambivalente con i genitori. Ma al di là di questi spunti, il film è davvero piacevole, divertente e soprattutto vivacissimo e pieno di intelligente brio. Lieve e gustoso.
Galbo: Forse il peggiore tra i film diretti ed interpretati dall'attore toscano. La storia dell'uomo semplice che si trova inaspettatamente a gestire un grande successo (editoriale) non funziona, complice una sceneggiatura che non esiste e che si limita ad una raccolta sterile di gag che falliscono l'obiettivo di far ridere. Anche l'attore Pieraccioni sembra in crisi, così come non convince il resto del cast, tranne forse Hendel.
Pigro: Passione erotica tra un poliziotto e una scrittrice sospettata di omicidio. Thriller ad alta tensione erotica oppure, a scelta, pataccata morbosamente erotica travestita da thriller. In effetti, il film ondeggia tra le due sue possibili identità: il livello generale della recitazione e della pretestuosa sceneggiatura fa propendere per la seconda ipotesi. A parte la gelida bellezza di Sharon Stone, giocata tutta in pose provocanti, c'è ben poco da ricordare.
Sabato, 31/10/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Galbo: Divertente (ma non solo) black comedy, La guerra dei Roses non fa solo ridere ma anche riflettere sul perverso meccanismo del deterioramento dei rapporti amorosi. Ovviamente estremizzando il tutto, la nervosa (ed ottima) regia di De Vito (che si riserva anche un bel ruolo) ci mostra il competo repertorio di bassezze e meschinerie che solo chi si è molto amato può arrivare a compiere. Bravissimi Douglas e la Turner nei panni della (ex) coppia d'oro miseramente naufragata. Da vedere.
Galbo: Fedele alla “linea narrativa” del suo cinema, Olivier Marchal dirige un noir “grondante” cupezza è pessimismo nella caratterizzazione dei personaggi e degli eventi che li riguardano. Da un lato una trama non originale e non pochi luoghi comuni nella descrizione dei caratteri, dall’altro una non comune capacità di descrivere la dissoluzione morale ed umana del protagonista e del suo ambiente. Ottima la prova di Magimel, non fondamentale la presenza di Depardieu.
Mutaforme: Filmetto preadolescenziale francese che tenta di rivisitare in chiave moderna la nota commedia di Oscar Wilde. L'opera che ne deriva è mediocre, risultando piuttosto banale e scontata (famiglia che acquista una casa infestata dai fantasmi). Forse potrebbe essere apprezzato da un pubblico di bambini per la semplicità narrativa, ma non ne consiglio la visione.
Pigro: Due fratelli, un pistolero e uno sceriffo, nel Far West. Piacevole rivisitazione sia dei western sia degli spaghetti western in chiave ridanciana. Non è esattamente parodia: è vera adesione a un mondo, completamente ricreato con il gusto del divertimento puro, seguendo la lezione del grande cinema comico (negli ottimi Hill-Spencer riecheggia la coppia Laurel-Hardy). Non a caso il film inizia un sottogenere, crea personaggi che vivono di vita propria ed è capace di resistere al tempo. A suo modo geniale.
Galbo: Dopo l'ottimo esordio era quasi inevitabile che il personaggio di McClane si serializzasse. Ecco quindi puntuale questo secondo episodio che si sforza di mantenere gli stessi standard qualitativi del precedente riuscendoci solo in parte: si rivela azzeccata la scelta della location aeroportuale (abbastanza inedita per il cinema). Non paga però il cambio di regia (che è infatti uno dei punti deboli del film) e una sceneggiatura che preme un po' troppo il pedale del catastrofismo. Comunque un discreto prodotto.
Sabato, 31/10/20 ALLE ORE 22:05 22:05 su 20 Mediaset
Il Dandi: Amo questo Di Leo minore dal titolo idiota, mi ha conquistato col tempo. Per certi versi lo considero un po' il Tenebre di Fernando Di Leo: nel film di Argento tutto grida che sono iniziati gli anni '80 e non c'è scampo per i rimasugli (non solo cinematografici) del decennio precedente; Di Leo, sempre calligrafo, dimostra la stessa intuizione in anticipo su tutti. Ma se Argento saprà (più o meno) riadattarsi e sopravvivere, Di Leo faceva parte anche lui di quei rimasugli per cui non c'era scampo, e questo per me è il suo ultimo film.
MEMORABILE: La sgradevolezza delle scene erotiche, tra le meno patinate del cinema italiano.
Sabato, 31/10/20 ALLE ORE 22:55 22:55 su 20 Mediaset
Galbo: Non paga di averci propinato le banalità di Twilight, la regista Catherine Hardwicke si cimenta con la trasposizione di una celebre fiaba (filone molto in voga negli ultimi anni) personalizzandola a piacimento. Il risultato proprio alla saga "vampiresca" rimanda con il racconto di un amore post-adolescenziale, che poco c'entra con la celebre storia. La pellicola vorrebbe essere nobilitata dalla presenza di attori illustri, ma Oldman è imbarazzante così come la Christie. Da evitare.
