Film in tv di Mercoledì 6/11/24

Mercoledì 6 Novembre

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  • Mattina

  • ALLE ORE 06:15 in TV su Cine 34 (34)

    Sandokan, la tigre di Mompracem (1963)


    124c: Umberto Lenzi fa di Ercole (Steve Reeves) la tigre della Malesia, Sandokan, facendogli vivere un'avventura ambientata nella foresta di Labuan. Niente abbordaggi (forse perché costavano), niente urla disumane (Kabir Bedi, Sollima e relativo sceneggiato arriveranno 11 anni dopo), ma un pugno di pirati in fuga da un lord Guillonk perfido. Marianna Guillonk non viene mai definita la Perla di Labuan e Yanez/Bosic è troppo all'inglese per essere portoghese. Il film si dimentica. Reeves troppo bolso.
  • ALLE ORE 06:35 in TV su Rai Movie (24)

    Free state of Jones (2016)


    Herrkinski: Basato sulla storia di un personaggio significativo della Guerra Civile americana, risulta - oltre a un racconto storico - una riflessione sulla libertà, l'uguaglianza e i diritti civili senza distinzione di razze. Ottima la ricostruzione d'epoca e altamente suggestive le location tra le paludi del Mississippi; McConaughey è naturalmente una buona scelta in questo genere di ruoli southern, il film non rinuncia a momenti brutali anche grafici (notevole l'incipit) e ha l'unico difetto di un montaggio alternato, a continuare la storyline familiare 85 anni dopo, che spezza il narrato.
  • ALLE ORE 08:00 in TV su Iris (22)

    Von Buttiglione Sturmtruppenführer (1977)


    Galbo: Sempre interpretato da Jacques Dufilho, il colonnello Buttiglione, protagonista di una serie di film negli anni '70, acquista il Von e cambia nazionalità, diventando un ufficiale dell'esercito tedesco. Tra farsa sul quotidiano e satira bellica, questa pellicola si trascina stancamente riciclando in gran parte gag piuttosto comuni in film del genere e popolato di personaggi assai poco divertenti. Scadente.
  • ALLE ORE 08:25 in TV su Cine 34 (34)

    Attila flagello di Dio (1982)


    Giùan: Avevo 11 anni ed era il Natale dell'epocale (19)82: nel nuovo di Bisceglie ero tra i non molti presenti in sala allo spettacolo pomeridiano. Rivisto con gli occhi dello “splendido quarantenne”, nonostante lo sdoganamento cult, l’impressione è ancora (quasi) la stessa: stirato, noiosetto, statico. Salvi che mi faceva scompisciar, Maurino vassallo di Re Tiego, ragazzi (chiedo venia): le poppe della Rusic, il mutismo di Di Ciocco e quelle musiche (con l'intelletto di poi) così stranianti rispetto al contesto. Abatantuono debordante. Certe visioni comunque segnano.
  • ALLE ORE 09:00 in TV su Rai Movie (24)

    A ciascuno il suo (1967)


    Gugly: Bella prova di Petri il quale, pur non avendo seguito pedissequamente il romanzo, ha mantenuto la visione ad esso sottesa; a mio modesto parere, Volontè è proprio Laurana, con la sua interpretazione di uomo diverso da tutti gli altri compaesani, proprio sperso anzi "un cretino", visto che non comprenderà per nulla i pericoli che lo circondano. Bella prova anche di Scaccia e Ferzetti. La Papas rispetto al libro scava ancora di più nella doppiezza morale del suo personaggio.
  • ALLE ORE 10:05 in TV su Iris (22)

    I quattro figli di Katie Elder (1965)


    Homesick: Western riepilogativo di alcune tematiche classiche – famiglia, vendetta, riscatto – più volte riesumate da tante fortunate pellicole italiane degli anni a venire. Wayne è il solito cowboy maturo e severo, in vena di frenare le intemperanze dei più giovani; Martin apporta ironia e scaltrezza; tra i ruoli minori spiccano l’immenso Kennedy e un giovane e nervoso Hopper. Il metraggio è forse eccessivo, ma ben equilibrato.
  • ALLE ORE 10:40 in TV su Rai Movie (24)

    Mother's day (2016)


    Didda23: Un'opera in pieno stile Marshall, sorretta da buoni sentimenti e da una sceneggiatura molto "liberal" evidente soprattutto nello scontro con i genitori di chiaro stampo conservatore (per non dire repubblicano). Scorre leggera senza troppi sussulti emotivi e senza battute davvero memorabili; il lato più radanciano è affidato a Sudeikis (il rap alla festa) nonostante un ruolo più serio e malinconico del previsto. Cast femminile che rappresenta il gotha della bellezza di almeno un paio di lustri fa (Aniston, Roberts, Hudson e Garner), ma il tempo è tiranno: da teen idol a madri!
  • Pomeriggio

