I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 13/07/20 A Domenica, 19/07/20
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Geppo: Buon giallo ambientato interamente su uno yacht. La trama è discretamente interessante ma il film si lascia guardare soprattutto per il bel mare e per il fascino dei paesaggi. Il giallo è condito da alcuni delitti ideati dalla diabolica e bellissima Teresa Velázquez; il tutto per recuperare un tesoro legato forse a una bombola subacquea. Si riesce comunque a creare una buona tensione, anche grazie agli ottimi Franco Fabrizi e Massimo Girotti. Eccellente la fotografia, meravigliose le musiche estive dirette da Carlo Savina.
MEMORABILE: Gli ultimi minuti, che ricordano il finale di [f=5178]Roma bene[/f]: che sia stato lo stesso Fabrizi (anche nel cast di [f=5178]Roma bene[/f]) a suggerire l'idea a Lizzani?
Homesick: Regia collettiva per una storia corale sugli sposi: coppie che si creano, si disfano, si ricompongono, sull'onda di ricordi, nostalgie, fallimenti, amori ritrovati o perduti. L'episodio migliore è quello diretto da Pupi Avati, che svela gli altarini del corrotto mondo dello spettacolo, con un Calà serio e una Boccardo schiva e biancovestita come nella mazurka. Più leggeri, seppur piacevoli, gli altri segmenti.
Il Gobbo: Pre-Le iene minore all'italiana del regista di Lola colt, un po' raPpattumato specie nel cast, e noiosetto per due terzi, prende ritmo nella parte conclusiva, con un paio di sequenze divertenti (specie quella con Pazzafini al luna-park). Reiterate scene danzerecce consentono a Umiliani di scatenarsi con lo shake d'ordinanza, Citti fa il salernitano doppiato da Amendola (!). Così così.
Pigro: Dopo un disastro in miniera, un professorino va a Milano per far saltare il grattacielo della compagnia, ma scopre il miracolo economico. Storia caustica, amara, quasi violenta nel denunciare in tempo reale l’evoluzione sociale del nostro paese. Lizzani costruisce una narrazione convulsa, sincopata, sgraziata, con un montaggio che definirei ‘jazz’. Peccato che la bella intuizione non riesca a funzionare al meglio, come se il regista non avesse davvero osato forzare fino in fondo e rimodellare i codici cinematografici.
Lunedì, 13/07/20 ALLE ORE 17:20 17:20 su Rai Movie
B. Legnani: L'eclettico veterano Giorgio Ferroni firma un film d'avventura per sale parrocchiali. La buona mano registica spesso si sente, ma ancora di più si notano le scarse prestazioni di Gemma (che si doppia, male, da sé) e di una Dionisio quanto mai statica. Meglio il cast di contorno, con Adorf, ovviamente, su tutti. Un po' folle il finale, con un'incredibile accelerazione per rendere possibile il "deus ex machina": ma Damon è andato e tornato dalla Germania volando in Concorde?
Galbo: Il tentativo di realizzare una satira dei film del filone avventuroso prevalentemente di produzione americana, produce una commedia modesta diretta da Mongherini; la pellicola è intepretata da bravi attori come Villaggio e Banfi che sono serviti da una sceneggiatura mediocre che fallisce il bersaglio principale, quello di fare ridere, affidandosi ad una serie di momenti per lo più poco riusciti piuttosto che ad un prodotto organico ed unitario. Buona la prova di Haber e Moschin.
Lunedì, 13/07/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Galbo: Sorvolando sulla scarsa logica dell’assunto (una sola valle in tutto il pianeta risparmiata dalla catastrofe nucleare!), un film che di fantascientifico ha solo le premesse e che diventa presto un ibrido tra survival movie e dramma esistenziale, tutto con ritmi rarefatti di un opera non brutta ma noiosa e tutto sommato abbastanza banale nelle sue ovvie metafore. Si salvano l’ambientazione suggestiva e la buona prova degli unici (se si escludono gli animali) tre personaggi in scena.
Buiomega71: Il talento burtoniano è già in nuce e alcune trovate visive sono notevoli (su tutte le imprese horror grottesche disastrose della coppia Davis/Baldwin per scacciare i nuovi inquilini) ma l'inclinazione pagliaccesca dell'operazione ne limita il risultato finale. A partire dai cartooneschi e baracconeschi SFX di Chuck Gaspar, dall'insopportabile gigioneria clawnesca di Keaton (che, spesso, diventa irritante) fino a steccate nel ridicolo (la danza sulle note di "Banana Boat"). C'è tutto il mondo "freak" fiabesco di Burton, ma a mancare è il senso della misura.
MEMORABILE: La vecchia con la gola tagliata da cui esce il fumo della sigaretta; La scena horror che omaggia [f=15314]Sleepaway camp[/f]; Il fumettoso aldilà.
Lunedì, 13/07/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su *Sky cinema action
Gestarsh99: Basta leggere il nome del regista per comprender sin da subito che per misericordia e condiscendenza non è affatto giornata. Tira brutta aria per quel canagliume in debito "iuris et sanguinis" verso una vedova disfigliata recisa dagli affetti nella maniera più infame. Sparatorie, esplosioni, scontri fisici, automedicazioni con graffette e chucknorrismi in quantità: tutto molto strong, molto sostenuto, molto ramboidale. Un revenge matrifocale da accademia oleografica, con l'imprendibile sgominatrice di gang a far da capo hooligan per la gioia e il tifo scalmanato dei tanti neesoniani da stadio.
MEMORABILE: Il sommario rattoppo della ferita tramite spillatrice; L'eliminazione del giudice corrotto.
Lunedì, 13/07/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
B. Legnani: L'idea di base (non so se fosse davvero originale) non è male, ma la sceneggiatura la rovina in maniera decisiva, con alcune assurdità e momenti di involontario ridicolo, fino al finale che rappresenta un "coup de théatre" assolutamente ingiustificato, a meno che non lo si motivi con il nome (Django) del protagonista... Filmettino, insomma, ma con grandi facce (Hill, Montefiori, Frank, la Simon, Scratuglia, qui quanto mai visibile), divertenti zoom leoniani, buona fotografia, splendide voci al doppiaggio, lunghi momenti sul Treja, la cui cascata principale, curiosamente, non è mai inquadrata.
MEMORABILE: "Soltanto un boia può sopravvivere a questo veleno!"
Deepred89: Piccolo, coerente e riuscito thriller da camera (con unità di luogo, tempo e azione), forse un po' troppo tirato per le lunghe (per quanto superi di poco gli 80 minuti, poteva essere ulteriormente sfoltito) e un po' frettoloso nel giocarsi la sua macabra ("i vermi": bella trovata) e riuscitissima carta decisiva, ma intrigante e ben interpretato, oltre che credibile nella sua svolta etica alla Locke ed efficacissimo nel far percepire in maniera quasi tangibile immagini e sensazioni con la sola forza dei dialoghi.
Lunedì, 13/07/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 2
Puppigallo: Allegra fantascemenza con un Nielsen in grande forma e un Greggio che se la cavicchia. Ci sono persino effetti speciali e un complotto alieno per impossessarsi di tutto il silicone della Terra (raro altrove). Le boiate non si contano, ma ci si diverte anche (il gioco "Simone dice", "Avrà un regolare processo e poi lo impiccheremo"; Le allucinazioni; i travestimenti di Greggio). Certo, tutto è retto dalla verve di Nielsen e la scena alla Scala è un po' tirata, ma nel complesso, questa pellicola non è male, se non si hanno troppe pretese, ma una buona birra e dei pop corn. Merita un'occhiata.
MEMORABILE: Come Leslie distrugge inavvertitamente l'alloggio del cattivo dottore; L'ambasciatrice: "Questo documento puzza di strano". E Leslie lo annusa.
Caesars: Sicuramente il film che portò il genio di Cronenberg alla popolarità. La trama è complessa e si apre a molte interpretazioni, cosa che può lasciare allibiti molti, ma indubbiamente si assiste ad un'opera di un autore vero che affascina per come è realizzata. Personalmente preferisco i Cronenberg precedenti a questa opera, ma sicuramente non si può negare al film una certa "rottura" con il modo di fare cinema più tradizionale. Bellissima l'ex cantante dei Blondie Deborah Harris (e anche brava) e molto convincente James Woods. Da vedere.
Markus: In un grande spogliatoio sulla spiaggia di Ostia vediamo (a turno e sotto forma di microepisodi senza stacchi) una carrellata delle umanità più disparate. Citti (qui anche attore) offre allo spettatore il suo estro e gli stilemi dell’amico Pasolini; il risultato è una sorta di pellicola sperimentale e dall’intento evidentemente sociologico dotato effettivamente d’una certa efficacia, pur tenuto conto delle estremizzazioni fini al desiderio di spettacolo. Curiosa la presenza della Foster.
