I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 10/08/20 A Domenica, 16/08/20
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Markus: Chi non s'innamorerebbe dell'allora giovane Brooke Shields? Penso quasi nessuno, figuriamoci un professore universitario di mezza età colto e interessante ma non propriamente bello (il sempre eccellente Delle Piane). Schivazappa delizia gli amanti del genere sentimentale con una non molto fortunata pellicola girata in terra americana, che punta - e fa bene - più sul fascino intrinseco dei personaggi che sulla vicenda (complessivamente anonima e priva di originalità).
Lunedì, 10/08/20 ALLE ORE 06:40 06:40 su Rai Movie
Geppo: Un film gradevole, colorato e spensierato, questa volta ambientato non nei favolosi anni '60 ma negli '80. Il tutto condito da una bellissima e nostalgica colonna sonora del compianto Maestro Toto Savio (ex Squallor). Particina anche per Guido Nicheli e Giorgio Vignali. Bellissima Valeria Cavalli e simpatico (come sempre) Mauro Di Francesco. Purtroppo il regista Bruno Cortini ci ha lasciati troppo presto e mi è dispiaciuto molto. Il film gode di una buona trama, sceneggiatura ed ottime inquadrature. Film per chi ama la semplicità.
Homesick: Fantasy post-Conan con varie maestranze italiane (produzione De Laurentiis, fotografia Rotunno, costumi Donati, musiche Morricone), assidui frequentatori del nostro cinema (Smith, la Agren, la Naszinski) e brevità, essenzialità, azione e humour che lo avvicinano ai peplum classici. Schwarzenegger ripropone le prodezze dei vari Ercole, Maciste & co, ma, come esplicita il titolo originale, la vera eroina è la ramata e battagliera Nielsen.
MEMORABILE: La lotta nelle acque della caverna sotterranea.
Homesick: Uno dei numerosi tentativi di coniugare azione, noir e humour bondiano: il risultato (regia, interpreti, azione, plot, dialoghi) è modesto, ma tutto sommato piacevole nella sua leggerezza. Ross in grande forma fisica, la Schubert insolitamente castigata e defilata, Boyd rigido e Calvo in vena di scherzare; apparizione flash della Turina sotto la tonaca di una suora. Molto belle le colorite musiche di Bacalov (un nome, una garanzia), anche fischiettate diegeticamente da Ross.
Il Gobbo: Guerrieri prova ad affrontare il tema divorzio da un punto di vista diverso da quello sordiano, ma non azzecca il colpo, nonostante Gassman, architetto quarantenne insoddisaftto che decide di separarsi e passa di situazione in situazione sempre più frustrante, per poi tornare a casa e scoprire... Parecchie battute a vuoto, qualche scena azzeccata, discreta colonna sonora d'epoca (di Fred Bongusto!). La commedia non era il genere d'elezione per lo zio di Castellari.
Lunedì, 10/08/20 ALLE ORE 15:55 15:55 su Rai Movie
Andypanda: Una favola ben diretta e ben interpretata. Bene Omar Sharif, che dà vita a un principe fascinoso e arrogante ma di buon animo. Addirittura eccezionale Sofia Loren nel ruolo di Isabella, giovane popolana scalza, tanto bella quanto "di carattere". Il film è all'insegna dell'ironia (particolarmente divertente la strega che prende a cuore le sorti di Isabella). Unica pecca: si poteva investire di più sugli effetti speciali (quando il santo vola si vedono chiaramente i fili cui è legato).
Galbo: Gradevole esempio di cinema di puro intrattenimento, diretto da Richard Donner, con la complicità del produttore Spielberg. Il film è evidentemente concepito per un pubblico di ragazzini e adolescenti per i quali il forte impianto spettacolare appare quanto mai intrigante visivamente parlando. Lo spettatore adulto coglierà ovviamente le (tante) ingenuità di fondo. Simpatico il cast in cui compare anche Sean Astin.
Lunedì, 10/08/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Galbo: Non male questo horror scritto dal regista di The Avengers. Il suo pregio principale è quello di mescolare i generi e utilizzare i riferimenti al classici (viene in mente principalmente Raimi) in modo abilmente citazionista, senza scadere nel banale plagio. Ne deriva una pellicola coinvolgente, capace di cambiare rapidamente registro utilizzando il meccanismo delle scatole cinesi. Prova del cast di buon livello.
Lunedì, 10/08/20 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 2
Gestarsh99: Essi vivono in Una notte da leoni. A 10 anni di distanza dal procelloso zombailamme di L'alba dei morti dementi, i due compari di bevute Pegg e Frost si ritrovano a tener testa a un'altra invasione nociva, questa volta contro malfidi occupanti di sangue blu animati da ecumenici ukase interspaziali. Wright rinfocola come un piromane segni e temi del film del 2004 (spirito cameratesco, spersonalizzazione, sindrome di Peter Pan) riproponendone il montaggio strattonante e i dialoghi divertiti e schiumanti di nonsense. Verso la fine si perde nell'ordinarietà retorica e annacquata ma lo spasso è garantito.
MEMORABILE: La comitiva di protagonisti che si scervella per selezionare un nome alternativo da dare ai robot alieni ("Robot che non sono robot", "Falsibot", "Nobot").
Galbo: Come farà anche nel suo film successivo, il regista Thomas Lilti fornisce (merito del suo background professionale) un ritratto della medicina e dei suoi operatori estremamente umano e dalla parte del paziente. Niente storie eclatanti ma tante piccole vicende nelle quali è facile scorgere un profondo realismo e una quotidianità fatta di fatica e sacrificio. Un realismo che parte dall'ambientazione e coinvolge un cast davvero all'altezza e credibile. Buon film.
Daniela: In un paesino pugliese, quatto uomini progettano il furto della preziosa statuetta della patrona locale. Sembra un colpo facile, ma hanno fatto i conti senza gli osti, ossia gli abitanti decisi a difendere a mano armata la loro santa... Quasi una versione cattiva del film di Mazzacurati, un noir a basso costo di bella e spettrale ambientazione, non del tutto riuscito a livello di scrittura e con un cast disomogeneo nelle prestazioni, ma anche originale, non sentimental-ombellicale, coraggioso per la mancanza di qualsiasi catarsi conciliatoria. .
Martedì, 11/08/20 ALLE ORE 02:10 02:10 su Cine 34
Faggi: Piccola commedia italiana (più che all'italiana) ambientata a New York: si può tranquillamente dire che lascia il tempo che trova. Inizio enfatico-grottesco, prosieguo che va migliorando (grazie alle buone prove di certi caratteristi); ma l'andamento d'insieme e gli esiti restano discutibili. La protagonista (una non-bella-quasi-stagionata, fornita di un eccentrico guardaroba) è costantemente sopra le righe (il doppiaggio non la aiuta), la cosa è voluta ma... Oggetto che riesce a farsi seguire solo come solito documento cinematico.
Skinner: Film in tre episodi, due di valore trasurabile, poco più che barzellette allungate. L'episodio del carcere invece è ottimo: tutto funziona alla grande, il plot è salace e brillano battute, tempi e soprattutto cast, con Banfi e Mezzogiorno al servizio di un Manfredi ispirato. Ho letto un'intervista di Manfredi che si lamentava del fatto di aver sprecato un'idea che poteva reggere un film intero; non si può dargli torto.