  • ALLE ORE 12:35 in TV su Rai Movie (24)

    Totò, Peppino e le fanatiche (1958)


    Il Gobbo: Sotto tono, malgrado l'impareggiabile e indefettibile mestiere. È che le ideuzze sono uzze uzze, le gag o striminzite o stiracchiate, il contorno mediocre o sottoutilizzato (Tieri). Si salvano il segmento di Peppino con Riva, la sequenza a fumetti, qualche equivoco verbale che funziona sempre perchè quei due erano quei due. E il numero di Carosone, avulso ma valido in sè.
  • ALLE ORE 12:35 in TV su Iris (22)

    Lotta all'ultimo sangue (2017)


    Herrkinski: Come gli altri lavori recenti di Daniels, è un throwback a certo cinema action e di arti marziali dei 90s ma con un budget ancora più risicato; se all'epoca si potevano accettare certe sue sottoproduzioni in virtù della moda del periodo e delle abilità dell'attore, adesso risulta anacronistico seppur come ultra-cinquantenne abbia ancora un fisico invidiabile. I combattimenti comunque sono lenti e risentono dei limiti dell'età e la vicenda - un intrigo con scommesse clandestine in Messico - è improbabile e con buchi di script evidenti. Resta potabile per i fans del sottostimato Gary.
  • ALLE ORE 12:40 in TV su Cine 34 (34)

    L'allenatore nel pallone 2 (2008)


    Gabrius79: Peccato! Anche questo sequel fa acqua da tutte le parti. Dopo 24 anni dal primo film ci si accorge ovviamente che alcuni protagonisti sono invecchiati, imbolsiti e qualcuno anche rifatto; e poi la storia non scorre tanto bene abbandonandosi a una sceneggiatura mediocre. Banfi fa quello che può e purtroppo arranca, mentre Anna Falchi... bella e basta.
  • ALLE ORE 14:10 in TV su Rai Movie (24)

    Nome in codice: Broken arrow (1996)


    Reeves: Giunto in America, John Woo propone l'adrenalina che lo aveva reso famoso in patria e propone un action in cui John Travolta dimostra di essere un attore completo, vista la capacità di interpretare un cattivo complesso e crudele. Le scene d'azione sono perfette e si susseguono l'una dopo l'altra, la storia non è credibile ma quello che vuole lo spettatore da questo film è soprattutto azione e avventura.
  • ALLE ORE 14:35 in TV su Iris (22)

    Rullo di tamburi (1954)


    Saintgifts: Il presidente Grant vuole la pace tra una parte degli indiani Modocs comandati da Kintpuash (che si fa chiamare Capitano Jack, un Bronson molto credibile che ama indossare divise militari complete di medaglie) e gli abitanti della regione. I nativi (quelli non ancora sottomessi) sono visti come i cattivi che occupano le terre conquistate dai bianchi e che non si accontentano di vivere nelle riserve. Si riesce comunque a mantenere un discreto equilibrio di giudizio dipingendo però Captain Jack come un ambizioso fanatico che reclama terre non sue.
  • ALLE ORE 14:50 in TV su Cine 34 (34)

    No problem (2008)


    Cangaceiro: Più debole di Sms perché meno comico e più riflessivo. La parte iniziale con la satira al mondo delle soap, seppur poco ficcante, è l'idea migliore messa in pratica per l'occasione da Salemme. Col passare dei minuti però il protagonista prende altre strade perdendo le coordinate e smarrendosi nel più banale sentimental/buonismo degno del peggior Pieraccioni. Cast molto affollato ma non sfruttato a dovere: se Rubini si guadagna la pagnotta Panariello invece pazzeggia senza convinzione. Grandissimo Ronnie, da fucilazione i ciccioni del Chiambretti night.
  • ALLE ORE 15:30 in TV su TV8 (8)

    Come salvare il Natale (2020)


    Siska80: Una giovane torna al paese natio per una questione importante (si fa per dire) e si ritrova contesa da due uomini. Trama di due righe in effetti pretestuosa e un po' imbarazzante per la sua ingenuità in cui almeno un minimo di suspense è garantita dalla presenza di più baldi uomini tra i quali scegliere: simpatico il trio di protagonisti, abbastanza regolare il ritmo, recitazione a tratti sopra le righe alla maniera americana, dialoghi semplici, belle location, finale da fiaba anacronistico che strappa un sorriso. In breve mediocre, ma utile a trascinare un po' di tempo in relax.
  • ALLE ORE 16:00 in TV su Rai Movie (24)