Lunedì, 13/07/20 ALLE ORE 23:50 23:50 su Italia 1
Viccrowley: La nefasta e abusata moda dei mockumentary incontra Jurassic Park. Un gruppo di zoologi si addentra in inesplorati territori africani in cerca di dinosauri che si pensa sia sopravvissuti all'estinzione. Prendete questa risicata trama, aggiungete interminabili riprese di tutti i tipi fatte con ogni possibile aggeggino hi-tech e avrete un nuovo sinonimo per la parola noia. I macchiettistici personaggi sono insopportabili, i momenti horror latitano e l'atmosfera non riesce mai a creare la giusta tensione. Buone un paio di sequenze, dimenticabile il resto.
MEMORABILE: L'attacco al villaggio; Crypto, il dinosauro con la telecamera come collare.
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 00:45 00:45 su Rai Movie
Zio bacco: Buona commedia della coppia Boon-Merad, fra le più affiatate degli ultimi tempi. Le premesse sono molto divertenti, con un protagonista prigioniero di un'ipocondria al limite del parossismo. Ottimo il cast, ben supportato da validi attori di contorno. La svolta a metà film però fa volgere la commedia in un action a tinte tragicomiche fin troppo surrealista e la sensazione di esagerazione è evidente. Il godibile finale riporta il carrozzone sui binari iniziali. Seppur non memorabile, è certo migliore della media delle attuali commedie nostrane.
Galbo: La storia di una coppia alle prese con le ordinarie difficoltà della vita di relazione. Il tema non è nuovo nè per il regista, nè tantomeno per il cinema italiano. Paolo Virzì, però, ama molto i suoi personaggi e con l'aiuto di due giovani bravissimi attori, ci regala uno sguardo affettuoso e bonario, veritiero ed ironico che fa sempre apprezzare le sue storie, peraltro prive (è questa è una gradita conferma) di ogni volgarità. Molto bella la colonna sonora, curata dalla stessa interprete principale, la cantautrice Thony.
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 02:15 02:15 su Cine 34
Markus: Forse il titolo promette più di quel che in realtà mantiene, in quanto sesso e violenze non sono poi così presenti (probabili tagli in censura). Resta in ogni caso un buon film, avvincente e con personaggi talvolta azzeccati, che riesce nell'intento di attanagliare lo spettatore fino all'ultimo minuto. Trionfo di product placement tra tute Sergio Tacchini e biancheria Lovable; si beve J&B e si fumano Marlboro nel tetro ma funzionale panorama di un invernale casale di campagna. Molto buone le musiche di Pippo Caruso.
Panza: Si inizia abbastanza bene e si capisce che il film perlomeno avrà un aggancio storico su cui fare leva. Poi man mano che le solite scene d'azione a suon di stoccate incominciano a passarci davanti il film si fa sempre più ripetitivo e alla lunga stanca molto. Colpa di un protagonista inappropriato con connotazioni troppo scanzonate, topòs francese che intende il cappa e spada in modo allegro e non serioso come noi italiani. Non parliamo poi della solita piatta liaison del protagonista. Dirige Borderie, autore di due film della serie Angelica.
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 03:30 03:30 su Rai Movie
Rambo90: Come storia non è male, ma lo sviluppo è noioso, con poca azione e troppi discorsi politici poco coinvolgenti. La Sharpe è adatta come killer (bellissima ma glaciale), Connery carismatico ma molto improbabile come arabo. La durata è breve ma la lentezza lo fa sembrare interminabile! Buona la colonna sonora, sprecatissimo il nostro Adolfo Celi.
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 06:50 06:50 su Rai Movie
B. Legnani: Se è il meno peggio di Fizzarotti il merito è dovuto al fatto che il film plagia, Terminillo compreso, I grandi magazzini di Camerini (per cui un po' di trama stavolta c'è) e che c'è Terrani, ovviamente nel ruolo del cattivo, dopo il boom televisivo con Copperfield. Efrikian leziosa e Moroni impacciato sono coppia mal assortita (improponibile il confronto con De Sica e la Noris). Qualche siparietto azzeccato con Taranto-Matania e con Bramieri. Assai brutto, ma guardabile, anche se forse è il film che presenta sugli sfondi il numero di ombre più alto nella storia mondiale del cinema.
Gestarsh99: Proprio come il Nero de L'istruttoria è chiusa, Gemma è un'altro rametto finito tra le ruote dentate dell'apparato malavitoso: dalle recluse oscurità penitenziarie ci si sposta però all'aria aperta di una Palermo piccola, distratta e insignificante. L'assenza di allacciamenti testuali alla politica o alle isituzioni non fa che avallare lo strapotere di una presenza criminosa vessatoria ma anche sfuggente e semi-invisibile. Resta in ultimo lo stereotipo dell'uomo siciliano qualunque, costretto di giorno in giorno a giocarsi e ricomprarsi la vita al banco dei pegni parastatale della mafia.
MEMORABILE: La sensibile e appropriata trasparenza emotiva della nivea Eleonora Giorgi; Il colpo di scena nel bagagliaio...
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 11:00 11:00 su *altro (specificare)
B. Legnani: Curiosa commediaccia, con uno splendido Giuffré, che compensa il fatto che talora la grana sia grossa (con la flatulente Gina Rovere), mentre altrove si guida con levità di tocco (il finale). Tutto sommato, si riesce ad evitare la ripetitività, piazzando qualche colpetto arguto (il paese ove risiede la “mannara” si chiama “Dente di Lupo”). Qua e là pare, agli occhi odierni, politicamente scorretto. Visibilissima la Mancini, non doppiata, che ha varie battute da femminista. La Mell mostra solo il volto, ingentilito rispetto ad altre occasioni.
Galbo: Indigeribile pastrocchio diretto da Andrew Bergman che tenta di realizzare un'operazione ardita: una sorta di dramma patinato intriso di erotismo affidata alle grazie (più o meno digitalmente corrette) di Demi Moore. Si introduce così l'espediente della donna sola in cerca di lavoro per dare modo ai fans dell'attrice americana di mirarne le grazie. Purtroppo il resto del film (regia, sceneggiatura, intepretazioni ed atre quisquille simili) è assente ingiustificato.
Stefania: Giocata sul contrasto tra il signorile fascino "wasp" di Cary Grant e l'esuberanza della mediterranea Loren, questa commedia sofisticata ha, in italiano, un titolo inadeguato. Meglio l'originale, perché la casa galleggiante non è solo la location privilegiata del film (vi abita il vedovo Tom coi suoi tre bambini), ma è anche il segno dello sradicamento di Tom dal mondo, dopo la prematura scomparsa della moglie. Ma come resistere a quella forza della natura che è Cinzia, canterina governante italiana? Gli stereotipi abbondano ma non disturbano: la classe della vecchia Hollywood non è acqua!
MEMORABILE: I battibecchi tra Cinzia e Tom sui tentativi di riorganizzazione della casa. I numeri di canto della Loren: bambinaia cantante, come Julie Andrews!
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 14:40 14:40 su Cine 34
B. Legnani: Soporifero, ripetitivo. Un ritmo lentissimo è il problema più grave di questo film, diretto da Salce con correttezza, ma senza la minima accelerazione. Dorelli è il solito garbatissimo interprete, ma non è un cieco verosimile e tanto meno funziona la Giorgi, impacciatissima, forse anche perché fuori parte. La D'Abbraccio è spigliata solo quando è spogliata. Alla fine dei conti quello che convince di più è l'anziano Giacomo Furia. Insufficiente.
MEMORABILE: Il pranzo con la rivelazione finale, unico momento con un po' di brio.
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 19:10 19:10 su Rai Movie
B. Legnani: Film gradevole, cui manca qualcosa per essere proprio un bel film, perché alterna cose straordinarie ad altre di conio assai meno alto, specialmente quando si cade nell'eccesso (l'assalto ai passeggeri a Termini, le chiappe al vento, la cena con Simoni...). Del grande cast va citata l'eccezionale prestazione di Maccione, mentre in quello secondario è di rilievo la gradevole, come sempre, presenza di Dottesio. Di micidiale perfidia la presa per il culo di un noto (e grandissimo) regista dal nobilissimo cognome milanese, con tanto di amichetto straniero.
MEMORABILE: "A te ti hanno battezzato coll'acqua dei ravioli!"; Maria Tedeschi... "as herself"!
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su 20 Mediaset
Galbo: E’ chiara l’ispirazione alla serie degli Hunger games per questo film di Neil Burger la cui vicenda ruota intorno ad una protagonista femminile che rivela talento e forza insospettati. Tutto il film è in realtà un déjà vu continuo, peraltro allungato all’eccesso, con personaggi poco interessanti e preoccupanti cali di ritmo. Burger dirige senza il minimo tocco personale e gli attori recitano il compitino. Stupisce che un’ottima attrice come la Winslet sia stata coinvolta in un filmetto del genere. Evitabile.
