I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 28/09/20 A Domenica, 4/10/20
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
cliccando qui.
Markus: Firenze, una coppia: lui (Musante) affascinante professore universitario di mezza età, lei (Muti) una giovane e graziosa insegnante inspiegabilmente inquieta nell’animo, ed è
quest’apprensione a turbare il loro rapporto. Salerno indaga sull’amore avvalendosi di dialoghi neo-sofisticati, incantevoli scenografie (nella seconda parte del film ci spostiamo in Sardegna) e uno splendido commento musicale del Maestro Patucchi. Un sentimentale ricercato che attinge al lacrimevole. Per me una manna!
Lunedì, 28/09/20 ALLE ORE 16:00 16:00 su Rai Movie
Noodles: Poco funziona in questo peplum in cui spicca la bellissima fotografia di Massimo Dallamano. Erode, il cattivo di turno, non convince (perfetto invece l'Antipatro di Corrado Pani). La recitazione è spesso sopra le righe ed eccessivamente teatrale, specie quella di Sylvia Lopez. I dialoghi non hanno mezze misure: o sono estremamente banali o appesantiscono non poco la pellicola. Vi sono inoltre dei difetti di montaggio. Non male il finale, ma si può perdere.
Lunedì, 28/09/20 ALLE ORE 17:50 17:50 su Rai Movie
Il Gobbo: Marco Valerio, console romano, è prigioniero della regina Zenobia, ma escogita uno stratagemma per salvare la sua vita e le sorti di Roma... Sontuoso peplum iniziato dal vetusto Brignone, che poi cadde malato per cui a girarlo furono Riccardo Freda (accreditato per le "scene di battaglia") e Michelangelo Antonioni (!) a corto di quattrini. Aggiungiamo Sergio Leone sceneggiatore, e gran cast con Anitona (improbabilissima regina siriana) grazie a questo film lanciata in Italia e notata da Fellini, e si capisce che siamo dinanzi a un fondamentale.
MEMORABILE: La danza della stragnocca Chelo Alonso; Mimmo Palmara trucidissimo paleocristiano che prova a spiegare il Vangelo in pillole a Jacques Sernas.
B. Legnani: Mediocre Totò & Peppino, che ha la cosa migliore all’inizio, quando si parodia Vincitori e Vinti, con Totò al posto di Burt Lancaster (divertente il meccanismo processuale, con le traduzioni). Poi il film si impantana in situazioni prolisse, coi due che passano da prigionieri americani a prigionieri sovietici, solo occasionalmente rischiarate da trovatine, come i furtarelli di Totò ai danni di Peppino. Tranquillamente evitabile.
Lunedì, 28/09/20 ALLE ORE 19:35 19:35 su Rai Movie
B. Legnani: Incredibile film, fatto di barzellette infilate una dietro l'altra, con qualche pesante volgarità, ma che ha dalla sua, almeno, un tono surreale (Mereghetti), il coraggio del suono in presa diretta e, in mezzo a situazioni non troppo funzionanti, alcune trovate irresistibili (la bici da donna, l'eco...). La Del Santo non sa granché recitare, ma ha volto e corpo perfetti per il ruolo, mentre Bombolo qui è grandissimo. Apparizioni dei francociccieschi Enzo Andronico e Alfredo Adami. Fra i non accreditati, ruoli vistosissimi per Lina Franchi e per tre Luciano: Foti, Zanussi e Bonanni!
Galbo: Dopo una storia futuribile, John Hillcoat torna al passato con una vicenda ambientata negli anni del proibizionismo americano. Lawless e' un film ben fatto e curato, a partire dall' ambientazione fino alla prova di parte del cast (ma Shia LaBeouf non convince); rimane tuttavia l'impressione di un che di irrisolto (qualche indecisione della sceneggiatura) e una freddezza generale che lo tengono lontano dall'ottimo western australiano La proposta, diretto dallo stesso regista. Buona la colonna sonora di Cave (autore anche della sceneggiatura).
Caesars: Non male anche se infarcito di luoghi comuni tipici del cinema hollywoodiano e cucito addosso alla star Tom Cruise. Superiore a quella del protagonista è sicuramente l'interpretazione dell'ottimo Ken Watanabe, nei panni dell'ultimo samurai. Comunque il prodotto è piacevole, anche se penalizzato da una lunghezza davvero eccessiva, ed è diretto con mestiere da Edward Zwick. Buone la fotografia, anche se un po' troppo da cartolina in alcune fasi, e la musica.
Gestarsh99: Anderson abbandona la coralità ma di certo non il suo respiro antropologico ed affresca un'angariante epopea terrigna sull'avidità e la mania di grandezza, metaforizzandole nella simbiotica convivenza forzata tra i due pilastri ideologici che hanno sorretto sino ad oggi gli Stati Uniti d'America: l'ortodossia evangelica e il Capitalismo selvaggio. Daniel Day Lewis è l'incarnazione possente, sulfurea e catramosa di un individualismo prometeico e (auto) annientante, che sottrae umori vitali alla terra (il petrolio) e agli individui (il "sangue") per cibarsene bulimicamente sino a scoppiare.
MEMORABILE: Il reverendo Ely Sunday costretto a ripetere ossessivamente: "Io sono un falso profeta, Dio è una superstizione".
Lunedì, 28/09/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Rambo90: Action thriller robusto, che parte senza preamboli dal classico tema della vendetta e sa ben declinarlo, dando a ogni personaggio la giusta sfumatura e la sua ragion d'essere. Scaltra la sceneggiatura che agisce a più livelli: quello politico intricato e misterioso guidato dall'ottimo Brosnan, quello più immediato e coinvolgente con protagonista un compassato e sorprendente Chan. I due interagiscono bene in un paio di momenti e da soli fanno faville. Bene la regia di Campbell che dirige bene le scene action e non fa scemare il ritmo. Notevole.
B. Legnani: Buona partenza, netto calo a partire dalla mezzora e poi giù, sempre più giù, fino al rovinoso finale. Gere è chiaramente bellissimo, ma non è che abbia molte espressioni (quando Helizondo è in scena, Gere scompare). Film di bellissima patina, sotto la quale, esclusa la divertente descrizione professionale nel primo quarto di film, si trova pochissimo. Il Maestro, che a tutt’oggi non l’ha visto, può tranquillamente astenersi.
Caesars: De Palma è il grandissimo regista che tutti conosciamo: se in un suo film recitano attori del calibro di De Niro (era dai primi Anni Settanta che non lavoravano insieme) e Sean Connery, quale risultato ne poteva venire fuori? Un ottimo film, ovviamente. La storia del manipolo di eroi che consegnarono alla giustizia Al Capone è raccontata con la giusta enfasi; la maestria tecnica del regista rasenta qui la perfezione, De Palma si prende addirittura il lusso di citare La corazzata Potemkin. Non il capolavoro di De Palma, ma un film da non mancare assolutamente.
Gestarsh99: La nebbia a pelo d'acqua su Antonio Bay risale, ma in mano a Wainwright ciurla e boccheggia il plot. A nulla è servita la fiduciosa malleveria del buon Carpenter, co-firmatario esecutivo di un remake cedevole e smidollato, fallimentarmente riscritto quasi come un capitolo serio di Scary Movie. Invece di creare suspense e perfezionare i dispositivi paurosi, il film si parcellizza su romanticumi e glucidiche lungaggini, calcinando tutto il resto di effettucoli digitali per nulla consoni al tetro folclore di questa malnata leggenda nera. Appetibile quanto una birra calda, sgasata e analcolica.
MEMORABILE: L'orrenda e inguardabile computer grafica, a partire dalla scena con l'anziana donna scheletrificata in cucina...
Pigro: Giovane operaio di un quartiere malfamato di Detroit, con problemi famigliari e sentimentali, sogna di sfondare nel rap. La storia richiama quella dello stesso Eminem, genio del rap che anche come attore è tutt'altro che mediocre (così come Kim Basinger, niente male). Il film stesso, pur in un'inevitabile cornice commerciale e con uno schema narrativo del tutto prevedibile e schematico, riserva positive sorprese, soprattutto nella descrizione dell'ambiente metropolitano e nella bella fotografia.
Martedì, 29/09/20 ALLE ORE 00:10 00:10 su Rai Movie
Cotola: Piacevole e godibile film brassiano, a meta tra western e fumetto pop, quando Brass
non girava solo pellicole erotiche più o meno tutte uguali (o quasi) tra loro. Non siamo certo dinanzi a qualcosa di particolarmente originale o memorabile, ma il coinvolgimento non manca e la storia si lascia seguire pur nella sua prevedibilità.
Bella la prova di Celi gran cattivone, mentre Leroy risulta piuttosto scialbo. Non male e comunque utile per riscoprire un regista in una fase ben diversa da quella per cui è diventato celebre.