    Sangue sulla luna (1948)


    Saintgifts: Ambientato molto bene e con un'ottima fotografia. Tutta la prima parte è abbastanza avvincente, con la storia che si svela nei giusti tempi con al centro Mitchum, perfetto cavaliere solitario, preso tra due fazioni che riflettono anche il suo stato d'animo in conflitto tra la sua natura onesta e leale e il desiderio di riscattarsi da una vita piena di fallimenti. Visitati tutti i topoi classici del western ma mai in modo banale; merito anche di sceneggiatura e regia. Si perde un po' nel finale rientrando nello standard.
  • ALLE ORE 16:25 in TV su Rete 4 (4)

    Nick mano fredda (1967)


    Il ferrini: Con quel sorriso insolente e sprezzante di chi non ha nessuna intenzione di piegarsi all'autorità, Paul Newman ricorda inevitabilmente Steve McQueen, pur se in contesti diversi. Infatti non sono i rocamboleschi tentativi di fuga ciò su cui Rosenberg si sofferma ma la disumanità del sistema carcerario. E per farlo non utilizza un criminale o un assassino ma un uomo che ha semplicemente danneggiato alcuni parchimetri. Un incipit quasi grottesco che tuttavia si trasformerà in un vortice di follia e di violenza. Splendida fotografia, comprimari di lusso, gran film.
  • ALLE ORE 16:50 in TV su Iris (22)

    Tolkien (2019)


    Mutaforme: Film tutto sommato ben realizzato ma che inevitabilmente finisce per strizzare l’occhio ai soli fan dello scrittore, mossi dalla curiosità di conoscere la vita del giovane autore del Signore degli Anelli e l’incontro con la moglie, musa ispiratrice. Pochi i contenuti degni di nota, probabilmente solo le scene dal fronte che mostrano quanto ci possa essere di autobiografico nella nota opera fantasy. Da vedere, ma non più di una volta.
  • ALLE ORE 16:55 in TV su Cine 34 (34)

    Compromessi sposi (2019)


    Il ferrini: Se non fosse per Abatantuono e Salemme sarebbe tremendo, e invece è solo un pessimo film, scritto male, girato male e recitato peggio (con le due eccezioni di cui sopra). La storia è la solita degli ultimi duecento anni: "questo matrimonio non s'ha da fare", con due famiglie tanto diverse (per estrazione, cultura, provenienza geografica) ma che finiranno per fondersi in uno stucchevole tripudio di buoni sentimenti che vanificherà quel pochissimo di divertente che c'era nella prima parte. Pessima Celentano, così come i due ragazzini, musiche terribili.
  • ALLE ORE 17:15 in TV su TV8 (8)

    Un marito per Natale (2016)


    Markus: Bella donna single, dedita completamente al lavoro (gestisce un'azienda ereditata dal padre), per una serie di complicazioni burocratiche... deve trovare marito! La graziosa Jes Macallan si è messa nelle mani più esperte per questo genere di film sentimentali di grana assai grossa: la regista Letia Clouston. Il film si muove con qualche "colpo di scena" per dare vigore a una vicenda altrimenti assai prevedibile. Si guarda in ogni caso volentieri, ma senza lasciare traccia.
  • ALLE ORE 17:40 in TV su Rai Movie (24)

    Un treno per Durango (1968)


    Scaramanga: Divertente e non annoia. Già questi sono due pregi. C'è Enrico Maria Salerno, sempre bravissimo, con fare scanzonato e divertito, Steffen pur monespressivo sta al gioco, la Bosquero da sola vale la visione anche per come recita e si destreggia bene tra i vari spasimanti, Damon è in palla. Ottimi i vari comprimari. Insomma, un precursore dei Trinità e compagnia bella (c'è Barboni alla fotografia), da recuperare.
  • Sera

  • ALLE ORE 21:05 in TV su 20 Mediaset (20)

    Troy (2004)


    Anthonyvm: I puristi di Omero hanno un numero più che sufficiente di ragioni per detestare questo film. Ma, anche tralasciando la scarsa fedeltà al poema e accettando le rielaborazioni telenovelistiche dei personaggi come un marchio di fabbrica hollywoodiano, la scelta degli sceneggiatori di trattare la materia epica come un dramma storico, escludendo quasi del tutto i contorni mitici, finisce per far crollare lo script sotto il peso di ovvie falle logiche (Achille invincibile, il cavallone di legno). 300 funziona assai meglio in tal senso. Battaglie e costumi eccellenti, per chi si accontenta.
  • ALLE ORE 21:05 in TV su Cine 34 (34)