Galbo: Ambientato durante la conquista della Florida da parte degli USA, nel 1840, Tamburi lontani è un bel western (anche se girato a est!) ed una delle opere più personali di Raoul Walsh. Peculiare perchè mostra la faccia meno nobile della lotta contro gli indiani e visivamente affascinante e originale (lontano dai canoni geografici dei film del genere), Tamburi lontani rappresenta anche una delle migliori prove d'attore di Gary Cooper.
Markus: Castellano & Pipolo dirigono un grande Pozzetto in versione campagnola che, tra battute a raffica ed una vicenda che gli calza a pennello, trova l'occasione per riconfermare il suo talento comico e recitare inconsapevolmente in quello che diverrà un cult movie. Un film semplice, forse di grana grossa, ma traboccante d’idee semplici e geniali come solo i grandi film sono riusciti a fare. Con buona pace dei critici spocchiosi. Ottimo il cast di contorno, così come le splendide musiche di Detto Mariano, anch'esse consegnate alla storia del cinema.
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Cine 34
Rambo90: Commediola gradevole in cui i Vanzina tentano di rifarsi alle commedie romantiche inglesi, senza però tralasciare l'impronta più regionalistica con le vicende di Morelli e Brignano. Il risultato è altalenante ma piacevole da seguire, con qualche momento divertente e qualche altro più noioso (colpa più che altro di un Everett visibilmente annoiato). Il ritmo c'è, le ambientazioni pure e alla fine prevale un senso di simpatia. Nel cast il migliore fra tutti è Brialy, il brillante maggiordomo.
Galbo: Tratto dal romanzo di Jules Verne e remake molto libero del film omonimo realizzato nel 1956 con David Niven. Questa pellicola del 2005 è stata voluta e prodotta da Jackie Chan che si è ritagliato per sè il ruolo del domestico Passepartout. Sebbene realizzato in modo accurato, il film di Coraci appare meno godibile del precedente principalmente a causa di un cast molto meno carismatico. Sia Chan che Coogan si impegnano molto ma senza grossi risultati e rendono il film sostanzialmente poco divertente.
Caesars: Chomet porta sullo schermo Tati e una sua vecchia sceneggiatura. Lo fa col garbo che già aveva mostrato nella sua opera precedente, con un disegno ottimamente realizzato anche se ben distante dai canoni del cinema di animazione odierno. Durante la visione si respira un'aria malinconica, qualche volta interrotta da un sorriso, che attraversa tutta la pellicola fino a un finale ben riuscito e, forse, aperto a un po' di speranza. Consigliato.
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 21:25 21:25 su NOVE TV
Galbo: Tra i migliori della non memorabile filmografia di M Bay, The Rock riprende il mito dell'isola (e prigione) di Alcatraz come luogo inespugnabile e ne ricava un film d'azione che seppure altamente improbabile narrativamente parlando (cosa peraltro scontata in questo genere di film) centra l'obiettivo di divertire lo spettatore; ciò in gran parte è dovuto alla simpatia dei protagonisti: il duo Cage-Connnery funziona (specie nella prima parte) e Ed Harris è bravo nella parte del militare paranoico e reazionario.
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 22:00 22:00 su Rai Storia
Marcolino1: Il film si pone tra il cinema e il documentario fittizio con un gusto che ricorda, in parte, gli anni gloriosi del mondo movie, in cui la ricostruzione di alcune parentesi della storia si inebriava del grottesco e dell'eccesso (qui in realtà presenti ma misurati). Centra in pieno il bersaglio nel ritrarre il microcosmo d'ignoranza dei regnanti, paradossalmente schiacciati da un'altra categoria di illetterati (il popolo). E si scopre che l'arte diffamatoria non è figlia della tecnologia: la carta stampata fu un detonatore micidiale per la rivoluzione.
MEMORABILE: I pamphlet con le illustrazioni oscene satiriche; La fattoria ricreata a Versailles, triste parodia della miseria contadina; La truffa del collier.
Martedì, 14/07/20 ALLE ORE 23:20 23:20 su Cine 34
Markus: Esce (un po' in ritardo) sulla scia di alcuni successi statunitensi del genere "financial-movies" come Wall street, Una donna in carriera e per certi versi anche Pretty woman, per cui si tratta del solito mix di denaro, lusso ostentato, immagini patinate, sesso e carogne pronte a far tutto per soldi ed in tal senso il film funziona, ma non è molto italiano... Se in Via Montenapoleone, veniva analizzata la borghesia italiana, qui vediamo solo finti personaggi che "fanno gli americani" e questo non è credibile: ciò limita il film e non poco!
Galbo: A patto di non aspettarsi troppo, ci si può accingere alla visione di questo remake di Professione assassino con buone aspettative di godere di uno spettacolo apprezzabile. Pur senza grandi picchi creativi, il regista West "assembla" una storia dotata di buon ritmo nella quale funziona l'accoppiata tra il divo dell'action Jason Statham e il più autoriale Ben Foster. Breve ma incisiva la partecipazione di Donald Sutherland.
Galbo: Tempi duri per il Seagal attore (relegato a produzioni destinate direttamente all'home video), ma anche per i suoi personaggi tipo il Cody di questo film costretto alla galera da un'azione andata male. Per innestare vigore alle trame dell'ex star si ricorre in questo caso al controllo delle menti ma alla fine tutto si riduce al conflitto muscolare tra buoni e cattivi, laddove tra questi ultimi sono da annoverare i politici di turno (classico caprio espiatorio dei film del genere). Nulla di nuovo sotto il sole per una pellicola dimenticabile.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 01:30 01:30 su Rai Movie
Caesars: Bella sorpresa, quest'opera prima di McDonagh, che riesce a coniugare a dovere le atmosfere del noir con quelle della commedia. La trama viene svolta in modo molto personale e, pur abbondando di passaggi che sanno di poco o nulla credibile, riesce a tener ben desta l'attenzione dello spettatore senza cadere nel già visto. Buone le interpretazioni di tutti i personaggi, in primis di Colin Farrell. Consigliata la visione a chi vuol respirare una boccata di aria fresca.
Homesick: Due dei tracciati seguiti da Herzog nella sua lunga carriera di cineasta - il documentario e l'impresa titanica dell'uomo che ardisce sfidare e dominare la natura - si incrociano in questo docufiction sulla vita tra i grizzly dell'animalista Timothy Treadwell. Punto debole è lo scarto profondo tra le coinvolgenti riprese dal vero dei plantigradi, da una parte e, dall'altra, i dialoghi-fiume dell'invasato protagonista e le interviste, ridondanti e tediose, ai suoi conoscenti e amici: ma, in fondo, gli uomini sono molto meno interessanti degli animali e non c'è quindi da stupirsi.
MEMORABILE: Le preghiere per la pioggia, rivolte alle divinità delle varie religioni.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 02:50 02:50 su Cine 34
Giùan: C'è indubbiamente da imputargli una generale temperie narcotica da malinteso cinema autoriale, purtuttavia il film di Spinola resta uno dei più stimolanti tentativi di pamphlet filosofico degli anni '60. Il regista riesce in particolare a tenere desta l'ambiguità del soggetto fino al suggestivo scioglimento finale, riducendo il peso dei cliché sulla "scissione" femminile insiti nel racconto di Moravia. Sacrificata in un ruolo coattamente apatico la Ralli è comunque credibile; brava la Gravina, impenitentemente vamp la Sanders, accessorio il cast maschile.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 04:25 04:25 su Cine 34
Dusso: Terribile sorta di remake di Un gangster venuto da Brooklyn con Gordon Mitchell e Maurizio Arena rivali, quest'ultimo buonista fissato con gli spinaci e Braccio di Ferro (il film è pieno di poster del cartone). Ugo Bologna in uno dei ruoli più umilianti della sua carriera. Si va avanti tra finte scazzottate e scene di comicità desolante.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 04:25 04:25 su *altro (specificare)
Galbo: Documentario dedicato ad una sfortunata spedizione avvenuta sul K2 nel 2008 e che costò la vita a 11 persone. Intervallata da immagini d’epoca dedicate alle prime scalate (svoltesi negli anni ’50), una ricostruzione che prevede interviste ai superstiti e immagini da brivido realizzate in quota. Colpisce nel racconto la “filosofia” degli scalatori legati alla montagna da un rapporto di amore/odio e dalla volontà di arrivare in vetta a costo di sofferenze fisiche e grandi rischi. Un buon complemento ai film dedicati all'alpinismo.
Il Gobbo: Curiosa escursione del bravo Lupo nel melò-kitsch pruriginoso anni '60, su sceneggiatura di un altro veterano del peplum come Antonio Leonviola. Fra inquadrature artisticheggianti e tutti i clichè del caso (inclusa la corsa al ralenti), con un cast bizzarro (dal grande Gigi Ballista avvocato d'alto bordo a Bedi Moratti brutta come sempre), qualche sequenza riuscita e una buona colonna sonora lounge di De Masi. Ma Macchia era poi tutto 'sto gran figo? Alle signore l'ardua sentenza.