Martedì, 11/08/20 ALLE ORE 07:05 07:05 su Cine 34
R.f.e.: Nonostante quanto abbia scritto altrove qualcuno - che non intendo gratificare citandolo - sulla "prorompente personalità" (ma quale?) della Bisera, che surclasserebbe la Gemser, trovo che invece questo sia uno dei migliori film esotico-erotici di Laura e uno dei più gradevoli in assoluto. La Gemser è agli inizi, bellissima e falso-ingenua al punto giusto. L'ironia garbata e non eccessiva, l'atmosfera onirica e intrigante, ne fanno un'operina forse non completamente riuscita, ma che chi l'amò all'epoca (come il sottoscritto), non ha mai dimenticato.
Homesick: Ennesima riproposizione/variazione delle avventure dell'impareggiabile cane, sempre alle prese con nevi, orsi, altri cani, bambini in pericolo, assassini e furfanti vari. La sceneggiatura è banale e ripetitiva, Merli meno convincente del solito nelle scene d'azione,supervisionate da un maestro d'armi doc come Stefanelli. Bravi Silva e Palmer, ma il merito maggiore va al bel pastore tedesco Sacha, nel ruolo di Zanna Bianca. Solo per appassionati.
Gestarsh99: C'è ben poco di cui gioire con questo sequel forzatissimo e pseudo-einsteiniano del sorprendente cult-movie di Natali. L'alibi dell'introduzione di una quarta dimensione serve in realtà a coprire le magagne di una pellicola in cui accade di tutto e di più, in barba a qualsiasi dettame logico o riscontro fisico-matematico. Nel film regna un'aria spensierata da allegra scampagnata domenicale e gli interpreti non fanno altro che ricalcare sciattamente le tipologie di quelli del capostipite. Suspense, dinamiche psicologiche ed enigmatica inquietudine sono solo un lontano ricordo.
MEMORABILE: L'accoppiamento "a gravità zero" tra l'avvocatessa ed il programmatore di videogames...
Martedì, 11/08/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Missione all'apparenza fattibile quella presa in consegna da Spike Lee: adeguare i propri elegantissimi virtuosismi di ripresa agli ipertecnicismi barocchi del cinema coreano più nero e insondabile. Dunque un matrimonio ideale quello tra il regista di colore e Park Chan-Wook, ma l'affinità stilistica e la mano ferrata sul tema della violenza non bastano a ratificare la positiva riuscita di un remake svestito di ogni impatto fragoroso e sprofondamento abissale, scolasticamente tradotto in uno psicodramma thriller rigonfio di soluzioni impacciate e incestuosi tappabuchi tarantiniani. Innaturale.
MEMORABILE: La dolorosa salatura delle piaghe nel collo inflitte al carceriere Samuel Jackson...
Martedì, 11/08/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Gestarsh99: Dall'Australia un dramma familiare tragico e sordo sul crimine, la morte e la vendetta, che per stile e impostazione rispecchia la fredda impronta da cinema scandinavo impegnato. L'elevata competenza registica è fuori discussione, ciò che tintinna di calcolata sicumera autoriale sono invece i troppi giochini ellittici, quella trasandatezza negli atteggiamenti propinata con nonchalance parassitaria verso i precedenti consolidati, dal Cronenberg gangsteristico al Kitano più lucido e deflagrante. Grand'esordio senza dubbio ma in futuro servirà riscriverli i moduli compilati da altri.
MEMORABILE: "Già... cazzo, che mondo di merda..." PAM! (colpo di pistola in testa e conti chiusi con l'avversario).
Galbo: La carriera da regista di Clooney tocca con Le idi di Marzo il suo punto più alto. L'ambiente politico americano visto dal di dentro lascia l'amaro in bocca ma la rappresentazione è probabilmente edulcorata rispetto alla realtà: l'abilità dell'autore è quello di costruire un vero thriller politico, adulto e maturo ma nello stesso tempo godibile e spettacolare, nel senso migliore del termine. Lo spettacolo è dato da una sceneggiatura quasi perfetta e dalle grandi interpretazioni del cast, che annovera alcuni dei migliori attori in circolazione.
Paulaster: Il giorno del funerale di uno scrittore la moglie racconta la vita del defunto a un giornalista. Sceneggiatura cronologica in capitoli che descrive anche i cambiamenti sociopolitici francesi. Prima parte brillante, specie nei dialoghi, diviene solo descrittiva nel prosieguo. Il ruolo del protagonista scrittore ha qualche ombra dato che viene accomunato a Philip Roth (!): dapprima sembra vacuo, poi volge al complessato. Anche qualche momento matrimoniale è un po' forzato. Discreta chiusura. Regia che si affida prevalentemente al montaggio.
MEMORABILE: La cena di Natale; La madre che spara al cane; Il gigolo a letto; Gli insulti della figlia.
Martedì, 11/08/20 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai Movie
Galbo: Inevitabile pensare a Twilight vista la vicenda e le dinamiche tra i protagonisti. In questo film il basso budget a cui gli autori hanno verosimilmente dovuto fare ricorso si è trasformato in una risorsa che ha stimolato maggiore creatività anzitutto sulla sceneggiatura che punta su una caratterizzazione dei personaggi più approfondita rispetto alle produzioni del genere. Vincente inoltre la scelta di realizzare il film in un contesto insolito di un paese dell'est (siamo in Romania) che offre ambientazioni suggestive e funzionali. Non male.
Martedì, 11/08/20 ALLE ORE 23:00 23:00 su Paramount channel
Enzus79: Di commedie così ce ne sono a iosa, ma questa ha il pregio di essere molto "leggera" e mai banale. Remake di una celebre commedia francese, tratta di una coppia di uomini "assoldati" dalla loro ex per cercare di convincere un ragazzo (che dovrebbe essere il figlio di uno dei due) a tornare a casa. Crystal e (soprattutto) Williams non possono non risultare simpatici.
Pigro: Visionaria indagine antropologica sui riti dell’Italia contemporanea: sequenze di pura contemplazione, spesso con una sensibilità visiva raffinatissima, che portano in evidenza la “normalità” quotidiana dei nostri comportamenti, che sotto la cornice della mdp si trasformano in qualcosa di sensazionale e misterioso (anche grazie ai lenti svelamenti da un dettaglio all’insieme). Fascinoso materiale di pre-sociologia raccolto soprattutto a proposito delle dinamiche di costruzione del genere maschile e femminile. Titoli di coda da applauso.
Galbo: Storia di vendetta criminale dopo una rapina in banca. Il cinema di Tarantino è l'ovvio modello di riferimento ma il regista John Irvin non va al di là della scontata citazione e il film, sia pure tecnicamente ben realizzato scompare ben presto nell'anonimato, con una trama banale e senza alcuno spunto personale. Anche Keitel non è in gran forma, anzi appare alquanto spaesato.
Mercoledì, 12/08/20 ALLE ORE 00:45 00:45 su Rai Movie
Pinhead80: Una bambina schiacciata suo malgrado dalla triste piega che gli eventi hanno preso intorno a lei, si rifugia in un mondo fantastico che le è venuto incontro e che potrebbe darle la felicità tanto agognata. Notevole lavoro di Del Toro che ricostruisce perfettamente l'ambientazione storica e ci costruisce sopra un film fantasy con alcuni momenti davvero notevoli (su tutti la comparsa in scena dell'uomo pallido pronto a divorare la protagonista). Davvero notevole.
Mercoledì, 12/08/20 ALLE ORE 03:30 03:30 su Cine 34
Mascherato: Esordio dietro la macchina da presa di Vito Zagarrio, che alterna l'insegnamento universitario alla regia (ultimo lavoro: Tre giorni di anarchia), si tratta di un anomalo (per l'epoca) road movie in terra siciliana, un po' bildungsroman ed un po' samperiano. La sterzata drammatica nel finale fa pensare a Risi.