    Don Camillo (1952)


    Ale nkf: Primo film dei sei interpretati da Fernandel e Gino Cervi. Fernandel interpreta magnificamente il ruolo del prete rompiscatole che mette i bastoni fra le ruote al sindaco, animando una lotta all'ultimo sangue. Nonostante ciò i due si trovano molto bene insieme e quando Camillo ritorna da un viaggio Peppone è ben felice di rivederlo. Sicuramente un film da consigliare a quelli a cui piace divertirsi.
  • ALLE ORE 21:10 in TV su Twenty Seven (27)

    Quasi amici (2011)


    Lou: Grande successo per un film ben costruito e recitato, che ha il merito di affrontare un tema delicato quale quello della disabilità con un approccio diretto e scanzonato, per nulla pietistico. Tratto da una storia vera, il rapporto che si crea tra il ricco tetraplegico e l’esuberante badante nero è descritto attraverso il sapiente ricorso a scene a effetto, divertenti e commuoventi al tempo stesso. Grande ritmo, suggestiva la musica di Einaudi e ottime le interpretazioni dei due attori principali Cluzet e Sy e dei personaggi di contorno.
  • ALLE ORE 21:10 in TV su Iris (22)

    The judge (2014)


    Decimamusa: Film ipertrofico e melodrammatico, che mescola il genere processuale con il motivo del ritorno dalla città alla provincia, dove riemergono umori e situazioni rimosse nella coscienza del protagonista, un avvocato cinico e brillante. L'elemento detonatore è la morte della madre: l'avvocato prolunga la sua permanenza nel paese per difendere il padre giudice, con cui ha un rapporto conflittuale. Cose già viste, riscattate però dalla buona caratterizzazione dei personaggi e dalla valida prova degli attori: dei protagonisti ma anche dei comprimari.
  • ALLE ORE 21:15 in TV su Italia 2 (49)

    Hunger games (2012)


    Belfagor: Tipico prodotto distopico à la Battle Royale, che mette da parte la fantapolitica (e non è sempre un male, visto che evita degli strafalcioni) per concentrarsi sul gioco al massacro, sulle orme di Rollerball e L'implacabile. Il lato visivo, patinato e variopinto, è curato e funzionale. Del cast giovanile si ricorda la Lawrence protagonista, mentre fra gli adulti si possono annoverare Harrelson, Sutherland compassato e Tucci truccatissimo. Ridurre un po' la durata non avrebbe guastato.
  • ALLE ORE 21:20 in TV su Cielo (26)

    The core (2003)


    Ciavazzaro: Inutile: gli anni 2000 non sono più adatti per sfornare film catastrofici. Io sinceramente rimpiango molto di più i bellissimi film dei Settanta, dove non vi erano effetti di esplosioni fatti al computer come oggi, ma erano più realistici e sapevano meno di finzione. In questo caso neanche il cast è troppo convincente. Evitabile.
  • ALLE ORE 21:20 in TV su Italia 1 (6)

    Quo vado? (2016)


    Pumpkh75: Stavolta Il Zalone pigliatutto, tra molti sorrisi e qualche risata di pancia, mi ha convinto più che in altre occasioni. Il gradimento non è uniforme (la parte africana viene presto a stancare, il reboot di Celentano è inutile) ma le trovate sono causticamente satiriche e mai volgari e la cura di location, musiche e sceneggiatura, palese sin dalle prime immagini, dà un taglio sicuramente convincente all'intera opera. Molto brave le attrici, Micheli e Banfi (soprattutto...) un po’ pesci fuor d’acqua. Incassi meritati, forse non giustificati.
  • ALLE ORE 21:35 in TV su La5 (30)

    Io e Lulù (2022)


    Nando: Un ranger con seri problemi psicologici generati dalle missioni militari e un pastore belga addestrato che ha perso il suo conduttore. Una vicenda on the road che si guarda con piacere, nonostante lo sviluppo narrativo sia abbastanza telefonato e il finale più che prevedibile. L'esordio registro di Tatum è comunque lineare e lui se la cava con mestiere. Sorprendente il cane.
  • Notte

  • ALLE ORE 22:55 in TV su TV2000 (528)

    La vita nascosta (2019)