Galbo: Mediocre commedia diretta da Sergio Rubini, che vorrebbe cavalcare l'attualità parlando di mobbing e in particolare di molestie sessuali sul luogo di lavoro (in modo tutto sommato simile a Rivelazioni di Levinson), ma finisce per realizzare una commedia senza capo nè coda (la sceneggiatura è a dir poco lacunosa), sciatta e poco curata, e con interpreti (a partire dallo stesso regista) svogliati.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 11:00 11:00 su Cine 34
Galbo: Il ritorno di Bertolucci in un film tratto da Ammaniti suscita sentimenti contrastanti; da un lato non si può che riconoscere il tratto d'autore nella direzione degli attori e nella scelta degli stessi. La protagonista femminile in particolare è una presenza che lascia il segno; si rimane però perplessi davanti ad una storia davvero minimale che non consente al regista grandi momenti di creatività così che le emozioni latitano parecchio. Fatto bene ma esangue.
Belfagor: Non so quale sia l'aspetto peggiore: le indegne scopiazzature da Full metal jacket e Ufficiale e gentiluomo, l'assortimento di patinati cliché o la bieca e reazionaria visione della brutalità militaresca come valido strumento per "raddrizzare la gobba" ad un perdente. Vi si aggiunga anche l'insidiosa metafora quasi socialdarwinistica dell'arrampicata sociale basata sulla violenza. Leggo che è stato prodotto dalla Disney: che i dirigenti abbiano ripreso a frequentare l'American Nazi Party come papà Walt?
Saintgifts: Abilene town - punto di partenza delle mandrie che, dopo tre mesi di viaggio, venivano spedite al nord con la ferrovia - non accetta di buon grado l'arrivo di pionieri agricoltori. Credo che a parte i nativi non manchi nessun personaggio, in questo western piuttosto classico, come ormai classica è la vicenda sentimentale tra l'eroe di turno e la ballerina del saloon. Scott è oltremodo sicuro di sé, ma tutti i personaggi risultano fortemente caratterizzati. Lloyd Bridges è un giovane agricoltore.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 19:10 19:10 su Cine 34
Ciavazzaro: Ceccherini (attore che non apprezzo molto, anzi direi pochissimo) gira, insieme all'inseperabile Paci, uno dei suoi film meno brutti. Le varie parodie dei film presenti nella pellicola da Lo Squalo a Hannibal Lecter funzionano in modo altalenante, ma almeno si fanno guardare fino alla fine.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Cielo
Galbo: Talmente assurdo e involontariamente ridicolo da diventare paradossalmente divertente questo film di tale Jack Perez in cui un mega squalo entra in rotta di collisione con una piovra gigante ed entrambi contro l'universo mondo. Recitazione "cagnesca" e doppiaggio se possibile ancora peggiore con effetti speciali fatti in casa.Il divertimento consiste nel vedere dove si vuole andare a parare...
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 21:15 21:15 su Rai 4
Pinhead80: Il film preme sin da subito sull'acceleratore catapultandoci nell'incubo vissuto dalla cittadina di Raccoon. Quindi tra orde di zombi mutanti e combattenti eccezionali che cercano di contrastarli, le teste spappolate non si riescono a contare, così come i litri di sangue (infetto) versati. Un buon seguito che rilancia la serie e che porta finalmente lo spettatore a confrontarsi con le atmosfere vissute nel videogioco. Ben fatto.
B. Legnani: Tiene benino fino al "suicidio", poi cala e non si risolleva più (**). Le cose migliori sono pertanto neI rapporti con Svampa e con la moglie e nelle battute da "padrone" e da "povero-primo periodo". Pozzetto fa (bene ) Pozzetto, la Muti è mediocre come sempre, Mazzarella bravissimo (ma il suo personaggio viene presto a stancare). Confezione curata, ma era lecito attendersi di più.
Ruber: Commedia godibile solo a metà e quella metà è per la bravura della MacLaine, che ce la mette tutta per tirar su qualcosa da una sceneggiatura alquanto scialba e un cast con il solito Cage che continuerà anche in seguito sulla stessa linea (mediocre). Classica la storiella che vorrebbe fare il verso a un bel film come A spasso con Daisy, solo che qui il soggetto del rapporto amore/odio della vedova capricciosa del defunto presidente americano con la guardia funziona poco e male, inoltre il finale è pessimo. Divertente solo a tratti.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 21:30 21:30 su Spike
Galbo: Dal celebre romanzo di Cooper, il regista americano per definizione più votato all'action moderno (Mann) dirige un'avventura di ampio respiro e di stampo straclassico. Nessuna sovrastruttura ideologica o complicazioni di sorta: avventura allo stato puro, personaggi semplici e lineari, grandi spazi (bella la fotografia di Dante Spinotti) ed un interprete inaspettato (DD Lewis) ma in forma, straordinariamente fedele ed aderente al personaggio. Forse un po' prolisso, ma godibile.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 22:40 22:40 su Rai 4
Pumpkh75: Il fischio iniziale promette calcio e zombi, una manna per horrorofili scatenati e schiavi nel week-end di moviole e Sky. Inferiore è però la partita, seppur non disprezzabile: il film va a sprazzi, anche a causa dei due registi differenti, le critiche a certo mondo pallonaro (il doping, i procuratori, il tipo becero e ottuso) sono assist velleitari per inscenare qualche sanguinosa sgranocchiata. La piacevolezza non ne è corrotta, si sghignazza e ci si disgusta, ma pare di arrivare al 90esimo con poche occasioni da gol. Sta a metà classifica.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 22:45 22:45 su Cine 34
Homesick: Eclettico e cine-letterario, sposa bene la parte erotica (la lubrica De Selle e il suo pelo esposto, la Wilson) con la commedia (la faccia semplice e comune e la non recitazione di Belardi, nonchè i gustosi contributi dell'editore Vargas e del timido soldatino Ghiani), non senza visionarie incursioni tra sogno e realtà. Musiche ad hoc di Gianfranco Plenizio.
MEMORABILE: L'onirica scena di sesso tra la De Selle e Belardi nel pre-finale, quasi una sorta di anticipazione di [f=2999]Basic Instinct[/f]...
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 23:00 23:00 su Cine 34
B. Legnani: Quasi micidiale opera di Lattuada, che (purtroppo) qui non vuole descrivere la provincia, come invece avviene nel celebre Venga a prendere il caffé... da noi, ma ambienta nel contado lombardo un apologo ecologista di rara afflizione. La vicenda, già di per sè improbabile, assume risvolti grotteschi con l'arrivo della Di Lazzaro, dopo il quale il film si fa sì lentissimo (Davinotti dixit), ma pure si avvìa celermente verso la catastrofe.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 23:00 23:00 su Cielo
B. Legnani: Brutta eroscommedia ricca di mezzi e malriuscita. Al 30', quando la Andress galleggia in piscina, il film inizia ad affondare inesorabilmente, verso un finale previstissimo e banale (l'infermiera svizzera, lo giuro, non ci risparmia neppure un "Ja, Herr Doktor!"). Del Prete è fuori ruolo, la Andress non recita (ma quando mai le viene richiesto...), Palance fuma il sigaro e basta, deliziosi Vargas e la Confalone, bella la Paluzzi, Toffolo al meglio solo quando prega e flirta con la Romanelli, servetta da tutti trombabile, come da logoro cliché.
Caesars: Simpatica commedia ben diretta dallo specialista Steno ed altrettanto ben interpretata da Pozzetto e Massimo Ranieri. La prima parte, nella quale si delinea il personaggio di Gandi (Pozzetto), militante comunista tutto d'un pezzo, e del suo incontro con l'omossessuale Cludio (Ranieri) del quale ignora la vera natura, è la più riuscita; poi nel finale il film si siede un po', rimanendo comunque piacevole. Visto a quasi trent'anni dalla sua uscita mantiene comunque una freschezza non comune. Veramente splendida Edwige Fenech.
Mercoledì, 15/07/20 ALLE ORE 23:30 23:30 su Rai Movie
B. Legnani: Delizioso (il metaforico finale western, poi ...). È superfluo definire "felliniano" un film di Fellini, ma credo che non esista aggettivazione migliore per narrare questa vicenda di sogni, di ricordi, di nostalgìa, di premonizioni. Atto d'amore verso Cinecittà, verso il cinema, verso la finzione che produce il cinema. Rubini adeguato al ruolo, dolcissima la Ponziani. Divertente, come sempre con Fellini, il cast secondario: la Facchetti, Ettore Geri, Cantàfora...