Martedì, 29/09/20 ALLE ORE 01:50 01:50 su Rai Movie
Josephtura: Bel film, ben fatto e teso. Solo un po' confuso coi personaggi e con la trama, alla fine, poco chiara. Molto bene nella parte gli attori e molto ben reso il fatto che anche la malavita ha una ferrea organizzazione del lavoro. Nello stesso tempo risulta un po' artificioso proprio per la trama che riesce a congiungere il gangster movie, un certo noir e l'heist. Con maggiore semplicità avrebbe potuto diventare un gran film, peccato.
MEMORABILE: La scena con Sienna Miller in albergo e Craig che simula 007.
Galbo: Film ad episodi dedicato all'epopea della frontiera, La conquista del west ha il "respiro" dei classici del cinema, grazie alla regia di due maestri del genere come Ford e Hathaway. Cast decisamente superlativo per un opera che affronta grandi temi quali la costruzione delle ferrovie e la corsa all'oro e lo fa con stile magnoloquente e una ricostruzione dei fatti decisamente spettacolare con il limite di utilizzare un po' troppo gli stereotipi con personaggi non sempre ben caratterizzati.
Martedì, 29/09/20 ALLE ORE 03:25 03:25 su Rai Movie
Giùan: Ciò che più dispiace nel film è un anodinità di fondo che non mi sarei aspettato dal buon Ruggero, regista ruspante quanto si vuole ma abituato a dare una personale impronta anche ai prodotti più succedanei. Questo Ragazzi del boschetto invece, nonostante il brullo paesaggio abruzzese ben si adatti al taglio cinematografico del lucano Deodato, non regala un momento di tensione pura. Girato sì professionalmente ma manicheo e inutile. La Farmer ha sempre la sua aura, Hess è l'imbolsito specchio deformante di sè stesso. La Brilli si mostra... senza stoffa.
MEMORABILE: Gli omicidi di una Nancy ben in forma e dell'antipatico cicciotello Lederer.
Martedì, 29/09/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Panza: Questo cappa e spada non ha proprio retto il passare del tempo e sembra essere girato minimo 10 anni prima. L'ambientazione asiatica è ben curata nelle scenografie, lo ammetto, ma la prolissità che ha sempre contraddistinto Cerchio riduce la storia a una serie di noiosissime scene di guerra e parentesi amorose prese dai più pesanti Harmony (aggiungiamo pure che i cinque minuti sarebbero stati esagerati pure in un poema epico greco). Nel cast pure la Vukotic e Ornella Vanoni (?!). Tratto da una novella di Sienkiewicz.
Martedì, 29/09/20 ALLE ORE 06:40 06:40 su Rai Movie
Geppo: Uno dei dieci film di Franco e Ciccio realizzati nel 1970, come in catena di montaggio. A quel tempo la coppia funzionava alla grande e quindi le produzioni battevano il ferro finché era caldo. Nulla di particolare: si sorride e il film si lascia vedere con allegria, grazie anche all'irresistibile simpatia del duo comico siciliano. Azzeccata l'ambientazione laziale, trasformata in una giungla nera con tanto di animali selvaggi. Tra le solite spalle classiche troviamo un bravissimo Enzo Andronico. Come film mi sembra adatto anche ai bambini.
MEMORABILE: Le truffe di Enzo Andronico ai danni di Franco e Ciccio.
Martedì, 29/09/20 ALLE ORE 07:45 07:45 su Cine 34
B. Legnani: Che Ed Fury (con folle ciuffo alla Elvis) sia un pessimo interprete dell'ennesimo forzuto del cinema italiano degli Anni Cinquanta e Sessanta è innegabile. Al primato concorrono una trama davvero brutta, banalità assortite (ben due passaggi segreti!), inspiegabili comportamenti dei personaggi (animali compresi), recitazioni mediocrissime, doppiaggio talora fastidioso, scene di colluttazione che paiono girate al rallentatore. Il peggior Bragaglia?
Galbo: Tra love story, film di denuncia antimafia e melodrammone, questo film di Damiano Damiani non riesce a decidere la strada da prendere e finisce per essere un non giusto omaggio al buon passato del regista. Le corrette interpretazioni dei due protagonisti (specie di Jo Champa), non riescono a "redimere" un film la cui sceneggiatura è piuttosto mediocre e nemmeno la regia riesce ad incidere in modo positivo.
Martedì, 29/09/20 ALLE ORE 12:00 12:00 su Rai Movie
Reeves: Maciste arriva in Cina nel 1200 e aiuta gli insorti cinesi contro i mongoli oppressori. Freda dirige il film con grande professionismo(le scene d'azione sono al solito magistrali) ma senza la carica dei suoi film migliori, quelli nei quali credeva di piu. L'idea di una campana che, una volta suonata, spinga un popolo alla ribellione è da considerarsi una specie di private joke per regista e sceneggiatori. Gordon Scott, ex-Tarzan, ci mette anche un po' di ironia, la tortura alla povera Hélène Chanel è spettacolare.
MEMORABILE: "Il mio nome è Maciste, sono nato dalla roccia e vengo da lontano": l'eroe è evasivo nei confronti di chi chiede la sua identità.
Martedì, 29/09/20 ALLE ORE 13:45 13:45 su Rai Movie
Cotola: Minuziosa, interessante e, nella seconda parte, spettacolare ricostruzione dell'attacco
a Pearl Harbour, illustrata sia dal punto di vista americano che da quello giapponese.
Ci mette un pò di tempo a carburare, ma superata la fase di "rodaggio" il risultato è
ragguardevole. Regia di grande professionismo; confezione curatissima e cast di gran
classe (anche se con meno nomi noti rispetto alla media di questo tipo di pellcole) come da trazione. Onore al merito per aver evitato la stucchevole retorica ed inutili
quanto facili manicheismi.
Galbo: Diretto da George Seaton, un western che vale sopratutto per le belle interpretazioni dei due protagonisti che mettono in scena una storia di amicizia virile, ambientata in un territorio magnificamente valorizzato dalla bella fotografia. La trama è abbastanza prevedibile ma il film è reso godibile anche per gli innesti brillanti (per lo più dovuti a Martin) che lo caratterizzano. Di forte impatto lo "showdown" finale. Godibile.
Caesars: Buona l'idea di partenza, già sviluppata e con esiti migliori in altre pellicole, ma lo svolgimento non è dei più riusciti. La prima parte regge bene e la vicenda tiene desta l'attenzione, poi la situazione si sviluppa in modo lento e noiso; peccato perché si poteva decisamente fare di più in sede di soggetto e sceneggiatura. Buono il cast degli interpreti con Gwyneth Paltrow all'altezza della situazione. Merita una visione ma è un'occasione mezza sprecata.
Martedì, 29/09/20 ALLE ORE 19:25 19:25 su Rai Movie
Jandileida: Senza dubbio il migliore tra le Squadre: giusto equilibrio tra poliziottesco e comico, un Milian veramente in forma smagliante che regge con agio tutta la pellicola (e che completino!), qualche vampata di violenza ben assestata e un paio di battute volgari ma centrate. Si respira ancora aria fresca (certo la storia è sempre quella) e il maresciallo assume le caratteristiche che poi ne contraddistingueranno la figura nei film a venire, ancora lontano dalla macchietta, a volte un po' triste, che, ahimè, diventerà poi specialmente negli ultimi Delitti. Buono.
Daniela: Da ragazzino era un campione di salsa ma abbandonò la danza dopo l'aggressione da parte di una banda di bulli. Venticinque anni dopo e con molti chili in più, prova a ritrovare l'antica passione per amore della sua nuova capoufficio... Commedia danzerina che muove al sorriso non tanto per la storia, prevedibile rivincita dello sfigato di turno, quanto per l'imbranata tenerezza del protagonista Frost che al momento giusto dà prova della stessa insospettabile leggerezza mostrata da altri famosi ciccioni dello schermo, da Ollio a John Belushi. Per una serata simpatica e scacciapensieri.
Martedì, 29/09/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Il Gobbo: Il buon Seagal anche regista (!) schiera nientemeno che Michael Caine in vacanza-assegno con la più improbabile pettinatura di sempre, e il dottor Cox, ad assecondarlo nei consueti turgori e sfracellamenti di un po' tutto. Ovviamente il meglio viene nella parte finale in cui il Nostro si aggira per un immenso e sorvegliatissimo stabilimento con la stessa disinvoltura di chi fa il giro dell'isolato, nel frattempo distruggendo ogni cosa. Impagabile.
Nicola81: Romanzando sulle vicissitudini del trapper Jim Bridger (qui in cerca di vendetta per l'omicidio della moglie indiana), lo specialista Sherman dirige uno dei primi western dalla parte dei pellerossa, la cui violenza viene vista come la reazione quasi inevitabile ai soprusi dei bianchi. Prima parte più riflessiva, seconda maggiormente incline allo spettacolo, con una chiusura forse eccessivamente brusca. Confezione curata (anche gli indiani sono molto credibili), begli scenari naturali e buone interpretazioni, in particolare di Van Heflin.