Homesick: Quattro registi per quattro episodi tratti a grandi linee da De La Fontaine. Berlanga riesuma amarezze da neorealismo; Clair (il migliore, anche tecnicamente) dirige con garbo d’Oltralpe una catena di imprevisti facendo incontrare ed innamorare i due sconosciuti Aznavour e Caron; Bromberger ribadisce il potere dell’adulazione de “Il corvo e la volpe” (ma qui la posta in gioco è una bamboleggiante Anna Karina…) e Blasetti premia in contesto mondano la tenacia degli svantaggiati de “La lepre e la tartaruga” con un’irresistibile Monica Vitti. Titoli di testa/coda e intermezzi animati.
MEMORABILE: La Vitti alla Koscina: «Lei è l’amante del barone Serpieri? Io sono la moglie, molto lieta.».
Mercoledì, 12/08/20 ALLE ORE 10:00 10:00 su Cine 34
Giùan: L'opera che "strappò" Bertolucci alla poesia dirottandolo definitivamente verso la settima arte. L'esordio del 21enne Bernardo deve molto della sua curiosità appunto al fatto che prelude alla sua futura poetica. Scritto con Sergio Citti a partir da un'idea di Pasolini, il film lentamente si discosta dal realismo lirico del Maestro a favore d'un racconto soggettivo nel quale la mdp è gia assoluta protagonista, col carico d'ambiguità che ciò comporta in termini di racconto. Il riferimento di Bertolucci è gia "il Cinema". Naif ma con una sua personalità.
MEMORABILE: L'episodio di Francolicchio e Pipito; "...e già la commaraccia secca de strada Giulia arza er rampino".
Mercoledì, 12/08/20 ALLE ORE 12:00 12:00 su Rai Movie
Alex1988: Western per la televisione che difficilmente potrà appassionare tutti gli amanti del genere, data anche la scarsa presenza di sparatorie (ingrediente fondamentale). Però, è un prodotto che non lascia indifferenti: c'è una certa cura nella messinscena e l'atmosfera, dai toni crepuscolari, non può che riecheggiare, positivamente, i classici del western americano (e non) come La ballata di Cable Hogue e C'era una volta il West. Interessante.
Mercoledì, 12/08/20 ALLE ORE 16:30 16:30 su Rete 4
Jandileida: Onesta spy-story che non stupisce sotto nessun punto di vista, anzi risulta prevedibile in alcuni suoi passaggi e totalmente inverosimile in altri, ma che alla fine fa il suo sporco lavoro. Il sofferto ma nobile Caine ci mette al solito del suo ma anche Siegel si muove con consolidata esperienza all'interno di una trama come detto abbastanza sottile, riuscendo però a imprimere un buon ritmo senza mai dare l'impressione di un lavoro da catena di montaggio. Pleasence dona eccessiva cura al suo baffo e da qua e là un tocco da Pantera rosa al tutto.
Galbo: L'ameno (in apparenza) quadretto provinciale americano dipinto dai simpatici titoli di testa prelude ad una vicenda che mette in primo piano la chimica farmacologica e i suoi più o meno nefandi effetti. Commedia gradevole anche se non originale nello sviluppo e con un finale poco coraggioso e troppo conciliatorio. La riscatta il tono sarcastico e una buona caratterizzazione ambientale e dei personaggi, tratteggiati in chiaroscuro. Come in tutti i suoi film Rockwell è molto bravo, ma tutto il cast è decisamente in parte.
Mercoledì, 12/08/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Movie
Pigro: Il permesso di soggiorno scaduto obbliga la stilista carrierista a ritornare in Marocco recuperando lì le sue radici. L’idea di partenza è buona, anche perché aggancia un tema attuale e spinoso con garbo e umorismo. Lo stesso taglio generale da commediola spiritosa e leggerina mi sembra avere una qualità ‘politica’ per far conoscere una realtà complessa a un pubblico allargato. Tuttavia il film mostra un’eccessiva superficialità di approccio stereotipato a personaggi e situazioni, che rovina il tutto, nonostante l’indiscutibile buon ritmo.
Piero68: Debole film tv, buonista e sentimentale con tutti i classici cliché di genere. Bova abbonato al ruolo del belloccio benestante che però deve in qualche modo redimersi e la Incontrada che per tutto il film mostra quasi sempre un'aria assente e avulsa dal contesto. Male la regia di Reali e pure il resto del cast, col solo Pagliai a cercare di dare un po' di lustro all'operazione; ma anche lui si vede essere mal diretto e alla fine tutti i suoi dialoghi sembreranno battute di comicità involontaria. Solo per sentimentaloni.
Mercoledì, 12/08/20 ALLE ORE 21:15 21:15 su Rai 4
Viccrowley: Epilogo delle vicende di Alice e del Virus-T ancora una volta a firma Anderson. Rispetto al precedente Retribution il livello risale: cento minuti di azione incessante, che a patto di spegnere come sempre le sinapsi, restituiscono un buon divertimento e una degna conclusione alla vicenda. Mad Max è ancora omaggiato nell'estetica e la Jovovich sempre perfetta nel ruolo. I segreti della Umbrella vengono a galla in una serie che tra alti e (molti) bassi ha una sua dignità, cosa che non si può dire di molti insulsi cinecomics che dominano i botteghini.
MEMORABILE: Tutte le nuove creature; Lo scontro sul blindato circondati dagli zombi; Alice contro il mostro alato.
Mercoledì, 12/08/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Rai 3
Lou: Una storia intrigante, con risvolti drammatici, che riguardi i passaggi chiave della vita e che viene svelata piano piano lasciandola emergere da un passato rimosso. La resa dei conti con la propria memoria è il tema al centro del film di Batra, tratto dal libro di grande successo “Il senso di una fine” di Julian Barnes. Il regista indiano affronta il tema con pacata e inesorabile lentezza, ma anche con tipico approccio british grazie all'impeccabile interpretazione di Broadbent.
Gestarsh99: Ambra, all'epoca, pur di scrollarsi l'infantile clichè della "ragazzina imbecillotta di Non è la Rai", accettò con incontenibile entusiasmo il progetto di questo film per la tv: fare l'attrice era stata sempre una delle sue aspirazioni. Del grave errore commesso se ne accorse troppo tardi, ripudiando in diretta il film prima della messa in onda. Una versione borgatara di Cenerentola, disastrosa sotto qualsiasi profilo la si osservi: grandi caratteristi in miseria, visione datatissima e surreale della nobiltà, moraline penose a far da concime su tutto...
MEMORABILE: Guido Nicheli ambasciatore della Bassa Sassonia...
Mercoledì, 12/08/20 ALLE ORE 23:55 23:55 su Rete 4
Pigro: Uccelli contro uomini. L’incredibile (e misterioso anche alla fine) attacco dei volatili è raccontato in un inesorabile crescendo, che ha come ambigui testimoni i pappagallini inseparabili che la protagonista acquista all’inizio. Suspence, terrore, enigma sono le parole d’ordine di questo ennesimo capolavoro di Hitchcock, che sovverte tutte le consuetudini del bon ton cinematografico, arrivando a un finale sconcertante. Da non perdere.