Giovedì, 16/07/20 ALLE ORE 01:30 01:30 su Rai Movie
B. Legnani: Girato per la NBC, segna un passaggio fra l'abortito "Mastorna" e Satyricon (ma anche Roma), con provini per piccoli ruoli. Tutto è recita, perché i vari candidati sono attori in parte, volti ai quali si dà un nome (ci sono, fra i molti, Vitali, Luigi Leoni e, nel finale, il gigantesco Sulemain Alì Nashnush, come ci viene cortesemente segnalato dall'Archivio Franco Pinna). Prima s'erano visti Antonelli e Barbara Herrera. Molto felliniano nei volti, ha il motivo d'interesse principale con il set di "Mastorna".
Giovedì, 16/07/20 ALLE ORE 02:10 02:10 su Rai Movie
B. Legnani: Buono, ma monocorde. Manifesto contro volgarità, maleducazione, mancanza di rispetto, tramite lo strumento televisivo, sullo sfondo di una chiassosa metropoli. Ma se in Roma c’era tempo e spazio per lo struggente ricordo e per le bellezze nascoste, qui è tutto affollato da un mondo, nella migliore ipotesi, di cialtroni. L’orrore per i "mala tempora" sarà poi ripreso in La voce della luna. Fantastica la Masina. Fra gli n.c. ci sono Partexano (marinaio), Antonelli (inserviente all’hotel) e Moana (ragazza spot "Olivoil").
Giovedì, 16/07/20 ALLE ORE 02:20 02:20 su Cine 34
Homesick: La sceneggiata napoletana include diverse sottotrame - dramma familiare e sentimentale, noir, canzoni e folklore partenopeo -, su ciascuna delle quali Mario Bianchi si sofferma con artigianalità da b-movie. Il punto di forza sono comunque gli attori: in primis il piccolo Sal Da Vinci, con la sua tenerezza di bambino unita ad amare consapevolezze da adulto vissuto, e Maria Fiore che, dopo essere stata la "malamente" della situazione, trova il suo riscatto morale producendosi nel pathos conclusivo.
MEMORABILE: I pettegolezzi della Di Luzio; La recita dei travestiti; La confessione della Fiore.
Caesars: Pakula porta sullo schermo l'inchiesta nata dal celebre caso Watergate. Per lo spettatore italiano (sia allora che oggi) non è per nulla facile seguire la storia, zeppa di nomi non tutti conosciuti; però la pellicola, grazie anche alle buone interpretazioni di Redford (anche produttore del film) e di Hoffman (ma anche il rsto del cast è eccellente, basti pensare al grande Jason Robards), riesce ad essere interessante e a raccontarci come i giornalisti del Washington Post scoperchiarono la pentola contenente il famosissimo scandalo. ***
Giovedì, 16/07/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Il Gobbo: John Reed, giornalista americano di simpatie comuniste, va in Messico a seguire la revoluciòn... Peccato, questa risposta sovietica a Reds poteva essere l'ultimo, grande tortilla-western. Invece al posto dell'epica c'è la retorica, il film è fiacco, legnoso malgrado il grande impegno nelle scene di massa, Nero "buono" non funziona e la Andress come Grande Dame è ridicola. La scena del colloquio Reed-Villa prefigura il genere "interviste in ginocchio a dittatori" alla Oliver Stone o Gianni Minà (siamo lì).
Giovedì, 16/07/20 ALLE ORE 10:00 10:00 su Cine 34
Il Gobbo: Più della trama - di non ineccepibile costruzione - o dell'apologo sociopolitico - blando - conta l'aspetto di sperimentazione, l'assemblaggio pop di materiali e corpi disparati (Carmelo Bene e Isa Miranda, Janos Bartha e Torrisi). Forse - qui il limite principale - indeciso fra l'adesione totale all'estetica da fumetto e l'operazione "artistica". Comunque un altro frutto di una stagione irripetibile. Possibile che non si sia trovato chi pubblicasse la versione restaurata per Venezia?
Giovedì, 16/07/20 ALLE ORE 10:30 10:30 su Rai Movie
Parsifal68: Finisce il servizio militare e cominciano i problemi. I tempi sono cambiati, la musica pure e il bravo Morandi, pur di sbarcare il lunario, è "costretto" a viaggiare in Brasile per una serie di concerti organizzati da una facoltosa ragazza segretamente innamorata di lui. Il musicarello è quello che è e questo non si discosta dal solito plot architettato ad arte per le notevoli doti canore del Gianni nazionale. Poco da salvare, bravi attori di contorno trattati male (Bramieri parla in tedesco) e situazioni ridicole. C'è il colore però.
Galbo: Film non memorabile in forma di thriller processuale al quale si ispireranno altri registi come Wilder per il suo (più riuscito) Testimone d'accusa. La componente "gialla" è qui mescolata (non sempre con esiti ottimali) con l'opera di stampo melodrammatico (l'ossessione dell'avvocato per la signora Paradine) e la combinazione dei generi appare talvolta forzata. Gli attori principali inoltre (la Valli e Peck) non appaiono sempre convincenti mentre è magistrale l'intepretazione di Charles Laughton.
B. Legnani: Brutto certamente no, deludente certamente sì. Nonostante un grande Matthau (che ricorda se stesso in È ricca, la sposo e l'ammazzo) ed un bravissimo Art Carney, qui primario inetto ed un pochino perfido, il film non decolla mai, per di più con Glenda Jackson non abbastanza valorizzata. Qualche battuta divertente (come quando Matthau vede Carney col camice sporco e, preoccupato, gli chiede se ha operato, al che l'altro risponde "No, ho lavato l'automobile"), ma era lecito attendersi molto di più.
Giovedì, 16/07/20 ALLE ORE 19:20 19:20 su Rai Movie
Caesars: Boccaccesco senza particolari doti ma forse superiore alla media dei tanti film del genere che uscirono sugli schermi negli Anni Settanta. Campanile non è l'ultimo dei registi e chiama a sè un cast di attori di nome (Randone e Scaccia) e di belle donne (Belli e Bouchet su tutte) oltre al solito Buzzanca, specialista nel ruolo di sciupafemmine. Soggetto e sceneggiatura sono quello che sono, ma per chi gradisce il genere c'è da accontentarsi. Non pessimo.
Saintgifts: Se non è buono per il cinema, va bene per la tv. Action/comedy che sembra fatta con il copia incolla, prendendo pezzi di film (anche di successo) già visti in più di un'occasione e montando un "nuovo" lavoro con la coppia Tucker e Sheen figlio, che scimmiottano, in vesti leggermente diverse, altre coppie sullo stesso genere. In particolare Chris Tucker (pare sia uno degli attori più pagati) sembra veramente il gemello di Eddie Murphy; gli manca solo la classica risata. Vedibile se non altro per un finale con i fuochi di artificio.
Giovedì, 16/07/20 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Ryo: Ottima ricostruzione del disastro accaduto alla nave che dà il nome alla pellicola. Attori emotivamente coinvolti, scene da panico e mozzafiato. Dopo una prima parte un po' lenta e piuttosto noiosa (ma necessaria a mostrare i personaggi e permetterci di empatizzare con loro), il film esplode con il suo momento chiave: il disastro, in cui il regista dà sfogo alla creatività e si lascia andare a più d'una citazione a Titanic. Scorrevole e d'impatto la parte finale.
MEMORABILE: Il marinaio che intaglia un pianoforte nella scialuppa e suona: l'orchestra accompagna i movimenti ondeggianti dei superstiti stremati a ritmo.
Herrkinski: Thriller dalle tinte drammatiche incentrato sul traffico di esseri umani, in questo caso giovani ragazze. Girato come un revenge-movie, il film parte da subito in quarta e mette al centro di tutto il rapporto tra vittima e carnefice e i successivi, inaspettati sviluppi; se l'assunto di base è improbabile, ai fini dell'entertainment il film funziona eccome, tenendo incollati alla sedia e offrendo qualche colpo basso non del tutto prevedibile (tra cui il finale ambiguo). Brava la coppia Ivlev/Tyson, curate la confezione e la OST. Decisamente buono.
Caesars: Chi ama il solo cinema fatto e di azione ed effetti speciali se ne stia alla larga, chi invece predilige i film fatti bene, con una buona trama e ottimamente interpretati, troverà qui pane per i suoi denti. E' incredibile come Lumet riesca a rendere drammaticamente bene una storia che si svolge praticamente in una sola stanza dove 12 uomini devono decidere il destino di una persona accusata di omicidio. Un film da manuale del cinema, che deve assolutamente essere visto.
Gestarsh99: Che banche, quelle della Londra del '71! Custodi non di belle ricchezze da ostentare bensì di brutte miserie da occultare: segreti disdicevoli, foto compromettenti, magagne illecite e tutta una ragnatela di sporchi affari tra polizia corrotta, mondo del porno, servizi segreti, giri di bordelli, attivisti politici ed esponenti troppo libertini della casa reale. Con sbeffeggiante precisione, Donaldson stringe i suoi insetti in un complesso intrico di ricatti e controricatti, di alleanze e contro-alleanze, esibendosi nel suo miglior spy-thriller, solido anche grazie alla professionalità di Statham.