Giacomovie: Il modo in cui il film arriva ad una convincente ed appassionata (anche se affrettata) conclusione fa rimpiangere la prima parte più distaccata, nella quale si mette in mostra solo la raffinata fattura della confezione e si ha l'impressione di un film bello ma senz'anima. Sensazione confermata anche da attori molto professionali che perdono in naturalezza e da un'eleganza che diventa patinatura. La Pfeiffer, ancora bella ed attraente, difende le speranze di sex-appeal delle cinquantenni. Da cartolina alcuni scenari.
Martedì, 29/09/20 ALLE ORE 21:30 21:30 su Italia 1
Taxius: L'ultimo episodio della nuova trilogia sul Pianeta delle scimmie chiude in calando; questo non vuol dire che sia un brutto film, semplicemente che ha deluso un po' le aspettative dopo il più che positivo terzo capitolo. L'azione, che è comunque ben presente, lascia il trono da protagonista al fattore drammatico, con crisi familiari in primo piano. La trama, non molto originale, ricorda molto il dramma dei campi di concentramento nazisti con, in questo caso, le scimmie come vittime. Nel complesso non male, ma velocemente dimenticabile.
Galbo: Commedia western incentrata su una partita di poker. Film gradevole e divertente, con una regia che mantiene un ritmo sempre elevato. I personaggi sono ben caratterizzati e la vicenda scorre piacevolmente con un'impennata di interesse finale. Ottima la prova del cast. Buono il doppiaggio italiano.
Taxius: Fantascienza su adolescenti per adolescenti con la tipica trama da adolescenti. Onestamente il film comincia bene e i primi 15 minuti, ovvero fino alla quarta onda, sono interessanti; poi crolla e diventa il solito polpettone con i ragazzini che cercano di salvare il mondo tra esplosioni e bacetti vari col fusto di turno. Non ci si può aspettare nulla di che da un titolo del genere, ma almeno un po' di atmosfera da fine del mondo poteva starci; invece niente, si subisce il solito dramma adolescenziale. Brutto e noioso.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 00:30 00:30 su Cine 34
Homesick: Sembra che per realizzare un thriller decente Argento debba per forza riproporre, in una veste nuova, i suoi capolavori del passato: così, qui ritroviamo tutti i "tòpoi" di L'uccello dalle piume di cristallo e Profondo rosso, che surrogano la mancanza di ispirazione del regista; anche le musiche dei Goblin sanno di riciclato. Recitazione imbarazzante, a parte Von Sydow, Lavia e la Falk. In confronto a Il cartaio, questo è comunque un prodotto più che dignitoso.
MEMORABILE: L'omicidio con il corno inglese.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 00:40 00:40 su Rete 4
Ruber: Adesso capisco perché la premiata ditta Izzo e family ha smesso di fare film insieme... diretti poi dalla Izzo stessa... Sceneggiatura scadente, cast che non viene minimamente sfruttato e dove forse solo il povero Covatta con la sua spontaneità campana e qualche battuta salta il dirupo; gli altri ci cadono in pieno; il figlio della Izzo è irritante nel parte del burino coatto. Le storie sono assurde e non si ride mai.
MEMORABILE: La "ninna nanna" simulata sotto le lenzuola da Abatantuono e Cucinotta per distrarre i bambini dalle loro performance amorose!
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 01:05 01:05 su Rai Movie
Digital: Un buon motivo per decidere di metter su questo film è la presenza di un Hopkins ancora in forma il quale, recitativamente parlando, si mangia in un sol boccone tutti gli altri. Ma le note liete non si fermano al bravo Anthony, perché la storia - basata su un fatto realmente accaduto - riesce pienamente a stuzzicare la curiosità dello spettatore, pur sapendone l'epilogo. Tecnicamente ineccepibile, sconta forse una certa ripetitività, il che si ripercuote in un ritmo non sempre vivace. Un capo d'opera certo non è, ma la sufficienza la merita.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 01:10 01:10 su Cielo
Ronax: Se l'abate Prevost e Giacomo Puccini facevano morire Manon fra le braccia del suo amato nelle paludi della Louisiana, Cecil Saint Laurent e Jean Aurel lasciano più benevolmente che i due fuggano in autostop dopo che il ricco amante di lei ha scoperto l'inghippo. Sullo sfondo di una Parigi alle porte del '68, un'incantevole Catherine Deneuve si divide disinvoltamente fra la passione per uno squattrinato giornalista e maturi ma danarosi accompagnatori. Commedia patinata pseudo-trasgressiva ben fotografata e recitata ma del tutto inconsistente.
MEMORABILE: Il dialogo nella discoteca fra Sami Frey e Brialy.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 02:35 02:35 su Cine 34
Panza: Quadretti vagamente neorealisti che sfociano spesso nella commedia pura con magri risultati. Non funzionano i personaggi secondari, che sfociano nel macchiettismo più fastidioso con esiti controproducenti. Va meglio invece alla figura dell'accalappiacani interpretato in maniera convincente da Renato Speziali. Non si capisce a cosa puntasse Lipartiti, che non riesce a direzionare il film in maniera giusta. Simpatico Carotenuto nel ruolo del prete, che ci regala almeno qualche break simpatico. Di scontento comunque c'è solo lo spettatore.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 03:20 03:20 su Rete 4
B. Legnani: Decamerotico molto tardo, ma ancor più tremendo che tardo. Davvero non si sorride mai, come fa prevedere il primo tentativo di battuta: Martufello dice di essere andato a Gerusalemme perché aveva capito "crociera", non "crociata". Si continua battendo il tasto degli anacronismi e degli assurdi camera look. Disastrose la Badescu e la Roccaforte (la Cavagna è la meno peggio). Vastàno fa Vastàno, mentre il protagonista Martufello non regge il film, ma sarebbe stata impresa titanica pure per Ruggero Ruggeri. L'unico a recitare è Spaccesi.
MEMORABILE: L'avantreno della Cavagna.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
B. Legnani: Non si riesce a capire cosa volessero fare gli autori: il problema è che qualunque cosa volessero fare, essa è perdente. Non funziona l'innesto con lo spaghetti alla Trinità, non funziona la satira della guerra sanguinosa in costume (meglio, anch'essa sul grottesco, quella di Mondo Candido), non funziona la raffica di battute (Maccione è bravissimo e mette a segno qualche colpo, ma sono assai meno di quelli sballati), non funzionano le citazioni (da 007 a Il barbiere di Siviglia...). Ci sono troppi errori, persino una Marsigliese in franglais (“le jour de glory est arrivé”)!
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 05:40 05:40 su Cine 34
Nando: Narrazione surreale incentrata sul viaggio intrapreso in un'ipotetica città del futuro di un anziano professore, un meccanico ed un sboccata adolescente. Trama slegata e scombiccherata nonostante qualche buona, flebile idea. Lunghezza eccessiva e messaggio non sembre chiaro. Cameo di Guccini come custode di un museo.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 08:05 08:05 su Cine 34
Homesick: L’oliatissimo Bellini aka Kirk Morris porta il suo Maciste in terra musulmana, protetto da Allah. Sottoprodotto diretto senza alcuna inventiva da Boccia: una regina malvagia che minaccia un popolo pacifico guidato da una giovane principessa, le prodezze e le prove di forza dell’erculeo eroe che, nel finale, affronta i terribili Uomini Eco. Al solito, Nando Tamberlani interpreta il vecchio saggio.
Galbo: Commedia piuttosto scipita di Nuti, che rappresenta il suo ritorno al cinema dopo alcuni anni di lontananza dal set. Ancora una volta (forse per mancanza di ispirazione) il tema è costituito dal biliardo, con chiari rimandi all'infanzia che hanno sapore autobiografico. Il limite del film è la chiara incapacità di sviluppare una storia che vada oltre le solite gag tra l'altro non sempre riuscite. Non funziona infine l'accoppiata tra lo stesso Nuti e la Ferilli.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 08:30 08:30 su Rai Movie
Galbo: Totalmente anacronistica (visto con gli occhi di oggi, sembrano passati secoli dalla sua realizzazione), è una commedia assolutamente leggera e disimpegnata. Va presa per quello che è, e a queste condizioni se ne potrà apprezzare il tono frivolo, il buon rispetto dei tempi del genere e la buona performance degli attori, con alcuni assi della commedia, primi tra tutti Walter Chiari e Raimondo Vianello.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 09:30 09:30 su Cine 34
Homesick: Un po’ Klaatu e un po’ Gesù Cristo, l’extraterrestre Bix di Pippo Franco atterra sul nostro pianeta predicando la pace, realizzando miracoli e aggregando dodici apostoli con cui partire per il regno dei cieli. Dietro la metafora evangelica e la base letteraria di “Un marziano a Roma” di Ennio Flaiano, una satira su vizi e mali dell’Italia secondo le grossolane maniere del Bagaglino, che sporadicamente infila momenti felici grazie a qualche gag gustosa (miracoli e parodie) e personaggi azzeccati, come il prete proletario di Teocoli e la spacciatrice redenta della Troschel.