Giovedì, 13/08/20 ALLE ORE 19:05 19:05 su Rai Movie
Modo: Musicarello anni 60 che visto oggi fa tenerezza. Un'Italia spensierata dove il Gianni nazionale ci canta le sue belle canzoni. Canzoni che sembrano dell'era dei dinosauri mentre allora erano le "hit calde". Solo questo basta per rendere piacevole la pellicola, anche perché c'è ben poco d'altro! Storia leggera, non può essere altrimenti, con attori discreti. Una carrellata di personaggi di contorno famosi e simpatici come Gino Bramieri, Enzo Tortora...
Galbo: Appartiene al filone "complottistico", con coinvolgimento delle alte sfere della Casa bianca e del presidente degli Stati Uniti questo film del regista Cosmatos, autore di discrete prove negli anni 80 e 90. La storia è potenzialmente interessante ma la sceneggiatura la rende piuttosto noiosa e ripetitiva. Charlie Sheen è un protagonista poco credibile e poco convinto del ruolo. Va un po' meglio con i veterani del cast, come Sutherland e Gazzarra ma il film si può tranquillamente evitare.
Rambo90: A tutti gli effetti una parodia del genere, divertente se si accetta la voluta impronta trash data all'operazione. Il ritmo c'è e il personaggio di Colton West è tratteggiato bene (e ben interpretato da Guttenberg, con molta autoironia) e con lui si muovono una serie di assurde macchiette che a tratti fanno sorridere. Effetti orridi, in linea con il resto dell'operazione e simpatica reunion finale con il Winslow di Scuola di polizia. Non male, se si affronta con il giusto spirito.
Giovedì, 13/08/20 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 2
Galbo: Per caratteristiche stilistiche e continuità narrativa, Batman returns può essere considerato un tutt'uno con il film predecessore; rispetto a questo, ha in più la mancanza di pause dovute alla "spiegazione" dei personaggi; ha in meno l'assenza di Jack Nicholson, vero mattatore e protagonista assoluto (più dello stesso Batman) del primo episodio. Restano comunque la fantastiche scenografie (la città di Gotham, il mondo dei pinguini), la carismatica presenza del villain Danny De Vito, la presenza di Catwoman-Pfeiffer.
Gestarsh99: Premesse e fumoserìe che fasciano questo abduction-movie nelle semitrasparenze del thriller psicologico si protendono dilemmaticamente sin quasi alle ultime battute: Jill è una mitomane schizofrenica affetta da paranoie persecutorie o è la vittima designata di un bavoso manipolatore drogato di Schadenfreude? Investigazioni implausibilmente sciolte (tra botte di fortuna e soffiate stra-particolareggiate) e red-herrings alquanto fini a se stesse fan pochissimo effetto sugli italiangiallisti, tuttavia l'ensemble adunghia l'attenzione e rapisce la mente tenendo sempre alta la soglia di gradimento.
Rambo90: La prima volta come divertimento puramente trash ci poteva stare. Ma alla seconda qualsiasi forma di simpatia dell'operazione si perde e rimane una parodia action fracassona e ripetitiva. Parte subito in quarta ma senza inventiva, gli effetti sono addirittura peggiori che nel primo capitolo e Guttenberg decide di strafare finendo col sembrare una copia di Kevin James. Qualche sussulto nelle parti con i ragazzi e nel principio che vede i protagonisti vestiti come ai tempi di Scuola di polizia.
Rambo90: Tipico action anni '90 con il solito criminale che prende in ostaggio in aereo. Il ritmo però è veloce, le scene spettacolari non sono molte ma sono ben piazzate lungo il film; qualche combattimento corpo a corpo stile 58 minuti per morire e Wesley Snipes in grande forma. Buone anche le prove di Payne (che poi si è specializzato in ruoli da cattivo) e di un Tom Sizemore ancora agli inizi. Per gli aficionados del genere è da non perdere.
Gabrius79: La presenza di Marco Bocci e Claudia Gerini (male utilizzati) non basta a risollevare le sorti di questo film scontatissimo e ripetitivo, con dialoghi noiosi e momenti sfibranti. Qualche scena di nudo e di sesso fra i due protagonisti è disseminata qua e là. A tratti passabile, ma è poco di fronte a tutto il resto della pellicola (che per fortuna dura meno di un'ora e mezzo).
B. Legnani: Stramba (e non riuscita) commistione fra commedia, comico e giallo, che non funziona specialmente perché non funziona il protagonista, dato che Tino Scotti deborda e con i suoi vertiginosi giochi di parole ben presto manda in overdose lo spettatore. Piace invece Carlo Romano, che qua e là ripete l'ispettore Cramer, visto che ha sigari che non accende mai... Nel resto del cast da notare la presenza di Fersen, della silenziosa ma sculettante Berni e di un'acerba Giovanna Ralli.
MEMORABILE: La camminata lungo i corridoi della Berni.
Rambo90: Gruppo di giovani giustizieri da strapazzo in un film mal scritto dove tutto accade troppo rapidamente e il carattere dei protagonisti fa rabbia per come agiscono stupidamente e senza un criterio. Di buono ci sono una regia non troppo televisiva, anche se il ritmo è piatto e il cast composto da giovani promesse. Reeves, Sutherland, Zane... tante future star di piccolo e grosso calibro allineate rendono la visione perlomeno curiosa. Mediocre.
Homesick: Infanzia ed età adulta del cavaliere mascherato in un fumetto mal disegnato e svogliatamente colorato: un tocco di violenza iniziale (l'uccisione a sangue freddo della madre del piccolo Diego), un paio di "Z" incise sulla fronte degli sconfitti, romanticismo risibile, ironia di bassa lega preponderante e attori privi di carisma. Allo scranno di regia siede lo spagnolo Ricardo Blasco, che con il coevo Duello nel Texas è stato uno dei padri fondatori del western pre-Sergio Leone.
Venerdì, 14/08/20 ALLE ORE 20:00 20:00 su *altro (specificare)
Nota bene: in questi giorni stanno dando qualche episodio su SuperSix/Tele Alto Veneto a orari casuali (pomeriggio/sera)
Galbo: Serie epocale nella storia della televisione americana e mondiale, Ai confini della realtà segna anche uno spartiacque per l'assoluto valore qualitativo del prodotto. Di alto livello sono infatti scrittura e sceneggiatura degli episodi, così come ricostruzioni ambientali ed impianti scenici (si pensi a Tempo di leggere) nonchè prove di recitazione degli attori impegnati, da divi del piccolo schermo ad illustri partecipazioni di professsionisti del cinema. Da non perdere.
Galbo: Come in uno dei suoi film migliori, About a boy, il regista Paul Weitz torna a parlare della genitorialita', in un racconto di formazione che ha per protagonista la selezionatrice di un'importante università americana e un suo ex compagno di college. La sceneggiatura è ben equilibrata tra la componente brillante, quella drammatica e quella sentimentale. Bravissimi i protagonisti, un'inedita Tina Fey e Paul Rudd. Buoni colonna sonora e doppiaggio italiano. Un buon film, meritevole di visone.
Galbo: Un'autista di limousine vive una notte folle per le strade di Los Angeles; autore di film discreti come Smokin' aces e The grey, Joe Carnahan dirige un film ipercinetico non brutto ma troppo simile a tantissimi altri, a cominciare dal prototipo di un certo Martin Scorsese. Wilson, attore volenteroso ma mai assurto al ruolo di star, è a suo agio nei panni dell'autista piuttosto anonimo, ma il meglio lo danno tutti i caratteristi impegnati in ruoli minori e soprattutto il non accreditato Chris Pine nei panni di un personaggio totalmente pazzo.