MEMORABILE: Lo stupendo parco auto d'epoca sfoggiato durante tutto il film: Jaguar, Bentley, Rover, Bmw, Chevrolet e Mercedes.
Giovedì, 16/07/20 ALLE ORE 21:25 21:25 su Italia 1
Gestarsh99: Il trend produttivo del "fu così che tutto ebbe inizio" coinvolge immancabilmente anche la storica saga inaugurata da Schaffner nel '68. Ed è un racconto che prende e appassiona, sfilando con leggerezza e lineare prevedibilità dalla classica fanta-medicina umanitaria fuori controllo ad un inconsueto "monkey-in-prison" aderente ai più rodati canoni cine-carcerari, sino a sfociare nella pre-apocalissi alla Cameron/Romero. Un atto di ribellione ed autocoscienza ruffiano ma emozionante, convenzionale ma genuino, incline alla lacrima facile ma venato di una commozione istintiva ed immediata.
MEMORABILE: Le animazioni al computer dei primati; il "No" rabbiosamente orgoglioso urlato contro il suo aguzzino da Caesar (lo scimpanzè ribelle protagonista).
Digital: Una madre lascia accidentalmente il figlio dentro una macchina iper-tecnologica che lo blinda all'interno quando si attiva un sistema antincendio. Disperata, proverà in ogni modo a farlo uscire di lì. Sogno o son desto: un film di genere italiano che non sia la solita, patetica, commedia? Thriller che certamente sfrutta una situazione non nuova per alimentare la fiammella della tensione, che si mantiene viva sino a un finale forse troppo irrealistico. Una regia brillante sfrutta al meglio i pochi ambienti a propria disposizione. Ottimo.
Luchi78: Ritratto della pin-up più famosa d'America ottimamente messo in scena dalla Harron, che sceglie di concentrare l'attenzione sulla personalità a tratti ingenua, a tratti mutevole, della signora Page. Gretchen Mol riesce ad interpretare le movenze pur sempre affascinanti delle modelle anni '50, facendoci rivivere la trasformazione dell'etica sessuale che interessò l'America di quegli anni. I filmini bondage rivisti ai giorni nostri avranno anche venature comiche, ma rappresentano una vera e propria rivoluzione nel genere.
Venerdì, 17/07/20 ALLE ORE 02:25 02:25 su Cine 34
B. Legnani: Opera più bizzarra che riuscita, più esclusiva che destinata a tutti (già dall'uso della lingua veneta). Innegabile il talento (la macchina da presa è usata in modo sempre stimolante), curiosissimo il montaggio (Brass e Arcalli, figuriàmoci). Non sempre centrata la narrazione, che tiene bene per due terzi, poi cadendo non poco
nel tedioso. Tanti contenuti torneranno ne La chiave: il funerale in barca, la dichiarazione di guerra (là contro Gran Bretagna e Francia, qua contro gli USA), la pipì en plein air...
MEMORABILE: Buazzelli che, con l'acqua alta, vende "L'Unità".
Daniela: Scacciato dal villaggio a seguito di una campagna moralizzatrice, un giocatore professionista vi torna per avvertire dell'arrivo di indiani ostili. Inizialmente non viene creduto ma quando la minaccia si palesa, saprà riscattarsi agli occhi dei concittadini e della donna che ama... Davanti al pericolo, i pregiudizi devono cedere il posto ai veri valori umani: è l'insegnamento di questo bel western, girato con mezzi limitati ed un cast di secondo piano, ma teso e avvincente, soprattutto nella lunga parte dell'assedio all'interno della Chiesa.
MEMORABILE: Dalle finestre alte della Chiesa si affacciano gli attaccanti; Il portone in fiamme
B. Legnani: Divertente, ma sbilanciato. Molto buona la prima ora, però cala con la parte popolata da Foà e la Fani, nonostante la bravura degli interpreti, perché è troppo prolissa. Esilarante la parte con la Monti, Marignano, la Blanc (presunta monarchica...). Buzzanca, in ogni caso, è semplicemente eccezionale. E poi ci sono Salce, il grande Faà di Bruno, Cannavale, una sfolgorante Benussi.
Venerdì, 17/07/20 ALLE ORE 09:50 09:50 su Cine 34
Gestarsh99: Il regista friulano toglie corrente alla sua anima civile per "abbandonarsi" ad un più leggero hostage-movie poliziesco a base di macchinazioni CIA, vendette estorsive trasversali e tentati incidenti diplomatici. Non c'è una vera spallata ideologica contro i servizi segreti statunitensi ma solo un impasto di accenni politico-spionistici puramente "generici". Il cast mantiene un profilo onorevole, pur restando sottoutilizzati sia la Cardinale - francamente inadatta al ruolo di attricetta cornificatrice - che il televisivissimo Forsythe, ambasciatore USA caratterizzabile in maniera più nodale.
MEMORABILE: La scoperta dello scambio di persona; Claudia Cardinale che fa urinare in un vaso da fiori il suo amante ammanettato...
Gestarsh99: Tre anni dopo un'opera sgranata e di nicchia come Pi Greco, Aronofsky si ripresenta con un film ancora più duro ed esplicito ma probabilmente meno penetrante e personale del precedente. Il regista abbandona quel bianco-nero rancido e spettrale dell'esordio ma non sfugge alla tentazione di riutilizzarne in parte gli stilemi (montaggio in alcuni punti sincopato, accompagnamento musicale techno, loop ossessivi). Una disumana discesa negli inferi della dipendenza, agghindata in un abito cool, accattivante e glorificato dalla magistrale partitura d'archi del Kronos Quartet.
MEMORABILE: Ellen Burstyn, impressionante nella sua appassionata intensità e la sempreverde Jennifer Connelly, che qui riserverà un vero pugno "hard" nello stomaco
Galbo: Generalmente considerato un episodio minore della filmografia si Steven Spielberg, il film è effettivamente privo di quel tocco da grande cinema a cui il maestro ci ha tradizionalmente abituato mancando l'equilibrio tra le varie componenti. Ad una prima parte parecchio spettacolare, segue infatti una seconda parte dove la componente sentimentale viene profusa a piene mani, derivandone un tono eccessivamente melenso. Commovente l'apparizione della Hepburn.
Puppigallo: Eterogeneo gruppetto precipita con l’aereo in pieno Kalahari. Dovranno tentare di sopravvivere e non sarà certo facile. La pellicola può contare su un’ottima ambientazione desertica, seppur non priva di vita (ci bazzicano antilopi e zebre, oltre agli abitanti fissi, come varani, tartarughe e un branco di agguerriti babbuini). Purtroppo, la costruzione dei personaggi è un po' grossolana; soprattutto la ragazza, quasi fastidiosa nella sua ingenuità sognante. E anche la iena umana della situazione è un individuo tra il fumettistico e il reale. Comunque resta piuttosto godibile fino alla fine.
MEMORABILE: Il territorio è dei babbuini, ma il cacciatore la pensa diversamente; Le uova-borracce; Mors tua vita mea; Faccia faccia col mulo; Regredito e felice.
Venerdì, 17/07/20 ALLE ORE 17:20 17:20 su Rai Movie
Markus: Secondo capitolo della saga "piedoniana". Il film è diverso rispetto al precedente, da cui tutto sommato prende le distanze (anche geografiche, visto che dal sole di Napoli ci trasferiamo nell'umida Hong Kong). Per via delle ambientazioni e di alcune scene "action" appare quasi un film con James Bond. Si ride abbastanza e all'epoca era un film formidabile per i bambini, nonchè per gli adulti che volevano passare un paio d'ore spensierate. Una bella pellicola, dotata anche di una stupenda colonna sonora.
Venerdì, 17/07/20 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Nando: Una pellicola solida ambientata durante la caccia ai nazisti vergognosamente fuggiti in lidi lontani. Interessante lo sviluppo narrativo che affronta situazioni non sempre diffuse in Italia ma soprattutto l'analisi verso i nazisti riciclati nella Germania post guerra crea pensieri. Ottimo il cast con gli interpreti principali appropriati, certo la vicenda omosessuale appare come un riempitivo ma mostra le solide basi del protagonista.
Herrkinski: Discreto film tra fantascienza ed action per il buon Van Damme. L'attore belga sembra credere nel progetto, ma non può far altro che offrire qualcuna delle sue mosse tipiche e una prova attoriale corretta; soggetto e sceneggiatura infatti lasciano abbastanza a desiderare e spesso il film risulta confusionario e difficile da seguire. Accettabili gli SPFX, ben coreografate alcune scene di lotta e simpatica qualche trovata, ma nel complesso è un po' una tamarrata, adatta più che altro a un pubblico adolescenziale. Guardabile, ma non certo bello.