MEMORABILE: La moltiplicazione dei palloni; la parodia di “Grand’Italia” con la torta in faccia a Maurizio Costanzo.
Rambo90: Epopea di agricoltori in perenne lotta con un fiume straripante per le piogge e proprietari terrieri senza scrupoli. Tutto un po' scontato ma diretto e scritto con professionalità, sinceramente commovente in alcuni punti, un po' noioso in altri (soprattutto le parentesi in fabbrica). Convincente Gibson anche se si fa rubare la scena da Sissy Spacek, mentre Glenn è antipatico quanto basta. Ambientazioni curatissime. Buono.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 15:40 15:40 su Rai Movie
Rambo90: Spaghetti western dignitoso, girato con un bel senso del ritmo da Parolini che, pur entrando nella tradizione col personaggio di Sabata solitario e misterioso, non manca di inserire tocchi scanzonati che non guastano. Van Cleef è ormai una maschera, perfetto con il suo sguardo impassibile e gli occhi a fessura, ma anche i comprimari se la cavano: soprattutto Berger e Spalla. Buona la colonna sonora, piacevole il film, anche se la trama rimane irrisolta.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 16:40 16:40 su Rete 4
Galbo: Tra i prototipi della commedia americana sofisticata, ha il pregio di partire da un testo di un certo spessore, il romanzo omonimo di Truman Capote. Il film è diretto con eleganza dal grande Blake Edwards ed ha uno dei suoi punti di forza nell'interpretazione della Hepburn, giustamente diventata simbolo di fascino e femminilità. Non memorabile (poco carismatico) risulta invece George Peppard. Da ricordare il tema musicale.
Ercardo85: Grandissimo melodramma che contribuì in maniera definitiva a fare di Dean un attore con la A maiuscola; il romanzo di Steinbeck da cui è tratto subì notevoli tagli al momento di scrivere la sceneggiatura ma il film non ne ha risentito, anzi. Uno dei tanti capolavori di Elia Kazan.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 19:15 19:15 su Cine 34
Daniela: Attore simpatico sul piccolo schermo a cui sono raramente capitate buone occasioni cinematografiche, De Luigi si autodirige in una commedia in cui interpreta il suo personaggio consueto di imbarazzato gaffeur, questa volta un rappresentante farmaceutico che cerca di far carriera sfruttando le abilità culinarie della moglie. Purtroppo la sceneggiatura risulta frammentaria, ripetitiva e povera di gags, mentre gli accenni a temi seri come la corruzione in ambito sanitario appaiono sfuocati e banali. Poco valorizzato anche il cast di contorno,
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 20:10 20:10 su Cielo
Luckyboy65: Una volta d'estate c'era la Rai che trasmetteva le antologie di Jean Gabin e Totò (e scusate se è poco). Adesso c'è Sky in HD che ci propina una sequela di filmetti per la tv a basso budget come questo, per giunta impreziosito (si fa per dire) da uno dei sette (o sono di più?) fratelli Baldwin. Sembra proprio che un filo rosso colleghi i film di Canale 5, di Sky e di certe videoteche di paese. Riusciremo a uscirne fuori? Inguardabile.
MEMORABILE: Lo Shuttle (con gravità normale in cabina!) che fa la gimkana fra gli asteroidi nonchè gli astronauti, più agile di una Vespa 125 Primavera.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Pigro: Storia romanzata della famigerata banda della Magliana. Gran bel film che, nonostante la lunghezza e anzi anche grazie all'ampiezza del respiro, si accredita come uno dei lavori più incisivi nel suo genere. Romanzo, epos, cronaca e poliziesco si intrecciano seguendo l'impianto della saga all'americana, con ottimi attori (soprattutto Favino, Stuart e Mouglalis), ottima sceneggiatura, ottimo ritmo e un montaggio che non molla la presa. Ingenuo negli inserti storici e nel finale, ma potente nelle ambigue sottigliezze dei rapporti fra i banditi.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Pigro: Riduzione cinematografica di una delle idee narrative più geniali di H.G. Wells: la macchina del tempo. Dire “riduzione” è dire tutto: il film deprime l’idea originaria, l’annacqua, la trasforma in storiella d’amore hollywoodiana e la schiaccia sotto gli effetti speciali (che peraltro non sono niente male). Né brutto né bello, il film è più che altro inutile e verso la fine la noia – complice il poco brillante Guy Pearce – si fa strada...
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 21:15 21:15 su Rai 4
Gestarsh99: E venne il giorno del dopo-fine del mondo. Dopo tanti horror-fantasy sotto il segno del vedo e non vedo, Shyamalan sterza di netto nella fantascienza futuristica: mai prima d'ora il nostro si era espresso con così tanta pulizia d'intenti, senza quei levantini giochi a orologeria o quelle dissipanti epifanie illusorie che codificano la sua produzione. Un vero e proprio platform-adventure di formazione imperniato su un ragazzino e Madre Natura ultrice, di certo deludente per la pochezza dei contenuti e la pacchianeria del digitale, ma se non altro agile e fibrillante a livello di entertainment.
MEMORABILE: Il volo "petaurico" in tuta alare giù per lo strapiombo silvestre.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 21:30 21:30 su Spike
Rambo90: La battaglia di Incheon, raccontata molto bene e con un gran senso dell'azione. Il film si incentra soprattutto sull'operazione che vide otto uomini infiltrarsi tra le truppe nemiche, il che garantisce buoni momenti di tensione e altrettanti scontri a fuoco. Ritmo veloce, attori credibili (tra cui Neeson nei panni di MacArthur). La regia sa come enfatizzare gli aspetti drammatici e, tranne un paio di momenti troppo retorici, il film soddisfa in pieno. Buono.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 23:15 23:15 su Rete 4
Galbo: Buono e sottovalutato film di Alan Parker, The life of David Gale è un'ottima occasione per una critica nonchè una profonda riflessione sulla pena di morte. La storia di David Gale (interpretato in modo molto raffinato e ricco di chiaroscuri da Kevin Spacey) attivista dei diritti civili che precipita in una spirale senza fine è lo spunto per un film che è dramma ma anche thriller ben girato e strutturato in fase di sceneggiatura e dotato di un epilogo inaspettato (anche se in qualche modo preannunciato). Brava la Winslet.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 23:20 23:20 su Rai Movie
Galbo: Film che descrive con efficacia un rapporto intergenerazionale cercando di “cucirgli” intorno una storia interessante. Viene introdotta quindi la figura del poeta smemorato, interpretato da un convincente Giuliano Montaldo, che ne fa un personaggio tenero e malinconico. Buona anche la prova dei giovani interpreti e ben scritta la sceneggiatura, piuttosto equilibrata tra il versante umoristico e quello drammatico-sentimentale. In definitiva un buon film italiano.
Mercoledì, 30/09/20 ALLE ORE 23:35 23:35 su Rai 2
Geppo: Una semplice commedia come quelle che si facevano negli anni '70-'80 interpretate da Bombolo & Cannavale oppure da Franco & Ciccio. Certo, non sarà un film di qualità, ma questa pellicola fa proprio capire come ci si possano fare due risate senza mettere in scena la volgarità. Purtroppo, di questi tempi in tv si vedono vergogne di ogni tipo... almeno salviamo la semplicità, anche banale, dei giorni nostri.
Giovedì, 1/10/20 ALLE ORE 00:05 00:05 su Italia 1
Gestarsh99: Essi vivono in Una notte da leoni. A 10 anni di distanza dal procelloso zombailamme di L'alba dei morti dementi, i due compari di bevute Pegg e Frost si ritrovano a tener testa a un'altra invasione nociva, questa volta contro malfidi occupanti di sangue blu animati da ecumenici ukase interspaziali. Wright rinfocola come un piromane segni e temi del film del 2004 (spirito cameratesco, spersonalizzazione, sindrome di Peter Pan) riproponendone il montaggio strattonante e i dialoghi divertiti e schiumanti di nonsense. Verso la fine si perde nell'ordinarietà retorica e annacquata ma lo spasso è garantito.
MEMORABILE: La comitiva di protagonisti che si scervella per selezionare un nome alternativo da dare ai robot alieni ("Robot che non sono robot", "Falsibot", "Nobot").
Herrkinski: Margheriti è sempre riuscito a trasformare produzioni a bassissimo budget in film più che dignitosi. Lo stesso accade con questo avventuroso, che oltre a un discreto cast, tra cui il mitico Warbeck (un attore che avrebbe meritato più fortuna, secondo me), offre qualche buon momento di entertainment senza pretese. La parte più interessante è l'ultima mezz'ora nel tempio, molto alla Indiana Jones; se la prima parte del film fosse stata un po' più brillante il voto sarebbe stato anche migliore. Comunque un prodotto onesto. Belle le location turche.