    Cotola: Malickiani di tutto il mondo, rallegratevi: Terrence è tornato! E lo ha fatto raccontando una storia, vera, nel suo stile: copioso uso della voce fuori campo, dialoghi scarni, ellissi narrative, lunga (180 minuti) durata. Le tre ore potrebbero spaventare, ma il film non annoia mai: riesce anzi ad incuriosire e coinvolgere fino alla fine che non arriva certo a sorpresa. Un efficace inno contro la stupidità della guerra (ma non solo), privo di strepiti, retorica ed inutili giaculatorie. Chi ama il cinema dell'australiano, troverà pane per i suoi denti.
  • ALLE ORE 23:05 in TV su Rai 4 (21)

    La casa degli oggetti (2022)


    Siska80: Il plot è inquietantemente realistico (un uomo trova il cadavere di un neonato all'interno di una borsa); purtroppo, a parte un ritmo non sempre costante (specie all'inizio), andando avanti con la trama le forzature sono inevitabili e non originali (la polizia accantona il caso e il protagonista, un convincente Alvaro Morte, s'improvvisa detective), ma comunque opportunamente inserite in un'atmosfera cupa. La seconda parte appare piuttosto movimentata causa precipitare degli eventi procedendo verso un finale nel complesso niente male, sebbene si avverta un senso d'incompletezza.
  • ALLE ORE 23:10 in TV su Twenty Seven (27)

    Mr. Bean - L'ultima catastrofe (1997)


    Pigro: Il custode più imbranato e inutile di un museo londinese è catapultato negli Usa come massimo esperto d’arte, per la disperazione dei suoi ospiti oltreoceano. Divertente divagazione filmica di Mr. Bean che, nonostante il passaggio dalle microstorie televisive a un plot necessariamente più ampio e coerente, mantiene le promesse: gag irresistibili, situazioni esilaranti, ritmo sostenuto, e tutto sommato una sceneggiatura tutt’altro che raffazzonata, anche se si sente l’impostazione da contenitore di sketch. Insomma, i fan apprezzeranno.
  • ALLE ORE 23:10 in TV su Cine 34 (34)

    R Una notte da dottore (2021)


    Victorvega: Godibile, simpatico, ma anche per questo occorre dire lo stesso che per altri remake: quanto meritano un voto autonomo e quanto, invece, i pregi sono nient'altro che valori acquisiti perché acquistati? Il film fa trascorrere una serata piacevole anche per la scelta (nel suo caso la pressoché totalità delle volte giusta) di Abatantuono come protagonista. Per il resto non è vera gloria ma, alla fine, lo svolgimento la sufficienza (stiracchiata) la merita.
  • ALLE ORE 23:20 in TV su Rai Premium (25)

    Natale al Plaza (2019)


    Siska80: C'è ben poco di sentimentale in questa commediola che utilizza il Natale come mero pretesto per inserire una sorta di pseudo giallo in un mare di banalità male assortite. Giovane archivista s'innamora di affascinante decoratore e insieme indagano su un fatto davvero singolare... Che si svolgano in un albergo (come in questo caso), in montagna, in California oppure a New York, molte produzioni americane moderne mancano di spessore e originalità. La coppia protagonista è belloccia e se la cava a recitare ma è sprecata, purtroppo.
  • ALLE ORE 23:45 in TV su Rai Movie (24)

    The Post (2017)


    Puppigallo: Si sa, Spielberg è un abile narratore; e qui lo dimostra, accompagnandoci attraverso i vari, difficoltosi e dolorosi (i dubbi, le conseguenze) passaggi giornalistici, che provocheranno una grossa breccia nella Presidenza causandone poi il crollo col watergate. Non ci sono particolari guizzi, o momenti che resteranno impressi nella memoria. Ma il saper dirigere con mestiere gli attori, curandone gli scambi verbali, alla fine fa ottenere il risultato voluto, ovvero un buon prodotto filmico esplicativo.
  • ALLE ORE 23:45 in TV su Cielo (26)

    Casa di piacere (1989)


    Faggi: La bella protagonista ha lo stesso taglio di capelli della Valentina di Crepax; sarebbe stata adatta più della Hampton nel ruolo della serie tv omonima e coeva. Lei si accoppia plasticamente con tutto il resto del cast (uomini e donne) in ambienti di lusso e ameni giardini; sfoggia un bel guardaroba e preziosa lingerie. Il film è tutto qui, non c'è altro (ed è tutto sprecato); il retrogusto è da filmino di Playboy da salotto, sonorizzato da musichette da piano bar ora suadenti ora snervanti.
  • ALLE ORE 23:50 in TV su Italia 1 (6)