B. Legnani: Perché vederlo oggi per la prima volta, pur prevedendo la noia? Per colmare una lacuna, per godere d'una spettacolare Cassini poco più che ventenne, per capire cosa scandalizzava mezzo secolo fa (un paio di scene all'epoca dovettero far effetto). Vivarelli recupera Benti, che viveva in America all'epoca, e gioca tutte le carte sulle due donne. Probabilmente girò in fretta, perché se dalla debuttante non poteva pretendere, non pare che abbia chiesto molto neppure a Benti, che era ben esperto. Celebrate le musiche di Martelli e la fotografia di Frattari, che poi tornò lì in zona, per Jacopetti.
MEMORABILE: Il noto tema di Martelli.
Venerdì, 17/07/20 ALLE ORE 23:10 23:10 su Italia 2
Galbo: Realizzato all'alba del nuovo millennio dai geniali fratelli Wachowski, Matrix è stato giustamente definito il prototipo (nonchè l'esempio maggiormente riuscito) del cyber movie. Anche dopo un certo numero di anni dalla sua realizzazione, rimane un formidabile esempio di action movie realizzato in modo superbo (gli effetti speciali sono efficacissimi) che si pone e pone allo spettatore molte domande (sul significato della libertà, sul destino e quant'altro). Ha avuto due sequel purtroppo non all'altezza.
Caesars: Buon western, però lontano dall'essere quel capolavoro che taluni acclamano. Lo scontro psicologico tra i due protagonisti è ben reso dagli attori e la regia di Delmer Daves è funzionale allo svolgersi della vicenda, però la trama non presenta grandi intuizioni e alla fin fine il film risulta al di sotto delle (mie) aspettative. Comunque una pellicola che merita di essere vista anche per confrontarla col recente remake.
Galbo: Poco convincente l'esordio americano del nipponico Lau, peraltro parecchio rimaneggiato (pare senza la collaborazione del suo autore) prima dell'uscita in sala. Il film senz'altro affascinante dal punto di vista visivo per le torbide amosfere che riesce e creare e segnato dalla buona prova del cast (specie Gere, molto convincente nel suo ruolo) è però parecchio carente dal punto di vista narrativo con troppi rimandi ad opere precedenti (Seven su tutte) e poca originalità.
Gestarsh99: Pseudo-sequel di Napoli violenta. Al posto di Merli troviamo Leo Manzella, con l'aria fintamente corrucciata e perennemente indaffarato nel tentare di dare spessore cassavetesiano al suo personaggio piatto e monodimensionale. Il suo compito è acchiappare uno scaltro capo gang, Henry Silva. Questi, dopo la convincente prova in Milano Odia, torna mestamente nei binari della sua routinaria marmoreità espressiva da moai rapanuense. Risibili forzature dialettali e l'inutile insert della caccia al pedofilo in un film diretto in modo frettoloso e svogliato.
MEMORABILE: La sequenza, totalmente avulsa dal contesto del film, della caccia al pedofilo, con conseguenti linciaggio ed evirazione carceraria...!
Gestarsh99: Sognante e maestoso. Jacopetti, padre dei mondo, dirige il suo personale Via col vento: riprese suggestive, ralenti ammalianti ed onirici, passaggi indimenticabili. Con uno sfoggio di tecnica ineccepibile l'autore ci mostra gli effetti deleteri della caduta degli imperi coloniali nel continente nero. L'Africa che vediamo non è quella che ci ritroviamo attualmente ma quella pre-fame e pre-aids, pre-guerre e pre-caos. Un documento d'epoca imprescindibile, un film ed un genere che hanno influenzato l'intero costume socio/mass-mediatico dei '60 e '70.
Sabato, 18/07/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Caesars: Chiaramente ispirata agli 007 movie, di gran moda in quel periodo, questa pellicola ne rappresenta la versione scanzonata e ironica. La trama, piuttosto banale e confusa, è assolutamente poca cosa, ma il film viene "nobilitato" dagli scambi verbali tra Dean Martin e Sharon Tate, che assicurano la giusta dose di divertimento. Come si conviene a un film dell'epoca i colori accesi regnano sovrani e donano gioia agli occhi. Non certo un capolavoro ma, se si è in cerca di uno svago mentale, può valere la visione.
Sabato, 18/07/20 ALLE ORE 06:40 06:40 su Rai Movie
Daniela: Paesano immigrato in Canada sposa per procura connazionale ma la malasorte, aiutata da un'infida contessa, trama per spezzare il loro legame: mentre lui viene insidiato come il casto Giuseppe, lei deve affrontare l'onta del disonore, il carcere, il ripudio... A fronte ad un tale diluvio di disgrazie d'appendice, sorge spontaneo il sorriso ma anche il rispetto nei confronti del Sirk nostrano, certo meno stiloso nel gestire il racconto e più conformista riguardo i contenuti, ma ugualmente impudico nell'affrontare i temi sentimentali, mettendo a nudo il cuore dei suoi rustici protagonisti.
Pigro: È il confronto con la versione di Fellini a massacrare questa, che tuttavia non merita l'ostracismo totale, anche se molte cose non funzionano. L'handicap maggiore è il tentativo di rendere storia ciò che storia non può essere, cioè il testo frammentato di Petronio: cercando di creare una trama, ne vien fuori una commedia in costume più o meno sboccata o sbrindellata. Da qui, molti errori, a cominciare dall'epurazione dell'eros omosessuale, che da perno di senso diventa qui errore di percorso. Gli attori si impegnano, ma l'opera traballa.
Sabato, 18/07/20 ALLE ORE 08:25 08:25 su Rai Movie
Rambo90: Divertente, leggero e spensierato. Non è un Risi "impegnato" ma una pochade di equivoci, dal ritmo veloce e che strappa molte risate. Sordi è credibile nel suo veneziano e bravo come sempre, un po' meno calati nella parlata sono Manfredi e Garrone, ma ugualmente in parte. Bella la Allasio. Da vedere.
B. Legnani: Scombiccheratissima commediaccia, che non funziona già dal fatto d'avere Enzo Monteduro come protagonista, il che può reggere per uno sketch, non per un lungometaggio (l'attore, per la regìa di Montero, mostra qui il pisellino ma, con lo stesso regista, farà anni dopo qualcosa di pepatissimo). Non si capisce bene cosa si volesse fare, con personaggi che spariscono (la Gori, la Fabrizi), caratterizzazioni eccessive (Venantini), trama che salta, si riallaccia, riscompare. Gineceo notevole: stupenda la Covello, di gran classe la Fabrizi, irresistibile il sorriso della Lindt.
Sabato, 18/07/20 ALLE ORE 10:10 10:10 su Rai Movie
B. Legnani: Film per ragazzi, ma senza insopportabili concessioni alla retorica e con un Cestié neanche troppo sdolcinato. Ci sono le indimenticabili facce di Ezio Marano e John Steiner, che palesa viso affilato e mani da pianista. Film medio, ma con un finale divertentissimo, perché Fulci rifà la corsa delle bighe di Ben-Hur, mettendoci slitte e cani, con trasparenti citazioni, di gesti e di situazioni, che è impossibile non notare. Le donne si beino degli occhi celesti di Franco Nero e di quelli poetici di Renato De Carmine.
MEMORABILE: La citazione da [f=5467]Ben-Hur[/f]...
Galbo: Commedia "boccaccesca" in costume ad episodi, che riesce a divertire solo a tratti. La sceneggiatura è infatti piuttosto lacunosa e, salvo qualche momento divertente, il ritmo latita assai. Buone l'ambientazione e la prova del cast ma gli attori sono sprecati in una pellicola del genere. Mediocre.
B. Legnani: Brutto mica poco. Non si centra per nulla il registro del grottesco. Se è vero che Gassman e Adorf sono due scelte sballate per i ruoli, è pur vero che le movenze caricaturali con le quali vengono gestiti avrebbero affossato qualunque interprete. Ne esce bene, invece, la Loren, che non a caso ha il ruolo meno calcato, più "normale". Diretto in modo sguaiato, recitato in modo sguaiato, ne viene fuori un film sorprendentemente noioso da seguire, senza palpiti né divertimento.
Daniela: La maschera di fango del titolo italiano è quella del disonore. Allo scopo di far venire allo scoperto una spia infiltrata, un maggiore nordista si fa espellere dall'esercizio per codardia, attirandosi il disprezzo della moglie e del figlio... Western ambientato durante la guerra civile diretto con buon mestiere ma un poco superficiale, in quanto poteva essere sfruttata meglio la presenza di Cooper per rendere più sfaccettato ed ambiguo il suo personaggio, invece di concentrarsi quasi interamente su una trama spionistica che, pur essendo innovativa per il genere, stenta ad appassionare.