Venerdì, 14/08/20 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 2
Homesick: Dirompente, esplosivo, girato con lo stile e l'estetica tipici dei b-movies e dei serial TV anni Settanta che vengono continuamente citati. L’ironia abbonda, i dialoghi sono al solito torrenziali, coloriti e cinefili, gli attori magistralmente diretti (dall’anziano ma sempre grintoso Russell alle scatenate ragazze), le scene d’azione e le musiche eccellenti. Ma il culmine è la lunga corsa in auto finale su ben note arie di poliziesco italiano, seguita dalla catartica vendetta, ferocissima seppur stemperata da una vena goliardica e fumettistica. Vintage... a tutto gas.
MEMORABILE: Alludendo al protagonista del serial [f=5602]Truck Driver[/f]: «Cazzo, guarda quello, sembra BJ. Chissà se ha portato anche la scimmia!».
Cangaceiro: Poliziotto americano in missione in Romania per sgominare un traffico internazionale di armi si ritrova impantanato in una complessa vicenda tra CIA, malavita locale e una misteriosa donna da proteggere. Girato a Bucarest, è un modesto film d'azione strutturato su uno script confusionario, che salta di palo in frasca senza mai convincere a pieno. Clamorosamente malriusciti i fotomontaggi delle scene in auto. Il pur bravo Snipes sembra credere poco in quel che fa. La coprotagonista è la bella italiana Silvia Colloca, che lavora più all'estero che da noi.
Galbo: Dopo un folgorante primo capitolo, Wes Craven tenta, per la serie dell'assassino mascherato protagonista di Scream, la carta dell'auto-citazione che sarà ulteriormente accentuata nel terzo episodio della serie. Dopo un buon inizio (ambientato in una sala cinematografica), il livello di Scream 2 appare altalenante con buone trovate (legate sopratutto al meccanismo degli omicidi) alternati a momenti più scontati e nei quali si mostra chiaramente il limite di una sceneggiatura non impeccabile.
Venerdì, 14/08/20 ALLE ORE 23:25 23:25 su Italia 1
Gestarsh99: In orbita ventennale attorno alla Terra, gli ultracorpi riapprodano sugli schermi per la quarta volta. Ad ogni nuova discesa si perdon sempre più pezzi significativi dal masterpiece siegeliano e a sovreccedere restano aleatorie rettifiche e sofisticazioni abusive. La Kidman, eternamente incollata al suo santino di martire vessata da rebus oltreumani, campicchia in un remake dalla piega virologica, sbatacchiandosi tra vomici addenda e malmessi flash-forward concepiti ex post dal signor Wolf McTeigue, spedito sul set a tonificare il poco adrenergico operato di Hirschbiegel. Un flop rattoppato.
MEMORABILE: I camerieri del convegno scientifico che vomitano di nascosto nelle bevande la loro sostanza genetica contaminante...
Saintgifts: Una sceneggiatura piuttosto fumosa non rende il giusto merito a questo noir, girato da un Tavernier ispirato e interpretato Da un Tommy Lee Jones detective (ma anche poliziotto) hard-boiled in piena regola. L'atmosfera dei luoghi, aiutata da una buona soundtrack, è resa bene e sembra influire molto sui personaggi che animano la vicenda. Voce fuori campo e visioni suggestive completano il carattere del protagonista, afflitto da più di una problematica personale. L'aggiunta di una nota di mistero completa un film che poteva essere notevole.
Didda23: Opera composta da sei segmenti, il primo girato ex novo mentre i successivi cinque sono materiale d'archivio dello stesso regista. Il comune denominatore è il tema della resistenza e della voglia di pace duratura. Sono presenti le peculiarità dell'opera strauberiana dalla camera fissa che inquadra attori che declamano il recitato a interminabili riprese panoramiche della natura. Un cinema ostico che richiede una sforzo superiore, ma il gioco non vale la candela per la totale mancanza di empatia che genera nello spettatore. La durata, perlomeno, è contenuta.
MEMORABILE: L'uscita degli operai che ricorda gli albori del cinema lumeriano.
Homesick: Denominatore comune è il tema dell’aborto e il suo impatto sulla società: pratica semplice, ricorrente e sicura per i ricchi, difficile e talora mortale per i poveri. Il primo segmento è milanese e alto- borghese; il secondo siculo e femminista; il terzo romano, proletario e antiburocratico. Nel notevole cast emergono particolarmente Montesano, Ferro, Del Prete e la Asti. Score di Morricone, che a tratti cita Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e Grazie zia.
B. Legnani: Fa parte di quella serie di film a carattere lirico usciti attorno al 1950, alla quale il veterano Carmone Gallone ha contribuito con svariate pellicole. Qui c'è la voce fuori campo che collega i vari momenti, spesso distanti nel tempo e nello spazio. Il discorso, più o meno, è sempre il medesimo. L'opera lirica di Verdi è ovviamente notevole, ma è difficile trovare, oltre all'aspetto canoro e a quello musicale, particolari motivi di pregio. Diciamo che Gallone sa muovere benissimo attori (anche in massa: d'altra parte per quale film è famoso?) e macchina da presa. Ma lo sapevamo anche prima.
MEMORABILE: I frati in Chiesa: "Il santo nome di Dio Signore".
Pigro: Il sud e il nord, la classe operaia e la mafia, il potere (a tre nei!) e la povera gente, l’amore e l’onore: Wertmüller si sbizzarrisce con i temi caldi di un’Italia che ribolle tra grandi mutamenti e tare antiche, realizzando un affresco grottesco, a tratti ridanciano e sempre puntuale nel rispecchiare un Paese e i suoi stereotipi. Ed è proprio il gioco scanzonato sui cliché il punto di forza di un film spinto su eccessi formali e apparenti sbavature, riuscendo a colpire nel segno con una reinvenzione originale del linguaggio della commedia.
Markus: Film per la tv abbastanza poverello nelle ambientazioni e non solo, che segue un po' la moda di un rinnovato cinema vacanziero/balneare aggiornato agli anni Ottanta. Buon ritmo e ogni tanto si ridacchia, ma la sensazione è quella del B-movie. Stuolo di caratteristi e starlette dell’epoca, ma a reggere la baracca c'è solo l'innata simpatia del compianto Spaccesi (si apprezza l'impegno del buon Vignali); quasi micidiale, invece, l'accoppiata Di Francesco-Ciardo. Per i canoni televisivi di allora la pellicola risultava comunque a tratti godibile.
Nando: Ricostruzione della spedizione sul Nanga Parbat del 70 in cui si cerca un'efficace narrazione degli eventi. Il taglio da fiction è in palese agguato, tuttavia le ambientazioni e i dialoghi non sono malaccio ma soprattutto si riabilita, se mai ce ne fosse stato bisogno, la figura del grande Messner. Cast teutonico ma appropriato. Personalmente, nonostante le troppe ma didascaliche sovrascritte, la pellicola si guarda con piacere.
Sabato, 15/08/20 ALLE ORE 16:00 16:00 su Rai Movie
Geppo: Il musicarello per eccellenza! Sentimenti, comicità, belle canzoni e un pizzico di tenerezza sono gli ingredienti di questo film. Trama costruita su misura del personaggio di Al Bano (alcuni accenni sono autobiografici). Girato molto bene, anche tecnicamente, da Aldo Grimaldi. Franco e Ciccio usano il loro buon mestiere e gli sketch che li vedono protagonisti sono divertenti e piacevoli. Molto bella Romina (come ancora oggi). Interessante la partecipazione di Hélène Chanel (era effettivamente bonissima). Film meraviglioso.