B. Legnani: Decoroso film di imitazione, che ha il punto più scarso proprio nell'interprete principale, decisamente privo di vere espressioni. Curioso notare come agli occhi di oggi appaiano deboli proprio quei "tòpoi" che all'epoca era necessario rispettare: segretaria, capo e doti amatorie irresistibili, tipo 007. La trama ha molte facilonerie, ma non è che il prototipo ne fosse esente. De Martino dirige senza acuti, ma con sicurezza. Il volto (e non solo) più interessante è quello di Rosalba Neri, quanto mai felina: purtroppo esce di scena molto presto.
Daidae: A me è piaciuto. Puzza molto di Sapore di mare e simili, ma è divertente e leggero. Certo il cast non è eccezionale (anche la Wendel è penosa ma il suo viso fa dimenticare la recitazione) e più che Samperi sembra di vedere Vanzina, ma comunque non disturba. Numerose citazioni cinematografiche e non: da "Der kommissar", famosa canzone di Falko, a "Carcerato". Passabile.
Galbo: Storia di due tigri che vengono separate da cuccioli e si ritrovano in età adulta grazie all'aiuto di un cacciatore. Il regista JJ Annaud già avvezzo a lavorare (e a dedicare film) ai grossi animali (L'orso è una delle sue opere più conosciute) realizza un film molto particolare in cui i protagonisti sono due grossi felini la cui vicenda è narrata con assoluto verismo (e con riprese davvero belle, considerati i protagonisti). Il film può essere considerato una moderna favola naturalistica non priva di importanti messaggi ecologisti. Da vedere.
Zender: Un Bud Spencer inedito nei panni del grande truffatore Charleston, che si muove a Londra con la sua cricca per fregare un armatore (James Coco) e il suo avvocato con la complicità involontaria di un commissario (Lom). Una trama piuttosto intricata e godibile, uno Spencer sornione e simpatico quantunque la sceneggiatura non lo aiuti eccessivamente. Coco troppo sopra le righe, ma i suoi siparietti “telefonici” con l’avvocato sono parte integrante del film, movimentato dall’indimenticabile tormentone musicale (riproposto in tutte le salse).
Giovedì, 1/10/20 ALLE ORE 19:25 19:25 su Rai Movie
Galbo: Un valido regista come Steno in una delle peggiori prove della carriera. Un film in cui non funziona niente, dalla regia alla sceneggiatura, davvero scontata e banale. Anche gli attori danno il peggio di sè con Villaggio che non riesce a liberarsi dei "fantasmi" di Fantozzi e la Muti che è solo una bella presenza senz'anima. Da evitare.
B. Legnani: Debole Franco e Ciccio, che si trascina sfruttando poche idee, talora allungate in modo eccessivo. Nonostante la regìa di Lucio Fulci, il film fa capire subito che il ritmo mancherà e non bastano alcuni bozzetti azzeccatissimi (Gianni Agus è impeccabile come sempre, anche perché è perfetto per il ruolo del nobile). Si arriva fino in fondo, ma del duo (con Fulci alla regìa) c'è senz'altro di meglio.
Pinhead80: Il film che ha fatto innamorare molte persone delle arti marziali. Chen cerca di rifarsi una vita e trova lavora presso una fabbrica di ghiaccio, ma troverà solo inganni e morte sulla sua strada... Rispetto ad altri film del grande Bruce Lee si cerca di privilegiare la storia ai combattimenti. Il risultato è buono, anche se si vedono le pecche di una produzione molto risicata. Forse la sua forza "furore" deriva proprio da questa semplicità.
MEMORABILE: Chen che si presenta per la resa dei conti dal proprietario della fabbrica di ghiaccio.
Galbo: Naturale prosecuzione del secondo film e sempre più lontano dallo spirito originale della serie, questo terzo Lethal Weapon accentua il carattere di commedia con azione anche grazie alla riproposizione del personaggio interpretato da Joe Pesci. Come valore aggiunto c'è Rene Russo, bella presenza e bravissima attrice, qui nei panni di una avvenente poliziotta. Pregi e difetti sono pari pari quelli del secondo episodio: film indiscutibilmente divertente e ben fatto ma anonimo.
Redeyes: Pellicola curata che tratta la situazione dei fattori alle prese con la crisi dell'agricoltura, ma sopratutto con il Credito agrario. Efficace il parallelo crisi economica e familiare, ben resa da Shepard e Lange, assolutamente in parte. La regia è attenta e cattura uno squarcio di America con una bella fotografia. Finale non deludente.
Homesick: Uno dei migliori thriller italiani e fulciani: inquietante, parapsicologico, glaciale, con una tensione inarrestavbile, dal drammatico prologo fino al finale hitchcockiano. Invidiabile la capacità del regista - già dimostrata altrove - di rimescolare le carte e ingannare gli spettatori, presentando loro un copevole talmente ovvio da diventare insospettabile: una delle più marcate differenze tra il giallo di Fulci e quello di Argento. Musiche ad hoc di Frizzi.
Giovedì, 1/10/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Caesars: Intenso. Diviso in tre "capitoli" nei quali si analizza la reazione della protagonista alla morte di marito e figlio in seguito a un attentato, il film si avvale di un'interpretazione davvero notevole di Diane Kruger; ma sarebbe sbagliato attribuire solo alla performance attoriale la riuscita della pellicola, in quanto soggetto e sceneggiatura sono ben costruiti e il regista mette in scena il tutto con sagacia. Il ritmo è lento, ma l'interesse dello spettatore non viene mai a mancare, fino al notevole finale.
Didda23: L'inizio con le riprese subacquee e una composizione dell'immagine ricercata facevano ben sperare; peccato che con lo scorrere dei fotogrammi il tutto si affossi in una trama banale e prevedebile con elementi che ben poco ci azzeccano (tutte le parti legate alla sessualità) con il resto. Manca una vera e propria empatia con i personaggi principali, colpa da imputare a una totale assenza di profondità di questi ultimi, relegati a macchiette stracolme di cliché. Qua e là qualcosina si salva (la figura di Jenkins), ma la sensazione è quella di un filmetto poco interessante.
MEMORABILE: Le torte al lime nel frigorifero; Le dita mozzate e ricucite; Il cinema sotto l'appartamento della protagonista.
Giovedì, 1/10/20 ALLE ORE 22:55 22:55 su Rai Movie
Kinodrop: Daniels sembra più attento a ricostruire e fotografare nel dettaglio gli anni '70 con spirito estetizzante che a dare corpo e credibilità alla vicenda, anzi alle vicende. Un caso giudiziario, giornalisti che indagano e un'avvenente Kidman fulcro erotico della storia per un finale dalle tinte noir e dall'atmosfera paludosa. Specie la prima parte si segue con sforzo e in genere manca di sintesi, anche se si fa apprezzare per la psicologia un po' alterata dei protagonisti. Cast ben scelto ma lasciato a sé. Un passo indietro rispetto a Precious.
Gestarsh99: Per pianificare questo adrenalinico reboot, Padilha "singolarizza" la sua Tropa de elite subordinando spettacolo e suggestioni futuristiche al discorso esplicitamente politico. La finalità intrinseca non è più satireggiare su un modello di civiltà oppresso dalla criminalità dilagante e dalle speculazioni corporative ma denunciare quella linea espansionistica a stelle e strisce basata su occupazione e repressione, oltre che evidenziare l'ingestibilità di una filosofia tecnologica improntata alla riprogrammazione meccanica di organismi senzienti insanabilmente castrati nei propri diritti umani e civili.
MEMORABILE: "Ehi, avete aggirato la legge creando una macchina che pensa di essere un uomo..."
Giovedì, 1/10/20 ALLE ORE 23:55 23:55 su Italia 2
Caesars: Se pensiamo a tutti i capolavori che ci ha regalato John Carpenter sembra impossibile che ci sia davvero lui dietro la macchina da presa di questo inutile remake del cult-movie di Wolf Rilla. Sembra un prodotto destinato alla televisione tanta è la piattezza che caraterizza la pellicola, non aiutato neammeno dalla prova degli attori, tutti piuttosto sottotono. Il film dovrebbe generare un alto livello di tensione, mentre riesce soltanto ad annoiare e ad intristire nel vedere malamente sprecato il talento di un grande autore.
Caesars: Sicuramente non siamo di fronte ad un capolavoro, ma questo Allen, tutto sommato, non mi è dispiaciuto. La storia non è originalissima e la carrellata di cartoline parigine di inizio film sono sinceramente stucchevoli, però se ci si lascia rapire dalla trama "fantastica" ci si può ragionevolmente divertire davanti alla parata di celebrità (che sembrano un po' tutti dei fessacchiotti in verità, ma forse l'intento era anche quello di smitizzare queste figure) che appaiono agli occhi dello stupefatto protagonista. Una visione la merita. ***
Venerdì, 2/10/20 ALLE ORE 00:50 00:50 su Italia 1
Pumpkh75: Slasheruncolo patinato che sguinzaglia la bollente e ambigua Paz de la Huerta, sempre senza slip ma con il reggiseno: accoppa senza remore maschi fedifraghi, annienta come presenza la terribile scream queen Katrina Bowden ed è un optional che poi non sappia recitare mezza battuta. A onor del vero, però, la storia è una fesseria colossale che fa acqua da ogni dove, senza regia e con pessimi effetti digitali, ma che delizia nella sua scalcinata onestà persino quando finge di essere femminista. Probabile capolavoro per tredicenni onanisti.