Gestarsh99: Bloccata in ascensore per ficcanasàggine acuta, l'autoeletta detective Butler ne avrà di tempo a disposizione per pensare al genere di film in cui s'è andata a cacciare. Thriller californiano da viaggio in autobus e pènnica pomeridiana, imprevedibile, stravagante e originale quanto un posacenere pieno di mozziconi: i cattivi hanno il marchio da colpevoli stampigliato addosso già due secondi dopo i titoli di testa, mentre tutti gli altri personaggi frignano e fanno le vittime ancor prima di ricevere le minacce. La morte del villain e le scenette conclusive si classificano al di là del cringe...
MEMORABILE: Il sicario "frenchtoastato" nella tromba degli ascensori...
Sabato, 18/07/20 ALLE ORE 19:30 19:30 su Rai Movie
Markus: Commedia senza troppe pretese che punta sullo spettacolo dell'ingenuità del protagonista che provoca situazioni talvolta ridanciane ed altre insofferenti; tuttavia il pregio della pellicola è quello di non affondare troppo nel surreale tenendo la situazione possibilmente nella verosimiglianza. Quell'idiota di nostro fratello (che brutto titolo!) non rimarrà negli annali, statene certi, ma allieterà una serata senza dover attingere per forza ai toni forti.
Sabato, 18/07/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Top Crime
Ale nkf: Episodio "speciale" e insolito: non viene mostrato fin da subito l'assassino, ma ci sono un bel po' di colpi di scena. Colombo è ormai al tramonto della sua carriera, la sua Peugeot ha ancora pochi anni di vita e la storia non convince del tutto. Buono comunque il finale.
MEMORABILE: Colombo: "Meglio un uovo oggi che una gallina domani".
Sabato, 18/07/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Giùan: Scorsese torna su alcuni temi portanti del suo cinema (la presenza di Dio nel quotidiano, il conflitto etico/culturale, il confronto materiale/trascendente) con una riflessione di coraggiosa maturità stilistica e umiltà teologica. Così, se la messinscena è rarefatta eppure immanente (lontana da ogni "urgenza" emotiva quanto commerciale), il percorso di fede dei protagonisti si rivela un terreno minato non esente da ambiguità, interrogativi, dolore privato e apostasie pubbliche. Se il "Giuda" di Asano convince, lascia fortemente perplessi il piatto Garfield.
Jcvd: Per essere un action dal budget limitato è un vero e proprio capolavoro: ritmo serrato, attori azzeccati, colpi di scena, suspence, azione e buoni combattimenti. Van Damme è come al solito magistrale, confermando il proprio splendido momento di forma. Nel cast anche un validissimo Flanigan e i veri figli di Van Damme.
MEMORABILE: L'acido sulla bimba; Van Damme e la telecamera.
Giùan: L’addio al cinema (e alla vita) di Chabrol è l’ennesimo ritratto della sua provinciale e fenomenologica Comèdie Humaine borghese. Ma a dimostrazione del fatto che la Classe non è acqua, ecco il Grande vecchio del cinema francese alle prese con un Opera incentrata su adolescenti senza padri e con madri castranti nella loro ferocia di casta come nella loro apatia. Ben assemblato il cast e perfetto l’epilogo con”l’illusione” della redenzione affidata allo spettacolo “puro”.... quello da baraccone!
MEMORABILE: Ludivine Sagnier travestita da pavona; l’omicidio dello scrittore.
Domenica, 19/07/20 ALLE ORE 02:00 02:00 su Rai Movie
Markus: Un gruppo di giornalisti senza molti scrupoli vanno in Amazzonia a caccia di scoop tra i narcotrafficanti. Violenza e scene truci non tarderanno ad arrivare. A cinque anni da Cannibal holocaust Ruggero Deodato torna nella giungla amazzonica per un film che, vista la moda "rambesca" di quegli anni, mischia un po' le carte del suddetto sottogenere a una buona dose di sangue. La regia è robusta ma il film ha complessivamente ha più l'aria del B-movie da cassetta che del cult. Il cinismo di John Steiner è sempre ottimo.
Domenica, 19/07/20 ALLE ORE 03:05 03:05 su Cine 34
Homesick: Il lungo preambolo erotico-esotico sulla crisi di coppia e l’illusoria fuga verso oasi incontaminate si sviluppa come Les biches, uscito solo un anno prima: l’idillio tra due amiche rotto dall’arrivo di un terzo incomodo e il suo esito tragico, che accelera alle spinte thrilling e ai colpi di fucile di Top sensation. Più allusivi che espliciti, i richiami saffici si limitano ad affettuose carezze e sguardi complici, mentre la fotografia celebra la fusione panica tra i nudi della Diamant e il paesaggio marino. Si respira aria anni Sessanta: prepotenze maschiliste e sgargianti arredi pop.
MEMORABILE: L’agonizzante Segurini braccato dal fucile della Green e la sua voce al registratore che spinge la Diamant all’atto decisivo.
Pigro: Zulawski cala un classicissimo plot (qui il fotografo ama l’attrice, sposata con un cinefilo) in un'atmosfera in cui, a parte i protagonisti, tutto è caricatura, eccesso, grottesco, barocco. Come se l'amore puro provasse a farsi largo, inutilmente data la mancata congiunzione dei due, in un mondo abnorme, caratterizzato dall'alterazione e dal commercio, con un beffardo finale che richiama lo squallido inizio. Davvero intensa Romy Schneider, ma l'intero baraccone risulta eccessivo, finendo per impastoiare il tutto e per inchiodarlo agli Anni Settanta.
Domenica, 19/07/20 ALLE ORE 12:15 12:15 su Rai Movie
Gestarsh99: Corbucci Jr. si getta a peso morto nella parodia cacio e pepe del giallo poliziesco, spostando il set nel capoluogo lombardo senza però scordarsi (nel titolo) dell'humus romanesco. A 4 film di distanza dal suo battesimo in Squadra antifurto ricompare la gelosissima e loquace Olimpia Di Nardo, che sarà ufficialmente la signora Giraldi sino al termine della serie, assicurando alle future indagini maritali un chiassoso cotè di diatribe familiari. Da comparsetta a latere Bombolo diventa qui nientemeno che il motore centrale degli affannati sbattimenti dell'amico piedipiatti. Per milianisti in trasferta.
MEMORABILE: Bombolo che mangia sapone di Marsiglia per sfuggire "ambulatorialmente" alle pericolosissime avance uranistiche del titanico "Bartolo detto er Monzese"...
Skinner: Gradevole commedia, che a volte sfocia nel demenziale ma che pecca di originalità: non mostra nulla che non si sia visto in Ti presento i miei ed epigoni coevi e precedenti. Dato il canovaccio risaputo, le battute e le gag spesso funzionano, grazie sopratutto alla coppia DeVito - Bates, decisamente ben costruita (anche hgrazie al phisique du role) e adattissima all'operazione, mentre delude l'inespressivo e spento Livingston. Da noi direttamente in dvd.
Domenica, 19/07/20 ALLE ORE 18:55 18:55 su 20 Mediaset
Galbo: Nonostante il coinvolgimento di celebrati e validi attori come Rourke, Nighy, Fry e McGregor, Alex Rider è un film dalle modeste ambizioni destinato per lo più ad un target adolescenziale. La storia è in pratica un aggiornamento delle Spy Kids ed interessa una sorta di James Bond adolescente. Film tecnicamente ben fatto ma leggerissimo e assai prevedibile. Si dimentica in fretta.
Kanon: Abbastanza/molto debole. Fra le tante accoppiate da "buddy-movie", quella Davis & Jackson è deboluccia e male affiatata a dir poco; inoltre il film ricorre troppo spesso alla sospensione dell'incredulità come via d'uscita alle situazioni d'impasse. La mano di Black c'è e risplende in alcuni frangenti ma tutta la vicenda appare annacquata e raffazzonata. La psiche della Davis muta abbastanza repentinamente e in modo smaccatamente accomodante verso il pubblico e tutto sommato Bierko incide di più con meno tempo a disposizione.
MEMORABILE: La retata della buon costume.
Domenica, 19/07/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Galbo: Discreto prodotto televisivo che deve gran parte della sua riuscita all'indovinato cast impiegato. Giorgio Tirabassi interpreta il protagonista con grande rigore e senza alcuna concessione all'effetto o al facile spettacolo, dando al suo Borsellino una forte connotazione realista e lo stesso si può dire per Fantastichini. Non altrettanto meritoria la sceneggiatura che (specie sul versante privato della vita del magistrato) ha qualche caduta buonista di troppo.
Il Gobbo: Gustoso trittico poliglotta ("La bestiola", ispirato a Maupassant, "La mandrilla" e "La cornacchia") nel solco che il titolo promette: humour macabro-grottesco nel suo periodo di massima voga, fra cinema, fumetto e letteratura minore. L'episodio francese - con la bizzarra vecchina Madame Sylvie di belfagoriana memoria - è forse il più datato, quello spagnolo il più divertente, quello italiano il più bizzarro, con una Valli sorprendente e Folco Lulli doppiato da Gigi Ballista non ancora afono!