MEMORABILE: L'anello falso creato da Romina; L'abbraccio finale tra Al Bano e Romina; Franco e Ciccio torturano sotto la doccia Hélène Chanel.
Galbo: Bel film di Dino Risi, decisamente superiore al remake americano, che tuttavia si avvale della presenza di Pacino. Il film, la cui buona sceneggiatura è tratta da un romanzo di Arpino, è dominato dalla figura del protagonista, interpretato da un Gassman che giganteggia sul resto del cast, dando vita a una figura che è nel contempo esplosiva, ma anche cinica e tragica, per un film dal retrogusto amaro.
Panza: Meschino filmetto televisivo tutto retto sulle spalle di Greggio che qui la fiacca e smorta regia di Vanzina comprime in uno sciocco personaggio coinvolto in una svogliata farsa composta da logori sketch che riutilizzano le classiche situazioni viste e riviste. Simpatico il cameo di Leroy, ma molto meglio le forme della Silvestedt (anche se di recitare non se ne parla...). Risate sporadiche, quasi sorrisi (praticamente solo in qualche duetto con Ghiani). Innocuo: si poteva ottenere qualcosa di più.
Sabato, 15/08/20 ALLE ORE 17:00 17:00 su Rai Storia
Cotola: Sospeso tra sogno e realtà, mito e storia, il film (tratto in maniera federe da un testo di Von Kleist) è un'interessante riflessione sullo scontro tra raziocinio (incarnato dall'Elettore) e impeto (impersonato dalla figura del principe). L'impianto teatrale nulla toglie alla sfera emozionale che si mantiene a buoni livelli. A volte un po' freddino ma in ogni caso buono.
Sabato, 15/08/20 ALLE ORE 17:00 17:00 su *altro (specificare)
Nota bene: su SuperSix (digitale terrestre, il canale cambia da regione a regione).
Lucius: Tra i robot degli Anni Settanta meno trasmessi sulle principali reti tv e quindi più rari da vedere, ma non per questo meno avvincenti, la serie di Ginguiser (trattasi di un team di tre robot e un'astronave) ispirata a quella degli Astro robot dell'anno precedente, ma che comunque non lesina anche una certa originalità a partire dal principale pilota prestigiatore, sa avvincere lo spettatore grazie anche al format testato delle serie più famose. Diverte anche per via della semiotica delle carte da poker applicata alle armi. Da riscoprire.
Sabato, 15/08/20 ALLE ORE 17:30 17:30 su *altro (specificare)
Nota bene: su Supersix (digitale terrestre, il canale cambia da regione a regione)
Lucius: Serie anime cult venata da un filo d'erotismo presente in molti episodi e ovviamente esplicata dai disegni pruriginosi; presente molta ironia e inventiva, incuriosisce ed appassiona per le avventure e i combattimanti eclatanti. I personaggi sono simpatici e il robot è decisamente imponente.
Sabato, 15/08/20 ALLE ORE 17:45 17:45 su Rai Movie
Pinhead80: Ennesima commedia italiana che si inserisce in un mercato oramai saturo di opere di questo genere. Nonostante le premesse non siano le migliori il film alla fine si può definire discretamente riuscito anche perché la sceneggiatura evita di sbracare nella trivialità più becera. Salemme fatica a contenere l'esuberanza artistica dell'ottantenne Sandra Milo che risulta essere la vera e propria rivelazione del film. Non perdetevi i simpatici titoli di coda.
Sabato, 15/08/20 ALLE ORE 18:00 18:00 su *altro (specificare)
Nota bene: su SuperSix (digitale terrestre, il canale cambia da regione a regione).
Puppigallo: Serie TV animata ambientata in un’epoca lontana, raggiungibile dalla protagonista grazie a un pozzo che collega presente e passato. E’ uno dei pochi esempi di serie che migliora col tempo. I combattimenti si fanno via via più truculenti e sono realizzati con maestria e i protagonisti sono ben caratterizzati (la ragazza che viene dal futuro, con poteri speciali, il mezzo demone che combatte con una spada ottenuta dalla zanna di suo padre, la cacciatrice, un monaco pervertito e un bambino volpe). Disegno piacevole, fantasia e umorismo. Nota di merito per l'anziana pulce Myoga. Da vedere.
MEMORABILE: I combattimenti con i demoni superiori. Quando la protagonista schianta a terra Inuyasha dicendo "A cuccia!". Le vicissitudini di Sesshomaru.
Galbo: Penosa caduta di stile della saga fantozziana che dopo i primi due episodi pienamente riusciti ha iniziato una caduta di stile di cui Superfantozzi rappresenta uno dei punti più bassi. L'idea dello sfigato attraverso i secoli poteva essere buona; il problema è che il film manca totalmente di azzeccate trovate comiche che non siano quelle della solita volgarità trita e ritrita e lo stesso Villaggio mostra la corda come attore; anche la stessa regia di Parenti lascia a desiderare e si rivela piattamente televisiva.
Sabato, 15/08/20 ALLE ORE 19:30 19:30 su Rai Movie
Zardoz35: Azzeccata e pesante amara satira che rappresenta l'ideale seguito di Qualunquemente. Un Albanese in stato di grazia si sdoppia in tre personaggi e ne ha per tutti: Parlamento, Vaticano, leghisti, mafiosi, finti santoni. Certo il limite della pellicola è rappresentato da situazioni grottesche portate all'eccesso, ma lo spettatore può rispecchiarsi perfettamente nell'Italia attuale, razzista, qualunquista, con i politici distanti anni luci dal popolo. Tra gli altri attori, citazione per Vito e le sue incredibili espressioni mute.
MEMORABILE: L'annuncio dell'annessione all'Austria; Bentivoglio deus ex machina governativo mentre il Presidente del Consiglio (Villaggio) pensa solo a mangiare.
Il Gobbo: Capolavoro. Leone punta all'epica, alla dilatazione, al Mito (non prima, nelle intenzioni, di aver "liquidato" la trilogia del dollaro: nel progetto iniziale i tre che aspettano Bronson dovevano essere Eastwood, Wallach e Van Cleef, ma Clint rifiutò!), e ci regala la sua personale Nascita di una nazione. Personaggi archetipici (ognuno col suo tema musicale), maschere superbe (immenso Robards), e al contempo un omaggio ai militi ignoti dello spaghetti western (nel film compaiono Zuanelli, Conversi, Stefanelli e altri). Tutti in piedi.
Giùan: Film da valutare su due piani paralleli: da una parte quello politico/sociale, che mescola l’ambizione (non sempre rispettata) di indagare in maniera non anodina il fenomeno terroristico con una dose di “preveggenza” certamente choccante; l’altro lato è quello prettamente cinematografico, che innesta la new wave del thriller adrenalinico sul filone classico della spy story hitchcockiana. Incalzante, presenta snodi sciolti troppo in superficie, ma possiede una rara potenza e un memorabile confronto d’attori tra il vulnerabile Jeff e l’impenetrabile Tim.
MEMORABILE: L’incipit e il finale.
Sabato, 15/08/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Rai Storia
Fauno: "Se non sai più cosa diiire, puoi cantaare...": questo lo dicevano 10 anni prima Lucio Battisti e Riki Majocchi e se non ci fossero le rappresentazioni canore dei gruppi di attori e soprattutto di Guccini il film sarebbe difficilmente digeribile, visto che è ancora più unidirezionale di Porci con le ali riguardo all'incomprensione e l'incomunicabilità. Stavolta poi si arriva all'estremo della non-parola e alla morte emblematica di chi non l'ammette, versus il salvataggio da qualsiasi tragedia, anche cercata, di chi canta perfino i giorni. Davvero troppo...