Venerdì, 2/10/20 ALLE ORE 00:50 00:50 su Rai Movie
Caesars: La prima parte è folgorante, con l'irruzione diella Seigner nel teatro, che praticamente costringe il regista a farle fare il provino. Però alla lunga la situazione diventa esagerata e il film perde un po' in qualità, pur restando un buon prodotto anche grazie alla straordinaria interpretazione dei due soli attori in scena. Da sottolineare come Amalric sia quasi identico a Polanski da giovane. E a proposito del grande regista polacco, bisogna dire che è anche merito suo se questa pièce teatrale, portata su grande schermo, regge fino alla fine (pur, come detto, calando nell'ultima parte).
Piero68: Ancora una volta, con una produzione molto low-cost, si cerca di sfruttare il filone Gomorra. E non solo per la sceneggiatura ma anche per il ricorso a volti già noti nel panorama napoletano che hanno partecipato o al film o alla serie. Ma ancora una volta ne viene fuori un prodotto senz'anima, noioso e stereotipato dove un per nulla credibile Biagio Izzo si ritrova a vestire i panni di un boss della camorra. Meno male che almeno il giovane Di Gennaro (apprezzato in Lo chiamavano Jeeg robot) ci mette un po' di enfasi e cerca di salvare la baracca.
Rambo90: Commedia di furti e finti spaventi, costruita su misura per Tina Pica, qui a dire il vero meno ispirata del solito, affiancata da un De Vico che ripropone con simpatia il suo personaggio. La trama non è granché, si basa sulla solita girandola di equivoci e imbrogli, ma qua e là è ravvivata da alcune apparizioni di Tognazzi, particolarmente in palla, mentre a Riva tocca un poco riuscito personaggio serioso. Nel complesso niente di eccezionale, ma vedibile.
Venerdì, 2/10/20 ALLE ORE 02:55 02:55 su Rai Movie
Kinodrop: Anche se di fattura notevole, soffre di un eccesso di registri dal target incerto: si va dal film di formazione con taglio favolistico all'horror/splatter, forse inseguendo una metafora socio-politica rivolta al presente o al passato dell'Ungheria. Protagonista un cane meticcio che, abbandonato viene addestrato crudelmente alla lotta e liberatosi diventa capobranco vendicatore. Colpisce l'immagine di una Budapest "metafisica", teatro della "rivolta" ben orchestrata dal giovane regista. La musica Lisztiana è forse l'elemento chiave della narrazione.
MEMORABILE: La "recitazione" di Hagen; Il virtuosismo della mdp nelle scene di "rivolta"; La tromba pacificatrice nel finale.
Il Gobbo: Il processo melvilliano di astrazione, anzi di scarnificazione dei clichè del noir si fa radicale, sconfina nella metafisica. Sfruttando appieno un Delon al massimo della sua potenza iconica Melville realizza un capolavoro di magistrale rigore, più orientale degli orientali, compatto come un haiku. Un uomo solo non ha molte chances contro uno, anzi due sistemi organizzati: può solo restare fedele alle proprie regole, cercare di fare bene il proprio lavoro. E aggiustarsi la tesa del cappello. Cinque pallini per il mio millesimo film.
Venerdì, 2/10/20 ALLE ORE 08:15 08:15 su Rai Movie
Graf: Intelligente, elegante e divertente commedia di caratteri di Comencini. Quattro amici cacciatori e le loro mogli allestiscono l’eterna rappresentazione dell’amore e della gelosia coniugale per supposti e temuti tradimenti. In un’Italia alla vigilia del miracolo economico, certe sotterranee inquietudini cominciano a insinuarsi nella vita coniugale degli italiani. Film molto più complesso e costruito di quello che appare. Si sente la mano dello sceneggiatore Anton. Strepitose Dorian Gray e la Moll.
Homesick: Opaco. Per adattare il romanzo di Verne, il nipote di Visconti chiama a raccolta un nutrito cast internazionale, il direttore della fotografia Kuveiller e il compositore Usuelli, ma lo spirito avventuroso è spento da una narrazione di scarsa fluidità – inutilmente attualizzata da cenni alle minoranze etniche e ai prigionieri politici - e da personaggi ridotti all’ombra di se stessi. Durante la cattura, fustigazione e accecamento di Strogoff sembra di stare in uno spaghetti western, ma è solo nelle scene belliche conclusive che uno squarcio di luce rianima l’intorpidita pellicola.
Venerdì, 2/10/20 ALLE ORE 11:55 11:55 su Rai Movie
Daniela: In preparazione di un'attacco in massa, una pattuglia riceve l'ordine di andare in avanscoperta per catturare soldati nemici ed ottenere informazioni... Regista di uno dei migliori film bellici di ogni tempo, Milestone delude in parte con questo, discretamente realizzato ma molto più convenzionale: buona la prima parte con la caratterizzazione in flashback dei personaggi, ma svolgimento piuttosto fiacco ed epilogo nel segno della retorica. Nel bel cast, Widmark e Malden in evidenza, mentre Palance appare defilato.
Galbo: Dopo il successo del primo capitolo, torna il mitico Conan sempre interpretato da Arnold Schwarzenegger e con la curiosa partecipazione di Grace Jones. Sebbene realizzato con cura il paragone con il primo film è decisamente perso: l'eccessivo "carico" mitologico presta il fianco ad un (involontario) ridicolo e le vicende appaiono così francamente poco credibili. Efficace l'ambientazione.
Galbo: Primo film della celeberrima serie che celebrò il genere catastrofico, insieme a film come L'inferno di cristallo, Airport è la celebrazione della professionalità hollywoodiana. Tratto con perizia da un best seller lettarario, il film mette in campo una squadra di grandi professionisti: la sceneggiatura che interseca bene alcune storie che finiscono per appassionare lo spettatore; il cast di ottimi professionisti come Martin e Lancaster e i tecnici che realizzano (con i mezzi dell'epoca!) uno spettacolo di ottimo livello.
Venerdì, 2/10/20 ALLE ORE 16:10 16:10 su Rai Movie
B. Legnani: Ha buona fama, ma è rovinato da trama incomprensibile (Giusti nel Dizionario si guarda bene dal provare a narrarla...). Funziona nelle piccole cose (un po' di sadismo, qualche "parolinata", trovatine seminascoste come il personaggio di Pesce, che si definisce "pesce piccolo"), non nelle grandi, a partire dalla rigidità di Garko, stonata col tono scherzoso affiorante: meglio s'adatterebbe a una cupezza completa. Meglio Serato, Jaspe e Lulli. Nella trama gialla richiami a Holmes (il terriccio) e a Ellery Queen (il messaggio in punto di morte).
Elnatio: Leggi Allen Woody e il palato si prepara a assaporare qualcosa di squisito... Questo film, invece, lascia l'amaro in bocca. Manca quasi tutto quello che caratterizza il cinema di Allen; qualche battuta decente Woody l'ha riservata solo al suo personaggio, per il resto la sceneggiatura è pessima, così come la regia. Alcuni spunti buoni c'erano, ma stranamente Allen non li ha saputi sfruttare. Peccato.
Venerdì, 2/10/20 ALLE ORE 20:00 20:00 su *altro (specificare)
Gabigol: Fatta un'attimo la tara su alcune banalità, forse inevitabili in una pellicola horror-comedy dal target dichiaratamente adolescenziale, il filmetto si difende grazie a un'atmosfera distesa e tutto sommato simpatica; bene anche il cast, visibilmente affiatato e coinvolto nel progetto. In conclusione, una sarabanda di cliché ben amalgamati per restituire un'opera di intrattenimento senza nessuna pretesa aggiuntiva. Gradevole nella sua semplicità.
MEMORABILE: Gli ululati che accompagnano il nome di Madame Varcolac; La nerdaggine del fratellino; Gli aspetti moderni inseriti in un castello millenario.
Gestarsh99: Primo e fondamentale tomo del Pentateuco poliziesco eastwoodiano. Tourniquet mitopoietico del petrigno Callaghan, l'irlandesaccio dal grilletto scalpitante, espettorazione urbana del più rantoloso e inveterato catarro di frontiera: anafilatticamente allergico a creanze formali e catenacci disciplinari, sempre a brutto muso contro i catoni del legalismo e i burocrati dei codicilli procedurali. Nel mirino della sua 44 magnum, un taglieggiante cecchino "zodiacale", crucialmente esequiato dalla regia intramuscolo di Don Siegel, pellaccia scorzosa del cinema più nervuto e intransigente.
MEMORABILE: La violenta sequenza girata all'interno dello stadio.