Sabato, 31/10/20 ALLE ORE 23:00 23:00 su *Sky cinema collection
Gestarsh99: Il lentigginoso bambolotto fulvocrinìto nato dal breviario vuduista di Don Mancini si robotizza asimovianamente, mettendosi al passo coi tempi del wi-fi e dell'intelligenza artificiale avanzata. In tutta franchezza, il nuovo piccoletto ha una personalità molto meno compatta e delineata di quella del vecchio fratellino meccanico, tentennante fra semplice emulazione comportamentale, captatio benevolentiae difensivo-aggressiva e proterva insurrezione omicida, ma la forte componente ironizzante e cinefila acclusa all'horror sanguigrondante fa da bevanda gassata perfetta alla spanciata di Pringles.
MEMORABILE: Il pacco regalo "artigianale" col viso scuoiato alla Leatherface-maniera...
Herrkinski: Accantonato l'espediente del POV, si torna sui binari di un possession-movie classico; la location della Louisiana viene stavolta sfruttata maggiormente, anche se tra le classiche riprese di Mardi Gras e il voodoo si scade nei più abusati luoghi comuni dei vari horror girati in loco. Sempre brava la Bell, ma la sceneggiatura non offre particolari colpi di scena e viaggia sui classici stilemi del genere, da Rosemary's baby al Presagio, rendendo il film un lavoro ben confezionato ma che lascia la sensazione dell'occasione sprecata, viste le premesse.
Gestarsh99: Fascinosissimo thriller martiniano, carico di una morbosità allucinatoria e di una enigmatica tensione erotica totalmente estranee ai più blasonati prodotti coevi di messer Argento. La Fenech soggiace languidamente alle molteplici profferte amorose dei suoi due alacri spasimanti, sprofondando con docilità in tutta la femminina arrendevolezza morganatica del suo personaggio su misura di vittima/preda/oggetto. Una sensuale giostra di ingenuità, visioni e perversioni di irripetibile suggestione vintage, con cui l'autore romano spiana la strada alle crudités del successivo Torso.
MEMORABILE: Il flashback onirico al ralenty che vede la Fenech e Rassimov congiungersi nel bosco sotto una pioggia scrosciante, accompagnati dalle note sensuali di Nora Orlandi.
Gestarsh99: Fonte di una surreale diatriba tra Fulci ed Argento (curatore della versione italiana di Zombi), questo film rappresenta la primissima incursione nell'horror del burbero regista romano. "Zombi 2" ha avuto il merito di riportare il mito dei morti viventi alle sue origini caraibico-haitiane (abbandonate rivoluzionariamente da Romero nel 1968), mantenendo però intatti sia il clima di assedio che la voracità antropofaga presenti negli illustri predecessori. Le note gravi e catacombali delle musiche di Frizzi creano un'atmosfera infernale ed apocalittica.
MEMORABILE: L'incredibile zuffa subacquea tra lo zombi ed un bell'esemplare di pescecane cloroformizzato a dovere...
Hackett: Thriller dal passo lento e frammentato (a volte troppo) da un montaggio che segue più strade temporali e qualche volta finisce per disorientale lo spettatore; rimane comunque un discreto film nel quale la mano del regista e il suo modo di girare fanno la differenza nei migliori momenti. Egoyan è un buon regista che poteva essere un ottimo regista, purtroppo dai film degli esordi (lo splendido Exotica) la sua filmografia ha ridotto un po' i propri orizzonti.
Herrkinski: Da vedere rigorosamente nella versione uncut, è uno zombie-movie girato nelle Filippine che trova nelle lussureggianti e spettrali location e nell'abbondante quantità di splatter le sue ragioni d'essere; Fragasso non risparmia atrocità assortite (materiate da buoni SPFX) e mette in scena morti viventi "esotici" che fanno il loro effetto, anche grazie a una fotografia atmosferica e suggestiva sia di giorno che in notturna. Qualche scivolone nel trash (l'incipit su tutti) e un finale un po' buttato lì; ottima invece la ost, per un b-movie sui generis onesto e piuttosto divertente.
MEMORABILE: L'incipit con lo stregone; Nicholson trasformato in diabolico zombi col mitra; Il tema della ost di Al Festa.
Gestarsh99: Giallo d'imitazione scotto e poco probabile, che sembra infischiarsene altamente di mimetizzare le proprie deferenze verso gli ovvi Bava, Martino, Lado e l'immancabile mastro Dario. Hilton è meno incisivo e affascinante del solito, la Fenech invece tira fuori più unghie che tette, non foss'altro per il numero imprecisato di aggressioni cui scampa per il rotto della cuffia. Come in tutti i sottoprodotti thrilling del periodo, la sequenza di misfatti va avanti per forza d'inerzia, i depistaggi durano quanto un cerino acceso ed il movente ultimo ha la sostanza del vapor acqueo.
MEMORABILE: Carla Brait che si esibisce nel suo spettacolo notturno da domatrice di uomini...