MEMORABILE: La chitarra falce-martello; I clientelismi degli intellettuali di sinistra coi medici e per i concerti non più gratis; L'ottimo duetto Melato-Benigni.
Sabato, 15/08/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Top Crime
Markus: Un Colombo inedito inserito in un episodio poliziesco/noir di scarso valore tendente alla noia. Davvero è difficile trovare qualcosa di buono perché è un guazzabuglio di storpiamenti del format originario che, se da un lato denotano il tentativo - fallimentare - di dare una nuova veste al nostro amato tenente, dall'altra ci mostra come risultato un voltafaccia che addirittura infastidisce. Puntata davvero trascurabile.
Il Gobbo: I cittadini di Trinità, angariati dai feroci Navajeros (sic), assoldano l'efficiente bounty-killer Alan Boyd... Non sarebbe neanche malaccio questo western di Massaccesi, se non fosse per larga parte composto di scene prese da Black killer; il girato della buonanima si limita alle scene con Cameron, all'apparizione della Mancini sciantosa in disarmo e a qualche controcampo con Cantafora e Pulcrano all'uopo richiamati e rivestiti come nel film di Croccolo (ma i capelli e i baffi sono un po' più corti... ). Comunque guardabile
Herrkinski: Ce ne vorrebbero di più di film così. In omaggio ai Grindhouse degli anni '70, Rodriguez sforna un film pieno di citazioni ed atmosfere care al cinema di quegli anni, ma anche agli zombie-movies degli '80s. La fotografia, volutamente rovinata e piena di graffi, deformazioni e bruciature, ha fatto storcere il naso a molti, ma personalmente l'ho adorata. Il film è divertente e i personaggi azzeccati (Jeff Fahey su tutti). Una boccata d'aria (infetta) rispetto alle produzioni hollywoodiane d'oggi!
Homesick: Fantasy secondo i canoni più frusti e risaputi, che tuttavia potrà non dispiacere anche ai non amanti del genere, divertiti da scenette allo humour nero e dalla presenza di un piratesco De Niro come guest-star e di una Pfeiffer strega la cui bellezza resiste persino all'invecchiamento impostole dal trucco. Certi particolari cruenti a danno di animali provocano fastidio, ma si sopportano perché alla fine ci sarà una bella sorpresa. **/**!
MEMORABILE: I fratelli morti che seguono la vicenda dall'Aldilà.
Geppo: Un buon western che si lascia guardare con piacere, ha anche una trama di base interessante e interpreti che se la cavano molto bene (sopratutto il protagonista Leonard Mann ma anche George Eastman e Woody Strode). Molto bella anche la colonna sonora, discreta la sceneggiatura. La regia di Enzo Barboni, in arte E. B. Clucher, è abbastanza semplice con però alcuni flashback che aiutano a ricostruire la storia. Da vedere!
Sabato, 15/08/20 ALLE ORE 23:35 23:35 su Rai Movie
Saintgifts: Leggero, tanto da essere aereo, riesce a trattare un argomento, come quello del raggiungimento della felicità da parte degli umani, con una semplicità che disarma, addirittura riducendolo in una quindicina di frasi che spiegano, risolvendolo, l'eterno quesito. A questo punto Pegg, psichiatra, sembra essere veramente perfetto per il ruolo del viaggiatore che fa il giro del mondo in tre tappe, accolto e sopportato da tutti con grande simpatia. Alcune scene, come l'isola felice delle signore cinesi che lavorano lontane da casa, sono azzeccate.
Xamini: Il mestiere di Malick è con tutta evidenza quello del pittore con la telecamera a mano. Le sue sono storie comuni, trame semplici, spoglie come gli arredi che ci mostra. Malick, tuttavia, ama i momenti: il suo cinema, e To the wonder non fa eccezione, è una sommatoria di sensazioni e le poche parole in voice over con il suono non localizzato delle lingue del mondo sono la vera colonna sonora. Assistervi è come procedere a ritroso nella propria memoria e mettere in scena il proprio vissuto su un piano astratto. Proprio questo senso di astrazione, questa mancanza di radici narrative, quest'essere alito nel vento del cinema, resta anche il suo principale limite: rischia di venire a noia.
Fauno: In sè la storia è molto scarna, però le lunghe sequenze, il tema musicale da luogo deserto e una buona introspezione dei personaggi lo rendono un blando precursore dei film visionari alla David Lynch. Disarmante e sorprendente fino a rasentare l'incredibile l'ingenuità del protagonista... forse erano altri tempi. Non certo indispensabile, ma curioso.
MEMORABILE: Buffa la pettinatura della Lagrange, che ho invece visto in forma eccellente nello sceneggiato "Coralba".
Domenica, 16/08/20 ALLE ORE 12:10 12:10 su Rai Movie
Gestarsh99: La commedia poliziesca all'insegna della battutaccia dissacrante svolta con effetti curiosi nel thriller all'italiana, esibendo però un Giraldi meno infallibile che in passato, più volte gabbato dalla fine scaltrezza britannica di una spalla arguta come David Hemmings, qui appaiato assieme al protagonista in una strana coppia fonte di saporiti duetti. Il miglior episodio della saga, in cui la ricetta corbucciana a base di scazzottate da saloon, intercalari coloriti e maccheroni-police mantiene un grado di rosolatura ottimale, senza scuocere nella ripetitività che minerà alcuni dei sequel a venire.
MEMORABILE: Le truffe messe in atto da Milian ed Hemmings nella loro utile trasferta a San Francisco...
Homesick: Se ad Ischia il sole splende ancora alto, la commedia balneare italiana volge invece all’occaso e rimastica tutti i suoi luoghi comuni su tresche, truffe, gallismo e turiste straniere per risputarli sotto forma di gag atone e frammentarie dall’istantaneo effetto barbiturico. A poco o nulla servono il ricco cast di illustri comici presieduto da un Peppino De Filippo comprensibilmente demotivato e l’esordio della coppia Ric e Gian, che giunge a calarsi le braghe improvvisando uno spettacolo di spogliarello per donne sole.
Domenica, 16/08/20 ALLE ORE 15:45 15:45 su Italia 1
Galbo: L'esordio di John Hughes (regista specializzato nelle commedie adolescenziali e che farà qualcosa di meglio con le sue produzioni successive), avviene con un trascurabile filmetto interpretato da una delle attrici più amate dagli adolescenti negli anni '80, Molly Ringwald. Se l'interprete è adeguata, altrettanto non può dirsi per il film che la vede protagonista, scipita storiella di amorazzi giovanili la cui sceneggiatura non evidenzia alcun elemento di interesse ma si svolge all'insegna dei più triti luoghi comuni del genere.
Homesick: Oltre al luminoso splendore della costa ischitana, l'attrazione primaria è l'allegro episodio in tribunale sul possibile oltraggio al pudore (costume sì o costume no?) commesso dalla disinibita Isabelle Corey; ed è qui anche che si riscontra la maggiore vivacità interpretativa, soprattutto da parte dell'avvocato De Filippo e dell'implacabile PM Stoppa. Gli altri racconti non si discostano dalla media delle commedie vacanziere degli anni Cinquanta con i loro bighelloni a caccia di amori facili, coniugi in crisi e turiste straniere con cui provarci.