    Il ciclone (1996)


    Ira72: Solo la ricerca dei nomi vale un pallino: Levante, Libero, Selvaggia, Carlina, Pippo, Naldone. Solo il sentirli chiamare in toscano strappa una risata. Spontaneo e verace il contesto del borgo abitato da comiche macchiette, con casolare sperduto nei campi dove non si può contare sulla tecnologia. Tante le trovate divertenti: dal cellulare che prende solo dentro all'armadio a "Zizin zizin... ridanghete de zifonella!", da "Ah bene oggi finocchi freschi a quanto vedo!" a "Che ce l'hai il gratta e vinci te?". Successo meritato con cast azzeccato.
  • ALLE ORE 23:55 in TV su Iris (22)

    V Eyes wide shut (1999)


    Matalo!: Folgorante l'inizio (il culo della Kidman); splendida scena nel negozio di costumi (con le stesse luci della festa iniziale). Ridicola la scena della festa "privata". Pessimi i flash della Kidman col presunto amante (neanche Joe d'Amato arrivava a tanto). Kubrick goffo a parlare di sesso. Un film riuscito a tratti. Scegliere una coppia in crisi per rappresentare una coppia in crisi è una bella perversione, ma Cruise è sempre un cane d'attore e anche lei non è il massimo (ed è pure odiosetta).
  • ALLE ORE 00:20 in TV su 20 Mediaset (20)

    La mummia - Il ritorno (2001)


    Puppigallo: Super baracconata dove anche quel minimo di pudore del primo episodio (già non un granché) si è ormai dissipato, dando spazio a effetti e effettacci (il Re Scorpione è di un finto mai visto) e all’umorismo, spesso da adolescenti un po’ scemi, che darebbe al tutto, grazie anche alla prenza del bambino, un’aria Disneyana, se non fosse che qui i mostriciattoli uccidono e persino la protagonista non se la passerà bene. In definitiva, volendo accontentare tutti, il film finirà per ottenere il risultato opposto. Unico, vero pregio, il buon ritmo.
  • ALLE ORE 00:30 in TV su TV8 (8)

    American pie - Band camp (2005)


    Almicione: Matthew è costretto dalla scuola a passare l'estate al campo della banda, dove – all'insegna del volgare Stiffmeister, suo fratello – è continuamente alla ricerca di ragazze facili, alcool, scherzi e dileggio. Il che lo farebbe sembrare un banale American Pie, ma non è così perché questo è il primo episodio dotato di trama: succede qualcosa di brutto a cui si cerca di riparare. Per quanto scadenti alcune scene, per quanto odioso sia il protagonista, si può finalmente riuscire a seguire un American Pie. Il prossimo passo sarà imparare a recitare.
  • ALLE ORE 00:50 in TV su Rete 4 (4)

    Virtual lies - Fuori controllo (2012)


    Marcel M.J. Davinotti jr.:
    E' ben noto che a chattare con gli sconosciuti si rischiano i bluff quando va bene e i contatti con individui socialmente pericolosi quando va male. Nei film, di solito, va sempre male, e VIRTUAL LIES non fa eccezione. Will Chapman (Menard), padre disoccupato da un anno, cincischia con le chat trovando conforto virtuale e amicizia in una donna di cui sa solo il nome. La moglie Jamie (Cox) fa il doppio lavoro, si impegna come assistente sociale e tanto tempo per lui di fatto non ne ha. Will dà una mano in casa, si occupa molto del figlio (Lord) che l'adora e si fa scappare qualche...Leggi tutto sorrisetto di troppo mentre è seduto davanti al PC. Jamie se ne accorge e quando lui è via... trac, gli becca i messaggini compromettenti e pacchi di foto di corpi femminili mezzi nudi. Sfuriata in arrivo, ma poi tutto sembra tornare alla normalità.

    Quella normalità che però manca ad Allison (Liebert), in cura dallo psichiatra, che quando riceve in chat l'avviso di lasciare Will in pace perché la moglie ha scoperto tutto... non si dà per vinta: si propone come babysitter per il figlio di lui (Will non l'ha mai vista in faccia e non sospetta che sia la stessa persona), comincia a perseguitare la moglie e a dare sommariamente di matto come ci si aspetterebbe. Sarà infatti mica lei ad aver spinto giù dal burrone la donna che si era vista precipitare nel prologo, successivo di tre settimane all'inizio della storia (spacciata per vera, peraltro)?