Galbo: In un epoca precedente quella dei medici superstar, come Clooney o Laurie, una storia ospedaliera che parla della disumanizzazione e del recupero di umiltà di un luminare della medicina a sua volta malato. Già dalla parte dei più deboli, la regista Randa Haines ritrova William Hurt che sfodera una brillantissima prestazione in un film edificante che pecca a volte di eccessiva retorica ma (specie per la prova del suo protagonista) merita sicuramente la visione.
Venerdì, 2/10/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Nancy: Poco o niente a che fare coi templari, il film è comunque un bel "polpettone" che spazia dallo storico al fantasy, con qualche atmosfera gotica veramente suggestiva. Non convince del tutto l'evoluzione della trama e il finale gioca un tiro veramente bruttino (e... verdognolo). Nicolas Cage tuttavia ha una faccia che convince (si sa) e, accompagnato da quello che era stato il volto di Salvatore ne Il nome della Rosa (Perlman), ci fa godere tutta l'atmosfera medievale sicuramente molto ricercata. Non da buttare.
Galbo: Quasi un tutt'uno con il primo film, è ambientato ad Hong Kong negli anni 50, quando il protagonista (scontrandosi con maestri locali) tenta di diffondere la propria tecnica di arti marziali. Con un pò meno di tensione narrativa rispetto all'episodio precedente, il film si esalta ancora una volta nelle eccellenti coreografie dei combattimenti che ne costituiscono il vero valore agginto. Ottima la prova di Donnie Yen.
Lovejoy: Incaricato dalla mafia ad acquistare una banca in Svizzera, si ritrova implicato in un affare dove di mezzo c'è una miniera d'argento... Simpatica commediola ben scritta e diretta con un buon brio da Passer. Ha, dalla sua, un notevole cast, tutti al meglio della loro forma. In particolare Caine e Jourdan. In due ruoli defilati due grandissimi come Warner e Ackland che forniscono ottime prove. Come sempre, del resto. Bella colonna sonora.
Giùan: Dal punto di vista dell’etica cinematografica Clint si ricollega in qualche modo al vecchio Ford de L’assassinio di Liberty Valance. Se però il film è altrettanto rigoroso del modello nel ribadire le atroci verità della storia come le efferate necessità dell’epica e della propaganda, Eastwood deroga talora dall’asciuttezza che il racconto avrebbe meritato, scivolando, peraltro comprensibilmente, in qualche eccesso spettacolar/patetico (produce Spielberg, scrive Haggis). Si tratta comunque di un'opera autorevole, con tre persuasivi dannati eroi per caso.
MEMORABILE: L’incontro dei 3 reduci con i parenti dei compagni morti; L’indiano Ira che (forse) ciondola per strada e a cui Doc non dà il passaggio.
Galbo: Un nuovo cambio di regia, il ritorno a Providence e il recupero di una parte del cast originale, segnano la terza avventura dei vermi assassini adesso opportunamente mutati e dotati di capacità di volo. Il film mantiene un accettabile livello di divertimento grazie alla bontà degli effetti speciali e all'impiego di un cast di validi caratteristi (con Michael Gross assurto al ruolo di protagonista). Non un capolavoro ma piuttosto godibile.
Galbo: C'è probabilmente più di una nota autobiografica nella vicenda della bambina divisa tra due famiglie egualmente ostili. Asia Argento si rivela regista molto attenta e partecipe nei riguardi del mondo degli adolescenti e il film si contraddistingue per il suo realismo e la capacità non indifferente di rappresentazione. La storia è di contro un pò troppo esile e se l'interpretazione della Salerno tocca per profondità, quella di Charlotte Gainsbourg e di Gabriel Garko è eccessivamente caricaturale.
Ruber: Buona la prima di Edoardo Ponti, che scrive e dirige il suo primo lungometraggio e che sa dirigere con sapienza sua mammma, la Loren nazionalpopolare, ma che può contare anche su un ottimo cast (oltre a sua madre ci sono la Sorvino e la Unger per un dramma tutto al femminile). Ponti si gioca tutto su una sceneggiatura con tre donne con vite diverse ma con un passato angosciante e un futuro da ricostruire. La Loren ha poche battute ma è avvolta nei suoi silenzi che valgono molto di più e anche le seconde linee come il "drugo" McDowell rendono al meglio.
MEMORABILE: McDowell viene picchiato da tre ragazzini nell'identica scena che anni prima al contrario lo vedeva nel "drugo" di [f=904]Kubrick[/f].
Cotola: La storia non è di quelle particolarmente originali: siamo dinanzi al "solito" personaggio dalla doppia personalità (a causa, neanche a dirlo, di traumi
infantili), il cui equilibrio mentale verrà turbato da un avvenimento inaspettato. Eppure una buona regia ed una sceneggiatura sobria e discreta (buono il finale), riescono a rendere abbastanza riuscita questa pellicola il cui fiore all'occhiello è, ovviamente, la strepitosa prova en travesti di Cillian Murphy. Non esaltante il resto del cast, così come gli altri personaggi. Tra il non male ed il buon film.
Markus: Storie di giovani, spionaggio e affetti a San Donà di Piave durante il primo conflitto mondiale. L'opera di Bianchi pecca per eccesso di messaggi patriottici (peraltro esternati fuori tempo massimo, benché sia un film d'ambientazione storica), ma è dotato di buoni momenti di tensione avvalorati dal continuo uso di brani popolari che ci riconducono a quel (brutto) periodo. Gino Cervi è indubbiamente un valore aggiunto sul fronte delle interpretazioni, mentre Milly Vitale si ha la netta sensazione che sia lì per soddisfare l'occhio maschile.
Galbo: Olmi gira un film sulla grande guerra quasi senza mostrarla; eppure, il conflitto bellico è sempre presente ed intacca le anime e gli spiriti di un manipolo di gente semplice mandata a combattere e morire sulle trincee. L'orrore è così forte che si preferisce togliersi la vita piuttosto che affrontarlo, in una delle sequenze più toccanti del film. Girato con pochi mezzi ma estremamente efficace nell'ambientazione e nella fotografia, questo è un potente film di denuncia il cui messaggio, a dispetto dei tempi, è estremamente attuale.
Manfrin: Filmettino tipicamente anni '60 per il modo libertino e osè con cui in quegli anni si iniziava a vedere il gentil sesso e quanto a esso legato. Non certo privo di bellezze femminili (spiccano la Lualdi e la Gabel) e sicuramente costosetto, con escursioni sino in Giappone. Salvabile per il buon ritmo, addirittura con scene alla "Ridolini". Da vedere più che altro per curiosità di cinefilo.
Panza: Modesto professore si innamora di una donna incontrata per caso... Variazione sul tema del travet, ripreso da un racconto di Gogol, che si segnala non tanto per la parte comica, in cui Rascel si destreggia con mestiere, specialmente quando il personaggio esprime la sua timidezza con la mimica, ma nella toccante conclusione, nel quale l'illusione del protagonista si scontra con la bruciante realtà. Una prova della maturità di attore di Rascel (che si occupa anche della regia), coadiuvato in scrittura da Zavattini e altri, purtroppo non premiata ai botteghini e velocemente dimenticata.
Galbo: Quasi un tentativo di Vanzina di (auto) riabilitarsi tentando la strada della commedia italiana (quasi) d'autore. Peccato che i mezzi artistici del regista (e dei suoi sceneggiatori) siano sempre uguali e un po' limitati ad un certo tipo di cinematografia. Il risultato è quacosa di meglio delle precedenti "vanzinate" (e non ci voleva molto): gli attori scelti (da Ghini a Papaleo alla Ralli) si impegnano a fondo ed il risultato è passabile. Certo il tutto si mantiene a livelli molto superficiali senza tentativi di approfondire il soggetto.
Buiomega71: Forse uno dei film più eccitanti dello zio Tinto. Gonne e gambe svolazzanti in spiaggia, sguardi sordidi e arrapati, "cicce odorose", reggicalze, scarpine col tacco che battono il ritmo di una sodomizzazione per strada, davanti ad un muro, pissing, grazie formose e burrose avvolte in guepiere da sturbo. Il sesso sprizza da tutti i pori, la Grandi matrona/goduriosa ninfomane brassiana e il tutto incorniciato dalla solare e gioiosa fotografia di Silvano Ippoliti e da orecchiabili motivetti d'epoca. Quasi russmeyeriano, tutto giocoso e delizioso.
MEMORABILE: La Serenona Miranda con nonchalance al povero Andrea Occhipinti: "Hai un bel culo, mettilo nella credenza!"; La Grandi fà pipì.
Sabato, 3/10/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Come l'anello di Moebius Inception non ha un inizio né una fine, è un circolo vizioso impossibile ritorto dentro se stesso, un'altra mastodontica struttura con cui Nolan ridispiega la sua cervellotica maestria nel gestire i piani dell'irrealtà. È un giocattolo tecnopatico prossimo all'implosione, una complessità labirintica di architetture illusorie, geometrie penrosiane, mondi immateriali a scatole cinesi e fanta-progettistica escheriana. All'entusiasmo elettrico del Prestigio predilige la rigidità dell'incastro intellettivo e la sua efficacia funzionale ghiaccia dopo un paio di visioni.