MEMORABILE: La prova del costume color pelle.
Domenica, 16/08/20 ALLE ORE 17:50 17:50 su Paramount channel
Homesick: Si presenta come una tipica storia per famiglie, con la maturazione interiore di un'adolescente a contatto con la natura del selvaggio Wyoming e di una bellissima cavalla mustang nera, indomita come l'animo della testarda protagonista. Paesaggi sterminati, animali, cenni allo spirito libertario dell'America dei pionieri, problemi familiari, snodi da favola strappalacrime, l'immancabile lieto fine e una Alison Lohman che, a quasi 27 anni, ne dimostra dieci di meno e può spacciarsi facilmente per la figlia di Maria Bello, di appena dodici anni più grande. Ippofilo. **/**!
MEMORABILE: «La storia del West l'hanno scritta i cavalli. Dovunque un pioniere lasciasse la sua impronta, lì c'era anche l'impronta di un cavallo»; Il rodeo.
Galbo: Dopo il più che degno Fantozzi va in pensione, il ragioniere più famoso del cinema italiano si ripropone in questa settima avventura ancora diretta da Neri Parenti. Fantozzi alla riscossa è però lontano come verve brillante e come spirito graffiante dai film precedenti. La sceneggiatura appare una trita ripetizione di gag e siparietti comici già visti in precedenza. La regia appare alquanto anonima e solo la grande professionalità del cast consente talora di alzare un livello non memorabile.
Galbo: Film paradigmatico del cinema di Hitchcock: non è forse il suo film migliore, ma quello che meglio ne definisce meglio i canoni artistici. Magnifico il suo andamento in crescendo: dal furto e la fuga dalla città del personaggio femminile (una brava Janet Leigh) fino all'arrivo al motel Bates. Qui entra in scena il personaggio principale, vero e proprio demone sotto mentite spoglie. A questo punto il regista vira bruscamente verso l'horror con motivazioni psicoanalitiche (il rapporto tra Bates e la madre) e firma uno dei suoi capolavori.
Domenica, 16/08/20 ALLE ORE 21:11 21:11 su Cine 34
Markus: Film ricco nel cast e nelle ambientazioni, ma il fatto di averlo diviso in episodi ha reso l'esito alterno. Il migliore del lotto (forse perché il più insolito) rimane quello con Marty Feldman. Tomas Milian è sprecato ed irriconoscibile (pura marchetta cinematografica), ma nel suo episodio ci si avvale di una stupenda Fenech in reggicalze. Lionello e Ralli sono qui insopportabili e fuori tempo: appare evidente che non sono ben gestiti. Un film puramente commerciale, ma si poteva fare di meglio!
Anthonyvm: Non ai livelli del primo capitolo, la cui freddezza e realismo sono quasi insuperabili da film dello stesso genere, ma fortunatamente non ai livelli del secondo, veramente insopportabile e sciocco. La storia regge discretamente per un po', ma inizia a sfaldarsi verso la fine quando i protagonisti iniziano a fare scelte idiote senza motivo apparente e i cliché prendono il sopravvento. Lo stile da mockumentary/found footage è estremamente poco plausibile, ma almeno cerca una via nuova per la saga. Belle canzoni. Per completisti.
MEMORABILE: Le sequenze subacquee nella gabbia antisqualo; Gli attacchi degli squali subito dopo il naufragio; Il finale telefonato ma apprezzabile.
Domenica, 16/08/20 ALLE ORE 21:25 21:25 su Italia 1
Galbo: Tra azione e commedia demenziale, una sorta di versione aggiornata di Men in black con implicazioni non più aliene ma ultraterrene. Il pezzo forte è un ispirato Jeff Bridges in un ruolo che sembra quasi una versione lisergica di quello de Il grinta. Purtroppo il film non è all'altezza del suo protagonista (poche le idee della sceneggiatura) e funziona pochissimo l'accoppiata Bridges/Reynolds. Buono il vilain di Kevin Bacon. Passabili gli effetti speciali. Nel complesso mediocre.
Domenica, 16/08/20 ALLE ORE 22:40 22:40 su Paramount channel
Galbo: Il bravo regista di Elizabeth si cimenta con un dramma in costume dai canoni tipicamente ottocenteschi. Storia di un ufficiale britannico che lascia l'esercito, viene respinto come vile dalla società (le quattro piume del titolo sono segno di ignominia) e pertanto vive alla ricerca di un riscatto. Pur non tralasciando i motivi del genere avventuroso (l'onore, le armi, le battaglie, le scenografie di ampio respiro) alcuni temi (il colonialismo) sono visti con sensibilità moderna e ciò ne fa un film meritevole di visione. Bravo Ledger.
Soga: Devo ammettere di essermi approcciato al film con un pregiudizio molto negativo, dovuto alla pubblicità. E invece mi ha colpito perché, pur essendo assai dolciastro, la tematica ha una certa profondità. I toni della commedia e quelli del dramma si alternano a delineare una storia toccante nella sua prevedibilità; meglio di molti altri.
Pigro: La storia di un serial killer di donne a Londra è l'occasione per Hitchcock di misurarsi apertamente con la nuova era pop, più scanzonata dei decenni precedenti. Ma grattando sotto l'allegria della capitale del trend Hitch trova l'indicibile, e ne viene fuori uno straziante e livido film dalle nuances macabre e brutali come non mai. Quel che perde in genialità (del suo periodo d'oro) lo acquista in amara pensosità, senza perdere la capacità di giocare con suspense e ironia (che convergono nell'impareggiabile scena del cadavere fra le patate).
Homesick: Dall'uso incontrollato dei social networks possono derivare, si sa, gravi rischi e pericoli. Questa facile nota sociologica consente un parziale rinnovo delle vesti horror, i cui demoni, spettri e streghe ora viaggiano attraverso il web per perpetrare le loro sanguinarie maledizioni. Simon Verhoeven, figlio dell'attrice Senta Berger, gira con discreto mestiere e serba qualche scena di buon effetto e un epilogo che giunge a concludere una storia comunque costruita secondo gli ordinari canoni del genere. **/**!
Buiomega71: Curioso clone di The hitcher, diretto con buon polso dall'ex stunt Bob Bralver e prodotto dal nostro amato Ovidio G. Assonitis. Nulla di che, però è curioso vedere l'ex guerriero americano Dudikoff scontrarsi con l'ex Skywalker/Hamill nel ruolo dello psicopatico di turno. Notturno e con scene gustose, come quando Hamill scatta polaroid come Ed Neil in TMC, oppure succhia occhi di vetro appena enucleati come fossero chupa chups! La tensione regge, ci sono ottimi momenti "on the road" e il film è godibilmente supportato dai ghigni satanici di Hamill.
MEMORABILE: Dudikoff legato, da Hamill, su un cofano di un taxi in corsa, in puro stile [f=1663]Interceptor[/f].
Saintgifts: Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale esce questo film, chiaramente di propaganda, sulla Prima Guerra Mondiale e sul Corpo degli Alpini. Il piccolo protagonista diventa l'eroe decisivo per la vittoria e il figlio ideale per ogni genitore. Retorica e stereotipi a non finire, alpini che cantano entusiasti con il fiasco di vino in mano ma pronti a eseguire gli ordini e a morire in battaglia. Qualche figura azzeccata come quella del giornalista di prima linea e pedina importante per unire le trame della storia, ricca di colpi di scena.
MEMORABILE: L'alpino Brustolon (Cesco Baseggio) che si fa ubriacare da Giacomino (Elio Sannangelo).