Giùan: Peripezie di un prete di campagna, impegnato a somministrar bastone e carota ai parrocchiani adulti, come a insegnar il rispetto e la "dottrina" ai più piccoli. Diretto da un gran professionista dei generi come Palermi, è un film al servizio del comico catanese Angelo Musco, che già a teatro nella commedia di Macrì aveva dato prova di sentirsi cucito addosso il ruolo. Uno dei primi esempi di cinema comico dialettale italiano e autentico one man show, ancor oggi godibile grazie alla verve poliedrica di Musco e al brio della regia. Bellissima Maria Denis.
MEMORABILE: Don Attanasio che canta la ninna nanna ad un pupo salmodiando.
Nando: Action di infima lega in cui si narrano le vicende di una tempesta elettromagnetica che mette a repentaglio l'Air Force One con un volo di linea. Tutto appare posticcio e le carenze son tantissime. Situazioni scadenti e prive di qualsiasi interesse con interpreti anonimi. Effetti speciali ridicoli.
Domenica, 1/11/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Geppo: Questa commedia all'italiana è un fenomeno unico per il suo successo a distanza. Uscì nell'ottobre del 76 (con un discreto successo) e fu rivalutato dopo 15 anni dall'uscita ufficiale quando praticamente cominciò a girare nelle TV private. Una pellicola non volgare e girata da un grande regista come Steno che ha cresciuto intere generazioni. Ricco di dialoghi divertenti con battute che tutti conoscono a memoria. Condito da bravissimi attori come Mario Carotenuto. Il trio Montesano, Proietti e De Rosa è strepitoso. Una pagina del cinema italiano.
MEMORABILE: Piripicchio è figlio di Uragano e Apocalisse; Un Whisky maschio senza rischio; Patanè minchione; Caligola ha vinto a San Siro e c'ha du' palle così!
Galbo: Il capolavoro assoluto di Martin Scorsese, Goodfellas è il film definitivo sulla mafia italo-americana, non quella delle grandi famiglie (tipo Il Padrino) ma quella dei piccoli affari legati al crimine di medio rango. La sceneggiatura è perfettamente calibrata, il film non soffre neanche di un secondo di pausa e "prende" lo spettatore dall'inizio alla fine. Scontata la grande interpretazione di De Niro (che si conferma attore icona di Scorsese). Tutto il cast offre una grande prova (a partire da Ray Liotta e Joe Pesci, grandiosi).
Taxius: Dietro a un muro viene ritrovata una stanza con una tavola apparecchiata per quattro, con una sedia vuota e le altre tre occupate da altrettanti cadaveri mummificati: è l'inizio di una lunga indagine che porterà alla luce orribili segreti. Ottimo thriller danese dalla trama solida e convincente che si basa su fatti vergognosi realmente accaduti nella Danimarca degli anni 50. Film di indagine che alterna, senza creare confusione, presente e flashback. Ottimi cast e regia. Da vedere!
Rambo90: Cult assoluto. Uno spaghetti western dal tono scanzonato e divertente, dove prevalgono le mani e le battute rispetto ai morti ammazzati e alle frasi fatte dei duri. Hill e Spencer codificano una volta per tutte il loro stile attorniati da un'ottimo reparto caratteristi e da una confezione semplice ma efficace. Colonna sonora indimenticabile, regia ottima.
Graf: Non vale il capostipite causa lo stile cinematografico dei fratelli Vanzina, molto più levigato e spuntato di quello del loro padre Steno. I protagonisti della "Mandrakata", con qualche eccezione, sono personaggi anemici di docile standard comico televisivo privi di quell'impronta realistica e di quella forza vitale posseduti dai sanguigni "eroi" del primo film. La pellicola è comunque gradevole e fornita di diversi spunti comici, ma la scansione narrativa manca di quegli scatti nervosi, di quei graffi e di quelle zampate che hanno reso irripetibile l'altro film.
MEMORABILE: Proietti e Montesano confermano la loro verve recitativa; Convincenti gli inserimenti di Rodolfo Laganà e, soprattutto, di Carlo Buccirosso.
Caesars: Un altro ottimo De Palma, che per una volta tralascia di omaggiare Hitchcock per cimentarsi col film (anti)bellico. Basato su una storia vera, ci fa partecipi di una delle tante barbarie compiute da un gruppo di soldati durante una fase di una guerra (in questo caso americani nel Vietnam). Come al solito il racconto del regista si sviluppa con grandissima capacità di messa in scena e gli attori, a cominciare da Sean Penn, sono perfetti; interessante anche l'uso di Michael J.Fox in un ruolo drammatico. Decisamente da vedere.
Skinner: Anni Settanta: una coppia di idioti tende un ricatto ai danni di un miliardario svalvolato. Un detective tutto d'un pezzo sbroglierà la matassa. B-movie senza troppe ambizioni e tuttavia piuttosto divertente, scorre veloce e leggero, in particolare grazie a un Crispin Glover particolarmente in palla in un ruolo da sciroccato che sembra ritagliato su misura per lui.