MEMORABILE: Lo stacco finale sulla trottola che gira.
Mark70: Sull'onda di "Trinità" negli anni '70 vennero girate molti western comici o parodistici e tra questi "Cipolla colt" non è assolutamente il peggiore, anzi: trama convenzionale ma solida, buone ambientazioni e tutto sommato bravi interpreti (Nero forse un po' sopra le righe). Divertenti le scentette accellerate come nelle comiche di Ridolini. Per essere un B-movie merita ampiamente la sufficienza. Da rivalutare.
MEMORABILE: "Ma cos'è questo odore?" "L'odore è tutto mio!" "Odoratissima".
Herrkinski: Buon horror che riprende il tema del clown assassino in una chiave abbastanza originale. La vicenda è ben svolta e risulta intrigante fin dal principio; ci sono pochi tempi morti e l'unica pecca nel ritmo è una leggera prolissità superata la prima ora del film (che probabilmente avrebbe beneficiato di una decina di minuti in meno). Dettagli comunque; l'atmosfera è spesso spaventosa, il make-up del clown lascia il segno e il sangue scorre, pur non eccedendo in scene troppo grafiche. Un buon biglietto da visita per Watts, regista promettente.
Galbo: John McClane conduce in porto la sua quarta avventura un po' appesantito nel fisico ma ancora in grado di dare sonore lezioni ai cattivi di turno. Die Hard 4 è un action adrenalinico girato con larghezza di mezzi, in sé per nulla originale (film così ne vengono e ne saranno prodotti a decine) ma nobilitato dalla presenza di un protagonista sufficientemente carismatico. I limiti sono il non avere curato come si doveva le parti (pochissime in verità) non di azione pura (fiacche) e di avere affiancato a Willis attori scialbi e poco simpatici.
Rambo90: Insieme di eventi collegati tra loro in un film dal soggetto interessante ma dall'esecuzione povera. La regia non è nemmeno malaccio ma la sceneggiatura sconta una prima parte noiosa, in cui sembra si faccia di tutto per ritardare i colpi di scena della seconda parte. Cage domina la seconda parte, mentre nella prima si alterna un cast curioso che va dal padre di Veronica Mars a una delle starlette di Pieraccioni. Fotografia troppo scura.
Rambo90: Action con Van Damme asserragliato in un ospedale con una decina di killer che vogliono farlo fuori, una sorta di Die hard poveristico (il budget è all'osso) ma che ha comunque una sua efficacia. L'inizio è molto lento ma piano piano ingrana e verso la fine una serie di colpi di scena alza il livello. Peccato che proprio Van Damme sembri svogliato, capace ancora di bei combattimenti ma troppo silenzioso e dall'aria assente. Molto meglio Stormare e il villain Bernhardt.
Paulaster: Più che un biopic si cerca di capire il rifiuto della Barzini all'idea di apparire in pubblico dopo una carriera da modella. Risposte vere e proprie non ce ne sono, anche perché il figlio regista (inopportuno, didascalico e acerbo tecnicamente) non pone le domande giuste. Meglio quando i filmati esprimono i sentimenti femministi o quando ormai lei fatica a stare a contatto col pubblico. Piccola scena con la Hutton dove si mostra la sincerità della loro amicizia.
MEMORABILE: Le movenze da modella in cortile; Le domande alle allieve; I primi shooting; Poco elegante a ritirare il premio.
Il Gobbo: Nella città di Santa Ana, tiranneggiata dallo spietato El Diablo, arriva la cantante Lola... Folle spaghetti-western con Lola Falana scritto tra gli altri da Fernando Di Leo non accreditato! L'aspetto folle è che, pure se la bella Lola canta (rhythm and blues!) non è un musicarello-western ma un western serio, con punte di iper-violenza alla Di Leo (è financo violato il tabù-ammazzamento di bambino)! Nonostante alcune vaccate (in un flash-back la Falana bambina...è bianca!) si lascia guardare.
Domenica, 4/10/20 ALLE ORE 01:10 01:10 su Rai Movie
Markus: Una graziosa commessa (Guill) di un negozio di abbigliamento dell'Ohio viene notata da un'imprenditrice newyorchese (Fox) che la vorrà a Manhattan a dirigere il suo negozio. Il cambio di vita non sarà facile, ma ci scapperà un amore compensatorio con un bel giovanotto (Bendavid). Commedia sentimentale di grana grossa destinata a un sano disimpegno corroborato da una favoletta che viaggia su binari ampiamente collaudati. La piattezza dei contenuti è in parte compensata dal ritmo della vicenda e dall'onestà del prodotto.
Domenica, 4/10/20 ALLE ORE 01:15 01:15 su Rai Movie
Maxx g: Non è tutto originale. Ci sono soprattutto riferimenti al Grande freddo e a molti film anni '80 che parlano di rimpatriate, ritrovi e compagnia (St' Elmo's fire tanto per fare un esempio chiaro). E' una commedia sapida, senza troppi sussulti, vedibile e godibile ma non esaltante. Validi Mantegna e Malkovich, in ombra gli altri. Nulla di che.
Lou: In quest'ultimo film Bellocchio gioca in casa ancor più del solito, per ambientazione e per libertà di movimento. Interamente girato a Bobbio, ripropone i temi cari al regista con due storie ambientate in epoche diverse. Il legame tra le due parti, così diverse tra di loro, si presta a varie interpretazioni; è evidente comunque come la critica alle disumane prove dell'inquisizione della prima parte si trasformi nella seconda in ironico atto d'accusa nei confronti dell'amministrazione pubblica corrotta. Spiazzante e indefinibile.
Homesick: Psicologico e fiabesco. Dignitoso seguito de Il bacio della pantera, da cui si riprendono personaggi e relativi interpreti, sviluppando alcuni punti che nel primo capitolo erano appena accennati (esempio: la misteriosa donna incontrata al bar) e che qui diventano fondamentali. Tuttavia l'aspetto fantasy prevale nettamente su quello horror. Ottima la regia e le interpretazioni.
Daniela: Una coppia benestante ospita nella dependance della propria mega-villa una giovane donna in fuga da un marito violento. Sarà vero? Mediocre variante sul tema "intruso che mina con l'inganno la felicità del focolare domestico", con l'aggravante di incrociarlo in modo assai rozzo con quello ancora poco esplorato della maternità surrogata. Nel cast, se le due donne sembrano essersi scambiate i ruoli, Cage ha l'aria intontita di uno svegliato bruscamente da un pisolo e Dunaway esibisce una plastica facciale da film horror. Epilogo non solo forzato ma anche disonesto nei confronti dello spettatore.
Pigro: Un eroe di guerra candidato alla presidenza Usa e un collega che ricorda diversamente quell'atto di eroismo e scopre un complotto di condizionamento della volontà. Attori misurati ed efficaci e regia pulita per il remake di Va' e uccidi: un film ben costruito e riaggiornato, insomma. Quel che manca però è la consapevolezza del senso profondo della storia narrata: sì, tutto è corretto e funzionale, ma non c'è vera inquietudine per una vicenda talmente sottile, e tutto viene trattato come un normale thriller nonostante nasconda allucinanti presagi.
Domenica, 4/10/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Nel trambusto positivo di folli bisbocce prematrimoniali e dissolute ubriacature lobotomizzanti Phillips azzarda il cambio di copione, infilando il sentiero retrò del buddy-buddy on the road. Purtroppo questa commedia non ha la stessa carica effervescente di un faccia a faccia invernale Martin/Candy e i momenti d'ilarità convulsiva si spengono nella scarsa motilità dei due primattori, che sembrano non entrare mai in concreta sintonia tra loro. La perfetta complementarietà empatica conseguita in Una notte da leoni resta un lontano miraggio. Risate a freddo per un divertimento a secco.
MEMORABILE: Galifianakis che si masturba in auto in simultanea col cane...
Nando: Una giovane ad avvenente vedova con tre figli a carico stringe una relazione con facoltoso mariuolo locale tentando con metodi leciti e illeciti il raggiungimento di una agognata agiatezza sociale. Taglio televisivo, di buon livello, in cui la Ranieri mostra la sua grande capacità di calarsi in questi ruoli specifici di madre coraggio, in questo caso molto cinica. Discreto il cast di contorno; se si vuol trovare una pecca è il fatto che a metà narrazione già s'intuisce il finale.
Galbo: Da un regista come Scott ci si aspetta sempre un grande spettacolo e neanche questa volta il buon Tony tradisce le aspettative. Insieme al suo attore feticcio Denzel Washington ci regala l'avvincente storia di un treno fuori controllo e di due intrepidi macchinisti che cercano di fermarne la corsa. Meno "esagerato" che in altre occasioni, il film è godibile e ottimamente realizzato (come sempre) dal punto di vista tecnico. Da citare oltre al protagonista la buona "spalla" Chris Pine.