    Una stalker in piena regola in poche parole; e se anche può sembrare che, messa così, al centro della vicenda stia Will, in realtà il punto di vista privilegiato è quello delle due donne: Jamie presa di mira da alcuni dei ragazzi che segue per lavoro e costretta a capire cosa le stia capitando in casa, e Allison, che tra una seduta psichiatrica e l'altra studia sistemi per riavvicinare l'uomo che virtualmente amava. Il quale se ne sta passivo come quasi sempre in questi thriller televisivi made in Canada (con immancabile cartolina di Seattle e relativa torre in apertura a confondere le idee), stretto tra due fuochi e mai particolarmente reattivo. Il figlioletto fa poco e la polizia ancor meno; a risolvere la questione è chiamata la volitiva Jamie, che Christina Cox interpreta senza troppo trasporto ma non demeritando. E' la storia a non convincere: nessun mistero intrigante, solo qualche traccia thriller e un po' d'azione a buon mercato che ci propina Ali Liebert come pazzerella con turbe omicide, la quale fa quello che ci si aspetta rendendo il film assolutamente superfluo, nel suo genere; magari anche accettabile, nel suo complesso, garantisce l'intrattenimento minimo tipico del genere nella sua variante da salotto, ma nulla che valga la pena ricordare se non la grafica primitiva delle chat del tempo, davvero aberrante...
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  • ALLE ORE 01:15 in TV su Cine 34 (34)

    Volesse il cielo! (2002)


    Galbo: Non esaltante film scritto, diretto ed interpretato da Vincenzo Salemme, il quale recupera la tradizione partenopea dell'avanspettacolo confezionando una sorta di teatro-cinema particolarmente evidente in alcune scene ma non incisivo sopratutto a causa di una sceneggiatura opaca e poco divertente se non a tratti. Va comunque apprezzato, come sempre nei film di Salemme, il tono leggero e l'assenza di volgarità.
  • ALLE ORE 01:40 in TV su Cielo (26)

    Nerone e Poppea (1982)


    Herrkinski: Quasi un sequel di Caligola e Messalina, forse girato back-to-back a giudicare da alcune presenze in comune del cast e dall'estetica pressoché identica, oltre naturalmente all'ambientazione storica coeva; stavolta il focus è su Nerone, messo in scena con una prova sopra le righe, per non dire ridicola, da Stanislas. Una sequela di bizzarrie dell'imperatore, scene erotiche e dialoghi altisonanti che scade spesso nella noia, facendo apparire il suo film gemello come un capolavoro a confronto; l'apice è raggiunto dall'apparizione di Jimmy il Fenomeno come aspirante avvelenatore.
  • ALLE ORE 01:45 in TV su Rai Movie (24)

    Bread and roses (2000)


    Saintgifts: Ken Loach, regista socialmente impegnato, in questo pane e rose (pane e companatico, diremmo noi) racconta la storia di lavoratori immigrati vessati da datori di lavoro senza troppi scrupoli e difesi da sindacati non troppo chiari nel loro operato. Forse per mantenere un giusto equilibrio mostra anche come sia facile, da parte degli operai (e sceglie la giovane e intraprendente Maya a questo proposito), infrangere la legge, magari per scopi più o meno meritevoli. L'equilibrio dell'opera si completa con i rapporti tra i lavoratori stessi. Buono.
  • ALLE ORE 02:45 in TV su Cine 34 (34)

    Maya (1989)


    Gada: Affascinante atmosfera vintage e ottimi effetti speciali. Dopo l'interessante e malriuscito Spettri, Avallone dimostra che avrebbe potuto far crescere un genere in declino... se non lo avesse abbandonato. Era la fase più delicata per il cinema horror italiano e purtroppo la strada dell'abbandono per molti è stata la più facile, distributori inclusi! Peccato davvero: belle scenografie, buona fotografia e intrigante ambientazione (come era originale quella del film precedente). Sbrigativo il finale
  • ALLE ORE 03:00 in TV su Iris (22)

    Tolkien (2019)


    Mutaforme: Film tutto sommato ben realizzato ma che inevitabilmente finisce per strizzare l’occhio ai soli fan dello scrittore, mossi dalla curiosità di conoscere la vita del giovane autore del Signore degli Anelli e l’incontro con la moglie, musa ispiratrice. Pochi i contenuti degni di nota, probabilmente solo le scene dal fronte che mostrano quanto ci possa essere di autobiografico nella nota opera fantasy. Da vedere, ma non più di una volta.
  • ALLE ORE 03:00 in TV su Rete 4 (4)

    La cosa buffa (1972)


    B. Legnani: Il problema principale è il protagonista Morandi, attorialmente surclassato da troppi. Molti, infatti, sono bravissimi: Raspani Dandolo e Goodwin perfette, Darel e Torosh espressivamente notevoli e affascinanti, Garriba centrato. La Piccolo (qui ragazza dall'orgasmo facile) è come Venezia (l'amore di Lado per la città spicca assai): bellissima. La storia ha non pochi momenti melensi, ma si lascia guardare.
  • ALLE ORE 03:30 in TV su Rai Movie (24)

    La scoperta dell'alba (2012)


    Galbo: Convincente al suo esordio, Susanna Nicchiarelli torna alla regia con un film ambizioso che tenta un parallelo tra l'Italia di oggi e quella degli anni di piombo. Sebbene affrontato con impegno e ben realizzato, questo non è un film completamente riuscito. I limiti principali sono una struttura narrativa un po' farraginosa e alcuni personaggi non proprio funzionali alla storia (tipo quello interpretato da Rubini). Convincono invece la ricostruzione ambientale e la caratterizzazione delle protagoniste, ben interpretate.
  • ALLE ORE 04:20 in TV su Cine 34 (34)

    Il trafficone (1974)


    Noodles: A metà degli anni '70 la commedia sexy era arrivata a un punto morto, sfornando più che altro pellicole mediocri. Non è questo il caso. Non è sicuramente un grande esempio del genere, non si muore dalle risate e la regia è un po' piatta, ma tutto sommato il film è godibile, qualche risata la strappa, le situazioni divertenti ci sono e soprattutto presenta un cast costellato di buoni nomi del nostro cinema (Adriana Asti e Marilù Tolo, tanto per citarne due). Spicca come sempre Enzo Cannavale. Simpatico.
  • ALLE ORE 04:50 in TV su Italia 2 (49)

    Mercy (2014)


    Pumpkh75: Il racconto di King era un piccolo gioiellino di paura, ma andava comunque rimpolpato: ecco quindi buone trovate (il notevole prologo con l’ascia, il libro delle lacrime), ma anche scelleratezze varie (il lupo e il fantasma della bambina abbacineranno gli aficionados). Il ritmo è discreto e nel complesso il film è abbastanza piacevole, anche se, sulla figura della nonna, il confronto resta a favore del re del Maine. Il giovane Riggs si libera con perizia dei morti viventi; dura poco ed è il vantaggio finale.
  • ALLE ORE 04:55 in TV su Iris (22)

    Lotta all'ultimo sangue (2017)


    Herrkinski: Come gli altri lavori recenti di Daniels, è un throwback a certo cinema action e di arti marziali dei 90s ma con un budget ancora più risicato; se all'epoca si potevano accettare certe sue sottoproduzioni in virtù della moda del periodo e delle abilità dell'attore, adesso risulta anacronistico seppur come ultra-cinquantenne abbia ancora un fisico invidiabile. I combattimenti comunque sono lenti e risentono dei limiti dell'età e la vicenda - un intrigo con scommesse clandestine in Messico - è improbabile e con buchi di script evidenti. Resta potabile per i fans del sottostimato Gary.
  • ALLE ORE 05:00 in TV su Rai Movie (24)

    A un metro da te (2019)


    Galbo: Storia d’amore tra Stella e Will due giovani malati di fibrosi cistica costretti ad una rigida distanza fisica per non contagiarsi a vicenda. Film sentimentale “sanitario” a forte rischio di cadere in piena zona "melodramma lacrimevole". Il regista Baldoni sceglie toni misurati, e, complici anche due bravi attori protagonisti e una buona dose di ironia, si mantiene entro limiti accettabili, almeno nella prima parte, laddove nella seconda la pellicola si fa più scontata. Da non vedere se non si amano le storie tristi.
  • ALLE ORE 05:00 in TV su Cine 34 (34)

    La prima notte del dottor Danieli, industriale col complesso del giocattolo (1970)


    Il Dandi: Una piacevole sorpresa: una commedia (neanche sexy) nel senso vero del termine, che ha il suo punto di forza soprattutto nella vivacità dei dialoghi; anche l'ambientazione, quasi tutta concentrata nell'albergo dove la coppia in luna di miele non riesce a consumare il matrimonio, denuncia la matrice teatrale del testo. Unico neo: il confronto con l'episodio analogo di Sessomatto con Giannini, in cui Risi scioglie un plot simile in pochi minuti mentre qui, soprattutto nella seconda parte, si tira troppo per le lunghe. Comunque "non male".